Ultimo consiglio di fabbrica per Irisbus, a Confindustria l`addio di Fiat

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Ultimo consiglio di fabbrica per Irisbus, a Confindustria l`addio di Fiat
Mercoledì, 15 Marzo 2017
La vertenza
Ultimo consiglio di fabbrica per
Irisbus, a Confindustria l’addio
di Fiat
Riunione dei lavoratori al Portobello di
Flumeri prima dell’incontro decisivo al
Ministero per lo Sviluppo Economico
Autore: Luigi Salvati
Data di pubblicazione: Lunedì, 8 Dicembre 2014
Dopo il doppio passaggio in Confindustria con la King Long Italia, l’ex Irisbus si avvia a compiere uno degli atti
conclusivi della propria esistenza. Al Ristorante "Portobello" di Flumeri si riunisce, forse per l’ultima volta, il
Consiglio di Fabbrica dello stabilimento. I segretari di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Ugl Metalmeccanici, Fismic e Failms
Cisal incontreranno i lavoratori per metterli al corrente del documento sottoscritto giovedì 4 dicembre con i vertici
della King Long Italia, lo ricordiamo, proprietari dell’80% delle azioni di Industria Italiana Autobus, la società che
dal primo gennaio 2015 unirà la ex Irisbus e la BredaMenarinibus di Bologna.
Dopo la riunione di Flumeri che terminerà sicuramente con una votazione, i segretari di categoria si sposteranno
nuovamente in Confindustria dove sono stati convocati per le 14,30 dalla Fiat per sancire il definitivo passaggio a
Industria Italiana Autobus.
Andando per gradi, al Portobello di Flumeri ai lavoratori saranno letti e spiegati nel dettaglio i punti sottoscritti
dalla King Long Italia e da tutti i segretari di categoria:
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ai rapporti di lavoro dei dipendenti che saranno trasferiti alla cessionaria troverà parziale applicazione
l’articolo 2112 del cc e pertanto resteranno a carico della cedente i ratei maturati di ferie, permessi, mensilità
aggiuntive, l’accantonamento del trattamento di fine rapporto, premi aziendali e qualsiasi altro importo
maturato fino al momento della cessione non configurandosi altresì alcuna responsabilità solidale in capo alla
cessionaria in merito a dette obbligazioni;
ai dipendenti trasferiti sarà riconosciuto inquadramento contrattuale equivalente a quello esistente al
momento del trasferimento con la cedente e sarà mantenuta anzianità di servizio originaria con il
riconoscimento degli scatti di anzianità maturati. Non saranno riconosciuti, in deroga alle previsioni di cui al
2112 cc, trattamenti individuali concesse dalla cedente a qualsivoglia titolo (merito, ad personam,
superminimo ecc…);
i rapporti di lavoro con la cessionaria saranno disciplinati esclusivamente dal CCNL Industria
Metalmeccanica poiché non risultano trasferiti alla stessa le obbligazioni economiche e normative disciplinate
dalla contrattazione aziendale e/o da tutti gli usi e consuetudini aziendali, anche se non espressamente citati,
esistenti con la cedente;
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tutti i lavoratori dipendenti con qualifica di operaio e impiegato, in organico al ramo d’azienda al momento
della cessione, saranno trasferiti in I.I.A. con decorrenza 01/01/2015 subordinatamente alla sottoscrizione di
verbale conciliativo individuale ai sensi dell’art. 410 cpe che recepisca i contenuti del presente accordo.
il personale trasferito sarà posto dalla cessionaria, a decorrere dal 01/01/2015, in sospensione dal lavoro CIGS per ristrutturazione/riorganizzazione aziendale secondo quanto stabilito in specifico verbale di accordo
che le OOSS si impegnano fin d’ora a sottoscrivere. La durata dell’ammortizzatore sociale sarà di 36 mesi
secondo le previsioni del piano industriale finalizzato al rilancio del sito produttivo. Durante detto periodo, il
personale sarà reinserito in maniera scaglionata in produzione previo svolgimento di specifica attività
formativa tangente alla riqualificazione degli skills professionali e secondo le effettive esigenze produttive
stimate nel piano industriale. L’azienda si rende disponibile a valutare possibili soluzioni per venire incontro
alle esigenze finanziarie dei lavoratori nel periodo iniziale di CIGS, conformemente alle indicazioni che
saranno rese dal rappresentante del Ministero del Lavoro nel programmato incontro presso il Mise;
le parti si danno espressamente atto che l’applicazione della normativa indicata nei punti che precedono è
presupposto necessario ed essenziale per il ripristino della attività produttiva restandone pertanto esclusa
ogni possibilità di parziale applicazione. La presenza di condizioni idonee a violare o a rendere inesigibili, in
misura significativa, gli effetti del presente accordo e che facciano venir meno l’interesse aziendale alla
permanenza dello scambio contrattuale producono per la Industria Italiana Autobus Spa l’effetto di liberarla
dagli obblighi derivanti dal presente accordo.
Sarà la votazione finale a dare ufficialmente il là all’ultimo atto che si consumerà la settimana prossima
(convocazione attesa per il 15, 16 o 17 dicembre) al Ministero per lo Sviluppo Economico. Manca poco al lieto fine.
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