diario spirituale luglio 2014

Transcript

diario spirituale luglio 2014
Il Diario Spirituale
1º– Scegli un buon posto, se puoi, riunisciti con gli amici e fissa la durata della
meditazione (per lo meno 30 min). Se possibile, prega il Rosario prima o, per lo meno,
fa il Segno della Croce, prega un Padre Nostro e 3 Ave Maria.
2º- LEGGI IL BRANO del Giorno (Hai bisogno del Diario), senza preoccuparti di
sottolineare. Poi leggi di nuovo il brano, sottolineando le frasi che più toccano il tuo cuore e ti hanno colpito.
3º– Nella pagina a fianco, SCRIVI TUTTE LE FRASI CHE HAI SOTTOLINEATO. Infine,
scrivi di nuovo la frase che ti ha colpito di più (questo diario ha già le righe necessarie
per questo).
4º– Chiediti, ora, COME POSSO METTERE IN PRATICA, OGGI, QUESTA FRASE?
Quale GESTO CONCRETO posso fare per mettere in pratica questa Parola nella mia vita?
Dev’essere qualcosa di molto concreto: cosa VOGLIO FARE concretamente, oggi, per
vivere questa Parola? Fai quindi, UN PROPOSITO (piccolo, concreto, preciso, qualcosa
che la Parola mi invita a migliorare, una piccola cosa ogni giorno. Gesù non ha detto:
“Beati coloro che leggono la Parola”, ma “Beati quelli che la METTONO IN PRATICA”.
5º– Scrivi ora il tuo proposito SUL PALMO DELLA MANO e nel tuo Diario. Questo
proposito stia, per tutto il giorno, nel tuo cuore e nella tua mente, per viverlo il più intensamente possibile.
6º– LA NOTTE, dedica per lo meno 20 minuti per riflettere sulla giornata rispondendo a queste domande:
*COSA HA FATTO GESU’ PER ME OGGI? (Quali grazie ho ricevuto da Lui, oggi).
* COME HO VISSUTO IL PROPOSITO IN QUESTO GIORNO? (Racconta come hai
vissuto il proposito, scrivi, per lo meno 10 righe raccontando le esperienze che hai vissuto quando ti sei ricordato del proposito).
*SIGNORE, TI CHIEDO PERDONO PER... (Scrivi, con sincerità i peccati commessi
oggi. In questo modo sarà semplice confessarti e non dimenticare niente).
7º– RICORDATI SEMPRE DEI 5 SASSI: CONFESSIONE MENSILE, MEDITAZIONE
QUOTIDIANA DELLA BIBBIA, S.MESSA (Ogni giorno o quanto più possibile), Santo
ROSARIO quotidiano (3 misteri, 150 Ave Maria), DIGIUNO a Pane e Acqua il Mercoledì e
Venerdì).
Ass. Missione Belem Onlus
Vicolo Stati Uniti,5 – 30030
Sandon di Fossò-VE
tel/fax 041 466817
Missionari Lamezia T. (CZ)
Tel 0968 1950739
Cell 327 5720328
C.F. 90122070270
[email protected]
[email protected]
128
“... Vivremo e dormiremo con loro sui marciapiedi, sotto i ponti,
nelle piazze, per riscattarli dall’inferno dei vizi che li incatenano”
(Statuti Missione Belém n.20)
C
" ari figli!
Pregate e siate coscienti che senza
Dio siete polvere. Perciò volgete i vostri pensieri e il vostro cuore a Dio e
alla preghiera. Confidate nel Suo
amore. Nello Spirito di Dio, figlioli,
tutti voi siete invitati ad essere testimoni. Voi siete preziosi e io vi invito,
figlioli, alla santità, alla vita eterna.
Perciò siate coscienti che questa vita
è passeggera. Io vi amo e vi invito
alla nuova vita di conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." (a Marja 25/05/2014).
"Cari figli,
Vi invito ed accolgo voi tutti come miei figli. Prego che voi mi accogliate ed amiate come Madre. Ho unito tutti voi nel mio Cuore, sono scesa in mezzo a voi e vi benedico. So che voi volete da me consolazione e speranza, perché vi amo e intercedo per voi. Io vi chiedo di unirvi con me in mio Figlio e di essere miei apostoli. Perché
possiate farlo, vi invito di nuovo ad amare. Non c’è amore senza
preghiera, non c’è preghiera senza perdono, perché l’amore è preghiera, il perdono è amore. Figli miei, Dio vi ha creati per amare,
amate per poter perdonare! Ogni preghiera che proviene dall’amore vi unisce a mio Figlio ed allo Spirito Santo. Lo Spirito Santo
vi illumina e vi rende miei apostoli: apostoli che, tutto ciò che faranno, lo faranno nel nome del Signore. Essi pregheranno con le
opere e non soltanto con le parole, poiché amano mio Figlio e comprendono la via della verità che conduce alla vita eterna. Pregate
per i vostri pastori, perché possano sempre guidarvi con cuore puro sulla via della verità e dell’amore, la via di mio Figlio. Vi ringrazio ”. A Mirjana il 02 Giugno 2014
2
Adoro Te devotamente, oh Dio nascosto, Sotto queste apparenze Ti
celi veramente: A te tutto il mio cuore si abbandona, Perché, contemplandoTi, tutto vien meno.
La vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano Ma solo con l'udito si
crede con sicurezza: Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio,
Nulla è più vero di questa parola di verità.
Sulla croce era nascosta la sola divinità, Ma qui è celata anche l'umanità: Eppure credendo e confessando entrambe, Chiedo ciò che
domandò il ladrone penitente.
Le piaghe, come Tommaso, non vedo, Tuttavia confesso Te mio Dio.
Fammi credere sempre più in Te, Che in Te io abbia speranza, che
io Ti ami.
Le piaghe, come Tommaso, non veggo, Tuttavia confesso Te mio
Dio. Fammi credere sempre più in Te, Che in Te io abbia speranza,
che io Ti ami.
Oh memoriale della morte del Signore, Pane vivo, che dai vita
all'uomo, Concedi al mio spirito di vivere di Te, E di gustarTi in
questo modo[4] sempre dolcemente.
Oh pio Pellicano, Signore Gesù, Purifica me, immondo, col tuo sangue, Del quale una sola goccia può[5] salvare Il mondo intero da
ogni peccato.
Oh Gesù, che velato ora mmiro, Prego che avvenga ciò che tanto
bramo, Che, contemplandoTi col volto rivelato, A tal visione io sia
beato della tua gloria. Così sia.
127
Avvicinati al mio Cuore, che ha del balsamo efficace per
curare tutte queste tue ferite. Raccontami tutto, e fra
poco mi dirai che, come me, tutto perdoni, tutto
dimentichi, e in cambio riceverai la mia consolante
benedizione.
Temi per caso? Senti nella tua anima quelle
vaghe melanconie, che pur infondate non
tralasciano di essere deprimenti? Stendi le tue braccia
alla mia provvidenza. Sono con te; qui, al tuo fianco; tutto
vedo, tutto sento, non ti abbandono neppure per un
momento... . Ti senti evitato da parte di persone che
prima ti volevano bene, e ora dimentiche si allontanano da te, senza che tu gli
abbia dato il minimo motivo? Prega per loro, e io le riporterò al tuo fianco, se
non saranno di ostacolo per la tua santificazione. E non hai forse qualche gioia
da comunicarmi? Perché non mi rendi participe come a un buon amico...
Raccontami cos’hai fatto, dall’ultima visita che mi hai fatto, cosa ti ha
consolato e fatto sorridere il tuo cuore. Magari hai avuto gradevoli sorprese,
hai visto dissipati oscuri risentimenti, hai ricevuto buone notizie,
alcune lettere con dimostrazione di affetto; hai vinto alcune difficoltà, o sei
uscito da qualche slancio affrettato. Opera mia è tutto questo, e io te l’ho
offerto: perché non puoi manifestarmi la tua gratitudine, e dirmi
sinceramente, come un figlio a suo padre: "Grazie, Padre mio, grazie!"? Il
ringraziamento porta con sé nuovi benefici, perché il benefattore ama vedere
che è corrisposto...
Non hai nessuna promessa da farmi? Leggo, sai bene, in fondo al tuo cuore.
Gli uomini li si inganna facilmente; ma Dio, no. Parlami, poi, con tutta sincerità.
Sei fermamente convinto di non esporti più a quella occasione di peccato? Di
privarti di quell’oggetto che ti ha fatto del male? di non leggere più quel libro
che esaltò la tua immaginazione? di non maltrattare più quella persona
che ha tolto la pace dalla tua anima ?
Ritornerai a essere dolce, amabile e condiscendente con chi, per aver mancato
nei tuoi confronti, fino ad oggi guardi come nemico? Ora bene, figlio mio; torna
alle tue occupazioni abituali, al lavoro, all’ufficio, alla famiglia, allo studio... ; ma
non dimenticarti di questa grata conversazione che abbiamo avuto qui, nella
solitudine del santuario. Conserva, per quanto possibile, silenzio, modestia,
raccoglimento, rassegnazione, carità verso il prossimo. Ama mia Madre, che è
anche la tua, la Vergine Santissima, e ritorna ancora domani con il cuore più
amorevole, più disposto a consegnarsi al mio servizio. Nel mio Cuore troverai
ogni giorno nuovo amore, nuovi benefici e nuove consolazioni.
Concludi questo tempo prezioso con Gesù, pregando questa preghiera:
126
“La Missione Belem è della Chiesa”
10 Luglio 2010: Approvazione ufficiale della Missione Belém
nella Cattedrale di San Paolo-Brasile
“Luglio, mese della Missione, mese della Madonna del Carmelo, nostra madre e fondatrice.
Nel 2010 durante una missione di strada, dura e “fredda”, con molta pioggia e … una santa
allegria, avevamo vissuto la Solenne Messa dell'Approvazione della Missione Belem.
Tutto era stato infinitamente semplice: eravamo sulla strada e non c'era tempo per preparare molte cose. La notte precedente avevamo dormito nella Piazza da Sé ed eravamo andati direttamente alla Messa Solenne nella Cattedrale. In quella occasione abbiamo sentito
profondamente l'affetto della nostra Madre Chiesa: 3 Vescovi, il Cardinale, 19 Sacerdoti e 3
Diaconi hanno partecipato alla celebrazione, insieme a una moltitudine di fedeli che riempiva la Cattedrale, in un venerdì freddo e piovoso.
La Missione aveva solamente 5 anni e accoglieva già, più di 1.000 persone. Era stato il Cardinale stesso a volerlo fare in modo solenne, totalmente inaspettato per noi.
Eravamo rimasti immensamente felici. Sentivamo tutto questo come affetto di Maria per
noi, perché era il giorno della Madonna del Carmelo (perfino questo giorno era stato scelto
dal Cardinale). In quell'occasione ci siamo ricordati che anche la prima ispirazione di fondare la Missione Belem era avvenuta nel giorno della Madonna del Carmelo, 5 anni prima!”
3
Era chiaro che il piano era di Maria. Per questo invitiamo tutta la
Missione Belém a onrarla in modo
speciale in questo mese di Luglio
con la Novena alla Madonna del
Carmelo.
Ecco le Parole di sua Em. Odilo,
che ci ha accolti a nome della
Chiesa intera: “Oggi, proprio grazie a questo riconoscimento canonico della Missione Belém, noi
stiamo dicendo che la Missione
Belém non è solo iniziativa di P.
Giampietro. É sua sì, ma non è
solo sua.
ORA É OPERA DELLA CHIESA e la
Chiesa, attraverso la Missione Belém, vuole fare ciò che la Missio-
ne Belém fa come proprio carisma, che è il
Carisma del Vangelo e vale per tutta la Chiesa.
Prendersi cura dei poveri è ciò che Gesù
ordina di fare!”
Avviso importante!!!
PELLEGRINAGGIO
A MEDJUGORJE
18-23 AGOSTO
Ultimi giorni per iscriverti,
la Madonna ti aspetta
Partecipa!
4
di in seguito cosa vuoi che faccia per loro (chiedi le grazie che senti
necessarie per le persone che sono nel tuo cuore). Chiedi molto, molto, non
vacillare nel chiedere; mi piacciono i cuori generosi che arrivano a
dimenticarsi di se stessi, perché attenda alle necessità degli altri. Parlami
con sincerità, con chiarezza, dei poveri che vuoi consolare, degli ammalati
che vedi soffrire, di chi vuoi che ritorni sul giusto cammino, degli amici
assenti che vorresti vedere un’altra volta vicino a te...
Di per tutti loro una parola d’amico, parola dal profondo del cuore con
fervore. Ricordati che ho promesso di ascoltare ogni supplica che esce dal
cuore; e non deve forse uscire dal cuore la preghiera che mi vuoi dirigermi
per coloro che il tuo cuore ama in modo speciale?
E per Te, non hai bisogno di qualche grazia? Fammi, se vuoi, una lista
delle tue necessità, e vieni, leggila alla mia presenza (di a Gesù,
sinceramente tutto ciò che pesa nel tuo cuore e i tuoi desideri, raccontagli
tutto e butta in lui ogni tua preoccupazione).
E ora di francamente che senti: superbia, amore alla sensualità e
al denaro; che sei forse egoista, incostante, negligente... ; e chiedimi subito
che venga in aiuto ai tuoi sforzi, pochi o molti, che fai per togliere da te tali
miserie. Non vergognarti, povera anima! Ci sono in cielo tanti giusti, tanti
Santi di primordine, che hanno avuto gli stessi difetti! ma pregarono con
umiltà... ; e poco a poco si liberarono da essi (esponi a Gesù le tue
debolezze).
Almeno non vacillare nel chiedermi beni spirituali e corporali: salute,
memoria, successo nel tuo lavoro, affari o studi; tutto questo
posso darti, e lo do, e desidero che mi chieda purché non si opponga,
invece di favorire, e aiuti la tua santificazione. Di cosa hai bisogno? Cosa
posso fare per il tuo bene....?
Se sapessi i desideri che ho di favorirti! Poni ora stesso fra le mani alcuni
progetti? Raccontami tutto minuziosamente. Di cosa ti preoccupi? Cosa
pensi? Cosa desideri? Cosa vuoi che faccia per tuo fratello, per il tuo amico,
per il tuo superiore? Cosa vorresti fare per loro...?
E per Me? Non senti il desiderio della mia gloria? Non vorresti fare
qualcosa di bene al tuo prossimo, ai tuoi amici, a chi ami molto, e che vive
magari dimenticandosi di Me...? Senti per caso tristezza o malumore?
Raccontami, raccontami, anima sconsolata, le tue tristezze con tutti i
dettagli. Chi ti ha ferito? Chi ha offeso il tuo amor proprio? Chi ti ha
disprezzato....(racconta a Gesù ciò che ti ferisce di più)
125
PER LA TUA ORA DI ADORAZIONE
Inginocchiati davanti al SS. Sacramento, resta in
silenzio alcuni minuti e poi accompagna, con il
cuore, questa preghiera di San Afonso Maria de
Liguori:
“Mio Signore Gesù Cristo, ami tanto gli uomini che
rimani notte e giorno pieno di tenerezza e d'amore nel Sacramento Eucaristico aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a
visitarTi. Io Credo che Tu sei presente nel Sacramento dell'altare, Ti adoro dall'abisso del mio
niente e Ti ringrazio delle grazie che mi hai elargito, specialmente di avermi donato Te stesso in questo Sacramento, di
avermi dato come avvocata la Tua Santissima Madre Maria e di avermi chiamato in questa Chiesa. Saluto oggi il Tuo Cuore innamorato delle creature ed
intendo ossequiarlo per tre motivi: per ringraziarTi del grande dono eucaristico, per consolarTi di tutte le ingiurie che hai ricevuto in questo Sacramento dai Tuoi nemici e, come ultimo motivo del mio saluto, con questa visita
intendo adorarTi in tutti i luoghi della terra, dove Tu, nelle sembianze del
Pane Santo, sei meno adorato e più abbandonato. Gesù mio, Ti amo con tutto
il cuore e mi pento di aver offeso tante volte, nel passato, la Tua bontà
infinita. (Rifletti e chiedi perdono per i tuoi peccati recenti). Propongo con la
Tua Grazia di non offenderTi più e per ora, miserabile come sono, mi
consacro totalmente a Te: rinuncio e Ti dono tutta la mia volontà, gli effetti,
i desideri e quanto possiedo. Da oggi in poi fà di me e delle mie cose tutto
quello che Ti piace. Ti chiedo soltanto di concedermi il Tuo santo amore, la
perseveranza finale e l'obbedienza perfetta alla Tua volontà. Ti raccomando
le anime del Purgatorio, specialmente le più devote al Santissimo Sacramento
ed a Maria Santissima. Ti raccomando i poveri peccatori ed infine, mio caro
Salvatore, unisco tutti i miei desideri a quelli del Tuo amorevolissimo Cuore e
così uniti li offro all'Eterno Padre e Lo prego in Tuo nome affinché, per Tuo
amore, li accetti e li esaudisca.
(Ascolta Gesù che ti sta parlando...)
“Non c’è bisogno di molte conoscenze per farmi piacere, basta che mi ami
con tutto il cuore. Parla con me con la semplicità con cui parleresti con tua
mamma, tuo papà, con tuo fratello/sorella, con il tuo più caro amico.
Hai bisogno che faccia a qualcuno un favore, una supplica qualsiasi…? Di
il suo nome...., ben venga quello dei tuoi genitori...., dei tuoi fratelli.... e
amici....;
124
VASO D’ARGILLA
Mi chiamo Bruno dos Santos Jacinto, ho 26
anni, sono nato nella città di Abreu Lima,
in Pernambuco, ma sono cresciuto a San
Paolo in una famiglia umile e povera. Solo
pochi della mia famiglia erano lavoratori,
la maggior parte dei miei parenti erano
trafficanti, compreso mio padre che fin da
giovane faceva assalti e rubava molto. Un
giorno ha conosciuto uno, chiamato Luis,
ed è stato lui a insegnargli ad essere uno
dei trafficanti che guadagnavano più soldi
in quel tempo, era il 1987.
Avevo un anno quando anche mia madre
cominciò ad aiutare mio padre a vendere
droga, mio padre usava droga nella siringa
e questo lasciava mio padre molto allucinato e così aggrediva mia mamma. Mio
padre è cresciuto molto in fretta nel mondo del crimine e nel giorno del mio primo
compleanno, Louis ha programmato la sua
morte. Louis chiamò mio padre e chiese il
revolver per usarlo in un assalto. Con mio
padre c'era anche mio zio, suo fratello che
ancora oggi è trafficante. Mio padre prestò
il revolver a Luis che uscì e se ne andò. Mio
zio in quel momento, sentì una forte angustia nel cuore verso mio padre, ma non
immaginava che quel giorno, alla fine della
festa, sarebbe stata l'ultima volta che lo
avremmo avuto vicino.
Il giorno del mio primo compleanno, alla
fine della festa, Louis arrivò e chiamò mio
padre in un angolo della casa, senza che
nessuno se ne accorgesse, e gli sparò sei
colpi in testa. Mio zio vide in quel momento che mio padre stava agonizzando, stava
morendo. Louis nel frattempo, salì su
un’auto e scomparve. I miei zii passarono il
fine settimana per strada per trovarlo, ma
non riuscirono. Mio padre venne soccorso,
ma non ci fu niente da fare. Per la mia famiglia fu un momento molto difficile, mio
padre aveva 19 anni, mia madre ne aveva
solo 16. Io non capivo niente perché avevo
solo un anno. Nessuno dei miei zii riuscì a
trovare Louis. Lui venne preso dalla polizia
alcuni anni dopo, ma non per la morte di
mio padre, per altre faccende. Dopo tre
anni mia madre conobbe un'altra persona,
Ronaldo, il mio patrigno. Anche lui era
coinvolto nella droga. Presto mia madre
restò incinta e nacque mia sorella Nayara.
5
Dopo 5 anni mia madre cominciò a trafficare
con il suo compagno, nello stesso punto di
droga che era stato di mio padre e che era
rimasto fermo per alcuni anni perché nessuno aveva più venduto droga là. Ma questo
posto era frequentato da tossici e da altri
trafficanti della Regione. In poco tempo, la
vendita di droga crebbe. Mia madre e il suo
compagno, cominciarono ad avere vari nemici a causa della disputa per la vendita della
droga. Il mio patrigno si alleò ai miei zii e
insieme formarono una banda molto forte. Il
mio patrigno era in prima linea, mia madre
era la sua intermediaria, il braccio destro era
mio zio chiamato Edmilson.
I miei zii insieme al mio patrigno cominciarono a coinvolgere anche a me perché diventassi uno di loro e vendicassi la morte di mio
padre che non poteva passare liscia perché,
la vita si paga con la vita nel mondo del crimine. In quel tempo avevo 12 anni. Cominciai a imparare ad usare le armi, la droga, a
partecipare ad alcuni omicidi. Un anno dopo
il mio patrigno sì separò da mia madre per
questioni personali e mia madre restò socia
di mio zio Edimilson. Al mio tredicesimo
compleanno, conoscevo in tutti i sensi il
mondo del traffico della droga.
Il 2000 per me fu l'anno della grande tragedia della mia vita e della mia famiglia. Era
una notte molto piovosa, mia madre era
angosciata e anche il fratello di mia madre,
Donizetti, aveva dei brutti presentimenti,
pensava che quella notte sarebbe successo
qualcosa. In casa eravamo io, mia madre,
mia sorella Nayara, mia nonna, mio zio chiamato Josè Roberto, fratello di mia mamma.
Verso le 23 cominciò il terrore. Eravamo tutti
insieme dentro casa, quando entrarono 8
persone, compreso Louis, l’assassino di mio
padre. Questi chiamò mia madre e in quel
momento cominciò la tragedia. Mia madre
insieme a mio zio scesero la scala, mentre io
guardavo dalla finestra. Sentii un colpo al
petto, quando vidi l'assassino di mio padre in
6
persona, io l’avevo sempre visto solo in foto.
Quando arrivarono vicino al portone, lui cominciò a sparare a mia madre e mio zio; mia
madre restò indietro mentre mio zio cercò di
ripararsi dentro casa, ma fu colpito e cadde
davanti al portone. Mia madre cercava di
trascinarsi al suolo, ma era stata colpita da
circa 15 - 18 colpi. L'altro zio quando uscì
venne colpito da 10 colpi e restò lì. Io avevo
13 anni ed ho assistito a tutto. La mia disperazione fu enorme nel vedere tutta la mia
famiglia uccisa a sangue freddo. In quel momento chiesi a mia sorella Nayara di nascondersi sotto il letto mentre mia nonna non
camminava perché era paralizzata a causa di
un ictus. Louis e il complice spararono molti
colpi contro mio zio Donizetti.
Ho assistito a tutto, è stato orribile. Non sapevo cosa fare, nessuno veniva ad aiutarci e
la disperazione per vedere mia madre colpita, Louis l'assassino di mio padre che sparava
ai miei zii, si impossessò di me. Louis chiese
al complice di portargli il façao (tipo macete,
è un grosso coltello che si usa in campagna),
per tagliare la testa di mio zio che stava agonizzando. Cominciò a colpirlo in testa, era
terribile. Io cominciai a gridare di non farlo,
ma lui disse che mio zio sapeva il perché
stava morendo in quel modo. Fu orribile
vedere mio zio con la testa divisa in due da
quel coltellaccio. Mia madre non si muoveva
più e l’altro zio era morto. Sono salito sul
tetto (a terrazza) della casa e ho cominciato
a chiedere aiuto, ho preso alcuni blocchi e li
ho lanciati verso di loro e loro hanno cominciato a sparare nella mia direzione, correvo
ma sono stato colpito da tre colpi: 2 nella
gamba è uno ha preso di striscio la mia bocca. Caddi e svenni. Qualche minuto dopo mi
svegliai. Grazie a Dio, pur con molta difficoltà
a muovermi riuscii a chiedere aiuto, ma nessuno si avvicinava.
Spiritualità Belém: “Vogliamo lasciarci ferire e compenetrare dalla tragedia dei nostri
fratelli. In noi si deve incontrare la chiamata alla gioia trinitaria e l’abisso della disperazione degli ultimi, vittime di una ingiustizia che distrugge fino alle fibre più profonde
dell’essere e fa dimenticare l’immagine di Figli di Dio. ” (Statuti 133).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
123
Leggi oggi:
Isaia 15-16
Giovedì 31 Luglio
Per il Diario sp medita: 1Giovanni 4,16-21
Le altre letture sono: Sal 145(150); Mt 13,45-53
“CHI NON AMA IL PROPRIO FRATELLO CHE VEDE, NON PUÒ
AMARE DIO CHE NON VEDE”
L'amore che hai verso il tuo fratello più dimenticato o
l’”antipatico” è la misura esatta del tuo amore a Dio.
Da tre giorni stiamo meditando su questa meravigliosa lettera che
tanto unisce l'amore a Dio e l'amore al fratello.
Il nostro cuore ha una sola porta: chi la spalanca al fratello, senza
saperlo la apre a Dio; e chi la apre a Dio inevitabilmente la apre
anche ai fratelli.
1Giovanni 4,16-21
16 Noi abbiamo riconosciuto e
creduto all'amore che Dio ha
per noi. Dio è amore; chi sta
nell'amore dimora in Dio e Dio
dimora in lui.
17 Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione,
perché abbiamo fiducia nel
giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi,
in questo mondo.
18 Nell'amore non c'è timore,
al contrario l'amore perfetto
scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi
teme non è perfetto nell'amore. 19 Noi amiamo, perché egli
ci ha amati per primo. 20 Se
uno dicesse: «Io amo Dio», e
odiasse il suo fratello, è un
122
mentitore. Chi infatti non ama
il proprio fratello che vede, non
può amare Dio che non vede. 21 Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi
ama Dio, ami anche il suo fratello.
Davanti a casa abitava una donna di nome
Barbara. Lei aveva molta paura di aiutarmi ed
io imploravo che soccorresse mia mamma
perché sapevo che i miei due zii erano già
morti. Lei prese mia mamma e la portò all'ospedale. Arrivando là ci fu una grande sorpresa, scoprimmo che era incinta di 5 mesi, il
che rendeva ancora più grave la sua situazione. Quella notte fu molto difficile per me. Io
venni medicato e mi dimisero. I miei zii mi
cercarono per sapere tutto, mi nascosero
perché non dicessi niente ai poliziotti e feci a
loro tutti i nomi delle persone coinvolte con
mia madre, con i miei zii e con me. I miei zii
piangevano molto, non sapevano cosa fare,
con molta rabbia cominciarono a voler capire
la cosa, perché questo fatto coinvolgeva tutta
la famiglia a causa del punto di droga. Gli zii,
sia da parte di mio padre che da parte di mia
madre. Dopo 5 mesi mio zio aveva già preso
uno di quelli che avevano partecipato alla
strage. La rabbia nella mia famiglia era molto
grande.
Dopo un anno mia madre era guarita e senza
conseguenze. Mia sorella nacque e prese il
nome di Vittoria. Un anno dopo mia madre
volle trasferirsi per poter vendicare la morte
dei miei zii e di mio padre. Un giorno, dentro
la favela, ero armato, e stavo aspettavo mio
zio. Arrivò la polizia, mi perquisì e mi portò
alla Febem (carcere minorile) dove rimasi un
anno e un mese. La mia angustia là dentro
era insopportabile perché non avevo chi mi
aiutasse. Quando mi liberarono, cercai i miei
zii perché mi aiutassero ad uccidere gli assassini di mio padre. Alcuni mesi dopo ricevemmo la notizia che avevano ucciso il fratello di
mia madre, il più giovane, Jefferson di 24
anni che lasciava il figlio Wendel e la moglie
incinta di 8 mesi. Anche questo fu molto duro. La nostra ira aumentò ancora di più, cominciai la caccia per uccidere Louis, ma era
molto difficile ucciderlo, così cominciammo a
giustiziare i suoi complici.
Avevo appena compiuto vent'anni ed ero già
famoso nel mondo del crimine, come del
resto i miei zii. Cominciai a restare con loro e
questo mi faceva sentire meglio, ma mi ingannavo. Cominciai a montare i miei punti di
vendita della droga, tutto ciò che era di mio
padre divenne mio, ma io cominciavo a non
sopportare più quella vita e tutta quella
sofferenza. C’erano state troppe morti, avevo
una ferita molto grande nel cuore. Dopo alcuni mesi uccisero la zia di mia mamma, Martina, che era trafficante nel quartiere vicino.
Cominciamo ad entrare in disperazione.
Quello era un avvertimento per i fratelli, perché lasciassero tutto. Il nostro sentimento di
vendetta però era più forte. Passando il tempo cominciai ad essere molto cattivo, non
provavo più pietà per nessuno, volevo solo
vedere morte, le persone che avevano fatto
fuori la mia famiglia. Fu quando scoprimmo
l’indirizzo di Louis, allora cominciammo a
programmare la vendetta per la fine dell'anno, io avevo vent'anni.
7
Ci preparammo per ucciderlo il giorno di Natale. Ci appostammo davanti alla sua casa, lo
aspettammo, dopo un'ora arrivò con un complice. I miei zii cominciarono a sparare e uccidere entrambi e in questo modo ci vendicammo della morte di nostro padre e degli zii. I
miei zii continuarono poi ad uccidere quelli
che ancora mancavano, altri sparirono e in
questo modo mettemmo nuovamente pace
dove abitavamo. Ora potevamo continuare a
vivere normalmente le nostre vite. Allora
cominciai a fare le cose a modo mio, ad essere trafficante e montare la mia banda. Cominciai ad avere problemi con la polizia. Io
ero già conosciuto da qualcuno e incominciarono a chiedermi tangenti per non catturarmi. Finii per perdere il controllo della situazione. Passai il punto di droga ad altri e cominciai ad allontanarmi da tutto e da tutti.
Lasciai il traffico di droga e il crimine; mia
madre cercò una Chiesa e mi invitò ad andare con lei. Mi sentivo angustiato per aver
perso quasi tutti i membri della famiglia in
questa vita pazza. I miei zii da parte di mamma erano morti tutti e questo mi faceva
soffrire molto.
Una notte la polizia invase la favela e uccise
mio cugino Dener. Io cominciai a correre nel
bosco e loro sparavano nella mia direzione.
Non sapevo chi stesse sparando, ma ero
sicuro che erano poliziotti perché ero in ritardo di due mesi nel pagamento delle mazzette. Passai due giorni nel bosco e chiesi alla
Madonna di togliermi da lì e così trovai il
coraggio di arrivare a casa.
Mia mamma stava piangendo disperatamente pensando che mi avessero ucciso. Io presi
l'autobus e andai nel quartiere Boa Esperança dove c’è una casa di padre Gilson che io
avevo conosciuto dentro la Febem (carcere
minorile). Loro facevano pastorale là dentro
e avevano parlato di questa casa nel caso
qualcuno volesse essere aiutato. Il padre mi
invitava sempre a lasciare in fretta questa
vita pazza, ma io non gli davo retta. Oggi que-
8
sta casa accoglie i vecchietti. Là trovai Williams, io chiesi e ricevetti un grande aiuto.
Ricordo che mi disse che dovevo andare per
altri 30 minuti e arrivare alla casa San Damiano di Molokai e mi accompagnarono loro fino
là. Avevo ancora con me della cocaina e una
bottiglia di vodka, bevvi metà bottiglietta e
sniffai due dosi di cocaina e il resto lo buttai
via. Chiesi a Dio una vita nuova. Lì incontrai
la casa della Missione Belem, il coordinatore,
Saulo, mi accolse molto bene. Trascorsi i primi giorni piangendo perché non ce la facevo
più. Ringraziavo Dio per questa opportunità.
Dopo alcuni mesi feci il corso ABBA’ per assistenti e mi piacque molto, era tutto nuovo
per me. Dopo 5 mesi mi invitarono per essere coordinatore di quella stessa casa che mi
aveva accolto. Ero felice per quella opportunità. Il Diario Spirituale mi ha aiutato molto a
conoscere e comprendere la Parola di Dio è
un po' alla volta mi hai aiutato a prendere
coscienza dell'amore di Cristo e realizzare
una grande trasformazione nella mia vita.
Giorno dopo giorno, ho trascorso nove mesi
in quella casa che mi ha insegnato molto.
Poi diventai assistente nel Centro Araceli.
Tutti mi hanno sempre ricevuto molto bene.
Dopo 5 mesi ero il coordinatore. Tutto era
nuovo, ero felice per quella opportunità a me
affidata. Un po’ alla volta mi sentivo utile,
riprendevo la gioia e il piacere di vivere e
convivere, in questa famiglia che Dio mi aveva dato, chiamata Missione Belem, nella quale dono la mia vita per ogni fratello che Dio
mi affida. Leonidas, Anawim, venne a rimanere con me nel Centro e imparai molto da lui.
Dopo essere rimasto un anno in Araceli passai nel Centro di Jarinu dove rimasi 4 mesi.
Divenni assistente di Marzio Anawim e imparai molto anche da lui.
SEI ISPIRATO
DA DIO O DAL NEMICO?
REGOLE DI S. IGNAZIO DI LOYOLA
PER POTER CAPIRE!
1. - Il nemico è abituato a proporre piaceri
apparenti a quelle persone che di solito vanno
di peccato mortale in peccato mortale. Fa loro
immaginare piaceri e godimenti sensuali, per
trattenerle con sé con sempre maggior facilità
e accrescere i loro vizi e peccati. In queste
persone lo spirito buono ... risvegliando la
coscienza ad un senso di rimorso tramite il
retto giudizio della ragione.
2. - Il contrario della prima regola accade
a quanti cercano sinceramente di purificarsi dai
loro peccati, mentre procedono di bene in
meglio al servizio di Dio nostro Signore. In quel
caso Infatti, lo spirito cattivo è solito provocare
tristezza ed ansietà, creare ostacoli basati su
falsi ragionamenti, impedendo all'anima di
progredire ulteriormente. Lo spirito buono ha
la caratteristica di incoraggiare e rafforzare,
consolare, produrre lacrime, ispirazioni e pace,
di facilitare le cose togliendo gli ostacoli
affinché l'anima possa progredire
ulteriormente nelle opere buone.
3. - La consolazione spirituale - Chiamo consolazione quando l'anima è stimolata da un moto
interiore che la infiamma d'amore per il suo
Creatore e Signore… quando si spargono lacrime ispirate dall'amore del Signore, sia che si
tratti di dolore dei peccati …Chiamo infine consolazione qualunque aumento di fede, speranza e carità, e ogni gioia interiore che richiami
ed attragga verso le cose celesti e la salvezza
della propria anima, ispirandole pace e quiete
in Cristo nostro Signore.
4. Chiamo desolazione tutto quanto è contrario
alla terza regola, come l'oscurità dell'anima, il
tormento della mente, l'inclinazione ad amare
le cose terrene, l'inquietudine derivante da
molti disturbi e tentazioni che portano alla
perdita della fede, della speranza e della carità.
É pure desolazione quando l'anima si trova
completamente apatica, tiepida, triste e
separata dal suo Creatore e Signore. ...
5. In tempo di desolazione non si dovrebbero
mai fare dei cambiamenti, ma restare fermi e
saldi nelle risoluzioni e decisioni che ci hanno
guidato prima della desolazione, o alle decisioni osservate nella consolazione precedente. Infatti, come lo spirito buono ci consola e ci
guida nella consolazione, lo spirito cattivo guida e consiglia nella desolazione. Seguendo i
consigli del secondo spirito, non troveremo mai
la retta via per una giusta decisione.
6. - Sebbene quando ci troviamo nella
desolazione non dovremmo cambiare le
decisioni prese in precedenza, sarà
vantaggiosissimo intensificare la nostra attività
contro la desolazione. Lo si può fare insistendo
di più sulla preghiera…
12. - Il nemico agisce come una donna, giacché
è debole di fronte alla forza, ma forte se ha la
sua volontà. Poiché è natura di una donna
litigare con un uomo e perdere coraggio e
fuggire quando l'uomo si dimostri forte e
determinato, allo stesso modo se l'uomo perde
coraggio e fugge, la rabbia, lo spirito di
vendetta e l'ira della donna cresceranno oltre
ogni limite. Similmente, rientra nella natura del
nostro nemico diventare impotente, perder
coraggio e fuggire non appena una persona che
vive la vita spirituale resta coraggiosamente
salda davanti alle sue tentazioni, facendo
esattamente l'opposto di quanto egli
suggerisce. Se al contrario la persona comincia
a fuggire e a perdere coraggio nel combattere
la tentazione, nessuna bestia feroce sulla terra
sarà più feroce del nemico della nostra natura
umana che persegue nelle sue cattive
intenzioni con sempre crescente malizia.
13. - Il nemico agisce anche come un falso
amante che desideri restare nascosto e che
non vuol essere rivelato… perché sa che, una
volta scoperti i suoi ovvii inganni, non potrà
riuscire nei suoi infami disegni.
14. - Il comportamento del nemico somiglia
anche a quello di una guida militare che
desidera conquistare e saccheggiare l'oggetto
dei suoi desideri. Come il comandante di un
esercito …studia la forma e le difese di una
fortezza e quindi l'attacca nel punto più debole,
allo stesso modo il nemico della nostra natura
umana studia da ogni lato le nostre virtù
teologiche, cardinali e morali. Dove ci trova più
deboli e bisognosi riguardo alla salvezza eterna,
ci attacca e ci assale.
121
Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello:
Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém
vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello.
Paulo César da Silva: Casa São Gabriel, São Bernardo do Campo. Il fratello si impegna
ogni giorno con grande forza di volontà, spicca nella labor-terapia e nell’appoggio spirituale ai
fratelli che arrivano nella Triage. Siamo contenti di sapere che il fratello è saggio e disponibile.
Tiene pulito l’orto e il nostro lago. Dio si rallegra nel vedere il fratello che crescere nel suo impegno e in tutti gli aspetti della sua nuova vita.
Anderson Campos: Casa Santa Verônica, São Bernardo do Campo. Fra le molte testimonianze, abbiamo deciso di prendere quella di
questo fratello, semplice, che vive bene in comunità. Il fratello Anderson
sta aiutando in casa e si prende cura dei vecchietti. Si è sposato in Comunità e resta nel Centro durante il giorno, trasmettendo amore ai vecchietti. Lui fa un po’ di tutto: taglia i capelli, li accompagna dal medico, e
trasmette sempre un amore paterno. Parla loro della sua nuova vita con
Dio, e questo aiuta i fratelli a camminare e vedere che con Dio tutto va
meglio.
Poi andai a San Paolo a lavorare nel Progetto e questo mi aiutò molto, ma mi mancava qualcosa, il desiderio di vivere nella comunità era più forte nel mio cuore. Pensai varie volte di
andare via, per lavorare fuori, ma non riuscivo a concretizzare questo perché l'amore per la
comunità era molto forte. Lavorai per sei mesi nel Progetto, ma non ce la facevo più e parlai
con il Padre che io volevo essere comunità. Lui mi appoggiò molto, lasciai il progetto e misi il
mio cuore nelle mani del Signore e Gesù mi aiutò molto. Cominciai a prendermi cura della
casa San Bras, ma poi mi chiesero di seguire tutte le case di San Paolo e anche questo mi ha
insegnato molto.
Ho ricevuto anche un grande dono di Dio, ho potuto partecipare al corso per diventare ministro dell'Eucaristia. Dio mi ha fatto questo prezioso regalo di poter portare Gesù ai poveri.
Un altro dono è stato conoscere una persona che si chiama Vanessa, il mio direttore spirituale ha fatto il discernimento. Questo è stato nuovo e difficile, ma siamo riusciti insieme a concludere il discernimento e oggi siamo fidanzati nella comunità. Sono molto felice per tutte le
benedizioni che Gesù mi ha dato. Padre Gianpietro mi ha fatto poi l’invito di andare nel Centro Rainha da Paz a Jarinu, dove si trovano 230 fratelli. Sono stato per alcuni mesi responsabile del Centro e ora mi sta chiedendo un altro servizio. Sono felice di questa mia nuova vita
in Dio e ringrazio per la fiducia di tutti quelli che confidano in me.
Grazie di tutto mio Signore, grazie per avermi affidato la vita di tanti fratelli. Grazie per la
Missione Belem. Voglio sposarmi e avere figli, essere felice e realizzare il sogno della mia
vita, servendo con amore e dedizione questa comunità chiamata Missione Belem che mi ha
restituito la dignità, la speranza, i sogni e mi dà l’opportunità, attraverso la mia testimonianza di vita, di aiutare e salvare molte altre vite, così come io stesso sono stato riscattato nella
Missione. Grazie a tutti, voglio bene a ciascuno.
Bruno dos Santos Jacinto.
Edson Pereira: Casa São Cirineu, São Paulo
Questa settimana, la nostra casa ha votato il fratello Edson, perché abbiamo visto che si sta dedicando sempre più nei vari compiti: lava la roba di
tutti nel Centro, aiuta a selezionare la frutta donata dai mercati, a fare il
succo per il pranzo e aiuta anche nelle faccende di casa.
Gercindo Alexandre Neto: Casa São Bento José Labre, São Bernardo do Campo. Il fratello scelto, questa volta è il nostro cuoco, Gercindo,
per il suo amore e responsabilità nella cucina, tutto è sempre pronto negli
orari stabiliti e ha sempre tempo anche per curare la sua parte spirituale e
per aiutare i fratelli. Tutti, nella Triage, vedono come il fratello fa tutto con
amore e affetto; è il primo ad alzarsi e l’ultimo ad andare a letto.
Wander Gleison de Brito: Casa São João da Cruz, São Bernardo do Campo
Il fratello Wander spicca nelle sue attività. Nel nostro Centro ci sono lavori di ristrutturazione in
corso e il fratello non misura gli sforzi perché tutto resti più bello. In questi giorni, ha lavorato
nella ristrutturazione della cappella e, anche sotto la pioggia ha lavorato e poi pitturato con
molto amore e affetto.
120
9
Spiritualità Belém: “(…) Le gioie e le speranze, le tristezze e le angustie dei poveri
sono le nostre, altra ricchezza non abbiamo.” (Statuti 132).
NOTTE DORATA, ITALIA, CASA NAZARETH E TABOR
SALVATORE — Ringraziamo il fratello Salvatore, che da quando è arrivato nella casa, mette amore in tutto ciò che fa, in modo particolare si
prende cura della cucina. Si è offerto per preparare la colazione e tutti i
giorni si alza prima di tutti, per poterlo fare, e lo fa con molta gioia. È
anche disponibile quando c'è qualche fratello che ha bisogno sia di
risolvere problemi con i documenti, sia per accompagnarlo dal medico
o a prendere la Provvidenza. Ciò che più ci colpisce è la gioia con cui fa
questi piccoli servizi. Vediamo in questo l'azione di Gesù nella sua vita.
Pace e gioia Salvatore e che Dio ti benedica!
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
AMEDEO - Ringraziamo il fratello Amedeo che con molta disponibilità si
dona guidando, sia per accompagnare dal medico, sia per prendere la
Provvidenza. Ciò che ci colpisce è come si sta aprendo a Dio… .
Appena entrato nella casa, a causa dei suoi problemi, era molto serio,
ora no, siamo contenti di vederlo sorridere. Grazie Amedeo per la tua
donazione, per il tuo Sì di ogni giorno. Che il Signore illumini il tuo cammino e che tu possa continuare a fare passi.
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
FIORI DI SANTITA’
ISSAM — Il mio proposito era di invocare lo Spirito Santo. Stavo pregando in una chiesa e uscendo, ho incontrato un fratello che vive per strada
e chiedeva soldi. Ho condiviso con lui l'unico yogurt che avevo e questo
mi ha dato tanta gioia. Ho cominciato a parlargli della Missione e anche
della nostra casa. Il giorno dopo, il fratello si è presentato chiedendo di
essere accolto anche lui. Così ho sentito la forza dello Spirito Santo che
ha aiutato il fratello ad uscire dalla strada.
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
NEBO —Il mio proposito un giorno era quello di mettermi in ascolto
della voce di Dio. Quel giorno un fratello che ha problemi psichiatrici è
diventato aggressivo e mi ha aggredito. Nel momento in cui mi ha aggredito ho avuto l'impulso di reagire, ma mi sono ricordato del proposito e
ho avuto la forza di non reagire pensando che era dovuto al suo problema. Quel giorno ho visto quanto Dio ha agito in me e che un po' alla
volta la sua Parola mi sta trasformando in una persona nuova.
10
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
119
Leggi oggi:
Isaia 13-14
Mercoledì 30 Luglio
Per il Diario spirituale medita: 1Giovanni
Le altre letture sono: Sal 58(59); Mt 13,44-46
4,7-13
“SE DIO CI HA AMATO-fino a questo punto- ANCHE NOI
DOBBIAMO AMARCI GLI UNI GLI ALTRI. ”
Continuiamo la meditazione della prima lettera di Giovanni.
L'amore ai fratelli è la misura esatta del nostro amore a Dio.
Questo ci salva da ogni illusione: “Nessuno mai ha visto Dio; se ci
amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di Lui è perfetto in noi”. La nostra Fede ci spinge in mezzo all'umanità assetata e ferita. Soprattutto, sul volto del povero vediamo il volto di
Dio, facciamo esperienza di Dio.
1Giovanni 4,7-13
7 Carissimi, amiamoci gli uni
anche noi dobbiamo amarci gli
gli altri, perché l'amore è da
uni gli altri. 12 Nessuno mai
Dio: chiunque ama è generato ha visto Dio; se ci amiamo gli
da Dio e conosce Dio. 8 Chi
uni gli altri, Dio rimane in noi e
non ama non ha conosciuto
l'amore di lui è perfetto in
Dio, perché Dio è amore. 9 In noi. 13 Da questo si conosce
questo si è manifestato l'amore che noi rimaniamo in lui ed egli
di Dio per noi: Dio ha mandato in noi: egli ci ha fatto dono del
il suo unigenito Figlio nel mon- suo Spirito.
do, perché noi
avessimo la vita
non ci chiede
per lui. 10 In quemolto,
sto sta l'amore:
ci chiede solo una cosa,
non siamo stati
che ci amiamo
noi ad amare Dio,
gli uni gli altri
ma è lui che ha
amato noi e ha
mandato il suo Figlio come vittima
di espiazione per i
nostri peccati.
11 Carissimi, se
Dio ci ha amato,
Dio
118
Mi chiamo Vagner. Questa settimana mi sto donando nella triage Dom Bosco. In questi giorni ho
fatto il proposito di amare il fratello.
Uno dei bambini aveva una astinenza
molto forte e ho cercato di amarlo
come se fosse mio figlio!!!!
Mi chiamo Aline e in questi giorni sono uscita in pastorale di
strada, ma io stavo male perché non stavo riuscendo a mangiare niente, lo stomaco mi faceva male. Il mio proposito era quello di ripetere: “Vieni Spirito Santo”. Appena arrivati nel cortile
del Collegio abbiamo trovato Lucas. Ho
parlato subito con lui che ha accettato
di venire nella Missione. Credo sia stato lo Spirito Santo che ci ha guidati a lui
in quel momento.
Mi chiamo Paulo César e ho fatto il proposito di consacrarmi
nella verità. Ho vissuto il mio proposito nel momento in cui ho
accolto il bambino di strada con tutto
il cuore, e per rendere concreto il mio
atteggiamento, ho visto il piccolo che
aveva freddo e gli ho dato il mio maglione. Ho sentito pace nel mio cuore!!!!
Il mio nome è Radyr. Il mio proposito era di invocare nei momenti più difficili: “Vieni Santo Spirito”. E lo ripetevo costantemente
per illuminare la vita dei bambini.
Uno dei bambini aveva una forte
astinenza e ho chiesto allo Spirito
Santo di scendere con forza su di
lui. Poco dopo, è migliorato.
11
San Paolo-Brasile
CENTRO GUADALUPE: NAUFRAGO EVANGELIZANDO NAUFRAGO
Mi piacerebbe condividere un'esperienza molto bella che stiamo vivendo qui a San
Paolo che è lo Je-Shuà realizzato dai fratelli delle case di accoglienza, nel centro Guadalupe, a Jarinù nel Centro San Miguel Arcanjo e nel Centro Rainha da Paz. Vorrei mettere
in risalto lo Je-Shuà di San Paolo che dal 13 febbraio di quest'anno, viene fatto ogni fine
settimana. Immaginatevi … Il centro Guadalupe è la più grande triage che abbiamo qui
nel centro della capitale, ora sta accogliendo 90 fratelli. È bello vedere i nostri fratelli
del Centro, riuniti con tutti i fratelli della triage (coordinatori, vice e assistenti) farsi in
quattro per l’accoglienza (dei nuovi che arrivano) che non si ferma mai e lottano perché
tutti i fratelli (già accolti) possano sentire L'AMORE DI DIO.
Pur portando avanti il lavoro della compilazione delle schede, studiano i temi, organizzano i vari momenti, entrano in contatto con i sacerdoti per le confessioni e allo stesso
tempo, cercano la propria restaurazione. Non sono super predicatori, ma sono fratelli
che hanno fatto esperienza di questo incontro profondo con Dio, nello Je-Shuà, che ha
dato loro la forza di abbandonare il mondo della droga. Essi offrono la loro TESTIMONIANZA indicano il senso della vita che è Gesù e mostrano che è possibile essere uomini nuovi. Sono già stati fatti 12 Je-Shuà da quando abbiamo cominciato a febbraio. In
ogni Je-Shuà hanno partecipato un minimo di 60, 70 fratelli che, in mezzo alla lotta
tipica di chi arriva dalla strada (astinenza, malvagità, parolacce) ricevono questa valanga D'AMORE. È UN GRANDE MIRACOLO DI DIO riuscire a portare avanti questo ritmo
perché normalmente lo Je-Shuà dei giovani viene fatto ogni 3 mesi. É meraviglioso vedere la disponibilità dei fratelli e le loro lotte. Stiamo facendo esperienza proprio dello
slogan della Missione Belém: NAUFRAGO salvando NAUFRAGO, e naufrago che evangelizza il naufrago.
Ringraziamo Dio per questo miracolo e per tutti coloro che si impegnano affinché i fratelli di strada di San Paulo ricevano la gioia di una vita nuova in Dio!!!! Gilson
Spiritualità Belém: “Solo così potremo sentire ciò che Lui sente, assumere e caricare
ogni sofferenza, pagare ogni castigo che lui merita per una vita di vizi e di peccato.” (%
Statuti 131).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
12
117
Martedì 29 Luglio
Leggi oggi:
Isaia 11-12
Santa Marta
Per il Diario spirituale medita: 1Giovanni
Le altre letture sono: Sal 33(34); Lc 10,38-42
Testimonianze dei fratelli del Centro Guadalupe
che fan sì che il miracolo “Je-shuá” avvenga
3,13-18
“SIAMO PASSATI DALLA MORTE ALLA VITA
PERCHE’ AMIAMO I FRATELLI”
Marta è la santa dell'amore concreto, che non può mai essere separato dalla preghiera, dall’intimità con Dio. Dio è Amore,
“chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio” (1 Gv 4,7).
Chi impara ad amare nasce di nuovo.
La più grande e la più vera guarigione interiore consiste nell'amare concretamente i nostri fratelli, renderci servi di tutti “con azioni e nella verità”.
1Giovanni 3,13-18
13 Non vi meravigliate, fratelli, dalla morte alla vita, perché
se il mondo vi odia. 14 Noi
amiamo i fratelli. Chi non ama
sappiamo che siamo passati
rimane nella morte. 15 Chiunque odia il proprio
fratello è omicida, e voi sapete
che nessun omicida possiede in
se stesso la vita eterna.
16 Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la
sua vita per noi; quindi anche
noi dobbiamo dare la vita per i
fratelli. 17 Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore,
come dimora in lui l'amore di
Dio? 18 Figlioli, non amiamo a
parole né con la lingua, ma coi
fatti e nella verità.
116
Ezequiel Bastos / Casa São Paulo: Lo Je-shuá è stato
fondamentale per me e per la costruzione di una nuova
vita nei fratelli che vengono dalla stessa realtà dalla
quale io vengo. Voglio che anche loro abbiano la stessa
felicità che sento nello stare nel cammino di Dio.
Renato dos Santos Bezerra / Casa São Joaquim: Lo Jeshuá è fonte di vita, perché ad ogni incontro che facciamo Dio restituisce la dignità e la speranza ai fratelli che
l’hanno perduta. Restituire loro la vita è molto gratificante per noi del Centro Guadalupe.
Alex de Souza Silva / Casa Santa Rita: Lo Je-shuá è una
esperienza buona che mi permette di poter fare agli
altri ciò che un giorno hanno fatto per me. Amen.
Manoel Bispo Tavares / Casa São José de Anchieta: per
me lo Je-shuá è molto forte. É una esperienza molto
buona, che sto vivendo ogni settimana, nella presenza
di Dio. Nello Je-shuá è sempre una grande gioia vedere i
giovani che vengono restaurati. È bello poter partecipare a questa restaurazione e a questa festa.
Ronaldo Batista Assessor do Centro Guadalupe: Lo Jeshuá è come se fosse un nuovo incontro con Dio. Ogni
fine settimana parlo dell’amore di Dio e dei miracoli che
ha realizzato nella mia vita. La grazia e la soddisfazione
più grande è quando vado nei vari Centri e trovo i fratelli
e vedo che stanno camminando e sono felici. Molti non
si ricordano di me, ma io mi ricordo di loro. È grazie al sì
di ciascuno dei fratelli, che riusciamo a realizzare lo Jeshuá qui nel Centro Guadalupe. Questo miracolo avviene per la grazia di Dio.
13
Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello:
Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém vive
uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del
bene che hanno visto fare dal fratello.
Caio Martins de Oliveira: Casa Santa Clara, Vila São
Miguel Arcanjo. Il fratello è stato il più votato questa settimana
nella nostra casa perché è molto disponibile e accoglie sempre
bene i fratelli che arrivano dalla strada. Dialoga con tutti, e fa sì
che tutti si sentano a casa e in famiglia. Nonostante le sue difficoltà e problemi, il fratello sta perseverando tirando avanti la
casa, aiutando e vivendo in comunione con i fratelli, trasmettendo gioia e pace a tutti quelli che arrivano.
Emerson Ap. da Silva: Casa São Tomas de Aquino, Vila Rainha da Paz.
Per l’umiltà e la semplicità con cui tratta tutti i fratelli della casa; ha sempre il sorriso
sul volto; accoglie qualsiasi fratello e si dona all’estremo. Per tutto questo è stato scelto dalla casa per la notte dorata.
Rafael José Orosco: Casa Santo Egidio, Vila Rainha da Paz. Il fratello ha cercato di fare
cose diverse per far piacere ai vecchietti. Questa settimana non si è dato pace fino
quando ha trovato del latte condensato ed ha preparato il riso dolce per il vecchietto
Reinaldo che aveva voglia di mangiarlo. È stato felice di riuscire a compiere ciò che
aveva promesso al vecchietto.
Gilmar de Jesus Ribeiro: Casa Pe. Cícero, Vila São Miguel
Arcanjo. Abbiamo scelto Gilmar per la sua dedizione nella casa.
Tratta sempre i fratelli con umiltà e amore. E anche per il suo impegno a dialogare con tutti i fratelli che arrivano dalla strada, sempre con il sorriso sul volto. Ciò che più ha attirato l’attenzione è
stata la cura e l’affetto che ha avuto nei confronti del fratello Claudemir che era a letto ammalato. Gilmar si è preoccupato di fargli il
the e portare le medicine al fratello fino al suo miglioramento. Per
questo lo abbiamo scelto e lo ringraziamo per tutto ciò che fa.
Paulo Rogerio de Assis: Casa Madre Tereza de Calcuta, Vila Rainha da Paz. Il fratello si
è messo in rilievo ogni giorno di più nella nostra casa. Il mattino, dopo che tutti i fratelli
si alzano, lui passa a sistemare tutti i letti e piegare le coperte. Non si lamenta e fa tutto
i giorni la stessa cosa senza che nessuno glielo chieda.
14
Questa settimana il giovane Adrian ha
conquistato un voto di fiducia. Si è alzato
presto, è andato a prendere il pane nella
panetteria e ha aiutato a preparare la
colazione.
In questi giorni il fratello Ataíde si è impegnato oltre i suoi doveri normali. Più
volte ha aiutato a riordinare e lavare la
roba dei bambini e i bagni. Ha telefonato
ad alcuni amici chiedendo donazioni per
la casa Nazareth. È un fratello che si sta
impegnato e ci sta aiutando molto, senza
mormorare.
il giovane Anderson Silva si sta impegnando sempre e si dedica alle faccende
di casa quando non sta facendo i compiti
di scuola. Ci chiede sempre se abbiamo
bisogno di aiuto e se c'è qualcosa che può
sistemare lo fa senza che nessuno glielo
chieda.
In questi giorni il giovane Israel si è accorto che suo fratello Emerson aveva alcune difficoltà e voleva ritornare sulla strada. Israel gli è stato accanto e gli ha spiegato che era già passato attraverso quelle prove e le aveva
superate. Emerson ha riflettuto ed ha cambiato idea.
CASA NAZARÉ: UNA CAREZZA
DI DIO PER I
BAMBINI DI STRADA
Mi chiamo Lucas ho 14 anni. Ho conosciuto la
Missione Belém quando ero sulla strada, alla
fine di Maggio. Gli ‘zii’ (missionari) mi hanno
accolto molto bene. Il primo giorno siamo andati a Santana do Parnaíba e là ci hanno dato un
delizioso pranzo. Era la feijoada. Ho ringraziato
Dio perché da tempo non mangiavo così, e per
le persone che oggi sono la mia famiglia. Grazie
Signore per l’opportunità che mi stai dando.
115
Belém do Parà: Notte Dorata e Fiori di Santità
Abílio Pereira dos Santos (Casa São Lazaro - Pará)
Il fratello è in sedia a rotelle e, a causa di un’ernia ha perso una
gamba. Ma, pur con difficoltà, questa settimana ha preso una scopa ed ha cominciato a pulire la casa. Abbiamo visto la gioia sul suo
volto. Lui non si è preoccupato dei suoi limiti. È semplice, ma è un
gesto che ci ha colpito.
Domingo Lira Pinho (Casa São Jerônimo- Pará)
Questo fratello rimaneva sempre steso a letto e non voleva fare
niente, viveva litigando con gli altri vecchietti. Non è stato facile
conquistare la sua fiducia. Oggi però, il fratello, pur con i suoi
problemi mentali, ha cominciato a fare i compiti di casa. Fa qualcosina poi si siede, poi fa ancora qualcosa e si siede di nuovo. Ora sta
mettendo più impegno di tutti.
Domingos Sávio Andrade: Casa São João Batista, Vila Rainha da Paz. Il fratello è stato
indicato questa settimana perché migliora ogni giorno di più, è sempre disposto ad aiutare. Nonostante le sue difficoltà mentali, dialoga con i fratelli, rallegrandoli, sorride
sempre. Aiuta molto anche il fratello Airton a sistemare l’ufficio. Dialogare con il fratello ci rafforza spiritualmente. Amen.
Francisco Flavio Lima: Casa Jacó, Vila São Miguel Arcanjo.
Il fratello si dona nella casa come assistente e sta facendo
gesti molto belli. Un fratello stava male e l’hanno portato
all’ospedale e Francisco si è offerto a rimanere in ospedale
con lui. È felice di poter aiutare.
Basílio Gomes de Farias (João Paulo II - Pará)
Questa settimana, un giorno tutti hanno finito di mangiare e volevano riposare. Nessuno si era offerto di lavare i piatti. Il signor Basílio, di 80 anni, è andato a lavare i piatti. Il gesto di questo vecchietto ci stimola a camminare.
Jakson Polvora: Casa Santo Afonso, Vila Rainha da Paz. Il fratello è il nuovo cuoco
della casa, e ci colpisce perché realizza tutti i compiti con forza di volontà e determinazione. Fin dalle prime ore del mattino si sforza di preparare la colazione, il pranzo, pulisce la cucina intera, e riesce anche a fare adorazione.
Antônio Sena (Santa Luzia - Pará)
Oggi il mio proposito era di perseverare in Cristo e sono riuscito a
viverlo grazie ai temi della triage, soprattutto al video della Missione Belém ad Haiti. Ho sentito una grande gioia nel cuore, un desiderio di perseverare. E così sono riuscito a vivere il mio proposito.
Augusto Afonso (Santa Luzia - Pará)
Ho fatto il proposito di amare di più i fratelli. In questo giorno mi
sono offerto di pitturare il centro e l’ho fatto con gioia. Poi, io con
altri fratelli, abbiamo irrigato. Oggi ho sentito che mi sono donato
come Gesù chiede e così sono riuscito ad amare di più i miei fratelli attraverso la disponibilità.
Adriano Silva (João Paulo II - Pará)
Ho fatto il proposito di “rimanere in comunione con Dio”.
Penso di averlo vissuto, perché oggi è stato un giorno molto speciale: ho fatto la 1º comunione e la Cresima. Mi sono emozionato,
perché ho ricevuto il Corpo e Sangue di Cristo. Ho sentito pace e
serenità, insieme a una grande gioia. Oggi so che sono veramente
un cristiano e lotto per non tornare più alla vecchia vita.
114
Helio Nascimento: Casa Josué, Vila São Miguel Arcanjo.
Il fratello oltre ad aiutare in cucina si offre per aiutare
i vecchietti facendo loro la barba e cercando sempre di interagire, con amore, affetto, dedizione e con molta responsabilità.
Mario Sergio dos Santos: Casa São Luiz Monfort, Vila São
Miguel Arcanjo. Pur con la sua età avanzata e le sue difficoltà,
cerca sempre di stare vicino e aiutare gli altri fratelli tanto
della casa quanto del Centro. Ha sempre una parola di Dio per
tutti e il sorriso sul volto. Dà anche forza agli altri per continuare nel difficile cammino.
15
Leggi oggi:
Siracide 7-8
Martedì 1 Luglio 2014
Spiritualità Belém: “Per realizzare la nostra vocazione bisogna che il nostro cuore
1ª settimana del salterio
viva costantemente abbracciato, aggrappato, al cuore sofferente del nostro fratello
povero, si unisca al suo. Guardare, intuire, entrare nel suo cuore, sentire, pregare Ecco i
passi che ci conducono all’unità interiore con il povero che amiamo.” (Statuti 131).
Per il Diario spirituale medita: Matteo 8,23-27
Le altre letture sono: Amos 3.1-8.4,11-12; Sal 5,5-8
“PERCHE’ AVETE PAURA?”
Qualcuno dice che bisogna “uccidere un leone al giorno” … nella
Missione Belem, perlomeno 10 ogni giorno! È impossibile navigare
nel mare della vita senza passare attraverso numerose tempeste.
Gli Apostolì entrano nella barca con Gesù, dopo un intenso lavoro
apostolico. Gesù sembra stanco e “dorme”. Improvvisamente avviene il peggio: il vento si alza nel mare della Galilea, le onde crescono
e si scagliano con violenza contro la piccola imbarcazione … e Gesù dorme. Da una parte le persone si spaventano e, dall'altra, Gesù
dorme: i nostri peggiori problemi non meritano altro che il “sonno
di Dio”. Confida, consegna e tutto passerà!
La Fede ti dà serenità anche nelle peggiori tempeste.
Matteo 8,23-27
23 Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta
che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 25 Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo:
«Salvaci, Signore, siamo perduti!». 26 Ed egli disse loro:
«Perché avete paura,
uomini di poca fede?»
Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e
si fece una grande
bonaccia. 27 I presenti furono presi da
stupore e dicevano:
«Chi è mai costui al
quale i venti e il mare
obbediscono?».
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
16
_______________________________________________________________________
113
Leggi oggi:
Isaia 9-10
Lunedì 28 Luglio
Per il Diario sp medita: Deuteronomio
Le altre letture sono: Ger 13,1-11; Mt 13,31-35
Spiritualità Belém: “Il discepolo dev’essere “ANAWIM” per poter evangelizzare: Spo-
32,9-20
“TU SEI PROPRIETA’ ESCLUSIVA DI DIO”
La storia di Israele coincide con la nostra storia personale: Dio ci
genera ad una vita nuova, circondandoci di un amore infinito. La
grande tragedia di ciascuno di noi è quella di “dimenticarci” del
suo amore, “drogarci” dei suoi regali: mangiare bere e dimenticarci di amare e pregare. Tutto ciò che Dio ha creato è buono ed è per
la nostra felicità, ma guai a chi si ferma e si accomoda sulle cose
materiali. Siamo stati creati per essere aquile e non galline che
“razzolano”.
112
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
Deuteronomio 32,9-20
9 Perché porzione del Signore
è il suo popolo, Giacobbe è sua
eredità. 10 Egli lo trovò in terra deserta, in una landa di ululati solitari. Lo circondò, lo allevò, lo custodì come pupilla del
suo occhio. 11 Come un'aquila
che veglia la sua nidiata, che
vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò
sulle sue ali, 12 Il Signore lo
guidò da solo, non c'era con lui
alcun dio straniero. 13 Lo fece
montare sulle alture della terra
e lo nutrì con i prodotti della
campagna; gli fece succhiare
miele dalla rupe e olio dai ciottoli della roccia; 14 crema di
mucca e latte di pecora insieme con grasso di agnelli, arieti
di Basan e capri, fior di farina
di frumento e sangue di uva,
che bevevi spumeggiante.
gliato di qualunque cosa materiale (Mt 10,9); Spogliato di ogni forza (Mt 10,16); Spogliato della stima (Mt 10,25); Spogliato degli affetti (Mt 10,36-39); Spogliato della sua
vita (Mt 16,24-25); (...)” (Statuti 118).
15 Giacobbe ha mangiato e si
è saziato, - sì, ti sei ingrassato,
impinguato, rimpinzato e ha
respinto il Dio che lo aveva fatto, ha disprezzato la Roccia,
sua salvezza. 16 Lo hanno fatto ingelosire con dèi stranieri e
provocato con abomini all'ira.
17 Hanno sacrificato a demoni
che non sono Dio, a divinità
che non conoscevano, novità,
venute da poco, che i vostri
padri non avevano temuto.
18 La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato; hai dimenticato il Dio che ti ha procreato! 19 Ma il Signore ha visto e ha disdegnato con ira i
suoi figli e le sue figlie. 20 Ha
detto: Io nasconderò loro il
mio volto: vedrò quale sarà la
loro fine. Sono una generazione perfida, sono figli infedeli.
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
______________________ _________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
17
Leggi oggi:
Siracide 9-10
Mercoledì 2 Luglio
Per il Diario sp medita: Salmo 49(50),16-23
Le altre letture sono: Amos 5,14-24; Mt 8,28-34
“A CHI CAMMINA PER LA RETTA VIA
MOSTRERÒ LA SALVEZZA DI DIO”.
Spiritualità Belém: “L’espiazione si radica nel mistero della comunione e nell’unità
profonda delle anime. Espiazione è il potere che l’amore ha di unirsi all’anima dilacerata al punto di sostituirsi e caricare la morte di questa anima, in un abbraccio d’amore.
” (Statuti 130).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
Davanti a Dio non possiamo restare “sopra il muro”, chi cammina
con Dio non può “mettere i piedi in due canoe”. Chi è di Dio non è
“più o meno”; “Non potete servire a due signori”, Dio e mammona,
contemporaneamente. Chi appartiene a Dio, gli appartiene interamente. Dobbiamo scegliere: o l'acqua o il fuoco, o il bene o il male.
Se tu non vuoi tornare indietro, allora cerca di andare sempre
avanti, cerca di costruire e percorrere il cammino di Dio senza
guardare né a destra, né a sinistra.
_______________________________________________________________________
Salmi 49(50),16-23
La notte
16 All'empio dice Dio:
«Perché vai ripetendo i miei
decreti e hai sempre in bocca
la mia alleanza, 17 tu che detesti la disciplina e le mie parole te le getti alle spalle?
18 Se vedi un ladro, corri con
lui; e degli adùlteri ti fai compagno. 19 Abbandoni la tua
bocca al male e la tua
lingua ordisce inganni.
20 Ti siedi, parli contro il
tuo fratello, getti fango
contro il figlio di tua madre.
21 Hai fatto questo e dovrei tacere? forse credevi
ch'io fossi come te!
Ti rimprovero: ti pongo
innanzi i tuoi peccati».
22 Capite questo voi che
18
dimenticate Dio, perché non mi
adiri e nessuno vi salvi.
23 Chi offre il sacrificio di lode,
questi mi onora,
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
111
Leggi oggi:
Isaia 7-8
Domenica 27 Luglio: 17ª dom com; 1ª sett
Per il Diario spirituale medita: Matteo 13,44-52
Le altre letture sono: 1Re 3,5-12; Sal 118(119); Rm 8,28-30
“IL REGNO DEI CIELI E’ COME UN TESORO NASCOSTO”
Gesù insiste nel suo invito martellante: “Va’ vendi tutto,
compra il campo del tesoro…”. Un giorno capiremo il motivo di questo invito tanto insistente a vivere la “Santa Povertà”. Esiste una “perla” per la quale vale la pena spendere
tutta la nostra vita e non vale la pena correre dietro alla
“bigiotteria” di questo mondo. La rete di Dio è lanciata per
tutti i pesci, ma io devo decidere se diventare un “pesce buono” o un “pesce che non serve a niente e verrà lanciato fuori
nella fornace ardente”. La consegna totale è l'unico cammino possibile per chi ama Dio davvero, qualunque sia il suo
stato di vita.
Spogliato di qualsiasi ricchezza (Mt 19,21); Spogliato della sua ragione (Lc 6,27-30); MARTIRE
DEL REGNO (Mt 24,9-14; Mc 13,9), somigliante al suo Maestro, un maestro tanto umile
che nel suo maggior trionfo monta un asinello (Mt 21,5). ” (%Statuti 118).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
Matteo 13,44-52
44 Il regno dei cieli è simile a
un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno
di gioia, e vende tutti i suoi
averi e compra quel campo.
45 Il regno dei cieli è simile a
un mercante che va in cerca di
perle preziose; 46 trovata una
perla di grande valore, va,
vende tutti i suoi averi e la
compra.
47 Il regno dei cieli è simile
anche a una rete gettata nel
mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva
e poi, sedutisi, raccolgono i
Spiritualità Belém: “Il discepolo dev’essere “ANAWIM” per poter evangelizzare: (…)
pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50 e
li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
51 Avete capito tutte queste
cose?». Gli risposero: «Sì».
52 Ed egli disse loro: «Per
questo ogni scriba divenuto
discepolo del regno dei cieli è
simile a un padrone di casa
che estrae dal suo tesoro cose
nuove e cose antiche».
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
______________________ _________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
110
19
André de Queiroz: Casa Padre Cícero, Vila São Miguel Arcanjo
<> 1° Capitolo
Dio e la Santa Liturgia <>
Verrò all'altare di
Dio, a Dio, mia
gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.
Salmo 43,4
BENEDIZIONE
Benedizione è il
bene che deriva da Dio
(lat. Bene-dicere; greco
eulogein, definire buono); benedire è un atto
divino che dona e conserva la vita. Dio, il Padre
e creatore di ogni essere, dice: è bene che tu
sia qui; è bello che tu ci
sia.
170
Qual è la sorgente profonda della liturgia?
La Sorgente profonda della LITURGIA è Dio, in
cui si trova una eterna, celeste festa d'amore - la
gioia del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Poiché Dio è amore, egli vorrebbe farci partecipare alla
festa della sua gioia e donaci la sua BENEDIZIONE.
[1077-1109].
Le nostre celebrazioni terrene devono essere feste piene
di bellezza e di potenza. Feste del Padre che ci ha creati - è
per questo che i doni della terra hanno un ruolo così importante: il pane, il vino, l'olio e la luce, l’incenso, la musica sacra e gli splendidi colori. Feste del Figlio che ci ha redenti - è per questo che cantiamo con gioia la nostra liberazione, respiriamo nell’ascolto della Parola e ci fortifichiamo nutrendoci dei doni eucaristici. Feste dello Spirito Santo che abita in noi - è per questo che dalle sacre riunioni
deriva una ricchezza sovrabbondante di consolazione, di
conoscenza, di coraggio, di forza e di BENEDIZIONE.
“Ho condiviso con i fratelli che il mio proposito era quello di rendere i miei figli e la mia famiglia
felici. Ho visto il sorriso dei miei figli in ogni fratello che rideva. Allora, mi sono preoccupato di
condividere con il fratello Julis, che era arrabbiato. In quel momento, mi sono ricordato di quante
volte non avevo dialogato con la mia famiglia, e mi sono rallegrato, perché sto diventando una
persona migliore e mi sto preparando ad essere un padre migliore”.
Carlos Henrique Silva de Barros: Casa Santa Mônica, Bragança. “Il
mio proposito è stato di ‘aver più fede’. In questo giorno ho avuto una discussione con un fratello di cammino e si è abbattuta in me una forte tribolazione
e, di conseguenza, una terribile voglia di andare via. Ero arrivato a pensare
che tutto quello che sto facendo qui non è altro che una illusione. Sfogandomi con il cuoco, lui mi ha chiesto: ‘a cosa serve fare un bel proposito se poi
non credi in Lui? ’ Così ho visto che per avere più fede basta cercarla e non
desistere, e credo che ci sia un Dio potente per me. Grazie a Dio!”
Eder Costa dos Santos: Casa Santa Mônica, Bragança
“Il mio proposito era quello di ‘morire alle cose del mondo’. Oggi, c’è stato
un disguido e sono stato accusato dal coordinatore della casa, che ha agito
con me ingiustamente. Nell’essere accusato per qualcosa che non avevo
fatto, mi sono irritato ed ho pensato di picchiare il coordinatore, ma in quel
momento ho sentito un canto di lode e le parole dicevano: “chi vuol essere il
primo si faccia il servo di tutti’. E, così, sono morto alle cose del mondo, e ho
chiesto scusa al coordinatore per avergli augurato il male”.
Jesuel Antunes de Andrade: Casa Apóstolo João, Vila São Miguel
Arcanjo. “Ho fatto il proposito di perseverare. Sono andato presto nella
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
panetteria, cercando di donarmi nel fare il pane per i fratelli della nostra
comunità, ma è stato un giorno di tribolazioni e con molte difficoltà.
Pur così, non ho tralasciato di perseverare, mettendo fiducia in Dio e umiltà,
perché non posso scaricare i miei problemi sugli altri. Ho vissuto il giorno,
confidando nella giustizia di Dio, che Lui potesse aiutarmi e rafforzare il mio
cuore, insegnandomi a perdonare i fratelli.”
———————————————————————————————————
Nélio Pereira Martins: Casa Padre Cícero, Vila São Miguel Arcanjo. “Il mio proposito era
———————————————————————————————————
————————————————————————————————–———
———————————————————————————————————20
di ‘annunciare la Parola!’. Ho potuto vivere la benedizione più grande al momento in cui è arrivato un fratello di strada, gli ho dato un abbraccio ed ho dialogato con lui per qualche minuto sul
percorso della sua vita; l’ho incentivato a intraprendere con fermezza il cammino di restaurazione. Mi sono sentito molto bene perché sono riuscito a vivere il proposito”.
109
Vita di SANTA BRIGIDA
JARINU
Charles Silva: Casa Santo Afonso, Vila Rainha da Paz
“Oggi ho potuto risolvere la tribolazione di un accolto con mitezza e tranquillità, perché mi sono
ricordato del proposito e, così me la sono cavata bene”.
Marcos: Casa São Vicente Pallotti, Vila Rainha da Paz
“Il mio proposito è stato quello di aiutare il prossimo. Mi sono trovato davanti a un fratello di
un’altra casa che non era molto simpatico con me, ma lì, nella nostra labor-terapia ho visto che il
fratello era triste e gli ho chiesto cosa stesse succedendo. Lui ha detto che aveva nostalgia della
sua famiglia. Allora, gli ho parlato di Dio e l’ho invitato ad andare in cappella, lui ha accettato e
siamo andati insieme. Là gli ho detto di chiedere a Gesù di togliergli un po’ di quella nostalgia e di
confortare il suo cuore. Lui è rimasto contento e mi ha ringraziato per averlo aiutato”.
Marcos Cândido da Silva: Casa Santo Egídio, Vila Rainha da Paz. “Ho
fatto il proposito di assumere. Durante il giorno ho potuto fare questo donandomi e prendendomi cura di Paulo Fernandes Albuquerque, che aveva
terribili dolori. Durante il giorno l’ho aiutarlo e mi sono preso cura di lui,
affinché si sentisse meglio”.
Rafael Inácio: Casa Santo Egídio, Vila Rainha da Paz
“Ho fatto il proposito di amare fino a soffrire e fare concretamente la volontà del Padre. Durante il giorno, nel tentativo di separare un litigio fra
vecchietti, sono stato aggredito dai due, ma ho mantenuto la calma e il
controllo della situazione. Alla fine, sono stato contento per aver avuto
l’opportunità di vivere il mio proposito e ho detto ai fratelli che li amavo.
Abbiamo riso insieme per ciò che era successo”.
Raimundo Nonato: Casa São João Batista, Vila Rainha da Paz
“Il mio proposito era di pregare e vigilare, andando concretamente in cappella a pregare e facendo attenzione per non cadere nelle trappole del
nemico. Gesù mi ha regalato un giorno speciale, in pace e lontano dall’alcool. Ho vissuto il mio proposito in un momento della labor-terapia, quando un fratello mi ha aggredito verbalmente, ma io non ho restituito l’insulto e ho pregato per il fratello”.
108
La sorprendente vita di Santa Brigida,
principessa della nobiltà svedese che, per
grazia di Dio, rivelò uno spirito brillante,
caritatevole e pieno di compassione. Le
sue virtù e mirabili ei suoi preziosi doni
divini le favorirono un permanente contatto con il Signore e la Vergine Maria, che
lei elessero messaggera. Sono stati scritti
11 libri con i messaggi di Gesù, che sono
luci incandescenti e trasbordanti d’amore,
in grado di orientare tutti i cuori alla santità e a una eternità felice.
“PROLOGO”l
La vita di Santa Brigida offre una notevole
varietà di avvenimenti, soprattutto di origine soprannaturale che traduce in modo
straordinario la grandezza e dignità di
un’anima appassionata per il Signore. Era
principessa della dinastia al Trono di Svezia
perché i suoi familiari erano imparentati
con la famiglia reale. Ma non desiderava
mettersi in evidenza nella corte. La buona
educazione la introdusse nel mondo, ma
lei sapeva come scegliere il migliore: si
dedicò intensamente a coltivare l’Amore di
Dio. Spinta dalla forza della fede, e corrisposta da una torrenziale effusione di grazie divine, rivelò uno spirito brillante, caritevole e pieno di compassione. Lo Spirito
Santo agiva effettivamente nella sua esistenza con manifestazioni soprannaturali,
dialoghi con Gesù, con la Madonna, con il
suo Angelo Custode, dotandola anche di
visioni spirituali e premonizioni degli avvenimenti. Ricevette una quantità notevole
di Messaggi, inviati da Gesù, dettati
dall'Angelo Custode che riempirono più di
una decina di libri, con una quantità preziosa di insegnamenti, orientamenti e avvisi per la vita del mondo. Aventi l’obiettivo
di raggiungere il cuore dell'umanità, allontanare il maligno con le sue tentazioni e
pericolose trappole, stimolando le persone
alla santità e proponendo la conversione
del cuore, necessaria alla
salvezza definitiva. Nelle
visioni di Santa Brigida, che per ordine di
Gesù venivano dettate e scritte in latino da
padre Pietro, priore del monastero di Santa Maria, e successivamente fatte stampare sotto la direzione del vescovo Mons.
Alfonso, si trova la verità riguardo il vivere
quotidiano dell'umanità, il valore e il dovuto rispetto alla Sacra Comunione, la drammatica presentazione dell'inferno, dei suoi
castighi, i demoni e del Purgatorio con le
sue divisioni, così come una piccola finestra meravigliosa orientata sull'eternità
felice che offre una gradevole visione del
cielo. Esse sono lo specchio della verità in
cui l'anima leggendo coscientemente i
testi, prende coscienza delle mancanze e
trasgressioni personali e potrà imparare
ciò che è costruttivo e gradevole, insieme
alle cose che intristisco e sono disapprovate dal Signore.
UN’ANIMA SCELTA
Nascita e infanzia
Brigida nacque nel 1302 nel castello di
Finsta, nella provincia di Uppsala (Svezia),
suo padre Birgen Persson era governatore
e giudice della regione dell’Uppland e sua
madre era la signora in Ingeborga anch’essa di nobile stirpe. Era discendente della
famiglia reale svedese dei Folkunghi, perché il nonno materno era cugino di Magnus Laddulàs, re di Svezia. Brigida era
quindi imparentata con la famiglia reale. I
suoi genitori erano cristiani ferventi e la
pietà di sua madre era conosciuta e ammirata da parenti e amici. Suo padre si confessava ogni venerdì in Chiesa, per avere il
perdono dei peccati e diceva umilmente:
“Il venerdì, mi voglio preparare molto bene, per Dio, in modo che negli altri giorni
io possa essere pronto a sopportare e ricevere degnamente tutto ciò che il Signore
permetterà per me”. (1 continua)
21
Spiritualità Belém: “ (…) Per creare di nuovo l’amore nel cuore morto dell’uomo è stato necessario che Dio si annullasse e morisse, desse la sua vita: “Non c’è amore più grande di colui
che da la vita per i suoi amici ” (% Statuti 129).
BALSA
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
Carlos Augusto: Casa São Martinho, São Bernardo do Campo
“Il mio proposito è stato quello di vigilare. Il momento in cui l’ho
vissuto, è stato quando il fratello Luiz Vieira mi ha aggredito con
i pugni, ma mi sono ricordato del proposito, mi sono trattenuto
e non reagito, riuscendo così a mettere in pratica l’amore.”
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
Fábio Augusto Passos de Melo: Casa São Bento José Labre,
Vila Perpétuo Socorro
“Questa settimana, ho fatto il proposito di amare fino a soffrire.
Oggi, ho visto un fratello che è nella casa, ha delle difficoltà
mentali e aveva la barba lunga. Subito mi sono offerto di tagliargliela. Dopo che gli ho fatto la barba, durante il giorno il fratello
ha manifestato il desiderio di andare via e stava continuamente
chiedendo sigarette o cachaça (grappa). Mi sono sforzato perché il fratello rimanesse nella casa, con la nostra famiglia. L’ho
amato fino a soffrire. Amen!”
Pedro Luiz: Casa São Martinho, São Bernardo do Campo
“Il mio proposito era quello di aver pazienza, è successo che
il coordinatore mi ha chiesto di lavare alcuni fratelli che hanno
difficoltà mentali. Al momento ho pensato di disobbedire, perché è molto difficile gestire questi fratelli nel momento del bagno. Poi mi sono ricordato del proposito e sono riuscito a svolgere il compito mantenendo l’atteggiamento giusto con questi
fratelli”.
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Danilo Aparecido de Freitas: Casa São Gabriel, São Berdardo do Campo
“Il mio proposito era quello di amare Gesù perché il Padre mi ami. Concretamente ho
vissuto il proposito agendo e obbedendo a Dio. Sono rimasto in comunione con Cristo
perché Cristo restasse con me. Sono andato in cappella, ho pregato e ho fatto digiuno.
Ho sentito la presenza di Dio nella mia vita che ha rafforzato il mio cammino.”
22
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
107
Leggi oggi:
Isaia 5-6
Sabato 26 Luglio
Per il Diario sp. medita: Siracide 44,8-15
Le altre letture sono: Salmo 131(132),11-18; Mt 13,16-17
“SVANIRONO COME SE NON FOSSERO ESISTITI…
FURONO COME SE NON FOSSERO MAI STATI”
Ecco la maggior tragedia che può accadere all'essere umano: perdere il senso della sua vita, non lasciare niente di buono, vivere
come un animale, vegetare. Dio ci ha dato il dono della vita per
fare di essa UN AUTENTICO CAPOLAVORO, come diceva San Giovanni
Paolo II. Quindi possiamo chiederci: se morissi ora che ricordo lascerei di me? cosa di buono ho fatto fino ad ora? Devo fermarmi e
prendere la mia decisione: come posso riempire di senso tutto ciò
che faccio e vivo?
Siracide 44,8-15
8 Di loro alcuni lasciarono un nome, che ancora è ricordato con
lode. 9 Di altri non sussiste memoria; svanirono come se non
fossero esistiti; furono come se non fossero mai stati,
loro e i loro figli dopo di essi. 10 Invece questi furono uomini
virtuosi, i cui meriti non furono dimenticati. 11 Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità, i loro nipoti.
12 La loro discendenza resta fedele alle promesse e i loro figli
in grazia dei padri.
13 Per sempre ne rimarrà la discendenza
e la loro gloria non
sarà offuscata. 14 I
loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive
per sempre. 15 I popoli parlano della loro
sapienza, l'assemblea
ne proclama le lodi.
106
tentazione o tribolazione, un'altra ne
sopraggiunge e c'è sempre qualcosa da
sopportare, perché abbiamo perduto il bene
della nostra felicità. Molti, di fronte alle
tentazioni, cercano di fuggire, ma cadono poi
in esse anche più gravemente. Non possiamo
vincere semplicemente con la fuga; ma è con
la sopportazione e con la vera umiltà che
saremo più forti di ogni nemico.
4.Ben poco progredirà colui che si allontana
un pochino e superficialmente dalle tentazioni, senza sradicarle: tosto ritorneranno ed
1.Finché saremo al mondo, non potremo
essere senza tribolazioni e tentazioni; infatti
sta scritto nel libro di Giobbe che la vita
dell'uomo sulla terra (Gb 7,1) è tutta una
tentazione. Ognuno dovrebbe, dunque, stare
attento alle tentazioni e vigilare in preghiera
(1Pt 4,7), affinché il diavolo non trovi il
punto dove possa esercitare il suo inganno; il
diavolo, che mai non posa, ma va attorno
cercando chi possa divorare (1Pt 5,8).
Nessuno è così avanzato nella perfezione e
così santo da non aver talvolta delle
tentazioni. Andare esenti del tutto da esse
egli sarà ancor peggio. Vincerai più
non possiamo.
facilmente, a poco a poco, con una generosa
2.Tuttavia, per quanto siano moleste e grapazienza e con l'aiuto di Dio; più facilmente
vose, le tentazioni spesso sono assai utili;
che insistendo cocciutamente nel tuo sforzo
perché, a causa delle tentazioni, l'uomo vie- personale. Accogli frequentemente il
ne umiliato, purificato e istruito. I santi
consiglio di altri, quando sei nella tentazione;
passarono tutti per molte tribolazioni e
e non essere aspro con colui che è tentato,
tentazioni, e progredirono; invece coloro che ma dagli conforto, come desidereresti fosse
non seppero sostenere le tentazioni si
fatto a te.
pervertirono e tradirono. Non esiste una
5.Causa prima di ogni perversa tentazione è
istituzione così perfetta, o un luogo così
la mancanza di stabilità spirituale e la scarnascosto, dove non si trovano tentazioni e
sezza di fiducia in Dio; giacché, come una
avversità.
nave senza timone viene spinta qua e là dalle
3.L'uomo non è mai del tutto esente dalla
onde, così l'uomo infiacchito, che abbandotentazione, fin che vive. Ciò per cui siamo
na i suoi propositi, viene in vario modo tententati è dentro di noi, poiché siamo nati
tato. (Dall’ Imitazione di Cristo cap. XIII- Connella concupiscenza. Se vien meno una
tinua)
23
Giovedì 3 Luglio
San Tommaso Apostolo
Leggi oggi:
Siracide 11-12
Per il Diario sp medita: Giovanni 20,24-29
Le altre letture sono: Efesini 2,19-22; Sal 116(117)
‘METTI IL DITO NELLE MIE PIAGHE’
Spiritualità Belém: “ (…) ogni dolore di Gesù diventa un seme infinito di vita.
Per far nascere di nuovo l’uomo è stato necessario che l’Amore morisse” (% Statuti
129).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
Oggi è la Festa di San Tommaso. Grazie alla sua incredulità, abbiamo una prova in più della divinità di Gesù, della sua Resurrezione. Tommaso ha fatto esperienza di Gesù vivo, mettendo la mano
nelle sue “piaghe”. Oggi avviene la stessa cosa: se vuoi conoscere
Gesù, fa esperienza di Lui, metti la tua mano dove Lui ha le
“piaghe”, dove, OGGI, Lui sta sanguinando e soffrendo; metti la tua
mano sui sofferenti che sono attorno a te, perché essi sono le
“piaghe” di Gesù. Apri gli occhi e ama intensamente chi sta soffrendo al tuo fianco, davanti ai tuoi occhi.
_______________________________________________________________________
Giovanni 20,24-29
La notte
24 Tommaso, uno dei Dodici,
chiamato Dìdimo, non era con
loro quando venne Gesù.
25 Gli dissero allora gli altri
discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro:
«Se non vedo nelle sue mani il
segno dei chiodi e non metto il
dito nel posto dei chiodi e non
metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
26 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e
c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte
chiuse, si fermò in mezzo a
loro e disse: «Pace a
voi!». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito
e guarda le mie mani; sten24
di la tua mano, e mettila nel
mio costato; e non essere più
incredulo ma credente!».
28 Rispose Tommaso: «Mio
Signore e mio Dio!». 29 Gesù
gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!».
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
105
Leggi oggi:
Isaia 3-4
Venerdì 25 Luglio
San Giacomo
Per il Diario sp. medita: Matteo 20,20-28
Le altre letture sono: 2Cor 4,7-15; Sal 125(126)
“CHI VORRÀ ESSERE IL PRIMO SI FARÀ VOSTRO SCHIAVO”
Molte volte diciamo che è impossibile per l'essere umano non voler
essere il primo in tutto: voler spiccare sugli altri è quasi una malattia congenita. Gesù ci dà la medicina: “voi metterti in risalto?
vuoi essere il primo … bene: SII IL PRIMO A ESSERE L'ULTIMO! Sii il
migliore SCHIAVO dei tuoi fratelli, sii il primo a DARE LA VITA”. In
questo modo il pungiglione mortale dell'orgoglio si trasforma in
una “àncora” del cielo.
Matteo 20,20-28
20 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i
suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21 Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei figli
siedano uno alla tua destra e
uno alla tua sinistra nel tuo regno».22 Rispose Gesù: «Voi
non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io
sto per bere?». Gli dicono: «Lo
possiamo». 23 Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è
per coloro per i quali è stato
preparato dal Padre mio».
24 Gli altri dieci, udito questo,
104
Spiritualità Belém: “La Piccolezza di Cristo ci lascia senza parole: Nato nella più piccola città
di Giuda, Betlemme (Mt 2,6); Perseguitato fin dalla nascita; considerato pazzo dai familiari (Mc
3,21); Lavoratore e falegname; Povero missionario itinerante per le strade polverose della Palestina. ” (%Statuti 118).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
si sdegnarono con i due fratelli; 25 ma Gesù, chiamatili a
sé, disse: «I capi delle nazioni,
voi lo sapete, dominano su di
esse e i grandi esercitano su di
esse il potere. 26 Non così dovrà essere tra voi; ma colui
che vorrà diventare grande tra
voi, si farà vostro servo, 27 e
colui che vorrà essere il primo
tra voi, si farà vostro schiavo; 28 appunto come il Figlio
dell'uomo, che non è venuto
per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti»
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
25
Leggi oggi:
Siracide 13-14
Venerdì 4 Luglio
Per il Diario sp medita: Matteo 9,9-13
Le altre letture sono: Amos 8,4-12; Sal 118(119)
“SEGUIMI” PECCATORE!
Le porte della Salvezza sono spalancate per tutti. Più che giudicare, a Dio importa salvare. Chi ha una testa piccola ed egoista, giudica gli altri e normalmente si ritiene il migliore! Ma Gesù sa vedere la perla nascosta nel cuore di ciascuno di noi e non si stanca di
tentare, non desiste mai da noi. L'unica cosa necessaria è
“seguirlo”, senza fare molte domande, né progetti;
SEGUIRE Gesù ogni giorno, mettendo in pratica la sua Parola, dialogando con Lui, pregando, facendo il bene.
Matteo 9,9-13
9 Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle
imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. 10 Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui
e con i discepoli. 11 Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani
e ai peccatori?». 12 Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che
hanno bisogno del medico, ma i malati.13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio.
Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Thiago Rodrigues de Silva: Casa Santa Teresinha do Menino Jesus, Vila Pai Ernesto
“Oggi ho fatto il proposito di perseverare. Il giorno è stato molto pesante, perché avevo voglia di
andarmene. Tutto mi stava irritando. Sono andato in cappella, ho esposto al Signore la mia volontà di andar via e improvvisamente la mia mente ha preso un’altra direzione. Mi sono ricordato dei
momenti che ho passato sulle strade a San Paolo. Dio mi ha mostrato, in questo modo, che il mio
posto è stare in questa casa e non nelle tenebre. Alla fine dell’adorazione ho capito che avevo
vissuto il mio proposito alla presenza di Dio, in preghiera”.
Edinei Pereira: Casa Santa Teresinha do Menino Jesus,
Vila Pai Ernesto - “Ho potuto ricordarmi di vivere il mio proposito
attraverso il gruppo di preghiera. Nell'ora della catechesi sono stato
tentato di non ascoltare, ma qualcosa soffiava in me che non era quello
il modo. Mi sono ricordato allora del mio proposito ed ho riflettuto che
Dio agisce nelle piccole cose e molte volte non è come vorremmo noi.
Ho potuto gioire delle semplici parole del fratello Joaquim. Ascoltare e
rallegrarmi è stato il mio proposito”.
Moisés Castro Santana: Casa Mãe da Divina Graça, Vila Santa Marta
“Il mio proposito era di servire Dio concretamente pregando con amore e servendo il prossimo.
La sera ho avuto la forza di volontà di rimanere ad aiutare il prossimo nonostante non stessi bene.
Ho potuto concretizzare il proposito aiutando il fratello Luiz Carlos a costruire il nostro fuoco a
legna, così da poter aiutare altri fratelli con ciò che risparmiamo con il gas”.
Alan Indaui Momo: Casa Mãe da Divina Graça, Santa Marta
“Il mio proposito oggi è stato quello di amare il prossimo. L’ho vissuto
concretamente aiutando i miei fratelli, nella casa di Dio. La notte ho meditato sulla bella giornata che il Signore mi ha dato. Sono arrivati due nuovi
fratelli nella nostra casa. Ho aiutato i fratelli nella labor-terapia, ho aiutato a far pulizia all’esterno, abbiamo anche piantato alcune piante davanti
a casa. Abbiamo fatto tutto nella pace e nell'armonia della famiglia”.
Luiz Augusto: Casa São Thiago, Pai Ernesto
“Il mio proposito è stato quello di aiutare nell’opera del Signore. Mi sono dedicato nei servizi del
Centro e nel Centro vicino. Sto migliorando nel mio cammino e mi sono offerto di essere assistente. Così ho vissuto il mio proposito.”
26
103
Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello:
Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém
vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello.
Spiritualità Belém: “La Piccolezza di Cristo ci lascia senza parole: (…) Senza aver dove
reclinare la testa; Incompreso dai capi… In tutto dipendente dal Padre: * si fece uomo * si fece
schiavo * obbediente fino alla morte * sulla Croce * ridotto a niente”. (%Statuti 118).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
Gease Cavalcante da Silva: Casa Esposo de Maria, Santa
Marta. Il fratello scelto è stato Gease per essersi donato nella casa,
nel campo ed ha aiutato tutti. Ha fatto tutto ciò che gli veniva chiesto e anche quando non gli veniva chiesto, il fratello era sempre
animato e con il sorriso sul volto. Ha sempre parole di consolazione
per i fratelli che sono in disparte. La sua umiltà e semplicità attrae
tutti e stimola i fratelli che stanno arrivando nella casa.
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
Luiz Carlos dos Santos: Casa Mãe da Divina Graça, Vila Santa Marta . Questo fratello
ha aiutato due fratelli che non sanno leggere e scrivere a fare il Diario, si è sforzato di
tenerli aggiornati ed ha incentivato i fratelli a vivere i loro propositi. Gli altri fratelli lo
hanno scelto per la sua disponibilità nel cortile della casa dove Luiz ha cinto una parte
con una rete ed ha piantato cavolfiori, cipolline e mandioca, con molta fede in Dio.
Stiamo ancora raccogliendo i buoni frutti di questo orto. Amen!
_______________________________________________________________________
Raimundo Simão de Lima: Casa NS da Boa Viagem, Santa Marta. Il fratello è molto creativo, ha preso del materiale scartabile
ed ha fatto un raccoglitore per l'immondizia, che non avevamo.
Inoltre, aggiusta gli strumenti di lavoro che si rompono ed è sempre pronto a servire tutti in casa. Che Dio lo benedica ogni giorno.
_______________________________________________________________________
Manoel Francisco da Silva: Casa Nossa Senhora da Boa Viagem, Vila Santa Marta
Questa settimana chi ha spiccato di più è stato il fratello Manuel Francisco che è rimasto molto contento per questo. I fratelli lo hanno scelto perché hanno visto l'amore che ha per ciascuno. È molto umile e affettuoso con tutti i membri della casa e del
Centro. Che Dio lo mantenga sempre così, tanto nella missione quanto fuori e lo illumini tutti i giorni della sua vita per questa semplicità verso tutti.
_______________________________________________________________________
Luiz Antonio Barbosa Costa: Casa José de Arimatéia, Santa Marta. Il fratello scelto è Louis per la sua disponibilità in cucina e con
gli alimenti. Lui non mormora mai. Si sveglia sempre presto e va
direttamente ad accendere il fuoco a legna per preparare la nostra colazione. Nel rosario è sempre puntuale. Il fratello si è anche offerto per lavare la nostra roba dopo aver preparato la colazione. È disponibile e per questo è stato scelto questa settimana.
_______________________________________________________________________
102
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
27
Spiritualità Belém: “ Solo l’Amore è capace di morire al posto dell’amato, lui si ag-
TERZO CAPITOLO
Credo nello Spirito Santo
171
Qual è l’elemento essenziale di ogni Liturgia?
LITURGIA è sempre e in primo luogo comunione con Gesù Cristo. Ogni celebrazione e non solo
quella Eucaristica è una piccola festa pasquale. Gesù
festeggia insieme a noi e apre il passaggio dalla morte
alla vita. [1085]
La più importante celebrazione del mondo fu quella di
Pasqua che Gesù celebrò nel Cenacolo la sera prima della propria morte. I discepoli pensarono che avrebbe
commemorato la liberazione d’Israele dell'Egitto; Gesù
celebrava invece la liberazione di tutta l'umanità dalla
potenza della morte. In Egitto fu il sangue dell'agnello a
salvare gli Israeliti dall'angelo sterminatore; in quell’ultima cena invece fu Gesù stesso l'agnello che col suo sangue avrebbe liberato l'umanità dalla morte. La morte e
risurrezione di Gesù sono la prova del fatto che si può
morire e ciononostante ottenere la vita; questo è il contenuto proprio di ogni celebrazione cristiana. Gesù stesso paragona alla liberazione di Israele dalla schiavitù in
Egitto la propria morte e risurrezione, la cui azione redentrice è indicata da allora con il termine di Mistero
Pasquale; in analogia al sangue salvifico dell'agnello in
occasione dell'uscita di Israele dall'Egitto (Esodo 12) è
Gesù il vero agnello pasquale che ha liberato l'uomo dai
lacci della morte e del peccato.
172
Quanti sono i sacramenti e come si chiamano?
La Chiesa ha Sette Sacramenti: Battesimo, Confermazione, Eucaristia, Penitenza, Unzione degli infermi, Sacerdozio e Matrimonio. [1210].
grappa tanto all’amato che diventa UNO con lui. ” (Statuti 129).
L’EUCARISTIA
È la fonte e il centro di
tutta la vita cristiana. LG 11
Il sangue sulle case
dove vi troverete
servirà da segno in
vostro favore: Io vedrò il
sangue e passerò oltre;
non vi sarà tra voi flagello
di sterminio quando Io
colpirò la terra d'Egitto
Esodo 12,13ss
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
SACRAMENTO
(lat. Sacramentum=
giuramento di fedeltà; per
lo più come traduzione dal
greco mysterion=mistero):
i sacramenti sono segni
visibili, istituiti da Cristo, di
un'azione invisibile nella
quale i cristiani possono
sperimentare la presenza di
Dio che sana, che perdona,
che nutre, che fortifica e
che rende capaci di amore,
poiché in tali segni opera la
grazia di Dio.
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
_______________________________________________________________________
————————————————————————–———————————
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
———————————————————————————————————
_______________________________________________________________________
————————————————————————————————–———
_______________________________________________________________________
———————————————————————————————————28
_______________________________________________________________________
101
Leggi oggi:
Isaia 1-2
Giovedì 24 Luglio
Per il Diario sp, medita: Geremia 2,1-7.11-13
Le altre letture sono: Sal 35(36),6-11; Mt 13,10-17
“HANNO ABBANDONATO ME, SORGENTE DI ACQUA VIVA,
PER SCAVARSI CISTERNE SCREPOLATE … INUTILI”
La storia di Israele, sintetizzata in questi pochi versetti che oggi
meditiamo, è la storia di ciascuno di noi: il mistero del nostro essere “asini”: abbandonare la sorgente inesauribile, per bere in pozze
putride è limacciose. Basta solo fermarsi e pensare: vale la pena
ciò che sto facendo, sto cercando Dio o sto inseguendo il mio
“danno”?
Come posso bere dalla Fonte di Acquaviva incessantemente?
Geremia 2,1-7.11-13
Geremia 2,1-7
1 Mi fu rivolta questa parola del
Signore: 2 «Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il
Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.
3 Israele era cosa sacra al Signore, la primizia del suo raccolto;
quanti ne mangiavano dovevano
pagarla, la sventura si abbatteva
su di loro. Oracolo del Signore.
4 Udite la parola del Signore, casa
di Giacobbe, voi, famiglie tutte
della casa di Israele! 5 Così dice il
Signore: Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono ciò
ch'è vano, diventarono loro stessi
vanità 6 e non si domandarono:
Dov'è il Signore che ci fece uscire
dal paese d'Egitto, ci guidò nel
deserto, per una terra di steppe e
100
di frane, per una terra arida e tenebrosa, per una terra che nessuno attraversa e dove nessuno dimora? 7 Io vi ho condotti in una
terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi,
appena entrati, avete contaminato
la mia terra e avete reso il mio
possesso un abominio.
Geremia 2,11-13
11 Ha mai un popolo cambiato
dèi? Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato colui
che è la sua gloria con un essere
inutile e vano. 12 Stupitene, o
cieli; inorridite come non mai.
Oracolo del Signore. 13 Perché il
mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato
me, sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne, cisterne
screpolate, che non tengono l'acqua.
Vita di SANTA BRIGIDA
Brigitta Bengtsdotter fino all'età di 3 anni non
pronunciava nessuna parola, i genitori ed i
parenti, arrivarono a pensare che fosse muta.
Invece, senza alcun intervento, raggiunta l'età
di 3 anni, cominciò a parlare normalmente.
All'età di 7 anni, ebbe una visione della Madonna che le sorrise e le mise la sua preziosa corona in testa, poi sparì. A dieci anni, dopo aver
ascoltato un‘omelia nella Chiesa locale, quando
il sacerdote parlò della Passione e Morte del
Signore, restò così impressionata dalla crudeltà
e dalle terribili sofferenze di Gesù che alcuni
giorni dopo, ebbe una visione di Cristo inchiodato sulla croce, coperto di piaghe. Il Signore le
disse queste parole: “guarda in che stato mi
trovo, figlia mia”. Lei chiese: “Gesù chi ti ha
fatto questo?”. Il Signore rispose: “quelli che
mi offendono e non vogliono il mio Amore”.
Questa visione lasciò un segno profondo nel
suo cuore e fin da allora decise di mettere, la
Passione di Cristo, al centro della sua vita spirituale.
Rimase orfana della madre a solo 12 anni. La
signora Ingeborg fu colta da un male che la
portò alla morte nel 1315. Suo padre considerandosi incapace di provvedere a una educazione adeguata per una bambina della sua condizione sociale, la mandò nella casa della cognata
Catarina Bengtsdotter, a Aspanäs, vicino al
lago Sommen, a Östergötland.
condurre una vita conforme agli
insegnamenti evangelici.
Visse felice con il suo sposo per 28 anni e da lui
ebbe 8 figli, quattro maschi (Karl, Birger, Bengt
e Gudmar) e quattro femmine (Marta, Karin,
Ingeborga e Cecilia). Due bambini morirono
molto giovani, uno era il più giovane, Gudmar,
di cui aveva una cura molto speciale; Carlos,
era il più grande, era mondano, amava molto le
feste e non frequentava la Chiesa, ma rispettava la Madonna. Birger, il quarto maschio, nonostante fosse sposato, più tardi divenne uno dei
primi compagni di sua madre ed fu lui a riportarla da Roma in Svezia alla sua morte. Le femmine si sposarono, Marta e Cecilia rimasero
nella società svedese, mentre Karin rimanendo
vedova cominciò a vivere con sua madre. Questa ragazza con il passare degli anni rivelò virtù
eccezionali, un carattere notevole che sbocciò
in un immenso amore a Dio. Si dedicò alla preghiera, al servizio dei poveri e dei più bisognosi,
santificando la sua esistenza in maniera tanto
ammirevole che assunse la continuità dell’Opera. Vene canonizzata ed è venerata con il nome
di Santa Caterina di Svezia, la quarta figlia Ingeborg, divenne suora nell'Ordine delle Cistercensi. Non mancarono difficoltà nella famiglia
della santa, la figlia più grande, aveva sposato
un uomo senza scrupoli, che lei stessa definiva
una “bandiera”, era estremamente volubile,
egoista e orgoglioso. Brigida era una donna di
Matrimonio e Famiglia
preghiera e non perdeva l’occasione per pregaA 14 anni, secondo le abitudini del tempo, suo re, per rimanere in un fervente contatto con
padre la destinò in sposa al giovane Ulf GudDio. Quando il marito era assente perché era
marsson figlio del governatore di Västermembro del Consiglio del Re di Svezia e cogötland; in verità Brigida avrebbe voluto consa- stantemente viaggiava, lei passava la notte
crarsi a Dio, ma vide nella disposizione paterna pregando fervorosamente e praticando severe
la volontà di Dio e serenamente accettò. Le
discipline in modo da consolare il Signore a
nozze furono celebrate nel settembre 1316 e la causa dei peccati del mondo. Lei pregava semsua nuova casa fu il castello di Ulfasa, presso le pre per la conversione dei peccatori, per le
sponde del lago Boren; il giovane sposo, nono- anime che erano in purgatorio, soprattutto le
stante il suo nome, che significava ‘lupo’, si
più dimenticate e bisognose.(2 continua)
dimostrò invece uomo mite e desideroso di
29
Leggi oggi:
Siracide 15-16
Sabato 5 Luglio
Per il Diario sp. medita: Matteo 9,14-17
Le altre letture: Salmo 84(85),9-14; Amos 9,11-15
‘IO, SONO NUOVO DENTRO E FUORI PER GESU’?’
Quando Gesù entra in noi, Egli ci rende totalmente NUOVI: cuore
nuovo, pensiero nuovo, nuovi atteggiamenti ... Gesù ci rinnova
dentro, come un VINO NUOVO in recipienti di CUOIO; Gesù ci restaura FUORI, mettendoci una NUOVA VESTE. Non è possibile
seguire Gesù e continuare con il cuore di pietra; non è possibile seguire Gesù e continuare con i nostri “stracci” cioè con i nostri vizi
e cattive abitudini. Per abbracciare Gesù, cos'altro devi lasciare?
Matteo 9,14-17
14 Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero:
«Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non
digiunano?».
15 E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere
in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni
quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
16 Nessuno mette un pezzo di
stoffa grezza su un vestito
vecchio, perché il rattoppo
squarcia il vestito e si fa uno
strappo peggiore.
17 Né si mette vino nuovo in
otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e
gli otri van perduti. Ma si mette vino nuovo in otri nuovi, e
così l'uno e gli altri si conservano».
Spiritualità Belém: “ Per resuscitare un corpo è sufficiente dire: “Alzati e cammina!”,
ma per resuscitare un’anima bisogna MORIRE AL SUO POSTO” (Statuti 129).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
30
99
Leggi oggi:
Siracide 51
Mercoledì 23 Luglio
Santa Brigida
Per il Diario sp. medita: Salmo 70(71),1-12
Le altre letture sono: Ger 1,1-10; Mt 13,1-9
Spiritualità Belém: “Annunciare nudi, il Cristo Nudo ai nudi di questo mondo,
per renderli, tutti, ANAWIM, “Piccoli di Dio”. (%Statuti 118).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
“DAL SENO DI MIA MADRE TU SEI IL MIO SOSTEGNO”
_______________________________________________________________________
“Rifugio”, “Roccia”, “Fortezza”, “Riparo”, “protezione”,
“speranza”: tutto questo è Dio per ciascuno di noi. Il regalo
più grande che possiamo fare ad una persona è farle sperimentare tutto questo.
Non è più possibile sentirsi abbandonati e soli con un Padre
tanto amato che ci cerca e ci sorregge. Non si può più temere e tremare con un Padre tanto Onnipotente che ci protegge. Chi vive con Dio, nulla teme.
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Salmi 70,1-12
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
1 In te mi rifugio, Signore, ch'io non resti
confuso in eterno. 2 Liberami, difendimi
per la tua giustizia, porgimi ascolto e salvami. 3 Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile, poiché tu sei mio
rifugio e mia fortezza. 4 Mio Dio, salvami
dalle mani dell'empio, dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore.
5 Sei tu, Signore, la mia speranza, la mia
fiducia fin dalla mia giovinezza. 6 Su di te
mi appoggiai fin dal grembo materno, dal
seno di mia madre tu sei il mio sostegno; a
te la mia lode senza fine.
7 Sono parso a molti quasi un prodigio: eri
tu il mio rifugio sicuro. 8 Della tua lode è
piena la mia bocca, della tua gloria, tutto il
giorno. 9 Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declinano le mie forze. 10 Contro di me parlano i miei
nemici, coloro che mi spiano congiurano insieme: 11 «Dio lo ha abbandonato, inseguitelo, prendetelo, perché non ha chi lo liberi».
12 O Dio, non stare lontano:
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
_______________________________________________________________________
98
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
31
Leggi oggi:
Siracide 17-18
Domenica 6 Luglio
14ª Domenica comune; 2ª sett.
Per il Diario spirituale medita: Matteo 11,25-30
Le altre letture sono: Zc 9,9-10; Sal 144(145); Rm 8,9-13
“...LE HAI RIVELATE AI PICCOLI…VENITE A ME, VOI TUTTI,
CHE SIETE AFFATICATI E OPPRESSI”
La Missione, insieme alla Povertà, fanno esultare Gesù più di qualunque altra cosa. In cambio di un leggero “giogo” di Gesù, avremo
una immensa gioia, una immensa pace. Cos’è questo “giogo”? È la
“disciplina” di Gesù: l'amore alla sua “Parola”, al Diario Spirituale,
l'amore alla preghiera, a METTERE IN PRATICA i suoi comandamenti, specialmente il COMANDAMENTO dell'amore. Chi è povero e bisognoso capisce questo più di qualsiasi altro e una immensa
felicità s’impossessa del suo cuore.
Matteo 11,25-30
25 In quel tempo Gesù disse: 30 Il mio giogo infatti è dolce
«Ti benedico, o Padre, Signore e il mio carico leggero».
del cielo e della terra, perché
hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti
e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così è
piaciuto a te.27 Tutto mi è
stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il
Padre, e nessuno conosce il
Padre se non il Figlio e colui al
quale il Figlio lo voglia rivelare.
28 Venite a me, voi tutti, che
siete affaticati e oppressi, e io
vi ristorerò. 29 Prendete il mio
giogo sopra di voi e imparate
da me, che sono mite e umile
di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
32
COME VINCERE LE TENTAZIONI?
Gesù quando è stato tentato nel deserto non
ha dialogato con il demonio, ma gli ha risposto
rapidamente, con convinzione e decisione. La
tentazione originale in Genesi (cap. 3), viceversa ci insegna ciò che ci fa cadere. il demonio si
avvicina a Eva e le propone un argomento di
dialogo: “È vero che Dio ha detto: Non dovete
mangiare di nessun albero del giardino?” e Eva
non lo allontana, ma comincia un dialogo. “Dei
frutti degli alberi del giardino noi possiamo
mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in
mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete
mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti
morirete”. Chissà, forse, ciò che Dio ha proibito, apre spazio al dubbio, ai desideri o ad atteggiamenti che portano al peccato. Anche perché
il demonio sa, è astuto, è il padre della menzogna e pur essendo un angelo caduto, non
smette di essere un angelo con poteri molto
superiori alle qualità umane. Per questo, accettando il dialogo la donna si espone a un
grande pericolo. Di fatto, con il dialogo il demonio indebolisce la comprensione della donna e
così può cominciare a fare una proposta diretta al peccato, una menzogna, le dipinge un
piano meraviglioso: essere come Dio. No! riprese il serpente «Non morirete affatto! Anzi,
Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,
conoscendo il bene e il male». Il demonio può
offrire una felicità occulta, attraverso il peccato, insinuando anche che niente di male ci
accadrà, che possiamo sempre pentirci e che
Dio è misericordioso. A questo punto della
tentazione, l'anima riesce ancora a fermarsi
perché la volontà ancora non acconsente; ma,
se non dà subito un taglio, le sue forze si indeboliscono e la tentazione prende più forza.
Dopo un momento di esitazione “la donna vide
che l'albero era buono da mangiare, gradito
agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza”; a questo punto l'anima può ancora vincere
la tentazione, ma è molto difficile perché è
molto indebolita dall'illusione. Eva fa ancora
peggio: fa cadere anche l’altro. Commette un
duplice peccato: il suo e lo scandalo, fa in modo che anche l'altro pecchi. “Prese del suo
frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò”. Ora
viene la disillusione: Dove è il meraviglioso
panorama suggerito dal nemico? “Allora si
aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di
essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne
fecero cinture”. Dopo l'illusione ecco il rimorso
di coscienza. Quella persona può tentare di
nascondersi e rifiutare la voce di Dio, o pentirsi
e chiedere perdono nel sacramento della confessione. “Udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo
con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in
mezzo agli alberi del giardino”. L'uomo è sua
moglie si nascosero dal volto del Signore Dio:
“Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse:
«Dove sei?».
Come lottare contro le tentazioni? Il mezzo
principale per lottare e per vigilare, è la preghiera. “Vigilate e pregate per non cadere in
tentazione” (Matteo 36,41). “Chi prega si salva,
chi non prega si condanna”, insegnava San
Alfonso Maria De Liguori. Cosa fare davanti alla
tentazione? Tagliare immediatamente e pregare; chiedere a Dio la forza per non cadere. Il
catechismo insegna: combattimento e vittoria
sono possibili solo con la preghiera. (N° 2849).
“Non permettere che cadiamo in tentazione”
ha insegnato Gesù nel Padre Nostro. La preghiera allontana da noi il demonio e lo indebolisce. Sappiamo che abbiamo tutte le grazie per
vincere la battaglia, perché “se Dio è con noi,
chi sarà contro di noi” (Romani 8,31).
E dopo la tentazione che fare? Se vinciamo,
riconosciamo che il trionfo appartiene a Dio
che non ci ha lasciato cadere nella tentazione,
ringraziamolo e chiediamo aiuto per le future
tentazioni. Se cadiamo, ritorniamo a Lui con il
sacramento della Confessione, pentiti e desiderosi di non peccare più. ( fonte:Catoliscopio.com)
97
Spiritualità Belém: “Siamo chiamati a vivere PER i poveri-sofferenti: sono essi il fulcro della
HAITI
VEGLIA DI PENTECOSTE:
SPERIMENTIAMO LO
SPIRITO SANTO
Ruota Belém; CON i poveri-sofferenti, vivendo dentro questo fulcro o attorno ad esso, come Raggi; COME i poveri-sofferenti, uguali ai poveri di questo mondo e, soprattutto, uguali a Gesù
Crocifisso”. (Statuti 119).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
La Veglia di Pentecoste è stata per noi un’esperienza molto
forte dell’azione dello Spirito Santo che ci ha fatto sperimentare in modo particolare l’unità fra di noi e soprattutto
con i giovani. Hanno partecipato con noi, 92 giovani.
_______________________________________________________________________
Fin dall'inizio, attorno al fuoco, Dio ci ha fatto sentire la sua
presenza in modo molto intenso. Anche la luce del cero
pasquale è stata un segno che ha parlato ai cuori di tutti e
ha aiutato a sentire la presenza di Gesù Risorto e anche il
dono di Dio che ci rende partecipi della sua Resurrezione.
_______________________________________________________________________
Un altro momento forte è stata la testimonianza di
Dieuphete che è uno dei giovani che sta con noi da un anno
e ci ha raccontato come lo Spirito Santo ha trasformato la
sua vita e come percepisce la sua azione giorno dopo giorno. Successivamente, divisi in gruppi, ciascuno ha condiviso
la propria esperienza con lo Spirito.
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Anche questo è stato un momento significativo perché ci ha
permesso di vedere come lo Spirito Santo è presente in
mezzo al suo popolo e parla ai cuori di ciascuno.
_______________________________________________________________________
C'è stata poi l’invocazione dello Spirito Santo, ciascuno ha
pregato sull'altro e ha chiesto che l'azione di Dio si manifestasse in tutti. Noi crediamo che lo Spirito Santo abbia proprio toccato i cuori dei
giovani. Un segno dello Spirito è la gioia
interiore e alla fine di questo momento
di invocazione c'è stata una esplosione
di allegria che ha invaso il cuore dei giovani che hanno cominciato a lodare,
saltare, danzare, cantare… sembravano
instancabili, nel loro desiderio di ringraziare lo Spirito Santo che era sceso nei
cuori di ciascuno. Viva lo Spirito di Dio
nelle nostre vite.
_______________________________________________________________________
96
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
33
173
Perché abbiamo bisogno dei Sacramenti?
Abbiamo bisogno dei SACRAMENTI per crescere
oltre la nostra limitata vita umana è per diventare
attraverso Gesù come Gesù: Figli di Dio in libertà e
gloria. [1129].
Con il Battesimo i figli dell'uomo, disgregati dal peccato, vengono uniti come Figli di Dio; con la Confermazione i deboli
divengono forti; con la Confessione le persone colpevoli divengono persone perdonate; on l'Eucarestia le persone affamate divengono cibo per altre persone; con il Matrimonio
come anche con l'Ordine sacerdotale, persone individualiste
divengono servitori dell'amore; con l'Unzione degli infermi,
persone deluse riacquistano la fiducia. Il sacramento di tutti
i sacramenti è Cristo stesso; in Lui passiamo dalla perdizione
dell'egoismo alla vera vita senza fine.
174
Perché la Fede in Gesù Cristo non basta? Perché
Dio ci dona anche i Sacramenti?
Dobbiamo e possiamo giungere a Dio con tutte le nostre facoltà e non solo con l'intelletto. Per questo Dio
si dona in segni terreni - soprattutto nel pane e nel
vino, che sono il sangue di Cristo. [1084, 1146-1152].
Gli uomini videro Gesù, lo ascoltarono, hanno potuto toccarlo e ne ottennero la salute fisica e spirituale. I segni sensibili
dei Sacramenti mostrano lo stesso marchio di Dio, che si
rivolge a tutto l'uomo e non solo alla sua testa.
Anche la stessa
creazione sarà
liberata dalla
schiavitù della corruzione per entrare nella
libertà della gloria dei
figli di Dio. Romani 8,21
La sua potenza
divina ci ha donato tutto quello
che è necessario per
una vita vissuta santamente. 2 Pt 1,3
Allora prese il
cieco per mano,
lo condusse fuori dal
villaggio e, dopo avergli
messo la saliva sugli
occhi, gli impose le mani e gli chiese: “Vedi
qualcosa?” Marco 8,23
Tutto ciò che era
visibile nel nostro
Salvatore, è passato ai
suoi sacramenti.
Leone Magno (ca 400461, Papa e Padre della
Chiesa)
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
———————————————————————————————————
——————————————————————————————————–—
———————————————————————————————————
——————————————————————————————————–—
34
Diego Alexandre Silva: Casa Santa Marcelina, Vila Santa Edwiges.
“Ho vissuto il mio proposito quando un giorno stavo cercando un
vecchietto della mia casa, in giro per il Centro, quando mi sono trovato davanti il vecchietto Maciel, della Casa Buon Pastore, che stava
cominciando ad avere delle convulsioni. Allora, sono corso e l’ho preso in braccio prima che cadesse per terra, e ho fatto le procedure
necessarie. Lui è tornato normale. Poi ho guardato il proposito sulla mia mano e ho
sentito che stavo rimanendo nell’amore di Dio, perché Gesù ha detto: ‘Ama il prossimo
tuo come te stesso!’ E mi sono accorto che ho amato il prossimo in quel momento.”
Ivan Ribeiro: Casa Santa Marcelina, Vila Santa Edwiges
“Sono riuscito a vivere il mio proposito mentre stavo riordinando la
casa. Un vecchietto è venuto con i piedi sporchi di terra ed ha sporcato la sala, che avevo appena lavato. Stavo per reagire, ma ho guardato la mia mano, ho visto il mio proposito, e ho preso la scopa ed ho
lavato tutto di nuovo. Inoltre ho ringraziato Dio che mi stava aiutando ad accettare la
situazione, in tutti i sensi.”
Lourivaldo Lopes da Silva: Casa Santa Marcelina,Vila Santa
Edwiges. “Sono riuscito a vivere il mio proposito quando il vecchietto
Alonso, che ha avuto un ictus e gli sono rimaste delle conseguenze,
fra cui, non riesce a camminare, ha cominciato a muoversi sul divano.
Ho pensato che volesse andare in bagno e, con molto amore e attenzione, l’ho preso in braccio e l’ho portato in bagno. Dopo aver fatto le
sue necessità, l’ho pulito e l’ho riportato sul divano. È stato molto gratificante per me,
perché in quel momento mi sono sentito un papà per lui.”
Luciano Domingos de Moura: Casa São Camilo, São Paulo
“Il mio proposito, tratto dal Libro di Giovanni 15, 12-17, era ‘amare il
prossimo’. Oggi, ho vissuto il mio proposito servendo i vecchietti, preparando le merende per tutti quelli della casa con molto amore, ma
ciò che ha colpito è stata la merenda del pomeriggio. Il fratello che mi
aiuta a prepararla era uscito. Quando è tornato, era stanco e si è steso un po’, e si è addormentato. Vedendo questo, non ho esitato ed ho assunto anche i
suoi compiti, dimostrandogli che gli voglio bene”.
95
Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello:
Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém
vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello.
Orlando Raposo: Casa Santa Gianna, São Paulo
Il fratello scelto è il Sig. Orlando, che ha una disponibilità impressionante. Ha più di 50 anni e tutti i giorni si sveglia per primo. Pur essendo un accolto, lava i bagni, pulisce il cortile e porta gli indumenti sporchi, di tutti, in lavanderia.
Carlos Alberto da Silva: Casa Nossa Senhora da Consolação,
São Paulo. In questa condivisione, abbiamo considerato la disponibilità del nostro assistente Carlos Alberto, che si dona molto
nella casa. La mattina, fa la doccia ai fratelli infermi, aiuta a riordinare la casa, accompagna i fratelli all’ospedale. Questa settimana,
il fratello si è alzato a mezza-notte, ha visto un fratello con il pannolone sporco e glielo ha cambiato da solo. Il fratello fa le cose
con il cuore, senza mormorare ed è felice, perché sta facendo la
volontà di Dio.
Wellington da Silva Bonfim: Casa São Camilo, São Paulo
Questa settimana è stato scelto il fratello Wellington, che è
sempre disponibile a fare tutto ciò che gli viene chiesto, oltre a
svolgere i suoi incarichi sempre senza mormorare. Si prende
cura molto bene di tutti i vecchietti, con amore. Come si accorge che qualcuno ha un problema, si mette subito ad aiutare, e
con questo manifesta quanto voglia loro bene. È il suo modo di
donarsi completamente a Dio.
Valdir Quintanilha: Nossa Senhora Desatadora dos Nós, São Paulo
Il fratello, ha la tubercolosi, questa settimana è stato male, a letto, proprio quando dovevamo terminare l’impianto elettrico, perché una parte della casa era rimasta senza
luce. Lui è l’unico elettricista della casa. Abbiamo pensato di chiamarne un altro, da
un’altra casa, ma il fratello Valdir ha detto che se stesse vivendo nel mondo, e volesse
drogarsi, lo avrebbe fatto in qualsiasi modo. “Ora, mi dono per Dio, così come sto, e Lui
ora ha bisogno di me” ha detto. E, pur debole, è andato a terminare un lavoro che ha
fatto molto bene e ci ha aiutato molto.
94
Vita di SANTA BRIGIDA
Pellegrinaggi e Morte dello Sposo
La devozione di Brigida era così profonda e
cosciente che influenzò molto anche suo marito. Così stimolati dell' interesse di conoscere gli
avvenimenti importanti, legati alla religione,
come modo per compiacere il Signore, fecero
diversi viaggi; fra questi la coppia realizzò dei
pellegrinaggi a Nidaros (attualeTrondheim)nel
nel Regno Unito e Santiago di Compostela in
Spagna. Dopo aver visitato tutti i luoghi di interesse, in Spagna, sul cammino di ritorno verso
la Svezia, nella città francese di Arras vicino a
Fiandre, suo marito ULF si ammalò e fu in pericolo di vita. Lei pregò molto e chiese la protezione del Signore. Dovettero rimanere a lungo
in quella città perché la malattia era stata molto
dura e lo aveva debilitato molto. Durante le sue
perseveranti preghiere, il santo francese San
Dionisio le apparve e le confidò che suo marito
non sarebbe morto in quell'occasione. Infatti, i
giorni seguenti cominciò a migliorare e recuperare la salute e per questo entrambi, si impegnarono di comune accordo, a consacrarsi a Dio
nella vita religiosa.
Di ritorno in Svezia, Brigida e il marito si stabilirono in una piccola casa vicino al Monastero
Cistercense di Al vastra. Ulf, con la sua salute
recuperata, poté continuare a lavorare nella
provincia di Narke fino all'inizio del 1344 quanto nuovamente accusò dei terribili sintomi e si
ammalò gravemente. Brigida lo portò al Monastero perché fosse aiutato dai monaci, ma lui
non ce la fece e morì. Così non riuscirono a
mettere in pratica il proposito che entrambi
avevano fatto di dedicare le loro vite a Dio. Lei
continuo ad abitare lì, in quella casa vicino al
Monastero dove passava lunghe ore in preghiera, supplicando il Signore la salvezza del suo
sposo. In quella stessa casa rimase ancora per 4
anni, dedicata alla penitenza e alla preghiera.
Visioni e rivelazioni divine
La santa ebbe visioni e rivelazioni notevoli che erano insegnamenti del Signore
è anche istruzioni che si riferivano agli assunti
più polemici all'epoca. Molti studiosi riconoscono che fu conseguenza di queste visioni che la
monarchia svedese ottenne alcuni importanti
accordi di pace e stabilì rapporti politici con
diversi paesi. Inoltre, era amica e consigliera di
vari sacerdoti e teologi dell' epoca, fu anche
segretaria e dama di onore della regina di Svezia Blanche de Namur. e nel 1335 come persona di fiducia del Regno, lo guidò e consegnò e
consigliò la Regina e il Re Magnus II (Magnus
Ladulàs) nelle difficoltà e problemi che avvenivano a corte.
Dopo la morte del suo sposo Ulf, divise i suoi
beni fra gli eredi e i poveri, cominciando a vivere in modo semplice, nelle vicinanze del convento di Alvastra. In questa epoca, le sue visioni
divennero più numerose e frequenti e sono la
maggior parte dei fatti che Brigida scrisse, nelle
sue Rivelazioni, fino alla sua partenza per Roma. E fu giustamente durante le visioni che
ricevette la missione di portare messaggi ai
politici e ai leaders religiosi, avendo questa
opportunità. Dialogava con i Santi e persone
morte che le chiarivano la natura e la causa di
molte difficoltà.
A partire dal 1345 le rivelazioni di divine non
avvenivano più attraverso i sogni, ma quando
era sveglia e in preghiera, con il dominio completo della ragione. Molte volte andava in estasi, ricevendo le visioni o una illuminazione divina nel suo intelletto, vedeva e uditiva cose spirituali e le sentiva nel suo Spirito. Molte volte il
movimento nel suo cuore era tanto intenso che
poteva essere colto e sentito anche esteriormente, dalle espressioni e dalle sue manifestazioni. (3 continua)
35
Cana
Spiritualità Belém: “Il peccato ha ingoiato chi non aveva commesso peccato. Non fu
facile per Dio salvarci. Fu molto più facile crearci che salvarci” (% Statuti 128).
CANA A SAN BERNARDO DO CAMPO
LA GIOIA DI SERVIRE DIO
COPPIE CHE EVANGELIZZANO ALTRE COPPIE
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Il Cana è per noi una benedizione di Dio.
Mancano ancora quattro mesi al matrimonio e Dio ci ha permesso di fare questa esperienza dove possiamo servirlo
insieme, oltre a imparare molto dalle
coppie che hanno più esperienza, ci edificano e ci aiutano molto. Per noi questo
tempo di attesa, nel fidanzamento, ci ha
fatto sentire impacciati, ma grazie al
Cana ci siamo consegnati di più alla nostra vocazione. Nonostante siamo ancora inesperti per aiutare altre coppie, per
noi è una gioia vedere i miracoli di Dio
attraverso il Cana che è una benedizione! Ringraziamo Dio per permetterci di
vivere tutto questo ancora prima del
matrimonio. Renata e Edgar.
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
Siamo stati invitati ad aiutare in questo Cana di Maggio a San Bernardo do
Campo, ma ci siamo ammalati entrambi. A malapena riuscivamo a restare in piedi, ma per la necessità e il
desiderio di servire, siamo andati
ugualmente. Nel programma c’era
che dovevamo dare un tema, ma lo
abbiamo scoperto quello stesso giorno. Pur ammalati e insicuri, ci siamo
abbandonati all'azione dello Spirito
Santo e abbiamo visto quanto Dio ci
ha usato per toccare il cuore di quelle
coppie. Giselly e Fabio.
36
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
93
Leggi oggi:
Siracide 49-50
Martedì 22 Luglio
Santa Maria Maddalena
Per il Diario spirituale medita: Giovanni 20,11-18
Le altre letture: Ct 3,1-4; Sal 62(63),2-9
condizione e i meriti di ciascuno e preordinano
ogni cosa alla salvezza degli eletti. Perciò non
dobbiamo lasciarci cogliere dalla disperazione,
quando siamo tentati.
“GESU’ ERA L’UNICA PASSIONE DI MARIA”
Sappiano che Maria Maddalena ha avuto una vita
“complicata” (Lc 8,2). Per questo, è tanto significativa per tutti
noi. La passione per Gesù ha azzerato tutte le altre passioni stupide che incatenavano Maria. Dopo la sua conversione, Maria Maddalena si è APPASSIONATA di Gesù (nel senso più puro di questa
parola) e il suo cuore è stato INTERAMENTE E SOLAMENTE
PER GESÙ.
È stata più coraggiosa di Pietro, più attiva di tutti gli apostoli e
per questo ha meritato di ricevere il primo annuncio del Risorto,
come oggi meditiamo.
Giovanni 20,11-18
11 Maria invece stava all'esterno
vicino al sepolcro e piangeva.
Mentre piangeva, si chinò verso il
sepolcro 12 e vide due angeli in
bianche vesti, seduti l'uno dalla
parte del capo e l'altro dei piedi,
dove era stato posto il corpo di
Gesù. 13 Ed essi le dissero:
«Donna, perché piangi?». Rispose
loro: «Hanno portato via il mio
Signore e non so dove lo hanno
92
posto». 14 Detto questo, si voltò
indietro e vide Gesù che stava lì in
piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15 Le disse Gesù: «Donna,
perché piangi? Chi cerchi?». Essa,
pensando che fosse il custode del
giardino, gli disse: «Signore, se
l'hai portato via tu, dimmi dove lo
hai posto e io andrò a prenderlo».
16 Gesù le disse: «Maria!». Essa
allora, voltatasi verso di lui, gli
disse in ebraico: «Rabbunì!», che
significa: Maestro!
17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre
mio e Padre vostro, Dio mio e Dio
vostro». 18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche
ciò che le aveva detto.
(% Dall’Imitazione di Cristo)
7.Dobbiamo invece, pregare Iddio ancor più
fervorosamente, affinché si degni di aiutarci in
ogni tentazione; Lui che, in verità, secondo
quanto dice Paolo (1Cor 10,13), farà in modo
che la tentazione sia accompagnata dai mezzi
per poterla sopportare. Abbassiamo, dunque,
in umiltà, l'anima nostra sotto la mano di Dio,
quando siamo tentati e tribolati, giacché il Signore salverà gli umili di spirito e li innalzerà
(1Pt 5,6; Sal 33,19).
Come il fuoco serve a saggiare il ferro (Sir
31,26), così la tentazione serve a saggiare la
santità di una persona (Sir 27,6). Quali possibilità ciascuno abbia in potenza, spesso non lo
sappiamo; ma la tentazione dispiega palesemente ciò che siamo. Tuttavia bisogna vigilare,
particolarmente intorno all'inizio della tentazione; poiché il nemico si vince più facilmente se
non gli si permette per nulla di varcare le porte
della nostra mente; e se gli si sbarra la strada al
di là della soglia, non appena abbia bussato. Di
qui il detto: "resisti agli inizi; è troppo tardi
quando si prepara la medicina" (Ovidio, Remedia amoris, II,91). Infatti, dapprima viene alla
mente un semplice pensiero, di poi una forte
immaginazione, infine un compiacimento, un
impulso cattivo e un'acquiescenza. E così, piano
piano, il nemico malvagio penetra del tutto,
proprio perché non gli si è resistito all'inizio. E
quanto più a lungo uno ha tardato torpidamente a resistere, tanto più si è, via via, interiormente indebolito, mentre il nemico è andato
crescendo di forze contro di lui.
8.Quanto uno abbia progredito si dimostra
nella tentazione e nella tribolazione; qui sta il
suo maggior merito; qui appare più chiaramente la sua virtù. Non è gran cosa esser devoti e
fervorosi quando non si hanno difficoltà; sapere
invece sopportare se stessi nel momento
dell'avversità dà a sperare in un grande avanzamento spirituale. Avviene che alcuni sono al
6. Alcuni sentono le maggiori tentazioni al prin- riparo da grandi tentazioni, ma sono spesso
cipio della loro conversione a Dio; altri invece
sconfitti nelle piccole tentazioni di ogni giorno;
alla fine. Alcuni sono fortemente turbati presso- e così, umiliati per essere caduti in cose tanto
ché per tutta la vita; altri sentono tentazioni
da poco, non ripongono più fiducia in se stessi,
piuttosto lievi: secondo quanto dispongono la
nelle cose più grandi.
sapienza e la giustizia di Dio, le quali pesano la
37
Leggi oggi:
Siracide 19-20
Lunedì 7 Luglio: 1° Giorno della Novena
ALLA MADONNA DEL CARMELO (16 Luglio)
Per il Diario spirituale medita:
Matteo 9,18-26
Le altre letture: Sal 144(145); Os 2,16-22
“SE RIUSCIRO’ A TOCCARE...”
Oggi iniziamo la nostra preparazione alla Festa della Madonna
del Monte Carmelo, nostra Madre che tanto amiamo. Nessuno più
di lei ha “toccato” Gesù. Per 9 mesi lo ha tenuto nel suo grembo,
per anni lo ha allattato (secondo la tradizione del tempo), per tutta la vita lo ha abbracciato e lo ha baciato. Se il semplice toccare
l'orlo del mantello, ha curato una donna, immagina cosa può aver
provocato in Maria, toccare tanto e tanto affettuosamente Gesù!
Da lei possiamo imparare questa fede che guarisce e genera legami d'amore.
Matteo 9,18-26
18 Mentre diceva loro queste
cose, giunse uno dei capi che
gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio
ora; ma vieni, imponi la tua
mano sopra di lei ed essa vivrà». 19 Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
20 Ed ecco una donna, che
soffriva d'emorragia da dodici
anni, gli si accostò alle spalle e
toccò il lembo del suo mantello. 21 Pensava infatti:
«Se riuscirò anche solo a
toccare il suo mantello, sarò guarita». 22 Gesù, voltatosi, la vide e disse:
«Coraggio, figliola, la tua
fede ti ha guarita». E in
quell'istante la donna guarì.
23 Arrivato poi Gesù nella
38
Spiritualità Belém: “I peccati ci hanno ridotto ad un CADAVERE PUTRIDO CHE AFFOGA IN UNA FOSSA DI FANGO. Gesù si buttò, senza esitazione, dentro la fossa si immerse
nel nostro putridume, fino in fondo al pozzo, liberò i piedi incatenati dell’uomo
mortalmente ferito e li caricò sulle sue spalle, lo rialzò con uno sforzo impossibile e
lanciò fuori la sua creatura, salvandola” (Statuti 128).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione,
disse: 24 «Ritiratevi, perché la
fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. 25 Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le
prese la mano e la fanciulla si
alzò. 26 E se ne sparse la fama in tutta quella regione.
Cosa Gesù fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
91
Leggi oggi:
Siracide 47-48
Lunedì 21 Luglio
Per il Diario spirituale medita: Michea 6,6-8
Le altre letture sono: Sal 49(50); Mt 12,38-42
ECCO COSA DIO TI CHIEDE:
“CAMMINARE UMILMENTE CON IL TUO DIO.”
Qual è il senso profondo della vita? “Camminare umilmente con il
nostro Dio”. Per il resto, è Dio che fa. Tutto il nostro impegno deve
consistere nel camminare fianco a fianco con Dio, nel rendere Dio
felice. La persona umile sa che, chi cammina con Dio, ha già tutto
perché l' amicizia con Dio ci soddisfa totalmente.
Chi è umile serve Dio e non si serve di Dio: siamo noi che dobbiamo
piegarci a Dio e non Dio che si deve piegare alle nostre richieste o
bassi interessi.
Spiritualità Belém: “(…) Ma il midollo della nostra missione è vivere “NEI” poverisofferenti, in una piena identificazione con loro ”. (% Statuti 119).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Michea 6,6-8
6 Con che cosa mi presenterò
al Signore, mi prostrerò al Dio
altissimo?
Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno?
7 Gradirà il Signore le migliaia
di montoni e torrenti di olio a
miriadi?
Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il
frutto delle mie viscere per il
mio peccato?
8 Uomo, ti è stato insegnato
ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la pietà,
camminare umilmente con il
tuo Dio.
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
90
39
Leggi oggi:
Siracide 21-22
Martedì 8 Luglio: 2° Giorno della Novena
Per il Diario spirituale medita: Matteo 9,32-38
Le altre letture sono: Osea 8,4-13; Sal 113(B), 115,3-10;
“LA MESSE È MOLTA, MA GLI OPERAI SONO POCHI!”
TU NON VUOI ESSERE OPERAIO IN QUESTA RACCOLTA?
Gesù sentiva l'“ansia” dell'Evangelizzazione (Lc 12,50) nel suo cuore. Senza stancarsi percorreva le città e i villaggi, INSEGNANDO e
PREDICANDO la BUONA NOVELLA. Mostrandoci come dev’essere la
vita del cristiano. Il mondo vive cieco e perduto e tutti cercano
una luce che solo la BUONA NOTIZIA del Vangelo può dare. Anche
quando una persona è superba e chiusa, cerca il senso della sua
vita. Noi cristiani siamo questo faro e possiamo offrire con umiltà
e sapienza la luce che riceviamo, il fuoco che ha acceso la nostra
vita.
Matteo 9,32-38
32 Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33 Scacciato il demonio,
quel muto cominciò a parlare e
la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». 34 Ma i
farisei dicevano: «Egli scaccia i
demòni per opera del
principe dei demòni».
35 Gesù andava attorno
per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle
loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. 36 Vedendo le folle
ne sentì compassione,
perché erano stanche e
sfinite, come pecore
40
senza pastore. 37 Allora disse
ai suoi discepoli: «La messe è
molta, ma gli operai sono pochi!38 Pregate dunque il padrone della messe che mandi
operai nella sua messe!».
Vita di SANTA BRIGIDA
Nel giro di due settimane Carlos contrasse una
gravissima malattia che lo portò alla morte,
lasciandolo senza vita fra le braccia di sua mamma Brigida che, preoccupata, chiese alla misericordia di Dio di perdonare l'anima di suo figlio.
Gesù le fece capire che egli aveva perdonato il
giovane, che era in purgatorio. La santa proseguì il viaggio e visitò tutti i luoghi santi, a Gerusalemme, Betlemme, Nazareth, Cafarnao e
altri. Durante il viaggio che fece in Terrasanta,
dopo aver visitato tutti i santuari, cominciò a
sentirsi debole, in conseguenza di una malattia
che le procurò disturbi per un anno intero.
Tanto via mare, quanto via terra, lei pazientemente sopportava la fatica e il dolore. Venendo
avvisata che sua figlia Ingeborg era morta, lei
che era religiosa nel monastero di Risaberg, con
serenità, quasi gioia disse: “Oh, mio Dio Gesù
Cristo, amore della mia vita, benedetto tu sia
perché l'hai chiamata prima che il mondo la
prendesse fra le sue braccia”.
Quando tornò a Roma dal suo viaggio in Medio
Oriente, nell'estate del 1373, la malattia aveva
fatto il suo corso e lei stava molto male. Cinque
giorni prima della sua morte Dio Gesù Cristo, le
apparve davanti all'altare, si mostrò gioioso e le
disse: “Io ho fatto con te ciò che uno sposo
normalmente fa, si nasconde dalla sua sposa
per qualche giorno, per poter essere più ardentemente desiderato. Così io, non ti ho visitato
per portarti consolazione in questo tempo,
perché era l'ora del tuo test. Ora che sei stata
testata e pazientemente hai sopportato, va
avanti e preparati, perché è giunto il momento
in cui, come ti avevo promesso, sarai vestita e
consacrata come una suora. Da ora in avanti tu
devi essere considerata non solo come mia
sposa, ma anche come una suora e una mamma a Vadstena”.
In verità, durante la sua vita Santa Brigida non
riuscì a consacrarsi in un monastero facendo i
voti e diventando suora, ma Dio le offrì questa
grazia spiritualmente nel suo ultimo giorno di
vita.
Morte di Santa Brigida
Prima che morire, Gesù le ordinò di consegnare
gli iscritti a Don Alfonso Pecha de Vadaterra,
eremita spagnolo che era stato vescovo Giennense e, in questo modo, vennero scritti i libri
con le celestiali rivelazioni. Brigida morì il giorno 23 luglio, in una residenza a fianco
dell’attuale piazza Farnese. Quando percepì che
stava per lasciare il suo corpo e vide i suoi figli
afflitti disse: “Perché questa tristezza, il mio
tempo di vita è stato sufficientemente lungo,
dobbiamo rallegrarci perché ora sono chiamata
presso il Dio Onnipotente”. E, avendo chiamato
i suoi figli, li benedisse, poi si addormentò in
Dio. Secondo le sue volontà, i suoi resti mortali
forno traslati in Svezia, nel convento di Vadstena dopo essere stata seppellita per un tempo
nella Chiesa romana di San Lorenzo in Panisperna. Suo figlio Bingerio, assunse il tutto perché il
corpo della madre fosse trasferito in Svezia. Nel
1377 per ordine del vescovo Alfonso Pecha de
Vadaterra, amico e confessore di Brigida in
Italia, fu lanciata la prima edizione delle sue
apparizioni celestiali. Nel 1378 finalmente fu
approvata la Regola dell'Ordine religioso da lei
fondato. L'Ordine delle Brigidine, come è conosciuto, ha solo donne; ha 12 conventi nel mondo e l’abbazia di Syon in Devonshire è l'unica
casa religiosa in Inghilterra. Le Brigidine coltivano una speciale devozione per la Madonna e
per la Passione di Cristo, in seguito alle visioni
che la loro fondatrice ebbe, fin dell'infanzia e
per tutta la vita.
Il processo di canonizzazione cominciò nel 1377
e terminò il 7 ottobre del 1391 quando venne
proclamata Santa da Papa Bonifacio IX. È patrona della Svezia e nel 1999 Santa Brigida insieme
a Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce vennero elevate a Patrone e
Protettrici dell'Europa.
89
Spiritualità Belém: “Per realizzare la nostra vocazione, bisogna che il nostro cuore viva co-
stantemente abbracciato, aggrappato al cuore sofferente del nostro fratello povero, si fondi con lui”. (Statuti 120).
201
Perché riceviamo un nome durante il Battesimo?
Con il nome che riceviamo in occasione del Battesimo, Dio ci dice: “Ti ho
chiamato per nome, tu mi appartieni”. (Isaia 43,1). [2156-2189,2165].
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Con il Battesimo l'uomo non si dissolve in una divinità anonima, ma viene confermato nella sua individualità. Essere battezzati con un nome significa che Dio
mi conosce che mi dice di sì e che mi accoglie con la mia individualità inconfondibile.
202
Perché i cristiani dovrebbero scegliere per il Battesimo il nome di grandi santi?
Non esiste esempio migliore dei santi e neppure esistono patroni migliori. Se
il mio patrono è un santo, ho un amico presso Dio. [2156-2159,2165].
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————
————————————————————————————————–———
———————————————————————————————————88
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
41
Spiritualità Belém: “Così fu per Gesù: “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della
175
Perché i Sacramenti appartengono alla Chiesa?
Perché non può servirsene chiunque a suo piacimento?
I sacramenti sono doni di Dio alla sua Chiesa. È suo compito
quello di amministrarli e di proteggerli dagli abusi
[1117-1119, 1131].
Gesù ha affidato la diffusione delle proprie parole a uomini concreti, ovvero agli Apostoli, e non a una massa anonima. Oggi si direbbe: non le ha messe su internet ad accesso libero, ma in un dominio. I sacramenti esistono per la Chiesa e per il tramite della Chiesa.
Esistono per lei perché il Corpo di Cristo, che la Chiesa, viene fondato, nutrito e portato a compimento tramite i sacramenti; esistono
per il suo tramite perché i sacramenti sono le forze del suo corpo,
come ad esempio la Confessione, dove Cristo ci rimette i peccati
per il tramite dei Sacerdoti.
176
Quali sono i Sacramenti che si ricevono una volta
sola nella vita?
Battesimo, Confermazione e Ordine. Sono sacramenti che
imprimono nel cristiano un sigillo indelebile. Battesimo e
Confermazione ne fanno un figlio di Dio e lo rendono simile
a Cristo. Anche l' ordine segna il cristiano in maniera definitiva. [1121].
Come si è, e si rimane per sempre figli dei propri genitori, e non
“una volta” o “un poco”, allo stesso modo con il Battesimo e la
Confermazione si diventa figli di Dio una volta per tutte, simili a
Cristo e membri della sua Chiesa. Allo stesso modo l'Ordine non è
un mestiere che si sceglie per lucro, ma una grazia che non può
essere revocata. Poiché Dio è fedele ,l'azione di questi Sacramenti
rimane per sempre attiva nell'uomo - come ricettività nei confronti
della chiamata di Dio, come vocazione, come protezione. Di conseguenza questi sacramenti non possono essere ripetuti.
Ognuno si consideri come servo
di Cristo e amministratore dei misteri di
Dio. 1Cor 4,1
Perché chi mangia e beve riconoscere il corpo
del Signore, mangia e
beve la propria condanna. 1Cor 11,19
Ciascuno secondo il dono ricevuto, lo metta a
disposizione
degli altri, come buoni
amministratori della
multiforme Grazia di
Dio 1Pietro 4,10
Ma quando apparve la bontà di
Dio, salvatore
nostro ... Egli ci
ha salvati … con un’acqua che rigenera e
rinnova nello Spirito
Santo. Tito 3,4-5
Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————–
——————————————————————————————————–—
42
legge, diventando lui stesso maledizione per noi” (Gal 3,13). “Egli portò i nostri peccati
nel suo corpo sul legno della croce”. Dalle sue piaghe siamo stati guariti”. (1 Pietro 2,2125) ” (Statuti 127).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
87
Leggi oggi:
Siracide 45-46
Domenica 20 Luglio
16ª Domenica del Tempo Comune; 4ª settimana
Per il Diario sp medita: Matteo 13,24-43
Le altre letture: Sap 12,13-19; Sal 85(86); Rom 8,26-27
“IN ME C’E’ GRANO E ZIZZANIA”
Gesù sa che “la linea di divisione” fra il bene e il male è dentro il
nostro cuore e non fuori come vorremmo noi. Il primo pensiero è:
“Tu sei zizzania e io sono grano! Tu stai sbagliando e io sono nel
giusto”. È difficile liberarci da questa logica diabolica che uccide il
fratello e ci divide. Gesù ci dice: non perdere tempo, non voler fare
pulizia prima del tempo, tutti i tuoi sforzi siano di far crescere la
parte buona in te e credere fermamente che il tuo fratello è buono
come te e più di te. Fa crescere il tuo grano e il male sparirà.
Matteo 13,24-43
24 Un'altra parabola espose loro
così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano
venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne
andò.26 Quando poi la messe fiorì
e fece frutto, ecco apparve anche
la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato
del buon seme nel tuo campo? Da
dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un
nemico ha fatto questo. E i servi
gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che,
cogliendo la zizzania, con essa
sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro
crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura
dirò ai mietitori: Cogliete prima la
zizzania e legatela in fastelli per
bruciarla; il grano invece ripone86
telo nel mio granaio».
36 Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si
accostarono per dirgli: «Spiegaci
la parabola della zizzania nel campo». 37 Ed egli rispose: «Colui
che semina il buon seme è il Figlio
dell'uomo. 38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del
regno; la zizzania sono i figli del
maligno, 39 e il nemico che l'ha
seminata è il diavolo. La mietitura
rappresenta la fine del mondo, e i
mietitori sono gli angeli. 40 Come
dunque si raccoglie la zizzania e si
brucia nel fuoco, così avverrà alla
fine del mondo. 41 Il Figlio
dell'uomo manderà i suoi angeli, i
quali raccoglieranno dal suo regno
tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità 42 e li getteranno
nella fornace ardente dove sarà
pianto e stridore di denti.43 Allora
i giusti splenderanno come il sole
nel regno del Padre loro. Chi ha
orecchi, intenda!
Vita di SANTA BRIGIDA
Gesù una volta le disse: “Brigida non parlo
solo a te, ma anche a tutti i cristiani. Tu sarai
mia Sposa, per mezzo di te parlerò al mondo.
Il mio Spirito rimarrà in te fino alla morte”
In questo periodo decise di dare un orientamento religioso alla sua esistenza, nonostante la costante opposizione della Corte che
utilizzava i suoi servizi. E anche perché lei era
la prima in linea di successione reale, per
diventare Principessa. Ma con abilità e ispirazione divina, riuscì a liberarsi da quell’impegno e si dedicò esclusivamente a realizzare la
Volontà del Signore. Da allora abbandonò i
sui vestiti lussuosi, usando solo una tunica di
lino e un velo in testa, con una corda in vita.
Le revisioni diventarono tanto frequenti che
la Santa venne colta momentaneamente da
un dubbio, arrivò a mettere in dubbio se
realmente si trattasse di visioni provenienti
dalla grazia di Dio. Per obbedienza a Gesù
che le apparve per tre volte, accettò di essere messa sotto la direzione del Maestro
Mattias che fu il suo primo confessore. Lui
era un canonico sapiente e rispettato teologo, molto esperto nelle cose di Dio, all’epoca. Tuttavia all'inizio delle grandi rivelazioni,
fu consigliata proprio da Mattias di rimanere
nel monastero dei Monaci Cistercensi. Monastero di Santa Maria, nella diocesi di Linkoping. Nonostante fosse un entità religiosa
per monaci, per disegni di Dio, venne ricevuta e alloggiata in un settore, per la maggior
gloria del Signore. Santa Brigida stava pregando quando le apparve Gesù che le disse:
“Da parte mia, ti invio a Padre Pedro Skninge, priore del monastero di Santa Maria. Io
sono come il Signore i cui figli erano tenuti in
prigionia, ai quali inviò i suoi messaggeri per
liberare i sui figli e avvertire gli altri al fine
che non cadessero nelle mani dei nemici, a
coloro che giudicava essere sui amici. Allo
stesso modo Io, Dio, ho molti
figli, molti cristiani, i quali
sono sottomessi a pesantissimi legami con il
demonio. Così, per il Mio Amore, vi invio le
Mie Parole che pronuncio attraverso una
donna (Santa Brigida). Ascoltatela, Padre
Pedro scriverà in lingua latina il testo che è
da parte mia e, per ogni lettera, ti darò non
oro o argento, ma un tesoro che non invecchia”. Immediatamente Santa Brigida descrisse la rivelazione a Padre Pedro, che non
le credette, volendo arrivare a un dunque
sull’assunto, passò il pomeriggio in Chiesa
lottando con se stesso, con i suoi pensieri, e
finì per decidere di non accettare l'incarico,
non scrivere le rivelazioni divine, giudicandosi indegno di farlo, ma anche dubitando delle
parole di Brigida se fossero vere o illusioni
prodotte dal demonio. La risposta divina non
si fece aspettare, egli ricevette un tale colpo
che cadde a terra, rimase come morto, privo
dei sensi e delle forze del corpo, conservava
solo le sua capacità intellettuali, era lucido.
I monaci lo trovarono steso a terra, lo portarono nella sua cella e lo misero sul letto, dove rimase quasi morto, per lunghe ore della
notte. Toccato dalla Provvidenza divina, ragionò, forse sto soffrendo tutto questo perché non ho voluto obbedire alla rivelazione
che la Signora Brigida mi ha comunicato da
parte del Signore Gesù Cristo. Pentito, pregò
nel suo cuore: Signore mio Dio, se a causa di
questo quello che mi sta succedendo, perdonami perché riconosco di aver sbagliato e
sono disposto a obbedirti scrivendo tutte le
parole che, dettate dal Signore, questa donna mi trasmetterà”. In quello stesso istante
guarì, avendo così la prova che era volontà
divina. Corse a incontrare la Signora Brigida e
si offrì di scrivere tutte le rivelazioni secondo
quanto le aveva detto per raccomandazione
di Gesù. (4 continua).
43
Leggi oggi:
Siracide 23-24
Mercoledì 9 Luglio: 3° Giorno della Novena
Per il Diario spirituale medita: Matteo 10,1-8
Le altre letture sono: Os 10,1-12; Sal 104(105),2-7
“RIVOLGETEVI PIUTTOSTO ALLE PECORE PERDUTE …
‘PREGATE, GUARITE’
Continua la meditazione di ieri. Il mondo è cieco e perduto e Gesù
ci invia a portare quella LUCE che ha brillato in noi. Non siamo
migliori di nessuno, né abbiamo la soluzione di tutto in tasca, ma
Gesù ha iniziato a brillare in noi; il suo amore ci ha acceso di
gioia, ha dato senso alla nostra esistenza e noi possiamo dare questo ai fratelli che Dio mette sul nostro cammino: con l'ESEMPIO,
con la nostra TESTIMONIANZA, con una vita COERENTE, parlando in modo speciale a chi è perduto e “a brandelli”.
Spiritualità Belém: “(…) fa parte della nostra vocazione scendere fino in fondo al
pozzo del fratello povero e sofferente, prenderlo e buttarlo fuori, anche a costo della
nostra vita.” (Statuti 127).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Matteo 10,1-8
1 Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di
scacciare gli spiriti immondi e
di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato
Pietro, e Andrea, suo fratello;
Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 3 Filippo e
Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di
Alfeo e Taddeo,4 Simone il
Cananeo e Giuda l'Iscariota,
che poi lo tradì.
5 Questi dodici Gesù li inviò
dopo averli così istruiti: «Non
andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;
6 rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'I44
sraele. 7 E strada facendo,
predicate che il regno dei cieli
è vicino. 8 Guarite gli infermi,
risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
85
Leggi oggi:
Siracide 43-44
Sabato 19 Luglio
Per il Diario sp. medita:
Salmo 9B(10),12-18
Le altre letture sono: Michea 2,1-5; Mt 12,14-21
“A TE IL POVERO SI AFFIDA FIDUCIOSO”
“Invalidi”, “deboli”, “umili”, “calpestati”, “umiliati”, “poveri”,
“disprezzati” … questo è il popolo che Dio ama e che entrerà in cielo. Quando una persona si ritiene autosufficiente, si chiude nel suo
piccolo mondo, pensa di bastare a se stessa, non cerca Dio, perché
pensa di non averne bisogno.
Solo chi è povero, dentro e fuori, di cuore e di fatto, potrà incontrare Dio, sentire Dio, “sposarsi” con Dio. Quanto più ti senti debole e
fragile, tanto più potrai sperimentare la forza e l'amore di Dio.
L'UMILTÀ (che normalmente viene dall' umiliazione) è la prima
condizione per essere di Dio.
Salmi 9,12-18
12 Cantate inni al Signore, che
abita in Sion, narrate tra i popoli le sue opere.
13 Vindice del sangue, egli ricorda, non dimentica il grido
degli afflitti.
14 Abbi pietà di me, Signore,
vedi la mia miseria, opera dei
miei nemici, tu che mi strappi
dalle soglie della morte,
15 perché possa annunziare
le tue lodi, esultare per la tua
salvezza alle porte della città
di Sion.
16 Sprofondano i popoli nella
fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede.
17 Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio
è caduto nella rete, opera
delle sue mani.
18 Tornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dio.
Spiritualità Belém: “Sulla Croce, Gesù si unì in modo indissolubile e eterno al cuore
dell’uomo, un cuore peccatore, lontano da Dio e disobbediente, un cuore senza vita,
perché il salario del peccato è la morte”. (Statuti 123).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
84
45
Leggi oggi:
Siracide 25-26
Giovedì 10 Luglio: 4° Giorno della Novena
Per il Diario spirituale medita: Matteo 10,7-15
Le altre letture: Osea 11,1-9; Sal 79(80),2-16
“NON FATE PROVVISTA DI ORO, NÉ DI ARGENTO,
NÉ DI DENARO … PER IL VIAGGIO… ”
SOLO PREGATE DURANTE IL CAMMINO’
La missione è come camminare sulle acque: la sicurezza viene da
Dio e non dalle risorse umane. Questo è il primo segno per chi ci
incontra, la povertà è il segno che siamo di Dio che viviamo grazie
a Dio.
Sappiamo che Gesù e gli Apostoli avevano una “borsa (cassa)” che
Giuda ne era il responsabile, sappiamo che gli Apostoli comperavano il cibo con quei soldi quando ne avevano bisogno ma, nei tempi
forti della Missione, Gesù vuole che gli Apostoli si mettano esclusivamente nelle mani di Dio, senza perdersi in discorsi inutili, senza
preoccuparsi di niente se non dell'ANNUNCIO.
Matteo 10,7-15
7 Andate e predicate, dicendo:
"Il regno dei cieli è vicino".
8 Guarite gli infermi, mondate
i lebbrosi, risuscitate i morti,
scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9 Non fate provvista di oro, né di argento né di
denaro nelle vostre cinture, 10 né di sacca da viaggio,
né di due tuniche, né di calzari,
né di bastone, perché l'operaio è degno del suo nutrimento.
11 Ora, in qualunque città o
villaggio entrate, informatevi
se vi sia qualcuno degno e lì
rimanete fino alla vostra partenza.
46
12 E quando entrate nella casa, datele il vostro saluto.
13 E se quella è degna, venga
la vostra pace su di essa; ma,
se non è degna, la vostra pace
ritorni a voi.
14 E se qualcuno non vi riceve
e non ascolta le vostre parole,
uscendo da quella casa o da
quella città, scuotete la polvere
dai vostri piedi.
15 Vi dico in verità che, nel
giorno del giudizio, il paese di
Sodoma e di Gomorra sarà
trattato con più tolleranza di
quella città.
ITALIA
TESTIMONIANZA DI PAOLA- EQUIPE RUAH
Ho partecipato al mio Ruah nel novembre 2011 con un po' di
timore, perché nulla mi era stato detto rispetto all'esperienza,
ma curiosa di aprire un'altra porta a Dio.
Sono stata accolta affettuosamente da tante persone che mi
venivano incontro sorridenti. Ho fatto un po' di fatica ad abbandonarmi ai canti e alle prime condivisioni in fraternità. Poi ho
cominciato a piangere... e ho pianto per due giorni, mentre Dio
cercava di sciogliere tutti i miei nodi. Ogni tema, ogni dinamica mi faceva andare sempre più dentro me stessa e le testimonianze mi facevano riflettere sulla pochezza delle
mie problematiche rispetto a quelle di altri; mi spingevano a ringraziare Dio per la fortuna della mia vita e a vederla con occhi diversi.
L'Eucarestia è stata carica e bellissima.
Al momento dell'effusione dello Spirito Santo, inginocchiata davanti al Santissimo, ho
capito che dovevo finalmente a Lui abbandonarmi. Le mie ginocchia hanno “ceduto” e
dentro me ho sentito una pace e un abbandono totali. Ci ho messo parecchio tempo a
liberarmi di tante paure e ancora oggi mi capita di bloccarmi difronte alle difficoltà della
vita, ma da quel Ruah ho imparato a fidarmi di Dio, ad abbandonarmi al Suo Amore. Ho
imparato a pregare di più, ad ascoltarLo, a farmi guidare da Lui. Considero le persone
conosciute attraverso il Ruah “la mia famiglia Belem”: come in una grande, numerosa
famiglia qualcuno da ascoltare con attenzione perché ti spiega come ha incontrato Dio,
qualcuno con cui cantare e lodare Dio, qualcuno da abbracciare forte, forte perché hai
imparato a volergli tanto bene, qualcun altro da stargli semplicemente accanto...
Ho la sensazione che Dio mi stia portando verso una nuova strada: mi sembra a volte
che con la Sua mano mi spinga da dietro e mi accompagni verso qualcosa ...che Lui ha
in mente. Sono in cammino, sempre, e abbraccio le vie che Dio mi mette davanti per far
strada con Lui!
AMBRA— GIOVANE DELLO JE-SHUA DI BERGAMO
Grazie al “Je-Shuah” ho avuto l’opportunità di conoscere
delle belle persone, e anche se fino ad ora non sono riuscita a farmi conoscere del tutto, spero di poterlo fare col
tempo. Ma la cosa più importante è che grazie a quest’esperienza ho ritrovato Dio nella mia vita. Ho ripreso a frequentare la messa domenicale, a pregare quasi tutte le
sere, ho iniziato a dare una mano alla Caritas, ed ho imparato una cosa fondamentale, che anche se le cose non vanno sempre per il verso giusto, anche se troviamo un sacco di difficolta sul nostro cammino, Dio c’è, basta chiedergli aiuto e lui ti aiuterà; bisogna avere fede anche se non sempre è facile.
Ho capito che Dio c’è, sta solo a noi decidere se lasciarlo entrare nella nostra vita.
83
Spiritualità Belém: “Ben sappiamo e sperimentiamo ogni giorno che la radice di molte povertà è l’orgoglio patologico che asfissia l’anima, fa cadere nei peggiori vizi e può
essere curato solamente con la Croce di Gesù”. (Statuti 124).
DONNE
Carla Cirilo: Casa N. Sra. de Lurdes, São Paulo - “Il mio proposito è stato quello di rimanere salda, e ho avuto un richiamo da parte della mia assistente perché ho un problema molto serio di accettazione e non mi piace essere richiamata. Quando lei mi ha parlato del mio guardaroba che era in disordine, mi è venuta voglia di prendere le mie
cose e andare via, ma mi sono ricordata del proposito e sono anche cosciente di aver
molto bisogno di Dio. Amen!”
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Gabriela Fernanda Almeida: Casa N. Sra. de Lurdes, São Paulo
“Il mio proposito è stato quello di obbedire e amare e l'ho vissuto.
Oggi, ho dovuto essere molto obbediente e prendere una decisione. Stavo aiutando una sorella, ma lei ha capito che io le stavo
facendo del male. La sorella non mi guardava più, è passata davanti a me e ha girato la faccia. Anche così io l'ho amata molto, come
se fosse mia figlia, nonostante il suo disprezzo. Poi sono andata da
lei e le ho detto che è molto importante per Dio. Lei mi ha guardato ed ha cominciato a
piangere, mi ha chiesto scusa. In quel momento ho provato una grande gioia nel cuore.
Amen!”
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Jackeline Almeida: Casa Maria Gorete, São Paulo - Mantenere la
pace è stato il mio proposito e oggi sono stata richiamata dalla
mia coordinatrice, ma per quanto incredibile possa essere, io che
sono nervosa, impaziente e non accetto nessun affronto nella
casa, sono rimasta e zitta e ho cercato di accoglierla nel modo
migliore; non ho risposto, non ho reagito. È stato un miracolo”.
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Natasha: Casa Santa Bernadete, São Paulo - “Cosa farebbe Dio al
mio posto? Questa domanda è stata il mio proposito e sono riuscita a viverlo quando ho assistito a una sorella che, essendo abbastanza rude con i suoi bambini, al momento mi è venuta voglia di
dirgliene un sacco. Ma mi sono ricordata del proposito e ho chiesto: ‘Gesù cosa faresti al posto mio?’ Allora ho pensato che in questa situazione Gesù non avrebbe guardato al cattivo atteggiamento della sorella, ma solamente l'avrebbe amata e avrebbe pregato
molto per lei, affinché cambiasse i suoi modi. Allora sono stata
zitta e ho pregato un Ave Maria per lei.
82
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
47
Vita di SANTA BRIGIDA
177
Perché i Sacramenti presuppongono la Fede?
LA VITA DI SANTA MARGHERITA MARIA
I Sacramenti non sono magia. Un sacramento può
agire solo quando lo si comprende e lo si riceve nella fede. I
sacramenti non solo presuppongono la fede ma anche la
irrobustiscono e la esprimono. [1122-1126].
Gesù dette agli Apostoli in primo luogo l'incarico di far sì che
tramite il loro annuncio gli uomini diventino suoi discepoli,
poi di suscitare in loro la fede, e quindi di battezzare. Due
sono quindi le cose che noi abbiamo ricevuto dalla Chiesa: la
Fede e i Sacramenti. Anche oggi non si diventa cristiani con
un semplice rito e con l'iscrizione ad una lista, ma accogliendo la retta fede che riceviamo dalla Chiesa, che se ne rende
garante. Poiché la fede della Chiesa si esprime nella Liturgia,
nessun rito sacramentale può essere modificato o manipolato per iniziativa di un ministro o di una comunità.
178
Un Sacramento può perdere la sua efficacia, se
amministrato da un uomo indegno?
No. I Sacramenti agiscono in base alla azione sacramentale
che viene compiuta (ex opere operato). Quindi indipendentemente dal comportamento morale o dalla disposizione
spirituale di colui che li amministra. Basta che egli voglia
fare quello che la Chiesa fa. [1127-1128,1131].
Coloro che amministrano i sacramenti devono in ogni caso
vivere in maniera esemplare. I sacramenti tuttavia non sono
efficaci in virtù della santità di coloro che li amministrano,
ma perché Cristo stesso opera in essi; egli rispetta però la
nostra libertà nel momento in cui li riceviamo; perciò i Sacramenti agiscono solo quando ci affidiamo a Cristo.
Per questo,
uniti agli angeli e
santi, cantiamo unanimi
l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il
Signore Dio dell'universo.
Offertorio della Santa
Messa Cattolica
Essa (la Liturgia) è
un ingresso nella
liturgia celeste che già
da sempre avviene …
non è vero che l'uomo
si inventa e canta qualcosa; ma il canto gli
giunge dagli angeli.
Joseph Ratzinger /
Benedetto XVI, Cantate al
Signore un canto nuovo.
Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————
————————————————————————————————–——–
———————————————————————————————————
48
Stando così, l'unica alternativa che restava per
quelli che volevano realizzare le riforme nella
Chiesa, per migliorare la situazione del cristianesimo, era di tentare di influenzare i Papi,
incitarli a tornare a Roma e entrare in azione.
Uno di questi cristiani che lottava con decisione
per raggiungere questo obiettivo, fu proprio
Santa Brigida di Svezia. Ella riceveva le rivelazioni divine da Cristo e della Vergine Maria che si
lamentavano per la situazione della Chiesa e
condannavano un numero impressionante di
abusi e pratiche deplorevoli. In varie rivelazioni
i papi furono anche criticati, un esempio è nel
libro 1 al capitolo 41. Questa rivelazione è un
messaggio del Creatore rivolto a papa Clemente VI (1342-1352):
“Ora dichiaro il mio disgusto nei tuoi confronti,
testa della mia Chiesa, tu che ti siedi sulla Mia
Cattedra. Ho concesso questo incarico a Pietro
e ai suoi successori, perché si sedessero con
una triplice dignità e autorità: primo perché
potessero avere il potere di legare e slegare le
anime dal peccato; secondo perché potessero
aprire il cielo ai penitenti; terzo perché chiudessero il Cielo e condannassero coloro che Mi
disprezzano. Ma tu, che dovresti assolvere le
anime e offrirmele, sei realmente un assassino
delle mie anime. Ho designato Pietro come
pastore e servo delle mie pecore, ma tu le disperdi, le ferisci, tu sei peggio di Lucifero”.
C’è anche un’altra rivelazione, nel libro VI capitolo 63, in cui Cristo condanna Papa Clemente
per i suoi peccati e delitti e lo esorta a fare le
necessarie riparazioni e a prendere le adeguate
misure secondo la morale e il diritto. Questo
messaggio fu ricevuto da Brigida nel 1348, e
venne trasmessa al Papa ad Avignone attraverso due amici della Santa, il Vescovo Hemming e
Fra Pedro, il Priore del Convento.
Brígida andò a Roma nell’anno giubilare, per
non far più ritorno in Svezia. Nelle sue rivelazioni, dipinge un quadro molto oscuro delle condi-
zioni che esistevano là, in
quell’epoca. Nel libro IV capitolo 33, c’è una lettera che inviò a un destinatario
sconosciuto, con una lunga lista di lamentele,
ad esempio: che le Chiese erano abbandonate e
trasformate in latrine pubbliche per le persone,
i cani e animali selvatici; le persone non hanno
il minimo rispetto per il giorno dei santi e mangiano carne in Quaresima; la proprietà della
Chiesa è data ai laici, che non si sposano perché
sono nominati canonici, ma spudoratamente
hanno concubine nelle loro case durante il giorno e nei loro letti la notte, dicendo con audacia:
“Non possiamo sposarci, perché siamo canonici”.
Giudicando dalle affermazioni della Santa, sembra che dia la colpa per l’esistenza di queste
corruzioni a Papa Bonifacio VIII, il cui pontificato si mostrerà tanto disastroso per la Chiesa.
Santa Brigida crede che la radice del problema
sia nell’assenza dei Papi da Roma. In questa
prospettiva, è naturale che sia una determinata
difenditrice del ritorno dei Papi a Roma, come è
testimoniata da una serie di rivelazioni.
Viaggi il Terra Santa nel 1371, a 68 anni d’età,
dopo aver avuto alcune visioni soprannaturali,
intraprese un pellegrinaggio in Terra Santa,
accompagnata da sua figlia Caterina e i suoi figli
Carlos e Bingerio, e da altre persone conosciute, con un itinerario passando da Napoli e Cipro. Questo fu l’ultimo dei suoi viaggi. La spedizione cominciò male, a Napoli, Carlos si appassionò della Regina Juana I, la cui reputazione
era molto dubbia. La Regina era sposata e suo
marito viveva in Spagna, e per questo, sentendosi libera e disinibita, desiderava sposarsi con
Carlos. Santa Brigida non approvò il rapporto, e
viveva terrorizzata davanti alla possibilità che
potesse avvenire quel matrimonio irregolare,
che avrebbe portato suo figlio a vivere in peccato. Intensificò le sue preghiere, acclamando e
supplicando Dio che non permettesse che suo
figlio vivesse nel peccato. (9 continua)
81
Vita di SANTA BRIGIDA
Il Battesimo è così importante che anche un non cristiano può
amministrarlo; basta che abbia intenzione di fare ciò che la
Chiesa fa nell'atto del Battesimo.
Infatti noi tutti
siamo stati
battezzati
meIl Battesimo è veramente l’unica via verso la Salvezza?
199
diante un solo Spirito
Per tutti coloro che ascoltando il Vangelo hanno cre- in un sol corpo, Giudei
duto che Cristo è “la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14,6), il
o Greci, schiavi o libeBattesimo è l'unica via verso Dio e la salvezza; al tempo stesri; e tutti siamo stati
so però è vero che Cristo è morto per tutti gli uomini per quedissetati da un solo
sto raggiungono la salvezza anche tutti coloro che non hanno
Spirito.
1Corinzi 12,13
avuto alcuna possibilità di conoscere Cristo e la Fede, ma che
sono alla ricerca di Dio con cuore sincero e che vivono seconE se siamo figli
do la loro coscienza (è il cosiddetto battesimo di desiderio).
[1257-1261,1281,1283].
siamo anche
Dio ha legato la salvezza ai Sacramenti; per questo la Chiesa
eredi; eredi di
deve proporli agli uomini senza mai stancarsi. Abbandonare
Dio, coeredi di Cristo.
l'attività missionaria significa tradire l’incarico affidato da Dio.
Romani 8,17
Egli però non è legato ai sacramenti; laddove la Chiesa - sia per
sua responsabilità o per altre ragioni - non arriva o non ha sucSono chiamato
cesso, Dio stesso apre per gli uomini altre vie verso la salvezza
ad
essere qualin Cristo.
cosa per la quaCosa avviene durante il Battesimo?
le nessun altro è stato
200
chiamato;
ho un posto
Con il Battesimo diventiamo membri del Corpo di
nel
disegno
di Dio e
Cristo, sorelle e fratelli del nostro Salvatore e figli di Dio. Vesulla
terra
di
Dio che
niamo liberati dal peccato, strappati alla morte e siamo da
nessun
altro
ha.
Che
quel momento destinati alla gioia dei redenti. [1262io
sia
ricco
o
che
sia
1274,1279-1280].
povero,
disprezzato
o
Essere battezzato significa che la mia personale storia di vita
onorato
dagli
uomini,
viene immersa nella corrente dell'amore di Dio. “La nostra vita
Dio mi conosce e mi
- dice Papa Benedetto XVI - appartiene a Cristo e non a noi
chiama per nome
stessi … accompagnati da Lui, o meglio, accolti nel suo amore,
John
Henry Newman
siamo liberi dal timore. Egli ci abbraccia e ci sorregge portandoci dove anche noi andiamo - egli, che è la vita in persona”.
(07.04.2007)
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————–
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————80
Successivamente, il Priore disse anche, di aver
sentito dalla Santa che, in un’altra rivelazione,
Gesù le aveva detto quanto segue: “Io l'ho colpito perché lui non voleva obbedire e poi io l’ho
curato perché sono Medico ed ho curato Tobia
e il re d'Israele. Digli: va a realizzare l'opera
degli scritti delle mie parole e scrivi che ti verrò
come aiuto un maestro nella Mia Legge; devi
sapere con certezza, che voglio fare questa
opera per mezzo delle Mie Parole che tu scriverai per bocca di questa donna. Il testo umilierà i
potenti e renderà muti i sapienti e non pensare
e non immaginare che le Parole che questa
donna trasmetterà, procedano dallo spirito
maligno. No, sono proprio le Mie Parole perché
ciò che le dirò, sarà provato dalle opere”. Poi il
Priore cominciò a scrivere e tradurre tutte le
rivelazioni e le visioni divine che Santa Brigida
aveva secondo quanto lei gli diceva. In questo
modo continuò ad accompagnarla e darle assistenza per ordine di Gesù, diventando il suo
confessore, scrivendo le rivelazioni per 30 anni,
fino alla morte della Santa.
con normalità. A quell'epoca il
Signore ordinò alla Santa di
andare dal re Magnus a comunicargli di correggere alcuni suoi comportamenti rendendoli più
degne e compatibili con il posto di Re che occupava. Perché la sua condotta era sotto il giudizio Divino. Magnus accettò la critica, si convertì,
e più tardi diede pieno appoggio al monastero
fondato dalla santa a Vadstena. Brigida esercitò
una notevole attività di scrittrice, visionaria e
mistica, scrivendo le sue rivelazioni e visioni
divine, con una scritta oggettiva e chiara che
divennero molto popolari nel Medioevo. Più
essendo a Roma seguendogli orientamenti del
Signore, nella misura in cui riceveva gli avvertimenti, per la grandezza del loro contenuto
chiarificatore e pacificatore, li portava a conoscenza di papà Urbano V, che li metteva in pratica. Attraverso la sua perseverante preghiera,
fu in vita una Interceditrice presso Dio, ottenendo una quantità impressionante di miracoli e
orientamenti di Dio a beneficio di molte persone persino del Papa del Re di Svezia.
Durante il lavoro di scrivere i testi e le traduzioni in latino, Padre Pedro, che soffriva fin dalla
sua infanzia di dolori molto forti alla testa, pregò Santa Brigida che, in quell’occasione si trovava ospite nel Monastero di Alvastro, di supplicare Dio per lui. La Santa, in preghiera, chiese a
Gesù che le apparisse e le disse: “Va’ e dì a
Padre Pedro che è già libero dal mal di testa e
che scriva in fretta i libri delle Mie Parole che gli
vengono avviate perché siano divulgate in tutto
il mondo. Da quel giorno, fiano a trenta anni
dopo, non soffrì più di mal di testa, fu completamente guarito dal Signore. Successivamente
dietro orientamento di vino ricevuto attraverso
Santa Brigida, il Priore fece un esorcismo su una
donna indemoniata di Timor Gothland, usando
esattamente le parole che Cristo gli aveva insegnato. Erano presenti due testimoni che videro
la donna restare completamente libera dalla
possessione satanica e continuare la sua vita
Anche grazie all'intervento della Vergine Maria
che le apparve insieme a Gesù, la Santa convertì una prostituta che si allontanò definitivamente dalla perdizione e si isolò per vivere un'esistenza dedicata alla penitenza e alla carità.
Durante le sue preghiere, la sposa di Cristo, fu
molte volte tentata, anche con pensieri impuri.
La Beata Vergine Maria le apparve e disse: “Il
diavolo è come uno spione invidioso, cerca di
denunciare e impedire tutto ciò che è buono,
pertanto cerca di pregare, reagire mentre sei
tentata, perché il tuo desiderio e il tuo sforzo
conteranno per te come una preghiera. Se non
riesci a scacciare dalla tua mente i sordidi assunti, il tuo sforzo li neutralizzerà e ti varrà
come merito, a patto che tu NON concordi con
essi e che i cattivi pensieri siano contro la tua
volontà”. (5 continua).
49
HAITI
LA FORZA DEL ROSARIO NELLA
VITA DEI BAMBINI
Abbiamo dedicato tutto il mese di maggio a
Maria. C’è stato un momento molto forte di
preghiera, con 40 bambini che si sono riuniti
alla catechesi per pregare insieme Maria. È
stato molto bello vedere la loro spontaneità
alla fine del Rosario; un bambino ha pregato
Maria così: “Io oggi voglio chiederti che il
Signore porti la pace a Warf Jeremie, e voglio
chiedere per tutte le persone che sono malate e soffrono a causa della fame. Mèsi bondye, mèsi! (Grazie, Signore, grazie).
Spiritualità Belém: “Perfetta letizia è abbracciare sempre tutti quelli che sono soli:
“Signore dammi tutti quelli che sono soli, perché ho sentito dentro di me bruciare la
passione tua per l’abbandono che nel mondo c’è”. (% Statuti 126).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
JOLLY FILS, UN VERO MIRACOLO DAVANTI AI NOSTRI OCCHI
Il nostro caro Jolly Fills è arrivato nel Centro ad ottobre, molto denutrito, triste e ammalato. È stato ricoverato più volte, ma sua madre, che ha difficoltà mentali, si rifiutava
di rimanere con lui in ospedale e lui non riusciva mai a terminare le terapie necessarie.
È arrivato all'età di 2 anni con una gravissima denutrizione, non riusciva a camminare
ed era profondamente triste. Da 9 mesi è con noi ed ha cominciato a camminare. Questa settimana una cosa ha rallegrato molto il nostro cuore, è stato quando Josette,
dell'equipe della Carità ci ha detto che Jolly stava venendo a scuola camminando. Lei
nella prima settimana di giugno è andata tutti i giorni a prenderlo nella baracca per
portarlo a scuola perché sua mamma era ammalata. Ciò che ci ha stupito e lasciato
felici è stato sapere che veniva camminando con le sue gambette, mentre Josette portava in braccio la sua sorellina. Dio è più forte! Non c'è gioia più grande che vedere
Gesù agire in questi bambini. È la vita che ricomincia per Jolly.
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
50
_______________________________________________________________________
79
Leggi oggi:
Siracide 41-42
Venerdì 18 Luglio
Per il Diario sp. medita:
Matteo 12,33-37
Le altre letture sono: Is 38,1-20; Is 38,10-16
“DI OGNI PAROLA INFONDATA GLI UOMINI RENDERANNO CONTO
NEL GIORNO DEL GIUDIZIO”
“La bocca parla di ciò che il cuore è pieno!” Se il tuo cuore è
vuoto la tua bocca avrà parole vuote e inutili. Un santo non
grida per caso. Il ridere sempre, rivela un grande “buco” nel
cuore. Vale la pena, oggi, chiedersi com’è il nostro parlare,
cosa esce dalla nostra bocca. Gesù dice molto chiaramente:
“di ogni parola infondata gli uomini (io, tu) renderanno conto nel giorno del giudizio”. San Paolo, alcuni anni dopo dirà:
“Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma
piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria
edificazione, giovando a quelli che ascoltano”. (Ef 4,29).
Matteo 12,33-37
33 Se prendete un albero buo- in base alle tue parole sarai
no, anche il suo frutto sarà
giustificato e in base alle tue
buono; se prendete un albero
parole sarai condannato».
cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si
conosce l'albero. 34 Razza di
vipere, come potete dire cose
buone, voi che siete cattivi?
Poiché la bocca parla dalla
pienezza del cuore. 35 L'uomo buono dal suo
buon tesoro trae cose buone,
mentre l'uomo cattivo dal suo
cattivo tesoro trae cose cattive. 36 Ma io vi dico che di
ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel
giorno del giudizio; 37 poiché
78
Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello:
Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém
vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello.
Flavia Felix: Casa Joana D’ark, Vila Aracele
Per la sua gioia e disponibilità dopo solo una settimana di permanenza, si prende già cura delle sorelle e condivide con Elsa aiutandole a perseverare. Non sapeva pregare l’ l'Ave Maria e ora
recita già il rosario e chiede anche alle sorelle di recitarlo.
Raquel Louzada: Casa Sara, Vila Aracele
La sorella ha dovuto svegliarsi molto presto il mattino per soccorrere una accolta e portarla all' ospedale perché aveva delle convulsioni. Grazie a Dio la accolta il giorno dopo è stata dimessa ed è
tornata a casa con Raquel perché stava già bene. La sorella ha
anche accompagnato lei ed altre vecchiette nel Centro Guadalupe
perché fossero visitate dal medico che le ha trovate felici e che
stanno bene.
Rosangela Prudencio: Casa NS de Fátima, Vila Aracele
Si è completamente donata questa settimana per il Centro intero, con amore e umiltà nel cuore. È riuscita a mandare avanti il
Centro Araceli da sola. Per la gloria di Dio sta andando tutto bene.
Solange Santos: Casa Maria Goretti, Vila das Mães
La sorella è alla fine della sua gravidanza e continua con responsabilità ad assumere le faccende di casa. Pur non sentendosi sempre bene, si sta sforzando di servire il Signore e le sorelle e si dona in tutto ciò di cui la casa ha bisogno, mettendo in pratica tutto
ciò che sta imparando.
51
Leggi oggi:
Siracide 27-28
Venerdì 11 Luglio: 5° Giorno della Novena
E’ bene pregare per la MISSIONE DI STRADA
che sta per iniziare.
Per il Diario sp medita: Matteo 10,16-23
Le altre letture sono: Osea 14,2-10; Sal 50(51),3-9
“ECCO,
IO VI MANDO COME PECORE IN MEZZO AI LUPI; SIATE DUNQUE
PRUDENTI COME SERPENTI E SEMPLICI COME COLOMBE”
Ieri e l'altroieri, Gesù ci ha inviato in Missione e, oggi, ci spiega il
“PREZZO” di tutto questo: la Missione si paga solo con il
MARTIRIO. La Missione non è fatta per persone deboli o tiepide:
“chi perseverà fino alla fine sarà salvo”, ma chi “traballa” cadrà
nelle “fosse” della vita e si perderà. Dobbiamo essere prudenti e
costanti. La pazienza è il suolo su cui poggia l'amore. Niente dà
più gioia e intimità con Dio, che la Missione.
52
più basso, più dimenticato, più triste, più difficile”. (% Statuti 126).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Matteo 10,16-23
16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate
dunque prudenti come serpenti
e semplici come colombe.17 Ma guardatevi dagli uomini, perché vi trascineranno
davanti ai loro sinedri e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe.18 E sarete condotti davanti ai governatori e davanti
ai re, per causa mia, per dare
testimonianza a loro e ai gentili.19 Quando essi vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di
che cosa dovrete dire; perché
in quella stessa ora vi sarà dato ciò che dovrete dire;
20 poiché non sarete voi a
parlare, ma lo Spirito del Padre
vostro che parla in voi. 21 Ora
Spiritualità Belém: “Perfetta letizia è cercare sempre ciò che è più umile, più povero,
il fratello
consegnerà
a
morte
il fratello e il padre il figlio; e i
figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 E
sarete odiati da tutti a causa
del mio nome; ma chi avrà
perseverato fino alla fine, sarà
salvato.
23 Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in
un'altra, perché in verità vi dico, che non avrete finito di
percorrere le città d'Israele,
prima che venga il Figlio
dell'uomo.
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
77
Giovedì 17 Luglio
Leggi oggi:
Siracide 39-40
Per il Diario spirituale medita: Isaia 26,7-13
Le altre letture sono: Salmo 101(102),13-21; Mt 12,1-8
“LA MIA ANIMA ANELA A TE DI NOTTE,
AL MATTINO IL MIO SPIRITO TI CERCA”
Dopo aver iniziato un vero rapporto con Dio, dentro di noi
cresce come una passione “violenta” che occupa tutto il nostro cuore. Non si può non pensare a Lui giorno e notte. Con
Dio va tutto bene: “Signore, ci concederai la pace, poiché tu
dai successo a tutte le nostre imprese”. Il nostro lavoro non
diminuisce, ma le cose fioriscono oltre ogni previsione, l'importante è costruire con Dio tutto ciò che facciamo in ogni
istante.
Isaia 26,7-13
7 Il sentiero del giusto è diritto, il cammino del giusto tu
rendi piano. 8 Sì, nella via dei
tuoi giudizi, Signore, noi speriamo in te; al tuo nome e al
tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio. 9 La mia anima
anela a te di notte, al mattino
il mio spirito ti cerca, perché
quando pronunzi i tuoi giudizi
sulla terra, giustizia imparano
gli abitanti del mondo.
10 Si usi pure clemenza
all'empio, non imparerà la giustizia; sulla terra egli distorce
le cose diritte e non guarda alla maestà del Signore.
11 Signore, sta alzata la tua
mano, ma essi non la vedono.
Vedano, arrossendo, il tuo
amore geloso per il popolo;
76
anzi, il fuoco preparato per i
tuoi nemici li divori.
12 Signore, ci concederai la
pace, poiché tu dai successo a
tutte le nostre imprese.
13 Signore nostro Dio, altri padroni, diversi da te, ci hanno
dominato, ma noi te soltanto, il
tuo nome invocheremo.
Spiritualità Belém: “Siamo chiamati a offrirci in Sacrificio di Espiazione, insieme a
Gesù: “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo” (Cl 1,24).
Questa è la nostra vera Missione”. (Statuti 124).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
53
Leggi oggi:
Siracide 29-30
Sabato 12 Luglio: 6° Giorno della Novena
Per il Diario sp medita: Matteo 10,24-33
Le altre letture sono: Is 6,1-8; Sal 92(93),1-5
“CHIUNQUE
MI RICONOSCERÀ DAVANTI AGLI UOMINI,
IO PURE LO RICONOSCERÒ DAVANTI AL
PADRE
MIO CHE È NEI CIELI”
La scelta di Dio esige “determinazione”, “decisione”, “fermezza”.
Chi cambia idea e gira come una girandola non è degno di Dio. Chi
ha paura, non confida in Dio. A volte il mondo può spaventare chi
ha rinunciato alla violenza, ma non possiamo dimenticare che Dio
ha messo nelle nostre mani un TESORO perché noi lo possiamo donare al mondo, con coraggio, semplicità e grinta. Tu non sei uno
“stolto”, un “idiota”, “Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo”, ci
ripete Gesù.
Matteo 10,24-33
24 Il discepolo non è da più
del maestro, né il servo da più
del suo signore. 25 Basta al
discepolo di essere come il suo
maestro e al servo come il suo
padrone. Se hanno chiamato il
padrone di casa Beelzebub,
quanto più chiameranno così quelli di casa sua! 26 Non li
temete dunque, poiché non c'è
nulla di nascosto che non debba essere rivelato e nulla di
segreto che non debba essere
conosciuto. 27 Quello che io vi
dico nelle tenebre, ditelo nella
luce; e ciò che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui
tetti. 28 E non temete coloro
che uccidono il corpo, ma non
possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può
54
far perire l'anima e il corpo
nella Geenna.
29 Non si vendono forse due
passeri per un soldo? Eppure
neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro.
30 Ma quanto a voi, perfino i
capelli del vostro capo sono
tutti contati.
31 Non temete dunque; voi
siete da più di molti passeri.
32 Chiunque perciò mi riconoscerà davanti agli uomini, io
pure lo riconoscerò davanti al
Padre mio che è nei cieli.
33 Ma chiunque mi rinnegherà
davanti agli uomini, io pure lo
rinnegherò davanti al Padre
mio che è nei cieli».
Vita di SANTA BRIGIDA
Viaggio a Roma
Viaggiò a Roma nel 1349 con il proposito di
prendere parte alla celebrazione del Giubileo
del 1350 e anche per ottenere l'approvazione
del Papa per l' Ordine Religioso che aveva fondato. Nel frattempo, in quell’occasione, il Papa
stava risiedendo ad Avignone in Francia a causa
dello Scisma d'Oriente, inoltre, la Chiesa aveva
proibito che si approvassero altri ordini religiosi. L'assenza del Papa scoraggiò Brigida che
aveva avuto una visione nella quale, arrivando
a Roma, avrebbe incontrato il Papa e l'Imperatore. Nella capitale italiana prima risiedette
vicino alla Basilica di San Lorenzo e fu testimone del decadimento spirituale della città, dopo
la partenza del Papa. Durante la sua permanenza nella città scrisse lettere al Sommo Pontefice
nelle quali lo esortava di ritornare a Roma. Ella
si dedicò soprattutto a visitare le Chiese in cui
sono conservate le tombe dei Santi, al fine di
ottenere le grazie per la conversione dei peccatori. Nella chiesa di San Lorenzo di Panisperna,
sulla collina del Viminale, chiese ai passanti
elemosine per i più bisognosi. Successivamente,
caritevolmente, visitò le regioni più povere
della città è presto aiuto ai bisognosi con
affetto e molto amore. Restando a Roma, approfittò per fare pellegrinaggi al santuario di
Assisi, a Napoli e al Sud Italia.
dalla sua casa e dovete andare,
insieme a sua figlia, a chiedere
elemosina nel convento delle Clarisse. Ma in
quest’altra occasione, stando a Roma, aspettava ansiosamente il Pontefice per poter consegnare le regole del suo Ordine. Papa Urbano V
ricevendo tutta la documentazione promise di
esaminarla nel minor tempo possibile. Le regole
vennero accettate, ma i vescovi incaricati di
studiare esigettero varie revisioni e molti cambiamenti del testo con i quali Brigida non concordava, perché quelle norme stabilite nella
Regola erano state dettate da Gesù. Il Papa poi,
prese la decisione di lasciare nuovamente l'Italia per motivi di sicurezza e Brigida non era
d'accordo. Ella profetizzò al Papa, rispetto a
quella decisione, che avrebbe ricevuto un forte
colpo. Di fatto, due mesi dopo il suo ritorno ad
Avignone, Papa Urbano V, morì.
La Santa e i Papi
Nel secolo XIV molte persone, compresi alcuni
Papi, sentivano che la Chiesa aveva la necessità
urgente di riforme. Se la Chiesa non incorporava gli ideali e valori del Vangelo, la colpa era
data ai Papi visto che ad essi è stato affidato il
compito di vigilare e orientare i cristiani. Mentre molte persone ritenevano che poco era
stato realizzato nel campo della riforma, i Papi
come persone (e non come istituzione Chiesa),
Le profezie e le rivelazioni di Santa Brigida si
rapidamente diventarono oggetto di tutte le
riferivano a questioni di diversa natura, anche
critiche. Il fatto stesso che i Papi, che sono norelative all'amministrazione ecclesiastica. Previ- minati vescovi di Roma, stavano risiedendo ad
de per esempio che il Papa e l'imperatore si
Avignone, in Francia e, alla faccia dello Scisma,
sarebbero riuniti amichevolmente a Roma. Il
era un affronto e molti cristiani sentivano che,
Fatto avvenne nell'anno 1368, il 21 ottobre,
per questo, il ritorno del Papa a Roma era un
quando Papa Urbano V e Carlo IV si incontraro- requisito indispensabile perché potesse essere
no. Ma ebbe anche visioni e profezie in cui
realmente ristabilita qualsiasi riforma. Questo
denunciava la cattiva condotta del Papa, alle
perché i Papi, per il loro incarico e potere, eraquali lei opponeva resistenza per trasmetterle e no gli stessi arbitri della Riforma e così i riforquesto le causò innumerevoli persecuzioni. In
matori dovevano avere necessariamente la loro
una occasione, chiamò il Sommo Pontefice di
approvazione per ottenere lo status ufficiale. (8
“assassino delle anime, più ingiusto di Pilato e
continua)
più crudele di Giuda”. Brigida venne espulsa
75
La notte:
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi?
_______________________________________________________________________
Spiritualità Belém: “La radicale povertà che abbracciamo, ci immette continuamente
nel Sacrificio Espiatorio”. (Statuti 126).
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Per mezzo del
battesimo dunque siamo stati
sepolti insieme a Lui
nella morte affinché,
come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi
possiamo camminare
in una vita nuova.
Romani 6,4
Dio vuole che
tutti gli uomini
siano salvati e giungano alla conoscenza
della verità. 1Tim 2,4
Il Battesimo dei bambini presuppone che i genitori
cristiani introducano il bambino alla fede. Non è giusto privare il bambino del Battesimo per una male
intesa liberalità. Privare un bambino della grazia di
Dio del battesimo è un errore da parte dei genitori
cristiani, come se si privasse dell'amore un figlio per
permettergli in seguito di scegliere liberamente l'amore. Come ogni persona nasce dotata della facoltà
della parola, ma deve imparare una lingua, allo stesso
modo ogni persona nasce dotata della facoltà di credere, ma deve fare conoscenza con la fede. Tuttavia il
Battesimo non può essere imposto a nessuno, una
volta ricevuto da bambini, bisogna poi approvarlo nel
seguito della vita, cioè bisogna dire sì al proprio battesimo perché questo possa portare frutto.
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
198
Chi può Battezzare?
Normalmente sono: il Vescovo, un SacerdoSe uno non nasce te o un Diacono ad amministrare il Sacramento del
da acqua e da
Battesimo. In caso di emergenza ogni cristiano può
Spirito non può
battezzare versando dell'acqua sul capo del battezentrare nel Regno di
zando e pronunciando la formula battesimale: “Io ti
Dio. Giovanni 3,5
battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. [1256,1284]
74
La notte
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
55
Battezzateli nel
nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito
Santo. Matteo 28,19
Nel Battesimo
ciascun bambino
viene inserito in una
compagnia di amici che
non lo abbandonerà
mai nella vita e nella
morte … Questa compagnia di amici, questa
famiglia di Dio, nella
quale adesso il bambino
viene inserito, lo accompagnerà sempre, anche
nei i giorni della sofferenza, nelle notti oscure
della vita; gli darà consolazione, conforto,
luce.
BENEDETTO XVI 08.01 2006
Luca 1,46-55
<> Seconda sezione: I sette Sacramenti della Chiesa <>
193
C’è un alogica interna che lega i Sacramenti fra di
loro?
Tutti i Sacramenti sono un incontro con Cristo che è il primo
Sacramento. Ci sono sacramenti dell'Iniziazione che introducono alla fede: Battesimo, Confermazione ed Eucaristia.
Ci sono Sacramenti di guarigione: confessione e unzione
degli infermi. Ci sono poi Sacramenti al servizio della Comunione: matrimonio e Ordinazione. [1210-1211].
Il Battesimo unisce a Cristo; la Confermazione ci dona il suo
Spirito; l'Eucarestia ci unisce con lui; la Confessione ci riconcilia con Cristo; è sempre Cristo che guarisce, rafforza e consola; per mezzo dell'Unzione degli infermi. Nel sacramento
del Matrimonio, Cristo mette il suo amore nel nostro amore
e la sua fedeltà nella nostra fedeltà; con il sacramento
dell'Ordinazione i Sacerdoti posso rimettere i peccati e celebrare la Santa Messa.
<> 1° Capitolo: I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana<>
Se uno è in Cristo
Il sacramento del Battesimo
è una nuova creatura; le cose vecchie
194 Che cos’è il Battesimo?
sono passate; ecco, ne
sono nate di nuove.
Il Battesimo è il passaggio dal regno della morte alla vita; la
2Cor 5,17
porta di ingresso nella Chiesa e l'inizio di una permanente
Comunione con Dio. [1213-1216,1276-1278].
La notte è avanzaIl Battesimo è il sacramento di base e la premessa per tutti gli
ta, il giorno è vicialtri sacramenti. Ci unisce con Gesù Cristo, alla sua morte
no. Perciò gettiamo via
redentrice sulla croce; ci libera quindi dal potere del peccato
le opere delle tenebre e
originale e di tutti i peccati personali e ci fa risorgere con Lui
indossiamo le armi della
ad una vita senza fine. Poiché il Battesimo è un patto con Dio
luce … rivestitevi invece
l'uomo deve dire ‘Sì’ a questo accordo. Nel caso del battesidel Signore Gesù Cristo.
mo dei bambini sono i genitori a professare la fede in loro
Romani 13,12.14
vece.
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————
56
46 Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore 47 e il mio spirito esulta
in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi
tutte le generazioni mi chiameranno beata. 49 Grandi cose
ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome: 50 di
generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo
temono. 51 Ha spiegato
la potenza del
suo braccio, ha disperso
i superbi nei pensieri del
loro cuore; 52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani
vuote i ricchi. 54 Ha soccorso
Israele, suo servo, ricordandosi
della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai
nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
Spiritualità Belém: “Perfetta letizia è sentire che non valiamo molto per la nostra
società, considerati una “foglia secca”, portata dal vento, come i nostri fratelli poveri
usano dire: “Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi...
Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo” (1 Pt 4,13-14)”. (% Statuti 126).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
73
Leggi oggi:
Siracide 37-38
Mercoledì 16 Luglio
Festa della MADONNA DEL CARMELO
Per il Diario spirituale medita:
Luca 1,46-55
Le altre letture sono: Zc 2,14-17; Mt 12,46-50
“GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE”
Oggi è una festa molto cara per tutta la Missione Belem. Quattro anni fa abbiamo ricevuto la solenne approvazione e l'accoglienza da parte della Chiesa e 9 anni fa è avvenuta la ferma decisione di dare vita alla Missione Belem.
Maria, madre di Gesù, nostra cara madre e fondatrice, ci accompagna, o meglio, porta avanti la nostra opera
fin dall'inizio. Davvero, niente sarebbe successo, nella Missione Belem, se non fosse per le mani di Maria, come Gesù
non sarebbe venuto al mondo se non fosse per Maria, se lei
non lo avesse generato.
Riconosciamo Maria come nostra madre e non esisterebbe la Missione Belem se Maria non ci generasse ogni giorno. Che tu te ne accorga o no, è lei che ti dà alla luce ogni
giorno. Maria, non finisce mai di essere mamma di Gesù, come non finisce mai di essere la mia mamma. Io posso dialogare con lei, costruire la mia intimità con lei, pregare l'Ave
Maria in modo lento e meditato, come mostra il Diario nelle
pagine che precedono; posso consegnarle le mie angustie e
preoccupazioni, posso chiederle aiuto affinché avvenga ciò
che è avvenuto nelle Nozze di Cana, dove Maria ha salvato
lo sposalizio.
Se lei ha saputo far crescere Gesù, il Figlio di Dio, senza dubbio riuscirà a far crescere anche me come suo figlio,
fratello di Gesù.
Oggi è il giorno per scoprire chi è Maria, per sforzarci
di essere come lei, nella Fede, nella consegna cieca e totale
nelle mani di Dio, nell’immenso amore ai poveri.
72
Vita di SANTA BRIGIDA
Il Signore Gesù Cristo una volta disse a Brigida: “Va’ a Roma, dove le strade sono pavimentate d’oro e del sangue versato dai Santi
i dove esiste un compendio - ovvero un cammino più corto verso il cielo - a causa delle
indulgenze che i Santi Pontefici hanno ottenuto con le loro preghiere. Oltre a questo,
dovrai rimanere a Roma fino ad incontrare il
Sommo Pontefice e l'Imperatore, e a loro
dovrai annunciare le mie Parole”.
Per rivelazione divina fondò a Vadstena un
monastero e, anni dopo, fondò l'ordine del
Santissimo Salvatore. il suo ministero apostolico comprendeva un modo di vita austero e
una fervente devozione a Dio e alla Madonna, avendo lei realizzato diversi pellegrinaggi
ai santuari e luoghi santi, in diversi paesi,
come manifestazione amorosa al Creatore.
La sua severità con se stessa e la sua bontà
verso il prossimo, compresa la sua dedizione
nei confronti dei poveri e degli ammalati,
rivelarono la grandezza della sua carità cristiana. Come fecero molti Beati, anche lei,
praticò ed esercitò con frequenza severe
discipline, come penitenza in riparazione, per
i peccati dell'umanità. Perfino per dormire,
lei che possedeva un letto confortevole, con
un morbido materasso, lo lasciava da parte
per stendere una coperta sul pavimento e si
coricava appoggiando la testa su un modesto
cuscino, senza coperte, in quel freddo intenso dell'inverno svedese. Quando i figli o parenti commenta vano il fatto, lei diceva che il
calore del suo cuore, appassionato per Dio,
riscaldava tutte le sue membra e lei non sentiva freddo nel suo corpo.
Uno degli aspetti più conosciuti della vita di
Santa Brigida, sono le molte visioni delle
quali Gesù la favorì, specialmente quelle che
si riferiscono alle sofferenze della sua Passione e a certi avvenimenti della sua epoca. Lei
aveva un grande desiderio di sapere quanti
colpi di Flagello e ferite erano
rimaste sul corpo di Gesù Cristo nella sua abominevole e crudele Passione. Un giorno Gesù le apparve e disse: “Ho
ricevuto nel mio corpo cinquemilaquattrocentoottanta ferite. Se vuoi onorarle, recita
15 Padre Nostro e 15 Ave Maria quotidianamente per un anno, al termine avrai venerato ciascuna delle mie Piaghe”.
VIAGGI E AVVENIMENTI
Doni e virtù Speciali
Molte volte accadde che a Brigida venivano
rivelati i pensieri più segreti e i dubbi più
occulti di coloro che le si avvicinavano per
dialogare o cercare soluzioni ai loro problemi
e perfino di persone assenti e distanti. Erano
particolari che le persone non avrebbero mai
messo in pubblico, attraverso parole o scritti,
o segni, per costrizione, riluttanza o timidezza. Ci sono molte testimonianze di questi
avvenimenti, tanto religiosi quanto secolari,
a cui lei disse o scrisse le cose più intime che
erano custodite nei loro cuori. La Grazia di
Dio agiva nella Santa in modo tale che, con
semplicità offriva i migliori chiarimenti alla
persona, per risolvere una difficoltà.
Altre volte, le persone le chiedevano preghiere in suffragio delle anime di parenti e
amici defunti. Alcuni volevano anche sapere
se i familiari fossero in Purgatorio o dove
fossero. Lei, riceveva per scritto i nomi dei
defunti e con la più grande carità e compassione, pregava Dio per loro. In preghiera poi,
otteneva la risposta divina che la informava
di dove stessero quelle anime, se in purgatorio, all'inferno o in Cielo. A lei fu anche dato
di conoscere, in modo chiaro e distinto, i
modi di pregare e di intercedere, così come il
modo di fare l'elemosina, attraverso i quali le
anime possono essere aiutate e liberate. (6
continua)
57
Leggi oggi:
Siracide 31-32
Domenica 13 Luglio: 7° Giorno della Novena
15ª domenica 3ª settimana
Per il Diario spirituale medita: Matteo 13,16-23
Le altre letture sono: Is 55,10-11; Salmo 64(65); Rom 8,18-23
“CHE TERRENO STO OFFRENDO A GESU’”
Dio è al centro della mia vita o gli lascio solo i margini del mio
cuore? Gesù è una decorazione, o è il pilastro della mia vita? Per
me vale di più lo “splendore del mondo” o lo “splendore del Vangelo”? Concretamente: quanto tempo dedico per crescere in Dio, per
leggere la Bibbia, per formarmi nella Fede e quanto tempo dedico
al Facebook al WhatsApp…? Non si tratta di vivere come mummie
o Zombi, perché ogni autentico progresso del mondo, è un dono di
Dio per il nostro bene, ma a chi lascio in mano le “REDINI” della
mia vita?
Matteo 13,16-23
16 Ma, beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi
perché odono. 17 Perché in
verità vi dico che molti profeti
e giusti desiderarono vedere le
cose che voi vedete e
non le videro, e udire le cose
che voi udite e non le udirono!
18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore. 19 Quando qualcuno ode la
parola del regno e non la comprende, il maligno viene e porta via ciò che era stato seminato nel suo cuore. Questi è
colui che ha ricevuto il seme
lungo la strada. 20 E quello
che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la
parola e subito la riceve con
gioia; 21 ma non ha radice in
58
sé, ed è di corta durata; e
quando sopraggiunge la tribolazione o persecuzione, a causa della parola, ne è subito
scandalizzato. 22 E quello che
ha ricevuto il seme fra le spine
è colui che ode la parola, ma le
sollecitudini di questo mondo e
l'inganno delle ricchezze soffocano la parola; ed essa diviene
infruttuosa. 23 Quello invece
che riceve il seme nella buona
terra, è colui che ode la parola,
la comprende e porta frutto; e
produce uno il cento, un altro il
sessanta e un altro il trenta per uno».
Nel quinto Mistero Gaudioso
contempliamo
IL RITROVAMENTO DI GESÙ
NEL TEMPIO
Padre Nostro... Poi, prima di ogni grano
leggi una frase
1 - II suoi genitori si recavano tutti gli
anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. (Ave Maria...)
2 - Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza. (Ave
Maria...)
3 - Trascorsi i giorni della festa, mentre
riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
(Ave Maria...)
4 - Credendolo nella carovana, fecero
una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti.
(Ave Maria...)
5 - Non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. (Ave Maria...)
6 - Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. (Ave Maria...)
7 - Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: ‘Figlio, perché ci hai fatto così?
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo’. (Ave Maria...)
8 - Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle
cose del Padre mio? (Ave Maria...)
9 - Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e
stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
(Ave Maria...)
10 - E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. (Ave Maria...)
Gloria al Padre…; Gesù mio; Immacolata dello Spirito Santo....
Tutti: “Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei VERGINE E
MADRE. MADRE MITE, pura nel cuore, alla Missione Belem e alla Chiesa Intera, sii
propizia, Stella del Mare”.
71
9 - Oggi vi è nato nella Città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore. (Ave Maria...)
10 - Questo per voi il segno. Troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una
mangiatoia. (Ave Maria...)
Gloria al Padre…; Gesù mio; Immacolata dello Spirito Santo....
Tutti: “Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei VERGINE E
MADRE. MADRE MITE, pura nel cuore, alla Missione Belem e alla Chiesa Intera, sii
propizia, Stella del Mare”.
Spiritualità Belém: “Perfetta letizia è per noi dormire nelle piazza, sul freddo e duro
pavimento dei marciapiedi, pieni di topi, scarafaggi e immondizia, sentire sulla nostra
carne tutto ciò che i nostri fratelli sentono, lasciarci compenetrare dalla loro tragedia e,
così, pagare il prezzo del Riscatto”. (Statuti 126).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Nel quarto Mistero Gaudioso contempliamo
GESÙ VIENE PRESENTATO AL TEMPIO DA MARIA E GIUSEPPE
Padre Nostro... Poi, prima di ogni grano leggi una frase
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
1 - Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. (Ave
Maria...)
2 - Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la
Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore. (Ave Maria...)
3 - Come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore (Es 13,2). (Ave Maria...)
4 - Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio,
che aspettava il conforto d'Israele; Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio.
(Ave Maria...)
5 - Mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, per adempiere la Legge, lo prese tra
le braccia e benedisse Dio. (Ave Maria...)
6 - «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i
miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per
illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». (Ave Maria...)
7 - Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele. (Ave Maria...)
8 - Segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te
una spada trafiggerà l'anima. (Ave Maria...)
9 - Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. (Ave Maria...)
10 - Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di
lui. (Ave Maria...)
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Gloria al Padre…; Gesù mio; Immacolata dello Spirito Santo....
_______________________________________________________________________
Tutti: “Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei VERGINE E
MADRE. MADRE MITE, pura nel cuore, alla Missione Belem e alla Chiesa Intera, sii
propizia, Stella del Mare”.
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
70
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
59
Leggi oggi:
Siracide 33-34
Lunedì 14 Luglio: 8° Giorno della Novena
Per il Diario sp. medita: Matteo 10,34-42
Le altre letture sono: Is 1,10-17; Sal 49(50),8-23
‘CHI SI IMMOLA PER DIO DIVENTA
UN “SEGNO” DI DIO PER TUTTI
Ancora una volta, con forza, il Vangelo di oggi ci ripete: chi è
“debole” non è di Dio. Per essere di Dio, bisogna mettere Dio al primo e assoluto posto nella nostra vita, costi quel che costi. Non si
tratta di rinunciare agli affetti, al contrario, con Dio, gli affetti
diventano infiniti ed eterni, ma è necessario che DIO SIA il nostro
PRIMO AFFETTO. In questo modo, la nostra vita diventerà trasparenza di Dio che abita in noi. Gesù si identifica in noi.
Matteo 10,34-42
34 «Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada.
35 Perché io sono venuto a
mettere disaccordo tra figlio e
padre, tra figlia e madre, tra
nuora e suocera, 36 e i nemici
dell'uomo saranno quelli di casa sua.
37 Chi ama padre o madre più
di me, non è degno di me; e
chi ama figlio o figlia più di
me, non è degno di me. 38 E
chi non prende la sua croce
e non viene dietro a me, non è
degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà;
ma chi avrà perduto la sua vita
per causa mia, la ritroverà. 40 Chi riceve voi, riceve
me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
60
41 Chi riceve un profeta nel
nome di un profeta, riceverà
un premio da profeta; e chi riceve un giusto nel nome di un
giusto, riceverà un premio da
giusto.42 E chiunque darà da
bere anche un solo bicchiere d'acqua
fredda a uno di questi piccoli
nel nome di un discepolo, in
verità vi dico, che egli non perderà affatto il suo premio».
5 - Elisabetta disse: A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
(Ave Maria...)
6 - Allora Maria disse: L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio
Salvatore. (Ave Maria...)
7 - Perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. (Ave Maria...)
8 - Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome. (Ave Maria...)
9 - Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro
cuore. (Ave Maria...)
10 - Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. (Ave Maria...)
Gloria al Padre…; Gesù mio; Immacolata dello Spirito Santo....
Tutti: “Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei VERGINE E
MADRE. MADRE MITE, pura nel cuore, alla Missione Belem e alla Chiesa Intera, sii
propizia, Stella del Mare”.
Nel Terzo Mistero Gaudioso contempliamo
La NASCITA DI GESÙ nella grotta di Betlemme
Padre Nostro. Poi, prima di ogni grano, leggi una
frase:
1 - Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua
madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. (Ave Maria...)
2 - Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in
segreto. (Ave Maria...)
3 - Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo
del Signore e gli disse: ‘Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria,
tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo’. (Ave Maria...)
4 - Maria partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai
suoi peccati. (Ave Maria...)
5 - Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che
significa Dio con noi. (Ave Maria...)
6 - Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce, e lo depose in una
mangiatoia; perché non c’era posto per loro nell’albergo. (Ave Maria...)
7 - C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al
loro gregge. (Ave Maria...)
8 - Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di
luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: ‘Non temete, ecco vi
annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo’. (Ave Maria...)
69
MISTERI GAUDIOSI
Nel primo Mistero Gaudioso contempliamo
L’ANNUNCIAZIONE dell’Angelo a Maria.
Padre Nostro... Poi, prima di ogni grano
IL LETTORE 1 LEGGE QUESTA FRASE.
Spiritualità Belém: “Perfetta letizia è immergerci nel mondo perduto dei bambini che
si drogano con solvente, colla e crack... per dimenticare la loro tristezza e solitudine e
dare l’affetto che non hanno mai ricevuto da nessuno ”. (% Statuti 126).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
1 - Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una
città della Galilea, chiamata Nazaret. (Ave Maria...)
2 - L’Angelo fu mandato a una vergine, promessa sposa di un
uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. (Ave Maria...)
3 - Entrando, l’Angelo le disse: “Ti saluto, piena di grazia, il Signore è con te!
(Ave Maria...)
4 - A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
(Ave Maria...)
5 - L’angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
(Ave Maria...)
6 - Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. (Ave Maria...)
7 - Allora, Maria disse all’angelo: Com’è possibile? Non conosco uomo. (Ave Maria...)
8 - Le rispose l’Angelo: Lo Spirito Santo scenderà su di te. (Ave Maria...)
9 - Su te stenderà la sua ombra, la potenza dell’Altissimo. (Ave Maria...)
10 - Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. E l’Angelo
Partì da lei. (Ave Maria...).
_______________________________________________________________________
Gloria al Padre…; Gesù mio; Immacolata dello Spirito Santo....
_______________________________________________________________________
Tutti: “Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei VERGINE E
MADRE. MADRE MITE, pura nel cuore, alla Missione Belem e alla Chiesa Intera, sii
propizia, Stella del Mare”.
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Nel Secondo Mistero Gaudioso contempliamo
LA VISITA DI MARIA SANTISSIMA A SANTA ELISABETTA
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Padre Nostro... Poi, prima di ogni grano leggi una frase
_______________________________________________________________________
1 - In quei giorni Maria si mise in viaggio, verso la montagna
_______________________________________________________________________
e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di
Zaccaria salutò Elisabetta. (Ave Maria...)
2 - Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo.
(Ave Maria...)
3 - Elisabetta fu piena di Spirito Santo. (Ave Maria)
4 - Elisabetta esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del
tuo grembo! (Ave Maria...).
68
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
61
NOVENA ALLA MADONNA DEL CARMELO
Come viene amministrato il Battesimo?
La forma classica dell'amministrazione del Battesimo e la
Triplice immersione del battezzando nell'acqua; ma nella
maggior parte dei casi viene versata per tre volte dell'acqua sul
capo del battezzando e chi amministra il battesimo dice: “Io ti
battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
[1229-1245,1278].
195
L'acqua è simbolo della purificazione e di una nuova vita, cosa che
viene espressa già nel Battesimo penitenziale di Giovanni il Battista.
Il battesimo che viene amministrato con l'acqua “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” è ben più di un segno di conversione e di penitenza, è una nuova vita in Cristo. Per questo si aggiungono anche i tre segni dell'unzione, della veste bianca e della candela battesimale.
196
Chi può essere battezzato, e che cosa è richiesto a un candidato al Battesimo?
Può essere battezzato chiunque non sia stato ancora battezzato. L'unico presupposto per il battesimo è la Fede, che in tale
occasione deve essere professata pubblicamente. [1246-1254].
CATECUMENATO
(dal greco Kat’
echeine=insegnare,
fare propaganda): specialmente nella Chiesa
antica i candidati a
ricevere il Battesimo
da adulti (catecumeni)
attraversavano un periodo di formazione di
tre livelli: il catecumenato, durante il quale
venivano istruiti sulla
dottrina della fede, poi
veniva loro permesso
progressivamente di
partecipare alla liturgia
della parola.
Il dono ricevuto
dai neonati
Chiunque si converte al cristianesimo non deve solo cambiare la
chiede
di
essere accolpropria visione del mondo. Deve seguire un percorso di formazione
(Catecumenato) durante il quale diventa una persona nuova meto da loro, una volta
diante la conversione personale, ma soprattutto, tramite il dono del
fattisi adulti, in modo
Battesimo. Da questo momento egli è un membro vivo del corpo di
libero e responsabile:
Cristo.
questo processo di
maturazione
li porterà
Perché la Chiesa mantiene l’usanza del Battesimo dei bam197 bini?
poi a ricevere il sacramento della Cresima o
Confermazione, che,
La Chiesa conserva fin dai tempi molto antichi l’usanza del battesimo dei bambini. Perché prima che noi scegliamo Dio, Dio ha scelto appunto, confermerà il
noi. Il Battesimo è quindi una grazia, un dono di Dio non meritato
battesimo e conferirà a
che ci accoglie incondizionatamente. I genitori credenti che vogliociascuno il sigillo dello
no il meglio per il loro figlio, vogliono anche il suo Battesimo, con il
Spirito Santo.
quale il bambino è sottratto all'influsso del peccato originale e al
Benedetto XVI 08.01.2006
Quest’ anno, la Novena alla Madonna del Carmelo
sarà il Rosario Meditato, con alcune invocazioni
specifiche (Può essere il primo rosario del giorno).
É molto semplice: prima di ogni Ave Maria,
il LETTORE 1 LEGGE una piccola FRASE, che ci aiuta
a “meditare” e “contemplare” il Mistero che stiamo
pregando.
Il resto è tutto uguale. Come facciamo sempre.
Vi invitiamo a pregare insieme (se possibile) CON
MOLTA CALMA, SENZA CORRERE E SENZA GRIDARE.
Quando adori, o sei solo nella tua stanza, puoi meditare secondo lo schema che trovi, dopo questo
“Rosario-Novena”.
Vi invitiamo a mettere al Centro della sala una
piccola immagine della Madonna del Carmelo (o
un’altra immagine della Madonna). Sappiamo molto bene che non stiamo “adorando” un pezzo di
gesso o di carta. Questa immagine è come la fotografia o un disegno della nostra mamma. Baciando
la foto di mia madre, so molto bene che sto inviando il mio affetto a mia madre che è
lontana, forse in cielo. Ciascuno di noi metta in questo rosario UNA INTENZIONE PARTICOLARE, CHIEDA QUELLA GRAZIA DI CUI HA BISOGNO. Invitiamo anche a riprendere e
studiare bene il libretto “I Dubbi della Religione”.
Lettore 1
Nel 1° mistero gioioso contempliamo: L'Annunciazione dell'Angelo a
Maria: “Ave piena di Grazia, Shalom Mariam, Ave piena di tutte le benedizioni di Dio” (Breve pausa di silenzio).
Lettore 2
Con la nostra semplice e affettuosa preghiera ti lodiamo, Maria, nostra
cara Madre. Tutte le volte che ripetiamo: “Shalom Miriam, Ave Maria,
Rallegrati Maria il Signore è con te…”, il tuo cuore sussulta, le tue viscere tremano, ricordando che, grazie a questo saluto, Gesù è entrato
in te, Dio è entrato nel mondo, il Verbo si è fatto carne.
“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai
detto”. Ecco i tuoi “schiavi” Maria. Si compia pienamente in noi la volontà del Padre!
TUTTI
“Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei
VERGINE E MADRE. MADRE MITE, pura nel cuore, alla Missione Belem e alla Chiesa Intera, sii propizia, Stella del Mare”.
potere della morte. [1250-1282].
Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra
———————————————————————————————————
———————————————————————————————————
62
67
L’AVE MARIA CON IL CUORE
Un modo di pregare e adorare con l'Ave Maria
(quando sei solo).
“Alcuni anni fa la Madonna mi ha insegnato una
preghiera che non immaginavo e che ha finito per
occupare tutto il mio tempo e ancora oggi prego in
questo modo quando posso, a volte insieme a
Cacilda.
Per questo desideriamo condividere con tutta la
Missione Belem questo modo semplice di pregare il
Rosario, chi desidera può fare la stessa cosa.
Si tratta di pregare con le parole dell'Ave Maria e
aggiungere in qualche punto, ciò che il nostro cuore
suggerisce, con spontaneità e semplicità, come un
figlio con sua mamma.
Iniziamo come sempre: “Ave Maria, piena di
grazia…”, a questo punto possiamo lasciare che il
nostro cuore parli: “Ave cara Mamma, piena
d’amore, piena di tenerezza, piena di sapienza,
piena di pazienza…”. Tutto ciò che il nostro cuore vuole dire per innalzare Maria come
ha fatto l'angelo. Tutto ciò che è grazia, detto con le nostre umili parole.
Non abbiamo nessuna pretesa di creare un’altra preghiera, ma vogliamo rendere
questa preghiera come un germoglio che nasce dal nostro cuore.
Poi continuiamo: “Il Signore è con te”, e qui puoi pensare a cosa significa “il Signore è
con te”. ‘Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?’ … “Maria tu sei piena di Dio,
trasbordante di Dio, Dio abita in te interamente, tu sei dimora di Dio, Tempio dello
Spirito Santo…”.
“Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria,
Madre di Dio…”, qui puoi continuare: “Madre mia, mia madre amata … mamma di …
(metti il nome del fratello per il quale stai pregando) che ha tanto ha bisogno di te,
avvolgilo con il tuo manto (qui puoi presentare le necessità di questo fratello per il
quale stai pregando).
“Prega per noi peccatori ora e nell'ora della nostra morte. Amen”
In qualsiasi punto dell’Ave Maria, puoi ripetere con le tue parole ciò che la preghiera
dice. È chiaro che non ci sono parole migliori di quelle che l’angelo ha usato, ma pregare in questo modo ci aiuta a entrare in profondità in questa preghiera, a vibrare con
Maria. Senza dubbio ogni volta che diciamo “Ave piena di grazia”, Maria esulta nel suo
cuore e il suo ventre sussulta perché si ricorda che in seguito a questo saluto, ha concepito il Figlio di Dio, il Verbo eterno si è fatto carne. Per questa parola è divenuta Madre
di Dio.
Dopo 10 Ave Maria, pregate così, puoi pregare il Gloria e contemplare il nuovo mistero
come sempre”. (P. Giampietro)
66
Vita di SANTA BRIGIDA
In verità, quando lei stessa o qualsiasi altra
persona in casa, fosse preoccupata, in dubbio,
riguardo qualcosa, supplicava l'aiuto divino e,
senza attendere troppo, attraverso Cristo o la
Madonna veniva la risposta, precisa e chiara
che spiegava ciò che desideravano o ciò che
dovevano fare. Un giorno Brigida ispirata dallo
Spirito Santo, andò a visitare un uomo che era
posseduto dal diavolo. Il cavallo su cui era solita
montare, era un animale tranquillo è mansueto, improvvisamente si infuriò alzando le zampe
davanti al punto che si potevano federe i ferri
sotto gli zoccoli dell'animale. Il risultato fu che
quasi cadde al suolo come conseguenza le
restò uno sgradevole dolore alle schiena per
lungo tempo. Il fatto in sé le fece capire che il
diavolo voleva interferire sulla conversione di
quel peccatore e, in verità, l'uomo che stava
per essere visitato era un uomo nobile secondo
i criteri del mondo e con un grande potere economico.
permetterà. In nome di Cristo
sparisci”. Allora l'uomo restò
come se stesse dormendo e il demonio sparì.
Dopo qualche giorno, era perfettamente guarito.
Lungo la sua esistenza la Santa ricevette dallo
Spirito di Dio, un segno caratteristico, tutte le
volte che era avvicinata da persone con lo spirito diabolico, o poco avvezze a coltivare la bontà
e la carità, lei sentiva puzza di zolfo tanto forte
che le dava un gusto amaro in bocca e che faceva fatica a sopportare. Una volta una persona
che cercava l'amicizia con il re di Svezia, le si
avvicinò chiedendo: “Cosa pensa la signora,
riguardo un determinato spirito? È della persona o di un demonio?”. Egli chiedeva riguardo gli
spiriti che si impossessavano delle persone, un
argomento per abbordarla. Lei, che faceva
fatica a sopportare il cattivo odore che esalava
da lui, rispose: “Tu hai un abitante fetido e
anche altre cose fetide escono dalla tua bocca.
Pentiti, affinché non cada su di te la vendetta di
Il demonio per ostacolare, permise che lo spiri- Dio!”. L'uomo se ne andò con molta rabbia. Ma
to di quest’uomo fosse rabbioso e contrariato, quando si coricò per dormire, udì delle voci che
specialmente quando si trovava in presenza di gli dicevano:
lei, mostrandosi ancora più turbato del solito.
“Lasciaci trascinare quello sporco soggetto per
Con petulanza quell'uomo disse cose orribili
porci, perché lui ha disprezzato gli avvisi di
contro Dio dicendo: “oh, come sono differenti
Salvezza”. Tornando in sé rifletté sopra i fatti e
lo spirito che è in te e lo spirito che è in me. A
comprese che l’avviso era per lui, decise di
causa della mia incredulità i meriti occulti sono correggere la sua vita. Subito sparì quel terribile
stati messi nelle mani di un esattore crudele”.
odore che veniva percepito da Brigida che lo
Lei gli rispose: “io prometto che tu sarai rapida- accolse fraternamente dicendogli che il suo
mente guarito, ma ti chiedo: perché dici queste spirito aveva trovato il cammino di Dio. Brigida
cose abominevoli contro Dio?”. Il demonio che aveva anche un'altra caratteristica speciale, nei
stava in lui, anticipò e disse: “Sono io che par28 anni della sua esistenza dedicati essenziallo”. Quando disse questa parola cominciò a
mente all’apostolato di vino, a partire dal moparlare ancora più amaramente contro Dio e a mento in cui ricevette lo Spirito di Dio non fece
bestemmiare, dicendo: “Colui che ha creato il
mai più nessun viaggio in altre città, né si incielo e la terra io adoro, è il suo nuovo Cristo
tratteneva in qualche posto se non sotto l’ispiDio, che io non accetto!” La sposa di Cristo
razione e l’istruzione dello Spirito Santo. (7
ribatté rapidamente: “Sta zitto, miserabile dia- continua)
volo, nella tua bestemmia contro Dio. Anche se
stai castigando questa creatura, tu non sarai il
suo padrone per l'eternità, perché Dio non lo
63
Leggi oggi:
Siracide 35-36
Martedì 15 Luglio: 9° Giorno della Novena
Domani è la Festa della Madonna del Carmelo,
Festa della nostra Approvazione Canonica,
Prepariamoci!
Per il Diario sp. medita: Zaccaria 2,12-17
Le altre letture: Sal (Lc 1,46-55); Mt 12,46-50
“CHI TOCCA I POVERI TOCCA
LA PUPILLA DEGLI OCCHI DI DIO”
Queste sono state le parole che il nostro Cardinale Em. Odilo, ha
pronunciato il 16 Luglio del 2010, quando abbiamo ricevuto la solenne approvazione della Chiesa. Il Cardinale ha ripreso le parole
della lettura di oggi che esprime meravigliosamente la vocazione
della Missione Belem. I poveri: “sbrindellati”, caduti, ammalati,
storpi, confusi mentalmente ... sono la PUPILLA DEGLI OCCHI DI
DIO. Toccarli è toccare Dio stesso: questo è il mistero della Missione Belém.
Zaccaria 2,12-17
12 Dice il Signore degli eserciti
alle nazioni che vi hanno spogliato: 13 Ecco, io stendo la mano
sopra di esse e diverranno preda
dei loro schiavi e voi saprete
che il Signore degli eserciti mi
ha inviato.
14 Gioisci, esulta, figlia di Sion,
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te
- oracolo del Signore -.
15 Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e
diverranno suo popolo ed egli
dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te. 16 Il Signore
si terrà Giuda come eredità nella terra santa, Gerusalemme
sarà di nuovo prescelta.
17 Taccia ogni mortale davanti
64
Spiritualità Belém: “Perfetta letizia è mangiare nelle mense dei poveri, insieme a
loro, non poter lavarsi ogni giorno, avere bisogni di ogni tipo, perché la nostra piena
incarnazione in mezzo a loro è un cammino senza ritorno ”. (% Statuti 126).
Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Scrivi qui il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto)
_______________________________________________________________________
Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
La notte
Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato?
al Signore, poiché egli si è destato
dalla sua santa dimora».
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte
che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
65