CHIGIANA - UNICO SETT. 2005_CHIGIANA
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CHIGIANA - UNICO SETT. 2005_CHIGIANA
141 Sono ancora otto versi assonanzati di lunghezza diversa, che riprendono quelli del primo coro; Ô Elie, ô Elie sommes nous la race maudite d’Achab, les enfants d’Izebel? Grâce, ô prophète, grâce! Nous avons bu nos larmes, nous avons bu notre sang, nous avons bu notre fiel! La scena I dell’atto III contiene il dialogo tra Anne e la Nourrice. Le battute di Anna, sono accomunate al Coro dallo stesso motivo simbolico dell’acqua purificatrice, motivo centrale della tragedia: l’Argolide “sitibonda” ha infatti come unica sorgente d’acqua la Fonte Perseia il cui ruolo simbolico viene evidenziato nel Fuoco: “Sotto la cittadella di Micene, nell’avvallamento, è una fonte detta Perseia: la sola cosa viva in quel luogo, dove tutto è morto e bruciato. Gli uomini sono attratti verso di lei come verso una sorgente di vita (…). Ogni sete umana si tende avidamente verso la sua freschezza. Si udrà attraverso tutta la mia opera il mormorio di quella vena: l’acqua, la melodia dell’acqua…. L’ho trovata. In lei, nel puro elemento, si compirà l’atto puro che è il fine della tragedia nuova”. Proprio nell’acqua della Fonte Perseia infatti Léonard farà perire Hébé compiendo l’“Atto puro” e liberatorio. Il terzo Atto del libretto si chiude con l’ode di Hébé, di 28 versi in terza rima, in cui la vergine canta il suo addio alla vita: Vuos me voyez, mes soeurs, voyez! Je m’abbandonne, je bois mes derniers pleurs. O ma douce Antigone, fauve Cassandre, et toi apprêtez ma couronne! Je bois mes pleurs, je bois Mon sang, je bois mon fiel, puor la dernière fois. Je regarde le ciel Qu’emplissait l’alouette De son hymne immortel. Comme une pierre mouette,