Teatro Kismet OperA

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Teatro Kismet OperA
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Bari Provincia di Bari
Università degli Studi di Bari
Camera di Commercio di Bari
Teatro Kismet OperA
stabile di innovazione
In tumulto
nei moti dell’adolescenza
Drammaturgia
Testo
Regia
Attori
Luogo e luce
Costumi
Cura della musica
Cura della produzione
Angela Fanelli
Magdalena Barile
Rossana Farinati
Ilaria Cangialosi, Bruno Soriato, Annabella Tedone
Vincent Longuemare – Miki De Palo
Cristina Bari
Giovanni Pascazio
Davide Di Pierro
Dai 13 ai 17 anni
In tumulto
Sull’adolescenza
Non per indagarne i risvolti psicologici, ma per avvicinare quella potenza che sta
trasformando il corpo, inesorabilmente, dentro a crescite repentine che trascinano in
moti sconosciuti.
In tumulto
Trascina chi lo vive nel suo corpo
Travolge chi, adulto, vi è accanto.
Uno spazio circolare accoglie il pubblico che siede tutt’attorno, molto vicino alla scena.
Due attrici e un attore abitano quel luogo: sono adolescenti nella “terra di mezzo”,
quella terra sul confine fra infanzia ed età adulta dove si fa esperienza di rotture e
ricomposizioni, dove si è “non ancora compiuti”.
Tre adolescenti di fronte al proprio corpo che muta, come muta il silenzio nell’intimità
della propria camera e cambia il rapporto con l’adulto (lo scontro si fa aperto) e
l’amicizia si apre a nuove complicità, agli affetti “per sempre”, al sussurrarsi i sogni su
un Altrove a venire e l’amore
irrompe, possente, con il desiderio e il timore
nell’incontro con il corpo dell’altro, dell’altra.
Non viene raccontata una storia: la narrazione procede per frammenti presi dal
quotidiano di tre adolescenti. I loro percorsi
s’intrecciano, si sovrappongono
permettendo allo spettatore di guardare quei gesti di ogni giorno e di scorgere le
emozioni, le domande, le inquietudini che sotterranee li fanno crescere.
La vicinanza allo spazio scenico mette il pubblico in una relazione diretta, a volte
intima, con ciò che accade; la circolarità permette di includere nello sguardo sia gli
attori che, sullo sfondo, gli adolescenti spettatori, come in un gioco di riflessi e di
rimandi che amplifica o dialoga con le situazioni agite sulla scena.
strada san Giorgio martire 22/f 70123 BARI Italia
tel. +39.080.579.76.67 fax +39.080.574.92.28
[email protected] www.teatrokismet.it
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Bari Provincia di Bari
Università degli Studi di Bari
Camera di Commercio di Bari
Teatro Kismet OperA
stabile di innovazione
La drammaturgia e le domande a cui risponde.
Quali sono i momenti/ movimenti fondamentali dell’adolescenza?
Cosa comporta questo crescere iscritto nell’etimologia della parola adolescenza?
Quali sfide lancia questo processo di crescita? E a chi le lancia?
Se l’obbedienza si addice al bambino e la scelta all’adulto, cosa è proprio
dell’adolescente?
Per l’adolescente “crescere” è una necessità, è un movimento ineludibile, non è una
scelta, sebbene per crescere dovrà imparare a disobbedire e a scegliere e, ad ogni
scelta, acquisirà maggior senso di sé e radici per la sua identità in costruzione.
Per l’adolescente agire è fondamentale. E questo significa: sperimentare, mettere alla
prova, verificare, scaricare, agire e basta.
Un movimento tumultuoso lo spinge. I cambiamenti e le mutazioni non avvengono in
modo armonioso ma sono accompagnati da conflittualità e frammentarietà.
L’adolescente lotta per crescere. E’ inevitabilmente esposto alla rottura, all’implacabile
non arrestarsi dei cambiamenti, al ripetersi di molteplici tentativi di ricomposizione,
all’incessante alternarsi di involuzioni ed evoluzioni.
La struttura dell’essere sta cambiando.
E’ un impatto di una notevole forza
drammatica.
L’adolescente è un essere in divenire, è un essere in compimento.
La qualità più preziosa, che è anche la più fragile da custodire, è tutta lì in quel
“movimento in divenire del non ancora compiuto”.
Angela Fanelli
Qualche parola sull’adulto
L’adulto, accanto all’adolescente, attraversa un tempo complesso e spesso solitario.
Trascinato nell’impeto della trasformazione del figlio o della figlia, il genitore fatica a
trovare il suo posto nella relazione che muta, fatica ad essere custode dei confini, a
confrontarsi con la propria paura, a stare nella fiducia, ad accompagnarli nel loro
divenire attraversando la dispersione che oggi ci circonda.
L’adolescente chiede all’adulto di essere punto di riferimento, ma “in movimento”.
Dove si colloca il genitore o l’insegnante rispetto alla terra di mezzo?
E’ dentro, è fuori o piuttosto sul confine?
Fa incursioni nella terra di mezzo? Dove incontra l’adolescente? Come avviene
l’incontro o lo scontro?
Queste le domande che, a partire dalla visione di “In tumulto”, vorrei affrontare con i
genitori e gli insegnanti. Utilizzando lo spazio della scena come terra di mezzo,
propongo agli adulti di collocarsi e di “agire” una riflessione, attraverso frammenti di
racconto o piccole azioni che possono permettere di guardare ciò che nel quotidiano si
confonde e ci confonde.
Rossana Farinati
strada san Giorgio martire 22/f 70123 BARI Italia
tel. +39.080.579.76.67 fax +39.080.574.92.28
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