Per essere sempre aggiornati sul mondo - FLAEI

Transcript

Per essere sempre aggiornati sul mondo - FLAEI
Roma - 00/00/0000 – Prot.
Roma, 15 Luglio 2015 – Prot. 133
Ai Segretari Generali Regionali
Alle Strutture Regionali
Alle Strutture Territoriali
Oggetto: Consiglio Generale FLAEI-CISL del 13 e 14 luglio 2015 – Relazione e Documento finale
Rimettiamo, in allegato, la Relazione presentata, dal Segretario Generale Carlo De Masi, al Consiglio Generale della
FLAEI-CISL il 13 e 14 luglio 2015 presso l’Hotel Londra & Cargill di Roma, nonché il Documento finale approvato
all’unanimità.
Il secondo giorno hanno partecipato, con un loro contributo, la Segretaria Generale della CISL Annamaria Furlan, il
Segretario Generale della FIT Giovanni Luciano, il Segretario Generale della FISTel Vito Vitale.
Nel corso dei lavori si è tenuto il Seminario dal titolo “Il Sindacato nell’era della dis-intermediazone” (vedi allegato).
Inoltre, è stato deciso che Conferenza Organizzativa Programmatica Nazionale della FLAEI si svolgerà nella prima
settimana di novembre 2015. Per garantire una presenza nazionale alle Assemblee regionali (Consigli Direttivi
Regionali allargati), vi invitiamo a comunicarci/concordare le relative date.
Cordiali saluti.
La Segreteria Nazionale
All.: c.s.
Per essere sempre aggiornati sul mondo elettrico consulta il sito FLAEI-CISL www.flaeicisl.org
CONSIGLIO GENERALE FLAEI-Cisl
Relazione della Segreteria Nazionale
presentata dal Segretario Generale
Carlo De Masi
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
1
Sommario
I disperati del Mediterraneo e il ruolo dell’Europa
La crisi economica e il rischio Grexit
3
4
La situazione del Settore e lo stato delle Aziende elettriche
10
Il rinnovo contrattuale
14
La Cisl del futuro
19
Cisl Reti - Come parte integrante del disegno Confederale
22
Le Persone della FLAEI
24
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
2
I disperati del Mediterraneo e il ruolo dell’Europa
Care Amiche e cari Amici,
molti si erano illusi che sarebbe stato possibile circoscrivere gli effetti della
crisi economica senza precedenti, che scuote il mondo dal 2008, dalla quale
si sarebbe usciti con un nuovo ciclo espansivo.
Come Sindacalisti della FLAEI-Cisl – abituati da una lunga storia e dalla
nostra cultura ad analizzare realisticamente fenomeni, problemi e situazioni –
non ci siamo di certo allineati a visioni di “Economistici” ottimisti che non
trovavano riscontro nella realtà.
Abbiamo preso coscienza, da subito, del “falò di ricchezza” prodotto da una
finanziarizzazione dell’economia senza scrupoli e dalla mortificazione della
produzione reale (basta rileggere le nostre precedenti Relazioni).
Si è trattato di un cortocircuito (per rimanere nel mondo elettrico) economico
globalizzato, che ha allargato la forbice della povertà, ha demolito patrimoni
industriali e di competenze, ha spinto fuori dal mercato del lavoro milioni di
Persone.
Si è generato un vero e proprio effetto domino sulla geopolitica mondiale,
trasformando una lunga stagione di stabilità in una turbolenza capace di
modificare, in forma prevalentemente conflittuale, gli equilibri di potere e
demografici del mondo, radicalizzando, a tutti i livelli, il distacco tra i Popoli
e le Istituzioni.
L’esodo sempre più massiccio dei disperati del Mediterraneo è una delle
conseguenze di questi sconvolgimenti, che hanno reso più nitida l’iniquità
nell’uso della ricchezza e la sua distribuzione planetaria.
Nonostante la crisi e l’assenza di una strategia comune tra gli Stati membri,
l’Europa deve rappresentare uno spazio fondamentale di democrazia e di
civiltà, un continente in grado di attrarre quei “ dannati della terra” che
cercano una opportunità di vita migliore.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
3
L’Europa deve farsi carico unitariamente del problema immigrati: ciò non
vuol dire limitarsi alla ripartizione delle quote di accoglienza, penalizzando
l’Italia nel ruolo passivo di porta del Mediterraneo.
Il nostro Paese, in particolare le Regioni del Sud, ha affrontato con
disponibilità e abnegazione la delicata emergenza, anche se si sono
verificate, in poche Realtà, situazioni imbarazzanti di ostruzionismo, oltre che
una mercificazione criminale della solidarietà e dell’accoglienza.
L’Italia da sola non ce la può fare: servono politiche attive dell’accoglienza e,
in parallelo, bisogna sviluppare, nei Paesi di origine, progetti di cooperazione
tesi ad una cultura di produzione e di ricchezza autoctona. Non a caso come
FLAEI, da tempo, sosteniamo il progetto “L’Europa abbraccia l’Africa”, un
tentativo di creare microimprese nel Continente africano, ed è in questa
ottica di solidarietà che, recentemente, abbiamo dato vita a “Elettrici senza
frontiere”, un’Associazione di volontariato, composta da Dipendenti e
Pensionati delle Aziende elettriche, nata con l’obiettivo di garantire l’accesso
all’elettricità, sicura, continua e rispettosa dell’ambiente, alle Popolazioni più
povere del pianeta.
Si tratta di azioni che nascono dalla nostra ispirazione di Sindacalismo
cristiano, da sempre solidale nella concretezza, perché tutti noi sappiamo
quanto la disponibilità di energia elettrica costituisca una condizione
ineludibile per attivare lo sviluppo produttivo, migliorare il benessere delle
Persone e garantire sopravvivenza e sostenibilità.
La crisi economica e il rischio Grexit
La situazione di emergenza, che si è venuta a creare nel nostro Paese con i
flussi migratori, si somma a mille altre ragioni di preoccupazione e di crisi.
Dal punto di vista internazionale il riflettore dell’opinione pubblica e dei
Governi è concentrato sulla Grecia e sulla snervante applicazione della
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
4
teoria dei giochi che ha contrassegnato il negoziato tra Tsipras e il suo
scudiero e le Istituzioni europee e internazionali.
Noi abbiamo quattro punti fermi: il primo è che un disegno europeo non può
prescindere, per ragioni storiche, culturali e di civiltà, dalla presenza
ellenica; il secondo è che la Grecia deve onorare i suoi impegni, attraverso
riforme strutturali compatibili con la possibilità di crescita; il terzo è che la
Grecia deve essere messa nella condizione di poterlo fare, al netto di
quell’approccio punitivo che sembra muovere la Governance europea e la
sua elite decisionale franco-teutonica; il quarto è che ancora una volta sulle
disgrazie altrui ha imperato una speculazione finanziaria, che ha bruciato
centinaia di miliardi di euro. Una squallida pratica da evitare ad ogni costo in
situazioni del genere.
La naturale centralità politica e mediatica del caso greco non deve
rappresentare un alibi per mettere da parte le grandi problematiche che
attraversano il nostro Paese e che, almeno per ora, ci impediscono di vedere
un filo di luce in fondo al tunnel.
Se è vero che la prima emergenza è quella di un’Italia che non cresce – ed
affronta la deindustrializzazione a colpi di cassa integrazione, contratti di
solidarietà e massicce ristrutturazioni aziendali – non bisogna dimenticare
che la crescita è un processo economico basato su fiducia e moralità
profondamente condizionate dal ruolo e dalla credibilità della Politica e delle
Istituzioni. Non possiamo esimerci dal sintetizzare in modo netto la scena
che abbiamo davanti: il Paese è in recessione perché la Politica è allo sbando.
L’Italia fa i conti con una crisi economica gravissima da affrontare all’unisono
e in maniera consapevole per far comprendere che solo la dimensione
collettiva ha un senso profondo e che, in una fase così delicata, nessuno si
può salvare da solo.
Alla crisi si sovrappongono la questione industriale e quella sociale, ovvero la
perdita di competitività del Paese, del suo sistema d’impresa e la
inarrestabile distruzione di capacità produttiva e di forza lavoro.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
5
Questo circolo vizioso ha prodotto una giovane generazione costretta a
pensare il lavoro come desiderio che non diventa realtà e un sistema
produttivo
che
espelle
sistematicamente
manodopera
e
attraverso
ammortizzatori sociali, brucia energie e competenze in un assistenzialismo
che illude ma, d’altro canto, uccide la speranza di un futuro migliore.
Come Sindacato, per quanto ci riguarda Cisl e FLAEI, facciamo il possibile
ma ci sentiamo, come direbbe Papa Francesco, una sorta di ospedale da
campo, nel nostro disperato tentativo di curare l’immediatezza delle ferite
sociali e occupazionali e di tenere in vita una prospettiva di ripresa e di
rilancio industriale e produttivo che fatica a prendere corpo.
La verità ha un risvolto politico: la spinta propulsiva che era sembrata
profilarsi con il nuovo corso di Matteo Renzi, sta rifluendo in una fragorosa
risacca. Col passare dei mesi il giovane Presidente del Consiglio ha impresso
al suo decisionismo un’impronta ferrigna, frutto di quella vertigine da
successo che ne ha animato scelte e comportamenti dopo le elezioni europee
del 2014. Questo approccio, stile uno contro tutti, ha convinto il Governo che
si possa procedere a tappe forzate sulla via delle riforme: travolgendo i corpi
intermedi, ignorando le sedi di mediazione degli interessi, bypassando le
formule bilaterali e concertative, oscurando il ruolo dei soggetti sociali.
La risposta del Governo alla recente sentenza della Consulta sulle pensioni
rappresenta un tassello emblematico della rottura del clima di fiducia tra
Governo e Cittadini. La Consulta, che piaccia o meno, riconoscendo
l’illegittimità di un provvedimento legislativa ha ristabilito – come è nelle sue
funzioni – il diritto e la legittimità costituzionale della norma. Il Governo ha
risposto alla sentenza con un decreto che definisce condizioni di rimborso
parziale, attraverso formule estremamente complicate. Renzi e Padoan, senza
aver consultato il Sindacato, hanno creato un precedente e cioè che nel
nostro Paese possono esistere diritti a metà.
Noi siamo assolutamente convinti della bontà di un metodo assai poco
renziano e cioè che per cambiare il Paese servono: dialogo, confronto,
dialettica, negoziato, mediazione.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
6
L’esatto contrario di chi, in nome di un decisionismo che spesso è soltanto
posa e selfie, preferisce entrare a gamba tesa come abbiamo visto con: il
provvedimento per la trasformazione in Spa delle dieci Banche popolari più
grandi; il cambio di vertice alla Cassa Depositi e Prestiti; l’intempestivo
richiamo verde sull’uso del carbone (vedi il nostro Comunicato).
Siamo consapevoli della complessità dei problemi e per affrontarli seriamente
serve un punto di vista responsabile e un approccio di merito comune. E’
quello che ha fatto la Cisl in questi mesi, intessendo una trama, anche al di
fuori delle Sedi istituzionali, portando a casa risultati importanti, a partire
dalle modifiche al Jobs act.
Tuttavia, crediamo sia necessario agire per sciogliere alcuni nodi gordiani e
per ridare fiducia ai Lavoratori ed energia alle Imprese e al Paese: è
fondamentale rilanciare la crescita e tendere alla massima occupazione.
E’ di un’attualità spaventosa, a tal proposito, la lettera che Mario Pastore
scrisse all’allora Capo del Governo Alcide De Gasperi (vedi il documentario
proiettato durante il Consiglio Generale del 10 luglio u.s. al Cinema Adriano
di Roma, sulla nascita della Cisl nel 1951 nello stesso luogo).
La nostra lunga esperienza sociale, solidale e di rappresentanza degli
interessi dei Lavoratori e dei Cittadini, ci ha insegnato alcune cose: senza
crescita non c’è occupazione; senza occupazione non ci sono consumi; senza
consumi non ripartono gli investimenti che generano nuova occupazione.
Si tratta di fenomeni macroeconomici innegabili, da cui partire per sviluppare
un nuovo ciclo espansivo legato allo sviluppo delle Imprese e non alle
politiche di rigore sul debito sovrano e gli interessi che dobbiamo sostenere.
Come FLAEI, operando in un Settore strategico, non intendiamo limitarci a
evocare un principio economico e a tratteggiare, quasi pittoricamente, le
linee augurali di un possibile circolo virtuoso, ma vogliamo collocarci dentro
il processo che deve spingere in direzione di una sfida della realtà.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati: crescita e lavoro è d’obbligo puntare
su uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
7
ambientale. Ciò può essere possibile attraverso un ruolo propulsivo della
Green e White Economy, di reti intelligenti, di generazione distribuita, di
mobilità sostenibile. Città, Industria, Strutture pubbliche e abitazioni,
governate in base alle abitudini di confort dell’utilizzatore, alle sue esigenze
energetiche, in virtù delle necessità logistiche, della disponibilità al consumo,
all’accumulo, al risparmio.
Su queste nuove frontiere è possibile ricostruire un impegno positivo in
termini
di
ricerca
applicata,
di
impiantistica,
di
tecnologia,
di
interconnessione, di nuove competenze e professionalità per rilanciare
l’occupazione migliorando il sistema energetico e infrastrutturale.
Al proposito, abbiamo elaborato un pacchetto organico di proposte che, a
nostro avviso, può rappresentare un’ottima base per aprire un confronto
sistematico e serrato con il Governo e con le Istituzioni.
In occasione del Forum Internazionale del Lavoro del 2015 a Milano abbiamo
lanciato due hashtag: per il lavoro #adottaungiovanedisoccupato, per la
formazione #adottaungiovanefuturo.
Ma abbiamo saputo anche dare veste concreta all’occupazione, in parallelo al
nostro hashtag sul lavoro, attraverso un processo contrattato di staffetta
generazionale, con un approccio responsabile e collaborativo, in grado di
costruire accordi, in quasi tutte le Aziende del Settore (a partire dall’Enel)
per migliaia di uscite non traumatiche accompagnate da migliaia di ingressi
di Giovani, oltre ad un’intesa, assolutamente innovativa, sull’alternanza
scuola-lavoro.
Questo è un modo creativo di garantire l’accesso dei Giovani al lavoro, perché
una società viva non può permettersi di tenere ai margini una generazione
che deve coltivare l’entusiasmo del futuro.
Purtroppo, negli ultimi anni è stata pianificata e realizzata nel Paese una
gigantesca operazione culturale finalizzata a convincere la maggioranza
dell’opinione pubblica che la ricerca di una piena occupazione si configuri
come una forma utopistica.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
8
Questa goccia cinese, diventata pensiero unico, legittimata da centrali
culturali, economiche e accademiche, ha finito per mettere in discussione
punti di vista consolidati e molte opzioni e ricette “laburiste” gettate al
macero senza alcuno spirito critico.
Per fortuna la scena è cambiata radicalmente con l’avvento di Papa Bergoglio
e del suo pontificato francescano, che ha rilanciato una visione incentrata
“sull’ umanesimo del lavoro” e su alcuni postulati: senza lavoro non c’è
dignità e la dignità è l’architrave della presenza dell’umano nel mondo.
Ecco perché è importante e profetico anche per noi sindacalisti rimarcare
alcune parole del Sommo Pontefice, che condividiamo e che ispirano la
nostra lettura dei processi economici e sociali: “Visioni che pretendono di
aumentare la redditività, a costo della restrizione del mercato del lavoro che
crea nuovi esclusi, non sono conformi a una economia a servizio dell’uomo e
del bene comune, a una democrazia inclusiva e partecipativa ”.
Il tema del lavoro e della sua difesa hanno trovato un terreno fecondo di
riflessione anche nella recentissima enciclica “Laudato sii” in cui la difesa
della casa comune planetaria si intreccia, indissolubilmente, con la difesa del
lavoro
inteso
come
identità,
dignità,
manutenzione
e
conservazione
rispettosa dell’ambiente.
Questa riflessione innovativa, elaborata da Papa Francesco, non ci coglie
impreparati, perché nel nostro piccolo di Sindacato del Settore elettrico
siamo impegnati da tempo nella “difesa del lavoro e nella crescita sostenibile
rispettosa dell’uomo e dell’ambiente”.
La situazione del Settore e lo stato delle Aziende elettriche
Le evoluzioni in atto, a livello planetario, rendono necessaria una politica
energetica globale basata su sistemi che non danneggino il pianeta e
consentano di riequilibrare le linee dello sviluppo.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
9
Come FLAEI riteniamo si debba partire dalla situazione del nostro Paese e
dalle trasformazioni che stanno modificando profondamente la struttura del
Sistema elettro-energetico italiano, caduto nel pieno di tutta questa
complessa dinamica, da quando ha abbandonato la sua natura dominante di
industria di pubblico servizio nel suo soggetto centrale di riferimento: l’Enel.
Grave si è fatta l’assenza di una politica energetica nazionale avente come
riferimento il bene comune, proprio perché alle ordinarie e comprensibili
difficoltà di coordinamento strategico delle risorse energetiche del Paese si
aggiungono, nella nuova condizione, tutte le debolezze delle distorsioni
mercatistiche, basta pensare: alla malcalibratura di tempi e misure di
sostegno alle energie rinnovabili; alla reticenza nel progettare investimenti
tenendo conto della fondamentale e dirimente “risorsa ambiente”; alla
lentezza nel valorizzare la fonte potenzialmente preziosa dei rifiuti.
Innanzitutto, va detto che il mancato decollo di un vero mercato europeo
dell’energia, e di quello elettrico in particolare, è frutto di un cronico
scollamento tra gli obiettivi fissati in sede europea e i diversi assetti
legislativi in cui ciascun Paese deve operare per conseguirli.
Di fatto la liberalizzazione del Settore elettrico non ha prodotto, per il nostro
Paese, risultati corrispondenti alle attese, perché a causa dell’assenza di
indirizzi strategici non è stato raggiunto il vero obiettivo: la riduzione del
costo dell’energia elettrica.
Il sistema Paese, in mancanza di una Strategia Energetica Nazionale e con un
mix di fonti inadeguato, sconta un’assenza strutturale di coordinamento, di
controllo e di programmazione rispetto a un’efficace politica energetica
nazionale, alla quale si associano fenomeni di opposizione di “pseudoambientalisti” e “a prescindere” rispetto alla realizzazione di qualsiasi
infrastruttura e l’incertezza nei meccanismi autorizzativi, aggravata tra le
altre cose dall’attuale legislazione concorrente Stato-Regioni.
E’ quindi necessaria una nuova Governance, capace di rilanciare la visione,
accompagnata da politiche in cui la logica industriale non soccomba ad
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
10
approcci
di
natura
finanziaria
e
speculativa.
Il
nuovo
orizzonte
è
rappresentato da un Sistema costituito da “aree elettriche” territoriali
autonome “distretti energetici-ambientali”, a sostegno dello sviluppo.
La sfida futura sta in ciò che ha scritto il Presidente dell’Autorità per
l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema idrico Guido Bortoni nella sua
Relazione Annuale sullo stato dei servizi e dell’attività svolta: “Il futuro
prossimo sarà appannaggio del vettore elettrico diffuso che, in qualità di
vettore energetico puro (da sempre non è fonte primaria), è diventato, in un
decennio, “il” fattore abilitante per la sostenibilità ambientale dell’energia, in
quanto integrabile con tutte le fonti moderne di energia primaria che si
possono convertire in elettricità”.
Diventa
fondamentale
far incontrare la rete elettrica con quelle di
comunicazione, con innovazioni tecnologiche e integrazioni organizzative che
conducano alla realizzazione delle smart grid e delle smart city.
Per rispondere a queste sfide strategiche, come FLAEI, abbiamo messo a
punto un decalogo di proposte che possa fare dell’elettricità, in un prossimo
futuro, il vettore unico per tutte le reti e un asset infrastrutturale strategico
per lo sviluppo complessivo del Paese.
Il Decalogo FLAEI prevede l’esigenza di:
 riaffermare l’universalità del servizio elettrico;
 attuare una Strategia Energetica Nazionale (SEN) o quanto meno
prevedere una programmazione energetica di breve/medio periodo;
 adeguare la struttura tariffaria alle scelte energetiche del Paese;
 istituire un Osservatorio partecipato dai Ministeri deputati (MISE e
Ambiente) e Parti sociali per attuare e monitorare la programmazione
energetica e gli iter autorizzativi;
 rafforzare il controllo pubblico sugli Asset strategici del sistema Paese
(Reti) anche attraverso la partecipazione di C.D.P dell’azionariato dei
Dipendenti e dei Fondi pensione dei Lavoratori, prevedendo una
Governance sociale;
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
11
 promuovere la partecipazione diretta delle Istituzioni territoriali e delle
Comunità con l’utilizzo delle risorse energetiche locali, anche con
politiche di compensazione;
 rilanciare la ricerca applicata di Sistema;
 sostenere il risparmio e l’efficienza energetica definendo normative
stabili, certificazione/qualificazione delle Imprese e Auditing pubbliche;
 promuovere
una
nuova
comunicazione
istituzionale
sui
temi
energetici/ambientali capace di far crescere nel Paese una vera cultura
della sostenibilità;
 sottoscrivere presso la Presidenza del Consiglio tra tutti gli Attori del
Sistema elettrico un Patto sociale per lo sviluppo sostenibile.
In questo contesto, la FLAEI, anche alla luce delle considerazioni precedenti,
sul bisogno di processi a difesa dell’occupazione, ritiene necessario avviare
anche una profonda riflessione sulla Generazione termica, che negli ultimi
dieci anni ha subito una trasformazione con un impatto violento sia sui livelli
produttivi sia su quelli occupazionali.
La
liberalizzazione
internazionalizzazioni
del
delle
mercato
elettrico,
Imprese,
l’assenza
le
privatizzazioni
di
e
programmazione,
le
il
moltiplicarsi ex novo di impianti (prevalentemente a gas) hanno fatto sì che
la Produzione finisse per precipitare in uno stato di over capacity strutturale,
aggravata dalla crisi economica, dalla riduzione dei consumi, dalla crescita di
fonti rinnovabili e dalle politiche di efficientamento e risparmio.
L’utilizzo di criteri incentrati solo sulla redditività ha determinato la chiusura
di una serie di impianti con ricadute negative sul versante occupazionale e di
competenze che ben conosciamo. Una sorte che, con ogni probabilità, non
risparmierà gli impianti a gas di più recente installazione, assoggettati al
contenimento dei costi di esercizio e di manutenzione che si scaricheranno
inevitabilmente su sicurezza, affidabilità e occupazione. Senza contare, poi,
che i progetti previsti per nuovi impianti a carbone pulito, necessari per
completare la riconversione impiantistica e riequilibrare il mix di fonti
primarie utilizzate, sono stati sospesi o soppressi.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
12
Di fronte a questo trend, come Sindacato di categoria siamo chiamati a dare
una risposta che non può essere soltanto difensiva. Abbiamo il dovere di
essere, allo stesso tempo, riformisti e innovatori. Ciò significa trasformare un
problema di enorme portata e impatto in una necessità su cui lavorare e
confrontarsi con il Governo, le Istituzioni locali, le Imprese e i Lavoratori.
Come FLAEI crediamo sia possibile intervenire attraverso una piattaforma
organica, in grado di trasformare le difficoltà in opportunità di sviluppo,
occupazione e miglioramento della qualità della vita per i Cittadini.
A tal proposito, intendiamo sottoporre al Governo un piano di riconversione
impiantistica, sulla base della sottoscrizione di un protocollo trilaterale
(Governo/Operatori del Settore/Sindacati), finalizzato alla costituzione di una
Società di scopo, cui affidare la sicurezza del Sistema elettrico e la
riconversione degli impianti “fuori produzione” attraverso piani industriali ed
occupazionali formulati ad hoc:
 trasformazione/rewamping per acquisire competitività e mercato;
 riconversione di alcuni impianti (biomasse, termovalorizzatori, ecc.);
 smantellamento e trasferimento di centrali in altre aree di mercato (es.
Paesi in via di sviluppo);
 bonifica e messa in sicurezza dei siti per la destinazione ad altro utilizzo
(industriale, commerciale o sociale);
 ricostruzione con nuova tecnologia di parte della potenza dismessa.
Trattandosi di una Società di riconversione, bonifica e decommissioning
industriale, i costi necessari allo scopo potrebbero essere sostenuti anche da
una specifica componente tariffaria.
Sogin, Ansaldo, Nucleco e Aziende Municipali (per la raccolta e gestione dei
rifiuti) potrebbero consorziarsi con tale Soggetto o creare una rete di Imprese
a controllo pubblico, che, oltre al mercato italiano, dovrebbe proiettarsi su
quelli esteri, dove sono stimati investimenti per centinaia di miliardi di euro
per attività di bonifica ambientale e decommissioning.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
13
Queste nostre proposte a sostegno del Sistema Elettrico Nazionale non ci
distraggono affatto dalla quotidianità nel rapporto con le Aziende e con i
Lavoratori e gli Iscritti che rappresentiamo, anzi proprio perché intendiamo
aiutare le Imprese elettriche e le sosteniamo nel loro sviluppo, rivendichiamo
il prosieguo di un sistema di Relazioni industriali di alto profilo che si ispiri,
nel rispetto dei ruoli, alla non unilateralità delle decisioni, pur nella
consapevolezza di dover accompagnare insieme questa delicata fase di
transizione e rinnovamento, ma con un ruolo agito, e non da notai o da
spettatori, pena la messa in atto di azioni più incisive, come già avvenuto con
Enel, ACEA, E.On, Tirreno Power, ecc.
Cammina in questo spirito anche la nostra richiesta della necessaria riduzione
delle esternalizzazioni, che hanno fornito diffusamente così cattiva prova di
sé in questi anni sia in termini aziendali, sia in termini sociali, sia in termini
di qualità del servizio, finendo per raggiungere soltanto l’obiettivo di
“delegare per ridurre” le doverose responsabilità di una diligente gestione
delle funzioni aziendali.
Va in questa direzione, inoltre, l’esigenza di una più equa distribuzione tra
tempi di vita e tempi di lavoro, che è problema di organizzazione aziendale
lungimirante piuttosto che di banale estensione di durata giornaliera o
settimanale di orario o di quota straordinari. La buona organizzazione riduce i
tempi personali di presenza in Azienda e ne migliora la produttività
azzerando gli sprechi, ma deve riuscire in questo quadro, anche a
incrementare gli occupati, in condizioni di giusta compatibilità negoziale,
come richiede la FLAEI.
Il rinnovo contrattuale
Il contesto che attraversiamo evidenzia ancora una crisi che sta dando timidi
segnali di ripresa, ma ai livelli precedenti si tornerà non prima di 10/20 anni.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
14
Anche le Aziende Elettriche, al di là di una possibile “ripresina” (alcuni
indicatori che usciranno a fine anno, ci faranno capire bene se tutto questo è
vero), stanno facendo i conti con la crisi.
Dobbiamo far comprendere bene lo stato dell’opera ai Lavoratori, nel corso
delle assemblee di settembre: occupazione in calo, investimenti ai livelli
minimi,
tasso
di
innovazione
tecnologica
in
crescita
a
scapito
dell’occupazione, prospettive di trasformazione ulteriore del Settore (si
pensi all’efficienza energetica, al risparmio, ai sistemi di accumulo...).
Questa situazione rappresenta un ostacolo per la trattativa contrattuale, che
si avvierà dopo la pausa estiva: il contratto scade il 31 dicembre 2015 e
dovrà essere rinnovato per il triennio 2016-2018.
Guardando indietro possiamo dire di aver fatto bene il nostro dovere di
contrattualisti: immersi in un periodo in cui la contrattazione era di tipo
“difensivo”, siamo stati capaci di confermare gran parte delle tutele
esistenti. Le “spinte” delle Aziende sono state enormi, ma con altrettanta
caparbietà siamo stati capaci di mantenere in vita trattamenti significativi.
Ora lo scenario è ulteriormente mutato: alla crisi si aggiunge la voglia delle
Imprese di volersi svincolare da norme che trovano pesanti e non più in grado
di cogliere gli spazi di flessibilità e di produttività.
Diversi sono stati gli impegni contrattuali non attuati; non è questa la sede
per elencarli tutti: le varie Commissioni, gli Osservatori, la bilateralità in
generale, non hanno avuto il seguito che ci aspettavamo.
Va anche detto che le crisi aziendali, la vacatio in Assoelettrica (Direttore
Generale e Responsabile delle Relazioni Industriali) e le scarse sollecitazioni
sindacali, dovute ai motivi sopra accennati, hanno reso difficile dare seguito a
quanto convenuto nel testo contrattuale.
E’ arrivato il momento di fare un patto con le Aziende: noi ci impegniamo a
semplificare e snellire le richieste, loro debbono rendere cogenti gli
affidamenti e le intese che sottoscriveremo nel nuovo testo contrattuale.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
15
Anche l’assenza di regole certe e condivise, relativamente alla riforma della
contrattazione, rende incerta la previsione di un’azione unitaria incisiva.
Come avrete avuto modo di rilevare nel Comunicato unitario, di qualche
giorno fa, come Categoria degli elettrici abbiamo deciso di stringere un patto
unitario forte per cercare di tenere insieme le diverse sensibilità.
Neanche il clima tra i Lavoratori ci aiuta; c’è una diminuzione del livello di
fiducia nel Sindacato e ci sono aspettative divergenti tra di essi: chi non
rischia, chiede di avanzare nelle tutele (ed è una dinamica che condividiamo
anche se sarà difficile trovare orecchie attente nelle Delegazioni datoriali);
chi rischia il posto di lavoro, ovviamente, chiede il mantenimento dello
stesso e poco più.
Quale deve essere il nostro approccio su questo rinnovo?
Se partiamo dal fatto che una rivoluzione ci è già passata sulla testa e non
accenna a finire, dobbiamo assumere un atteggiamento realistico, avendo la
capacità di chiedere, nella piattaforma in elaborazione, cose possibili da
concretizzare. Dobbiamo avere la capacità di far capire ai nostri Associati, le
difficoltà in cui ci dibattiamo. Quando tornerà il sereno dopo la crisi che,
come detto, non sarà comunque quello dei decenni precedenti, vedremo
come riacquisire spazi che dobbiamo e intendiamo recuperare.
Sbaglia chi dovesse leggere queste nostre parole come una rinuncia
preventiva, anzi! Proprio perché vogliamo avere un approccio realistico,
siamo convinti che potremo conquistare spazi nuovi e diversi da subito solo
se sapremo scegliere bene le priorità negoziali. Non pensiamo ad un
arretramento delle tutele, ma ad una loro ridefinizione, magari a livello
aziendale, dove sarà più facile ragionare e cogliere gli obiettivi che ci
prefiggiamo.
Ciò rappresenta una nuova e positiva frontiera che la FLAEI, in linea con la
Cisl, ha indicato per tempo. Dobbiamo avanzare all’interno delle Aziende, con
meno vincoli rispetto al passato, derivanti dal primo livello di contrattazione:
questa è la condizione che la FLAEI vuole fare emergere durante la
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
16
trattativa contrattuale. Un decentramento ragionato, in grado di continuare a
dare ai Lavoratori tutele e garanzie, oltre ad un salario adeguato.
A livello di Settore cercare di tenere gli argomenti più importanti a cui non
intendiamo rinunciare; a livello aziendale, di contro, spostare tutto il resto e
giocare una partita che potrà vederci protagonisti a tutti i livelli: Nazionale,
Regionale ed RSU/RSA.
L’ambito contrattuale è un punto importante: il proliferare di nuove Aziende
non elettriche - pensiamo particolarmente alle Rinnovabili, ma anche al
mondo delle tante attività in appalto e al tema dell’efficienza energetica – ci
convince sempre più che dobbiamo coprire anche questi spazi con tutele più
attagliate. Tenteremo di far capire alle Aziende elettriche che forme “più
snelle” di contratto elettrico, possono aiutarle a gestire Aree all’interno delle
quali, spesso, registrano delle difficoltà nei rapporti con le Imprese esterne
(principalmente il mondo dei Call Center, i lavori sulla Rete, ecc.).
Anche sul versante della Solidarietà occupazionale di Settore vogliamo
rilanciare le nostre idee. Forse è ormai tardi per un Fondo specificatamente
destinato a questo scopo, ma introdurre meccanismi di protezione per i
Lavoratori occupati in Aziende in difficoltà, è per noi ancora un obiettivo
possibile che intendiamo raggiungere.
C’è poi un argomento che ci sta particolarmente a cuore: la Partecipazione.
La democrazia nel nostro Paese non sarà mai matura fin quando non si
consentirà ai Lavoratori e alle loro Rappresentanze di costruire sedi dove a
decidere si è in due. Le Imprese dovrebbero ammetterlo: volendo fare tutto
da sole, si sono avvitate in continui disegni riorganizzativi che hanno
complicato la gestione anziché semplificarla. Noi abbiamo la presunzione di
sapere cosa serve a Lavoratori e Imprese per fare insieme di più e meglio.
Fin quando non si convinceranno a farci partecipare con pari dignità,
otterranno rigidità nei rapporti che odorano più di passato che di futuro.
Come detto in precedenza, le altre parole d’ordine che scriveremo nella
piattaforma sono “semplificazione” e “decentramento”. Vogliamo fortemente
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
17
raggiungere un obiettivo: all’interno di ogni Azienda dobbiamo rivedere tutti
gli accordi in essere, sistematizzarli, aggiornarli, innovarli e puntare a dare
certezze nel medio e lungo periodo, tanto ai Lavoratori, quanto alle Aziende.
Deve finire il tempo dell’anarchia normativa. Le Aziende elettriche hanno
dimensioni importanti e non possono nascondersi dietro un dito. Dovremo
essere attenti nella scelta delle materie oggetto di decentramento.
Il tema dell’equo benessere dei lavoratori, in particolare, non può non
prevedere accanto al giusto status di reddittività delle Azienda il giusto
salario. Così come il “welfare” che, oggi in qualche modo, risente ancora di
semplice illuminata benevolenza aziendale. Invece, diventa fondamentale la
trasparente cointeressenza fra lavoro e capitale, estesa automaticamente
alla condivisione della solidità aziendale complessiva, comprendente, con la
ragionevole sicurezza del lavoro, quelle della salute, della previdenza e degli
istituti essenziali alla qualità di vita personale e familiare. La nostra
Categoria ha realizzato storicamente, anche in questo ambito, conquiste di
avanguardia, ma sempre vigilate dal criterio di compatibilità, che è quello che
tuttora guida e giustifica le nostre proposte contrattuali.
Condivideremo, nello stesso spirito, anche le situazioni di difficoltà oggettiva
delle singole Aziende, non chiedendo mai di sottrarci alla partecipazione ai
sacrifici occorrenti per assicurarne la prospettiva, ma sempre in un’ottica di
impresa-comunità. La solidarietà obbliga al lavoro efficiente e flessibile, ma
non
alla
distruzione
di
occupazione,
alla
riduzione
delle
tutele,
al
contenimento del Welfare.
Sia al primo livello che nelle Aziende, a partire dall’Enel, ove siamo in
spasmodica attesa di stabilizzare FISDE e ARCA, intendiamo avanzare sul
versante sociale, utilizzando anche la nostra recente ricerca “Welfare
aziendale e benessere sul
posto
di lavoro nel
Settore elettrico”,
commissionata dall’Università di Bolzano e oggetto di pubblicazione.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
18
La Cisl del futuro
Questo percorso di responsabilità categoriale, di buona rappresentanza e di
possibile contrattazione non può fertilizzare un Settore così strategico senza
la spinta propulsiva della Cisl.
Il documento confederale è focalizzato su elementi che condividiamo: il
bisogno di ritorno al futuro, il desiderio di guardare avanti, di immaginare una
sindacalismo del XXI secolo capace di attualizzare la lezione di Romani e di
Pastore, l’idea di realizzare una Cisl palestra di democrazia, luogo
trasparente e responsabile su cui costruire un nuovo modo di rappresentare
Lavoratori e Cittadini.
Come FLAEI sentiamo l’esigenza di inserirci appieno in questo solco di storia
e memoria, per riscoprire e valorizzare il senso più profondo della nostra
appartenenza alla Comunità Cislina, perché il nuovo corso rimodella non
soltanto un certo modo di essere sindacato ma anche la capacità di analisi e
di proposta per intervenire nella realtà che cambia.
Dobbiamo essere consapevoli che da sempre le scelte della Cisl hanno
caratterizzato la storia economica del nostro Paese, ed avranno un peso
importante, anche oggi, nell’economia, nel sociale, nelle relazioni industriali
e nel Movimento sindacale italiano.
Scelte che, purtroppo, devono fare i conti con diverse variabili: la crisi
economica, l’integrazione e la globalizzazione delle produzioni, i fenomeni
migratori, i cambiamenti sociali, la riforma del mercato del lavoro, i processi
di ristrutturazione e di riorganizzazione delle Aziende, gli alti livelli di
disoccupazione, le migliaia di lavoratori in cassa integrazione, la crescente
competitività che interessa i vari settori, la mancanza di infrastrutture,
l’inefficienza della pubblica amministrazione, la burocrazia, i fenomeni
malavitosi, la carenza di servizi alle Imprese e alle Persone, un diverso
equilibrio tra il tradizionale comparto manifatturiero e il nuovo sistema
industriale, ecc.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
19
Servono consapevolezza e coraggio per riconoscere che se non esiste più il
“grande sogno” di certo possiamo esprimere un’idea diversa e nuova di
futuro: dare sostanza e visibilità non al progetto di Paese che vogliamo, ma al
progetto di Paese possibile. Il nostro impegno, insieme alla Cisl, è quello di
restituire profondità e ampiezza all’azione sindacale per un disegno che tocca
le corde più sensibili della nostra identità riformista e contrattualista.
E’, quindi, necessario agire per rafforzare la Cisl e aiutarla a individuare gli
obiettivi essenziali che possono ristrutturare le fondamenta di uno Stato
capace di tornare a crescere economicamente e a fare della ricchezza uno
strumento per il benessere della Persona, dei Lavoratori e della Comunità.
Da una parte volgiamo il nostro sguardo all’azione che il Sindacato più
responsabile e rappresentativo del mondo del lavoro italiano sta mettendo in
campo sui temi generali legati allo sviluppo del Paese, dall’altra, guardiamo
con interesse alle strategie che la Cisl propone nella costruzione del
percorso organizzativo in una logica di razionalità e concretezza.
I criteri di valutazione per le riorganizzazioni aziendali si costruiscono dalle
analisi rispetto allo stato di salute delle Imprese: qualità dei prodotti o, come
nel nostro caso dei servizi offerti, capacità di ampliare gli spazi di mercato,
per noi incrementare gli iscritti, economicità e trasparenza, ovvero ridurre i
costi e seguire regole precise. Nel Sindacato spesso usiamo i criteri basati
sulla logica opposta: vediamo chi dobbiamo sistemare, per cui facciamo
progetti legati alle Persone o peggio alle poltrone.
Ovviamente, non dobbiamo trascurare che il Sindacato, a differenza di
un’Impresa, è rappresentato da Persone che devono avere un consenso e
che questo consenso si costruisce anche con le mediazioni politiche. Ma se
guardiamo in maniera prioritaria all’interesse dell’Organizzazione, dopo a
quello dei singoli, ci rendiamo conto come il percorso Confederale verso la
Conferenza organizzativa sia pieno di proposte che meritano il sostegno della
FLAEI, a tutti i livelli, soprattutto in questo scenario così complesso che non
ha precedenti nella nostra storia.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
20
Non ci dilunghiamo ulteriormente sul documento, perché andremo a fare
un’analisi più puntuale per trasformarlo in proposte e azioni concrete alla
nostra Assemblea organizzativa e contribuendo a quella di Cisl Reti e
Confederale. Esprimiamo una valutazione politica di condivisione e facciamo
una breve riflessione sugli Accorpamenti.
Le aggregazioni organizzative (a me piace chiamarle così), sia dei livelli
orizzontali che verticali, devono rispondere ad una logica di funzionalità e di
sostenibilità, perché le situazioni logistiche, le culture, la tipologia delle
Aziende, la presenza dei lavoratori non sono uniformi in tutte le Realtà
territoriali. Le specificità vanno valorizzate, non come motivazione per non
fare niente o peggio fare ognuno ciò che è più comodo per le Persone e non
per l’Organizzazione, ma per attuare scelte credibili, logiche e che funzionino
per Coloro che rappresentiamo.
Guardando gli assetti Confederali, è importante avere la possibilità di valutare
le migliori soluzioni per ottimizzare la presenza Cisl a livello Interregionale,
Regionale, Territoriale e Zonale sulla scorta delle esperienze fatte in questi
due ultimi anni. Quindi, se serve qualche correttivo ben venga.
Per quanto riguarda la realizzazione delle nuove Categorie, è importante che
tutte le Federazioni e non i Singoli abbiano gli stessi obiettivi, traguardando
l’efficienza, la logica organizzativa, l’affinità merceologica, la capacità di
essere presenti dove ci sono Lavoratrici e Lavoratori.
L’Assemblea Organizzativa, come ha precisato Annamaria Furlan deve
indicare percorsi, tempi e modalità di realizzazione. Definito quanto deciso,
non
possiamo
escludere
aggiustamenti/avanzamenti
in
funzione
delle
evoluzioni nel Paese e nelle Aziende. Il Congresso del 2017 è il punto di
arrivo su cui costruire le Federazioni del futuro. Le differenze fra i vari
progetti decisi devono essere solo tra le due ipotesi indicate dal Documento
confederale. Perciò, non si tratta di riscrivere le aggregazioni approvate, ma
di muoversi, in maniera costruttiva, all’interno di una progettualità di più
ampio respiro.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
21
Snellire l’organizzazione, valorizzare i servizi, puntare sui Giovani, facilitare
il rinnovamento di Quadri e Dirigenti sindacali, ridurre il numero dei
componenti le Segreterie, attuare modelli trasparenti e univoci per la
gestione delle risorse, rappresentano obiettivi che condividiamo, avendo a
riferimento che il punto fisso di partenza e di arrivo è il posto di lavoro; il
rapporto diretto con Iscritti e Lavoratori rappresenta l’unico elemento di
forza che ci fa mantenere ancora una buona credibilità, nonostante il
sentimento diffuso di disaffezione che percepiamo, soprattutto tra i Giovani.
Cisl Reti - Come parte integrante del disegno Confederale
Vorremmo completare il nostro ragionamento sul progetto organizzativo
confederale analizzando ciò che ci riguarda più da vicino. Il processo per la
costruzione di Cisl Reti è parte integrante di questa profonda trasformazione
della Cisl e rappresenta una sfida di sindacalismo fecondo per noi e per gli
Amici della FIT e della FISTel.
Viviamo in una società globale dove il Sistema delle reti è diventato una
decisiva realtà infrastrutturale, coinvolgendo in forme inedite gli Attori
internazionali dei servizi a rete, in un grande spazio condiviso in cui si
modificano assetti geopolitici e modalità verticali e orizzontali di confronto,
di organizzazione, di interazione.
Come Sindacato ci troviamo di fronte a una nuova sfida di primissimo piano:
ricostruire la nostra ragione sociale, la nostra cultura e la nostra
organizzazione per renderla capace di adattarsi alla proliferazione dei servizi
a rete.
Il Sindacato del futuro ha bisogno come l’aria di connettersi ai processi di
innovazione e interconnessione – anche alla luce di trasformazioni strutturali
irreversibili – e di sviluppare azioni e attivare sinergie trasversali di
riconfigurazione culturale ed organizzativa.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
22
Unitamente agli Amici della FIT e della FISTel abbiamo ideato un percorso,
condiviso dai rispettivi Congressi, per dare un contributo determinante alla
crescita del Paese e della Cisl. Assieme, convergendo nel grande disegno di
Cisl Reti, intendiamo essere protagonisti di un’esperienza di riferimento per
tutta la Confederazione e coltiviamo l’ambizione di raggiungere e tagliare
ulteriori traguardi futuri negli ambiti: organizzativo, del proselitismo,
contrattuale,
dei
servizi,
della
partecipazione,
della
bilateralità,
dell’azionariato, del welfare ecc., perché è sulle Reti che transiterà il
rilevante sviluppo del Paese, dell’Europa, del Mondo.
Non c’è più spazio e non ci sono più margini di movimento e di
sindacalizzazione in una strategia difensiva dell’autosufficienza. Per questo,
come FLAEI, abbiamo sempre guardato con favore e interesse le esperienze
aggregative
capaci
di
esprimere
un
fondamentale
desiderio
di
un
sindacalismo più lungimirante: ampliare i confini della rappresentanza,
mantenendo le peculiarità, le culture, le autonomie necessarie per garantire
una grande esperienza di successo.
Il nostro Consiglio Generale vuole essere una conferma del percorso e una
tappa importante per realizzare con impegno ed entusiasmo un grande
disegno unitario nella chiarezza politica e nella lealtà tra Persone responsabili.
Un progetto, come quello di Cisl Reti, non può che nascere e crescere in piena
sintonia con la direzione di marcia della Cisl, della linea politica che esprime
la Segreteria Confederale e dell’azione coraggiosa della Segretaria Generale.
Ricordando che Annamaria è salita su una macchina in corsa e si è dovuta
occupare
contemporaneamente
dell’equipaggio,
di
di
programmare
guidare,
la
di
cambiare
manutenzione
buona
ordinaria
e
parte
quella
straordinaria, di rispondere all’opinione pubblica che enfatizza le questioni
riguardanti Politici e Sindacalisti, di affrontare problemi tipici delle fasi di
cambiamento, di rincorrere missive palesi e occulte che poco hanno a che
fare con politica e merito. Questi sono i momenti in cui tutta l’Organizzazione,
Federazioni e Unioni all’unisono, deve andare nella stessa direzione per
agevolare il pilota nella sua corsa ed emarginare chi non è in sintonia.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
23
Chiarito ciò e senza inventarsi nulla di nuovo, basta riprendere i ragionamenti
che più volte abbiamo fatto, partendo dal lavoro comune di Via Salaria 30 e
proseguendo gli incontri con le Strutture regionali rispetto alle attività che in
periferia si possono svolgere insieme, completando l’analisi politica riguardo
a tempi e modalità del percorso, che ci dovrà proiettare, passando
dall’Assemblea Organizzativa comune, al Congresso del 2017.
Le Persone della FLAEI
Care Amiche e cari Amici,
la FLAEI ha appreso, dalla sua lunga storia, che nessuna stagione è estranea
a processi di cambiamento.
Ciò non ci deve scoraggiare, anzi ci deve aiutare a vivere i cambiamenti,
come una componente normale di questo delicato momento storico, che
diventano utili ed efficaci nella misura in cui li viviamo come protagonisti e
non come spettatori.
La sfida che ci attende questa volta è più importante: il Settore elettrico è
mutato significativamente, le Aziende si sono profondamente trasformate, il
lavoro sta rapidamente cambiando, il contesto Confederale - con il processo
riorganizzativo - sta avanzando. Dobbiamo seguire le dinamiche settoriali,
quelle Confederali, il progetto Cisl Reti e nel contempo continuare ad
organizzare al meglio le attività di presenza e di tutela nei posti di lavoro.
La FLAEI è una Federazione che ha fatto di questo assioma il suo punto di
forza ed in ragione di ciò è diventata la prima Organizzazione nel Settore
elettrico e continua ad accrescere la sua capacità di essere riferimento
credibile fra le Lavoratrici e i Lavoratori.
Le elezioni riguardanti gli Organismi del Fondo integrativo più grande del
settore, FOPEN, che coinvolge i Dipendenti Enel ed ex Enel, hanno
rappresentato un momento di soddisfazione per la Federazione, per la
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
24
Segreteria nazionale, per tutte le Strutture regionali e per gli Uomini e le
Donne che si sono impegnate in questa competizione e che ringrazio ancora.
Il risultato è stato positivo ovunque, in alcune Realtà entusiasmante.
Aumentare il consenso già alto, rispetto alle precedenti elezioni, era
un’impresa difficile, ma grazie all’impegno corale e comune ci siamo riusciti.
Con oltre il 45% dei voti abbiamo distanziato di ben 10 punti percentuali la
FILCTEM-Cgil. Quasi uno su due dei votanti ha scelto la FLAEI–Cisl.
Nelle elezioni degli Organismi di PEGASO, il Fondo delle Aziende ex
municipalizzate, i risultati, che pure sono stati positivi, hanno scontato il fatto
che la Cisl era rappresentata da due Federazioni (FEMCA e FLAEI) che non
hanno dato lo stesso apporto e nei vari seggi è emerso che dove c’era il
coordinamento FLAEI i risultati sono stati più alti.
Questo testimonia come sia significativa la sinergia fra le Federazioni, in
particolare nei contesti dove si hanno le stesse Controparti. Il recente
protocollo sottoscritto fra FLAEI, FIT, FEMCA, grazie al ruolo determinante
della Confederazione, rappresenta un elemento importante che rafforza
l’azione delle Federazioni che dovranno imparare a lavorare in maniera più
sinergica e coordinata.
Dobbiamo ricordare che sin dal 2003, come FLAEI, abbiamo lavorato per un
progetto che rispondesse allo slogan condiviso con la Confederazione “una
unica Cisl per ogni Azienda”. Il primo esperimento si concretizzò con
l’affidamento, alla FLAEI di Roma, della rappresentanza degli Iscritti Cisl in
ACEA dei Comparti acqua, gas, elettricità: i risultati positivi in termini di
crescita organizzativa sono stati evidenti.
Negli anni successivi il nostro impegno, sulla delibera Cisl, di sinergia e
collaborazione con la FEMCA, è proseguito e, nonostante il mancato
accorpamento del 2011, non si è mai interrotto, anzi ci ha portati alla nascita
di vari Coordinamenti (a2a, Hera, Iren, ACEGAS, ATHENA, ecc.).
Negli ultimi due anni, spinti dalla proposta confederale di realizzare Cisl Reti,
abbiamo intensificato anche i rapporti con il Comparto Ambiente della FIT,
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
25
sottoscrivendo, sulla base di un testo redatto dal compianto Alessandro Di
Passa,
il
documento
“Coordinamento
Multiutility”
per
una
rete
di
rappresentanza Cisl nelle grandi e piccole Aziende dei servizi locali, che
dialoghi e programmi azioni politiche/organizzative e di proselitismo.
L’importante passaggio realizza la volontà di avere “un’unica Cisl per ogni
Azienda”, quale elemento di sintesi e di collaborazione che dia una risposta
univoca a Iscritti e Lavoratori. Questa esperienza politica/organizzativa
permette di porre le basi per una reale unificazione di varie esperienze
locali e spingere il gruppo Dirigente in tale direzione.
Peraltro, dobbiamo prendere atto che anche le Associazioni datoriali delle
Multiutility hanno deciso di fondersi: il 16 giugno 2015 il Presidente Vallotti ha
presentato Utilitalia, la nuova Federazione nata dalla fusione di Federambiente e
Federutility. Il titolo di apertura della relazione è “Verso un nuovo paradigma della
rappresentanza”. I dati inerenti Utilitalia, che ci devono far riflettere rispetto alla
rappresentatività della Cisl, sono: Gas Acqua - 45.000 Addetti; Ambiente 42.000 Addetti; Elettrico - 11.000 Addetti.
I Giovani, che fanno fatica a comprendere le differenze, devono avere a
riferimento che in Azienda vi sia una sola Cisl: snellire e aggregare è l’unica
strada per stare insieme e per attrarre le nuove generazioni senza perdere storia
e identità.
Proponiamo di realizzare un evento di presentazione del Protocollo ai Segretari
Regionali ed agli Attivisti delle Multiultility, con la parteciperanno della Segretaria
Generale della Cisl e dei Segretari Generali delle tre Federazioni.
Contemporaneamente si potrebbe organizzare un Convegno dal titolo “Un
esempio concreto di confederalità del Territorio” a Vicenza o a Verona, sulla
base delle esperienze positive nate in questi anni, dove le sinergie delle
varie Federazioni e della Cisl hanno dato una risposta importante a tutti i
Lavoratori delle Aziende di prossimità che erogano servizi essenziali.
La FLAEI, come ben sapete, oltre al rilevante lavoro finora svolto avrà tante
altre cose di cui occuparsi. Non dobbiamo perdere di vista la quotidianità
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
26
della nostra missione: tutelare Iscritti e Lavoratori. Per farlo bene servono
sicuramente: idee, strumenti, regole, procedure, modalità, in poche parole
serve organizzazione, ma subito dopo servono le Persone.
Recentemente,
abbiamo
inviato
una
comunicazione
nella
quale
rappresentiamo la necessità di procedere nelle Realtà periferiche, a
prescindere da ciò che accadrà, che non dipende dalla nostra volontà, a fare
Iscritti, a dare sostegno e servizi agli stessi, a diventare sempre più attrattivi,
a ottimizzare l’impiego delle risorse, a valorizzare il ruolo dei Giovani, a
puntare al rinnovamento dei Quadri dirigenti, a continuare a svolgere il nostro
ruolo di leadership nel Settore e non solo.
Alla domanda ovvia: “Chi è il Sindacato del ventunesimo secolo, in una
situazione così impegnativa?”. Nel ventunesimo secolo, più che mai, il
Sindacato sono i Sindacalisti, anzi è quel singolo Sindacalista che di volta in
volta è a contatto con quel singolo Lavoratore o gruppo di Lavoratori. Più
che mai, cioè, la frontiera sono le Persone. Può sembrare una risposta
generica e persino banale, ma essa ci pone davanti a una precisa
responsabilità: quante diserzioni personali di ruolo, dietro il paravento del
grande esercito collettivo del Sindacato! Quanti mediocri Uomini politici
dietro la Politica predicata con enfasi! Quanti mediocri Manager dietro
l’Impresa così strenuamente perorata! Quanti Economisti incompetenti dietro
l’Economia delle parole complicate! E’ questo che, in fondo, spiega la
drammatica inadeguatezza del Paese rispetto alle sue stesse attese.
La FLAEI lo ha sempre sostenuto cercando di curare l’esempio personale e
la incessante formazione dei Sindacalisti. Certamente ci sono state pause di
rilassamento, ma questo spirito resta con forza il principio cui ci riferiamo.
La ripresa del Sindacato oggi significa per noi la ripresa del ruolo di ogni
singolo Sindacalista FLAEI, attrezzato, formato e informato.
L’Assemblea organizzativa rappresenterà l’occasione per fare cose concrete,
visibili, costruite nel merito, che riguardano la Federazione, ma anche le
Persone, senza mettere la testa sotto la sabbia e far finta che nulla accadrà o
che non ci sarà il Congresso del 2017.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
27
Ultimamente si è registrata al nostro interno qualche tensione di troppo, da
me immediatamente stoppata e chiarita con gli Amici del Nazionale, dovuta
ad incomprensioni che avevano fatto scattare tifoserie, anche se contenute e
senza bandiere e striscioni. Il confronto tra di noi deve riguardare: i progetti,
le idee, anche se diverse, il merito e, soprattutto, deve essere leale e
inclusivo.
Dobbiamo avere l’accortezza di scegliere i tempi giusti e i momenti
opportuni per procedere, con onestà e trasparenza, verso un progetto di
rinnovamento nella continuità di Strutture e di Persone: Segreteria Nazionale,
Segretari Generali Regionali, Comitato Esecutivo Nazionale, Consiglio
Generale.
Il futuro della Federazione e quello nostro dobbiamo saperlo costruire tutti
assieme, dando priorità all’Organizzazione e tenendo conto del difficilissimo
momento che viviamo.
Per tale obiettivo procederemo, come convenuto con la recente riunione dei
Segretari Generali Regionali, all’avvicendamento dei due Componenti la
Segreteria Nazionale, non come “atto dovuto” ma come volontà politica di
voler avanzare nella direzione di marcia che ci siamo dati allo scorso
Congresso. All’Assemblea Organizzativa di Federazione provvederemo a
rimodulare Commissioni e Gruppi di lavoro - interni ed esterni - con la logica
della Segreteria Nazionale allargata, finalizzata alla più ampia partecipazione.
Dobbiamo essere una Federazione viva, che proietta costantemente nel
futuro la propria funzione di tutela e di promozione del lavoro. Se c’è lavoro
ci
saranno:
Lavoratori,
Iscritti,
Persone
impegnate
a
tutelarle,
l’Organizzazione a livello nazionale e periferico.
In questo passaggio storico di crisi strutturale e di tempesta perfetta
dobbiamo saper focalizzare il nostro sguardo sui cambiamenti che investono
pesantemente anche gli assetti energetici e sulla necessità di garantire a
Lavoratrici e Lavoratori una rappresentanza forte e una contrattazione
sempre più efficace e puntuale.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
28
Si tratta di un cambiamento culturale, economico, finanziario che va
accompagnato intercettando esigenze
produttive, industriali, sociali e
occupazionali inedite. Per riuscirci è necessaria la nostra Gente, le Persone
della FLAEI, la sua coesione interna, la Formazione continua.
Dobbiamo essere un Sindacato nuovo e antico allo stesso tempo; proiettato in
avanti ma capace di custodire le identità e i valori di sempre. Dobbiamo
riscoprire tutte le nostre potenzialità di corpo intermedio, di cerniera
necessaria tra la solitudine del Lavoratore e del Cittadino e la dimensione
generale della Società, delle Istituzioni e del Lavoro.
Questo impegno ha bisogno di azioni e di iniziative capaci di scaldare i cuori e
di stimolare la partecipazione attiva e consapevole dei Lavoratori e degli
Iscritti.
Partecipare significa conoscere, sentirsi dentro la scena che si muove e nello
scenario che cambia; vuol dire incidere nella carne della quotidianità
lavorativa, scardinare l’inerzia delle altre Organizzazioni sindacali, imporre
azioni
migliorative,
alimentare
capacità
negoziali
diffuse,
incanalare
l’arroganza del Management delle Imprese nel duro e fecondo terreno del
confronto e della ricerca di soluzioni condivise, declinare gli approcci in una
dimensione attiva di affermazione del merito.
Questo processo di rafforzamento e di ricostruzione della rappresentanza
non può prescindere da un forte e riconosciuto collante tra di noi, da un
investimento sulla capacità, la determinazione e la volontà di saper stare
insieme e di condividere un percorso comune.
Abbiamo ricordato e rimarcato che la sfida della FLAEI si colloca all’interno
di una sfida più grande che riguarda e coinvolge Cisl Reti e Cisl: è un impegno
che posa lo sguardo sul futuro senza rimuovere il passato, un cimento che
serve per affrontare il cambiamento.
Il modo peggiore per affrontare i cambiamenti nel mondo del lavoro è pensare
che si possa rimanere fermi, o che peggio, si possa tornare indietro. Di fronte
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
29
ad una rivoluzione in corso si deve assolutamente cambiare la propria
capacità di rappresentanza e le proprie linee di politica organizzativa.
Quando al grande scienziato inglese Isaac Newton chiesero ragione delle sue
scoperte scientifiche sulla gravitazione dei corpi celesti, egli rispose: “Se ho
visto più lontano è perché stavo seduto sulle spalle dei giganti”.
Ecco: la FLAEI che abbiamo in mente è seduta sulle spalle di alcuni giganti
che ci hanno insegnato a contrattare, a essere e fare sindacato: Pastore,
Romani, Saba, Sironi; una lezione, la loro, che mantiene intatta la sua validità
e a cui, oggi come nel passato, continuiamo a ispirarci perché affrontiamo il
cambiamento supportati da una certezza che è la nostra stella polare: il
futuro deve avere ali robuste e radici antiche!
Grazie per l’attenzione.
Consiglio Generale FLAEI-Cisl 13/14 Luglio 2015
30
Documento finale del Consiglio Generale FLAEI-Cisl
13 - 14 luglio 2015 Roma
Il Consiglio Generale della FLAEI-Cisl, riunito a Roma il 13 e 14 luglio 2015,
approva
la relazione della Segreteria Nazionale, presentata dal Segretario Generale Carlo De Masi,
arricchita dal qualificato dibattito.
Guarda
con preoccupazione all’esodo biblico dai Paesi nord-africani, rispetto al quale la FLAEI è da
tempo impegnata con il progetto “L’Europa abbraccia l’Africa” e con la recente costituzione di
“Elettrici Senza Frontiere”, nonché agli sviluppi della situazione greca che, se non superata,
potrebbe avere ripercussioni sulla tenuta dell’Unione Europea con riflessi negativi nel nostro
Paese.
Ritiene
necessario, sul versante economico-sociale, ricercare soluzioni comuni che diano risposte
concrete alla crescita del Paese e alla massima occupazione.
Esprime
in tal senso, pieno sostegno all’azione coraggiosa e responsabile della Segretaria Generale Cisl,
Annamaria Furlan, e alla linea politica della Segreteria Confederale.
Evidenzia,
relativamente al Sistema Elettrico Italiano futuro, l’esigenza di una nuova configurazione, in
particolare per la Generazione termoelettrica, con interventi mirati, indicati dalla FLAEI nei
documenti presentati, da ultimo al recente “Forum Internazionale del Lavoro” a Milano, da
sottoporre al Governo, finalizzati a rilanciare il Settore e a garantire occupabilità e occupazione,
diretta e indotta.
1
Impegna
la Federazione tutta a seguire le crisi aziendali in atto, a partire dalle vicende di E.On., Tirreno
Power, Sorgenia, A2A, SOGIN, GSE, ecc. sollecitando il Governo, le Istituzioni e le Strutture
interessate a prodigarsi nella ricerca di soluzioni non traumatiche, ed impegnando il Governo
ad agevolare i percorsi autorizzativi degli impianti realizzabili e di dare seguito alle azioni più
opportune se il Governo non darà avvio ai “tavoli di analisi e programmazione”, a suo tempo
individuati, a seguito della manifestazione del 19 giugno 2015.
Apprezza
l’impegno della Federazione sul versante della Socialità ed i buoni risultati elettorali di FOPEN e
dell’ottima performance di Pegaso e delle elezioni RSU/RLS in A2A, nonché l’azione incisiva
della Segreteria Nazionale tesa a stabilizzare ARCA e FISDE, oltre alla interessante ricerca,
commissionata all’Università di Bolzano su “Politiche di Welfare Aziendale e Benessere dei
Lavoratori”, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati e che potranno essere utili per la
contrattazione di un Welfare a servizio delle Persone.
Condivide
la necessità, di avviare una fase negoziale del rinnovo contrattuale, per realizzare il contratto
possibile, con l’obiettivo di ampliare il confine contrattuale di Settore alle attività elettriche,
esternalizzate e in appalto, oltre a quelle tipiche future (rinnovabili, efficienza energetica, ecc.),
semplificare il contratto nazionale e ottenere un adeguato aumento retributivo non
trascurando il tema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
Ritiene
strategica la valorizzazione del secondo livello di contrattazione, in una logica di maggiori
ricadute economiche, di rafforzamento del Welfare sussidiario e di ampliamento degli ambiti
di Partecipazione e Bilateralità, sulla base di margini operativi che le Aziende dovrebbero
rendere disponibili, in considerazione della serietà sinora dimostrata dal Sindacato,
nell’accompagnare tutti i processi riorganizzativi e di mobilità, oltre che dell’atteggiamento
responsabile sul tema “dell’esercizio del diritto di sciopero”.
2
Rivendica
nei confronti delle Aziende, il prosieguo di un sistema di relazioni industriali di alto profilo che
si ispiri, nel rispetto dei ruoli, al riconoscimento concreto del Sindacato e della sua importante
funzione, evitando la unilateralità delle decisioni, nella consapevolezza della delicata fase di
transizione e rinnovamento. Relazioni basate su un ruolo agito da parte del Sindacato, pena la
messa in atto di azioni più incisive, come già avvenuto con Enel, ACEA, E.On, Tirreno Power,
ecc.
Esprime
apprezzamento per l’impostazione del Documento organizzativo CISL e per l’impegno al
rilancio
del
ruolo
Confederale
e
delle
Federazioni
attraverso:
lo
snellimento
dell’organizzazione, la valorizzazione dei servizi Cisl, la spinta al rinnovamento, anche
generazionale, legato alla capacità e alla competenza, l’introduzione di modelli trasparenti ed
univoci per la gestione delle risorse, la salvaguardia delle identità culturali, merceologiche e
contrattuali delle singole Federazioni.
Sollecita
alla Cisl un più deciso impegno sulla Formazione, sia per accompagnare la transizione culturale
che per le innovazioni, dedicata alla crescita di tutti i Responsabili sindacali per essere in grado
di affrontare le nuove sfide e l’evoluzione del mondo del lavoro, oltre che per trasmettere ai
Lavoratori consapevolezza dei veloci mutamenti in atto.
Sottolinea
la volontà di realizzare il percorso Cisl Reti, in linea con i deliberati già votati, a partire dalla
prossima Assemblea Organizzativa, attraverso un rapporto più sinergico con FIT e FISTel,
consolidando, con atti conseguenti, le necessarie autonomie nella logica di un grande disegno
politico unitario in sintonia con la direzione di marcia della Segretaria Generale Cisl e della
Segreteria Confederale, per realizzare la crescita degli Iscritti e il rinnovamento, a tutti i livelli,
nelle Federazioni, quindi in Cisl Reti e nella stessa Confederazione, oltre che per uno sviluppo
politico-organizzativo e contrattuale nell’area dei servizi, per i nuovi lavori e per le
interconnessioni tecnologiche, rispondendo prioritariamente agli interessi degli Iscritti e dei
Lavoratori.
3
Ritiene
anche importante il recente protocollo sottoscritto fra FLAEI, FIT, FEMCA, grazie al ruolo
determinante della Confederazione, come premessa per dare corpo ad un lavoro più
coordinato di tutta la Cisl, finalizzato ad una funzione di maggiore tutela da parte delle
Federazioni nelle Aziende dei Servizi a Rete.
Offre,
come è emerso dal dibattito, il massimo sostegno, in una fase così delicata, al Segretario
Generale, Carlo De Masi, e al Gruppo Nazionale, per riprendere in maniera compatta il cammino
verso una progettualità di rinnovamento nella continuità.
Roma, 13 luglio 2015
Approvato all’unanimità
4
Seminario formativo
Consiglio Generale FLAEI CISL
Roma - 14 luglio 2015 – ore 11:00
Il Sindacato nell’era della dis-intermediazione
Dalla mediazione sociale all’interlocuzione diretta: crisi delle tradizionali
strutture di rappresentanza degli interessi in una società poliedrica.
Programma
Discutono
Luciano Pellicani, Università Sapienza di Roma
Umberto Melotti, Università Sapienza di Roma
Claudio Gentili, Direttore Rivista “La Società”
Modera
Alessandro Polli, Associazione EN Research
Interviene
Carlo De Masi, Segretario Generale Flaei-Cisl
ore 13:00
Conclusioni
Annamaria Furlan, Segretario Generale CISL