28 febbraio Credito, le opportunità per dare ossigeno all`agricoltura
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28 febbraio Credito, le opportunità per dare ossigeno all`agricoltura
28 febbraio Credito, le opportunità per dare ossigeno all'agricoltura Un pacchetto di strumenti finanziari per dare ossigeno alle aziende del sistema agricolo in stato di cronica sofferenza creditizia. Il ministero delle Politiche agricole, l'Ismea e la Borsa merci telematica (Bmti) hanno presentato oggi al workshop «Credito e agricoltura: nuove opportunità per le imprese», organizzato presso l'Unioncamere, una serie di interventi inediti o rivisti in base alle nuove domande del settore. Il Fondo credito Tra le novità c'è il Fondo credito, previsto nel decreto liberalizzazioni, e pensato – come ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania– «per far funzionare meglio gli investimenti dei piani di sviluppo rurale». In pratica l'obiettivo è di semplificare le procedure e offrire garanzie agli istituti bancari. Oggi infatti un agricoltore che vuole realizzare un progetto con il cofinanziamento dei fondi europei per lo sviluppo rurale deve, da un lato avviare le pratiche con la Pubblica amministrazione, e dall'altro iniziare la trattativa con la banca per ottenere un mutuo che copra la quota a carico dell'azienda. Con il nuovo sistema invece saranno convogliate nel Fondo credito le risorse pubbliche per gli investimenti e in questo modo l'intera operazione (linea di credito e accesso alla disponibilità della parte pubblica) potrà essere effettuata presso la banca che tra l'altro, grazie alla liquidità garantita, potrà applicare tassi di interesse inferiori. La Borsa merci telematica Dopo una fase di sperimentazione da oggi è operativo l'anticipo delle fatture derivanti dai contratti telematici sui quali si può attivare anche la garanzia del credito per proteggersi così dal rischio di insolvenza. Il presidente di Bmti, Francesco Bettoni, ha spiegato che un aspetto assolutamente innovativo è la possibilità per gli operatori di assicurare l'85% del valore dei contratti. Bmti ha stipulato convenzioni con i sei maggiori gruppi bancari italiani. Un sistema anche questo, strategico, per immettere liquidità. La Borsa, istituita nel 2006, ha raggiunto 58.315 contatti telematici con 5,7 milioni di tonnellate scambiate e 1,6 miliardi di euro transati, oltre mille operatori accreditati e 86 soggetti abilitati all'intermediazione. «Un modello – ha aggiunto il ministro– solidamente ancorato alla reale produzione», ben lontano dalle discusse operazioni finanziarie che superano di oltre 100 volte l'entità delle transazioni reali e che hanno innescato spirali pericolose. Gli strumenti Ismea Piatto forte delle politica creditizia a favore delle imprese agricole restano poi gli strumenti Ismea che – ha spiegato il presidente dell'Istituto, Arturo Semerari– hanno iniziato a operare a pieno regime. Si tratta del Fondo di garanzia a prima richiesta, della garanzia sussidiaria che scatta in automatico, del Fondo capitale di rischio con partecipazioni dirette e indirette nel capitale delle aziende, della GCard,«un merito creditizio» rilasciato dall'Ismea e finalizzato alla garanzia a prima richiesta e infine del Rating, modello specifico per le imprese agricole realizzato in collaborazione con Moody's Kmv. Ora l'obiettivo è di far conoscere questi strumenti alle imprese agricole e alle banche, un ruolo di promozione che le Camere di commercio si candidano a svolgere in prima battuta. Gli interventi sblocca-crediti nel decreto liberalizzazioni Il ministro Catania ha inserito tra gli interventi sblocca-credito anche il discusso articolo 62 del decreto liberalizzazioni che introduce contratti scritti e tempi brevi di pagamento. Proprio ieri –ha annunciato – è arrivato il prima via libera dalla commissione in Senato anche se è passato l'emendamento che ha allungato di 7 mesi i tempi di applicazione vincolandone l'operatività a un decreto attuativo. Catania ha comunque difeso l'impianto del provvedimento che potrebbe valere in termini di liquidità spostata verso i produttori agricoli i 3 miliardi ipotizzati dalle catene distributive.