L`ORTO DI NONNO GIANGI RACCONTO
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L`ORTO DI NONNO GIANGI RACCONTO
PRESENTAZIONE DEL RACCONTO “L’ORTO DI NONNO GIANGI” IL RACCONTO “L’ORTO DI NONNO GIANGI” E’ STATO SCRITTO DAL MAESTRO RENNIO, INSEGNANTE DELLA SCUOLA PRIMARIA “H.C. ANDERSEN” DI GARDONE VAL TROMPIA IN PROVINCIA DI BRESCIA. IL RACCONTO E’ ADATTO A TUTTE LE CLASSI DEL CICLO PRIMARIO IN QUANTO SI PRESTA A VARI TIPI DI LETTURE ED APPROFONDIMENTI A SECONDA DELLA CLASSE IN CUI SI STA LAVORANDO. I TEMI CENTRALI CHE SI SONO VOLUTI TOCCARE SONO TRE: - LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE LA SALUTE DELLE PERSONE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE. I PROTAGONISTI DEL RACCONTO SONO DEGLI (PRATOBELLO). INSETTI E DEGLI ANIMALETTI CHE VIVONO IN UN PRATO GLI ANIMALETTI DI QUESTO PRATO VIVONO IN TRANQUILLITA’ AI MARGINI DI UNA CITTA’, SOTTO L’ALA PROTETTRICE DI ALCUNI PICCOLI E DELICATI ESSERI: I DRAGONI VOLANTI. MA LA PACE E LA SERENITA’ DEL PRATO E DEI SUOI ABITANTI VERRANNO MESSE A DURA PROVA DALLO SVILUPPO CAOTICO ED INCONTROLLATO DELLA CITTA’ VICINA: L’INQUINAMENTO CHE NE DERIVERA’ CAUSERA’ DELLE TERRIBILI TRASFORMAZIONI DI CUI I PRIMI A FARNE LE SPESE SARANNO I DRAGONI VOLANTI! GLI ABITANTI DEL PRATO PERO’, SPINTI DA UNA FORTE VOLONTA’ DI NON ARRENDERSI DI FRONTE A QUESTI SCONVOLGIMENTI DELLA NATURA, DECIDERANNO DI RIVOLGERSI A NONNO GIANGI, UN SIGNORE IN PENSIONE CON L’HOBBY DI COLTIVARE IL SUO ORTO. E NONNO GIANGI NON TRADIRA’ LA LORO FIDUCIA E TROVERA’ UNA SOLUZIONE DECISAMENTE ORIGINALE PER RISOLVERE I GRANDI PROBLEMI CHE NEL MENTRE SI ERANO CREATI … 1 L’ORTO DI NONNO GIANGI In un luogo non tanto lontano da noi c’è un prato, un grande prato. Dovete sapere che un angolino di questo prato è un posto speciale perché vi cresce una gran varietà di fiori di tutte le altezze e di tutti i colori. I suoi abitanti (insetti ed animaletti pelosi di ogni tipo) sono molto felici di abitare lì perché la vita scorre ogni giorno tranquilla: questo vero e proprio piccolo angolo di Paradiso si chiama Pratobello. Negli anni, al confine con il prato, è cresciuta una città. Gli abitanti del prato, anche se è un po’ pericoloso, attraversano ogni giorno la città perché dall’altra parte c’è l’orto di nonno Giangi. Nonno Giangi è un signore che abita appena fuori città; dopo aver lavorato per tanti anni in un caseificio della Valletrompia, adesso lui è un pensionato. Nonno Giangi, fin da giovane, ha sempre avuto una grande passione per l’orto ma ora ha molto più tempo da dedicargli ed infatti adesso è un nonno proprio felice che alterna il suo tempo tra i tanti suoi nipoti ed il suo orto. 2 Il suo orto non è tanto grande ma però il nonno riesce a coltivarvi molte varietà di ortaggi come per esempio i pomodorini ed i cornetti; ai lati dell’orto, ben disposti uno accanto all’altro, sono stati piantumati alcuni alberi di pesche. Un angolo dell’orto, nonno Giangi l’ha riservato alle sue api: eccole che svolazzano allegre intorno al loro alveare, grande e ben tenuto. Adesso, per un attimo, immaginate i nostri piccoli abitanti del prato là nell’orto di nonno Giangi: che pace, che profumi, che tranquillità e … che mangiate di cibi genuini! Ecco spiegato il perché ogni giorno i nostri amici insetti ed animaletti pelosi fanno questo lungo viaggio di andata e ritorno dal loro prato! Ma ora attraversare la città è diventato molto pericoloso, anzi ogni giorno che passa il rischio è sempre maggiore! Lo sapete perché? Succede che la città sta diventando ancora più grande: si mangia tanti prati per costruire nuove case; aumentando gli abitanti, aumentano anche le macchine in circolazione e così aumenta l’inquinamento ed aumentano pure i rifiuti … Proprio i rifiuti sono diventati un grande problema: sono così tanti che non si riesce più a smaltirli tutti e così, alle porte della città, quella che era una piccola discarica, ora è diventata una grande montagna … di rifiuti! 3 Ma in un ambiente così malsano non si può pensare che le cose vadano bene, anzi … possono succedere cose strane, e dire strane è dire poco! Ascoltate un po’ cosa è capitato: dunque, dovete sapere che nel nostro Pratobello vivono, oltre ai tanti e colorati insetti ed animaletti che abbiamo conosciuto prima, anche altri esserini strani, molto delicati ma anch’ essi assai colorati: i dragoni volanti. Sono degli spiritelli che vegliano su tutti gli abitanti di Pratobello, proteggono loro e la natura in cui vivono volando qua e là nel prato, visibili solo agli occhi di chi è loro amico. E’ proprio grazie a loro che la vita a Pratobello scorre tranquilla e serena: i dragoni volanti infatti,poiché sono invisibili, riescono sempre ad individuare ed a sventare ogni pericolo che possa minacciarne la pace. Ma un brutto giorno le cose iniziarono a cambiare; infatti l’inquinamento provocato dall’enorme discarica cresciuta ai confini del prato, si diffuse nell’ambiente circostante ed iniziò a provocare delle trasformazioni assolutamente innaturali. I nostri amici dragoni volanti, che sono degli esserini fragili e indifesi (anche se dal loro aspetto non lo si direbbe proprio!), sono stati i primi a subire le conseguenze dei danni causati dall’inquinamento sull’ambiente: inizialmente hanno cominciato a perdere i variopinti colori delle code, poi anche la loro pelle è mutata ed infine anche la lingua ha cambiato colore! I dragoni volanti, che avevano un carattere molto buono ed amichevole, si sono ora addirittura trasformati in dragoni cattivi! 4 Ma uno di questi fortunatamente, accortosi delle malefiche trasformazioni in atto, riesce a dare l’allarme: organizza una riunione di tutti gli abitanti di Pratobello convocandoli presso la “Grande roccia” che si trova proprio nel mezzo del prato. “Purtroppo noi dragoni volanti ci stiamo trasformando in dragoni cattivi; ormai anche la nostra casa è cambiata, non è più Pratobello ma addirittura la discarica! – dice indicando la montagna di rifiuti che ormai si erge in modo inquietante ai confini del prato - Infatti solo lì, tra i fumi maleodoranti ed il suolo inquinato, noi riusciamo ora a sopravvivere; e non è finita, ogni giorno che passa diventiamo sempre più cattivi: non manteniamo più l’invisibilità, ora ci facciamo vedere da tutti ed anzi abbiamo proprio molto piacere che tutti ci vedano … così possiamo spaventarli! Pensate che l’altro giorno il capo dei dragoni cattivi è andato nelle scuole della città per far paura a tutti i bambini ed a tutte le maestre! Noi che eravamo gli esseri più delicati ci siamo trasformati per primi ma ora il pericolo incombe su tutti noi, voi sarete i prossimi a subire queste terribili trasformazioni! Presto! Dovete fare qualcosa per fermare questa catastrofe ambientale!” Tutti gli insetti e gli animaletti del prato si girano e guardano verso la città. Dalla cima della “Grande roccia” possono osservare la vita che scorre frenetica nelle strade, i fumi che escono dai camini delle case e delle fabbriche, il rumore del traffico e dei mille lavori che in quel momento tanti e tanti uomini stanno svolgendo … la città, il mondo degli uomini, da lì nascevano tutti i problemi … 5 “Che fare?” si chiedono perplessi gli abitanti del prato. Uno di loro ha un’idea: “Ehi, perché non chiediamo aiuto a nonno Giangi: lui non può non avere una soluzione: sicuramente ha un segreto, una formula magica o qualcosa del genere, che gli ha permesso fino ad ora di essere così bravo e rispettoso dell’ambiente tanto che la natura lo premia sempre con tanti e buoni prodotti della terra.” Tutti pensano che questa sia una bella idea ma … come fare per farsi capire dal nonno e dagli altri esseri umani della sua famiglia? Qualcuno propone di girare tutti insieme intorno al nonno (ma non in modo minaccioso!) per attirare la sua attenzione e poi guidarlo in qualche modo verso la discarica così che si possa rendere conto di persona del grande pericolo incombente. “Bene! Andiamo” E così tutti insieme si mettono in viaggio per compiere questa importante missione. Nonno Giangi sta’ accudendo il proprio orto ... ”Ma cosa succede? Da che parte arrivano tutti questi animaletti?” Il nonno un po’ spaventato rientra in casa e riferisce l’accaduto ai suoi numerosi nipotini e nipotine. “Che strano, nonno - gli dicono i suoi nipotini e nipotine - gli animaletti non hanno mai fatto così: non è che sia successo qualcosa? Non è che stanno protestando? Hai usato dei diserbanti? Degli insetticidi?” “No, no, assolutamente no! - replica il nonno quasi offeso - Io uso solo metodi naturali!” “Ma allora ti stanno chiedendo qualcosa - dice un nipotino - E se stessero chiedendo aiuto?” “Ma sì, come nel film “Minimondo” - aggiunge una nipotina - vi ricordate?” “Sì, è vero!” “Dai Nonno – urlano tutti insieme - prova a seguirli!” “Va bene bambini, ma voi aspettatemi qui perché potrebbe essere pericoloso!” Il nonno segue allora gli animaletti e, giunto alla discarica, … capisce subito quale sia il problema: “Adesso ho capito: stiamo distruggendo l’ambiente e trasformando la natura! Accipicchia tra poco potrebbe succedere anche al mio orto, ai prodotti della mia terra …! Ah, no! Bisogna fare qualcosa!” Quella notte per nonno Giangi fu proprio una strana notte. All’inizio fece i sogni che gli sono sempre piaciuti di più: sognò una delle tante storie che gli raccontava suo nonno “Me ricorde che ‘na olta …” ma poi il pensiero di quanto aveva visto lo agitò e i suoi sogni belli si interruppero nel bel mezzo della notte. Da quel momento Nonno Giangi non riuscì proprio più a riprendere sonno … Ma fu meglio così! Infatti si mise a pensare e … pensa, pensa ecco che gli venne un’idea! Il giorno dopo riunì alla sua casa tutti i nipotini e le nipotine, spiegò loro l’idea e tutti accettarono con entusiasmo di aiutare il nonno. 6 Si divisero i compiti: c’era chi scriveva al Sindaco della città, chi ai consiglieri comunali, chi ai direttori delle Tv locali, chi alle redazioni delle radio, chi alle Associazioni culturali e sportive della città, chi organizzava il volantinaggio nelle scuole, chi nelle fabbriche, chi … Ma cosa stava succedendo? Il nonno aveva pensato che bisognava informare tutti i cittadini e sensibilizzarli sulle tematiche ambientali e per fare questo aveva elaborato una strategia … Il nonno fece questo ragionamento: dato che si trattava di un tema che non poteva non interessare le persone, infatti l’inquinamento minacciava tutti da vicino e chi mai è così incosciente da disinteressarsi della propria salute?; e dato che, forse, la gente non si interessava solo perché, con questi ritmi di vita moderni decisamente frenetici, non si aveva molto tempo per fermarsi a pensare … allora, pensò nonno Giangi, bisognava trovare il modo per informare tutti ma nella maniera più varia, stimolante, accattivante, diversificata ed interessante possibile affinchè tutti, ma proprio tutti, alla fine, fossero sensibilizzati sulle tematiche ambientali e della salute e che così nessuno potesse accampare delle scuse o dire: “Ma io non lo sapevo …” E così informa qua ed informa là, dillo a questo e dillo a quello, passaparola tra amici, tra parenti e così via … ecco che tutti prima o poi sarebbero stati sensibilizzati! Oltre all’utilizzo del volantinaggio, dei comunicati stampa e dei sit-in fuori dal Municipio, dalle scuole e dai supermercati, il nonno organizzò anche delle giornate dedicate alla natura in cui esperti dei vari temi ambientali illustravano, a chi fosse interessato, tutto quello che c’era da sapere; poi ogni incontro si concludeva (e questa era l’idea speciale, nuova ed originale che aveva avuto il nonno), con assaggi dei prodotti provenienti dal suo orto. Infatti il nonno, con l’aiuto dei suoi nipotini e delle sue nipotine aveva allestito fuori dalla sala delle conferenze (ricavata da un vecchio deposito degli attrezzi che si trovava poco lontano dal suo orto), delle piccole bancarelle in cui si potevano trovare tutti i prodotti naturali del suo orto ed anche alimenti preparati con alcuni di questi prodotti: fu un grande successo! A questi incontri inizialmente partecipavano semplici cittadini, ma poi iniziarono a venire anche famiglie al gran completo (dagli ultimi nati fino ai nonni ed ai bisnonni!), e poi anche scolaresche intere; arrivarono autobus da ogni parte appositamente organizzati dalle più svariate associazioni culturali e sportive: tutti volevano assistere alle interessanti conferenze ma soprattutto poi, volevano assaggiare i prodotti naturali dell’orto di nonno Giangi. In tanti lo fermavano per chiedergli i segreti per fare un orto tutto loro nel proprio giardino di casa! 7 Non passò molto tempo che tutti quanti parlavano ed erano informati sui temi riguardanti la salute e la natura ed in tanti iniziarono a chiedersi anche che cosa si poteva fare per aiutare l’ambiente in cui viviamo e quindi per aiutare anche noi stessi a vivere meglio mangiando prodotti naturali, saporiti e non inquinati. Nacquero tante proposte e vennero portate nelle apposite sedi (il Consiglio Comunale, il Parlamento) per essere discusse ed approvate: e le proposte divennero leggi e le leggi vennero applicate. Tutto ciò aveva contribuito a far nascere una nuova cultura: le coscienze erano maturate e corrette abitudini e sani stili di vita vennero messi in atto e permisero che quelle leggi avessero efficacia: e così il Sindaco chiuse la discarica (ormai non serviva più perché la gente faceva la raccolta differenziata); fece bonificare l’area interessata dal forte inquinamento; i cittadini non compravano più prodotti di cui non sapevano la provenienza, gli ingredienti e l’impatto che avevano sulla natura; le aziende produttrici allora dovettero adeguarsi alle nuove esigenze di mercato e misero in commercio prodotti controllati severamente in ogni loro passaggio. Così la qualità della vita delle persone e dell’ambiente migliorò; i nostri amici dragoni volanti si trasformarono nuovamente, ma per fortuna questa volta tornarono quelli di prima: tutti colorati e tanto, tanto buoni! La vita a Pratobello riprese tranquilla e serena; intanto nella città ognuno faceva la sua piccola parte per contribuire ad una vita più in sintonia con l’ambiente, più rispettosa della natura, con più riguardo per la propria salute … e pensare che questi cambiamenti positivi nella società e nella cultura delle persone sono nati da un piccolo orto, da un pezzo di terra a gestione famigliare: l’orto di nonno Giangi! (Racconto scritto dal Maestro Rennio, settembre 2013) [email protected] 8