Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale

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GIAMAICA
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DUEMILA
AMERICHE
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AMERICHE
GIAMAICA
GIAMAICA
Capo di stato: regina Elisabetta II,
rappresentata da Patrick Linton Allen
Capo del governo: Bruce Golding
Pena di morte: mantenitore
Popolazione: 2,7 milioni
Aspettativa di vita: 72,3 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 28/28‰
Alfabetizzazione adulti: 85,9%
Centinaia di persone delle comunità suburbane sono rimaste vittime di omicidi per mano
di bande criminali o della polizia. Durante il periodo di stato di emergenza, durato due
mesi, sono pervenute notizie di almeno 43 esecuzioni extragiudiziali. Minorenni sono
stati detenuti in condizioni che hanno violato gli standard internazionali sui diritti umani.
Sono state condannate a morte almeno quattro persone; non ci sono state esecuzioni.
CONTESTO
Il numero delle persone assassinate, principalmente nel contesto della violenza delle
bande nelle comunità suburbane emarginate, è rimasto elevato. Uno stato di emergenza
è stato dichiarato a maggio a Kingston e St Andrew, a seguito di uno scoppio di violenza
tra bande, mentre sostenitori armati di Christopher “Dudus” Coke protestavano contro
la sua estradizione negli Usa per accuse di droga. Lo stato di emergenza è rimasto in vigore fino al 22 luglio.
Il 23 luglio, sono entrati in vigore sei decreti legge anticrimine. Alcune delle loro disposizioni violano i principi e gli standard internazionali sui diritti umani.
La situazione dei diritti umani in Giamaica è stata analizzata secondo l’Esame periodico universale delle
Nazioni Unite (Universal Periodic Review – Upr) a novembre.
POLIZIA E FORZE DI SICUREZZA
Il numero delle persone che, secondo le notizie riportate, sarebbero state uccise dalla
polizia, è stato elevato. Le prove suggeriscono che per alcuni di questi casi si tratterebbe
di uccisioni illegali, comprese esecuzioni extragiudiziali.
Almeno 4000 persone sono state detenute durante lo stato di emergenza e 76 sono state
uccise, compresi tre membri delle forze di sicurezza. L’ufficio del difensore pubblico ha
ricevuto almeno 43 denunce di esecuzioni extragiudiziali.
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RAPPORTO 2011
Sheldon Davis, un uomo diversamente abile, è stato ucciso a Tivoli Gardens il 30 maggio. Secondo sua
madre, circa 30 agenti delle forze di sicurezza si erano presentati a casa sua e avevano iniziato a interrogarlo. Lo accusavano di essere coinvolto nella violenza delle bande, ma lui negava. È stato condotto in
custodia e, diversi giorni dopo, la sua famiglia ha scoperto che era stato ucciso. Le forze di sicurezza hanno
sostenuto che ciò era avvenuto perché aveva tentato di afferrare la pistola di un soldato. A fine anno sul
caso era in corso un’inchiesta.
L’ufficio del difensore pubblico ha avviato un’indagine indipendente sulle denunce ricevute in merito alla condotta delle forze di sicurezza durante lo stato di emergenza. A fine
anno, gli esami balistici non erano ancora iniziati. Ngo giamaicane per la difesa dei diritti
umani hanno espresso preoccupazione per la mancata preservazione delle scene del crimine e per l’incapacità di garantire l’individuazione delle responsabilità per l’uso delle
armi da fuoco da parte di membri delle forze di sicurezza.
Ad agosto, la commissione indipendente sulle indagini, che ha il compito di verificare
gli abusi da parte delle forze di sicurezza, ha iniziato formalmente il suo lavoro. Tuttavia,
a fine anno, era ancora impegnata nel reclutare e addestrare il proprio personale e si è
principalmente occupata di sovrintendere alle attività dell’ufficio speciale di indagine
della polizia.
SISTEMA GIUDIZIARIO
Sebbene durante l’Upr il governo abbia dichiarato che le riforme al sistema giudiziario
erano in corso di realizzazione, hanno continuato a essere denunciati considerevoli ritardi
nel percorso verso la giustizia. A fine anno, l’ufficio del coroner speciale, che sarebbe
incaricato di esaminare le sparatorie mortali della polizia, non era stato ancora istituito.
DIRITTI DEI MINORI
Il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura ha riferito che i minorenni continuavano a essere trattenuti insieme agli adulti in detenzione di polizia e in alcuni centri
correzionali. Ha inoltre osservato che i bambini e gli adolescenti che necessitavano di
cure e protezione, i bambini con difficoltà di apprendimento e quelli che avevano commesso un reato, venivano spesso tenuti assieme.
A marzo, l’inchiesta Armadale, relativa alle indagini sulla morte di sette ragazze nel centro
correzionale minorile di Armadale il 22 maggio 2009, ha riportato che le pratiche riscontrate nel centro contravvenivano al Regolamento sugli standard minimi delle Nazioni Unite
per l’amministrazione della giustizia minorile. In risposta, il governo ha annunciato che
avrebbe adottato una serie di misure, compresa la separazione dei minorenni rinviati a
giudizio da quelli condannati. Tuttavia, a ottobre, il difensore dei minori ha rivelato che
più di 100 minorenni erano ancora trattenuti in guardine della polizia assieme agli adulti.
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VIOLENZA CONTRO DONNE E RAGAZZE
La violenza sessuale è rimasta diffusa e le notizie di abusi sessuali su minori sono aumentate rispetto al 2009, secondo le statistiche della polizia pubblicate a settembre.
DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSGENDER
Organizzazioni per la difesa delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt)
hanno ricevuto denunce di decine di attacchi omofobici, vessazioni e minacce nei confronti di persone Lgbt, compresi almeno tre casi di stupri “correttivi” di donne lesbiche.
Il 3 settembre, una donna è stata stuprata da una banda di sei uomini che l’avevano in precedenza insultata verbalmente. La donna ha inoltre subito una mutilazione genitale dopo lo stupro.
Uno studio condotto su 11 casi di donne Lgbt vittime di violenza ha rilevato che soltanto
una di queste aveva denunciato lo stupro alla polizia e che dopo due anni stava ancora
aspettando l’udienza del tribunale. Le altre non avevano denunciato il reato in quanto
temevano di essere criminalizzate a causa del loro orientamento sessuale.
PENA DI MORTE
Sono state condannate a morte almeno quattro persone; non ci sono state esecuzioni. A
fine anno sette persone rimanevano nel braccio della morte.
A settembre, il governo ha annunciato di stare considerando l’eventualità di presentare
in parlamento una versione emendata della Carta dei diritti. L’emendamento avrebbe ribaltato una sentenza del 1993 del comitato giudiziario del Consiglio della corona, la
massima corte d’appello, che stabiliva che l’esecuzione dopo cinque anni nel braccio
della morte costituiva una pena disumana e degradante.
RAPPORTI DI AMNESTY INTERNATIONAL
Jamaica: Submission to the UN Universal Periodic Review (AMR 38/001/2010)
Jamaica violence investigation must be thorough, 26 maggio 2010
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