Birra in vendita nei bar dello stadio Il medico anti

Transcript

Birra in vendita nei bar dello stadio Il medico anti
Cronaca
Mercoledì
1 Ottobre 2014
I DATI
Presentato il “Rapporto Pit-salute 2014”
Con la “spending review”
tagliati gli infermieri
I cittadini: «Crollata
anche l’assistenza»
I
l “Rapporto Pit-salute
2014”, presentato ieri da
“Cittadinanzattiva-Tribunale
dei diritti del malato”, presenta una denuncia durissima da parte dei cittadini:
mancano infermieri e, anche
per questo, i servizi si riducono e la loro qualità va a
picco.
È questo l’effetto perverso
della “spending review” in atto nel nostro Paese. Gli assistiti denunciano la progressi-
IL CASO
va riduzione del personale e
i relativi disagi proprio in termini della qualità di assistenza erogata. La carenza
non si sente solo a livello
ospedaliero. Anche l’assistenza residenziale, nuova
frontiera delle cure anche secondo tutti i più recenti
provvedimenti, fa acqua secondo i cittadini che segnalano nel Rapporto 2014 problemi proprio sulla base del
contatto, delle indicazioni e
dei servizi erogati attraverso
infermieri e medici. Il peso
maggiore delle critiche e delle segnalazioni sul totale dei
contatti di assistenza residenziale è riservato alla scarsa assistenza medico/infermieristica: 36,4% nel 2013,
valore in nettissimo aumento
rispetto al 21,7% del 2012.
Il dato evidenzia un chiaro
picco di segnalazioni, con i
cittadini che denunciano la
progressiva riduzione del
personale presente in struttura, e i disagi che ne conseguono proprio in termini
della qualità di assistenza
erogata: sono emblematiche
le situazioni in cui i pazienti
non possono disporre di assistenza appropriata, perché
vi sono pochi infermieri o
medici in reparto. Oltre all’aumento del rischio di non
appropriata presa in carico
per il paziente, è opportuno
notare come aumenti anche
la pressione su infermieri e
9
medici, per l’elevato carico di ti, senza un numero suffilavoro, quando queste figure ciente di infermieri e medici
hanno la responsabilità di che si occupano di questo
molti pazienti ma poco per- evento.
Secondo l’analisi della Consonale a disposizione. E come conseguenze si hanno ferenza dei corsi di laurea
delle professioni
anche liste di attesanitarie, basati
sa sempre più lunsull’analisi del
ghe. Sempre sul
100% della rispoterritorio, denunsta occupazionale,
cia dei cittadini
è vero che c’è stanel Rapporto Pit
to un calo occupasalute 2014 anche
zionale a un anno
per le poche ore di
dalla laurea pasassistenza domicisando dal 94% del
liare erogate, sem2007 al 63% del
pre per colpa della
2012, con -31
scarsezza di personale: il valore re- Dimunisce l’occupazione punti percentuali,
ma è anche vero
lativo è pari a 9,3% infermieristica
che, anche se in
nel 2013,ma era
calo, nelle Regioni del Nord il
5,7% nel 2012.
A peggiorare poi, sempre tasso occupazionale sembra
per le stesse ragioni, sono i “tenere” ancora, sia pure nel
servizi di salute mentale e in generale contesto di peggiogenerale il livello di percezio- ramento nazionale. In Ligune di malpractice aumenta al ria la media di occupazione a
momento della presa in cari- un anno dalla laurea è scesa
co nelle strutture dei pazien- dal 97% all’81%.
La polemica nata dalla denuncia di un ultrà: «Si inaspriscono i Daspo e si permette di ubriacarsi in gradinata»
Birra in vendita nei bar dello stadio
Il medico anti-alcol: «Che assurdità»
Appello a Comune e Prefettura di Gianni Testino: «Bere troppo favorisce la violenza»
IL DECRETO
MICHELE VARÌ
L
OKTOBERFEST A MARASSI
Il decreto di metà agosto della prefettura sulla
vendita di bevande alcoliche e bottiglie di vetro
nelle vicinanze dello stadio, grazie alle richieste
dei commercianti, registra un’importante novità: in occasione degli incontri di calcio rimane
vietata la somministrazione e vendita di alcolici
ma, in via sperimentale, il limite sale da 3 a 7,7
gradi (divieto che, comunque, non si applica ai
ristoranti). Bandita la vendita in contenitori in
vetro. Per gli esercizi nello stadio vietata la vendita di bottiglie di plastica o provviste di tappo.
Soddisfatti i commercianti: «Prima gli alcolici li
vendevano solo gli ambulanti irregolari».
LA NOMINA
a prefettura concede il via libera alla birra anche dentro
lo stadio di Marassi e il primario di alcologia Gianni Testino
(nella foto in basso), sempre in
prima linea nel contrastare la
diffusione dell’alcol, parte subito al contrattacco: «L’alcol
causa il 45% dei fenomeni di
violenza, assurdo favorirne la
vendita anche in contesti gravemente a rischio come lo stadio», dice l’esperto, che lancia
un appello a Prefettura e Comune di Genova, i soggetti che
hanno contributo a redigere
l’ordinanza alcolici: «Mi hanno
detto che si tratta di un provvedimento provvisorio, valido
per tre mesi, sino a dicembre.
Bene: allora chiedo che alla
scadenza non venga rinnovata
almeno la parte che permette
di smerciare alcolici all’interno
dello stadio».
A innescare la polemica domenica scorsa era stato uno
storico capo ultrà della gradinata Nord del Genoa che, alla
vigilia del derby, dietro l’anonimato, aveva sottolineato la
contraddizione fra il decreto
del Ministro degli Interni Alfano, sempre più intransigente
con i tifosi con Daspo durissimi, e il decreto di fine agosto
della prefettura di Genova che
innalza il tasso di alcol delle bibite in libera vendita nella zona dello stadio nel giorno delle
partite sino a 7,7 gradi, estendendo, e ecco il nocciolo della
questione, la liberalizzazione
anche dentro lo stadio: «I giovani che si ubriacano prima
della partita, all’interno dello
stadio erano costretti a rimanere a secco, adesso continuano a bere senza soste, perché
con il limite dei 7 gradi e 7 si
possono acquistare birre molto appetite, come la Ceres, ad
esempio». Una posizione che
non ti aspetti, quella dell’ultrà,
ma che solleva un problema
reale. Come si evince dall’intervento del primario anti alcol
Gianni Testino. «La posizione
mia e della Società di Alcologia
è chiara da sempre: nei contesti dove si svolgono grandi
eventi sportivi la vendita di alcolici deve essere vietata. Non
deve essere permessa la vendita abusiva, naturalmente. Da
parte dei gestori di locali però
la vendita di alcolici non deve
essere vissuta come una vittoria. Nell’interesse della salute
pubblica nei periodi pre e post
partita deve essere favorita la
vendita di bevande analcoliche,
che possono essere bevute anche all’interno dello stadio.
Perché questo? L’alcol è la cau-
«Causa
il 45%
delle liti»
«Non
rinnovate
il decreto»
IMBARAZZO
«UN ESPERIMENTO, SCADE A DICEMBRE, VEDREMO...»
L’ufficio di gabinetto della prefettura prende tempo. Di fronte alla richiesta del
primario Testino di fermare la libera vendita degli alcolici nello stadio decretata
dalla stessa prefettura, fa sapere «vericheremo cosa si può fare». Non rinnovare la libertà di birra in gradinata che scade a dicembre? «È una possibilità».
Andrea Barbanera, 45 anni, è stato nominato vice presidente
IL SERVIZIO
sa del 45% dei fenomeni di violenza. Non è necessario essere
ubriachi. Quando si beve anche le persone più tranquille
del mondo sottoposte a
“stress emotivi” possono perdere la testa. È inutile creare
barriere di ogni tipo per entrare allo stadio e poi concedere
un’arma come l’alcol, che è
una sostanza psicoattiva che
altera il comportamento delle
persone». Testino ammette di
essere un grande tifoso genoano, «allo stadio però vado poco perché preferisco guardare
la partita in tv con mio padre,
che è molto anziano».
Per questo Testino si dice
doppiamente contento dell’affermazione del tifoso rossoblu
che ha ammesso che concedere alcol negli stadi non è corretto. «Chiedo ai tifosi organizzati genoani, ma anche doriani, se hanno voglia di creare
delle iniziative a favore di stili
di vita sani soprattutto a favore dei “più giovani”. Il buon
esempio dei grandi aiuterebbe
ad avere un clima disteso e favorirebbe incontri e amicizie
negli stadi».
Si trova presso l’ufficio relazioni con il pubblico di Liguria Informa
Un medico genovese ai vertici Aperto il nuovo sportello
della Società di Neurochirurgia per i diritti degli handicappati
I
l medico genovese Andrea Barbanera, 45 anni,
primario neurochirurgo
presso l’ospedale di Alessandria, è stato eletto vice
presidente nazionale della
Società Italiana di Neurochirurgia, nel congresso
che si è svolto a Vicenza,
nei giorni scorsi, per eleggere i vertici della specialità nel nostro Paese. Una
prestigiosa carica ottenuta
unitamente a quella di responsabile del Gruppo Spinale per il Nord Italia.
Gruppo specializzato sui
problemi alla colonna vertebrale ed uno dei tre del
nostro Paese, secondo le
aree geografiche: Nord, Ha seguito le orme del paCentro e Sud. Scopo del dre, Mauro Barbanera, che
Gruppo quello di raccoglie- è stato uno dei migliori e
re più cognizioni possibilie più famosi chirurghi alsu interventi e problemati- l’ospedale di Villa Scassi e
che esercita anche connesse alcora l’attività di
la spina vertemedico a Sambrale, che verpierdarena. Le riranno
poi
cerche nel camapprofonditi in
po della neuroconvegni e conchirurgia sono
gressi, che verfondamentali per
ranno organizportare avanti
zati in tutta Ita- Andrea Barbanera
cure di tipo innolia.
Barbanera ha iniziato la vativo. Per questo l’attività
sua attività a Genova, dove della Società Italiana di
abita, spostandosi quindi a Neurochirurgia viene vista
Bologna e infine diventan- come essenziale.
do primario al Alessandria.
[d.f.]
È
stato aperto ieri il nuovo sportello della Consulta regionale per i diritti della persona handicappata presso l’ufficio relazioni con il pubblico di Liguria Informa in piazza De Ferrari 14. Ogni martedì mattina dalle 9 alle 12,30 chiunque volesse
ricevere informazioni sui diritti e i servizi per le persone disabili può recarsi a Liguria Informa e avrà la
possibilità di parlare direttamente con i responsabili della Consulta per l’handicap. Il nuovo sportello, che è stato inaugurato ieri alla presenza degli assessori alla salute e alle politiche sociali Claudio
Montaldo e Lorena Rambaudi e del presidente della consulta regionale Claudio Puppo nasce dalla collaborazione tra l’URP e la Consulta con l’obiettivo di
garantire un unico punto di accesso in grado di fornire informazioni e servizi di competenza di più uffici regionali. Allo sportello si potranno ricevere informazioni e dare il via anche a pratiche per migliorare il rapporto tra l’amministrazione regionale
e i cittadini e assicurare così maggiore accessibilità.
Claudio Puppo con Montaldo e Rambaudi