pof annuale 2015-16

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pof annuale 2015-16
PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. È coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. Il P.O.F. è elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori. Il P.O.F. è adottato dal Consiglio d’Istituto ed è reso pubblico. Il dirigente scolastico Dott.ssa Barbara TOMBA 1
CONTESTO AMBIENTALE Come disposto dall’art.19, comma 4, del D.L. n. 98 del 06.07.2011 (convertito nella L. n. 111 del 15.07.2011) e dal conseguente Piano di dimensionamento regionale, a partire dal 1° settembre 2012 è stato istituito il nuovo Istituto Comprensivo di Cividale del Friuli, sorto dall’aggregazione delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie dell’ex Direzione didattica di Cividale del Friuli e della scuola secondaria di primo grado “Elvira e Amalia Piccoli” di Cividale del Friuli. L’Istituto Comprensivo di Cividale del Friuli si trova nella parte centro-­‐orientale del Friuli Venezia Giulia e comprende i territori dei Comuni di Cividale del Friuli, di Prepotto e di Torreano. Il comune di Cividale e Patrimonio dell’Umanità, il comune di Prepotto è parte delle “Valli dello Judrio” mentre Torreano è situato tra la pedemontana e le Prealpi Giulie nel Friuli orientale. Tutti i tre comuni sono caratterizzati da attività agricole ed industriali, oltre che da quelle legate al commercio ed al turismo. L’Istituto comprende una sede centrale, la scuola secondaria di I grado di Cividale, in cui sono collocati gli uffici amministrativi e di dirigenza, 6 scuole dell’infanzia e 4 scuole primarie a) Bacini d’utenza e collegamenti: I bacini d’utenza delle scuole dell’infanzia e primarie sono riferiti ai territori comunali di competenza, mentre quello della Scuola secondaria di I grado “Elvira e Amalia Piccoli” di Cividale comprende i Comuni di Cividale, Prepotto e Torreano, a cui si aggiunge anche l’utenza proveniente da altri comuni viciniori. 2
I mezzi di trasporto utilizzati dagli utenti sono: pullman di linea, scuolabus e mezzi propri (automobile -­‐ bicicletta). Il territorio è servito, inoltre, da una linea ferroviaria Udine – Cividale del Friuli, che attraversa in direzione Ovest – Est la zona industriale e termina a Cividale. b) Risorse del territorio. Tutto il territorio del Cividalese è caratterizzato dalla presenza di notevoli ricchezze storico-­‐culturali, artistiche e paesaggistiche. I plessi scolastici si trovano inseriti, inoltre, in un contesto culturale e sociale molto vivace, dove operano: SERVIZI PUBBLICI STRUTTURE PUBBLICHE ENTI PRIVATI ASSOCIAZIONI Servizi socio-­‐assistenziali Ospedale; Casa per Anziani; Teatro “A.Ristori” palazzetto dello sport, Palestre, campi sportivi; Università della Terza Età Croce Rossa Italiana culturali sportive volontariato; Centri di aggregazione giovanile e non Centri di solidarietà musei biblioteche Protezione Civile Vigili del Fuoco Commissariato di P. S - Carabinieri; Guardia di finanza 8° Reggimento Alpini “Julia”; Importante mettere in evidenza l’aspetto geografico e paesaggistico del territorio,  il corso del fiume Natisone;  il Bosco Romagno;  parchi naturali; IDENTITA’ dell’ISTITUTO Il nostro Istituto vuole essere una comunità educante, che si apre alle relazioni e colloca le persone al centro dei propri interessi: 
opera per garantire a tutti determinati livelli di competenza 
crea le condizioni idonee a valorizzare le inclinazioni e i talenti di ciascuno 
assicura la pluralità dei percorsi 
personalizza i percorsi e gli apprendimenti 
definisce la mappa degli obiettivi formativi. INTERAZIONE La scuola è disponibile a negoziare significati e principi, ad aprire collaborazioni, a richiedere impegni ai soggetti interessati: genitori, enti, associazioni, per integrare, qualificare, arricchire l’offerta formativa. Vuole garantire, inoltre, un produttivo incontro tra il soggetto in formazione e gli oggetti culturali, che chiamiamo saperi, attraverso un’adeguata mediazione didattica. COLLEGIALITA’ 3
Il P.O.F. e tutte le azioni progettuali sono il risultato delle proposte e delle elaborazioni collegiali, che esprimono lo stile, il metodo e l’impegno di una comunità educante, che si relaziona al suo interno e con l’esterno. AUTONOMIA La scuola definisce le proprie scelte nell’ambito delle funzioni e delle norme di riferimento stabilite a livello nazionale. Gestisce con flessibilità e in modo funzionale le risorse umane, strutturali e finanziarie assegnate e risponde alla comunità di riferimento della bontà e dell’efficacia delle decisioni assunte IDENTITÀ EDUCATIVA L’Istituzione Scolastica adotta come matrice del proprio Piano dell’Offerta Formativa l’idea di trasformazione consapevole dell’individuo. La Scuola, perciò, si attiva per: - c o n o s c e r e i l b a m b i n o n e l l a s u a i d e n t i t a ’ -
provenienza famiglia nazionalità cultura lingua religione f a v o r i r e i l p o t e n z i a m e n t o d e l l ’ i d e a d i s c u o l a c o m e c o m u n i t a ’ e d u c a n t e , che si apre alle relazioni e colloca la persona al centro dei propri interessi, non perdendo mai di vista “gli altri”; f a v o r i r e l’apprendimento in situazioni di gruppo e, quindi, di cooperazione; t e n e r e v i v e la motivazione all’apprendimento e la gioia di apprendere; r i n f o r z a r e un’impostazione ermeneutica e analitica della scuola, fondata sull’ascolto, sul dialogo, sulla narrazione, sull’interpretazione; f a v o r i r e l’apprendimento generativo; e l a b o r a r e un’idea formativa adeguata (P.O.F) per aiutare il bambino a crescere bene e a vivere in modo gioioso tutte le sue esperienze di crescita, di apprendimento e di relazione; d a r e una risposta adeguata alle richieste formative ed organizzative dell’utenza e del territorio, attraverso un messaggio chiaro del tipo di impostazione formativa ed organizzativa che l’Istituzione scolastica offre; f a v o r i r e lo sviluppo multi dimensionale della personalità; e d u c a r e allo sviluppo della capacità di mediare il rapporto tra se stessi e gli altri, per favorire l’acquisizione consapevole del concetto di cittadinanza attiva e responsabile; e d u c a r e la persona alla costruzione di una società libera, giusta e solidale; r e n d e r e p o s s i b i l e l’individuazione del curricolo, ovvero del percorso di apprendimento: la formazione deve essere riconoscibile e deve tener conto del rapporto tra dimensione locale e nazionale. a s s e c o n d a r e la migliore confluenza tra curricolo formale (l’insieme di tutte le attività svolte dal bambino all’interno dell’Istituzione scolastica) e curricolo effettuale (l’insieme di tutte le attività svolte dal bambino all’esterno dell’Istituzione scolastica 4
-
p e r c e p i r e la diversità delle intelligenze e mettere in luce la molteplicità dei modi di apprendere e degli stili cognitivi, utilizzando forme organizzative e didattiche che tengano conto dei ritmi di apprendimento individuali (tempi distesi di apprendimento) e alimentino il sapere attraverso esperienze concrete (didattica laboratoriale). CONTINUITÀ ORIZZONTALE VERTICALE TRASVERSALE Sistema interattivo volto a favorire ed accrescere le opportunità formative degli alunni ed alunne Comprende gli scambi interrelazionali fra sezioni anche di scuola dell’Infanzia diverse dalla propria e classi di Scuola Primaria anche diverse dalla propria, intesi come momento formativo Comprende gli scambi interrelazionali fra sezioni e classi ( scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria/ Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado), intesi come momento formativo Comprende l’interazione della Scuola con il Territorio: Famiglia , Enti Locali, Associazioni culturali e Sportive, realtà ed ambiente in cui la Scuola si colloca Indirizzi generali? 5
Indirizzi Generali per le attività della scuola definiti dal Consiglio di istituto D.P.R. N. 275 dell8.3.1999 Art. 3 Capo II del Regolamento in material di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche Visto l’art. 3 – comma 3 del D.P.R. 275/99, che recita: 1.Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELIBERA di: definire gli indirizzi generali per le attività dell’Istituto Comprensivo e le scelte generali di gestione e di amministrazione che il Collegio dei Docenti deve osservare per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa. Quest’ultimo deve presentarsi come un documento unitario, continuo, flessibile,coorente, integrato, e pluriennale. Le sue linee essenziali devono rispondere ai seguenti indirizzi generali, oltre che agli obiettivi formativi e didattici assunti e approvati dagli OO.CC. d’istituto: 

PRINCIPI FONDAMENTALI, ispirati al POF FINALITÀ EDUCATIVE GENERALI, in particolare: a) conseguire le finalità istituzionali della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria I grado, anche attraverso l’applicazione delle Indicazioni Nazionali e la costituzione di un curricolo d’Istituto che risponda alle esigenze dell’utenza e del territorio; b) promuovere un percorso educativo e formativo unitario, organico e completo per favorire lo sviluppo multidimensionale dell’alunno; c) tenere presente la centralità dell’allievo nel processo di formazione/apprendimento; d) maturare una coscienza sociale nel rispetto della vita e dell’ambiente, in materia consapevole ed attiva; e) promuovere e sviluppare un’abitudine alla solidarietà ed alla collaborazione; f) conseguire la crescita e la promozione della persona umana, in rapporto allo star bene a scuola; g) favorire la motivazione ad apprendere, in un clima sereno e positivo che permette di prevenire l’insucesso ed il disagio scolastico; h) prevenire il fenomeno della dispersione attraverso una precoce individuazione degli svantaggiati e ridurre gli insuccessi scolastici con interventi di recupero; i) promuovere e consolidare la coscienza di nuovi strumenti di comunicazione; 6
j)
innalzare il livello di scolarità ed il tasso scolastico.  OBIETTIVI GENERALI:  aspetto formativo a) Promuovere il successo formativo in tutti gli allievi, attraverso: 1. La creazione di un ambiente scolastico  Che coniughi serietà nello studio e serenità nella quotidianità della vita scolastica;  che rispetti dignità e personalità degli alunni;  che fornisca un’immagine autorevole del corpo docente e del personale tutto;  in cui il rapporto con gli alunni sia sempre più importante sul rinforzo positivo, sulla motivazione, sull’autostima e sull’ascolto 2. La riduzione dell’insuccesso scolastico e delle istituzioni di disagio attraverso:  efficaci processi di accoglienza e continuità con le scuole dell’istituto comprensivo e del territorio;  efficaci processi di orientamento e ri-­‐orientamnmento verso il sistema di istuzione superiore e di formazione professionale;  l’integrazione di tutti gli alunni, in particolre di quelli in situazioni di disabilità e di svantaggio e degli stranieri;  attività di Cittadinanza e Costituzione, trasversali a tutte le discipline;  lo star bene a scuola;  l’intensificazione delle azioni di recupero/potenziamento/consolidamento rivolte agli alunni sia in orario scolastico che extrascolastico;  il rapporto costante con le famiglie ed i servizi del territorio;  la coerenza educativa all’interno della classe, della scuola e dell’istituto, tra scuola e famiglia e tra scuola ed altre agenzie educative;  òla condivisione con le famiglie delle motivazioni che sottendono al progetto formativo;  la promozione dello spirito di solidarietà verso gli altri;  la realizzazione di attività tese alla promozione e valorizzazione delle “eccelenze”;  l’uso di diverse e motivanti metodologie, strategie, ed attrezzature didattiche;  il monitoraggio dei processi di natura didattica e dei comportamenti scoastici degli studenti per un’immediata segnalazione alle famiglie e ad altre agenzie che si occuano della tutela degli adolescenti;  l’adozione di criteri e di strumenti di valutazione cooerenti con le finalità istituzionali e che concorrono alla formazione dell’allievo.; 3. l’arricchimento e l’integrazione dell’offerta formativa, in orario scolastico ed extrascolastico attraverso:  lo sviluppo della collaborazione e dell’interazione con altre scuole, enti, istituzionie associazioni sportive e culturali presenti sul territorio;  l’incentivazione di reti, associazioni, consorzi, a livello locale, regionale, nazionale, internazionale;  lo sviluppo della progettualità con la realizzazione di attività inerenti ai temi della convivenza civile, alla valorizzazione della lingua e cultura delle lingue minoritarie, all’uso della tecnologia, all’uso di linguaggi anche non verbali come teatro, musica arte,…alla promozione della salute attraverso la pratica sportiva;  visite e viaggi d’istruzione, scambi e gemellaggi;  attività di lingua straniera;  aspetto organizzativo a)
rispondere alle esigenze dell’utenza in termini di diversificata strutturazione dell’orario di funzionamento delle scuole salvaguardando i termini di legge; b) adattare il calendario scolastico in coerenza con le linee essenziali del POF e nel rispetto delle disposizioni Nazionali e regionali e rispettando il monte ore previsto; c) puntare sulla flessibilità organizzativa e didattica, anche con la realizzazione di gruppi di interclase, elettivi, di compito o di livello; d) perseguire le Indicazioni Nazionali anche attraverso la personalizzazione dei piani di studio; e) ripartire in maniera equilibrata l’orario giornaliero e settimanale tra le varie discipline ed attività, tenendo conto della salute psicofisica degli alunni e studenti;  aspetto finanziario e delle risorse a)
ottimizzare l’utilizzo delle risorse, umane, materiali e finanziarie, attraverso:  il rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità; 7
la valorizzazione del personale, tenendo conto delle competenze e delle professionalità presenti;  collaborazioni plurime con altre istituzioni,  l’uso organico degli spazi, delle attrezzature e dei sussidi,  una pianificazione finanziaria cooerente con il Piano dell’Offerta Formativa attraverso:  quantificazione risorse  richiesta finanziamenti  rispetto tempistica  attribuzione incarichi  monitoraggi  valutazione autovalutazione  documentazione  rendicontazione b) ripartire i fondi in relazione alla complessità ed alle problematiche prtesenti in ciascun plesso c) aderire ai progetti promossi dalle amministrazioni pubbliche e private 
 aspetto dei servizi amministrativi a)
b)
c)
organizzare i servizi amministrativi e generali al fine di coorispondere in maniera ottimale ai criteri di efficienza, efficacia, e flessibilità; organizzare l’orario di segreteria in modo tale da garantire un adeguato servizio e l’apertura al pubblico in orario antimeridiano e pomeridiano; rispettare i principi della semplificazione delle procedure e della trasparenza dell’attività amministrativa, pur nel rispetto della privacy e delle regole contenute nel Documento programmatico della sicurezza  aspetto della formazione e dell’aggiornamento a)
promuovere la formazione del personale su tematiche di interesse e su argomenti finalizzati ad una maggiore ricaduta sulla didattica; b) promuovere iniziative di formazione e di informazione sul tema della salute nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento a quelle obbligatorie;  aspetto della valutazione e della qualità del servizio scolastico a)
promuovere la valutazione e l’autovalutazione del servizio scolastico, definendo indicatori di qualità, strumenti e criteri di valutazione.  aspetto della informazione e della comunicazione a)
assicurare l’informazione e la comunicazione attraverso le forme ritenute più idonee 8
POPOLAZIONE SCOLASTICA
A.S. 2015 - 2016
SCUOLE INFANZIA
SEDI
SCUOLA INFANZIA
" V. PODRECCA "
DI CIVIDALE
SCUOLA INFANZIA
" A. LIBERALE "
DI RUALIS
CLASSE
SEZIONE
N. ALUNNI
ISCRITTI
1
sez.
A
20
1
sez.
B
18
1
sez.
C
20
1
sez.
D
13
1
sez.
A
24
1
sez.
B
21
1
sez.
C
24
1
sez.
D
21
1
sez.
A
16
CLASSI
INFANZIA DI GAGLIANO
INFANZIA DI
SANGUARZO
INFANZIA DI PREPOTTO
71
90
33
1
sez.
B
17
1
sez.
A
11
26
sez.
B
15
1
sez.
A
20
1
sez.
A
20
INFANZIA DI TORREANO
20
36
1
6 SEDI
TOT. ALUNNI
FREQUENTANTI
sez.
B
13
16
256
276
9
SCUOLA PRIMARIA CLASSI CLASSE SEZIONE N. ALUNNI ISCRITTI TOT. ALUNNI FREQUENTANTI 1 1 A 21 1 5 A A A A 20 21 25 21 1 1 A 27 1 2 A 23 3 A 24 1 4 5 A A 22 16 1 5 B 15 1 1 A 9 PRIMARIA 1 2 A " D. ALIGHIERI " 1 3 A DI PREPOTTO 1 4 A 7 16 1 5 A 12 1 1 A 15 A 16 A 14 A 13 A 13 . 364 SEDI PRIMARIA " A. MANZONI " 1 2 1 3 DI CIVIDALE DEL 1 4 FRIULI PRIMARIA " J. TOMADINI " 1 1 DI RUALIS PRIMARIA 1 2 " V. ALFIERI " 1 3 DI TORREANO 1 4 1 4 SEDI 5 20 108 127 58 14 71 364 10
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO SEDE N. N TOT. ALUNNI CLASSE SEZIONE ALUNNI TN/TP CLASSI FREQUENTANTI ISCRITTI 1 1 A 20 1 1 B 21 1 1 C 17 1 1 D 20 1 1 E 17 2 A 24 2 B 19 2 C 19 1 2 E 20 1 3 A 14 1 3 B 20 1 3 C 13 1 3 D 18 1 3 E 17 1 SCUOLA SEC. DI I°G "ELVIRA E AMALIA 1 PICCOLI" DI CIVIDALE 1 1 SEDE 14 5 SEZ. 259 95 95 82 82 82 259 82 11
POPOLAZIONE STRANIERA N
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
13
14
18
SEDE
INFANZIA
ETNIA
ALBANESE
TOT. ISCR.
7
PRIMARIA
11
MEDIE
10
INFANZIA
BOSNIACA
7
PRIMARIA
8
MEDIE
7
INFANZIA
RUMENA
10
PRIMARIA
11
MEDIE
3
INFANZIA
TUNISINA
0
PRIMARIA
2
MEDIE
2
INFANZIA
REP. CECA
1
PRIMARIA
0
MEDIE
0
INFANZIA
SERBIA MONTENEGRO
8
PRIMARIA
8
MEDIE
4
INFANZIA
AFGHANISTAN
2
PRIMARIA
0
MEDIE
1
INFANZIA
AUSTRIA
1
PRIMARIA
0
MEDIE
0
INFANZIA
BANGLADESH
2
PRIMARIA
1
MEDIE
0
INFANZIA
GANESE
3
PRIMARIA
11
MEDIE
2
INFANZIA
POLACCA
0
PRIMARIA
1
MEDIE
0
INFANZIA
MACEDONE
5
PRIMARIA
11
MEDIE
2
INFANZIA
IVORIANA
0
PRIMARIA
1
MEDIE
2
INFANZIA
PRIMARIA
CINA
3
4
12
MEDIE
19
22
24
25
26
27
INFANZIA
3
TAILANDESE
PRIMARIA
1
MEDIE
0
INFANZIA
SPAGNOLA
1
MEDIE
0
INFANZIA
MAROCCO
30
31
1
PRIMARIA
6
MEDIE
1
INFANZIA
INDIANA
0
PRIMARIA
1
MEDIE
0
INFANZIA
SENEGALESE
0
PRIMARIA
0
MEDIE
1
INFANZIA
CROAZIA
0
1
MEDIE
29
0
PRIMARIA
PRIMARIA
28
0
0
INFANZIA
NIGERIANA
2
PRIMARIA
2
MEDIE
1
INFANZIA
CONGOLESE
0
PRIMARIA
1
MEDIE
0
INFANZIA
BRASILIANA
0
PRIMARIA
1
MEDIE
0
INFANZIA
ETIOPE
0
PRIMARIA
1
MEDIE
0 175 13
MODALITA’ ORGANIZZATIVA DEI TEMPI SCUOLA La Scuola dell’Infanzia è organizzata con un orario comune a tutti i plessi con otto ore di attività didattiche dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00, compreso il tempo mensa. La Scuola Primaria è organizzata nei 4 plessi dal lunedì al venerdì, con un tempo normale di 30 ore, che prevede tre rientri settimanali e 3 mense, e un tempo pieno, di 40 ore con cinque rientri e 6:40 di mensa e 3:20 ore di potenziamento dell’offerta formativa. La Scuola Secondaria "E.e A. Piccoli" è organizzata con due diverse articolazioni del tempo scuola. Tempo scuola ordinario: 30 ore settimanali dalle ore 8.00 alle ore 13.00 dal lunedì al sabato. Tempo scuola prolungato: 37 ore settimanali dal lunedì al giovedì dalle 8:00 alle 16:00 e venerdì dalle 8:00 alle 13:00, che prevedono, oltre le 30 ore del tempo ordinario, anche 3 ore di arricchimento dell'offerta formativa e 4 ore di mensa. L'arricchimento formativo prevede un’ora di approfondimento e recupero di materie di studio e due ore di laboratorio espressivo, che sviluppa diversi temi interdisciplinari collegati al periodo dell’anno e alla classe. 14
PLESSI E ORGANIZZAZIONE ORARI PRIMARIA MENSA/TRASPORTO TEMPO PIENO Dal lunedì al venerdì ore 07.55 -­‐ 15.55 Non attivato nell’ anno COMUNE DI CIVIDALE in corso attività extrascolastica ore 15.55 – 17.55 Dal lunedí al venerdì Non attivato nell’ anno ore 08.15 -­‐16.15 COMUNE DI CIVIDALE preaccoglienza 7.30–
in corso 8.10 Dal lunedì al venerdì ore 08.15 -­‐ 16.15 COMUNE DI PREPOTTO preaccoglienza 7.30-­‐
8.10 Tre rientri pomeridiani martedí e giovedí lunedì mercoledí dalle 12.30 alle 16.30 venerdí COMUNE TORREANO doposcuola comunale. ore 08.00 -­‐ 16.30 martedí giovedí ore 08.00 -­‐ 12.30 “ A. MANZONI ” “ J. TOMADINI ” “ D. ALIGHIERI ” “ V. ALFIERI ” TEMPO NORMALE SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO MENSA “ ELVIRA E AMALIA PICCOLI ” COMUNE DI CIVIDALE AD INDIRIZZO MUSICALE TEMPO NORMALE TEMPO PIENO 30 ore settimanali dal lunedì al sabato ore 08.00 -­‐ 13.00 37 ore settimanali dal lunedì al giovedì dalle 08.00 alle 16.00 venerdì dalle 08.00 alle 13.00 I CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE SONO CURRICOLARI COINVOLGONO SIA IL TEMPO NORMALE CHE QUELLO PROLUNGATO IN ORARI AGGIUNTIVI ORARI DI FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO L’ufficio opera con un orario di servizio organizzato su sei giorni lavorativi, utilizzando orario flessibile, turnazione e un rientro pomeridiano. L’ufficio funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 14.00; il sabato dalle ore 7.30 alle 14.00; lunedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00. L’orario di ricevimento al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 il sabato dalle 10.00 alle 12.00 Il Dirigente Scolastico riceve solo su appuntamento. 15
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO IL DIRIGENTE SCOLASTICO dott.ssa Barbara Tomba STAFF DI DIRIGENZA 1°Collaboratore del Dirigente Scolastico Ins. Mara Vecchiet 2° Collaboratore del Dirigente scolastico Prof. Sergio Beltrame Funzione Strumentale POF, Curricolo e Valutazione Prof. Antonella Rieppi Funzione strumentale Dispersione scolastica e disagio Ins. Beatrice Blasutig Funzione Strumentale alunni stranieri Ins. Daniela Venturini Funzione strumentale tecnologie cl@sse 2.0-­‐PON-­‐Scuola Digitale Prof Enzo Forner Funzione Strumentale Tecnologie Ragazzi del Fiume Ins. Patrizia Cudrig Direttore Servizi Generali Amministrativi sig. DE ANGELIS Alberto UFFICI Ufficio contabilità e progetti sig.ra Brighenti Cinzia Ufficio alunni sig.ra Petrella Marilena Ufficio personale sig.ra Flebus Giuliana Sig.ra Fiordaliso Teresa REFERENTI ESTERNI RSPP Medico Competente 16
RISORSE 7.1 Organico docenti: posti comuni, sostegno, potenziamento 7.2 Organico ATA 7.3 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 7.1 -­‐ Organico docenti: posti comuni, sostegno In conformità con quanto previsto dalla Legge 107/2015, i docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. Il nostro Istituto individua il fabbisogno dei posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento alle iniziative di potenziamento dell'offerta formativa (iniziative di recupero e potenziamento) e delle attività progettuali curricolari, extracurricolari, educative ed organizzative, a carattere laboratoriale e in relazione al tempo scuola richiesto dalle famiglie. Nelle seguenti tabelle si evidenzia il fabbisogno di docenti dell’organico dell’autonomia:
Posto comune 29 Di cui 2 a Part-­‐
time 37 1 specialista lingua inglese A028 A030 2 2 A032 A033 A043 3 3 11 A045 A045 A059 3 2 7 A077 4 3 Posto di sostegno 3 2 a 25 1 a 6 ore 5 3 a 24 ore 1 a 20 ore 1 a 8 ore Posto IRC 2 1 a 15 ore 1 a 6 ore Motivazione -­‐organizzazione tempo scuola dei plessi (tempo 40 ore); -­‐ adeguato supporto didattico alle sezioni con presenza di minori con grave disabilità certificata. -­‐ organizzazione tempo scuola dei plessi (3 scuole a tempo 40 ore); -­‐ insegnamento lingua straniera in assenza di docenti specializzati; -­‐ adeguato supporto didattico alle sezioni con presenza di minori con grave disabilità certificata 3 1 a 22 ore 1 a 8 ore 1 a 4 ore 18 ore entrambi 1 a 18 ore 1 a 8 ore 1 a 2 ore 1 a 18 ore 2 a 6 ore 1 a 18 ore 2 a 6 ore 9 a 18 ore 1 a 10 ore 1 a 8 ore 2 a 18 ore 1 a 12 ore 2 a 18 ore 5 a 18 ore 2 a 9 ore Arte Immagine Scienze motorie e sportive Musica Tecnologia Italiano, storia, geografia Lingua inglese e seconda lingua Scienze, matematica, Strumento musicale 2 a 18 ore e 1 a 11 ore Sostegno -­‐ organizzazione oraria tempo scuola: 30 e 37 ore a risposta delle richieste del territorio; -­‐ adeguato supporto didattico alle sezioni con presenza di minori con grave disabilità certificata 17
PERSONALE ATA
1 4 1 Personale amministrativo. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi T.I.; assistenti amministrativi con contratto a T.I.. 20 ore settimanali in base a Convenzione su Progetto per l’inserimento di persone Personale ausiliario Scuole dell’infanzia Plesso Cividale del Friuli – “V. Podrecca” Cividale del Friuli – A. D. Liberale”Rualis Cividale del Friuli – “G.Lorenzoni” Cividale del Friuli –“F. Musoni” Sanguarzo Torreano “Monumento ai Caduti” Prepotto Scuole primarie Cividale del Friuli – “A.Manzoni” Cividale del Friuli -­‐ Rualis-­‐J.Tomadini Prepotto “D. Alighieri” Torreano “V. Alfieri” Scuola sec. 1°grado Cividale del Friuli “E.A.Piccoli” n. posti 2 interi di 36 ore 2 1 + 14 ore +10 ore 2 2 2 2 + 1 part-­‐time 24 ore +15 ore 3 2 1 part-­‐time di 24 + 21 ore + 12 0ore 3 + 5 ore 18
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ Deliberato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 23/09/2015
ai sensi dell’articolo 28 del CCNL 29 novembre 2007
CALENDARIO SCOLASTICO 2015/16 (delibera Consiglio d’Istituto deI 9 luglio 2015 ) INIZIO Scuole infanzia “V.Podrecca” Cividale, “A.D.Liberale” Rualis, “G.Lorenzoni”Gagliano, “F.Musoni” Sanguarzo, “Monumento ai Caduti” Torreano Prepotto Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale “J. Tomadini” Rualis “V. Alfieri” Torreano “D.Alighieri” Prepotto Scuola secondaria “E.A.Piccoli” Cividale 14 settembre 2015 SOSPENSIONE LEZIONI tutte le domeniche 11 novembre Santo Patrono (solo per le scuole di Torreano) lunedì 7 dicembre 2015 8 dicembre (festa dell’Immacolata Concezione), da mercoledì 23/12/15 a giovedì 7/01/16 (festività natalizie) da lunedì 08/02/16 a mercoledì 10/02/16 ( carnevale e mercoledì delle Ceneri) da giovedì 24/03/16 a martedì 29/03/16 (festività pasquali) lunedì 25/04/16 (Anniversario della Liberazione) giovedì 2/06/15 (Festa Nazionale della Repubblica festa della Repubblica) FINE
venerdì 24 giugno Santo Patrono (solo per le scuole di Prepotto)
Scuole infanzia “V.Podrecca” Cividale, “A.D.Liberale” Rualis, “G.Lorenzoni”Gagliano, “F.Musoni” Sanguarzo, “Monumento ai Caduti” Torreano Prepotto 30 giugno 2016 224 giorni di scuola Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale “J. Tomadini” Rualis “V. Alfieri” Torreano “D.Alighieri” Prepotto Scuola secondaria “E.A.Piccoli” Cividale 11 giugno 2016 208 giorni di scuola Per le scuole dell’infanzia dell’Istituto è prevista una riduzione dell’orario di funzionamento dal 14 al 18 settembre 2015 -­‐ dal 20 al 30 giugno 2016 le lezioni si svolgeranno dalle 8.00 alle 14.00 19
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SCUOLE DELL’INFANZIA PLESSO “V. PODRECCA” Cividale “A.D. Liberale” Cividale SEZIONI “F.Musoni” Cividale “Monumento ai Caduti” Torreano Prepotto ETA’ ALUNNI A 20 12 Grandi 8 Piccoli B 19 8 Piccoli 11 Medi C 20 11 Medi 9 grandi D SOSTEGNO I.R.C. 14 1 7 Piccoli 7 picolissimi Piccolo Tutte le sezioni A 24 grandi B medi C Piccoli/piccolissimi medi D Piccoli piccolissimi I.R.C. “G.Lorenzoni” Cividale N° ALUNNI A 16 B I.R.C. 16 UNICA 26 SOSTEGNO I.R.C. 1 A B SOSTEGNO IRC 1 Unica 20 SOSTEGNO IRC 2 Tutte le sezioni Medi piccoli / picolissimi Grandi piccoli/picolissimi Tutte le sezioni MEDIO Tutti MEDIO Tutte le sezioni Tutte le età MEDIO/GRANDE Tutti DOCENTI INCARICO GIALSI Teresa Cudicio Natalina Antonietta PARAVAN Francesca BRAZZALE Margherita CORREDIG Daniela LENTINELLO Milena Bagnarol Elisa LUIS SANDRA COMIS Agatina FLOREANCIG Elisa MARELLA Silvana MARELLA Maria Rosa MARZOLINI Tiziana PUPINI Miriam CARBONARO Irene RUCCHIN Viviana CAPORALE Alice LAURETIG Rosetta TOMASETIG Vilma CLEMENTE Patrizia STASI Maria CAPORALE Alice PALMARA Domenica DE CILIA Eliana MARINIG Antonella BAGNAROL Elisa FIORELLA Francesca CAPORALE Alice POLENTARUTTI Maila FAIDUTTI Cristina FANNA Cinzia ZEPPINO Simonetta FIORELLA Francesca CAPORALE Alice CANTONI Paola LUCCHI Marialuigia VECCHIET Mara CAPORALE Alice T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I. T.D: T-­‐D. 6 ORE T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T-­‐I. 6 ore T.I T.I T.I T.I. T-­‐I. 3 ore T.I T.D. T.I. part-­‐time T.D. part-­‐time T.I. T-­‐I. 1,30 ore T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T-­‐I. 3 ore T.I. T.I. T-­‐I. 15 T-­‐I. 1 ora e ‘30 20
SCUOLA PRIMARIA “A. MANZONI” CIVIDALE CLASSE ALUNNI Classe I 21 Classe II 21 Classe III 24 Classe IV 26 Classe V 21 DISCIPLINA Italiano, Storia, Geografia, Immagine Matematica, Scienze, Ed Fisica, Musica Inglese Sostegno 16 Ore I.R.C. Italiano, Storia, Geografia, Musica Matematica, Scienze, Tecnologia, Ed Fisica, Arte E Imm. Inglese I.R.C. SOSTEGNO 24 ORE Italiano, Geografia, I.R.C. Matematica, Scienze, Tecnologia, Storia, Musica, Att. Alternative Inglese Ed Fisica SOSTEGNO 8 ORE Italiano, Inglese, Musica, Imm. Matematica, Scienze, Storia, Geografia Ed Fisica SOSTEGNO 16 ORE I.R.C. Italiano, Storia, Geografia, Ed. Fisica Matematica, Musica, Inglese Nelle Classi 5^, 3^, 2^, 1^ I.R.C. Scienze, Tecnologia, Arte E Imm. DOCENTE CESCON Elisabetta LODOLO Caterina LOCUOCO Lucia FATTOR Roberta POIANA C. TRUSGNACH Arianna CUDRIGH Patrizia LOCUOCO Lucia POIANA Claudia PETRIS Elisa BARBIANI NADIA VERGENDO ROSANNA LOCUOCO Lucia SUPPLENTE PITTIONI G. PINTO Mariateresa TAMMARO Maria SUPPLENTE PITTIONI Gabriella POIANA Claudia DI FANT Fabrizia LOCUOCO LUCIA POIANA C. SUPPLENTE INCARICO T.I T.I T.I T.I. T.I T.I T.I. T.I T.I T.I. T.I T.I T.I T.D. T.I T.I T.I T.D. T.I T.I T.I. T.I. T.I. T.D. 21
SCUOLA PRIMARIA “J. TOMADINI” RUALIS CIVIDALE DEL FRIULI
ALUNNI DISCIPLINA DOCENTE Progetto sperimentale: tutte le CENCIG Nadia insegnanti del team si avvicenderanno STURAM Daniela Classe I 26 nell’insegnamento delle discipline e ZAPULLA Maria delle educazioni Italiano – Storia – Ed. fisica -­‐ Musica DINI Gabriella Classe II 22 Matematica – Scienze e Tecnologia -­‐ TESSARO Clara Geografia – Arte e Imm.-­‐ Italiano – Storia – Arte e Immagine – POTOCCO Graziella I.R.C. Matematica – Inglese ZERBINI Elisabetta Classe III 24 Geografia – Scienze e Tecnologia – Ed. DI QUAL Giuliana Fisica -­‐ Musica I.R.C. POTOCCO Graziella Italiano – Storia – Arte e Immagine – MARSEU Alessandra Att. Alt. Classe IV 20 Matematica -­‐ Inglese ZERBINI Elisabetta Geografia – Scienze e Tecnolgia – Ed. DI QUAL Giuliana Fisica -­‐ Musica Italiano -­‐ Storia FABIANI Simonetta Matematica – Ed. fisica LESA Elena Classe V A 15 Geografia – Scienze e Tecnologia – BARBIANI Paola Arte e Immagine – Musica -­‐ I.R.C Teresa Italiano -­‐ Storia FABIANI Simonetta Matematica – Ed. fisica LESA Elena Geografia – Scienze e Tecnologia – BARBIANI Paola Classe V B 15 Arte e Immagine – Musica – I.R.C. Sostegno 20 ORE VENICA Rosa I.R.C BARBIANI Paola Classe I^ -­‐II^ -­‐IV^ -­‐V^A I.R.C POIANA Claudia CLASSE INCARICO T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I. T.I T.D. T.I T.I 22
SCUOLA PRIMARIA “V.Alfieri” TORREANO -­‐TEMPO NORMALE CLASSE Classe I Classe II Classe III ALUNNI DISCIPLINA Italiano Arte Immagine Musica Matematica Storia Geografia Scienze Inglese Ed. fisica Italiano Storia, Geografia Inglese Immagine Musica Rd. Fisica Matematica Scienze Tecnologia Italiano Storia Geografia Immagine Ed. Fisica Matematica Scienze Musica Inglese Classe IV Classe V CLASSE ALUNNI DISCIPLINA Italiano, storia, geografia Matematica, scienze Arte immagine Geografia Matematica, storia, scienze Italiano Storia arte e immagine Matematica scienze Italiano, storia, geografia, arte e immagine Ed. Fisica Italiano Scienze, storia, geografia Matematica, arte e immagine Italiano, geografia storia, scienze Matematica, arte e immagine Musica inglese Ed Fisica I.R.C. sostegno sostegno Classe II Classe III Classe IV Classe V I-­‐II-­‐III-­‐IV V I-­‐II-­‐III-­‐IV V I-­‐II-­‐IV V I-­‐II-­‐III-­‐IV V Classe IV Classe V INCARICO T.I FANNA Roberta T.I CARUZZI Francesca T.I FANNA Roberta CENCIG Anna T.I T.I ZANINOTTO Mariagrazia NAPOLI Marirosa / CLINAZ T.I T.I. T.I. Italiano Storia Geografia Immagine NAPOLI Marirosa Inglese Matematica Scienze Musica ZANINOTTO Mariagrazia Ed. Fisica CENCIG Anna Inglese potenziato CLINAZ Italiano Matematica Scienze Arte VENTURINI Daniela Immagine Musica Storia Geografia inglese Ed. Fisica CLINAZ I.R.C. POIANA Claudia SCUOLA PRIMARIA “D.Alighieri” PREPOTTO -­‐TEMPO PIENO I^II^III^IV^ V Classe I DOCENTE SAURIN Daniela T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. DOCENTE BLASUTIG Beatrice PAOLOMI Elisabetta SIONE Andreina CAUSERO Patrizia QUALIZZA Paola SIONE Andreina SIONE Andreina STRAZZOLINI Angiolina INCARICO T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I T.I BLASUTIG Beatrice LA FORNARA Alfio T. PAOLONI Elisabetta CAUSERO Patrizia LA FORNARA Alfio T. QUALIZZA Paola CAUSERO Patrizia IELUSICH Maria Cristina LA FORNARA Alfio T. Michelutti Valentina Fattor Roberta T.I. T.I T.I T.I. T.I T.I T.I T.I T.I T.I. T.I T.D. 23
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO Docenti
Disciplina
LO BAIDO Lorena Italiano storia geografia VISENTINI Federica MARIUZZI Marisa Matematica scienze Educazione fisica MIANI Fabiano Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. SOZIO Rossella tedesco COSSON Antonella inglese SICURELLA Maurizio musica GURRIERI Sebastiana Arte e immagine MAZZONE Donata sostegno BELTRAME Sergio Italiano storia geografia VISENTINI Federica Matematica scienze MARIUZZI Marisa Educazione fisica MIANI Fabiano DEGANO Anna Tecnologia I.R.C. SOZIO Rossella tedesco COSSON Antonella inglese SICURELLA Maurizio musica GURRIERI Sebastiana Arte e immagine LO BAIDO Lorena Italiano geografia storia VISENTINI Federica Matematica scienze MARIUZZI Marisa Educazione fisica MIANI Fabiano Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. SOZIO Rossella tedesco COSSON Antonella inglese SICURELLA Maurizio GURRIERI Sebastiana musica Arte e immagine PAVAN Elisa Sostegno QUIETO Concettina Italiano Storia Geografia DI MAIO Nicoletta Matematica scienze BLASUTIG MICHELE Educazione fisica FORNER Enzo Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. BUSOLINI Paola tedesco FRANCHINO Fabiola inglese MARTINIS Andrea musica GURRIERI Sebastiana Arte e immagine Classe
1^A
2^A
3^A
1^B
24
DIACOLI Chiara sostegno BELTRAME Sergio Italiano LAVARONI Michela DI MAIO Nicoletta BLASUTIG Michele FORNER Enzo DEGANO Anna COSSON Antonella FRANCHINO Fabiola MARTINIS Andrea GURRIERI Sebastiana QUIETO Concettina AMABILE Maria Rosa TURCO Sheera BLASUTIG Michele FORNER Enzo DEGANO Anna SOZIO Rossella FRANCHINO Fabiola MARTINIS Andrea GURRIERI Sebastiana DIACOLI Chiara Storia Geografia Matematica Scienze Educazione fisica Tecnologia 2^B
I.R.C. Inglese potenziato Inglese Musica Arte e immagine Italiano Geografia Storia Matematica scienze Educazione fisica Tecnologia I.R.C. 3^B
tedesco inglese musica Arte e immagine FASANO Miriam AMABILE Maria Rosa Sostegno Italiano Storia Geografia Storia FROSSI Elisabetta Matematica Scienze MARIUZZI Marisa Educazione fisica DIACOLI Chiara Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. BUSOLINI Paola Tedesco BUIESE Marco Inglese Magrini Viviana Musica GURRIERI Sebastiana Arte Immagine FASANO Miriam Italiano storia geografia FROSSI Elisabetta MARIUZZI Matematica scienze Educazione fisica DIACOLI Chiara Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. BUSOLINI Paola Tedesco COSSON Antonella Inglese Magrini Viviana Musica GURRIERI Sebastiana Arte Immagine MAZZONE Donata Sostegno 1C
2C
25
LENARDUZZI Paola FROSSI Elisabetta Italiano Storia Geografia Matematica Scienze MARIUZZI Marisa Educazione fisica DIACOLI Chiara DEGANO Anna BUSOLINI Paola Tecnologia COSSON Antonella Inglese Magrini Viviana Musica GURRIERI Sebastiana Arte Immagine PETRELLO Linda Italiano Storia Geografia MENOTTI Fabiano BLASUTIG Michele FORNER Enzo DEGANO Anna SOZIO Rossella BUIESE Marco MARTINIS Andrea Matematica Scienze GURRIERI Sebastiana Arte Immagine LENARDUZZI Italiano Storia Geografia OLIVO Marinella Matematica Scienze BLASUTIG Marco Educazione fisica FORNER Renzo Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. SOZIO Rossella BUIESE Marco Tedesco Inglese MARTINIS Andrea Musica GURRIERI Sebastiana Arte Immagine LAVARONI Michela Italiano Geografia MARINIG Nicoletta Storia FUSCO Paola Matematica Scienze MARIUZZI Marisa Educazione fisica FORNER Renzo Tecnologia DEGANO Anna I.R.C. BUSOLINI Paola Tedesco FRANCHINO Fabiola Inglese MARTINIS Andrea Musica Arte Immagine CANTAGALLI Michela SABOT Susanna OLIVO Marinella MARIUZZI Mara FORNER Enzo DAGANO Anna SOZIO Rossella I.R.C. 3C
Tedesco Educazione fisica Tecnologia I.R.C. 1D
Tedesco Inglese Musica Italiano Storia Geografia 3D
1E
2E
Matematica Scienze Educazione fisica Tecnologia I.R.C. Tedesco 26
? MARTINIS Andrea CANTAGALLI Michela MARINIG Nicoletta FUSCO Paola Mariuzzi Marisa FORNER Enzo DEGANO Anna SOZIO Rossella FRANCHINO Fabiola MARTINIS Andrea CANTAGALLI Michela Inglese Musica Arte Immagine Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Educazione fisica Tecnologia I.R.C. 3E
Tedesco Inglese Musica Arte Immagine 27
COORDINATORI DI PLESSO
Scuola secondaria “E.A.Piccoli” Sergio Beltrame Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale Scuola Primaria “J. Tomadini” Rualis Scuola Primaria “V. Alfieri” Torreano Scuola Primaria “ D.Alighieri” Prepotto Scuola Infanzia “V.Podrecca” Cividale, Scuola Infanzia “A.D.Liberale” Rualis, Scuola Infanzia “F.Musoni” Sanguarzo Scuola Infanzia “G.Lorenzoni” Gagliano Scuola Infanzia “Monumento ai Caduti” Torreano Scuola Infanzia Prepotto Locuoco Lucia / Vergendo Rosanna Fabiani Simonetta Venturini Daniela Blasutig Beatrice Corredig Daniela Brazzale Margherita Tiziana Marzolini Palmara Domenica De Cillia Eliana Patrizia Clemente Fanna Cinzia Marialuigia Lucchi / Paola Cantoni COORDINATORI DI CLASSE E VERBALIZZANTI CLASSE 1 A 2 A 3 A 1 B 2 B 3 B 1 C 2 C 3 C 1 D 3 D 1 E 2 E 3 E 1 A 2 A 3 A COORDINATORE Prof. Visentini Prof. Beltrame Prof. Lo Baido Prof. Quieto Prof. Lavaroni Prof. Turco Prof. Frossi Prof. Fasano Prof. Lenarduzzi Prof. Petrello Prof. Olivo Prof. Fusco Prof. Sabot Prof. Marinig Prof. Visentini Prof. Beltrame Prof. Lo Baido SCUOLA SECONDARIA VERBALIZZANTE Prof. Mazzone Prof. Sozio Prof. Gurrieri Prof. Franchino Prof. Di Maio Prof. Amabile Prof. Diacoli Prof. Cosson Prof. Mariuzzi Prof. Blasutig Prof. Buiese Prof. Rieppi Prof. Martinis Prof. Forner Prof. Mazzone Prof. Sozio Prof. Gurrieri 28
SCUOLA SECOND
ARIA VERBALIZZANTI SCUOLA INFANZIA PRIMARIA
Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale Nadia BARBIANI Scuola Primaria “J. Tomadini” Rualis Dini Gabriella Scuola Primaria “V. Alfieri” Torreano Caruzzi Francesca Scuola Primaria “ D.Alighieri” Prepotto Paola QUALIZZA Scuola Infanzia “V.Podrecca” Cividale, Brazzale Margherita Scuola Infanzia “A.D.Liberale” Rualis, Marzolini Tiziana Scuola Infanzia “F.Musoni” Sanguarzo Bagnarol Elisa Scuola Infanzia “G.Lorenzoni” Gagliano Tomasetig Vilma Scuola Infanzia “Monumento ai Caduti” Torreano Faidutti Cristina Scuola Infanzia Prepotto Marialuigia Lucchi / Paola Cantoni RICEVIMENTI GENERALI PER GENITORI MATERIE DATA ORA tutte 11/12/2015 16.00 tutte 08/04/2016 16.00 PLESSO SCUOLA PRIMARIA “A. Manzoni” Cividale DATA 18/11/2015 19/04/2016 ORA dalle 16.15 “J. Tomadini” Rualis 30/11/2015 21/04/2016 dalle 16.20 “V. Alfieri” Torreano 24/11/2015 26/04/2016 dalle 13.00 alle 15.00 “D.Alighieri” Prepotto 16/11/2015 18/04/2016 dalle 16.15 PLESSO “V.Podrecca” Cividale, DATA piccoli/piccolissimi novembre –aprile medi/grandi gennaio-­‐maggio 12/10/2015 piccoli 25/01/2016 tutti 26/01/2016 tutti 13/06/2016 tutti 14/06/2016 tutti 26/10/2015 18/11/2015 25/11/2015 04/05/2016 11/05/2016 18/05/2016 25//05/2016 SCUOLA INFANZIA “A.D.Liberale” Rualis, “G.Lorenzoni”Gagliano, ORA dalle 16.10 dalle 16.00 alle 18.00 17.00-­‐19.00 A-­‐B 14.30-­‐16.30 A 14.30-­‐16.30 B 14.30-­‐16.30 A 14.30-­‐16.30 B 14.30-­‐16.30 A 14.30-­‐16.30 B 29
“F.Musoni” Sanguarzo, 09/09/2015 26/10/2015 05/04/2015 dalle 16.00 “Monumento ai Caduti” Torreano 16/11/2015 17/11/2015 18/04/2016 19/0472016 01/02/2016 13/06/2016 dalle 16.10 Prepotto dalle 16.15 CONSIGLI DI INTERSEZIONE SCUOLE DELL’INFANZIA PLESSO “V.Podrecca” Cividale, “A.D.Liberale” Rualis, “G.Lorenzoni”Gagliano, “Monumento ai Caduti” Torreano DATA 16/11/2015 22/02/2016 23/05/2016 16/11/2015 22/02/2016 23/05/2016 17/11/2015 16/02/2016 10/05/2016 24/11/2015 15/03/2016 16/05/2016 ORA 16.00 – 16.30 docenti 16.30 18.00 con genitori CONSIGLI DI INTERCLASSE CON RAPPR. GENITORI SCUOLE PRIMARIE PLESSO “A. Manzoni” Cividale “J. Tomadini” Rualis “V. Alfieri” Torreano DATA 01/12/2015 03/02/2016 11/05/2015 18/11/2015 04/02/2016 10/05/2016 10/112015 -­‐ 17/11/2015 02/03/2016 10/05/2016 ORA dalle 16.00-­‐16.30 docenti a seguire con i genitori 16.15 – 16.45 docenti a seguire con genitori 16.30– 17.00 docenti a seguire con i genitori 30
“D.Alighieri” Prepotto 23/11/2015 29/02/2016
16.15 – 16.45 docenti a seguire con i genitori 16/05/2016
CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA CLASSI Sezione A Sezione B Sezioni C e D Sezione E Sezione B Sezione A Sezioni C e D Sezione E CLASSI Sezioni C e D Sezione E Sezione B Sezione A Sezione C Sezione E Sezioni A e D Sezione B PRIMO QUADRIMESTRE Solo docenti lunedì 12/10/2015 martedì 12/10/2015 mercoledì 13/10/2015 giovedì 14/10/2015 Con i genitori Martedì 1/12/2015 Mercoledì 2/12/2015 Giovedì 3/12/2015 Venerdì 4/12/2015 SECONDO QUADRIMESTRE Con i genitori venerdì 18/03/2016 lunedì 21/03/2016 martedì 22/03/2016 mercoledì 23/12/2016 Con i genitori lunedì 09/05/2016 martedì 10/05/2016 mercoledì 11/05/2016 giovedì 12/05/2016 ORARIO Dalle ore 16.00 Dalle ore 16.00 Dalle ore 14.00 Dalle ore 16.00 dalle ore 16.00 dalle ore 16.00 dalle ore 14.00 dalle ore 16.00 ORARIO Dalle ore 14.00 Dalle ore 16.00 Dalle ore 16.00 Dalle ore 14.00 Dalle ore 16.00 Dalle ore 16.00 Dalle ore 14.00 Dalle ore 16.00 31
ORGANI COLLEGIALI CONSIGLIO D’ISTITUTO Componente docente Vecchiet Mara Rieppi Antonella Fasano Miriam Brazzale Margherita Zerbini Elisabetta Paoloni Elisabetta Strazzolini Angiolina Caruzzi Francesca Componente genitori Durì Elena Palombo Attilio Buiatti Stefano Mesaglio Michele Durì Stefania Pohl Stefania Mazziotti Patrizia Zuiani Giorgio Componente ATA giunta giunta presidente vice-­‐presidente Giardino Giuseppe Taddeo Genoveffa Dirigente Scolastica Dott.ssa Barbara TOMBA D.S.G.A. Alberto DE ANGELIS giunta 32
SALUTE E SICUREZZA D. Lgs. 81/2008 Il decreto legislativo, in attuazione di direttive comunitarie, ha impartito disposizioni per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, applicabili a tutti i settori di attività privata o pubblica, quindi anche alle istituzioni scolastiche ed educative. In ottemperanza alle disposizioni di cui sopra, nell’Istituto si fa riferimento al rappresentante per la sicurezza, geometra Sig. Mattiussi, al Medico del lavoro, Dottor Rampino. In ogni scuola, si individuano gli addetti a Primo Soccorso e Sicurezza. Per quanto riguarda l’Antincendio saranno individuati referenti di plesso ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA D.Leg. 81/2008 Datore di lavoro dott.ssa Dirigente Scolastico Barbara TOMBA Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione Prof. Giuseppe MATTIUSSI Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Sig.ra Simonetta BISIACCO Medico Competente Dott. Michele GRAZIANO 
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Il dirigente si avvale di alcune figure sensibili ai sensi del D.Leg.vo 81/2008 11 docenti referenti per la sicurezza, uno per plesso; Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione Addetti al Primo Soccorso Addetti antincendio Incaricati all’attuazione dei Piani d’Emergenza Incaricati della vigilanza dell’osservazione dei divieti di fumo REFERENTE SICUREZZA 
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Scuola secondaria “E.A.Piccoli” MIANi Fabiano Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale Chicchio Lorenzo Scuola Primaria “J. Tomadini” Rualis Zerbini Elisabetta Scuola Primaria “V. Alfieri” Torreano Cencig Anna Scuola Primaria “ D.Alighieri” Prepotto STRAZZOLINI Angiolina Scuola Infanzia “V.Podrecca” Cividale, Paravan Francesca Scuola Infanzia “A.D.Liberale” Rualis Marzolini Tiziana, Scuola Infanzia “F.Musoni” Sanguarzo Fiorella Francesca Scuola Infanzia “G.Lorenzoni” Gagliano Lauretig Rosetta Scuola Infanzia “Monumento ai Caduti” Torreano Zeppino Simonetta scuola Infanzia di Prepotto Cantoni Paola REFERENTE PRIMO SOCCORSO TUTTI i DOCENTI e personale ATA REFERENTE ANTINCENDIO TUTTI i DOCENTI e personale ATA 33
R.S.U. (RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE) Dall’anno 2000 è istituita la R.S.U., un organismo sindacale che esiste in ogni luogo di lavoro, pubblico e privato. Nella scuola è costituita da tre/quattro persone elette da tutti gli operatori della scuola, docenti e Ata, iscritti o no a un sindacato. Le RSU si occupano dei criteri con cui i lavoratori saranno utilizzati dal Dirigente Scolastico per realizzare il P.O.F. e tutte le altre iniziative che il Collegio promuoverà. Questi criteri saranno negoziati e scritti nel contratto integrativo d’Istituto. Alle negoziazioni parteciperanno anche i sindacati provinciali firmatari del contratto di lavoro nazionale, come garanti del contratto nazionale. Attualmente in carica sono le insegnanti. Fabiani Simonetta, Vecchiet Mara, personale ATA Morena Antonia. commissioni GLIS A partire dall’ anno scolastico 2010/2011 è divenuto operativo il GLIS componenti del GLIS Il Dirigente scolastico la referente del gruppo H i rappresentanti dei docenti di classe e di sostegno che compongono il Gruppo “H” i rappresentanti dei genitori degli alunni diversamente abili il referente del Distretto sanitario competente per il territorio i responsabili degli Enti locali per quel che riguarda l’ambito socio-­‐assistenziale In relazione alla specificità degli argomenti trattati, e su proposta dei membri del G.L.I.S. potranno essere invitati agli incontri altri operatori scolastici, esperti esterni, consulenti e7o rappresentanti di Enti e associazioni dei disabili. •
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Compiti del GLIS Compito del G.L.I.S. è la programmazione generale dell’integrazione scolastica nella Scuola. Nello specifico, il G.L.I.S. interviene per: •
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Analizzare la situazione complessiva nell’ambito delle singole sedi del Circolo (numero degli allievi in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte, …); Analizzare le risorse umane e materiali dell’Istituto, Favorire percorsi di integrazione nell’ambito delle opportunità presenti sul Territorio; Formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti, dei collaboratori scolastici e dei genitori; Proporre un piano di acquisti di materiali, sussidi, attrezzature per favorire l’attuazione del P.E.I.; Valutare in corso d’anno e al termine dello stesso l’andamento dell’integrazione scolastica. 34
Il G.L.I.S. può avanzare proposte al Collegio dei Docenti, il quale ne dovrà tenere conto per l’elaborazione del P.O.F.-­‐. Gli incontri del G.L.I.S. sono indicativamente tre nel corso dell’anno Gruppo H E’ una commissione che si occupa specificamente di tutto ciò che è connesso all’inserimento degli alunni diversamente abili. La suddetta commissione è composta da tutti gli insegnanti di sostegno e da un insegnante della classe o della sezione in cui è inserito l’alunno diversamente abile. La scelta di coinvolgere anche gli insegnanti di classe o sezione non è casuale, ma risponde ad una precisa strategia didattica ed educativa fondata sulla convinzione che gli insegnanti di classe o di sezione debbano sentirsi pienamente coinvolti nelle dinamiche educative riguardanti gli alunni diversamente abili. In effetti,soltanto la piena e fattiva collaborazione fra insegnanti di classe e di sostegno è garanzia di una positiva integrazione degli alunni diversamente abili nel gruppo classe. compiti del Gruppo “H”: • monitorare costantemente la situazione dei singoli plessi relativamente all’integrazione degli alunni diversamente abili; • elaborare percorsi e strategie didattiche finalizzate al conseguimento dell’obiettivo di cui sopra; • avanzare proposte ed elaborare progetti volti a favorire il pieno sviluppo di tutte le potenzialità degli alunni diversamente abili; • avanzare alle sedi opportune eventuali richieste per l’acquisto di materiali e sussidi indispensabili alle varie attività didattiche. Orientamento SERVIZI SERVIZIO DI SPORTELLO D’ASCOLTO Nelle sedi della scuola secondaria di I grado e della scuola primaria di Cividale funzionano due sportelli d’ascolto rivolti agli allievi, ai docenti ed ai genitori. SERVIZIO SOCIO-­‐ASSISTENZIALE Tutti i plessi sono supportati dai servizi socio-­‐assistenziali presenti in ciascun Comune e di quelli dell’Ambito Distrettuale del Cividalese, che forniscono, tra l’altro, assistenza educativa scolastica e domiciliare agli allievi che ne hanno bisogno. Inoltre, relativamente al sostegno scolastico per gli alunni disabili o con DSA o ADHD, le scuole si rivolgono, tramite le famiglie interessate, alle Equipe multidisciplinari dell’ASS n. 4 “Medio Friuli” e all’Associazione “Nostra Famiglia” di Pasian di Prato. SERVIZIO DI MENSA I Comuni di Cividale del Friuli, di Prepotto e di Torreano forniscono adeguati servizi di mensa SERVIZIO DI TRASPORTO Il trasporto avviene con scuolabus comunale per gli allievi dei tre Comuni frequentanti le scuole dell’infanzia e le scuole primarie; con servizio di linea per gli alunni frequentanti la scuola secondaria di I grado di Cividale del Friuli., la quale, per le uscite, può fruire anche di un numero 35
predefinito di corse con lo scuolabus comunale. Tuttavia, problematico risulta, il trasporto degli alunni in occasione delle gare sportive sia a livello distrettuale che a livello provinciale e regionale. COLLABORAZIONE CON ENTI, ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI Premesso che centro dell’azione formativa è l’Alunno, con le sue caratteristiche individuali, con il suo patrimonio culturale e sociale e con il suo “vissuto”, l’Istituto Comprensivo, per i suoi fini di istruzione, di formazione e di orientamento, attiva una fitta rete di relazioni e di collaborazioni, che viene illustrata con la figura seguente Le Funzioni Strumentali sono figure previste all’interno del Contratto Collettivo nazionale, che all’art. 30 recita: “Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del POF dell’istituto e per la realizzazione dei progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Tali funzioni strumentali sono state identificate con delibera del Collegio Docenti del 26 novembre 2013, in coerenza con il P.O.F., che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari...” Nel nostro Istituto operano le seguenti aree con relative Funzioni Strumentali e
Commissioni.
AREA DI INTERVENTO Area POF (Piano dell'Offerta Formativa) Curricolo e Valutazione: AMBITI coordinamento gruppo POF gestione sito web di rete ref. progetto “ragazzi del fiume nella rete” Area Tecnologie didattiche: Progetti PON Area Alunni stranieri: coordinamento e raccordo fra le scuole per la programmazione di interventi rivolti agli alunni stranieri Area Prev.Dispersione e disagio (continuità e orientamento Coordinamento azioni di contrasto alla dispersione e disagio scolastico; organizzazione incontri di continuità fra docenti dei tre ordini di scuola INSEGNANTI FUNZIONE STRUMENTALE Rieppi Antonella doc. scuola secondaria 1° grado Cudrig Patrizia doc. scuola primaria Forner Enzo doc. scuola secondaria 1° grado Venturini Daniela doc. scuola primaria Blasutig Beatrice doc. scuola primaria 36
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COMMISSIONI
F.S. POF PROGETTI Rieppi Antonella STAFF Dirigente scolastica D.S.G.A. Collaboratori Dirigente Funzioni Strumentali Fiduciari e coordinatori Brazzale Margherita Marzolini Tiziana Stasi Maria Faidutti Cristina Vecchiet Mara Pinto Mariateresa Pittioni Gabriella Dini Gabriella Napoli Marirosa Paoloni Elisabetta Fusco Paola Beltrame Sergio Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Brazzale /Corredig Marzolini Tiziana Clemente Patrizia Palmara Domenica De Cillia Eliana Fanna Cinzia Cantoni/Lucchi Vergendo Locuoco Fabiani Simonetta Venturini Daniela Blasutig Beatrice Beltrame Sergio Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Progetti nuove tecnologie Progetto PON “Ragazzi del Fiume” [email protected] F.S. Forner Enzo Cudrig Patrizia Brazzale Margherita Marzolini Tiziana Tomasetig Vilma -­‐ -­‐ Cantoni Paola Pinto Mariateresa Zerbini Elisabetta -­‐ La Fornara Alfio Fusco Paola Beltrame Sergio Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria 38
Stranieri/Intercultura F.S. VENTURINI Daniela Doc.sostegno Bagnarol Elisa Fiorella Francesca Fiorella Francesca Vecchiet M Gruppo H docenti sostegno e di classe Pittioni G. Pittioni Gabriella Petris E Fattor R. Venica R. Fattor Roberta Rieppi Antonella Mazzone Mazzone Curricolo/continuità Corredig Daniela Comis Agatina Lauretig Rosetta -­‐ Polentarutti Maila -­‐ Trusgnach Arianna Cencig N Sturam,Zapulla Poiana Claudia Blasutig Beatrice Beltrame Sergio Doc. classe Paravan F. Francolini Marinig A. De Cillia E. Fanna C Zeppino S. Cantoni P. Lucchi ML Pinto M.T. TamaroM. Barbiani N Vergendo Cudrig P. Trusgnch Lodolo C. Cescon E Fabiani S. Barbini P. Lesa E. Blasutig B. Paoloni E. Causero P. Qualizza P Fusco Paola Visintini Federica Fasano Miriam Turco S. Quieto C. Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Classe/sezione Sez. B Infanzia Cividale Sez. unica Sez. B Sez. unica InfanziaSanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto 4^ 3^ 2^ 1^ 5^B Primaria Manzoni Primaria Rualis 4^ 5^ 1^E 1^A 2^C 3B 1B Cudicio Natalina Comis Agatina Stasi Maria Marinig A. Bagnarol E. Fanna C. Zeppino S. Cantoni Di Fant Fabrizia Fabiani Simonetta Venturini D. Qualizza Paola Marinig Nicoletta Primaria Prepotto Secondaria di primo grado Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria 39
Autovalutazione di Istituto Disagio Dispersione Dirigente scolastico Lingue minoritarie Friulano sloveno Tutti i docenti che svolgono attività di lingua minoritaria Infanzia Primaria Secondaria F.S. BLASUTIG Beatrice Brazzale Margherita Marzolini Tiziana Clemente Patrizia Fiorella Franncesca Fanna Cinzia Vecchiet Mara Vergendo R. Barbini N. Marseu Alessandra Venturini Daniela Blasutig Beatrice Degano Anna/ Rieppi Antonella Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Corredig Daniela Marzolini Tiziana Lauretig Rosetta BAGNAROL ELISA Fanna C. Faidutti C. Cantoni Paola Locuoco L. Pinto M. Zerbini Elisabetta Clinaz Fanna R. Napoli Caruzzi Ielusig Mariacristina Cosson A. Sozio R. Franchino F. Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Vecchiet Mara Francolini Antonietta Pupini Mirim Clemente Patrizia De Cilia Eliana Polentarutti M. Lucchi Ml. /Cantoni Paola Lodolo C. Trusgnach Sturam Pitocco Saurtin Daniela SIONE A. /Causero P. Sabot S. Martinis A. Didone’ E. Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Lingue comunitarie Tutti i docenti che svolgono attività di lingua comunitaria Tomasetig Vilma Vecchiet Mara Pinto Mariateresa Pittioni Gabriella Dini Gabriella Saurin Daniela Fusco Paola Rieppi Antonella Beltrame Sergio 40
Musica ( indirizzo musicale, Metodo Kodaly, ragazzi all’opera) Francolini Antonietta Pupini Miriam Tomasetig Vilma Marinig Antonella Maila Polentarutti Lucchi Marialuigia Cescon E. Cudrig P. Barbiani Paola Zaninotto M. Causero P. I docenti di musica Martinis Andrea Pupini Miriam
Mittelteatro
Ed.Fisica Venturini
Vecchiet
Cescon E.
Fabiani Simonetta
Venturini Daniela
Causero Patrizia
Martinis Andrea
Di Fant Fabrizia Di Qual Giuliana Caruzzi Francesca La Fornara Alfio Mariuzzi -­‐ Blasutig (comitato sportivo primaria e secondaria) Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Infanzia Cividale
Infanzia Rualis
Infanzia Gagliano
Infanzia Sanguarzo
Infanzia Torreano
Infanzia Prepotto
Primaria Manzoni
Primaria Rualis
Primaria Torreano
Primaria Prepotto
Secondaria
Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria RISORSE FINANZIARIE Le fonti economiche a cui si attinge per la realizzazione del POF derivano dalle seguenti risorse finanziarie:  Fondo d’Istituto  Fondo Autonomia (L .440)  Fondi per l’aggiornamento (L .440)  Finanziamenti da Regione, Provincia, Comuni  Miur  Sovvenzioni da privati 41
PROGETTI infanzia Sanguarzo infanzia Gagliano infanzia Rualis infanzia Cividale Scuola Progetto Tipologia INGLESE Alfabetizzazione Siamo tutti pittori Ed Artistica Musica Ed. Musicale Il mio impegno per la terra Giro giro tondo Arte come parole colore e musica Conosciamo il territorio The world around me inglese Accoglienza Alimentazione re Acquaticità Suoni danze gioco Con il Nido Kodaly Diritti dell’infanzia Friulano Libro Accademia Kodaly Hello Children “fevelin” Motoria “Io sono” Progetto Cittadinanza attiva Infanzia Torreano Infanzia Prepotto scuola Gioco, mi muovo mi diverto Noi e gli Altri Play and fun Kodaly Ed. Motoria Music Togheter Cittadinanza attiva Ed. Musicale Friulano Alfabetizzazione Marzolini inglese Floreancig Lauretig Lauretig Lauretig Ed Motoria Stasi Maria Stasi Maria Continuità Stasi Ed Musicale Tomasetig V. Cittadinanza attiva Clemente P. Clemente Clemente Ragazzi fiume Tomasetig Ed Musicale Marinig A. Inglese Bagnarol Elisa Friulano De Cillia Eliana Palmara D. Ed. alla salute Marinig A. Tipologia Referente Classi/sezioni ABC Alunni coinvolti 41 C ABC Docenti coinvolti 21 3 ABCD 88 8 ABCD ABCD 88 88 8 8 ABCD 88 1 ABC 58 2 Ed. alla salute Cantoni P. Lucchi ML Unica 15 34 32 9 32 32 15 32 32 32 32 26 26 26 26 26 Alunni coinvolti 20 Continuità Cantoni P. Lucchi ML Cantoni Lucchi Zeppino Polentarutti Unica 20 3 Unica Unica AB AB 20 6 34 34 1 1 1 AB 18 2 AB 34 4 inglese Ed Musicale Ed Musicale in inglese Alfabetizzazione Inglese Aria Acqua Terra Fuoco DOCENTE REFERENTE Corredig Daniela Brazzale Margherita Franzolini Antoonietta Pupini M. Marzolini T. Pupini Comis Pupini M. Marzolini T. Pupini Faidutti C. Fanna C. Ed. Ambientale tutte AB AB AB B AB AB AB AB AB AB AB Unica Unica Unica Unica Unica Sezione 1 1 4 1 1 1 1 2 1 5 5 Doc. coinvolti 2 42
Primaria Prepotto Primaria Rualis Primaria Cividale scuola Progetto Tipologia Referente Classe Movimento e sport Sport di Classe Ragazzi all’opera Metodo Kodaly Frutta nelle scuole Pittura su vetro Buddismo Libro Teatro Ed fisica Di Fant 1^,2^,3^. 4^,5^ Ed Artistica IRC Educazione Riciclo Educazione Barbiani Paola Barbiani Paola Fabiani S. Marseu A. Di Qual G. Friulano Potocco G. Sport e festa Ed. Fisica Di Qual G. Casa anziani Cittadinanza attiva Tessaro Clara Insieme per capirsi… Sport di Classe Frutta nelle scuole Metodo Kodaly Valorizzazione lingue minoritarie Gioco sport e scuola Sturam cencig Zapulla Friulano Sloveno Sione Qualizza Ed Fisica La Fornara Alfio Cresciamo sicuri Cittadinanza attiva Blasutig Beatrice Continuità Sione Paoloni Blasutig Alunni coinvolti 105 Docenti coinvolti 1 5^A/B 5^A/B IV^ 5^A/B 31 24 53 1 1 5 1^, 2^, 3^, 4^, 5^A/B 1^, 2^, 3^, 4^, 5^A/B 1^, 2^, 3^, 4^, 5^A/B 1^, 2^, 3^, 4^, 5^A/B 1^ 127 1 127 2 127 Tutte 127 27 3 Pluriclasse (1^,2^) 3^.4^,5^ Pluriclasse (1^,2^) 3^.4^,5^ Pluriclasse (1^,2^) 3^.4^,5^ Pluriclasse (1^,2^) 3^.4^,5^ 58 6 58 1 58 5 58 8 43
Secondaria di primo grado Primaria Torreano scuola Progetto Tipologia Referente Classe Libro Accoglienza Continuità “Aria” Clinaz Venturini Clinaz Venturini Ambientale “Acqua” Ambientale Potenziamento inglese Cittadinanza Costituzione Motoria Cittadinanza attiva Caruzzi <Fanna R. Saurin D. Caruzzi <Fanna R. Saurin D. Caruzzi Clinaz Fanna Saurin Venturini Affettività sessualità Orto in condotta Gemellaggio Austria Potenziamento Continuità Scienze “A Caccia di …sprechi” Forra del Natisone Studio essenze arboree Alimentazione “Dal grano alla nostra tavola “ SOS pulizia cortile V^ V^ Alunni coinvolti 13 13 Docenti coinvolti 2 2 2^ 3^ 31 3 2^ 3^ 31 3 70 3 70 9 70 3 Fusco P. 1^,2^,3^. 4^,5^ 1^,2^,3^. 4^,5^ 1^,2^,3^. 4^,5^ terze 90 1 Fusco P. Sozio R. Busolini P. 5 classi Da definire 100 5 2 Inglese KET Primaria secondaria Ambientale Cosson A. Marinig N. terze prime 100 1 1 Frossi Visentini 3A 3C 27 2 Ambientale Frossi Visentini 1A 1C 37 2 Ambientale Frossi Visentini 1°A 1C 2C 56 2 Ed. sanitaria Ed Alimentare CLIL Visentini Frossi Cosson 2A 2C 24 19 1 3 Frossi tutte tutti 1 Caruzzi 44
PROGETTI D’ISTITUTO Progetto Insegnamento ed. musicale con metodo Kodaly Mittelteatro dei ragazzi per i ragazzi “Vivere le emozioni” “Conoscersi e raccontare” Referente Scuola classi sezioni Tutto I.C. Alunni coinvolti Docenti coinvolti esperto pagamento Ore 898 sì sì T.P. secondaria Per il Coro tutta la secondaria Su progetto le primarie e l’infanzia Scuole primarie ? 440 per interventi nelle scuole primarie 60 per interventi nelle scuole dell’infanzia 8 aggiornamento per i docenti 8 per la preparazione di concerti ? ? 11 classi Comitato Esperto interno Blasutig B. da individuare Interno si 51 sì Si 15 Interno Sì 15 Si Forze dell’ordine Martinis A. Martinis A. Blasutig B. Secondaria 5 classi classi 5^ Sportello d’Ascolto Scuola e forze dell’ordine Alunni autorizzati Blasutig B Classi Tutti gli secondaria alunni Blasutig Da definire Da B. definire 45
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INTERVENTI A TUTELA DELLA PERSONA REGOLAMENTO DISCIPLINARE E SANZIONI Regole di Comportamento Al fine di rendere l’anno scolastico sereno e proficuo, si ritiene utile informare sul regolamento di disciplina adottato dal collegio dei docenti dell’istituto. Un eventuale comportamento scoretto potrà avere come conseguenza provvedimenti disciplinari nel seguente documento. Il rispetto delle regole di comportamento si intende esteso anche all’esterno dell’ambito (visite d’istruzione, incontri con esperti, conferenze o altre attività progettate). 1. Comportamenti nell’ambito scolastico a) Gli allievi sono tenuti a non disturbare i compagni e insegnati ed a prestare attenzione alle attività didattiche; b) Il telefono cellulare, che si sconsiglia di portare, in ambito scolastico deve essere tenuto spento; c) Gli allievi sono tenuti ad assumere espressioni e/o atteggiamenti adeguati all’ambiente scolastico, a non offendere e/o minacciare compagni, docenti, personale ausiliario o altre persone , a non manifestare atti di sopruso o violenza verbale e/o fisica nei confronti degli altri; d) Gli allievi sono invitati a presentarsi con un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico; e) Gli allievi hanno il dovere di rispettare gli oggetti propri e altrui, ricordando che la scuola non è responsabile di eventuali danneggiamenti o furti e di rispettare il patrimonio della scuola come bene proprio e bene comune; f) È vietato recare danno ai documenti della scuola (registri di classe, registri personali, circolari, libretti personali), in quanto atti pubblici, il loro danneggiamento comporta conseguenze penali per gli allievi e i loro genitori; g) È vietato disperdere immondizie nell’ambiente scolastico; h) Gli allievi sono tenuti ad utilizzare in modo corretto i servizi igienici; i) L’accesso alle aule-­‐laboratorio è consentito solo agli allievi solo se3 accompagnati da un adulto. 2. Organizzazione del lavoro scolastico a) Rispettare l’orario scolastico b) Portare e tenere in ordine il materiale scolastico; c) Avere sempre il libretto personale, poiché si tratta di uno strumento indispensabile per le comunicazioni scuola famiglia; d) Eseguire i compiti, seguendo le indicazioni e i tempi dati dall’insegnante. 3. Rapporti scuola famiglia I genitori sono invitati a controllare regolarmente il libretto personale dei propri figli e a firmare ogni singola comunicazione e valutazione. 4. Provvedimenti disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso di responsabilità dell’allievo e a creare rapporti sempre più corretti all’interno della comunità scolastica. I provvedimenti disciplinari, in applicazione di quanto previsto dalla normativa vigente, sono:  richiamo verbale, espresso da qualsiasi persona con responsabilità educativa e segnalato sul registro di classe (come promemoriae comunicazione a tutti i docenti della classe);  richiamo ufficiale da parte del singolo docente, annotato sul registro di classe e comunicato alla famiglia tramite libretto e al Consiglio di classe;  richiamo ufficiale da parte del Consiglio di classe con comunicazione scritta alla famiglia ed eventuale convocazione a scuola dei genitori;  attività in favore della comunità scolastica, in accordo con lo studente stesso, la famiglia e con il controllo da parte di un docente e/o personale ausiliario;  Esclusione da attività integrative (intervallo, gare sportive, visite e viaggi di istruzione);  Sospensioni dalle lezioni temporanea o definitiva in riferimento all’anno scolastico in corso, su delibera del Consiglio di Classe. La sospensione deve prevedere anche le forme con cui verrà preparato il rientro a scuola dello studente;  Risarcimento o riparazione dei danni materiali arrecati.  Il collegio dei docenti informa che per quanto riguarda le sanzioni disciplinari si procederà nei seguenti modi: USO CELLULARE Nei casi di minor gravità (mancato spegnimento dell’apparecchio): 1° infrazione: richiamo verbale segnalato sul registro di classe ( come promemoria e comunicazione a tutti i 47
docenti della classe) 2° infrazione: nota sul registro e comunicazione alla famiglia mediante libretto personale 3° infrazione: convocazione straordinaria del Consigliodi classe per provvedimenti disciplinari da concordare e trascrivere sul registro di classe. Nei casi di maggior gravità (uso volontario dell’apparecchio): 1°infrazione nota sul registro e comunicazione alla famiglia mediante libretto personale 2° infrazione:comunicazione telefonica ai genitori con richiesta di accompagnare la/ilfiglia/o il giorno seguente con trascrizione sul registro di classe. 3° infrazione: convocazione straordinaria del consiglio di classe per provvedimenti da concordare e trascrivere sul registro di classe. COMPORTAMENTO I tipi di priovvedimento disciplinari previsti in relazione alla gravità delle infrazioni commesse relativamente ai divieti di cui sopra sono: 1°infrazine: richiamo verbale segnalato sul registro di classe (come promemoria e comunicazione a tutti i docenti della classe) 2° infrazione: nota sul registro e comunicazione scritta alla famiglia 3° infrazione: convocazione straordinaria del Consiglio di Classe e sanzioni da concordare e trascrivere sul registro di classe. ABBIGLIAMENTO 1° infrazione: richiamo verbale segnalato sul registro di classe (come promemoria e comunicazione a tutti i docenti di classe) 2° infrazione nota sul registro e comunicazione scritta alla famiglia 3° infrazione convocazione straordinaria del Consiglio di classe e sanzioni da concordare e trascrivere sul registro di classe DANNI VOLONTARI A MATERIALI E STRUTTURE SCOLASTICHE Convocazione straordinaria del Consiglio di classe per accertare le responsabilità individuali e valutare l’ammontare del danno economico che la famiglia sarà tenuta a risarcire ( con trascrizione sul registro di classe) DIMENTICANZA LIBRETTO 1° infrazione: nota sul registro 2° infrazione: contatto telefonico con la famiglia 3° infrazione: convocazione straordinaria del Consiglio di classe e sanzioni da concordare e trascrivere sul registro di classe MANCATA FIRMA SUL LIBRETTO Contatto telefonico e/o lettera alla famiglia con trascrizione sul registro di classe. In caso di ripetute mancanze di firma su comunicazioni Scuola/famiglia e giudizi relativi alle singole discipline, il Consiglio di Classe si riserva di prendere i dovuti provvedimenti. RITARDO ALL’ENTRATA DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Per gli alunni che raggiungono la scuola con mezzi ed entrano dopo l’orario fissato per l’inizio dell’attività scolastica si prevede: 1° infrazione: richiamo verbale segnalato sul registro di classe (come promemoria e comunicazione a tutti i docenti della classe) con l’obbligo diportare la giustificazione il giorno seguente 2° infrazione nota sul registro e comunicazione scritta alla famiglia 3° infrazione convocazione dei genitori con trascrizione sul registro di classe 4° infrazione convocazione straordinaria del Consiglio di classe e sanzioni da concordare e trascrivere sul registro di classe. j) PRIVACY Per il documento Programmatico della sicurezza in materia di tutela della privacy, che viene aggiornato dal Dirigente scolastico entro il 31 marzo di ogni anno, si fa rinvio al documento agli atti. k) NEW MEDIA 48
La svolta digitale che investe tutti i supporti mediali in questi anni ha tre caratteristiche pedagogicamente rilevanti: la prima è la portabilità. Il ragazzo ha sempre con sé attrezzature tecnologiche che gli permettono l’accesso ai media. Pensare da parte di genitori o insegnanti che sia possibile controllare o condividere il momento del consumo, in questa prospettiva, diviene pura utopia. La seconda caratteristica è l’interattività. Gli strumenti a nostra disposizione sono multidirezionale, riconoscendo all’utente la possibilità di interrogare i media secondo le nostre esigenze, ma soprattutto di costruire dei sistemi di relazioni sociali con gli altri utenti. Il Social Network, in questa prospettiva, diviene un’impresa di comunicazione i cui autori sono gli stessi utenti La terza caratteristica è la generatività: questa permette a un utente di passare dalla posizione di spettatore a quella di autore. I problemi che oggi si pongono più prepotentemente sono l’adescamento e il cyber-­‐bullismo. I più giovani, cioè, rischiano di rimanere vittime non più soltanto dei modelli di comportamento o di consumo proposti dai media, ma di adulti (nel caso della pedo-­‐pornografia on line) o di altri minori (come nel cyber-­‐bullismo) attraverso i media. La centratura si sposta quindi dal pensiero critico alla responsabilità: non basta più educare uno spettatore che sia attento e critico: occorre educare un soggetto che sia responsabile, sia quando naviga contenuti che quando ne produce di propri. La ME indica un’attività, educativa e didattica, finalizzata a sviluppare nei giovani un’informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici. Studia anche il condizionamento che i media subiscono da parte di fattori economici, politici e ideologici, e l’impatto che essi hanno sul pubblico. La ME non si limita a ‘proteggere’ dai media, ma mira piuttosto a fornire una competenza mediale perché il minore sappia confrontarsi in modo critico e costruttivo con l’universo dei media, e sappia creare, egli stesso, nuove forme espressive e di comunicazione. Anziché condannare a priori la televisione, il computer e il telefonino, la ME cerca di capire dal di dentro il mondo dei media e di integrare la loro cultura con quella della scuola, della famiglia e della tradizione locale. La Media Education è proposta come strumento attraverso cui l’educazione possa tutelare i diritti dei più giovani. Lo fa in forme diverse e più articolate rispetto ai vecchi modelli di intervento maggiormente improntati all’idea della protezione. La questione, in questa prospettiva, consiste nell’educare gli spettatori, nel costruire le condizioni perché il pubblico riceva i messaggi con senso critico. La ME agisce attraverso forme di abilitazione dei soggetti, che vengono messi in condizione di agire in modo consapevole anziché subire inconsapevolmente: al bambino vengono riconosciute delle competenze, si inizia a pensarlo come un qualcuno che è capace di interagire con i messaggi dei media, la cui interazione con il pubblico dei più piccoli/giovani viene a sua volta ripensata. E’ uno strumento di potenziamento dei soggetti, pensato come soggetti competenti, che si propone lo sviluppo di consapevolezza e di pensiero critico, non pensa più a difendere il bambino ma a creare le condizioni perché si possa difendere da sé. Ne consegue che dal punto di vista della scuola l’argomento dei media comporta una importantissima correlazione con i temi della cittadinanza: i comportamenti relativi ai media oggi non riguardano più solo il momento del consumo, ma costellano la nostra vita individuale e sociale. La Rete e il telefonino sono migrati nelle nostre vite, le costituiscono dall’interno, sono parte del nostro essere cittadini. Come tali vanno considerati resistendo alla tentazione di farli depositare all’ingresso della scuola (nella speranza mal celata di chiudere furoi, con essi, il problema) e conferendo alla Media Education lo status di educazione civica del Nuovo Millennio. La Media Education si configura quindi come un set di competenze trasversali, che informano l’intera costruzione dei curricoli del nostro istituto, sia trasversalmente alle diverse aree, che verticalmente, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di 1°. l) BULLISMO Il bullismo è un fenomeno presente in Italia sia nelle sue forme più manifeste, il bullismo fisico, che in quelle meno evidenti, il bullismo psicologico o indiretto. E’ un prodotto dell’interazione sociale che coinvolge chi agisce le prepotenze, chi le subisce, chi aiuta e sostiene il bullo, chi difende la vittima, chi rimane in disparte come uno spettatore passivo. I dati raccolti in Italia, suggeriscono che il fenomeno delle prepotenze è diffuso in modo preoccupante: statisticamente un bambino su due nella scuola primaria e uno su tre nella secondaria di primo grado, sono vittime di bullismo (dati ASL di Milano, 2004). Ciò potrebbe essere considerato normale, dato che accade alla maggior parte degli studenti, ma quando si parla di bullismo il concetto di normalità non è applicabile: la forte diffusione del bullismo nella scuola non ne fa un fenomeno fisiologico e normale, connaturato allo sviluppo sociale ed emotivo dei bambini e dei ragazzi. 49
Infatti, il bullismo ha delle conseguenze negative a lungo termine sia per le vittime sia per i bulli: mentre i primi tendono a manifestare problemi di autostima, depressione e somatizzazione, i secondi intraprendono spesso una carriera deviante, con comportamenti antisociali. Dato che il bullismo è più diffuso e meno grave nella scuola primaria, è proprio in quest’epoca che è più utile avviare programmi di prevenzione per evitare che il modello di comportamento aggressivo, tipico del bullismo, diventi una modalità preferenziale di relazione tra i ragazzi. Il bullismo è un atteggiamento ben noto e riconosciuto dai ragazzi, ma questa capacità di riconoscerlo non implica la capacità di saper agire efficacemente per contrastarlo. Questo è un compito che spetta agli adulti, gli educatori in primis. E’ necessario avviare una politica di intervento contro il bullismo che coinvolga tutte le componenti dell’istituzione scolastica, sia a livello di informazione rispetto alle caratteristiche del fenomeno, sia di organizzazione integrata degli intervanti di contrasto. Nella cura degli aspetti formativi ed educativi della crescita degli alunni, il nostro Istituto privilegia nella predisposizione dei progetti l’acquisizione di abilità prosociali e di interazione costruttiva, atte a contrastare la diffusione di questo tipo di comportamenti e, in subordine, prevede nei contratti educativi condivisi con le famiglie e nei regolamenti di disciplina opportune misure di sanzione e repressione dei fenomeni di bullismo che dovessero eventualmente avere luogo. Le azioni della scuola saranno comunque improntate all’intenzione di bilanciare la tutela dell’interesse del bambino che si rendesse protagonista di tali atti con l’azione di tutela della sicurezza e del benessere degli altri membri della comunità scolastica. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Il servizio scolastico svolge un ruolo strategico ai fini della costruzione della società interculturale, che è una meta tutt’altro che scontata nell’attuale fase di evoluzione delle nostre società sempre più multietniche e multiculturali. Ciò implica che esso non può ridursi semplicemente ad accogliere gli alunni “stranieri”, chiedendo loro di fare lo sforzo di adeguarsi alle sue norme e ai suoi riti, ma deve dotarsi di strumenti di mediazione in grado di favorire la sua stessa evoluzione e trasformazione in chiave interculturale. Essendo la scuola ancora forse l’unico “luogo sociale” in cui è possibile l’incontro di tutti con tutti, a livello paritario, è necessario che con sempre maggiore consapevolezza si ponga come punto di riferimento per l’integrazione e il confronto interculturale assieme a tutte le risorse del territorio. Pertanto questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità corretta e pianificata, secondo le linee guida dal MIUR (febbraio 2006), con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola. Finalità •
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Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri; facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase d’adattamento al nuovo ambiente; favorire un clima d’accoglienza nella scuola; entrare in relazione con la famiglia immigrata; promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale; prevedere forme di aggiornamento del personale in merito alle problematiche dell’integrazione; promuovere attività interculturali in classe, anche nelle classi dove non ci sono alunni stranieri, per favorire la conoscenza di culture altre e per prevenire pregiudizi, intolleranza, xenofobia e razzismo; pianificare interventi di mediatori linguistico-­‐ culturali per la prima accoglienza in classe; attivare percorsi di italiano L2 per i bambini neo-­‐arrivati e percorsi L2 per potenziare la lingua per lo studio per coloro che frequentano le classi terza, quarta e quinta. Commissione Intercultura 
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Dirigente scolastico figura strumentale intercultura uno o più insegnanti per ordine di scuola, di cui uno di inglese . I compiti di questa commissione sono: •
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Collaborare con la funzione strumentale Aggiornare il protocollo di accoglienza 50
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Raccogliere e divulgare il materiale informativo, didattico e culturale (MATERIALE DIDATTICO DI ITALIANO L2 E' PRESENTE PRESSO L'AULA “INTERCULTURA” DELLA SCUOLA PRIMARIA “MANZONI”) Partecipare alla strutturazione e all’organizzazione dei laboratori di alfabetizzazione Raccogliere la documentazione di percorsi interculturali più significativi Incontrarsi per attività di coordinamento progettazione e verifica. NORMATIVA
Il complesso fenomeno migratorio, che negli ultimi anni ha interessato numerosi Paesi, è stato regolamentato da una ricca legislazione internazionale e nazionale, finalizzata a realizzare forme di convivenza e di integrazione. Di fronte all’emergenza di tale fenomeno, l’educazione interculturale è stata individuata come risposta utile non solo ai problemi degli alunni stranieri immigrati, ma soprattutto come fonte di arricchimento e completamento dell’educazione dei minori. Nella Circolare Ministeriale 08/09/1989 n. 301 si parla dell’apprendimento della lingua italiana e della valorizzazione della lingua e cultura d’origine: “ Inserimento degli alunni stranieri nella scuola dell’obbligo. Promozione e coordinamento delle iniziative per l’esercizio del diritto allo studio”. Nella Circolare Ministeriale 22/07/1990 n. 205 si afferma il principio del coinvolgimento degli alunni italiani in un rapporto interattivo con gli alunni stranieri in funzione del reciproco arricchimento: “ La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri. L’educazione interculturale”. Pertanto in tale normativa si introduce per la prima volta il concetto di educazione interculturale. Ugualmente si individua nell’educazione interculturale, la forma più alta e globale di prevenzione e contrasto del razzismo e di ogni forma di intolleranza nella pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione del 23/03/1993 “ Razzismo e antisemitismo oggi: il ruolo della scuola”. Nel contesto europeo, la dimensione interculturale dell’insegnamento viene sviluppata nel trattato di Maastricht e in altri documenti della Comunità Europea e del Consiglio d’Europa ( “ Il dialogo interculturale e la convivenza democratica”, contenuto nella C.M. 02/03/1994 n. 73). Nella stesso documento si segnala l’importanza di progettualità efficaci in termine di strategie, risorse, insegnamenti disciplinari e interdisciplinari e di cultura di rete tra scuole e territorio. Si descrive inoltre la società in un’ottica globale in quanto umana, ravvicinata, interagente ( società multiculturale ) e si colloca la dimensione mondiale dell’insegnamento nel quadro dell’educazione interculturale. La Legge sull’immigrazione n.40 del 6 marzo 1998 art. 36, sottolinea il valore formativo delle differenze linguistiche e culturali: “ Nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa, le istituzioni scolastiche realizzano, per tutti gli alunni, progetti interculturali di ampliamento dell’offerta formativa, finalizzati alla valorizzazione delle differenze linguistico-­‐ culturali e alla promozione di iniziative di accoglienza e di scambio”. Il Decreto Legislativo del 25 luglio 1998 n. 286 “ Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” riunisce e coordina le varie disposizioni attualmente in vigore in materia. Con la stessa Legge n. 40/98 si pone particolare attenzione sugli aspetti organizzativi della scuola, sull’insegnamento della lingua italiana come seconda lingua, sul mantenimento della lingua e cultura d’origine, sulla formazione dei docenti e sull’integrazione sociale. Tali principi sono garantiti, unitamente al diritto all’istruzione, nei confronti dei minori stranieri indipendentemente dalla loro posizione giuridica, cosi’ come chiaramente previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1999 n. 394 “ Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”. La Legge 30 luglio 2002 n. 182 Bossi-­‐ Fini, non ha modificato le procedure di iscrizione degli alunni stranieri a scuola. La C.M. n. 155/2001 è finalizzata al sostegno del personale impegnato nelle scuole a forte processo immigratorio. La C.M. n. 160/2001 è finalizzata all’attivazione dei corsi di lingua per cittadini extracomunitari, adulti e minori. Il MIUR ha emanato per ultimo, in ordine temporale, alcune linee guida in aprile seguite poi dalla C.M. 1148 del marzo 2006 e il documento ”Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” febbraio 2006. L’osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale ha emanato nell’ottobre 2007 il documento“ La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”. L’inserimento scolastico dei ragazzi stranieri avviene sulla base della LEGGE N. 40 del 1998 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. 394 Novembre 1999. Tale normativa sancisce che: •
tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno il diritto dovere dell’inserimento scolastico; 51
l’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in un qualunque periodo dell’anno scolastico; i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di: -­‐ ordinamento degli studi del paese di provenienza (con iscrizione alla classe mmediatamente superiore o immediatamente inferiore) -­‐ competenza, abilità e livelli di preparazione dell’alunno -­‐ corso di studi svolto -­‐ titolo di studio posseduto. Criteri per l’individuazione della classe d’inserimento e scelta della sezione. •
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E’ opportuno tenere conto che l’inserimento in una classe di coetanei, che appare la scelta da privilegiare, consente al neo arrivato: •
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di instaurare rapporti più significativi, “alla pari” con i nuovi compagni di evitare un pesante ritardo scolastico di ridurre il rischio di dispersione scolastica. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA Segreteria Iscrizione Al momento dell'iscrizione il genitore, accompagnato da una persona che conosce la lingua italiana:  compila il modulo d'iscrizione, con le opzioni riguardo l'insegnamento della religione e della lingua friulana;  consegna la scheda di valutazione del Paese di provenienza (se l'alunno ha già frequentato);  compila la scheda biografica (vedi allegato 1). Figura strumentale Accoglienza La F.S. si attiva per richiedere il Mediatore linguistico-­‐ culturale e organizzare corsi di alfabetizzazione di italiano L2 (il prima possibile, in base alle disponibilità economiche dell'Istituto). Insegnanti -­‐ Compilazione della scheda di rilevazione delle competenze linguistiche trasversali, insieme al mediatore linguistico LIVELLO 1(allegato 2). − Compilazione della scheda di rilevazione delle competenze linguistiche trasversali LIVELLO 2 e 3 (allegato 3, 4) − Somministrazione prove di competenza linguistica di Italiano L2 (Quadro riferimento europeo) − CILS/Centro COME per le scuole d'infanzia e primaria Compiti del Team docenti •
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Favorire l’integrazione nella classe del nuovo alunno. Individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina da usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza della lingua italiana. Programmare percorsi di alfabetizzazione linguistica che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili ( ore di compresenza/contemporaneità, fondi regionali, fondi del forte processo migratorio) in orario scolastico ed extrascolastico. Valutare le competenze linguistiche di Italiano L2 in riferimento al “Quadro di riferimento europeo” (Allegato 5) Compilazione del Quaderno dell'integrazione redatto dalla regione FVG (con aiuto di insegnanti referenti-­‐ commissione intercultura) LA VALUTAZIONE Per la valutazione degli alunni stranieri è opportuno considerare la situazione di svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano. Si ricorda che per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione non può essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto dei seguenti indicatori :  il percorso scolastico pregresso, 52
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gli obiettivi possibili rispetto alla situazione di partenza, i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2 , i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati, la motivazione, la partecipazione, l’impegno, la progressione e le potenzialità d’apprendimento, eventuali situazioni di disagio. Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline Qualora l’alunno straniero non avesse raggiunto, alla fine del 1^ quadrimestre, competenze linguistiche sufficienti per affrontare l’apprendimento dei contenuti, anche se semplificati, si potrà inserire nella scheda di valutazione la seguente dicitura: “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana.” La valutazione sarà espressa in decimi secondo i parametri adottati per tutti gli alunni per le educazioni ( musica, arte e immagine, scienze motorie), per la lingua inglese, eventualmente la matematica e per tutte le discipline nel 2^ quadrimestre. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento ad una pluralità di elementi tra cui una previsione di sviluppo dell’alunno. SCUOLA DOMICILIARE E IN OSPEDALE (ref. Oggetto: Servizio di Istruzione Domiciliare per gli insegnamenti di ogni ordine e grado -­‐ Indicazioni operative per l’anno scolastico 2014/15. USR Ts 28.11.2014) L’istruzione domiciliare si propone di garantire il diritto all’apprendimento, nonché di prevenire le difficoltà degli studenti e delle studentesse colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico. In tali specifiche situazioni, l’istituzione scolastica di appartenenza dell’alunno, previo consenso dei genitori e su loro specifica richiesta, può attivare un progetto di Istruzione domiciliare secondo la procedura e i documenti precisati nella circolare in oggetto. Tale progetto prevede, di norma, un intervento a domicilio del minore dei docenti dell’istituzione scolastica di appartenenza, per un monte ore massimo di 4 ore alla settimana per la scuola primaria, 5 ore alla settimana per la scuola secondaria di 1° grado e 6 ore alla settimana per la scuola secondaria di 2° grado. Oltre all’azione in presenza – necessariamente limitata nel tempo – è possibile prevedere attività didattiche che utilizzino differenti tecnologie (sincrone -­‐ collegamenti Skype tra la classe e il computer dell’alunno a casa sua -­‐ e asincrone -­‐ invio di materiale per e-­‐mail o di filmati registrati caricati si youtube), allo scopo di consentire agli studenti (in particolare ai più grandi) un contatto più continuo e collaborativo con il proprio gruppo classe. Si ricorda che, purché documentati e certificati, tutti i periodi di attività svolti in Istruzione domiciliare concorrono alla validità dell’anno scolastico (D.P.R 22 giugno 2009 n. 122). Nel caso si configuri una situazione come quella descritta nella circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale, il nostro Istituto si propone di venire incontro alle esigenze degli alunni e delle famiglie, secondo le modalità prefissate. Nel caso di prolungati ricoveri di un allievo del nostro Istituto in strutture ospedaliere sede di una scuola in ospedale, i docenti delle classi coinvolte avranno cura di raccordarsi con tali strutture per riconoscere ai piccoli pazienti il diritto–
dovere all’istruzione e contribuire a prevenire la dispersione scolastica e l’abbandono, anche in condizioni di criticità. Il funzionamento della scuola in ospedale richiede un rapporto programmato e concordato con i servizi socio-­‐sanitari per gli interventi perequativi delle ASL e degli Enti Locali. Saranno localmente concordate le modalità di potenziamento dell'offerta formativa dei docenti sulle discipline di indirizzo e su progetti definiti di istruzione domiciliare. 53
Valutazione
La normativa di riferimento distingue la valutazione degli apprendimenti da quella sulla qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione. Per questo, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti è affidata ai docenti della scuola, cui compete anche la valutazione del percorso didattico ai fini del passaggio all’ordine di scuola successivo; l’INVALSI invece, effettua periodicamente la rilevazione degli apprendimenti degli alunni; con l’Esame di Stato si valutano, infine, le competenze acquisite dagli studenti al termine del ciclo. Per sintetizzare: ai docenti è affidata la valutazione interna, all'INVALSI la valutazione esterna, con l'Esame di stato si compie la valutazione finale.
Dall’anno scolastico 2007/08 l’indagine a cura dell’INVALSI coinvolge obbligatoriamente tutti gli studenti delle classi seconde e quinte della primaria e quelli delle classi prime e terze della secondaria (Circolare del MIUR n.86 del 22 ottobre 2009). CON IL 2013/14 è stata tolta la classe prima della secondaria di primo grado. Con le “prove INVALSI” si vanno a verificare la capacità di comprensione di un testo e l’acquisizione delle conoscenze della struttura della lingua italiana e le conoscenze e le abilità matematiche in relazione a numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, misure, dati, previsioni. La normativa prevede che la correzione delle prove sia curata dalle singole scuole, che provvedono poi a trasmettere i dati al ministero. Le date previste per la somministrazione delle prove vengono di volta in volta stabilite dagli uffici del ministero e sono le stesse a livello nazionale. Per le classi terze della scuola secondaria di 1° si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui saranno sottoposti gli studenti a giugno nel corso delle prove scritte, in occasione della prova nazionale dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, prevista dalla Legge del 25 ottobre 2007 n. 176. Anche per questa prova la data sarà comunicata dal Ministero.
Per quanto riguarda la valutazione interna, il Collegio dei Docenti ha recepito e attua quanto previsto dalla Legge 169 del 30 ottobre '08 che prevede la valutazione di apprendimenti e comportamento fatta con l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Nel corso dell’anno scolastico i docenti propongono agli alunni prove di verifica scritte e orali. Tali prove sono integrate nell’ambito di progetti operativi, disciplinari ed interdisciplinari, a sostegno dei percorsi curricolari e dello sviluppo delle competenze di base, e sono volti a fornire esperienze didattiche e formative che consentano agli alunni l'elaborazione personale delle conoscenze in modo attivo riconoscendo quale valore la diversità di ciascuno (risorse, potenzialità personali, ambientali, materiali). Esse possono essere di due tipi: oggettive (con esercizi a completamento, domande a scelta multipla o chiuse, compilazioni di tabelle, letture di grafici, ecc.) o soggettive (con domande aperte). Rientrano tra queste ultime anche le interrogazioni orali, gli interventi durante le discussioni in classe e altre forme espressive alternative quali: cartelloni, ricerche ecc.. La frequenza delle prove può variare a seconda della disciplina. Le prove di verifica sono complessivamente finalizzate alla verifica delle competenze acquisite dall’alunno; con il termine competenza s’intende la capacità di attivare e di combinare creativamente le risorse disponibili per affrontare un compito inedito. E’ evidente la pedagogia sottintesa: sviluppare negli allievi apprendenti il sapere, il saper fare, il sapere essere, il sapere imparare. In quest’ottica, le competenze valutate non saranno solo quelle insegnate, ma anche quelle apprese nell’interazione tra allievi, con gli insegnanti e nella gestione delle proprie risorse individuali, cioè: Area socio-­‐affettiva –comportamentale a. Conosce e rispetta le regole stabilite b. Sviluppa autocoscienza e autocontrollo c. Acquisisce consapevolezza della personalità altrui d. Acquisisce consapevolezza della diversità altrui e. Ascolta gli altri prima di intervenire f. Aspetta il proprio turno prima di intervenire g. Interviene in modo pertinente 54
h. Accetta le osservazioni dell’insegnante i. Accetta la collaborazione e collabora con gli altri j. Evita di disturbare e di interrompere gli altri k. Rispetta il materiale proprio, altrui, della scuola Area Metacognitiva (attenzione – partecipazione – impegno – organizzazione -­‐ metodo di lavoro) a. Aumenta via via i tempi di attenzione b. Sa prestare attenzione per il tempo necessario in tutte le attività scolastiche c. Chiede chiarimenti e spiegazioni d. Risponde attivamente alle proposte di lavoro scolastico e. Sa intervenire in modo progressivamente autonomo e pertinente nelle discussioni f. Esegue regolarmente le consegne g. Porta a termine i lavori affidatigli h. Svolge il compito in modo adeguato e completo i. Porta regolarmente a scuola il materiale necessario j. Segue ed eventualmente annota le indicazioni dell’insegnante k. Usa in modo progressivamente appropriato i materiali e gli strumenti di lavoro l. Sa organizzare in modo via via più sistematico ed autonomo il proprio lavoro m. Sa organizzare i tempi scolastici ed extrascolastici n. Trae profitto dalle correzioni individuali e collettive o. Impara gradualmente ad auto correggersi Area Comunicativa a. Sa porsi in situazione di ascolto b. Comprende il significato di termini specifici c. Comprende globalmente il significato di un messaggio d. Sa produrre oralmente e per iscritto messaggi chiari, organici, completi, corretti e. Progredisce nella tecnica della lettura f. Sa recuperare -­‐ potenziare-­‐ sviluppare le abilità linguistiche logico-­‐ matematiche e espressive anche attraverso l'utilizzo dei linguaggi multimediali. Area Logico-­‐Operativa a. Sa osservare b. Sa osservare e cogliere relazioni c. Sa applicare tecniche e procedimenti Area Percettivo-­‐Motoria a. Prende coscienza del proprio corpo b. Percepisce gli stimoli sensoriali c. E’ in grado di coordinare i movimenti del proprio corpo La valutazione sommativa, considerato quanto sopra esposto, tiene conto del livello di partenza, del profitto conseguito rispetto agli obiettivi programmati, delle capacità logico-­‐organizzative ed espressive, del grado di maturazione raggiunto in considerazione anche delle particolari caratteristiche socio-­‐ambientali e personali che possono interferire nel processo di crescita. La valutazione formativa, in itinere, verifica quali obiettivi siano stati raggiunti e quali, invece, necessitino di ulteriori interventi. I livelli di profitto sono indicati, come si diceva, con l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi: voto 10 -­‐ 9 -­‐ 8 -­‐ 7 -­‐ 6 -­‐ 5 -­‐ descrittore Conosce in modo completo ed approfondito i contenuti propri della disciplina -­‐ Rielabora autonomamente i contenuti -­‐ Comprende e si esprime utilizzando il linguaggio specifico con molta padronanza Conosce in modo completo i contenuti propri della disciplina -­‐ Rielabora i contenuti -­‐ Comprende e si esprime utilizzando il linguaggio specifico con buona padronanza Conosce in modo soddisfacente i contenuti propri della disciplina -­‐ Relaziona in modo chiaro i contenuti -­‐ Comprende e si esprime utilizzando correttamente il linguaggio specifico Conosce i contenuti della disciplina -­‐ Relaziona discretamente i contenuti -­‐ Comprende e utilizza solo in parte il linguaggio specifico Conosce sufficientemente i contenuti fondamentali della disciplina -­‐ Utilizza le conoscenze senza rielaborarle -­‐ Comprende e utilizza solo in parte il linguaggio specifico Conosce parzialmente i contenuti fondamentali della disciplina -­‐ Non utilizza le conoscenze, anche se guidato -­‐ Comprende e usa in modo poco sicuro il linguaggio specifico 55
4 -­‐ Conosce in modo lacunoso i contenuti minimi disciplinari e dimostra abilità di base molto carenti -­‐ Non utilizza le minime conoscenze, anche se guidato -­‐ Comprende e usa in modo inadeguato il linguaggio specifico Il Documento di valutazione viene consegnato e illustrato ai genitori alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico e contiene i livelli del profitto. Per la Scuola secondaria di Primo Grado (scuola media) è previsto un momento di valutazione intermedia a Novembre. A conclusione di ciascun ciclo di istruzione, i team di docenti nella scuola primaria e i consigli di classe nella scuola sec.1°, certificano per ciascun alunno i livelli di competenza acquisiti nei diversi ambiti di studio, secondo i seguenti descrittori Istituzione scolastica (fine primaria)
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A–
Avanzat
o
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile
decisioni consapevoli.
B–
Interme
dio
C–
Base
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e
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abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D–
Iniziale
1 2 3 4 5 6 7 8 9 L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Competenze chiave Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Discipline coinvolte Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Livello …………………. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Comunicazione nelle lingue straniere. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-­‐tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Imparare ad imparare. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Consapevolezza ed espressione culturale. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. ………………… ………………… ……………… Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………… 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un ………………… Competenze sociali e civiche. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. 12 Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………… Competenze sociali e Tutte le discipline, con particolare 57
sano e corretto stile di vita. civiche. riferimento a: ………………… 13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………………….. Data ……………………..
Il Dirigente Scolastico ……………………………………………
Istituzione scolastica (fine primaria)
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA che l’alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a……….…………………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 58
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………………………… Data. ………………. Il Dirigente Scolastico ………………………………….. Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Comunicazione lingue straniere. nelle Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 2 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-­‐tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-­‐
scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 5 Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 6 Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. 8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 10 Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Competenze civiche. sociali e Competenze civiche. sociali e 12 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... 13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 59
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli
studi nel/i seguente/i percorso/i: ..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI (dal protocollo di accoglienza in adozione) Per la valutazione degli alunni stranieri è opportuno considerare la situazione di svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano. Si ricorda che per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione non può essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto dei seguenti indicatori : Il percorso scolastico pregresso, gli obiettivi possibili rispetto alla situazione di partenza, i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2 , i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari personalizzati programmati, la motivazione, la partecipazione, l’impegno, la progressione e le potenzialità d’apprendimento, eventuali situazioni di disagio Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline Qualora l’alunno straniero non avesse raggiunto, alla fine del 1^ quadrimestre, competenze linguistiche sufficienti per affrontare l’apprendimento dei contenuti, anche se semplificati, si potrà inserire nella scheda di valutazione la seguente dicitura: “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana.” La valutazione sarà espressa in decimi secondo i parametri adottati per tutti gli alunni per le educazioni ( musica, arte e immagine, scienze motorie), per la lingua inglese, eventualmente la matematica. Nel 2^ quadrimestre la valutazione sarà espressa in decimi per tutte le discipline. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento ad una pluralità di elementi tra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. CRITERI DI VALUTAZIONE ESAME DI STATO ALUNNI STRANIERI 1) PROVA DI PRODUZIONE SCRITTA IN ITALIANO Considerate le tipologie testuali previste dalla prima prova dell’esame conclusivo del primo ciclo (testo personale, testo argomentativo, relazione) è opportuno che l’allievo straniero venga indirizzato alla tipologia del testo personale e che tra le tracce proposte ci sia una lettera o un diario. La valutazione delle prove terrà conto dei criteri seguenti, utilizzati nelle prove per l’accertamento linguistico dell’ Italiano L2 basate sul Framework Europeo delle Lingue. Criteri correzione della prova scritta Tipologia testuale: testo personale (lettera o diario di 30/50 parole) Punteggio massimo: punti 100 I punti saranno così assegnati: a) efficacia comunicativa: fino a punti 45 b) correttezza morfosintattica: fino a punti 20 c) adeguatezza di contenuto: fino a 15 60
c) adeguatezza e ricchezza lessicale: fino a punti 10 d) ortografia e punteggiatura: fino a punti 10 Il totale dei punti verrà poi tradotto in decimi per definire il voto della prova che contribuirà alla definizione del voto d’esame. 2) PROVA DI MATEMATICA Per quanto attiene alla prova di matematica, è opportuno predisporre quesiti “a ventaglio” o “a gradini” che individuano il livello della sufficienza e i livelli successivi, tali da consentire agli alunni stranieri il raggiungimento di positivi risultati, valutati in rapporto alle competenze di partenza e a quelle acquisite, anche in relazione al lessico. Il raggiungimento di un livello positivo potrebbe essere collocato entro una fascia di livello di 40-­‐60% come le prove INVALSI. Possono essere forniti gli strumenti di facilitazione/compensazione che gli alunni hanno utilizzato durante l’anno. 3) PROVA D’INGLESE Per gli alunni stranieri che abbiano un percorso personalizzato di lingua inglese, si propone che i criteri di valutazione siano gli stessi della prova di lingua italiana per il testo di produzione scritta. La prova di comprensione sarà graduata per individuare i livelli conseguiti e valutati positivamente, nonché i livelli successivi. Possono essere forniti gli strumenti di facilitazione/compensazione che gli alunni hanno utilizzato durante l’anno. 4) PROVA DI SECONDA LINGUA COMUNITARIA Per gli alunni stranieri che abbiano un percorso personalizzato di lingua tedesca, si propone che i criteri di valutazione siano gli stessi della prova di lingua italiana per il testo di produzione scritta. La prova di comprensione sarà graduata per individuare i livelli conseguiti e valutati positivamente, nonché i livelli successivi. Possono essere forniti gli strumenti di facilitazione/compensazione che gli alunni hanno utilizzato durante l’anno. 5) PROVA INVALSI Gli alunni con cittadinanza non italiana (a prescindere dal loro livello linguistico e dal tempo di permanenza in Italia) devono essere sottoposti alla prova nazionale come gli altri alunni (ma si dovrà barrare la voce “alunno straniero”). 6) PROVA DI PRODUZIONE ORALE (COLLOQUIO INTERDISCIPLINARE) Per quanto attiene il colloquio e le prove, esse possono essere sostenute (anche) nella L1 dell’allievo con l’aiuto di un docente competente nella stessa lingua o di un mediatore culturale (Linee Guida 2014). Il colloquio può prevedere contenuti relativi all’esperienza dell’allievo, alla lingua e alla cultura d’origine e verterà prevalentemente su argomenti legati all'esperienza individuale e scolastica. (Linee Guida 2014). Preferibilmente dovrebbe essere supportato da ausili visivi (PPT, documenti predisposti in precedenza come cartelloni, fotografie, documenti,…) e basato su un percorso preparato in precedenza. Criteri per la valutazione Punteggio massimo: punti 100 I punti saranno così assegnati: efficacia comunicativa: fino a punti 40 pertinenza del contenuto: fino a punti 15 correttezza morfosintattica: fino a punti 15 adeguatezza e ricchezza lessicale: fino a punti 20 pronuncia e intonazione: fino a punti 10 Il totale dei punti verrà poi tradotto in decimi per definire il voto della prova che contribuirà alla definizione del voto d’esame. Valutazione alunni H ( da “linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità” del MIUR) Per gli alunni con certificazione di disabilità ai sensi della L104, la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. … la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. 61
Art. 9. Valutazione degli alunni con disabilità L.53/2003 1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed e' espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli. 2. Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-­‐ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. 3. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza e' riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalià di svolgimento e di differenziazione delle prove. 4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza e' rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato e' titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. 5. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione secondo le modalità previste dall'articolo 318 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. 6. All'alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il diploma attestante il superamento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, e' rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l'indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche professionali, acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame. Art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-­‐didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano e partecipando a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe con diritto di voto, disporranno di registri recanti i nomi di tutti gli alunni della classe di cui sono contitolari
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Orientamento in uscita La Scuola continua ad avere un ruolo importante per maturare nell'allievo una scelta di studio o di lavoro. Il compito appare impegnativo soprattutto oggi con una situazione economico-­‐sociale in continua e rapida trasformazione. La Scuola favorisce nell'alunno una comprensione critica della realtà e lo educa al cambiamento, lo abitua ad avere coscienza di sé e delle proprie possibilità, suffragate sempre da un impegno personale attento e rigoroso. Nell'ambito del Collegio dei Docenti viene individuato l’insegnante della scuola sec 1° che propone il piano di lavoro per questa attività, alla cui definizione e realizzazione concorrono tutti i docenti per operare interventi specifici in questo settore. Oltre a fornire agli alunni schede e materiali per l'auto-­‐orientamento, il Collegio suggerisce visite guidate alle Scuole Superiori . Ci si avvale inoltre dell'intervento della Psicologa del centro regionale per l Orientamento. A Dicembre il Consiglio di classe esprime, per gli alunni delle classi terze della scuola sec 1°, sulla base della conoscenza dell’alunno maturata nel corso dei precedenti anni del corso di studi e della valutazione delle conoscenze, abilità e competenze finora acquisite, il proprio consiglio orientativo, che viene comunicato alle famiglie in forma scritta come da modello seguente: CONSIGLIO ORIENTATIVO: I docenti consigliano l'iscrizione a: 1) Liceo  classico  scientifico  scienze umane  linguistico  tecnologico  artistico 2) Istituto Tecnico ( durata 5 anni)  industriale  commerciale  turistico  servizi sociali  alberghiero 3) Istituto Professionale (durata 3 o 5 anni)  industriale  commerciale  turistico  servizi sociali  alberghiero  agricoltura ambiente Il consiglio orientativo figura inoltre in calce al documento di certificazione delle competenze acquisite che accompagna ogni alunno a conclusione del primo ciclo di studi. 63
Valutazione nella Scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’Infanzia, la valutazione è un momento formativo fondamentale del percorso pedagogico-­‐didattico. Essa comprende una valutazione analitica degli obiettivi acquisiti nei Campi di Esperienza, che, assieme a tutti i dati sul comportamento, la partecipazione, l’impegno, la progressione dell’apprendimento e il profitto, danno una visione globale del cammino di crescita, effettuato da ogni bambino, rispetto al punto di partenza. Tutto questo ha come obiettivo finale una valutazione dell’alunno ritenuto competente quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente culturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso, sulle proprie azioni e saper chiedere aiuto; comprendere la complessità dei sistemi simbolici culturali; avere aspirazioni FASCICOLO PERSONALE DELL’ALUNNO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DECRETO MINISTERIALE 16 NOVEMBRE 1992 “In tale fascicolo…verranno raccolti i dati di tipo amministrativo (anagrafici, scolastici, sanitari, il foglio notizie), i documenti di valutazione, la documentazione specifica per gli alunni portatori di handicap (diagnosi funzionale, progetto educativo personalizzato), nonché ogni altro significativo elemento di conoscenza dell'alunno e della sua esperienza scolastica, acquisito anche in collaborazione con la famiglia. L'istituzione scolastica che accoglie l'alunno deve richiedere alla scuola di provenienza il fascicolo personale, la cui trasmissione costituisce obbligo per quest'ultima …”. NON ESISTE UN DOCUMENTO UFFICIALE DI VALUTAZIONE Le scuole dell’infanzia adottano strumenti propri per la valutazione e il passaggio di informazioni al successivo ordine di scuola, meglio se concordati (non subiti) con le scuole dell’infanzia e primarie del territorio di appartenenza. Tabella di rilevamento delle competenze acquisite Obiettivi formativi Competenze finali AUTONOMIA IDENTITA’ Sa vestirsi, svestirsi da solo, si allaccia le scarpe, tiene in ordine le proprie cose, ... Manifesta autonomia nell’ambiente e nelle relazioni. Rispetta le regole, aspetta il proprio turno, interagisce per chiedere, negoziare, accordarsi, Dimostra autostima e fiducia in se stesso, esprime sentimenti e stati d’animo, tollera le piccole frustrazioni, accetta con serenità compiti e impegni Mantiene l’attenzione, ascolta le consegne, lavora IMPEGNO E in modo pertinente,.. Memorizza, si concentra in un lavoro, completa nel tempo richiesto e con cura PARTECIPAZIONE Chiede informazioni e chiarimenti se non ha capito. Riflette sull’esperienza, spiega quello che ha fatto, fa collegamenti e associazioni. Sa impegnarsi al massimo quando è opportuno. E’ riflessivo. Usa la strategia che funziona meglio in relazione al compito. Accetta me osservare e CITTADINANZA analizzare una situazione. Sa lavorare con i compagni Scala di valutazione Raggiunto in modo ottimale Raggiunto Parzialmente raggiunto Raggiunto in modo ottimale Raggiunto Parzialmente raggiunto Raggiunto in modo ottimale Raggiunto Parzialmente raggiunto Raggiunto in modo ottimale Raggiunto Parzialmente raggiunto 64