REGOLAMENTO POZZI - Comune di Castiglion Fiorentino

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REGOLAMENTO POZZI - Comune di Castiglion Fiorentino
COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO
Provincia di Arezzo
Piazza del Municipio, 12
52043 Castiglion Fiorentino (AR)
Partita IVA: 0025642.051.4
Tel. 0575 - 65641 - Fax 0575 - 680103
REGOLAMENTO PER L’AUTORIZZAZIONE DI OPERE PER LA
CAPTAZIONE E L’EMUNGIMENTO DI ACQUE DAL
SOTTOSUOLO
A CURA DELL’UFFICIO AMBIENTE E DELL’ASSESSORATO
APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO N. 22 DEL 26/04/2013
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INDICE
Art. 1 – Generalità…………………………………………………………….Pag. 3
Art. 2 – Criteri generali……………………………………………………….Pag. 4
Art. 3 – Domanda di autorizzazione………………………………………… .Pag 4
Art. 4 – Contenuto dei documenti progettuali………………………………. Pag 5
Art. 5 – Caratteristiche costruttive……………………………………………Pag. 5
Art. 6 – Opere di captazione in disuso……………………………………….. Pag.6
Art. 7 – captazioni non autorizzate……………………………………………Pag.6
Art. 8 – Sanzioni……………………………………………………………… Pag.6
Art. 9 – Area di salvaguardia delle risorse idriche……………………………Pag.6
Art. 10- Criteri per il campionamento, per la lettura
dei contatori e per la misura dei livelli……………………………….Pag.7
11- Segnalazione di variazioni……………………………………………Pag.7
Art.
Art. 12- Captazioni ed emungimenti preesistenti……………………………. .Pag.7
Art. 13- Entrata in vigore………………………………………………………Pag.7
-2-
Regolamento per l’autorizzazione funzioni di acquedotto privato è soggetto a
concessione.
di opere per la captazione e
4. La realizzazione delle opere di captazione è
l’emungimento di acque dal consentita in tutto il territorio comunale ad
sottosuolo.
eccezione di quanto previsto nel successivi art. 9
punto 2 del presente regolamento.
Art. 1
5.L'accettazione della domanda di realizzazione
Generalità
dell'opera
di captazione è subordinata all'analisi
1. Chiunque intende realizzare opere atte a
captare acque nel sottosuolo (pozzi, sorgenti e
scavi di qualsiasi natura e dimensione che
raggiungano falde idriche sotterranee in genere)
da destinare a qualsiasi uso e per qualsiasi
scopo, svolti gli adempimenti di cui al R.D. 11
Dicembre 1933 n. 1775 e successive
modificazioni ed integrazioni, deve presentare
domanda al Responsabile del Servizio.
2. Il presente regolamento si applica a tutti i
pozzi e captazioni, a qualunque uso adibiti.
3. Per uso domestico si intende quello relativo
alla utilizzazione dell’acqua da parte del
proprietario del fondo (o altro utilizzatore)
esclusivamente per i bisogni igienico- potabili
della famiglia, nonché per l’abbeveraggio del
bestiame e innaffiamento di giardini e orti
afferenti il medesimo proprietario-utilizzatore e i
suoi familiari. Non sono pertanto classificabili
come uso domestico le utilizzazioni di acque
sotterranee destinate a imprese produttive e a
coltivazioni o allevamenti i cui prodotti finali
siano oggetto di commercializzazione e di
vendita, ne’ gli approvvigionamenti idropotabili
a servizio di comunità (attività turistico
alberghiere, agriturismi) o gestiti da enti
pubblici e consorzi vari di gestione degli
acquedotti. L'innaffiamento degli spazi comuni
di un resede condominiale o dei singoli giardini
di complessi residenziali (es. villette a schiera,
bifamiliari, …) e l'innaffiamento dell’orto, anche
se non contiguo all’abitazione, purché si tratti di
coltivazioni per uso familiare, sono configurabili
con l’uso domestico. Le sorgenti sono ascrivibili
alle acque sotterranee e quindi l’uso domestico è
consentito analogamente a quanto previsto per i
pozzi”.
Non possono essere configurati nell’uso
domestico i pozzi che sono a servizio di
imprese, anche individuali, enti e altri soggetti
diversi dalle persone fisiche. Un pozzo che è a
servizio di più nuclei familiari rivestendo
dello stato di risorsa idrica sotterranea
(geometria degli acquiferi, potenzialità e
caratteristiche, aree di rispetto e di salvaguardia,
vulnerabilità, sfruttamento,etc.).
6.L'acqua utilizzata per scopi potabili o
alimentari deve essere pura e di buona qualità da
attestare con specifiche analisi chimiche e
batteriologiche.
7. Per tutte le domande relative ad opere di
captazione privata dovrà sempre e comunque
essere indicata la situazione dell'area in
relazione alla presenza della rete acquedottistica
di distribuzione; l'esistenza di tale servizio, in
relazione alle quantità da prelevare, origina
motivo sufficiente per il diniego dell'istanza.
8. Per tutti gli edifici e/o impianti e per le aree
di pertinenza previste all'interno di strumenti
urbanistici di attuazione (lottizzazioni, piani di
recupero, piani particolareggiati, etc.), sono
rilasciate autorizzazioni alla realizzazione di
opere di captazione per qualsiasi uso, solo in
assenza
della
rete
acquedottistica
e
limitatamente ai contenuti previsti dalla
convenzione stipulata con l'Amministrazione
Comunale ferme restando le opere di protezione
della falda come incamiciamento dei sistemi
fognari, ecc...
9. Sono comunque escluse dalle autorizzazioni
le
perforazioni
di
pozzi
destinati
all'approvvigionamento idrico dei cantieri edili
temporanei, in tali situazioni, al fine di garantire
anche la qualità degli aggregati, si dovrà far
ricorso
ad
allacciamenti
temporanei
all'acquedotto esistente.
10. Il Responsabile del Servizio rilascerà o
negherà l'autorizzazione alla realizzazione ed
all'utilizzo dell'opera previo esame della
domanda, dei documenti progettuali di cui al
successivo art. 2, fermo restando il potere di
impartire le prescrizioni tecniche che si
ritengono, caso per caso, opportune.
-3-
11. Il termine entro il quale il
Responsabile del Servizio provvede al rilascio
o al diniego dell'autorizzazione è di 45 giorni
che decorrono dalla data di presentazione
della domanda. Il Responsabile del Servizio,
in caso di impossibilità oggettiva di rispettare
tale termine, comunica all'interessato le
ragioni del ritardo ed indica il nuovo termine.
Il responsabile del servizio potrà chiedere
documentazione integrativa, in qual caso i tempi
per il rilascio verranno sospesi fino alla
presentazione di quanto richiesto.
12.L'opera di captazione deve essere
realizzata entro 1 anno dalla data del rilascio
dell'autorizzazione. Le opere non realizzate
entro tale termine non possono essere
intraprese o riprese o continuate se non previa
presentazione di domanda di proroga per un
successivo periodo massimo di mesi 6. Dopo
tale termine deve essere eventualmente
presentata una nuova istanza.
13. Gli estremi dell'autorizzazione, nonché i
nominativi del richiedente, del direttore dei
lavori, dell'impresa esecutrice, devono essere
riportati in maniera chiara e leggibile in un
cartello, che deve essere esposto all'esterno del
cantiere, fino al termine dei lavori.
Art. 2
Criteri generali
1. In tutto il territorio comunale, tutti i
nuovi pozzi dovranno essere adeguatamente
cementati nella loro parte superiore per metri
10,00 onde evitare l’infiltrazione di fluidi e/o
inquinanti nell’intercapedine perforazione-tubo
di rivestimento.
2. Opere diverse da pozzi e sorgenti ,quali scavi
sotto falda, drenaggi ecc. che interferiscono con
i livelli acquiferi presenti nel sottosuolo sono di
norma vietati.
3. Tali opere, realizzate per qualsiasi scopo,
potranno essere autorizzate in deroga al divieto
di cui sopra , previo parere della Commissione
Edilizia Integrata.
4. Tali opere dovranno essere giustificate e
documentate negli allegati tecnici progettuali e
nelle relative relazioni .
Art. 3
Domanda di autorizzazione
1. La domanda di autorizzazione, presentata in
bollo e con apposito modello compilato in ogni
sua parte, deve essere diretta al Responsabile del
Servizio e deve contenere le seguenti
indicazioni:
1) generalità complete del richiedente;
2) località dove è prevista l'opera di
captazione;
3) generalità complete del proprietario
del suolo;
4) generalità complete del progettista;
5) generalità complete del direttore dei
lavori;
6) quantitativo massimo di acqua che si
intende emungere (mc/die) e suo utilizzo;
2. Alla domanda devono essere allegati i
seguenti documenti ed elaborati grafici:
1) planimetrie ubicative;
2) planimetria catastale in scala 1:2000 con
indicati gli estremi di foglio e particella su cui
verrà eseguito il pozzo;
3) relazione geologica preliminare che illustri le
caratteristiche del sottosuolo, dell’acquifero che
si intende captare; allegare alla documentazione
un estratto di P.R.G..;
4) dichiarazione di nomina ed accettazione
della D.L. da parte di professionista abilitato.
3. Dopo il rilascio dell’autorizzazione,fermi
restando gli adempimenti previsti dalla L.
464/84, il richiedente deve comunicare al
Responsabile del Servizio la data di inizio dei
lavori controfirmata dal D.L., precisando che in
tale comunicazione si dovrà confermare o nel
caso modificare, il nominativo della ditta a cui
sono stati affidati i lavori di perforazione.
4. Entro 30 giorni dalla data di ultimazione dei
lavori, salvo proroghe per casi eccezionali, il
Direttore dei lavori dovrà comunicare la fine dei
lavori stessi allegando la relazione tecnica finale
come disposto dal successivo Art. 4,
comprensiva di dichiarazione del D.L. di
assoluta congruità dell’opera eseguita con le
norme
del
presente
regolamento.
La
comunicazione di fine lavori, oltre che al
Comune, va mandata anche a Provincia, Arpat,
Autorità Idrica Toscana, Conferenza Territoriale
n. 4 Alto Valdarno, e nei casi di pozzi destinati a
Consumo Umano, eventualmente anche a USL
8.
5. Il mancato rispetto di quanto previsto in
questo articolo e nel successivo art. 4 comporta
l’immediata revoca dell’autorizzazione e
4
l’applicazione delle sanzioni previste agli c) geometria degli acquiferi incontrati;
articoli 7 e 8 del presente regolamento.
d) metodologia di perforazione e
diametro;
e) diametro e tipo di rivestimento;
Art. 4
f) tipo di materiale usato per il dreno;
Contenuto dei documenti progettuali
g) tipo e geometria delle finestrature e
1.I documenti progettuali comprendono i dei filtri utilizzati, con indicazione e quote dei
tratti finestrati;
seguenti elaborati:
1)
RELAZIONE
TECNICA
GENERALE, h) indicazione dei tratti cementati e tecniche
adottate per la cementazione;
comprendente la descrizione delle attività
i) caratteristiche costruttive del pozzetto
potenzialmente inquinanti riscontrabili entro
un raggio di almeno 200 metri dalla zona di accesso;
oggetto della richiesta di opera di emungimento l) previsione di eventuale installazione di
di acque, quindi attività produttive, stalle, serbatoio di accumulo e sua capacità nonché il
concimaie, attività zootecniche, bacini di materiale di cui è costituito;
accumulo,
discariche,
pozzi
perdenti, m) caratteristiche tecniche della pompa
subirrigazioni coltivazione e pratiche agricole. installata (tipo, potenza, prevalenza, portata
2) RELAZIONE GEOLOGICA
massima e minima, etc.)
n) descrizione delle eventuali varianti al
PRELIMINARE che deve contenere:
a) l'inquadramento geologico, geomorfologico progetto rese necessarie in corso d'opera, con
allegati grafici.
ed idrogeologico dell'area;
b) la struttura idrogeologica presumibile 2. Inoltre, e con la sola eccezione per le opere di
dell'acquifero interessato dalla captazione;
captazione realizzate per uso domestico, deve
c) la previsione degli effetti che l'esecuzione e essere indicata la portata di regime del pozzo
l'esercizio dell'opera avrà sulla situazione (ricavata da prove di portata) e la portata
idrogeologica.
specifica; devono essere indicate, per le opere di
3) PROGETTO DELL'OPERA che dovrà
captazione di profondità maggiore di 30 metri
contenere:
dal p.c., le caratteristiche idrodinamiche
a) la previsione sulla profondità da
dell'acquifero emunto (T, S, K) ed il raggio di
raggiungere con la perforazione;
influenza ricavati mediante la realizzazione di
b) la descrizione delle tecniche di
prove di pompaggio di lunga durata, le quali
perforazione ritenute più idonee in
possono essere eseguite dopo l'istallazione della
relazione alle caratteristiche dei terreni
pompa di esercizio; è inoltre obbligatoria la
ed al tipo di utilizzazione previsto;
presenza di un tubo di guida di diametro di un
c) i diametri di perforazione;
pollice spinto fino a fondo perforazione.
d) i diametri e la natura delle tubazioni di
Art. 5
esercizio
e) le caratteristiche del materiale drenante e del Caratteristiche costruttive
1. I pozzi realizzati per qualsiasi tipo di
materiale da usarsi per la cementazione;
f) il tipo di finestrature e di filtri o reti protettive approvvigionamento devono essere di tipo
tubolare e l'emungimento deve avvenire, salvo
che si intendono adottare;
g) le metodologie previste per le operazioni di casi particolari, mediante pompe di tipo
spurgo e per le eventuali prove di portata e sommerso, adeguatamente posizionate onde
cercare di evitare problemi di caduta di
pompaggio.
efficienza delle opere di captazione.
4) RELAZIONE TECNICA FINALE
redatta dal direttore dei lavori, che deve 2. La parte superficiale dell'opera di presa deve
contenere le particolarità costruttive dell'opera
essere contenuta in apposito pozzetto
con indicazione delle metodologie adottate ed
impermeabilizzato e sigillato realizzato in modo
in particolare:
che non sia possibile la filtrazione di agenti
a) ubicazione catastale dell'opera;
inquinanti dalla superficie all'opera stessa.
b) profilo litostratigrafica dei terreni
3. Onde salvaguardare l'acquifero che si intende
attraversati dalla perforazione;
emungere, deve essere cementata, al di sopra dei
5
filtri, l'intercapedine tra perforo e rivestimento,
con materiali di volta in volta idonei alle
caratteristiche litologiche dei terreni attraversati
e
alle
caratteristiche
idrodinamiche
dell'acquifero. La cementazione va comunque
eseguita dopo la fase di spurgo onde evitare
fenomeni di assestamento del perforo che
potrebbero compromettere l'efficienza della
cementazione.
4. La cementazione in ogni caso deve
continuare in superficie realizzando qui una
piattaforma in calcestruzzo cementizio di
raggio di 50 cm. con leggera pendenza verso
l'esterno.
5. La condotta premente deve essere dotata di
valvola di non ritorno, onde evitare travasi o
ritorni di alcun genere nell'acquifero captato, e
provvista di un rubinetto per il prelievo dei
campioni.
determina.
Art. 7
Captazioni non autorizzate
1.. Le captazioni attive non autorizzate e quelle
realizzate, dopo l’entrata in vigore delle presenti
modifiche al regolamento, in difformità alle
stesse modifiche, siano pozzi, captazioni di
sorgenti, drenaggi e/o captazioni
sotterranee, devono essere chiuse e sigillate
con materiale ritenuto idoneo dall’Amm.
Provinciale di Arezzo a spese dei proprietari e
sotto la loro diretta responsabilità, fatto salvo
i controlli dell’UTC che indicherà eventuali
prescrizioni sui singoli casi.
Art. 8
Sanzioni
1.L'inadempienza a quanto previsto nelle
presenti normative comporta l'applicazione di
una sanzione amministrativa da € 258,23 a €
Art. 6
516,46 (ex art. 16 L. 689/1981), oltre alla
Opere di captazione in disuso
chiusura d'ufficio della captazioni con addebito
1. Le opere di captazione in disuso quali pozzi, delle spese al proprietario.
scavi, trincee o altro, devono essere denunciati Art. 9
al Comune a cura del proprietario entro e non Area di salvaguardia delle risorse idriche
oltre tre mesi dal cessato esercizio.
1. Le distanze più importanti da mantenere
2. Il Responsabile del Servizio, con successiva sono: 10 metri da altre opre di captazione
ordinanza, imporrà al proprietario di provvedere esistenti, 10 metri dalla fogna, 30 metri da
alla disattivazione dell'opera in modo da non subirrigazioni e 50 metri da pozzi perdenti, 2
costituire pericolo per le acque sotterranee e per metri dal confine, 5 metri da edifici esistenti, 30
la pubblica incolumità, nel rispetto delle metri della zona di occupazione della più vicina
prescrizioni
impartite
caso
per
caso rotaia nel caso di vicinanza a ferrovie, I pozzi di
dall’Amministrazione Provinciale di Arezzo e cui al presente regolamento dovranno
controllate dall'ufficio comunale competente; necessariamente essere ubicati ad una distanza
tale disattivazione avverrà a cura e spese e sotto minima
di
ml.
200
da
fonti
di
la responsabilità del suddetto proprietario.
approvvigionamento idropotabile a servizio di
3. Per la ripulitura del pozzo, basta una semplice pubblico acquedotto. Il tecnico progettista
comunicazione con indicazione di estremi del
verificata la zona dove dovrà essere realizzata la
proprietario , ditta esecutrice dei lavori oltre ai
nuova opera di captazione dovrà verificare ed
dati catastali ed estremi autorizzativi originali
eventualmente prescrivere distanze da possibili
dell’opera di captazione. La ripulitura del pozzo fonti di inquinamento esistente come stalle ,
dovrà mantenere inalterata la profondità dello
discariche, aree di stabulazione per animali, e/o
stesso.
bestiame, ecc.. Lo stesso tecnico potrà
4. Per l’approfondimento di pozzi preesistenti, prescrivere distanze di salvaguardia maggiori.
si prevede una richiesta di autorizzazione come 2. Non è prevedibile la costruzione di pozzi
per nuovo pozzo, con allegata l’indicazione all’interno di fasce di rispetto stradali,
degli estremi del pozzo esistente, consultabile ferroviarie e cimiteriali.
on-line nel sito della Provincia.
3. Per quanto riguarda le strade non soggette a
5. Nel caso di approfondimenti di pozzi non fasce di rispetto, la distanza minima dovrà essere
domestici è necessario richiedere Autorizzazione di 10 metri, se regionali o Provinciali, 5 metri se
alla Provincia, che dovrà rilasciare una specifica Comunali.
6
darne immediata comunicazione al Responsabile
del Servizio,fatte salve le competenze di altri
Criteri per il campionamento, per la lettura
organi.
dei contatori e per la misura dei livelli
2. L'autorizzazione di cui all'art. 1 deve essere
1.. Per tutti i pozzi ad uso potabile,
conservata
dal titolare ed esibita a richiesta degli
sono previste specifiche analisi chimiche e
batteriologiche delle acque da captare. E’ facoltà organi di vigilanza ed ispezione.
dell’Amministrazione quella di richiedere le Art. 12
analisi anche per usi diversi dal potabile qualora Captazioni ed emungimenti preesistenti
realizzate in aree sensibili dal punto di vista 1. Il Comune potrà provvedere ad acquisire i
ambientale.
dati relativi alle autorizzazioni rilasciate dalla
2. Tali esami, a cura e carico del proprietario, Amministrazione Provinciale di Arezzo e a
devono essere ripetuti ogni 6 mesi per la durata controllare
la
corrispondenza
dell'opera
di almeno 2 anni secondo quanto disposto dalla dichiarata con lo stato attuale.
normativa sanitaria in materia per le acque 2. Con apposita ordinanza verrà fissato il
destinate al consumo umano.
termine entro il quale dovranno essere adeguate
al presente regolamento captazioni ed
3. I dati dovranno essere comunicati al
Comune entro 30 giorni dalla data di consegna emungimenti che – a seguito del controllo di cui
dei certificati analitici da parte del laboratorio di al 1° comma – risultassero non conformi.
analisi; si precisa che il Comune può in ogni Art. 13
momento effettuare o richiedere l’effettuazione Entrata in vigore
delle misure dei
1. La presente normativa, con le modifiche
livelli statici e dinamici dei pozzi.
apportate, entra in vigore il 15° giorno
Art. 11
successivo all’esecutività della delibera di
Segnalazione di variazioni
approvazione. Per quanto non indicato nel
1. I proprietari, nonché gli addetti agli impianti, presente regolamento si fa riferimento alle Leggi
devono rendersi disponibili a fornire ogni notizia vigenti in materia. Le disposizioni di cui al
e a portare la propria collaborazione, fermo presente regolamento non si applicano a tutte le
restando a loro carico l'obbligo, qualora si pratiche presentate prima dell’approvazione del
verifichino cambiamenti nelle opere di presente Regolamento.
captazione o nell'impianto con possibili
influenze sulle qualità e quantità delle acque, di
Art. 10
7