«Rapinava lucciole nascosto nel baule dell`auto»: a giudizio

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«Rapinava lucciole nascosto nel baule dell`auto»: a giudizio
Hinterland 29
L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 21 NOVEMBRE 2012
a
«Rapinava lucciole nascosto
nel baule dell’auto»: a giudizio
Colpi a Mozzo e Osio Sopra, malvivente di Almenno a processo
Uno si fingeva cliente, l’altro agiva di sorpresa aprendo il portellone
Un brindisi augurale (con l’acqua) per la casetta di Seriate FOTO FRAU
a Il modus operandi delle rapine era piuttosto singolare,
una sorta di marchio di fabbrica
che gli è costato il rinvio a giudizio per altri due colpi, anche se
lui per questi si dichiara estraneo. Millo Pellegrinelli, 39 anni,
di Almenno San Salvatore, è accusato di essere uno dei due malviventi che rapinavano prostitute usando come trappola il baule dell’auto. In parole povere: uno
dei due si fingeva cliente, caricava sulla vettura la lucciola e si appartava. A questo punto dal baule dell’auto, una Citroën Xanthia,
sbucava il complice che, da dietro, immobilizzava la giovane. Il
conducente finiva l’opera ripulendo di portafogli e telefonini le
borsette delle vittime.
con sé e poi erano scappati. La
trentaquattrenne, ferita, aveva
subito chiamato il 112: i carabinieri di Villa d’Almè avevano rintracciato e arrestato i due malviventi poco dopo a Palazzago.
Durante le indagini, spulciando tra le denunce, gli inquirenti
si erano imbattuti in due colpi
realizzati a danno di lucciole
sempre con la stessa tecnica:
quello di Mozzo e quello di Osio
Sopra. Così Pellegrinelli, indicato nei riconoscimenti fotografici dalla due vittime, era finito indagato anche per queste due rapine.
In voga la tecnica del baule
Raid a Mozzo e Osio Sopra
Due i raid per i quali ieri Pellegrinelli è stato rinviato a giudizio
dal gip Patrizia Ingrascì (nei confronti del complice non si erano
invece raccolti elementi sufficienti per l’imputazione), entrambi ai danni di prostitute romene.
Il primo sarebbe accaduto a
Mozzo l’8 giugno, dove due banditi avevano rapinato borsa e cellulare alla loro vittima. Il secondo tre giorni più tardi a Osio Sopra, stessa dinamica e borsetta
della giovane come bottino.
L’indagato si dichiara estraneo ai colpi, tanto che ieri il suo
Nel mirino dei rapinatori le prostitute fra la Villa d’Almè-Dalmine e Osio Sotto
difensore, l’avvocato Emanuela
Sabbi, ha chiesto il non luogo a
procedere. Secondo la difesa non
ci sarebbero riscontri oggettivi e
le dichiarazioni delle due vittime
sarebbero discordanti, a cominciare dal colore della Citroex
Xathia avvistata durante le rapine. Il gip ha però accolto la richiesta di rinvio a giudizio dell’accusa. Il processo comincerà
l’8 maggio. Pellegrinelli è attualmente in carcere per un terzo
colpo (per il quale è in corso un
procedimento autonomo), mes-
so a segno il 18 giugno scorso e
conclusosi con l’arresto.
Il colpo a Valbrembo
Una prostituta di nazionalità albanese era stata rapinata e picchiata poco dopo la mezzanotte
a Valbrembo, in via Villino. La
lucciola era stata avvicinata da
Pellegrinelli e dal suo presunto
complice, un trentaseienne bergamasco. I due l’avevano minacciata con un coltello e percossa
(20 giorni di prognosi). Si erano
fatti consegnare quanto aveva
Lui nega però tutto. C’è da dire
che la tecnica del baule è ultimamente piuttosto in voga tra i rapinatori di prostitute. La sera
dell’11 giugno, la stessa data del
colpo di Osio Sopra, una lucciola era stata scippata con la medesima dinamica in via Grumello a
Bergamo. In questo caso però gli
autori erano in tre e l’auto diversa.
Verso le 23 la ragazza era stata avvicinata da una vettura; il
conducente pareva essere solo,
ma all’improvviso s’era aperto il
portellone del baule. Erano sbucati due individui, che con un’azione fulminea avevano scippato la ragazza della sua borsetta
che portava a tracolla. ■
Casetta dell’acqua
e differenziata
Seriate taglia i rifiuti
A
Seriate
«Si chiama Sorgente di benessere,
perché la sorgente per definizione é
un’immagine fresca e viva, come
vuole essere questa acqua». Con queste parole Achille Milesi, assessore all’Ambiente di Seriate, ha inaugurato
la prima casetta dell’acqua sul territorio comunale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La casetta si trova in fregio a corso Roma, all’ingresso del piazzale
del mercato, accanto a quella del
latte. Al Comune non é costata
nulla grazie agli accordi con la ditta installatrice Stop & Go di Lecco, che il sindaco Silvana Santisi
Saita ha ringraziato per la disponibilità. «È acqua a km zero – ha
osservato Milesi – proviene dalla
rete dell’acquedotto, soltanto che
è microfiltrata e passata ai raggi
Uv per eliminare batteri, coliformi e microrganismi». Due le postazioni di erogazione, costo di 5
centesimi al litro: si può attingere
sia con una tesserina (3,70 euro
per acquistarla al distributore automatico), sia con monete – da 5
de oggi i nostri ragazzi e domani
gli attuali bambini, quando entreranno nell’adolescenza».
I firmatari della lettera avrebbero già sottoposto la questione
all’amministrazione, ma senza
risultati: «Il Comune ha già risposto in passato a una nostra
lettera in cui ponevamo dei dubbi chiamandosi fuori e scaricando la responsabilità alla Provincia – scrivono i genitori –. Ci sono Comuni più sensibili che hanno messo in atto soluzioni che,
attraverso il dialogo tra le Istituzioni, hanno permesso l’erogazione del servizio, lasciando fuori le famiglie dai conflitti di competenza che non devono pregiudicare i loro diritti».
Diretta la replica del primo
cittadino: «Il Comune di Pedrengo ha aumentato la spesa per l’assistenza scolastica ai disabili da
80 mila euro del 2008 a 140 mila
del 2012 – replica Gabriele Gabbiadini –. Sono segnali forti e
concreti. È altrettanto vero che
l’assistenza non deve essere erogata dal Comune, ma dalla Provincia di Bergamo e tutte le sentenze vanno in questo senso. I
genitori hanno sbagliato interlocutore, ma il Comune si è comunque reso disponibile a sostenerli, offrendo proposte e soluzioni. Inoltre, sono stato personalmente in Provincia per portare il singolo caso, abbiamo fatto
tutto quello che potevamo fare».
centesimi fino a 2 euro – e banconote. La macchina dà il resto.
«Con questa iniziativa – ha
proseguito Milesi – l’amministrazione comunale intende ridurre il consumo d’acqua in bottiglie di plastica. Siamo peraltro
già abbastanza soddisfatti del
comportamento dei cittadini nel
rispetto delle regole per la riduzione e smaltimento dei rifiuti».
Il Comune di Seriate vanta già il
64,5 % di raccolta differenziata.
L’assessore Milesi ha ricordato
anche gli appuntamenti per la
settimana europea per la riduzione dei rifiuti, a cui Seriate aderisce: stasera alle 21 in biblioteca, Atelier del riuso per ridare vita a carta e tessuti; domani alle
16,30 in biblioteca, Tetraciclo per
il riutilizzo dei tetrapack; sabato
alle 15,30, nel teatrotenda della
biblioteca, «Gusta il giusto, dona
il resto» a cura di Gasedintorni,
ovvero baratto di giocattoli, merenda, animazione con la scuola
di circo Ambaradan. ■
Emanuele Casali
a
Pedrengo, polemica sui tagli
ai fondi per studenti disabili
A
Pedrengo
Alcuni genitori con figli disabili residenti a Pedrengo si appellano all’amministrazione comunale affinché venga reintrodotta l’assistenza
scolastica alle scuole superiori. Ma il
primo cittadino replica senza troppi
giri di parole che la competenza è
provinciale, non comunale, e che è
già stato fatto tutto il possibile.
La richiesta è contenuta in una
lettera a firma di tre genitori nella quale sostengono di aver avuto l’appoggio di Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili ) e l’associazione Terra
d’Europa onlus, per portare
avanti la propria causa. Nell’ultimo Piano di diritto allo studio –
approvato la scorsa estate dal Comune di Pedrengo – non sono
stati infatti previsti contributi
per l’assistenza scolastica per gli
studenti disabili che frequentano gli istituti superiori. «Se da un
lato l’amministrazione comunale ha previsto un supporto adeguato per i bambini della scuola
primaria che presentano disabilità – spiegano i genitori nella lettera – gli adolescenti che frequentano la scuola secondaria di
secondo grado sono stati lasciati
soli. Il Comune prevede un percorso lasciato a metà, che esclu-
Ma la questione è più articolata di quanto possa sembrare.
Tra i firmatari della lettera c’è anche un consigliere comunale, che
fino allo scorso anno ha ricoperto la carica di assessore alle Politiche sociali del Comune di Pedrengo: «I genitori firmatari
hanno ricevuto tutte le risposte
dagli uffici – sottolinea Gabbiadini –. Per quanto riguarda la
consigliere Emanuela Marchesi,
se ha delle rivendicazioni nei
confronti dell’amministrazione,
ha tutto il diritto di utilizzare gli
strumenti a sua disposizione, come le mozioni o le interpellanze.
In Consiglio risponderò a tutte le
richieste». ■
Diana Noris
a
Mozzo: all’asilo nido Percassi
si torna a parlare di licenziamenti
A
Mozzo
All’asilo nido Percassi di Mozzo si torna ora a parlare di licenziamenti, già
annunciati e poi ritirati la scorsa estate: le lettere sono già state ricevute
da 4 delle 6 educatrici al lavoro nella
struttura comunale gestita dalla cooperativa sociale Piccoli Passi.
La scorsa estate i tagli di 5 educatrici (ora una di loro ha trovato altra occupazione) erano stati motivati con il calo delle iscrizioni:
da 49 a 25 bambini, dopo che la
vecchia amministrazione comu-
nale (quella nuova si è insediata a
maggio) aveva aumentato le rette per le famiglie non residenti. La
vicenda, a luglio, si era conclusa
con l’apertura di un periodo di
Cassa integrazione in deroga che
terminerà a fine anno, ma che potrebbe essere chiesta di nuovo. «Il
motivo dei licenziamenti – spiega Roberto Rossi, della segreteria
provinciale della Fp Cgil –è rintracciabile nella riforma Fornero:
dal 1° gennaio 2013 la disoccupazione ordinaria sarà sostituita
dall’Aspi (Assicurazione sociale
L’asilo nido Percassi di Mozzo
per l’impiego) che pone a carico
del datore di lavoro l’onere di coprire parte dell’indennità di Aspi
con una quota di contribuzione
legata al numero e all’anzianità
del personale. A conti fatti, dunque, per la cooperativa Piccoli
passi licenziare 4 educatrici entro
fine anno non ha costi aggiuntivi,
mentre da gennaio li avrà».
Per questo la Fp-Cgil ha chiesto un incontro alla cooperativa
e all’amministrazione comunale
per ottenere l’impegno di tutte le
parti in causa affinché non si proceda ai licenziamenti. «Finora è
arrivata la risposta dell’amministrazione comunale che rimanda al datore di lavoro la gestione
della questione. Ma a noi non basta» conclude Rossi. ■
R. C.
IN BREVE
SERIATE
SERIATE
Premio della bontà
via alle segnalazioni
Pranzo natalizio
gratuito per anziani
Il Premio della bontà «Notte
di Natale» di Seriate è giunto
alla 45ª edizione. Le segnalazioni vanno inviate a Giovanna e Mariangela Capelli (che
proseguono l’iniziativa ideata dallo zio Dino) in via Monsignor Carozzi, 6 entro fine
novembre. Una commissione deciderà l’assegnazione di
cuore d’oro, stella d’oro, penna d’oro (di solito un alpino)
e rosa d’oro, che saranno consegnati a metà dicembre.
Il Comune di Seriate organizza il pranzo natalizio gratuito per gli anziani over 75.
Gli interessati però non devono più prenotarsi agli uffici comunali, ma direttamente in uno dei tre ristoranti (a
scelta) individuati dal Comune: La Bisboccia in via Nazionale, Da Gina in via Marconi,
Le Ghiaie del Serio in via
Lazzaretto. Prenotazioni fino al 28 novembre, il pranzo
è domenica 2 dicembre.