Omiletica_2016-2017 - Istituto Avventista di Cultura Biblica

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Omiletica_2016-2017 - Istituto Avventista di Cultura Biblica
Facoltà avventista di teologia
Viuzzo del Pergolino, 8
50139 Firenze
Anno accademico 2016-2017
Laurea (triennale, specialistica)
Giuseppe Marrazzo
Syllabus di
OMILETICA
(Cfu 7)
I. DESCRIZIONE SINTETICA DELLA MATERIA
L’omiletica è una delle materie previste nell’ambito della Teologia pratica (pastorale, catechesi,
educazione, problematiche del matrimonio e famiglia, omiletica e altro). L’omiletica si occupa della
teologia della predicazione e, in pratica, di come ideare, preparare, organizzare e comunicare il
messaggio della fede, con l’intento di suscitare una risposta e una decisione in coloro che ascoltano.
L’arte dell’omiletica ricalca altresì i temi trattati dalla scienza della comunicazione, che ha recuperato,
in gran parte, i percorsi della retorica antica: cioè l’inventio (trovare cosa dire), dispositio (piano del
discorso), memoria (fissare nella mente i vari punti del piano che si vuole dire) ed expositio, (esporre
in modo chiaro, gradevole e con dizione corretta).
Il verbo homilein significa «parlare, discorrere, conversare», quindi anche «predicare». Il corso è
strutturato intorno alle sette domande tipiche dei corsi di oratoria del passato, ritornate in auge nel XX
secolo negli studi relativi alla scienza delle comunicazioni: quis? quid? ubi? quibus auxiliis? cur?
quomodo?
Occorre quindi che sia ben chiaro:
1. Chi comunica? (Identità del mittente)
2. Che cosa si comunica? (Analisi del contenuto)
3. A chi ci si rivolge? (Questione dei destinatari)
4. A che scopo? (Identificazione degli obiettivi)
5. In che modo? (Canale, codice comunicativo e linguaggio)
6. In quali circostanze? (Analisi del contesto e attualizzazione)
7. Con quali risultati? (Verifica dei cambiamenti ottenuti).
II. OBIETTIVI DEL CORSO
a. Esaminare gli elementi indispensabili per una valida predicazione biblica. Il pastore ha una funzione
stimolante in quanto è soprattutto teologo della proclamazione.
b. Acquisire competenza e abilità nello svolgimento della diakonia della Parola, che continua a
interrogarci e a porci nuove domande.
c. Conseguire un buon livello di professionalità con esercitazioni pratiche volte a verificare se il
candidato sia in grado di utilizzare efficaci modalità comunicative.
d. Ricomprendere il ministero pastorale all’interno della chiesa, ma soprattutto all’esterno di essa. La
predicazione di Gesù Cristo diventa tanto più credibile quanto più riesce a inserirsi in un ambito
umano, sociale e storico.
III. SOMMARIO O CONTENUTI DEL CORSO
(Primo Semestre)
Introduzione. Che cos’è l’omiletica?
1. TEOLOGIA DELLA PAROLA
1.1 Che cos’è Parola di Dio?
1.2 La figura del pastore nella postmodernità?
1.3 Le qualità di un pastore
1.4 Che cos’è una predicazione?
1.5 La scelta del testo
1.6 I destinatari della predicazione
1.7 Decifrare il testo
1.8 Individuare la punta del testo (esegesi)
2. LA COMUNICAZIONE APPLICATA ALL’OMILETICA
2.1 La retorica antica
2.2 Il mestiere del comunicatore
2.3 La pragmatica della comunicazione (Watzlawick)
2.4 L'arte della persuasione (filosofia della predicazione)
2.5 Strumenti della persuasione (logos, pathos, ethos)
Appendice: 1. Le principali figure retoriche
Appendice: 2. L’arte della comunicazione
(Secondo Semestre)
3. LA PREPARAZIONE DEL SERMONE
3.1 I principali tipi di sermone
3.2 Il sermone profetico
3.3 La predicazione narrativa
3.4 I sermoni di circostanze (Cena, funerali, battesimo, matrimonio, presentazione dei bambini...)
3.5 Verso altre forme di predicazione (immagini, ppoint, ecc.)
3.6 Il sermone per i bambini
4. LA PRESENTAZIONE DEL SERMONE
4.1 La cornice liturgica del sermone
4.2 Il linguaggio del sermone
4.3 Coltivare la propria voce
4.4 Abbigliamento adeguato
5. INTERPRETAZIONE E ATTUALIZZAZIONE DELLA SCRITTURA
5.1 Metodi d’interpretazione della Scrittura
5.2 I teologi del XX secolo
5.3 I teologi della Parola
5.4 La teologia narrativa
5.5 La predicazione di Albert Schweitzer
5.6 La predicazione di Martin Luther King
5.7 La predicazione di D. Bonhoeffer
Allegati
IV. ESIGENZE ACCADEMICHE PER LA CONVALIDA DEL CORSO
(CRITERI DI VALUTAZIONE)
Lo studente deve dimostrare di aver acquisito competenze nelle modalità comunicative e nell’esame del testo
biblico. La valutazione comprende una parte teorica (orale e scritta) e una pratica (esercitazioni). La
predicazione del Vangelo avviene nella chiesa e al di fuori della chiesa Il voto finale viene stabilito dalla media
tra queste due aree.
V. BIBLIOGRAFIA SOMMARIA
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I testi in neretto sono obbligatori per superare il corso. I testi in neretto preceduto da un asterisco (*) sono letture consigliate e facoltative,
utili per conseguire un punteggio supplementare; in questo ultimo caso occorre presentare un résumé in cui il candidato non solo riassume le
tesi dell’autore, ma esprime anche la sua valutazione critica.
L’esercitazione pratica prevede la preparazione e l’esposizione di quattro prove di cinque minuti in classe e tre sermoni in Aula Magna, (30/30). L’esame orale
viene effettuato sui testi indicati in neretto (Marrazzo, Rizzo e Craddock) (18/30). L’esame scritto prevede il résumé dell’articolo di Parmentier (2/30) e la
presentazione di una traccia approfondita di un sermone scritto (2/30) durante il primo semestre, un test di 4 domande (8/30) alla fine del secondo semestre ed
eventuali riassunti di due volumi a scelta. La sessione d’esame avviene in maggio 2016, ultimo appello a settembre 2016. Chi supera il 20% delle assenze sul totale
delle ore, deve ripetere il corso.
Il Decano
Tiziano Rimoldi
Il Direttore dell’IACB
Filippo Alma