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C’è la rivoluzione
Gettate le istruzioni
Marco Pratellesi
l mondo della tecnologia e di internet sta
diventando sempre più piccolo, più
libero, più facile. Una delle parole
d’ordine degli ultimi dieci anni è stata
«miniaturizzazione». In base a questo credo
sono stati prodotti la più piccola videocamera,
il più piccolo cellulare e perfino la più
piccola tv, che sta nel palmo di una mano.
Anche il Pc è diventato tanto piccolo da
occupare più o meno lo spazio di una
agendina elettronica o di un telefonino. Questo
processo ha incoraggiato l’uso personale delle
tecnologie trasformando macchine ingombranti
e fisse in oggetti «indossati», portati in tasca
come il portafoglio o gli occhiali.
Parallelamente alla convergenza di forme e
dimensioni si è sviluppata una
interscambiabilità delle funzioni: oggi è
possibile vedere un telegiornale sul cellulare o
fare videotelefonate utilizzando lo schermo di
casa. Attualmente è in corso anche una
seconda rivoluzione il cui obiettivo è liberare
l’umanità dalla schiavitù dei cavi. Le
tecnologie wireless (cioè senza fili), come
Wi-Fi, Bluetooth e Umts permettono la
connessione alla grande rete «in ogni momento
e in ogni luogo» e incoraggiano il nomadismo
degli utenti. Le reti sono sempre più diffuse,
pervasive e mobili. Non a caso Negroponte,
guru del Mit di Boston, parla di
«telecomunicazioni virali» in cui gli utenti
diventano loro stessi nodi della rete grazie a
terminali portatili che funzionano anche come
tanti piccoli internet service provider. Le
connessioni a banda larga, che consentono di
scambiare contenuti multimediali ad alta
velocità, si stanno diffondendo rapidamente e
il vecchio modem a 56 k sembra ormai pronto
per andare in pensione.
Un terzo passo in avanti nello sviluppo
tecnologico è costituito da due processi
convergenti in atto: la progressiva
alfabetizzazione della popolazione e la
contemporanea semplificazione nell’uso delle
tecnologie. Quasi senza accorgercene oggi ci
impadroniamo di prodotti sofisticatissimi senza
fare ricorso ai libretti di istruzioni. Segno
evidente di un cambiamento: gli italiani,
soprattutto le nuove generazioni, stanno
assumendo un atteggiamento intuitivo verso
l’apprendimento delle tecnologie. Spinto da
questi progressi internet sarà finalmente
proiettato nella fase matura. Tra breve
scopriremo di avere in tasca tutto quello che
ci serve: un oggetto che ci permetterà di
telefonare, partecipare a videoconferenze,
inviare e ricevere documenti e immagini,
collegarci a internet, leggere le notizie e
pagare il conto del parcheggio o dell’albergo.
La rivoluzione è appena cominciata. Ma
questa volta non sarà dolorosa: tutto sta
diventando più facile e libero. Gettate pure
il manuale per le istruzioni: il cammino
si impara andando.
I
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PAD.14/1.