CHIGIANA - UNICO SETT. 2005_CHIGIANA

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CHIGIANA - UNICO SETT. 2005_CHIGIANA
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Sono ancora otto versi assonanzati di lunghezza diversa, che
riprendono quelli del primo coro;
Ô Elie, ô Elie
sommes nous la race
maudite d’Achab,
les enfants d’Izebel?
Grâce, ô prophète, grâce!
Nous avons bu nos larmes,
nous avons bu notre sang,
nous avons bu notre fiel!
La scena I dell’atto III contiene il dialogo tra Anne e la
Nourrice. Le battute di Anna, sono accomunate al Coro dallo stesso
motivo simbolico dell’acqua purificatrice, motivo centrale della tragedia: l’Argolide “sitibonda” ha infatti come unica sorgente d’acqua
la Fonte Perseia il cui ruolo simbolico viene evidenziato nel Fuoco:
“Sotto la cittadella di Micene, nell’avvallamento, è una fonte detta
Perseia: la sola cosa viva in quel luogo, dove tutto è morto e bruciato. Gli uomini sono attratti verso di lei come verso una sorgente
di vita (…). Ogni sete umana si tende avidamente verso la sua freschezza. Si udrà attraverso tutta la mia opera il mormorio di quella
vena: l’acqua, la melodia dell’acqua…. L’ho trovata. In lei, nel
puro elemento, si compirà l’atto puro che è il fine della tragedia
nuova”.
Proprio nell’acqua della Fonte Perseia infatti Léonard farà
perire Hébé compiendo l’“Atto puro” e liberatorio.
Il terzo Atto del libretto si chiude con l’ode di Hébé, di 28
versi in terza rima, in cui la vergine canta il suo addio alla vita:
Vuos me voyez, mes soeurs,
voyez! Je m’abbandonne,
je bois mes derniers pleurs.
O ma douce Antigone,
fauve Cassandre, et toi
apprêtez ma couronne!
Je bois mes pleurs, je bois
Mon sang, je bois mon fiel,
puor la dernière fois.
Je regarde le ciel
Qu’emplissait l’alouette
De son hymne immortel.
Comme une pierre mouette,