aereosol - sicupp.it

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Aerosol
Strumento molto usato... forse troppo.
Modello
Sono da preferire (anche se più lenti) gli aerosol tradizionali e non quelli a ultrasuoni.
Come farlo
Quasi sempre con la mascherina altrimenti tutto il medicinale si disperde nell’aria e non serve a
nulla.
Come farlo
Bisogna sempre mettere un po’ d’acqua (1-3 ml a seconda dell’età) nel serbatoio (oltre ai
medicinali). Il tempo è generalmente di 5/6 minuti. Al termine rimarrà sempre un po’ di liquido
nel serbatoio. Ma di più è impraticabile e inutile.
Dopo averlo fatto cercate di far sciacquare la bocca al bambino per eliminare il farmaco che vi si è
fermato che non serve a nullla, ma che può dare effetti collaterali.
L’aerosol può essere fatto anche solo con l’acqua, è ottima per sciogliere il muco. L’acqua è il
miglior idratante e fluidificante che ancora oggi abbiamo a disposizione, inoltre non ha effetti
collaterali e non costa nulla.
Quando va fatto.
C’è un eccesso di uso dell’aesorol: “... dottore gli faccio un po’ di aerosol... sa ho comprato la
macchinetta......”
L’aerosol serve per malattie polmonari: bronchiti, polmoniti, asma, bronchioliti.
Non serve (attenti alle voci commerciali) per i normali raffreddori e/o tracheiti, otiti anzi.....
l’aria espulsa dalla macchiana è più fredda per cui l’aerosl stesso può dare riniti, otiti, tracheiti (è
un po’ come se andassimo a respirare un po’ di sana aria fredda al mattino vicino al Po).
Quindi fatelo quando serve, e non per periodi infiniti..... “è un mese che faccio l’aesol e sto peggio
di prima (...e ci credo...) “
Spray
Esitono bombolette spray, che premendo erogano un preciso quantitativo di medicinale
Quando farlo e come farlo.
Non si riescono a fare prima dei 4-5 anni in quando deve esserci una coordinazione tra l’erogazione
e l’inspirazione.
Se uno è abile può bastare anche solo una inspirazione, (e sarebbe l’ideale) se no si consigliano 5/6
inspirazioni.
La mancata coordinazione tra erogazione ed inspirazione è la principale causa del fallimento della
terapia “... dutur a l’è servi a niente cu la meisina che mi ha dato su cui ho pagato anche il ticket.....”
Gli spray non dovrebbe mai essere messi in bocca direttamente, cioè ci vorrebbe sempre un
distanziatore tra la bomboletta e la bocca.
Di distanziatori ne esistono parecchi in commercio (ce ne sono alcuni adatti ai bambini in quanto
hanno la cassa toracia è più piccola). Vanno tutti abbastanza bene.
Devono essere regolarmente lavati. Quando vedete che diventano opachi dovete seguire le
istruzioni e lavarli altrimenti la carica elettrostatica che si è venuta a creare rende del tutto inutile la
terapia.
I distanziatori possono essere (abbastanza) efficacemente sostituiti da bicchieri di carta e a da
bottiglie di plastica.
Nel bambino piccolo si può prendere un bicchiere ci carta, sul fondo si pratica un foro in cui si
infila la bomboletta (va adeguatamente incerottata in modo che non si perda il gas) l’altro lato si
applica alla bocca ed al naso cercando di farlo aderire il più possibile.
Nel bambino più grande si prende una normale bottiglia di plastica da 500 ml, sul fondo si fa il
solito foro per applicare la bomboletta (sempre adeguatamente incerottata per non perdere gas) e poi
il bambino applica le labbra sulla normale apertura della bottiglia (cercando di aderire il più
possibile) chiudendo per un attimo il naso.
Quando la bottiglia diventa opaca la si butta e se prende un’altra.
Quando si fa . I medicinali che attualmente sono sotto forma di spray possono servire per asma,
bronchite, polmonite, anche in questo caso non per i normali raffreddori, otiti.
Anche in questo (soprattutto in questo) caso sciacquate la bocca dopo l’uso per eliminare il farmaco
rimasto: inutile, ma nocivo.