Scuola Estiva di Astronomia 2015: “Tra stelle e pianeti a cavallo di

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Scuola Estiva di Astronomia 2015: “Tra stelle e pianeti a cavallo di
ISSN 2284-0354
periodico di cultura dell’Università del Salento
periodico di cultura dell’Università del Salento
www.ilbollettino.unisalento.it
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Scuola Estiva di Astronomia 2015: “Tra stelle e pianeti a cavallo di
un raggio di luce”
Francesco Strafellaa
Ordinario di Astronomia e Astrofisica
a
l
l 20 dicembre 2013 l’Assemblea generale delle
Nazioni Unite ha proclamato il 2015 come l’Anno
Internazionale della Luce e delle tecnologie basate
sulla Luce (IYL2015). L’Astronomia è probabilmente
la scienza che più deve alla possibilità di rivelare,
misurare ed analizzare la luce proveniente dai corpi
celesti, altrimenti irraggiungibili.
Nella prospettiva di diffondere, al di là del mondo degli
addetti ai lavori, sia il metodo che le conoscenze che
hanno permesso lo straordinario livello raggiunto nella
comprensione dei meccanismi che regolano l’Universo,
il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De
Giorgi” dell’Università del Salento e l’Osservatorio
Astrofisico R.P. Feynman hanno organizzato dal 22
al 24 Luglio 2015 una Scuola Estiva di Astronomia
rivolta, in particolare, a studenti e docenti delle scuole
superiori, con seminari ed attività osservative e di
laboratorio. La Scuola si è aperta con una presentazione
sulla natura della luce, nella duplice visione classica e
quantistica con Achille Nucita e Marco Mazzeo, per
passare poi alla discussione della sua interazione con
gli strumenti ottici (G. Alemanno) e i rivelatori che ne
permettono lo studio (Domenico Licchelli). Forti di
queste basi, nella seconda giornata gli studenti hanno
potuto affrontare temi che riguardano lo studio dei
corpi del Sistema Solare, in particolare Marte e le
comete (Vincenzo Orofino), e le caratteristiche salienti
dei sistemi stellari (Francesco Strafella), in modo da
preparare l’uditorio, in vista della serata astronomica,
ad una più consapevole osservazione al telescopio,
seguita da imaging con camera CCD, sotto la guida
di Domenico Licchelli. Nella giornata conclusiva, ci
si è concentrati sull’analisi di immagini, sia acquisite
al telescopio che di archivio, al fine di mostrare
come, oltre ad un’accattivante valenza estetica, le
immagini astronomiche contengano un’insospettabile
quantità di informazioni fisiche che preludono allo
studio dettagliato ed alla comprensione dei fenomeni
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celesti (Domenico Licchelli). Per concludere, un mio
seminario sul futuro dell’Astrofisica ha presentato ai
partecipanti i temi scientifici e gli sviluppi tecnologici
che si prospettano come più promettenti negli anni a
venire oltre che come più probabile ambiente di ricerca
per chi volesse intraprendere il viaggio nell’affascinante
mondo della scienza del cielo.
Far prendere confidenza con i temi ed i metodi
dell’astrofisica moderna è stato uno degli obiettivi che
la Scuola Estiva di Astronomia ha voluto perseguire e
per questo si è cercato di ripercorrere alcune delle tappe
fondamentali dell’Astronomia e della Planetologia sia
dal punto di vista teorico che osservativo. Provando ad
immaginarsi nei panni di Galileo Galilei, i partecipanti,
provenienti da diverse scuole superiori delle Province
di Lecce e Brindisi, hanno potuto assemblare in aula
i cosiddetti “Galileoscope” che sono poi stati utilizzati
nella serata dedicata all’osservazione astronomica. Tra
le discussioni affrontate durante la Scuola meritano
particolare rilievo quelle legate al funzionamento di un
osservatorio spaziale e alle motivazioni che spingono
alla costruzione di osservatori terrestri sempre più
avanzati tecnologicamente. Non trascurabile anche
l’opportunità di crescita personale offerta agli studenti
attraverso discussioni sia interpersonali che con i “Prof”
nella prospettiva di sviluppare e consolidare una più
solida cultura scientifica.
Per molti studenti, frequentare la scuola è stata
un’esperienza unica, molto più mirata e concentrata
di quanto abbiano potuto sperimentare nei percorsi
formativi tradizionali. Alcuni hanno ripreso ad
utilizzare strumenti astronomici già in loro possesso
mentre altri hanno avuto l’occasione di scoprire le
potenzialità ed il piacere dell’osservazione astronomica,
tanto che tre dei “più matti” hanno acquistato telescopi
di discrete dimensioni che stanno utilizzando con
grande soddisfazione. Il successo dell’iniziativa è stato
possibile grazie anche al supporto tecnico e logistico di
Marcella D’Elia.
Alla luce delle precedenti considerazioni e dei ‘‘feedback’’ molto positivi avuti dai partecipanti, lavoreremo
per rendere la Scuola Estiva di Astrofisica uno degli
appuntamenti fissi dell’offerta didattico-divulgativa del
Dipartimento di Matematica e Fisica “E. De Giorgi”.