CUCÙ … SETTETEEEE!!!!
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CUCÙ … SETTETEEEE!!!!
M a j o r a n a ; a . s. 11/12 _ n ov emb r e_ L a r ed a z io n e si r iun isc e il l un ed ì d a l le 14. 30 a lle 16 . 0 0 _ sp i c ileg io @ ma j o r a n a t o r in o . it CUCÙ … SETTETEEEE!!!! “Signorina Vallone…” “Ma non lo vede che sono impegnata?” “Mi scusi, è che la vogliono al telefono… Dicono di essere quelli dello Spicilegio!” “Ma cosa vogliono ancora da me?” “Pronto?” “Annaaaa la prima paginaaaaaaaaaaa!” … E quindi … cucù … Setteteeeee!!! Eccomi qua! Questa è la mia prerogativa: esserci sempre, anche quando non c’entro nulla. Il punto è che quando cerco di rimanere in disparte c’è sempre qualcosa o qualcuno che mi fa tornare in mezzo a cose con cui non dovrei avere più a che fare. E quindi non prendetevela con me va bene?! Ecco, che sia chiaro. Ma dato che ormai sono in ballo devo ballare . Voglio fare una cosa che non ho mai fatto in tutta la mia carriera da giornalista scolastica, e cioè fare un vero e proprio appello qui sopra, su questa prima pagina, soprattutto ai ragazzi di prima: Vi prego, se avete un’oretta libera nella settimana, dedicatela allo Spicilegio. Anche se siete convinti di non saper scrivere, anche se scrivere vi fa schifo (il che ci può anche stare), anche se non siete socievoli, anche se non vi piace vedere la vostra scuola per più di cinque ore, io ve lo posso garantire: lo Spicilegio è tutta un’altra cosa, è un mondo a sé, e nonostante ci si ritrovi tra persone della stessa scuola dentro la scuola, dopo cinque anni posso dire che in questo tipo di redazione non ci si sente a scuola. Figuriamoci se ci sarei rimasta cinque anni altrimenti! Io! Ma mi avete vista?! No, voi di prima non mi avete mai visto. Forse è meglio così. Vi assicuro però, che se mi vedreste mi credereste. Lo Spicilegio, è l’ancora di salvezza dopo cinque ore deterioranti (ormai posso usare tutti gli aggettivi che voglio! Pappappero!), è il divertimento dentro scuola (mai provato eh?), è la pinzatrice che ti fa venire la tendinite, è la musica a palla mentre i fogli passano dalle mani di uno per arrivare a quelle dell’altro. Lo Spicilegio è la fantasia, è l’ironia, è la professoressa Martini che porta i cioccolatini, è il caldo del laboratorio di informatica anche a Dicembre, è il pettegolezzo sempre pronto, è il pranzo da Gianni, è la possibilità di essere in pochi ma buoni, è la serenità costante. Questo mi ricorderò sempre dello Spicilegio: la serenità costante. E vi consiglio di cominciare da subito, perché la redazione che io ho appena dovuto lasciare è composta dalle persone con più senso dell’umorismo presenti sulla terra. Se volete una piiiccooliiissima prova di cosa sia lo Spicilegio la troverete qui, in questo numero: articoli di ogni genere e tipo, intervista ai rappresentanti di istituto (così mi è stato detto, io non ho idea di chi siano, comunque auguri!), intervista doppia ai professori (questa è una delle tante cose per cui vale la pena fare lo Spicilegio)… E TANTO TANTO ALTRO ANCORA! Comunque loro non lo sanno, loro della redazione intendo, sì la redazione dove c’ero anch’io fino all’anno scorso, loro non lo sanno. Pensano di avermi scomodata in una giornata di universit{ e studio, pensano che io stia qui a sbruffare a dire: “sti qui non sanno fare niente senza di me!” E invece no, non è così. Non sanno che in realt{ per me questa è un’occasione bellissima per poterli ringraziare. Innanzitutto vorrei comunicargli che sono onorata di aver ricevuto il loro invito (anche se dal tono disperato!) a partecipare a questo numero del giornalino nonostante io ne sia ormai fuori, e poi vorrei ringraziarli infinitamente per la sorpresina con regalo che ho ricevuto a Giugno. Davvero grazie mille, è stato uno dei regali più significativi che io abbia mai ricevuto, ogni tanto quando mi mancate lo sfoglio! Per concludere auguro a tutta la scuola di trascorrere un buon anno scolastico, in particolare ai miei cari giornalisti, e ancora più in particolare a Silvia, la nostra cara grafica, che quest’anno ha la… la… MATURITA’! Un abbraccio a tutti e buona lettura! Anna Speciale elezioni! Perché sono un megalomane egocentrico! Per quanto riguarda la lista cercare di migliorare e di rendere più fattibili le proposte degli anni precedenti, tutto con una base di informazione generale. MARTINEZ BEAS Fabrizio FIORITO Lorenzo Ottima domanda. Forse la (a volte troppa) Ho deciso di candidarmi perché non voglia di mettermi in gioco ha fatto la sua mi piaceva sentir parlare male della buona parte. Diciamo che questa candidatura ha alle spalle l’intento di portare una scuola, soprattutto da gente che non ventata di piccole ma sostanziali novità la conosce appieno. Dal momento all’interno della scuola. Sin dall’anno scorso però che nella scuola ci sono dei proavevo quest’idea in testa e finalmente blemi mi sono sentito spinto a interquest’anno c’erano le carte giuste ed è anvenire in qualche modo. Per questo data!Sostanzialmente ciò che si trova alla base della presentazione della lista sta pro- in lista ho cercato delle persone uprio nel nome. “Stay Tuned, Stay Majo!” gualmente disposte a cambiare e se mira a creare una forte collaborazione tra possibile migliorare le cose. La mia noi studenti cercando di “tirare in mezzo” idea di fondo per il raggiungimento anche i professori. Rimanere sintonizzati è di questo scopo era quello di creare ciò a cui abbiamo puntato sin dall’inizio. una collaborazione tra tecnico e “Stay Majo!” punta a ricordare il fatto che il nostro Majorana è formato da due sezioni scientifico, anche se poi non sono che possono benissimo diventare una real- riuscito direttamente ad attuarla. t{ unica con l’aiuto di entrambe le parti. Come lista non abbiamo cercato di proporre qualcosa di 1. Perché hai deciso sconvolgente o rivoluzionario di candidarti? Quale ma di utilizzare al meglio ciò che è gi{ presente all’interno idea di fondo ti ha spinto a creare la Loading... della scuola ed è a nostra disposizione. lista? MIGLIACCIO Fabio TERRAGNI Enrico Dopo la lettera della rappresentante uscente, Viviana, dedichiamo queste pagine alla consueta intervista ai nuovi rappresentanti eletti, nella speranza di conoscerli un po’ meglio e di aprire bene l’anno che ci aspetta. TERRAGNI Enrico Stiamo già collaborando (direi anche in modo soddisfacente) specialmente con i due rappresentanti dello scientifico; con Fabrizio è un po’ più difficile, ma sono fiducioso che in breve troveremo il modo di appianare tutte le difficoltà. In ogni caso la collaborazione finora ha portato buoni risultati, ad esempio il primo “collettivo Majorana” si è gi{ tenuto; anche la manifestazione del 04/11 è stata simbolo di una buona collaborazione: noi rappresentanti abbiamo partecipato tutti. Inoltre il 09/11 si è tenuta una riunione relativa a proposte per la scuola con il tecnico Riccardo. Sono tutte iniziative nate dalla collaborazione di cui vado molto fiero! MIGLIACCIO Fabio Fortunatamente durante le varie giornate di presentazione delle liste si è creato un ottimo clima all’interno del quale è stato possibile confrontarsi ed in qualche modo, già allora, di collaborare. Cercheremo vari punti d’incontro senza calpestarci i piedi, questo assolutamente. Se parliamo di co-operazione e di comunicazione, tutto questo deve innanzitutto partire da noi. Abbiamo auto la fortuna di essere amici anche prima delle elezioni di conseguenza la comunicazione tra noi quattro è facilitata dal rapporto che ci unisce; inoltre i punti delle diverse liste non erano molto diversi tra di loro e questo sicuramente sarà un’ ulteriore semplificazione nel momento della collaborazione. MARTINEZ BEAS Fabrizio FIORITO Lorenzo 2. Come intendi collaborare con gli altri rappresentanti Loading... eletti? TERRAGNI Enrico Decisamente sì! È molto importante che le due parti “costituenti” della scuola collaborino. Credo che i migliori risultati si ottengano quando i professori comprendono le necessità degli studenti e gli studenti quelle dei professori, senza che gli uni sottovalutino quelle degli altri. Una volta chiarite quali sono le esigenze si può creare una collaborazione molto positiva per la scuola. MIGLIACCIO Fabio Ne sono fermamente convinto. Com’è gi{..? “L’unione fa la forza”? In questo caso direi che è ciò che fa per noi. Non c’è problema che riguardi gli insegnanti che non ricada su di noi e viceversa. Un costante tenersi aggiornati tra le due parti è quello di cui c’è bisogno per fare bene durante quest’anno scolastico e in futuro. Vedere gli insegnanti come “il nemico” diciamo che è sostanzialmente sbagliato. Certamente poiché le lacune conoscitive riguardanti le leggi di noi studenti possono essere colmate dagli insegnanti e tramite un processo inverso noi studenti possiamo rendere più partecipi gli insegnanti alle problematiche di cui prima erano ignari MARTINEZ BEAS Fabrizio FIORITO Lorenzo 3. Credi che la collaborazione tra professori e studenti possa migliorare la .Loading... scuola? TERRAGNI Enrico Al momento la partecipazione è ancora scarsa, ma sono sicuro che facendo un po’ di pubblicit{, nel senso di informare gli studenti, potrà aumentare. Spesso i ragazzi non partecipano perché non sanno che cosa succede o non sanno che cosa possono fare in qualità di studenti, per questo con mezzi come il Collettivo (a cui l’ultima volta hanno partecipato 30 persone!!!) si può divulgare l’informazione, lasciando la scelta di come agire ai singoli studenti. 4. Ritieni che ci sia un’adeguata partecipazione studentesca? Cosa hai in mente per ottenere un maggiore coinvolgimento? FIORITO Lorenzo Loading... MARTINEZ BEAS Fabrizio No. Il coinvolgimento si può ottenere soltanto tramite un’informazione che part dal semplice passaparola, alle circolari fino al social network. MIGLIACCIO Fabio “No”, purtroppo, o meglio.. Una parte della scuola è sempre stata attiva negli ultimi anni, ma i numeri sono piccoli rispetto a quanto pensiamo di poter fare. Posso dire che in qualche modo, sin dai primi giorni, ci siamo mobilitati per far sì che la partecipazione a comitati e collettivi fosse ragionevole e così abbiamo intenzione di continuare per tutto l’anno scolastico. TERRAGNI Enrico Sì, perché no?! C’è da dire che comunque noi rappresentanti siamo disponibili anche di persona per rispondere ad eventuali domande da parte degli altri studenti, però per i più timidi una rubrica sul giornalino potrebbe essere una buona soluzione. Inoltre si potrebbero pubblicare dei resoconti relativi a consigli d’istituto e simili, così da espandere maggiormente l’informazione. Sono sicuro di sì: naturalmente quattro persone non possono essere in grado di assicurarsi che tutti gli studenti dell’istituto siano a conoscenza di eventi interni ed esterni alla scuola. Loading... MARTINEZ BEAS Fabrizio FIORITO Lorenzo 5.Ritieni che il giornalino potrebbe essere un buon mezzo di collegamento tra studenti e rappresentanti, magari con la creazione di una rubrica apposita? MIGLIACCIO Fabio Una parte del programma della nostra lista riguardava proprio il giornalino scolastico ed il suo forte potenziale. “Sfruttare al meglio ciò che è gi{ a nostra disposizione”.. Credo proprio che inserire una rubrica che mantenga aggiornata la componente studentesca su quanto detto durante le sedute dei vari comitati e dei consigli sia ottimo per far sì che le notizie girino in maniera regolare. Maggiore è l’informazione, maggiore dovrebbe essere la presenza ai comitati ed ai vari incontri. È un modo in più per stare al passo e diciamo che in questo momento al Majo ce n’è bisogno ed i presupposti sono decisamente buoni! Cotty e Silvia Patrizia TARASCO DOMANDE Paolo BALBO Mi piacciono i ragazzi e questo mestiere mi concede tempo per la famiglia Perché ha deciso di insegnare? Mi piace stare coi giovani Quest’anno Quando è arrivato al Majo? 1983 Non ho un soprannome Soprannome per gli amici Non ne ho Qualche volta Da studente copiava? Si si, ovvio No Mai stato bocciato? No Matematica Materia odiata da studente? Latino Italiano Materia preferita? Filosofia Str***o Parolaccia più detta? Ca**o Assolutamente contraria Legalizzazione delle droghe leggere? Favorevole Nulla perché non condivido Dica qualcosa di sinistra… Più lavoro Non condivido neanche questo ...e qualcosa di destra Non so dire cose di destra 16 anni Primo appuntamento all’età di...? 16 anni Poco Quanto è durata? Una settimana Vino Vino, birra o coca-cola? Vino Sposata con due figli maschi Fidanzato, sposato, figli? Sposato una figlia Sì È bravo a cucinare? Si Risotti Il suo piatto migliore? Risotto ai funghi Bene E a stirare le camicie come se la cava? Non lo faccio Dipingo e canto Hobby? Pallacanestro Pittura La sua passione? Camminare Blu Colore preferito? Blu Ascolto poca musica Tipo di musica ascoltata? Rock, country, folk Film di avventura e di azione stile USA Film preferito? “Momenti di gloria” Precisi nelle consegne Visti dalla cattedra gli studenti dovrebbero essere più...? Non sono in cattedra Cercare di capire l’allievo La miglior qualità di un Insegnante? L’onest{ Che gli ex allievi mi vengano a trovare La più grande soddisfazione della sua carriera La prossima Quando non c’è più rispetto E la delusione? Non ne ho Cellulare, barrette energetiche, scarpe comode Tre cose da mettere nel suo kit di sopravvivenza Cd di Bob Dylan, un libro, un pacchetto di sigarette La doccia con calma e poi vado a messa Cosa fa la domenica mattina? Porto il cane al Ruffini Cena da amici o leggo un libro o guardo la TV E il sabato sera? Vedo partite di pallacanestro Nel giurassico Ultima manifestazione? 1°maggio 2009 Branduardi nel 1980 L’ultimo concerto a cui è andato/a? Guccini 2010 Sub Il suo sport Pallacanestro Baglioni Il cantante per cui avrebbe fatto follie da adolescente John Lennon Gianni Morandi, Alain Delon Che poster aveva nella sua camera? Bob Dylan Australia 2009 La vacanza che ricorda con più emozione Mosca, San Pietroburgo 2010 Si Se pensa a se stessa si piace? No Lu e Eva ADK_theatre in! Nella settimana dal 10 al 17 ottobre le classi 2^C e 5^B, accompagnate dai professori Ariano, Mincotti e Leoni, hanno partecipato al progetto teatrale offerto dall’ADK di Ulm, in Germania. Il progetto era finalizzato alla partecipazione all’ International theatre festival!; per questo motivo oltre alle due classi del Majorana, hanno partecipato: un gruppo piuttosto numeroso di ragazzi tedeschi e un gruppo di rumeni. Lingua dominante? L’inglese!!! Era l’unico modo di comunicare, anche L’edificio centrale dell’ADK nelle famiglie da cui gli studenti erano ospitati. È stato stupefacente osservare come sia possibile sviluppare due spettacoli teatrali in una settimana, coinvolgendo 103 persone provenienti da nazionalità diverse!!! A dimostrazione del fatto che se si vuole si possono abbattere tutte le “barriere” ed ottenere, collaborando, un risultato meraviglioso! Prima della partenza eravamo tutti un po’ perplessi circa questo progetto:c’era chi aveva paura per la timidezza, chi per il clima, chi per la diversa cultura...ma alla fine siamo rimasti tutti molto soddisfatti! Sicuramente una cosa che abbiamo imparato grazie a questo progetto è che è molto importante essere se stessi, ma sentire il gruppo [credo che sia stata una delle frasi più pronunciate nella settimana di lavoro “feel the group!” xD]. Inutile dire che ci siamo divertiti moltissimo, che abbiamo conosciuto tante splendide persone perché le parole non basterebbero a descrivere tutto! Ci sono state diverse situazioni comiche, ma anche momenti molto seri...si può affermare che in questo caso si è trattato veramente di un viaggio di istruzione perché si sono coniugati perfettamente lavoro e svago. Probabilmente i più L’intero gruppo dei ragazzi curiosi vorranno sapere qualcosa dello spettacolo che è stato realizzato, e per questo è con grande piacere (si fa per dire xD) che annunciamo che prossimamente verrà proiettato a scuola il video dello spettacolo, o almeno così ci era stato detto xD! Concludo quindi lasciandovi nell’attesa….suspense =). Silvia Une semaine à Salon! Nella settimana dal 24 settembre al 01 ottobre, alcuni studenti delle classi di bilinguismo hanno partecipato alla seconda parte di uno scambio interculturale con dei ragazzi francesi, così abbiamo “incastrato” la gentilissima Elisa di 3^A perché ci raccontasse come si è svolta questa settimana. Quindi (ringraziandola per il contributo) vi lasciamo alla lettura del suo JOURNAL DE VOYAGE!!!! Ah, è in francese, ovviamente =)! Et nous voilà, après un voyage qui est duré 6 heures, finalement, à Salon à la place Morgan où nous cherchons et trouvons sans difficulté nos correspondants. Nous nous séparons pour passer le weekend chez nos familles: on se reverra lundi! urs et aprés comm encent les co Mardi: Lundi: à 8 heures récré. aujourd notre m ertitée ’hui no it fa a on llés v is es ur us som deux he ais m it rs, er le P m es pas de m eilleu st alais de n’e A idi v m ig { il n o r L’accue ge n s Pape an . m s N on o all us t r no s à e et ns g tio tré t uide a n nous nous conten ous mo nous nous b out les lieux d , er jun de le ns ré Ap u palais eaucou dehors du lycée. , qui a e p des la ville avec pa e; nc ve ro u n-P x-e t ransfor rce qu dirigeons vers Ai m ation e chaq up des m onuco au be a s y u Il e s! une ré pape v les 100 fontain sidence oulait toujour ments du toutes Mercredi: Cette journée est riche. L’ap s plus r és.midi nous so l e s époques! passée toute avec nos corre- mes allés mvoir le musée spondants: le matin { l’école Saint Pa Jeudi: d u e l à 8 de Ma ou au marché de Salon et Saint Ré usole h e u my; le r e s à m usée l’aprés-midi dans les parcs de célèbre p c o m est our la p m e é V riode q la ville ou à faire de la grim- an Gog tour le ue h y a pa jours ssé. pée dans des parcours de nous p artons survivance. du lyc ée et nous a on au llons vis dernier jour, iter Arle j o u r d ’ h u i Vendredi: ce Pont du toujour au s. Cett Nimes at s exist e ville ée, à p tout passé { guide a l’a Romain io ud a artir de Nimes l’a s; don À . in is vo s l{ c il y temps Gard débris de des Roa beau archéo dans le mon er tr en c it o lo fa u p de nous giq ues. est pat nus de vrais rimonie Toute mm es deve so s ou n la : d plac es ns 30 ans. ville mai e L’UN dans les ESCO Pours l’ depuis politiq ues assis avec aprés -m es la visit idi est libres, escalv e a ux prévue d’honneur, hommes Baux d e se d t petit v en erchai e Prov illage d ence, u dam es qui ch e, idi tr u Moy m ai sm Alpilles ré s ur ap n le an Age .L e pan iateurs. L’ ad gl s le r s ur les aire voir pa orama ueduc et on p est ma Gard, un aq eut voir du nt o P g n au ifique on est allé la Cam les Alp i apportait argue, illes et 19 a. C. qu en t ui la tr la ns mer, romain co nant l’a campa gne! M c qu e A . lberto aintetitre de d l’eau { Nimes e Mona maq uis co a le des Bau x. Salve Majorana! La redazione è lieta di annunciare l'inserimento di una nuova rubrica all'interno dello Spicilegio! In questo spazio i rappresentanti di istituto si impegneranno ad informare tutti gli studenti dei più importanti eventi interni ed esterni alla scuola (consigli d'istituto, collettivi, manifestazioni, cortei...) così da rendere possibile una maggiore partecipazione e coinvolgimento da parte di chiunque fosse interessato. Le segnalazioni verranno pubblicate ad ogni uscita del giornalino in riferimento al mese seguente fino al numero successivo. Speriamo quindi vi possa essere d'aiuto per seguire tutte queste iniziative! 11 re 20 b dente! m u e t v s o o n el l 17 ritto nale d o i u o di z a s n r e l t i n i rnata nifesta Gi o jo ma a l M E i 22 n )! ...per ovem tudio= s o l l n bre 2 a on dime 011 liceo nticare che 3 D anni ragaz arwin è mort zo co o un me n oi... fa a l Sempre 22 novembre 2011 Olimpiadi di Matematica o.O Oddio!!!! “Tanto per fare poesia, una sola cosa è necessaria: tutto!” [Roberto Benigni] Quando deciderai che io valgo ben poco e guarderai con disprezzo ciò che io sono, combatterò dalla tua parte, contro me stesso, e dirò che hai ragione, anche se mi tradisci: ben conoscendo la mia debolezza, posso imbastire a tuo favore una storia di colpe segrete di cui sarei macchiato, cosicché nel perdermi tu risulti onesto. In tal modo sarò anch’io vincitore: volgendo a tuo favore ogni amoroso pensiero mi infliggerò da me quelle ferite che ti fanno piacere--e quindi mi piacciono due volte. Tale è il mio amore, così tanto ti appartengo, che per il tuo bene mi accollerò ogni male. [Sonetto n° 84_William Shakespeare] L'amicizia è un'anima sola che vive in due corpi. [Aristotele] Michel Marini è un semplice ragazzino francese del dopoguerra. Invece di studiare, spesso, va al Balto senza farsi INCORREGGIBILI OTTIMISTI scoprire dalla madre, Hélène Delaunay, molto severa e Autore: J.M Guenassia rispettosa delle norme di comportamento. Il padre, al conEditore: Salani trario, è un uomo simpatico, affabile e molto alla mano: si chiama Paul Marini e il cognome tradisce palesemente l'origine italiana della famiglia paterna, benché nè Michel, nè Paul ci siano mai stati, se non per brevi soggiorni. Ma torniamo al Balto. Si tratta di un comunissimo bar popolato da comunissime persone. Michel è un campione di calciobalilla, un vero portento, e insieme al suo amico Nicolas riesce a stravincere partite su partite consecutivamente, sempre se non si mette in mezzo il rockettaro Samy. Basta un giorno senza spiccioli per giocare che l'attenzione si sposta su una porta, che Michel aveva visto più volte essere aperta, ma al cui interno non si era mai inoltrato. Superata quella soglia, farà la conoscenza di moltissimi individui, tutti accomunati da un passato difficile da dimenticare. Per non pensare a ciò che si sono lasciati alle spalle, Igor, Leonid, Werner e tanti altri ancora, decidono di metter su il "Club degli incorreggibili ottimisti", in cui, da mattino a sera, non si fa altro che... (credevate davvero che ve lo dicessi? XD). Quello che affascina, e rende unico questo romanzo, è il ritratto perfetto di cinque anni di storia (1959-1964) senza essere noiosi o scontati. L'arco temporale viene ampliato dalle storie di questi uomini che, nella loro vita, ne hanno passate di cotte e di crude. Una lettura scorrevole che travolge e avvolge il lettore tra liti, ricordi, guerre, grandi magazzini, fotografie, tesi d'università, amore e dolore Marco IL CLUB DEGLI ASSASSIN’S CREED REVELATIONS Avevano detto che sarebbe stato a Roma che avremmo visto Ezio Auditore da Firenze per l’ultima volta dopo aver creato la sua setta di assassini e aver fermato Cesare Borgia.Invece ecco che troviamo Ezio ormai cinquantunenne che approda a Costantinopoli per cercare l’antica biblioteca di Altair, nascosta non si sa dove a Costantinopoli e che contiene tutto il sapere dell’antico maestro assassino. La strada non sarà facile, riuscirà il fiorentino ? Scopritelo nel nuovo Assassin’s Creed Revelations , uscito il 15 novembre. Le novit{ tecniche del gioco sono sostanzialmente la lama uncinata e le bombe: la prima come dice il nome è una lama a forma di uncino che permetterà scalate prima impossibili, salverà Ezio da certe cadute vertiginose permettendogli a afferrare qualche piccolo appigli , gli permetterà di usare delle teleferiche per spostarsi velocemente e con essa compirà sempre più spettacolari uccisioni delle guardie , o per stordirle scaraventandole a terra; le bombe invece sono una innovazione totalmente inedita , non si avranno più soltanto i fumogeni, ma un’ampia serie di bombe (esplosive , fumogene, distraenti , a scatto da usare come mine etc) che tu stesso/a creerai grazie a dei punti appostiti nella città e troverai i vari ingredienti in forzieri nella città stessa. Tutte le vecchie armi e le vecchie tecniche ci saranno ancora, così come ci sarà una modalità multiplayer con nuovi personaggi e nuove modalità online. Come se non bastasse, in alcune parti del gioco vestirai di nuovo i panni di Altair, approfondendo la sua storia e aiutando a capire meglio il misterioso personaggio di Assassin’s creed 1. Molto altro ancora vi aspetta in Assassin’s Creed Revelations, quindi non esitate e compratelo, ci vedremo nel multiplayer se lo farete ;) . Altro non posso dire ora tocca voi , e ricordate niente è reale tutto è lecito. Mauro Avete in mente la maieutica di Socrate? Quel metodo per il LA FELICITÀ DELLA DEMOquale, in poche parole, attraverso il dialogo vi è un arricchiCRAZIA. UN DIALOGO. mento delle due parti interessate? Questo saggio sembra Autore:E. Mauro ricalcare questo modello nel confronto intellettuale fra due G.Zagrebelsky titani: il direttore de "la Repubblica" e l'ex presidente della Editore: Laterza Corte Costituzionale, nonchè professore emerito dell'Università di Torino. Al centro del dialogo c'è Lei, la Democrazia. In un periodo caratterizzato da crisi di governo, defaults a ripetizione e spreads che sembrano delle montagne russe (purtroppo con pochi tratti in discesa), il discorso sull'importanza della democrazia è più che mai attuale. Bisogna capire che "il potere del popolo" non consiste solo nell'andare a votare ogni 5 anni (almeno si spera) degli emeriti sconosciuti, perchè la democrazia è anche altro. Come è spiegato nel capitolo "Democrazia della vita quotidiana", essa è presente anche nelle azioni di tutti i giorni: nel lavoro (vedi Pomigliano e Mirafiori), negli attentati violenti (tra cui il discutissimo "caso Moro") e anche nei rapporti con la Chiesa. Ogni individuo non può perdere la possibilità di scelta, diritto che dovrebbe essere inviolabile, perchè altrimenti la democrazia rischia di diventare populismo. Ed ecco che entra in gioco anche la politica, fattore che non va dimenticato nell'analisi dello Stato. E' esplicito il riferimento ad una persona in particolare, la quale alla fine ha dovuto fare i conti con le sue scelte, ma il discorso è ben più ampio, con il richiamo inevitabile al deficit democratico che sta causando una lenta ma inesorabile patologia della democrazia. Tuttavia, non si deve perdere la speranza e bisogna credere nella bontà della democrazia, nella convinzione che sia ancora una scelta che possa portare la felicità a chiunque voglia parteciparvi attivamente. "Siano dunque benedette le difficoltà" concludono i due autori, ma solo "se lei si riesce ad assumere non mestamente e passivamente come intralci, ma seriamente, anzi lietamente come sfide". Marco Anche in questo romanzo breve il protagonista, o meglio, "la" protagonista, è una quattordicenne alla scoperta del mondo che la circonda. Il suo nome è Yuko e, come è facilAutore: B. Yoshimoto mente intuibile, vive in Giappone insieme a sua madre. Editore: Feltrinelli Figlia unica, ha paura che la lontananza del padre per motivi di lavoro possa portare al divorzio e di conseguenza incrinare lo splendido rapporto che ha con la madre. Yuko ha la passione per il disegno e impiega la maggior parte del suo tempo libero in questa attività. Frequenta anche una scuola apposita, dove conosce Kyu, di cui si innamora follemente. Unico problema: lui ha il doppio dei suoi anni. Direi che non mi inoltro ulteriormente nella trama, contando anche l'esiguità delle pagine di questo romanzo che può essere considerato quasi come una fiaba moderna. Infatti l'autrice, come in tutti i suoi libri, riesce a ricreare un'atmosfera che ha un qualcosa di onirico, ovattato, pur rimanendo sempre ben salda alla realtà circostante. Inoltre, questo "primo amore", permette a Yuko di vedere tanti gnometti verdi, come delle fatine che un momento ci sono e quello dopo scompaiono. Pensate un po' la sorpresa quando scopre che non è l'unica che riesce a vederli... Non sarà certamente il capolavoro del secolo, ma l'ultimo romanzo della Yoshimoto pubblicato in Italia saprà regalare pace, speranza e serenità a tutti coloro che credono che il mondo non sia fatto solo di cose materiali e tangibili, ma anche di eleMarco menti invisibili, come la fantasia e l'amore. HIGH AND DRY. PRIMO AMORE Zurigo, poco prima della grande guerra. Carl Gustav Jung è un giovane e promettente medico che esercita la sua professione in un ospedale psichiatrico. Alle sue A DANGEROUS METHOD cure viene affidata Sabina Spielman, un'ebrea russa Regia: David Cronenberg affetta da gravi crisi di quella che al tempo veniva chiaAttori: V. Mortensen, mata "isteria" dovuti agli abusi subiti dal padre in tenera K.Knightley, V.Cassel età. Analizzando il suo caso, Jung si accorge del suo straordinario talento nel campo dell'analisi psicologica e le propone un posto al proprio fianco come assistente in alcuni esperimenti (tra cui quello sulla moglie stessa di Jung, all'epoca incinta). Sabina comincia gradualmente a guarire e, dopo poco tempo si iscrive alla Facoltà di Medicina, riportando risultati eccellenti. Frattanto, Jung, dopo avergli chiesto un colloquio, si reca a Vienna da Freud col quale comincia un'intensa corrispondenza che si protrarrà per molti anni. L'anziano medico è convinto di aver trovato un brillante successore, anche se fin dall'inizio Jung è critico verso il totale razionalismo di Freud e la sua propensione a vedere ogni disturbo come il sintomo di un problema sessuale. Poco dopo, Freud manda all'amico, perché analizzi il suo caso e cerchi di guarirlo, Otto Gross, brillante analista che avrebbe potuto contendere a Jung il posto di delfino del loro comune maestro, se solo non fosse stato dissoluto, nevrotico e dedito al bere. Prima di scappare dal sanatorio con la complicità di un'infermiera sedotta, Gross influenza Jung con i suoi discorsi sulla vanità della monogamia e lo spinge a cedere alla seduzione di Sabina, nel frattempo divenuta medico, che da sempre nutre una tormentosa passione nei confronti del suo medico e salvatore. I due divengono amanti. Da questo punto in avanti lo sviluppo della storia si basa sul turbolento rapporto fra i tre psicanalisti: dopo la scoperta dell'adulterio commesso da Jung, Freud inizia a perdere l'iniziale stima provata nei confronti del giovane collega e Sabina prende le parti del più anziano dei due. L'amicizia e il successivo contrasto sono pretesto per l'illustrazione delle diverse teorie e dei diversi metodi adottati. Cotty ete anche Dunque lettori...av leggere, di do voi av uto mo ltare le co as re, ca gio vedere, , no av reste cose recensite? Se re rec enalt preferito trovare è di dare io igl ns co sioni? Beh il , a pie’ 24 a gin pa a a un’occhiat di pagina…=) Dopo più di due anni dal loro debutto, tornano sulla scena mondiale i "Florence and the machine" con un nuovo ed imperdibile album, Ceremonials. La loro prima produzione, Lungs, ha riscosso giudizi positivi dalla critica e anche dal pubblico, portandoli alla vittoria dei Brit Awards 2010 con la canzone You've got the love, cover di Candi Staton magistralmente reinterpretata dalla band. Altri brani famosi tratti da Lungs sono la spensierata Dog days are over, l'indie-rock Kiss with a fist o la potente Drumming song. Nel 2010 la band inglese pubblica un nuovo brano, Heavy in your arms, contenuto anche nella colonna sonora del film Eclipse. Questa canzone fa da anello di congiunzione tra Lungs e Ceremonials in quanto vi è già presente il germe di qualcosa di nuovo, di solenne. Un ritmo più lento ma allo stesso tempo più penetrante, incessante. Questa musicalità è alla base di Ceremonials, rilasciato in Italia il 31 ottobre e ora disponibile anche in versione deluxe con quattro brani aggiuntivi e alcune versioni acustiche degli altri brani. L'album "standard" è composto da 12 canzoni accomunate da una sonorità difficile da catalogare in uno dei generi tradizionali, un mix tra Adele e Kate Bush, come afferma lo speaker radiofionico Alan Cross. Definire quest'album pop è riduttivo, rock impreciso, soul fuorviante. Il genere più vicino è il baroque rock, l'unione di tutti i generi sopra citati con un tocco di musica classica e strumenti particolari come arpa e campane. Tutti i brani hanno una forte connotazione suggestiva, effetto raggiunto anche grazie alla ripetizione continua di parole e suoni che gettano l'ascoltatore quasi in uno stato ipnotico. Ne è un esempio What the water gave me, singolo che ha anticipato l'uscita dell'album iniziando ad essere trasmesso già quest'estate. Il brano prende spunto dalla triste vicenda dell'autrice Virginia Woolf, morta annegata, e dal dipinto di Frida Kahlo, con l'intento di dare il senso di qualcosa di travolgente, come è l'acqua. La cantante, inoltre, spiega che la canzone parla anche di bambini risucchiati dal mare e di padri che tentano invano di salvarli. Da poco uscito è il terzo estratto, No light, no light, che è a mio dire il brano più rock dell'intero LP. Tema centrale è un amore finito, e voi direte "sai che novità". Sono d'accordo anch'io, ma Florence Welch riesce ad esprimere il dolore in una maniera tutta sua, carica di energia da sfogare. Non è un caso che la cantante, inizialmente, volesse chiamare l'album Violence, non inteso come forza bruta, ma come forti emozioni. Lo stesso vale per il singolo precedente, ovvero Shake it out, rilasciato in autunno. Il video rappresenta un ballo in maschera, che spiega il significato del titolo dato all'album. Florence fa riferimento ad un video omonimo degli anni '70 che rappresenta una scena molto simile. Il titolo le è subito entrato in testa ed è perfettamente calzante con il significato del CD in quanto afferma che cantare è una sorta di esorcismo ed assoluzione, è come uscire dal proprio corpo e mettere a nudo la propria anima: insomma, delle specie di cerimonie. Ecco spiegato il significato di Shake it out in cui la cantante parl a di fantasmi e mostri terrificanti che la tormentano. "It's hard to dance / with a devil on your back / so shake him off", ovvero "è difficile danzare / con un demone sulle spalle / quindi scuotilo via". La traduzione italiana fa perdere tutta la magia della canzone - un'atmosfera creata dai cori in sottofondo che ricordano i canti gospel, un coro che risuona nella testa - ma è indispensabile per spiegare come non si debba soccombere davanti ai dolori e alle difficoltà della vita. Bisogna essere pronti a rialzarsi e a ballare; godere così tanto della vita che ogni spettro verrà spazzato via. Marco Il Natale sul palco del Carignano L’indimenticabile opera umoristica di Eduardo De Filippo, messa in scena per la prima volta il 25 Dicembre 1931 a Napoli, ritrova tutt’ora l’applauso caloroso del pubblico torinese (tra cui forte presenza del Majorana) al Teatro Carignano. Dall’ 8 al 20 Novembre infatti è ritornata sul palco dello storico teatro la bellissima commedia in dialetto napoletano, che racconta il dramma di una famiglia complessa nella sua semplicità, tenuta insieme dalla pazienza di Luca Cupiello e dall’amore di Concetta per i figli, ma minacciata dalle infinite incomprensioni, presentando diverse situazioni paradossalmente ambigue … alquanto divertenti! I Cupiello si apprestano a festeggiare il natale in famiglia, La locandina della con Luca e Concetta, i figli Tommasino, Ninuccia e suo rappresentazione del 1931 marito Nicola, lo zio Pasquale e, a sorpresa di tutti, Vittorio, l’amante di Ninuccia. Luca, uomo più che ozioso, con una passione maniacale per la creazione del presepe, si vedrà causa e vittima della rottura fra la figlia e il genero, riuscendo nel contempo a smascherare il poco sopportato figlioletto, ladruncolo di professione, Tommasino. La sua povera anima dovrà anche sopportare le continue scaramucce tra suo fratello e lo stesso figlio, i quali non riescono a trovare pace nemmeno il giorno del santo Natale. Tra liti e svenimenti, ruberie e bugie, presepi, regali improvvisati e imprevisti molto imprevisti, il natale con i Cupiello vi terrà sicuramente incollati alle poltrone. Finale da rivivere/rivedere, ma non voglio dirvi di più! Voglio solo che sappiate che il divertimento è una costante che vi accompagnerà per l’intero spettacolo, fatta eccezione Gli attori in scena al Carignano per quei momenti di incredibile pathos capace di tenervi col fiato sospeso, col cuore in fremito, nella speranza che il dramma possa trovare un suo lieto fine. Sappi La stagione delle manifestazioni Come ogni anno la stagione delle manifestazioni è iniziata. Ad aprirla è stata quella del 7 ottobre, tenutasi nelle piazze delle principali citt{ italiane, contro i tagli all’istruzione pubblica. C’era anche il nostro Majo seppur con un numero piuttosto basso di partecipanti, dovuto forse alla scarsa informazione. Il ritrovo era in Piazza Arbarello alle 9.00 e da lì il corteo ha iniziato la manifestazione, autorizzata fino in Piazza Castello. Possiamo dire che, salvo alcuni episodi di cui avremmo potuto fare anche a meno (come il lancio di uova contro alcuni edifici pubblici), sia stata una manifestazione abbastanza tranquilla e pacifica. Prima del ’68, quando in Italia si è avuto il primo vero movimento studentesco, vi erano state solo mobilitazioni da parte di studenti universitari che però non avevano mai agito contro problemi relativi all’istruzione in generale, ma sempre su temi più propriamente politici. Gli anni ’70 segnano quindi il vero inizio di tutta una serie di manifestazioni e movimenti studenteschi importanti, che partono aggregandosi ai movimenti delle classi operaie in lotta contro il sistema. Ritornando alle manifestazioni che si stanno tenendo in questo periodo, abbiamo volontariamente deciso di non parlare degli episodi di violenza che si sono verificati a Roma il 15 ottobre perché pensiamo che siano state spese fin troppe parole. Vorremmo concludere scrivendovi le ultime frasi dell’editoriale del direttore de “La stampa”, Mario Calabresi, sperando che vi possano far riflettere: “Ragazzi, il futuro e' vostro se imparate subito a rifiutare la violenza, a non tollerarla mai, a isolare chi la predica e la mette in atto, a denunciarla il giorno prima e non quando ormai il corteo e' partito. Il futuro esiste se ve lo costruite con speranza e tenacia e se non ve lo fate scippare da chi non crede in nulla.” Eliana&Martina Andiamo a caccia di cacciatori! Partiamo con una citazione... “la caccia sarebbe uno sport bellissimo se anche gli animali avessero il fucile”. Sarebbe perfetto. Giochiamo alla pari no? Oppure, cacciatore, ti piace vincere facile?? Ho sempre sentito le più svariate definizioni del termine caccia, che partono da “gioco” fino a “sport” e le trovo tutte quante assolutamente incredibili. Come definireste voi un’uccisione di un essere indifeso e, voglio sottolineare, di un essere vivente? Perché è questo che sono gli animali, vivi, proprio come me e voi. Ragazzi, non siamo più nella preistoria quando l’uomo doveva cacciare per non lasciarci le penne, perché all’epoca non esistevano i cosiddetti supermercati. Ora, non pensiamo che il cacciatore sia una persona che non si può permettere la carne, perché non è assolutamente così. Sapete quanto costa un fucile? Fino a 1500 €, non considerando le cartucce e i vestiti (eh gi{, occorre persino l’abbigliamento adatto all’occasione!!) Noi cittadini torinesi e non solo ci siamo riuniti per manifestare il 19 Settembre, formando un lunghissimo corteo che urlava slogan e agitava coloratissime bandiere. Neanche la pioggia ci ha fermato! E perché proprio il 19 Settembre? Perché dal giorno seguente, è ufficialmente aperta la stagione venatoria 2011/2012. E perché proprio a Torino? Perché nel 2012 ci sar{ un Referendum regionale, per chiedere di ridurre l’attivit{ venatoria, escludendo 25 specie dalla “lista nera” degli animali che possono essere cacciati, e per eliminare l’uccisione di animali da parte di aziende private. Ecco quali sono le nostre armi: le armi giuridiche. Se si raggiungesse il quorum, probabilmente, il Piemonte darebbe il via alla riduzione delle attività venatorie in tutta Italia. No alla morte, SI’ ALLA VITA! Eva :) Caro Spicilegio, Sono un’alunna del terzo anno, e mi sono infatuata di un ragazzo più grande di me che fino a poco tempo fa veniva in questa scuola… E’ il classico ragazzo attraente: occhi chiari, riccioli d’oro e fisico d’atleta…Insomma, perfetto ! Non fosse per un PICCOLISSIMO problema… IL SUO CARATTERE ! E’ un Don Giovanni !!! Sono ormai diversi mesi che gli vado dietro, e penso che questa volta sia molto più di una semplice cotta, ma forse lui non sa nemmeno che esisto… A scuola era sempre circondato da ragazze, e alcuni miei amici che lo conoscono mi hanno detto che diverse volte ha avuto due fidanzate contemporaneamente e che, quindi, non c’è da fidarsi. Io, però, proprio non riesco a smettere di pensare a lui e continuo a credere che probabilmente, dopo tante avventure, io potrei essere la ragazza giusta per fargli rimettere a posto la testa. Come farmi notare? Come fargli capire che per me lui è importante? E soprattutto, caro Spicilegio, cosa mi consigli di fare? Devo lasciar perdere o no? Grazie in anticipo, un saluto! C. Caro Spicilegio, Mi chiamo V. e sto vivendo una situazione che mi lascia molto perplessa e confusa: é da ormai sei mesi che sono felicemente fidanzata,ma circa un mese fa ho conosciuto un ragazzo molto carino che si è dimostrato subito interessato a me…In più,quella sera ero ad una festa e avevo alzato un po’ il gomito,ed in più ero arrabbiata col mio fidanzato il quale, nonostante la distanza (abita fuori Torino),poco spesso si fa sentire… Ebbene,quella sera non è successo niente fra me e quel ragazzo (si chiama F.),però ci siamo scambiati i numeri e mi scrive praticamente ogni giorno per chiedermi di uscire o semplicemente per chiacchierare. Personalmente mi fa molto piacere,ma gli ho detto da subito che era meglio rimanere amici…Anche se,devo ammetterlo,la seconda volta che ci siamo visti,di nuovo ad una festa,e di nuovo sotto effetto dell’alcool, gli ho concesso un bacetto… Da quanto ho capito F. è il tipico donnaiolo, ma da come mi dicono gli amici in comune, è veramente interessato a me e ci sta rimanendo molto male a causa della mia ambiguità. Io, invece, non so davvero cosa fare…sono veramente innamorata del mio fidanzato, ma dalla sera del bacio penso spesso ad F. e anche se non voglio assolutamente rompere il fidanzamento mi sento a mio agio nell’immaginarmi accanto a lui… In più,continua a mandarmi sempre messaggi…Vi prego,datemi un vostro parere! Un abbraccio V. Ciao Cara C., Abbiamo discusso della tua situazione in redazione, e la risposta unanime è stata… LASCIALO PERDERE! Davvero, ci sono mooolti ragazzi migliori di lui, l’importante è non affliggersi e vedrai che prima o poi troverai “quello giusto” senza aspettare e sperare che sia TU quella giusta per lui… Non è mai bene pensare di poter cambiare qualcuno, perché il più delle volte sprechiamo tempo e rimaniamo delusi. Credimi, là fuori ci sarà sicuramente qualcuno che sa apprezzare il tuo animo gentile senza ferire i tuoi sentimenti… E’ solo questione di tempo! Come molti dicono, è proprio quando smetti di cercare il principe azzurro, che lui si presenterà alla tua porta! Animo! P.s. Per il momento dedicati alle tue amicizie, e chissà, magari qualche amico di amici… Un abbraccio! Ciao cara V. Ho spesso sentito parlare di situazioni analoghe alla tua… Credimi,in questi casi è più saggio lasciar parlare il tempo,perché solo esso ti potr{ portare le risposte che cerchi…Ad ogni modo,mentre aspetti per chiarirti le idee,ti consiglio di porti delle domande che ti aiuteranno ad andare oltre le ragioni del cuore… Questo ragazzo,F.,lo conosci molto bene? E’ facile prendersi delle cotte per qualcuno quando non lo si conosce per davvero ma,fidati,questo sentimento si trasforma in vero amore solo dopo aver imparato a conoscersi,sia nel carattere,sia nelle abitudini e,non meno importante,anche nelle piccole cose. Sicuramente tu ed il tuo ragazzo avrete già passato questa fase,ed è forse per questo che il tuo cuore con lui ormai batte più regolarmente rispetto alle prime volte…Un rapporto consolidato è nettamente più forte e stabile di qualche “stordimento” del cuore. Poi,da quanto mi dici,lui ha detto ai vostri amici di essere davvero interessato a te ed ogni giorno ti scrive…Allora,per esperienza mia e altrui ti posso dire che molte volte i ragazzi si invaghiscono senza essere troppo sicuri di quello che in realtà provano. Mi spiego meglio: spesso un ragazzo corteggia una bella ragazza senza,come dicevo prima,conoscerla davvero e perché,soprattutto,lei sembra contraccambiare. E’ una sorta di obiettivo,insomma: conquistare una ragazza non per vero amore,ma,nella maggior parte dei casi, farla cadere ai propri piedi per dimostrare a se stessi qualcosa. Sei davvero sicura che lui sia certo dei suoi sentimenti e che magari,pur inconsciamente,voglia solo portare a termine il suo “obiettivo”? Credimi,è facile essere confusi a quest’et{,sia per i ragazzi che per le ragazze,ma è meglio fermarsi e pensare piuttosto che lasciar vincere il sentimento dell’attimo… Specialmente se quell’attimo sono state solo due serate,un bacio,qualche bicchiere di troppo e qualche messaggio. Spero tu possa trovare una risposta ed essere felice della tua scelta, Un grande abbraccio. Cari lettori, eccovi finalmente a pagina 24! Ma...ma...ma...sorpresi? Eh sì, questa pagina è destinata proprio a voi!!! Facciamo un breve riassunto di ciò che può comparire in questa pagina: tutto ciò che rientra nei limiti della decenza e dell’educazione =) Per intenderci: non mandare messaggi anonimi nei quali si insulta chicchessia! Non chiedere ripetizioni tramite il giornalino. Non cercare di suscitare lotte furibonde con chiunque legga. Non sporgersi. Non usare in caso di incendio. (ok la finiamo xD). A parte ciò, tutto ciò che leggerete nelle pagine del giornalino può essere fonte di confronti di opinioni, testi scritti in tutte le lingue che volete (non ci scandalizziamo), disegni, vignette e chi più ne ha più ne metta! Lo spazio è vostro! Sentitevi liberi!!! Per ora vi salutiamo così, in attesa del prossimo numero, nel quale speriamo di poter occupare questa pagina davvero con i contributi dei lettori =)! Aurevoir! La redazione