La Goccia n.1-13hot!
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La Goccia n.1-13hot!
2 n. 1 - 19 gennaio 2013 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 18.00 del 16 gennaio 2013 Sommario La Goccia n. 1 -19 gennaio 2013 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana La Goccia REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N. 430/92 DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIA SAVOIA, 1 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE MARIA C. BONELLI ROSAMARIA BUSTO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO GIUSEPPE PIZZULLI GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO ANTONELLA CARRERA MICHELANGELO ZANELLI GIORGIO MOREA VIOLA LAVERMICOCCA GIOVANNI MATERA FLORIANA RIBECCO BALDASSARRE D’ANGELO WANDA PUCCI SARAH SCORPATI CORRADO STRADA MIKI MARCHIONNA VINCENZO D’ANGELO CANTA STORIE LUCA CALABRESE GRAZIA POLLICORO GIUSEPPE DRAGONE ANTONIO COSTANTINO TOMMASO FRANCAVILLA ALESSIO FILIERI COSIMO VAVALLO TINA ANTONUCCI DOMENICO DI FONZO ROSA ANNA PANTONE M. TERESA QUINTO ANNA MARIA COSSU ENZO SANNELLI MARILENA SURDO fOTO: ERASMO MAZZONE AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE STAMPA tipografia ACITO [email protected] n. 1 - 19 gennaio 2013 Ricerca e … di Giovanni Matera pag. 28 Dal Natale di Giuseppe Pizzulli pag. 31 Rottamare... Consulta… Utopia… Mostra presepiale… Immagine goffa… Viaggio… di Stefano Giove pag. 4 di Adele Carrera pag. 5 Cenzino Torraco… di Enzo Sannelli pag. 6 di Marilena Surdo pag. 17 di Canta Storie pag. 18 Madonna… di SG pag. 18 di Sarah Scorpati pag. 32 di Luca Calabrese pag. 33 Nataleinsieme… di Anna Maria Cossu pag. 34 Michele Perniola… Tela… Il Comune… Le favole di grim 5º Concerto La scuola… Notizie flash… Grazie Ragazzi… Avis… pagg. 8/9 di Operatrici pag. 20 Le caricature… Concerto... Step to… di Stefano Giove pag. 6 di Grim pag. 7 di Giulio Pinto di Giorgio Morea pag. 9 Natale in scena… di Grazia Pollicoro pagg. 10/11 Nonno Donato… di Donato Cardinale pag. 11 Inquinamento… di Locomotiva pag. 12 di Stefano Giove pag. 19 di Rosamaria Busto pag. 20 di Domenico Di Fonzo pag. 21 Nel nome del Figlio… di Canta Storie pag. 22 Symbola… di Elena Clemenza pag. 23 Lettere… di Corrado Strada pag. 24 di Maria Teresa Quinto pag. 35 di Rosa Anna Pantone pag. 35 di Baldassarre D’Angelo pag. 35 di Tina Antonucci pag. 36 Juniores 1… di Baldassarre D’Angelo pag. 37 Le Massime… di Vincenzo D’Angelo pag. 37 1º Campionato… di A G pag. 38 Michelone… Gesù in… Calcio a 5… Noi e il fisco… Coro… Coppa… di Giuseppe Dragone pag. 13 di Mario D’Alconzo pag. 13 Il rischio… di Antonio Costantino pag. 14 di Rosamaria Busto pag. 25 di Esseggi pag. 25 Storie di… di Antonella Carrera di Baldassarre D’Angelo pag. 39 di Domenico Ranaldo pag. 39 Successo… pag. 26 di Domenico Ranaldo pagg. 40 Riflessione post… Che tempo fa… Ginosa, impresa… Lospinuso… Progetto pittura… Juniores 2 e 3… di Cosimo Vavallo pag. 14 di Tommaso Francavilla pag. 14 di Alessio Filieri pag. 27 di Rosamaria Busto pag. 27 di Domenico Ranaldo pag. 41 di Baldassarre D’Angelo pag. 42 3 46 4 n. 1 - 19 gennaio 2013 Rottamare la politica spettacolo Siamo oramai in piena campagna elettorale e gli schieramenti che si contendono la possibilità di governare il nostro Paese sono già pronti ai nastri di partenza. Vediamo quali sono. Abbiamo il centro sinistra a guida Bersani che vede insieme: Pd, Sel, Psi e altre formazioni; vi è il PdL a guida Berlusconi (che non è candidato premier) e vede insieme: PdL, Lega Nord, AdC, Io Sud, La Destra e altre formazioni; vi è lo schieramento di Centro a guida Monti che vede insieme; Lista Monti, Udc, Fli e altri; vi è il MoVimento 5 Stelle a Guida Beppe Grillo; c’è il Movimento guidato da Antonio Ingroia, che raccoglie le diverse anime della sinistra radicale. Come si vede, per gli elettori, vi è una vasta gamma di possibilità per scegliere chi meglio li possa rappresentare. Sebbene gli schieramenti che si confrontano siano 5, secondo i sondaggi il confronto vero è circoscritto a tre protagonisti: Bersani, Berlusconi, Monti. Tutti i sondaggi parlano di un vantaggio, più o meno, consistente di Bersani che darebbe la quasi certezza della vittoria alla Camera dei deputati e un congruo numero di parlamentari in più che daranno al centro sinistra una maggioranza forte in questo ramo del Parlamento. Diverso è il quadro che si presenta per il Senato, dove, il premio di maggioranza è distribuito a livello regionale (alcune regioni hanno un peso determinante) e dal voto potrebbe scaturire una situazione tale da non consentire una maggioranza omogenea e, quindi, si potrebbe riproporre la stessa situazione del governo Prodi. Molti ritengono che proprio in virtù di questa possibilità, il ruolo di Monti possa essere importante ai fini di un eventuale accordo tra centro sinistra e moderati di centro. Se questo è lo scenario politico che si profila, dobbiamo dire che la campagna elettorale si sta dimostrando, sempre di più, qualcosa di estraneo ai problemi veri della gente, delle inquietudini, delle difficoltà, direi delle sofferenze, che vivono gli italiani. Problemi come quelli del lavoro, della sicurezza, dei servizi sono scomparsi dal confronto e, al loro posto sono entrati prepotentemente argomenti che poco hanno a che vedere con la nostra quotidianità. Giusto per capire di cosa parliamo, voglio riportare un dato: la Confesercenti ha reso noto un sondaggio drammatico: il 41% degli italiani non arriva alla fine del mese e l’84% è convinto che non ci saranno miglioramenti economici nel 2013 Di fronte a queste cifre la politica dovrebbe avere la capacità di confrontarsi per farci comprendere in quale modo ciascuno dei pretendenti pensa di farci uscire da questa situazione. Invece si intravede, in questa campagna elettorale, il rischio che scompaia il Paese reale e la sua sofferenza e a farla da padrone sia lo spettacolo e la teatralità. Segnali importanti, che ci dicono che questo rischio è concreto, non mancano. Come tanti ho avuto modo di vedere la trasmissione di Santoro e Travaglio “Servizio pubblico” che ha ospitato Berlusconi; è innegabile che sia stato un evento mediatico di rilievo, i nove milioni di spettatori sono una cifra significativa. I colpi di teatro non sono mancati e alla fine a prevalere è stato il vecchio guitto, che ha ridicolizzato i due giornalisti. Eppure, nonostante la “triste” figura del duo Travaglio-Santoro, loro possono essere contenti perché hanno ottenuto un risultato importante dal punto di vista degli ascolti che hanno un immediato riverbero sul piano professionale e forse anche economico. Sono vent’anni che la politica ha ceduto il passo allo spettacolo: sono vent’anni che va avanti lo scontro (si fa per dire) tra giornalisti che “attaccano” e un imbonitore (Berlusconi) che replica e, soprattutto, comanda. I risultati di questa “recita a soggetto” sono di fronte ai nostri occhi e sono quel 41% degli italiani che non arriva a fine mese, sono il 40% dei giovani disoccupati, sono un debito pubblico fuori da ogni controllo, sono i tagli ai servizi sociali… e via di questo passo. Possibile che lo scontro politico deve essere ridotto a una spolverata di sedia? Che bunga bunga sia un argomento sul quale dibattere? Mi chiedo perché giornalisti esperti non hanno chiesto come farà il PdL a tenere insieme Lega Nord e istanze del Sud, tanto per fare un esempio. Si poteva parlare di politica industriale, di ruolo internazionale dell’Italia, delle persone, delle famiglie, delle difficoltà reali, dei sacrifici possibili in cambio del lavoro per sé e per i figli, dell’ineliminabile bisogno di equità… Tutto questo, l’altra sera è sparito. È sparito perché sul palco di “Servizio Pubblico” c’erano altri interessi “corposi” che avevano la precedenza. Gli interessi corposi erano lo spettacolo che permette al duo Travaglio Santoro di ottenere contratti importanti e a Berlusconi di esibirsi nel suo ruolo preferito: quello del grande venditore di storielle. È chiaro che ogni Paese ha il governo che si merita e che si sceglie. In questo momento, siamo noi i veri protagonisti del nostro futuro, di quello dei nostri figli. Se, invece di esaltarci e esultare da tifosi, ci rendiamo conto che si sta parlando delle nostre vite e di quello che ci accadrà domani, credo che le nostre richieste al mondo della politica e del giornalismo saranno altre. Chiederemo a entrambi di metterci nelle condizioni di capire, attraverso la conoscenza della realtà, senza filtri deformanti. Questo mese di campagna elettorale potrebbe essere l’occasione buona per invertire la condizione di declino che stiamo vivendo come Paese; un declino iniziato con la cosiddetta Seconda Repubblica tanto desiderata da personaggi come Santoro, Travaglio e Berlusconi che ne sono stati protagonisti assoluti. A me non piaceva il termine rottamazione usato da Renzi… non si rottamano le persone… tuttavia direi che dovremmo rottamare la politica spettacolo. Stefano Giove l’editoriale Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità PRO GE CO Viale Martiri D’Ungheria, 52 74013 Ginosa (Ta) Arretrati (costo € 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via M. D’Ungheria n. 52 74013 Ginosa (TA) indirizzo di posta elettronica: [email protected] La Goccia on line arcipikkia.it Tel. 099.8294879 - Cell. 3474969189 Cell. 368.3561703 - 330.624347 Tanta Felicità per Carmela e Mario A Carmela Sassi e Mario Notaristefano gli auguri di tanta felicità dalla Redazione de La Goccia cronaca n. 1 - 19 gennaio 2013 5 XII Mostra di Arte Presepiale Il teatro Alcanices ospita la cerimonia di premiazione Con la cerimonia di premiazione, è calato il sipario sulla XII Mostra di Arte Presepiale dell’anno 2012, organizzata a Ginosa dall’associazione Amici del Presepio. La sera del 13 gennaio scorso, il teatro Alcanices, gremito di pubblico e autorità ha visto sfilare sul suo palco decine di protagonisti della espositiva presepiale ginosina, che, in questa edizione, ha raggiunto livelli qualitativi e quantitativi assai apprezzabili. La mostra non è stata soltanto espositiva ma (come già da qualche anno) si è arricchita di appuntamenti serali che hanno investito diversi ambiti artistici (letterario, manipolativo, teatrale, musicale) che hanno consentito la partecipazione attiva del pubblico che, oltre a ciò, ha potuto, come da sempre, esprimere il proprio giudizio e decretare, attraverso il proprio voto, il presepe vincitore della rassegna. Sul palco, la conduzione è stata affidata a Gerardo Sannelli, impeccabile animatore che, nonostante i numerosi interventi previsti, è riuscito a dare ritmo e cordiale accoglienza agli ospiti della serata. Il corpo di ballo del corso avanzato di danza moderna della scuola di ballo Les musettes, ha rotto il ghiaccio con Danzando Vivaldi su coreografie di Maria Cristina Ribecco, il saluto del presidente dell’associazione, Maurizio Calabrese, e quello dei rappresentanti istituzionali, dal sindaco, Vito De Palma all’assessore provinciale, Teresa Galeota, ha ufficialmente dato il via alla serie di premiazioni in programma. Con la motivazione letta dalla dott.ssa Rosa Melluso, gli alunni degli Istituti Comprensivi di Ginosa, Marina di Ginosa e Laterza hanno ricevuto il riconoscimento di partecipazione alla XII Mostra Presepiale, facendo da apripista alle premiazioni degli artisti partecipanti. 75 i presepi in mostra, opere di artisti professionisti, amatori e dilettanti, pervenuti, oltre che da Ginosa, da varie città della Puglia e della Basilicata e le premiazioni sono state attribuite sulla base del giudizio della Giuria tecnica, composta da Matteo Iacobellis, Anna Finiello, Giacinto Gentile, Maria Carmela Saracino, Lia Antonucci, Rosetta Meli, Nunzio Acquasanta, che ha così decretato i vincitori per categoria: premio Mastro Presepista a Di Gaetano Salvatore di Statte; premio Categoria Amatoriale a Moscagiuri Sergio di Statte; premio Categoria Dilettanti a Di Tinco Antonio di Laterza; premio Categoria Arte Ceramica a Antonella Ripa di Laterza; premio originalità a Vincenzo Mianulli di Ginosa, premio Speciale della Giuria a Domenico Pugliese di Laterza; il premio della Giuria popolare è andato a Arcangelo Petrelli di Laterza votato da oltre 500 visitatori. Un riconoscimento speciale, il Premio An- gelo Leccese, è stato consegnato alla prof. ssa Maria Carmela Bonelli con una toccante motivazione, letta dal giovane Fabio leccese. Inoltre, sul palco per ricevere ringraziamenti e riconoscimenti sono stati chiamati gli animatori delle serate artistiche: i soci dell’Arci della compagnia del teatro dei burattini Il flauto magico; gli artisti Giacinto Gentile per il laboratorio della lavorazione del polistirolo; Maddalena D’Abramo per la lavorazione del fimo; Michele Pacente per la realizzazione del murales; Domenica Sollazzo per il laboratorio di pasta di sale; Vincenzo Mianulli per la lavorazione della terracotta e tutti i giornalisti che nella serata dedicata alla lettura di una storia di Natale hanno letto per il pubblico dei presepi. L’intera cerimonia è stata intervallata dalla interpretazione dei brani musicali natalizi eseguiti dai cantanti Margherita Sannelli, Nicola Cardinale, Donatello Coppola, Francesca Leccese e Silvia Pollastro. Registrare la presenza di oltre tremila visitatori nel periodo espositivo è stato, per l’associazione Amici del Presepio, una grande soddisfazione, riteniamo che anche per Ginosa sia stato un avvenimento d’eccezione! Complimenti e arrivederci al prossimo Natale! Adele Carrera foto Erasmo Mazzone 6 n. 1 - 19 gennaio 2013 In ricordo di Cenzino Torraco Nei giorni scorsi è venuto a mancare Vincenzo Torraco. Una persona impegnata in prima fila nel sostenere lo sviluppo del nostro territorio e nel portare avanti la lotta per il riconoscimento del giusto valore della nostra agricoltura. Vincenzo, nato a Bernalda il 30 gennaio del 1939, dopo aver frequentato il liceo classico, si iscrisse all’università alla facolta di Giurispridenza. A pochi esami dal conseguimento della laurea lasciò gli studi per dedicarsi all’attività di imprenditore agricolo. Sposato e padre di una figlia (Stella), lo ricordiamo attraverso una lettera del suo amico Enzo Sannelli. Caro Cenzino, Le lacrime mi hanno accompagnato in questo triste momento. Poi, ho deciso di agire e di rendeti onore con una lettera. Tu, che mi hai sempre spronato alla scrittura, ora ne saresti stato fiero. Provo a cercarti ovunque, non avrò più tue notizie. La tua assenza mi sconvolge nel profondo e mi lascia un grande senso di vuoto. Ti ero molto affezionato e legato, amico Cenzino e, sono sicuro, ricambiato con altrettanta sincera, disinteressata e vera amicizia. Era già da tempo che, dopo aver fatto qualcosa, o quando qualcosa di notevole o interessante mi accadeva, pensavo: “poi te lo racconterò” oppure, mi domandavo: “E cosa dirai quando te lo racconterò?” O anche: “Chissà che faccia farai quando te lo racconterò!”. Credo, in vita mia, in alcune occasioni, di aver fatto sforzi seri per ottenere la tua stima, amico mio, affidandomi a te come ad un padre. Ed invece no, ci siamo conosciuti che eravamo entrambi già adulti. Provo una grande angoscia nel pensare: “ma allora, con chi potrò mai più confidarmi?” “La tua bella faccia che ride, non potrò più veramente vederla?” Non so se vi e’ mai capitato qualcosa di simile: hai un rospo in gola e nella testa, che non riesci a cacciar via. E perchè mai dovrebbe restare tutto come e’ se lui non c’e più? Anche questo sarebbe ben innaturale. Eppure, così nemmeno si può stare. Allora, per cercare di riuscire ad inghiottire, in qualche modo assimilare, questo rospo che ho in gola, con queste parole, voglio ricordare il mio amico che non c’è più. Ci hai lasciato com’era tuo stile, nella massima riservatezza, amorevolmente assistito, come sempre, dalla tua amata moglie e dalla tua cara figliola. Sono venuti in tanti a renderti omaggio ma anche se rispetto al tuo valore per me comunque troppo pochi. Avremmo forse programmato cose nuove insieme. Io avevo già qualche progetto, sapevi che proprio per merito tuo sto realizzando un mio desiderio? Ora sento un gran vuoto attorno a me. Accompagnato da un immenso dolore. Sentivo che eri importante per tutti noi ma non te l’ho mai detto. Ciao Cenzino, il tempo di questa vita penosa, passeggera, e soprattutto maledettamente ingiusta, vola. Un giorno riprenderemo a raccontarci, a ridere in un altro luogo, in un’altra vita, in un’altra dimensione. Così potrò renderti tutte le cose che non ho avuto la possibilità di confidarti. Grazie, amico, per tutto quello che mi hai dato. Mi manchi tanto. Enzo Sannelli cronaca A Michele Perniola Un pomeriggio di pochi giorni fa, mi arriva una telefonata. Mi chiama Erasmo e mi dice che ha saputo che è morto Michele Perniola. Rimango stupito, faccio fatica a immaginare Michele immobile, la mia mente rifiuta di immaginare il “purosangue murgese” come amava definirsi lui quando era in vena di scherzare, inanimato. Michele, come tante persone che hanno svolto il lavoro di autista di pullamn (conducente di autobus si dice oggi), era una persona pubblica, nel senso che era conosciuto da tutti e, sebbene sono trascorsi 21 anni da quando è andato in pensione, molti ricordano i tempi in cui lui guidava l’autobus e intavolava animate discussioni con i viaggiatori. Con lui ho condiviso momenti belli e momenti meno belli di buona parte della mia esperienza lavorativa. La pubblicizzazione, con il suo carico di entusiasmo; le delusioni per le difficoltà che si registravano giorno dopo giorno; la sua promozione a capolinea e il suo peregrinare quotidiano verso Grottaglie. Immaginare che lui si sia fermato per sempre è triste. Credo però che il suo ricordo non potrà fermarsi. Lo ricorderà sua moglie come marito affettuoso, lo ricordarenno i suoi figli come padre attento e premuroso, lo ricorderanno i nipoti come nonno amabile e sempre disponibile. E lo ricorderanno gli amici e i colleghi con i quali ha condiviso il suo essere autoferrotranviere a tutto tondo. Lui, come quelli della sua generazione, sapeva bene che guidare un autobus significava tante cose, prima di tutto il rispetto per i “viaggiatori”. Ciao Michele, sono convinto che se c’è un posto lì nel cielo, a te è stato riservato il ruolo di autista. Anche il modo come ci hai lasciato ha evidenziato quanta cura prestavi alla sicurezza. SG scherzi a parte Le favole di Grim n. 1 - 19 gennaio 2013 7 Nati con la camicia C’era una volta, non lontano di qui… il paese di Occhiocitrullo, che aveva tal nome non propriamente per fatalità. Era ben nota, infatti, in tutta la contea la dabbenaggine che distingueva la maggior parte degli abitanti di quel luogo. Ci fu un tempo in cui tal dabbenaggine superò, perfino i confini del contado, con tal governatore che non reputandosi all’altezza della mansione affidatagli dagli occhiocitrullesi, nella sua ingenua incredulità inviò la famigerata missiva alla madre, in cui candidamente la metteva al corrente che: «Aggià acchiate u’ ppaise de’ fièsse, pure governatore manno fatto!» Tuttavia tanta apertamente dichiarata fessaggine non servì da lezione e al villaggio si continuò a coltivare l’ingenua illusione d’essere un paese ospitale e ben disposto verso i forestieri (che son quelli che dan lustro!). Sicché, ad ogni forestiero che mostrava grande capacità di vendere fumo, le porte si spalancavano come d’incanto. E, a mano a mano che i lustri passavano c’era sempre un foresto che ad Occhiocitrullo troneggiava. Una volta, giunse al villaggio un pellegrino che si presentò a palazzo come valente pittore e scultore, ansioso di far dono al paese delle sue mirabili opere. Il re e la corte, che a caval donato non ci pensarono proprio a guardare in bocca, accettarono lusingati i preziosi doni (o, almeno, ritenuti tali!) ordinando grandi celebrazioni e festeggiamenti in onore del maestro. Intorno a lui si strinsero le più alte cariche del villaggio e tra coloro che si ritenevano intenditori ci fu chi si contese l’artista anche sgomitando! E, poiché non capita tutti i giorni d’essere oggetto d’attenzione di un artista (o ritenuto tale!), qualcuno più facinoroso di altri chiese che a quello fosse ricambiata la cortesia nominandolo cittadino onorario di Occhiocitrullo. La proposta fu accettata con grande entusiasmo e il millantatore divenne cittadino doc del villaggio! Le sue opere furono portate in trionfo e dichiarate di grandissimo pregio e valore. Un triste giorno, però, qualcuno scoprì che quelle che si ritenevano opere del grande maestro, altro non erano che lavori eseguiti da modesti artigiani del gesso e, sebbene le opere rimasero al loro posto, del cittadino doc se ne persero le tracce. Un’altra volta a Occhiocitrullo si sparse la voce che nel suo ventre erano nascosti preziosi tesori e si cominciò a scavare a più non posso, fino a dire che quello era il paese degli scavatori e se qualcuno mostrava l’ardire di dire che forse si esagerava era tacciato d’essere invidioso. Sicché, scava e riscava fino a quando ci si stancò di menar terra all’aria e in attesa che qualcuno coprisse le buche si stese su di esse un trasparente vetro pietoso (sic!). Gli anni passavano ma a Occhiocitrullo non si cambiava… e s’attendeva con impazienza l’arrivo del foresto portatore di importanza. L’attesa non si rivelò vana, perché giunse al villaggio un altro maestro (stavolta vero), che, accortosi della dabbenaggine dei paesani, ci mise davvero poco impegno per prendersi gioco di loro. Raccontava a quanti lo blandivano che quelli ch’erano considerati i pregevoli resti del villaggio, altro non erano che le spoglie di una storia ormai distrutta irreparabilmente. Nel suo prendersi gioco, il maestro diceva loro la verità, ma per non deluderli irrimediabilmente «forse… chissà… probabilmente» alla fine qualcosa di quelle spoglie poteva essere salvata. Stavolta, il maestro, anche se era un tipo sgarbato, era intelligente e non ci volle molto per capire che la sua presenza serviva per coprire altro… Occorre sapere che a quel tempo a Occhiocitrullo era in uso una pratica: quella dell’uso capione e molti avevano messo le mani su quello che ritenevano un ricco patrimonio, attraverso questa pratica. La parte vecchia del paese, quella che tutti ritenevano la più preziosa passò di mano nel giro di poco tempo. Infatti, di notte, i soliti furbacchioni, mettevano un lucchetto alla porta dell’antica abitazione su cui avevano messo gli occhi e di cui desideravano impossessarsi e se nel giro di qualche settimana quel lucchetto non veniva rotto, significava ch’era scattato l’uso capione e si poteva procedere per farla propria. Dopo essere divenuti padroni di quelle case, i soliti furbacchioni volevano anche che qualcuno gliele valorizzasse e il maestro era una vera manna caduta dal cielo! Diciamo che quella presenza per alcuni occhiocitrullesi significava come essere nati con la camicia! Al maestro d’arte vennero fatti vedere tutti i luoghi che dovevano essere valorizzati e lui, senza perdersi d’animo disse che ci volevano tempo e denaro per dare il giusto risalto a quelle preziosità ma… forse… con pazienza… con misura… un giorno… Morale della favola: errare è umano, perseverare è diabolico. 8 cronaca n. 1 - 19 gennaio 2013 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto Si parlerà di sucidio Organizzato dalla rete Tribunale del Malato di Cittadinanzattiva si terrà martedì prossimo, alle ore 19 un incontro tra il prof. Beppe Dell’Acqua e la cittadinanza sul tema del suicidio. L’argomento è tornato alla ribalta nel nostro territorio, nell’ultimo anno durante il quale si sono verificati numerosi casi di suicidio di normali cittadini. I motivi che hanno indotto tanta gente a ricorrere al gesto estremo non sono noti né immaginabili anche perché alcuni di loro erano persone equilibrate e tranquille, cioè prive di sintomi di una qualsivoglia malattia mentale. Il TDM per avviare incontri con la cittadinanza ha voluto promuovere un incontro con il prof. Dell’Acqua. L’insigne professionista vanta un significativo curriculum sull’argomento tanto che l’O.M.S., organizzazione mondiale per la sanità, lo ha inserito nella task force mondiale per la prevenzione e la ricerca delle cause del suicidio. L’incontro aperto alla cittadinanza, si svolgerà nel Teatro Alcanices; il comune di Ginosa, sempre attento a tematiche di carattere sociale, patrocinerà l’iniziativa e sarà rappresentato dal sindaco, dott. Vito De Palma. 54 parlamentari dimenticano di rappresentare i pugliesi ed i lucani Uno degli ultimi provvedimenti legislativi deliberati dal governo Monti, è stato la legge di stabilità; all’interno di tale provvedimento legislativo sono stai previsti diversi milioni di euri per il finanziamento della ricostruzione delle opere danneggiate da eventi naturali tra i quali le alluvioni del 2011. La Puglia e La Basilicata, due fra le regioni particolarmente colpite dalle alluvioni, non hanno beneficiato di nessun finanziamento, nonostante i pugliesi ed i lucani fossero “rappresentati” da ben cinquantaquattro parlamentari. Una dimenticanza grave che non può e non deve trovare giustificazione specialmente a poche settimane dal rinnovo della Camera e del Senato. Qualche cattiva lingua ha detto che erano intenti a pensare ai c…zzi loro ed a mettere a posto gli ultimi interessi personali. Strano perché durante l’intera legistratura i più hanno fatto solo quello! Lo sfruttamento in agricoltura: nessuno ne parla! Il lavoro è il tema quotidiano di molti cittadini specialmente in un momento come questo in cui forze planetarie finanziarie impongono per fini speculativi una crisi economica che non si ricorda a memoria d’uomo. Ginosa con il comparto agricolo sempre fiorente non ha mai vissuto una crisi intensa; negli ultimi tempi anche questo “Paradiso Lavorativo” è scomparso con l’ingresso nell’Unione Europea di diversi Paesi dell’Est. Alcune migliaia di romeni, moldavi, si sono aggiunti ai tunisini e marocchini presenti nella nostra zona da oltre un ventennio alla ricerca di un lavoro. Una ricerca che non è avvenuta e non avviene secondo i canoni previsti e nel rispetto della legislazione vigente in materia di lavoro ma che è affidata ai caporali. Ed allora in una scelta senza regole si opera con criteri discrezionali in cui vince non solo una tariffa giornaliera più bassa della metà ma anche la maggiore o minore disponibilità a cedere il proprio corpo per prestazioni “extralavorative”. Non c’è più quindi lavoro per gli italiani e soprattutto per le italiane non disposte a tollerare. Nelle campagne limitrofe pare che accade di tutto, sotto gli occhi distratti di una opinione pubblica disposta solo a criticare ed a lamentarsi delegando sempre agli “altri” l’avvio di una azione correttiva. Sequestro preventivo di cantiere edile per il reato di crollo di costruzione Nei giorni scorsi i carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Taranto relativo ad un cantiere edile e denunciato a piede libero cinque persone, tra cui l’amministratore unico della ditta esecutrice dei lavori ed i committenti, tutti della provincia barese, nonché il direttore tecnico dei lavori, di Marina di Ginosa, per il reato di crollo di costruzioni in concorso. Il provvedimento è stato emanato a conclusione di un’attività d’indagine condotta dall’Arma, a seguito di una denuncia sporta dai proprietari di un immobile ubicato in quel centro, che aveva subito importanti danneggiamenti nel corso dei lavori di demolizione e ricostruzione in un cantiere attiguo. In particolare, i denuncianti avevano lamentato che i predetti lavori avevano causato enormi crepe al muro portante, tali da determinare il rischio di crollo dell’intero immobile. Inoltre, di conseguenza, l’edificio era stato anche dichiarato inagibile dai Vigili del Fuoco di Castellaneta e dal personale dell’ufficio tecnico del Comune di Ginosa. Il sequestro del cantiere edile in questione, è stato disposto ed eseguito valutata l’urgenza del caso, per impedire il protrarsi del reato contestato, ma soprattutto per scongiurare un serio e imminente pericolo di crollo. L’ultimo suicidio del 2012 E’ stato un 2012 da dimenticare per il numero di suicidi succedutisi a Ginosa, quasi una decina. L’ultimo triste episodio in via Cavour. A compiere l’estremo gesto un uomo di circa 50 anni. Sono stati attivati gli operatori ed il medico del 118 che giunti sul posto hanno solo potuto constatare l’avvenuto decesso. L’uomo si sarebbe impiccato sulla scalinata della propria abitazione con una cintura utilizzata in alcune discipline sportive. Il 50enne cronaca medico del 118 che giunti sul posto hanno solo potuto constatare l’avvenuto decesso. L’uomo si sarebbe impiccato sulla scalinata della propria abitazione con una cintura utilizzata in alcune discipline sportive. Il 50enne pare soffrisse da tempo di crisi depressive peggiorate negli ultimi tempi Nuovo caso di suicidio Continuano a registrarsi nuovi casi di suicidio a Ginosa; il secondo a distanza di soli due giorni, il primo di questo 2013. L’uomo aveva circa 64 anni, pensionato Ilva, pescatore e padre di tre figli. Il ritrovamento del corpo esanime è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi nei pressi della strada per Matera (ex casa cantoniera). Persona stimata e conosciuta in paese, avrebbe deciso di farla finita impiccandosi. L’uomo pare soffrisse da tempo di depressione Sequestrato materiale esplosivo, nei guai un commerciante Gli agenti della Squadra di Polizia Amministrativa della Divisione P.A.S.I. della Questura, nel pomeriggio dell’ultimo giorno del 2012 hanno operato un consistente sequestro di materiale esplodente . I poliziotti, hanno individuato in un deposito di proprietà di un commerciante del luogo, materiale esplodente di IV e V categoria, pericoloso per la pubblica incolumità. All’interno del negozio, posto al piano terra e privo anche dei più elementari sistemi di sicurezza, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato materiale esplodente per complessivi 483 kg. Il commerciante è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente. Sul posto sono intervenuti gli artificieri della Polizia di Stato che hanno distrutto la merce. In 26, fra amministratori in carica ed ex del Comune di Ginosa, rischiano di finire sotto processo per la realizzazione di una strada di collegamento fra un villaggio turistico e il mare. Un’opera che, secondo gli inquirenti, da una parte avrebbe favorito il villaggio e, dall’altra, avrebbe danneggiato il proprietario dell’appezzamento di terreno sul quale sarebbe stata realizzata e l’erario su cui sarebbero ricaduti gli oneri per la realizzazione. L’inchiesta è scattata in seguito all’esposto presentato dal proprietario dell’area da espropriare, Pietro Cioccoloni e riguarda una vicenda che, peraltro, a Ginosa aveva già sollevato un polverone. Sotto la lente d’ingrandimento sono finite le procedure di esproprio delle aree per la realizzazione di una via pubblica di accesso al mare costeggiante il lago Salinella e l’iter di approvazione del progetto. L’intervento, finanziato con fondi Por per il potenziamento di infrastrutture turistiche, è stato approvato dal consiglio comunale. Il proprietario, parte offesa, secondo l’accusa, non è stato preventivamente informato (almeno venti giorni prima) della delibera che sarebbe passata al vaglio del consiglio per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. Mentre, è sempre la tesi dell’accusa, la comunicazione dell’avvio del procedimento relativo all’approvazione del progetto definitivo non gli è stata notificata nei termini previsti per consentirgli di presentare eventuali osservazioni. Inoltre, è l’altra illegittimità contestata, nell’approvazione del progetto esecutivo e della variante del piano regolatore la Giunta si sarebbe sostituita al Consiglio. Gli oneri per la realizzazione del passaggio e per la corresponsione dell’indennità al proprietario delle aree sarebbero ricaduti sulle casse comunali. Tutto ciò per un intervento, secondo gli inquirenti, non indispensabile in quanto un passaggio al mare, all’interno del villaggio, era stato già realizzato nel 2006. I reati ipotizzati sono quelli di abuso d’ufficio nei confronti di tutti gli indagati e di falso nei confronti dell’ex sindaco, di sei assessori e del tecnico comunale. Il pm Remo Epifani ha chiesto il rinvio a giudizio. Il procedimento approderà dinanzi al gup del tribunale di Taranto Valeria Ingenito il 27 settembre n. 1 - 19 gennaio 2013 9 prossimo.(fonte corgiorno) Differenziata a due mesi: come va? Sono trascorsi due mesi dall’avvio della raccolta differenziata “porta a porta“ dei rifiuti solidi urbani. Due essenzialmente le linee di pensiero: coloro che si lamentano dei contenitori, dell’orario di deposito dei rifiuti fuori l’uscio, dell’inadeguatezza del servizio e coloro che hanno accolto favorevolmente il porta a porta, in quanto stanchi del conferimento di buste in cassonetti nella maggior parte dei casi maleodoranti. Quello cui si assiste attualmente è una maggiore pulizia delle ex isole ecologiche, talvolta “sconvolta” dai soliti ignoti che depositano buste di pattume spesso aperte dai cani randagi. Il servizio funziona ed andrebbe migliorato con l’assunzione di altro personale a cui affidare una più puntuale pulizia delle strade. Asilo nido Una lettrice ci chiede a cosa è imputabile l’assenza degli asili nido sul territorio di Ginosa. Giriamo la domanda a chi di competenza. Charlie Chaplin caricatura disegnata da Giorgio Morea 10 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DELEDDA” NATALE IN SCENA V edizione Giunto ormai alla quinta edizione, Natale in scena si è confermato appuntamento atteso dai ginosini viste le copiose visite ai luoghi scelti per rappresentare la Natività nel centro storico di Ginosa. Questa manifestazione è stata organizzata dall’I.C. Deledda che, gettando ponti verso il passato e verso il futuro, ha coniugato ancora una volta tradizione e innovazione senza rinunciare alla solidarietà, infatti una parte del ricavato della serata è stato devoluto per la realizzazione di un pozzo nel Malawi. L’ organizzazione si è avvalsa anche della preziosa collaborazione del Sig. Valenzano dell’Associazione Lumagigi. Gli alunni, sotto la guida di docenti della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria hanno dato vita ad un incantevole rievocazione della nascita di Gesù creando l’ incantata atmosfera dell’attesa dell’Evento nonché momenti di memoria storica di lavori, occupazioni quotidiane e musiche che risuonano sempre toccanti. Gli alunni della secondaria hanno preparato delle mappe per facilitare il percorso agli avventori. Chi si avviava lungo Corso Vittorio Emanuele verso il Castello rimaneva incuriosito e affascinato dall’apertura del monumento normanno da poco riconsegnato ai ginosini. E se tutto questo fosse una storia? Cercando di far fare agli eventuali lettori non presenti un percorso immaginario la racconterei così: Correva l’anno 2012, era il 20 dicembre e una luce brillante richiamava laggiù in un luogo quasi fatato gli spettatori, un po’ come i re Magi attratti e guidati dalla luce della cometa. Essi, incamminandosi per raggiungerla si imbattevano nel primo dei luoghi culturali in cui i bambini di una scuola primaria chiamata Deledda si cimentavano nel Valzer degli angioletti sulle musiche di Ciaikowski (Valzer dei Fiori) e recitavano con passione sotto gli amorevoli sguardi degli insegnanti Ciriaca Coretti, Giuseppe Pizzulli e Santina Petrosino; dopo questa mirabile visione, seguendo il tragitto, si incontrava un canestraio, il Sig, Pizzulli, che spiegava ai ragazzi e ai presenti le fasi di lavoro necessarie per realizzare dal nulla cestini ed altri oggetti utili intrecciando virgulti di rami di olivo e di arbusti di macchia mediterranea ; qui gli alunni del prof. Giuseppe Carrozzoli eseguivano al clarinetto brani natalizi; proseguendo c’era la possibilità di rifocillare non solo l’animo di chi si avventurava in quei luoghi magici ma anche il corpo, fermandosi a gustare pettole e focacce, anch’esse simbolo della tradizione, nello stand curato dagli adulti del Masci Ginosa 2. Cammina cammina la gente poteva visitare l’ambiente delle insegnanti Laura Dragone, Vittoria Tocci e Arcangela Giacovelli: una bella falegnameria in cui il Sig. Leonardo Buonsanti rivelava alcuni trucchi del mestiere. Su, verso l’imponente edificio, alcuni bambini riscoprivano i giochi dei nonni con le insegnanti Damiana Mele, Rosanna Pignalosa ed Elena Antezza mentre Maria e Giuseppe con l’asinello facevano su e giù lungo il sentiero in cerca di ospitalità. In Vico Balsanini, una stradina piccola piccola, voci bianche intonavano melodici canti, nenie e filastrocche collegate ai giochi antichi accompagnate dalle insegnanti Mina Calabria, Maria Matarrese e Caterina Pinnacchio, giù per via Garibaldi altri scolari, tra una prelibatezza e l’altra, si cimentavano nei lavori quotidiani dei tempi passati, togliendo il nasello alle fave, macinando a mano il caffè con l’aiuto delle maestre Rosanna Cellamaro e Ivana Calabrese; altri ancora cercavano, sotto l’occhio vigile del Maestro ciabattino Sig. Buono, di risistemare vecchie scarpe in modo da averle nuove nuove per il cammino della vita incoraggiati dalle insegnanti Vita Matarrese e Teresa Dramissino. Le donzelle, munite di telaio, erano impegnate nel ricamo seguite dalla maestra Tina Giosuè e ascoltavano le armoniose note degli strumenti a corda e a fiato dei docenti Antonio Rugolo e Nicoletta Di Sabato. Nel percorso si poteva anche ammirare il lavoro certosino del Sig. Moretti che si spendeva nel dare nuova realtà a materiale da riciclare e al gasbeton attraverso la costruzione di preziose miniature. Lassù in cima, nel Castello c’erano i percussionisti e i violinisti con i professori Giuseppe Cassano, Michele Cataldo, Carmelo Ribecco e Angela Lacalamita. Letizia, una bravissima cantastorie, raccontava le antiche leggende del Natale tra cui “I racconti dei doni di Dio” mentre un angioletto annunciava a Maria la Nascita del Salvatore. C’era poi un presepe vivente, con una vuota culla antica in attesa di ospitare Gesù Bambino con gli insegnanti Maria Antonietta D’Addario, Vito Antonio Di Fonzo, Angela Curione e Maria Mortato. In Via Cortina l’ ins. Rosanna Rizzi, insieme agli alunni, ospitava nella calda dimora i contadini che con zappe e ed altri arnesi, intrattenevano i visitatori illustrando particolari della vita contadina, proseguendo in Largo Cortina le ins. Marisa Rizzi e Lucia Tamborrino ospitavano invece gli ortolani, poi ancora la maestra Maria Antonietta Leo e la maestra Margherita Spalluto conversavano con i piccoli e laboriosi vasai istruiti dell’esperto Sig. Mianulli ; c’era poi anche il Sig. Valenzano, u uarmendare, il sellaio con l’occorrente per sellare i cavalli, tutti rallegrati dalle note delle trombe degli alunni del Prof. Emanuele Maggiore. Ma non finiva qui, c’erano infatti anche i panettieri con la classe della maestra Mariella Lombardi; si poteva bere un sorso di buon vino offerto dal Sig. Cuscito e degustare squisite caldarroste preparate da volenterosi papà. Chi desiderava poteva attualità gradire un fragrante panino fermandosi allo stand del Sig. Volpe. Infine, salendo su, accanto alla chiesa di San Giuseppe le maestre Rosa Petrelli e Annunziata Galante intrattenevano alunne con lavori muliebri. I visitatori entusiasti chiedevano in giro chi aveva organizzato quel piccolo viaggio nella storia di Gesù. Seppero così che quella piccola escursione nella parte memorabile del paese era stata possibile perché alcune instancabili docenti, Flavia Mercante, Nina Mele e Valeria D’Alconzo avevano pensato proprio a tutto quello che in modo semplice e umile poteva diffondere ancora una volta quella narrazione tanto antica ma sempre attuale. I veri protagonisti erano stati, a onor del vero, quegli inesauribili alunni desiderosi di nutrirsi di quell’ esperienza che avrebbero sicuramente ricordato per molto tempo e forse avrebbe contribuito a dare un senso al loro domani. E che dire poi delle famiglie di queste creature? Grandi come sempre per impegno, senso del sacrificio e della solidarietà. È sembrata davvero una favola questa avventura a chi come me non l’aveva mai vissuta. Il Sindaco, dott. Vito De Palma, ha elogiato l’immane lavoro di tutto il personale dell’I.C. Deledda e si è complimentato per la bella iniziativa che ha portato tantissima gente nel cuore della storia della città. Natale in scena è stato anche canto; nella Chiesa di San Giuseppe si è esibito prima il coro dei bambini della scuola dell’Infanzia diretto dall’ins. Annamaria Il Grande e successivamente il Coro Stabile Arcobaleno dell’ Istituto Deledda diretto dal Prof. Piero Guzzi che ha proposto un’ antologia di dieci canti natalizi noti e meno noti, Gli alberi di Natale, Bianco Natale, Astro del ciel, A Natale Puoi, L’Angelo e i pastori, Bambino di Pace, Jingle bells, Jingle bells rock e Heal the world che ha visto una mamma davvero brava nella parte di solista. Alla fine del concerto il Dirigente Scolastico, Prof. Alessandro Calabrese, ha rivolto parole di gratitudine agli alunni e a tutti i docenti per l’enorme lavoro svolto con cura e attenzione. Ha espresso parole di lode nei confronti delle famiglie dei deleddini poiché esse, partecipando così numerose, hanno dimostrato che si deve stare accanto ai propri figli non solo quando studiano ma anche in queste occasioni nelle quali i fanciulli apprendono le abilità sociali, imparano a stare con gli altri e migliorano la capacità di espressione sentendosi parte integrante della società. Il Dirigente ha inoltre ricordato che l’Istituto Deledda, pur essendo un Istituto all’avanguardia e tecnologico, non pone in secondo piano la tradizione perché è giusto che gli alunni sappiano apprendere dal passato per preparasi al domani. Alle 22:30 è calato il sipario su questa bellissima serata che ha avuto solo un neo: è durata troppo poco. Ma si sa, le cose belle fuggono, trascorrono ma ritornano…spero; o forse ha ragione Hesse quando scrive “…che il bello e l’incantevole siano solo un soffio e un brivido, che il magnifico entusiasmante amabile non duri…” per continuare ad organizzarlo ancora... Forse ho dimenticato qualcuno. Mi dispiace..ma i grandi restano tali anche nel silenzio. Prof.ssa Grazia Pollicoro foto Erasmo Mazzone n. 1 - 19 gennaio 2013 Nonno Donato racconta 11 Cari amici de La Goccia, questa volta vorrei raccontarvi altri aspetti della mia esperienza di vita vissuta a Ginosa. La vita che si viveva in gravina. Nel 1927 mio padre si trasferì da Santeramo a Ginosa, insieme a agli zii Peppino e Lorenzo. Vennero alla masseria Casella, in contrada Spiano. Era una masseria grandissima e richiedeva parecchia mano d’opera, soprattutto di lavoratori che si dedicassero alla pastorizia. Veniva impegnata gente esperta soprattutto delle gravine, si trattava di lavoratori uomini e donne. Gente onesta e lavoratrice che faceva dell’educazione una qualità specifica. Proprio delle gravine, del profumo che le contraddistingue e dell’armonia che in quei luoghi si viveva vi voglio parlare. Io lo chiamavo il posto delle civette. Infatti da una facciata all’altra si comunicavano vocine di donne che sembrava quasi l’eco della gravina e proprio la gravina faceva da portavoce soprattutto nelle ore serali. Quando si faceva sera, i genitori ritornavano dalla campagna con le loro bestie da soma, asinelli e muli, e i figli gli andavano incontro. Lo spettacolo era fantastico, i padri aprivano le braccia per accogliere i propri figli e dicevano: «u lazzaron di tatà». Per ogni padre era una bella emozione riabbracciare i propri figli. Dicevo prima dei lavoratori che lavoravano alla pastorizia nelle gravine. Devo anche dire che la loro giornata non si esauriva solo nella dovuta attenzione al gregge, ma… come si dice: per portare il pane a casa si dedicavano alla raccolta di funghi, asparagi, cicorielle. Molti di loro svolgevano anche delle seconde attività quali la realizzazione di cesti (panari), spremutura delle uve e qualcuno non disdegnava neanche la lavorazione di polvere da sparo. All’epoca non mancavano coloro i quali si dedicavano alla cacciagione anche con metodi, diciamo, poco ortodossi e molti erano esperti in erbe officinali che erano le medicine dell’epoca. Così come vi erano coloro i quali risolvevano problemi di slogature e altre cose del genere. Non mancavano gli indovini. Insomma era una società diversa, diciamo più a dimensione umana. Vi erano coloro i quali erano esperti in sterilizzazione degli animali. Un ruolo particolare lo svolgevano i cantori di stornellate che dall’alto della Madonna del Discorso si cimentavano in prove canore che diventava una sorta di festival di Sanremo formato gravine. Infatti sul posto di lavoro, il giorno dopo, si davano i voti ai diversi cantanti. Questa era la vita nel secolo scorso. Donato Cardinale 12 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 Il Natale ginosino inquinato dall’arte per tutti. Il resoconto dell’associazione LocoMotiva sulla manifestazione “Inquinamento Artistico 3.0”. Con l’esito del concorso fotografico, pubblicato sul web l’8 gennaio, si è conclusa ufficialmente la manifestazione “Inquinamento Artistico”, giunta alla terza edizione consecutiva, che durante le scorse vacanze di Natale ha registrato un grandissimo successo in fatto di critica e di presenze per tutti gli eventi. Questo è stato sicuro motivo di orgoglio per l’associazione LocoMotiva, quest’anno particolarmente soddisfatta per la qualità raggiunta su più livelli e infinitamente grata ai cittadini Ginosa, Marina di Ginosa e comuni limitrofi per la partecipazione così sentita ed entusiasta. La mostra fotografica “Il sicuro affuturato” è stata il contenitore più longevo e ha rappresentato lo sforzo principale, in termini di risorse fisiche e mentali, per l’intera associazione. L’allestimento, ideato da Vito Furio e realizzato sotto la sua direzione, ha ospitato le 25 foto finaliste del concorso fotografico “Racconta il Talento”, vinto dalla varesina Cristina Dei Poli. I toni più che suggestivi dell’ambiente creato al Palazzo Perrone resteranno a lungo nella memoria degli oltre 3.000 visitatori, provenienti da Ginosa e dintorni ma anche da lontane zone d’Italia e presenti dalle nostre parti per via del rientro per le vacanze. Il progetto, descritto in una brochure dedicata, ha voluto portare lo spettatore su due livelli differenti: uno riguardante la percezione sensoriale (le luci e i colori, gli odori, le musiche originali realizzate appositamente dai compositori Andrea Dell’Acqua, Umberto Galante, Davide Giove e Antonello Tosto), l’altro che conduce alla visione che LocoMotiva ha del presente e del messaggio che l’associazione vuole trasmettere in merito al futuro. Se la mostra fotografica si può definire il punto d’appoggio dell’attenzione per l’intera rassegna, i tre eventi centrali sono sicuramente l’essenza dell’intenzione innata di LocoMotiva ad avvicinare la comunità alle forme d’arte e di spettacolo più autentiche. L’associazione “La Farandula” di Bari ha dato vita all’evento del 26 dicembre al Teatro Alcanices. Il loro spettacolo “Superfantasfiction – Cirque Comedy” ha deliziato bambini e genitori con una combinazione di teatro e acrobatica fuori dal comune. Il 27 dicembre è stata la volta del grande ritorno della Rimbamband con il loro secondo spettacolo “Rimbamband Show”. Ritorno da definirsi davvero grande, visto l’esaurimento in ogni ordine di posti del Teatro Metropolitan e il pubblico rimasto estasiato e genuinamente divertito. A completare il trittico, “I.A. …di cinema”, quest’anno proposto con una formula innovativa. Oltre alla rassegna di cortometraggi, selezionati a livello nazionale e internazionale, la presenza della musica dal vivo. Il 29 dicembre il teatro Alcanices si è trasformato in una scatola magica, davanti fonte delle immagini dei film, dentro luogo di esibizione rigorosamente dal vivo dei musicisti locali Lisa D’Amelio (voce), Umberto Galante (clarinetto), Simona Castria (sassofoni), Vito Emanuele Galante (tromba), Michele Mele (piano digitale), Vito Galante (contrabbasso) e Michele Sannelli (vibrafono e batteria), che hanno riprodotto fedelmente le opere anche questa volta create ad hoc da parte dei compositori Antonio Nino Bollettieri, Vito Emanuele Galante, Umberto Galante, Vittorio Pasquale e Antonello Tosto. La realizzazione tecnica è stata possibile grazie al fondamentale contributo delle ditte Pro Sound e Art Service, compagne d’avventura di un evento seguito da un teatro strapieno e appagato. Inquinamento Artistico è un progetto che prende forma grazie all’impegno e al lavoro profuso dalle donne e dagli uomini dell’associazione, sempre attivi e impegnati sul territorio e sempre determinati ad avvicinare le persone di tutte le età alle forme d’arte, alle tematiche di attualità e alle serie problematiche che investono la comunità. L’edizione del 2012 è nata anche grazie alle svariate entità che vi hanno collaborato, direttamente e indirettamente, credendo da subito nel progetto presentato poco dopo l’estate: l’amministrazione comunale di Ginosa con il patrocinio; gli imprenditori locali e i cittadini che hanno avuto fiducia incondizionata; le associazioni e i gruppi sempre pronti a dare sostegno e amicizia; i media partners La Goccia, Piazzanews e Net-UnoTV; i numerosi ed eccellenti artisti, tutti rigorosamente della zona, che vi hanno preso parte. Fatti i dovuti ringraziamenti, l’associazione si congeda per ricaricare le batterie qualche giorno e vi dà appuntamento a un anno tutto da scoprire. Fiduciosi di concluderlo, l’impegno è preso, con il quarto capitolo di Inquinamento Artistico. Associazione LocoMotiva [email protected] foto Erasmo Mazzone attualità Gli auguri di Michele Calabrese Caro Giuseppe eccomi qui a scriverti per aggiornarti un po’ su tutto. Prima di tutto grazie per i 1.400 € che mi hai versato e che ho già ricevuto per i panettoni ai bambini e ringrazia a nome mio tutti quelli che hanno aiutato in questa raccolta fondi, per regalare un sorriso a questi bambini, in particolar modo alla scuola di Musica SYMBOLA di Gabriele Maggi e sua moglie Elena per quello che fanno per i più bisognosi. Ho visto le foto della serata, Padre Gilberto i nostri due amici musicisti di Taranto, gli allievi della scuola di Musica, i genitori, i parenti di tutti i ragazzi e un po’ mi sono commosso, grazie a tutti. Caro Giuseppe ieri e’ arrivata la coppia che dovrebbe stare qui a Huanuco, quindi il mio compito dovrebbe terminare tra pochi giorni, il tempo di passare tutte le consegne e di far vedere tutti i posti per fare le compere. Padre Luigi Cremis l’ho visto il 21 dicembre è venuto giù per la riunione col vescovo, l’ho visto bene e mi ha detto che si sente bene, la gente se lo coccola e gli vuole molto bene, gli ha fatto festa e lui è contento di essere tornato nella sua parrocchia dalla sua gente. Il vescovo MONSIGNOR JAIME, persona molto buona, gli manda un sacerdote per aiutarlo, adesso su’ con lui c’e Lucy una signora peruviana che starà un mese e io spero di più poiché ha bisogno di un po’ di aiuto per riaprire una missione, dopo 5 anni non e’ facile. n. 1 - 19 gennaio 2013 Il mio programma dovrebbe essere su per giù così: fino al 10 gennaio a Huanuco, poi dovrei andare a Pucalpa in piena Amazzonia per una decina di giorni, perchè il vescovo MONS. GAETANO lo ha chiesto al Padre UGO e non so cosa mi aspetta, o meglio lo so ma non lo dico, quando sarò lì vedrò. Poi dovrei andare a CHIMBOTE, verso i confini con l’ECUADOR alcuni giorni, poi il grande capo Padre UGO vuole che vada a visitare la gente e le case che abbiamo fatto a CHINCHA per il terremoto, dice che la gente gli ha scritto, quindi dal nord al sud come una trottola. Il Padre UGO torna in ITALIA il 31 notte, eravamo d’accordo di vederci a LIMA, ma non c’e la faccio ad andare lo vedrò in italia. Quindi il mio rientro in italia è previsto verso metà febbraio, ormai ho perso il biglietto di ritorno per spostarlo mi avevano chiesto 1.000 dollari e son troppi, quindi conviene farne uno nuovo. Bene ti ho detto più o meno tutto, tanti auguri a tutti per un fine anno sereno con un pensiero per i piu poveri BUON ANNO A TUTTI con tanto bene vostro MICHELE. saluti a mamma. Michele Calabrese QUESTA LETTERA PERSONALE RICEVUTA IL 30/12 2012 DA MICHELE CALABRESE, LA CONDIVIDO PIACEVOLMENTE CON I LETTORI DELLA GOCCIA, PER RENDERVI PARTECIPI DELLA REALTÀ CHE IL NOSTRO CONCITTADINO VIVE IN AMERICA LATINA GRAZIE A NOME DEI POVERI PER QUELLO CHE FATE E FARETE E BUON 2013 A TUTTI! Giuseppe Dragone “ASPETTANDO LA BEFANA IN ALLEGRIA” IL NUOVO SPETTACOLO DI BENEFICENZA DELL’AZIONE CATTOLICA PARROCCHIA DI SAN MARTINO “ASPETTANDO LA BEFANA IN ALLEGRIA” è il Nuovo spettacolo messo in piedi dai membri dell’Azione Cattolica della Parrocchia di San Martino con la collaborazione preziosa della ditta “Castria Vini” come ogni anno per Beneficenza. Quest’anno hanno deciso di rimpinguare le casse della loro parrocchia, viste le spese sostenute per dare un futuro migliore ai nostri ragazzi che, non avendo molti luoghi di ritrovo spesso si perdono per strada… Ma gli anni scorsi hanno profuso tutto il loro impegno, le loro energie e fantasia per aiutare lo scorso Giugno in collaborazione con la GF DANCE, la Casa Alloggio “LOGOS” gestita da Carlo Leobardi in viale Martiri D’Ungheria, con un fantastico spettacolo tenutosi in piazza IV Novembre. Due anni fa ha beneficiato della generosità dell’Azione Cattolica della Parrocchia di San Martino la “CASA BAKITA” di Pina Malagnini sita sulla via per Bernalda. 13 Noi e il Fisco Sospensione delle cartelle di pagamento La legge di stabilità per il 2013 varata dal parlamento ha introdotto un nuovo istituto procedimentale per chiedere la sospensione di cartelle di pagamento, ritenute illegittime. Sulla base di quanto previsto dall’art.1 commi da 537 a 543 della legge 228/2012 il contribuente che riceve da Equitalia cartelle di pagamento, ovvero provvedimenti per misure cautelari quali fermi amministrativi, iscrizioni ipotecarie o pignoramenti, ove ritiene di far valere ragioni valide può, entro novanta giorni, presentare direttamente all’agente della riscossione una apposita dichiarazione per attestare l’illegittimità del provvedimento ricevuto, chiedendone l’immediata sospensione anche con riferimento alle azioni esecutive. L’agente della riscossione entro dieci giorni trasmetterà all’Ente creditore (Agenzia delle Entrate, INPS etc.) l’istanza ricevuta dal contribuente. Nei successivi sessanta giorni l’Ente creditore invierà una comunicazione contenente il risultato delle verifiche eseguite sui dati contenuti nell’istanza. In ogni caso, trascorsi inutilmente duecentoventi giorni dalla presentazione dell’istanza le partite iscritte a ruolo sono annullate di diritto e sono considerate discaricate. Nell’istanza il contribuente deve indicare le ragioni per le quali ritiene illegittimo il provvedimento (pagamento già eseguito, sgravi già concessi, provvedimenti di sospensione già emessi, accoglimento di ricorso per annullamento, nullità, inesistenza della partita debitoria, decadenza o prescrizione, etc.). Le nuove disposizioni si applicano anche alle dichiarazioni pervenute prima dell’entrata in vigore della legge 228/2012. Dott. Mario D’Alconzo 14 n. 1 - 19 gennaio 2013 Il Rischio del NON VOTARE… riflessione di un libero cittadino Dall’insediamento del Governo Monti, la televisione e tutta l’informazione sta facendo ammalare tutti noi ascoltatori, telespettatori e cittadini per il bombardamento sulla “CRISI”. Ormai è “CRISI” ovunque. Questo tipo di informazione, ci fa pressione psicologica e ci esaspera a tal punto di decidere di non voler andare più a votare. ATTENTI è PERICOLOSO!!!! La gente che decide di non andare a votare è gente onesta, umile, lavoratrice che ora è indispettita e soprattutto arrabbiata con tutto il sistema dei media. La maggior parte di loro lavora, e la mattina si alza molto presto, come gli agricoltori, i braccianti, gli artigiani che non ha modo di poter guardare in televisione le uniche trasmissioni che parlano di politica e dibattiti parlamentari perché inseriti nel palinsesto sempre in orari scomodi . Come può un lavoratore seguire le trasmissioni trasmesse dalle 23.00 in poi? Chi decide i palinsesti? Chi decide cosa e quando trasmettere un programma televisivo? Queste persone sono coloro che ci parlano di crisi, che ci fanno ammalare, che ci fanno preoccupare, che ci rendono la vita difficile a livello psicologico; persone bugiarde, cattive e affariste e ingannevoli nei messaggi che ci lanciano tutti i giorni. Le uniche cose che ci potrebbero aprire gli occhi sullo scenario politico sono le trasmissioni in seconda serata, ma che purtroppo non vengono seguite a causa degli orari e soprattutto perché la gente” normale” deve andare a lavorare per tenersi stretto quel benedetto posto di lavoro che ormai è solo per pochi eletti. Io con questa piccola e semplice lettera vorrei richiamare l’attenzione delle mamme, dei papà delle persone per bene: non fatevi prendere dalla rabbia e scegliete di andare a votare! Ricordate che il voto è per il futuro dei vostri figli. Votare è un diritto, votare è fondamentale, non importa a quale colore politico apparteniate; l’importante è scegliere chi ci amministrerà. Quando vi recate in cabina per votare, scegliete di migliorare. Grazie Tonino Costantino Lospinuso : “Inammissibile la dimenticanza degli alluvionati jonici del 2011.” Il Consigliere Regionale PDL di Taranto Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “E’ inammissibile ed intollerabile che, in sede di legge nazionale di stabilità, ci si sia dimenticati di inserire risorse a favore degli alluvionati del marzo 2011, che colpì soprattutto Marina di Ginosa. Un provvedimento –la “finanziaria” 2012- passato in Parlamento con la velocità della luce, da cui emerge la totale lontananza di un governo imposto dall’estero e privo di alcuna investitura popolare dai diritti e dai bisogni delle comunità e dei territori, rispetto al quale il prossimo Parlamento, finalmente restituito alla sovranità popolare dopo la deleteria sospensione della democrazia in atto, dovrà porre adeguati rimedi. Nel caso specifico, visti i già pesanti ritardi accumulati, non si potrà andare oltre la prima occasione utile per garantire alle nostre comunità tanto duramente colpite il dovuto ristoro.” Per la Segreteria Tommaso Francavilla attualità Riflessioni “post Parlamentarie” Le parlamentarie si sono concluse da poco. Quel processo democratico di manifestazione del potere fortemente voluto per legittimare il potere di quei pochi che hanno riconquistato le caselle per proiettarsi ai blocchi di partenza delle politiche di fine febbraio. Un sistema farraginoso e sregolato quanto veloce nell’organizzazione e confuso nelle dinamiche ci ha costretti a preparare ancora una volta i seggi nonostante le feste natalizie che hanno inciso, in parte, sulle percentuali di voto. E se è vero che per ogni regola esiste un’eccezione, nel caso di queste primarie, anche per l’eccezione ne esiste una, ordita ad arte, e mi riferisco alle deroghe non concesse a tutti; al contrario, senza una motivazione seria, persone capaci, vengono escluse forse perche temute. In tutto questo, ancora una volta, ci dimentichiamo del popolo che nauseato e disgustato, ignora le dinamiche da basso fondo e si rifiuta, in percentuali sempre più alte, di contribuire a questa predeterminata distribuzione delle prebende. Ci dimentichiamo, soprattutto, delle quote rosa indigene, se ci rivolgiamo altrove per provare a rivalorizzare e rivitalizzare un partito democratico dalla bandiera rossa e verde sempre più sbiadita. Il tutto nella soffusa quiete generale, nel silenzio di chi avrebbe dovuto parlare, magari, perche appartenente al mondo femminile già in carica, ma che preferisce tacere di buon grado, invece di reclamare una considerazione per sé e per il suo territorio. Sicuramente sconosciuto nelle problematiche e nelle dinamiche ai siciliani. Anche se le regole in questo caso, come in altri, rappresentano un viscido magma dove è difficile districarsi e dove è complicato avere un riferimento, non possiamo rimanere scontanti, al contrario dobbiamo sentire sempre più forte il richiamo della collaborazione e della compartecipazione, perche la buona politica, anzi le buone persone che rendono buona la politica, quelle che per hobby dedicano e sacrificano parte del loro tempo, possano riuscire a trasformare in azione le idee e i pensieri costruttivi. Cosimo Vavallo pd Ginosa n. 1 - 19 gennaio 2013 15 16 n. 1 - 19 gennaio 2013 n. 1 - 19 gennaio 2013 17 Galeota: “Da oggi le istanze del mondo giovanile ionico avranno una corsia a loro dedicata”. Una nota dell’assessore provinciale Marta Teresita Galeota, in riferimento alla proclamazione dell’esecutivo della Consulta Provinciale dei Giovani di Terra Ionica. Superate le problematiche per giungere alla pubblicazione e ufficializzazione della Consulta, venerdì pomeriggio scorso si è svolta, a Palazzo di Governo, alla presenza dell’assessore provinciale per le Politiche Giovanili, Marta Teresita Galeota, la proclamazione degli eletti per la giunta della Consulta provinciale dei giovani di Terra Ionica. “Quello che mi auguro – è stato il primo commento dell’assessore Galeota - è che iniziate a riunirvi per lavorare concretamente in modo valido e competente”. Con delibera n. 64 ratificata dal Consiglio provinciale il 19 dicembre scorso, si ufficializza così l’ampliamento da 6 a 8 dei componenti dell’esecutivo. L’organo esecutivo risulta così composto: Davide Giove, presidente, mentre come rappresentanti dei tre versanti, orientale, occidentale e centrale, rispettivamente Paola Pagano, Angelo Varegliano e Dario Dinoi. Fanno parte dell’esecutivo i rappresentati dei cinque tavoli tematici individuati durante l’as- semblea istitutiva: per il tavolo Benessere della persona e Welfare, Salvatore Sgura, per il tavolo Sviluppo del territorio, Vito Masi, per le Attività sportive, Mario Stigliano, per la Valorizzazione del Territorio, Cosimo Talò mentre per la Gestione del Territorio, Angelo Cannata. “Il passaggio in consiglio provinciale – ha spiegato l’assessore Galeota - non ha visto obiezioni particolari, mentre le diverse divergenze che possono esserci state durante gli incontri che hanno portato a questa proclamazione, non possono che manifestare l’attenzione che vi è attorno a questa nuova “infrastruttura sociale”, che realizza così una sorta di corsia dedicata per i giovani che avranno la possibilità di portare in una sede istituzionale da loro gestita le istanze più rappresentative di questo tessuto sociale troppo spesso maltrattato dall’attuale sistema politico – amministrativo”. Proclamato l’esecutivo, anche il suo presidente, Giove, fa il suo primo intervento ufficiale: “Durante questi mesi, abbiamo avuto la prova della serietà oltre che della competenza di ognuno dei componenti della Giunta. Forti anche di questo, ci auguriamo che la nuova fase che si apre, operativa oltre che costituente, permetta di rinvigorire l’entusiasmo che inizialmente ha caratterizzato la Consulta”. Prima della conclusione dei lavori assembleari l’assessore Galeota, ha sollecitato il presidente Giove a nominare vice presidente e segretario, individuati, collegialmente come spiegato da Giove stesso, rispettivamente in Salvatore Sgura e Dario Di Noi. “La mia speranza è che l’esecutivo operi nella consapevolezza che il ruolo che è stato democraticamente affidato loro tramite elezione – concludendo così, l’assessore Galeota – deve riflettere l’operato dei tavoli della Consulta, e di riflesso del mondo giovanile di Terra Ionica. Auguri ragazzi, il futuro ora è davvero nelle vostre mani!”. Marilena Surdo 18 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 attualità «È solo un goffo abito settecentesco: non raffigura una Madonna incinta!» tutto, degli Agostiniani, ma queste testimonianze non supportano la comunicazione di altri fatti, i quali si aprono ad un’altra scia di polemiche stante la recente notizia secondo cui i dipinti murali nella Chiesa Madre, in occasione della sua riapertura al culto, furono effettuati da Don Grazio Lenge e, successivamente, restaurati da Vito Malvani. Sgarbi, accompagnato dall’affascinante fidanzata Sabrina Colle, ha soggiornato a Ginosa per tre giorni. Nell’osservare le peculiarità storico-artistiche del territorio le ha paragonate ad una propaggine di quello lucano. E’ rimasto rapito dalla bellezza del quartiere rupestre della Rivolta a tal punto da promettere di allestire in quel luogo due musei stabili o itineranti. CantaStorie Madonna Incinta: siamo sicuri che la controversia sia stata risolta? -La tela della Madonna Immacolata esistente nella cinquecentesca Chiesa Matrice non è stata raffigurata incinta, ma con un goffo abito settecentesco. La conferma è stata data dal professor Vittorio Sgarbi nel corso della sua visita all’importante e prezioso luogo di culto, incastonato come un gioiello nel contesto rupestre della Rivolta e della Gravina. Il dipinto, di autore ignoto, presenta al centro la Madonna Immacolata, sovrastata dalla colomba dello Spirito Santo, con l’aureola di dodici stelle. Poggia sul globo e la falce di luna schiaccia il serpente del peccato originale. A destra della Madonna vi è Sant’Antonio Abate, la fiammella sul suo capo è il riferimento dotto a quel che il santo scrisse ai suoi nella lettera 8 (delle 20 scritte): “Chiedete con cuore sincero quel grande Spirito di fuoco che io stesso ho ricevuto, ed esso vi sarà dato”. Appaiono anche tutti i simboli iconografici popolari riferiti L’onorevole Vittorio Sgarbi, ospite ginosino durante le feste natalizie, ha avuto modo di apprezzare sia le iniziative che si svolgevano in quel periodo sia il patrimonio storico artistico paesistico di Ginosa. Non poco interesse ha suscitato il suo giudizio circa il significato della tela esposta nella Chiesa Madre, raffigurante, secondo alcuni, la Madonna Incinta, così come descritta nell’Apocalisse. Proprio il giudizio di Sgarbi è divenuto un post sulla bacheca di facebook del Delegato alla cultura del nostro Comune, Antonio Bradascio, che dice testualmente: «30 dicembre 2012 19.09 -Il critico d’arte Vittorio Sgarbi nel visitare il nostro centro storico oggi pomeriggio ha avuto parole positive per il rione Rivolta, la chiesa madre, definendola pregevolissima, ma ha smentito che il dipinto cosiddetto della Madonna Incinta sia davvero così, secondo lui e’ una normalissima Madonna Ausiliatrice che sconfigge il demonio, ma dipinta in modo goffo. Ritengo la sua osservazione giusta!» Probabilmente ci sarà stata qualche incomprensione tra il critico d’arte e il nostro delegato alla Cultura. Ci sono differenze notevoli nel modo di raffigurare la Madonna Incinta e la Madonna Ausiliatrice. Differenze che sono evidenti nella tela collocata nella Chiesa Madre di Ginosa.SG 19 Tela della Matrice Intervista alla prof.ssa Maria Carmela Bonelli Sgarbi ha dato soluzione ad una controversia che si trascinava da tempo al ‘Fuoco di Sant’Antonio’ da cui si guariva col grasso di maiale. Vi sono poi anche il bastone-campanello e il maiale. Alla sinistra della Madonna vi è San Pasquale Baylon, protettore dell’universo femminile. Entrambi i santi sono in adorazione all’Eucarestia e dell’Immacolata. Quindi, Sgarbi ha dato soluzione ad una controversia che si trascinava da tempo tra coloro che connotavano il dipinto con stile settecentesco nato sulla scia della Donna dell’Apocalisse, e chi lo faceva risalire alle Madonne gravide raffigurate nel 300/400 e fatte scomparire dalle chiese perché ritenute eretiche per decisione del Concilio ecumenico di Trento(1545-1563). E’ vero, a Ginosa vi sono tracce dell’Ordine dei Templari, degli Ospitalieri, dei Cavalieri di Malta e, soprat- n. 1 - 19 gennaio 2013 Il recente interesse suscitato da una delle tele della Chiesa Madre mi induce ad intervistare la nostra redattrice,la prof. M. Carmela Bonelli, giornalista, da tempo impegnata nello studio della Chiesa dedicata alla Vergine del SS. Rosario. Prof.ssa, può darci una lettura teologicoculturale del grande quadro raffigurante la Madonna incinta? «L’altare sub titulo della Vergine Immacolata, situato nell’ultima campata della navata destra, è sormontato da una Immacolata, risalente alla metà del ‘700. La tela desta nell’osservatore una certa meraviglia poiché la Vergine è raffigurata - a detta di molti - incinta, cosa che in realtà non costituisce alcuna novità, dal momento che molte opere, anche di artisti celebri, presentano questo ed altri elementi iconografici sia desunti dalla Donna dell’Apocalisse, sia in relazione a due dei più grandi misteri legati a Maria: l’immacolato concepimento e l’incarnazione del Verbo. Il soggetto è collegabile alla Vergine che allatta, peraltro presente anche nella nostra Matrice, al centro della balaustra della cantoria. Entrambe le opere fanno eco alla donna che nella folla gridò: «Beato il grembo che ti ha portato ed il seno che ti ha allattato»( Lc 11,27). La soteriologia dei Padri a tal proposito è chiara: solo ciò che è stato assunto può essere salvato. Dunque, poiché il Figlio di Dio assume pienamente l’umanità, quest’ultima può essere salvata dal peccato e dalla morte. La Vergine che allatta (Maria lactans, Galaktofilousa o Galaktotrofousa) e la Vergine Immacolata incinta sono il segno dell’Incarnazione: il Figlio di Dio si è fatto uomo. Maria è la Dei Genetrix, la Theotokos. In riferimento alla Donna dell’Apocalisse (Ap 12, 1-2) l’artista ha posto sul capo della Vergine la corona di dodici stelle ed ai suoi piedi la luna; il globo su cui poggia Maria rappresenta la terra insidiata dal serpente, che Ella schiaccia (Gen 3,15). La veste è rossa ed il manto azzurro, colori di valenza simbolica; il viso è dolce e giovane. Le mani e lo sguardo - secondo una posa che richiama alla mia mente l’Allegoria dell’Immacolata Concezione di Luca Signorelli - sembrano dettati dalla disposizione d’animo del Magnificat, ossia dalla riconoscenza per le cose compiute in Lei da Dio. Il capo di Maria è sovrastato dallo Spirito Santo in forma di colomba bianca. Uno dei cherubini è avvolto dal manto azzurro; un espediente che, nel conferire plasticità all’immagine, copre pudicamente il ventre. In basso sono presenti S. Antonio Abate e S. Pasquale Baylon.» Ma, le rappresentazioni della Madonna incinta non erano state vietate? Come già detto, quella di Ginosa è un’Immacolata. Nel ‘300 si sviluppò in Italia l’iconografia della Madonna del parto (in piedi o seduta, da sola, ed in genere con un libro) della Platytera della misericordia (Vergine con una specie di mandorla nella quale vi era Gesù) e della Donna dell’Apocalisse. Nel ‘400 l’Immacolata veniva raffigurata come la Donna dell’Apocalisse, vietata già da Sisto IV, poiché erano sorte dispute teologiche sull’Immacolata. Con il Concilio di Trento le raffigurazioni citate furono proibite; i Padri conciliari emanarono infatti un documento sulle immagini sacre. Va detto che l’umanizzazione dei soggetti sacri era stata favorita dai Francescani, i quali miravano ad avvicinare i contenuti della fede alle persone più semplici. La tela ginosina, datata al XVIII secolo dagli architetti Bozza e Capone, si inserisce probabilmente in una linea di riabilitazione delle immagini, legate alla concretezza dell’Incarnazione. Peraltro nel ‘600 il soggetto fu ripreso. Gravidanza ed allattamento (quest’ultimo considerato sconveniente dal Card.F. Borromeo) esprimono una realtà concreta: «Dio mandò il suo Figlio, nato da donna» ( Gal 4,4). Potrebbe essere semplicemente una immagine “goffa”? E’ possibile, ma in tal senso a me manca una letteratura scientifica di riferimento.» Quali sono invece gli attributi identificativi di Maria Ausiliatrice? «Accolgo con difficoltà questa domanda. Lei comprende ... In genere c’è lo scettro nella mano destra della Vergine, la quale è “quasi” sempre con Bambino. Maria può presentare anche il manto aperto, nell’atto di accogliere e proteggere i fedeli. La spada nella mano rimanda sia a Maria Ausiliatrice che alla Madonna della Difesa ed alla Madonna del Soccorso. Tre titoli per indicarne fondamentalmente uno, Maria Auxilium Christianorum, aggiunto nelle Litanie Lauretane da S. Pio V. La festa fu istituita da Pio VII il 24 maggio 1815, mentre la divulgazione è legata al nome ed all’opera di S. Giovanni Bosco.» Una nota conclusiva? «Direttore, nel ringraziarla della fiducia accordatami, sento di poter dire che si sia persa l’occasione - forse irripetibile di sottoporre ad un grande esperto, la cui portata intellettuale fa onore all’Italia tutta, importanti domande relative alla Chiesa Madre e, dunque, la possibilità di ampliare l’orizzonte culturale di tutti.» Le risulta che Grazio Lenge abbia eseguito i dipinti murali attribuiti a Vito Malvani? Poiché don Grazio Lenge era un pittore non si può escludere che abbia eseguito qualche lavoro nelle cappelle. Se il riferimento è invece ai dipinti recentemente rimossi dalla volta della navata centrale e del presbiterio, stando alle fonti (ed alla consolidata tradizione orale), devo rispondere di no. Anzi, a causa di queste opere la Confraternita, che era assolutamente nel giusto, affrontò e superò un momento difficilissimo, scaturito dall’invidia suscitata dal pittore Malvani, allora segretario del sodalizio, in alcuni ginosini … autori di lettere anonime.» Grazie, professoressa. Quanto al quadro dell’Immacolata, a me non sembra proprio un’immagine goffa. Stefano Giove 20 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 5° Concerto per la Solidarietà 2012 Ancora un grande successo per la Corale Polifonica diretta dalla prof.ssa Carmen Pignatelli terizzato da l’Inno Malawi e da “Kana-na” arrangiati da Giuseppe Lapiscopia,che ricordavano lo stile reggae. La conclusione del concerto è stata affidata ad un brano diventato famoso per essere stato la colonna sonora della fiction RAI sulla vita di San Filippo Neri, interpretato dal grande Gigi Proietti “Preferisco il Paradiso”, anche questo di Mons. Frisina, che ha provocato l’entusiasmo del pubblico con una standing ovation e l’immancabile Il 30 Dicembre scorso, si è tenuto il 5° Concerto della Corale Polifonica diretto dalla Prof.ssa Carmen Pignatelli. La corale si è esibita in brani del repertorio classico e popolare di diverse culture ed in quello pop della musica leggera. Ad accompagnarli un gruppo di eccellenti musicisti locali come Stella D’Alconzo al saxsoprano, alle percussioni Emanuele Moretti, alla chitarra Cosimo Cazzati, al flauto Maria Carmela Cantore, ai clarinetti Rosanna Cianciotta e Mariano Panico, al sax contralto Maria Calabrese alle trombe Oscar Terzi e Temistocle Sangiorgio, Paola Cazzati all’organo e tastiera. Tra i brani eseguiti dai cantori, quelli della tradizione musicale popolare natalizia come “Wiegenlied (Ninna Ninna)” di BRAHMS, “Il piccolo suonatore di tamburo”, ”Astro del ciel”, ”Pastorale tarantina”. Quelli in lingua inglese quali “Ding,Dong! Merrly on night”, “What Child is this”, ”Holy Night” e “White Christmas” questi ultimi cantati dalla bravissima cantante Marinunzia Perrone accompagnata dai cantori della Corale. Non poteva mancare il brano arrangiato da Mons. Marco Frisina “Gloria in cielo”, brano di apertura del concerto e il “Gloria in excelsis Deo” composto da Antonio Vivaldi. Questi brani hanno suscitato nel numeroso pubblico presente grande emozione. Il momento dedicato all’Africa è stato carat- bis finale. Il concerto è stato arricchito da tre interventi poetici in vernacolo composti e declamati dal Sig. Nicola Moretti. La serata, patrocinata dall’Amministrazione comunale, è stata condotta da Leonilda Vizzielli.Il service era della Prosound di Salvatore Costantino. Anche quest’anno il Concerto ha raccolto fondi da destinare al Progetto UN POZZO PER IL MALAWI, presso la Comunità missionaria guidata da Padre Domenico Pedullà, presso cui si recherà il prossimo 18 Gennaio Padre Luigi Colleoni accompagnato dai suoi collaboratori Pino Valenzano e Mimmo Bitella. Rosamaria Busto Grazie Ragazzi!!!! Il giorno 13 di dicembre, in occasione della ricorrenza di Santa Lucia, i ragazzi e noi operatori del Centro Diurno socio-educativo per diversabili del Comune di Ginosa, hanno organizzato, sulla piazza antistante “l’Ist. Compr. S. Giovanni Bosco”, un mercatino della solidarietà, all’interno del quale sono stati esposti e venduti oggetti realizzati e decorati a mano dagli stessi ragazzi. Gli oggetti, rappresentati prevalentemente da decorazioni natalizie (addobbi per l’albero, piatti e mattonelle decorati con la tecnica del decoupage) ma, la parte da padrone l’hanno fatta, senza ombra di dubbio le shoppers corredate da grembiuli e presine; i nostri ragazzi hanno assemblato il tutto e poi, con la preziosa collaborazione delle mani fatate delle signore che frequentano il centro anziani polivalente, siamo giunti al prodotto finito che, i ragazzi hanno pensato bene di decorare con soggetti natalizi; il tutto per restare in tema. L’evento ha rappresentato, sicuramente uno splendido e simpatico momento di condivisione e convivialità, in quanto il ricavato sarà devoluto a enti religiosi locali che si occupano di aiuto e sostegno economico a nuclei familiari in difficoltà; inoltre, è stata un’occasione di vanto per i nostri ragazzi che, con orgoglio hanno diretto e gestito autonomamente le vendite, andando fieri degli oggetti da loro sapientemente realizzati e confezionati. Un ringraziamento sentiamo di volerlo rivolgere allo staff del centro anziani polivalente, senza la collaborazione del quale, sicuramente non avremmo avuto il successo sperato e ottenuto, alle cooperative che gestiscono il servizio, al coordinamento del C.D.S.E. del Comune di Ginosa, nonché all’assessorato ai servizi sociali del comune che, ha permesso il libero svolgimento dei lavori e, da ultimo, ma non ultimo, i nostri ragazzi: fulcro e motivo di tutto il nostro operato; di lavoro con loro ne è stato fatto negli anni addietro ma, lavorando con il cuore, insieme a loro, abbiamo ottenuto splendidi risultati. GRAZIE RAGAZZI !!! GLI OPERATORI attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 21 CONCERTO DI NATALE I. C. “LEONE” DI MARINA DI GINOSA Una bella sinfonia, un’unione armonica di voci e strumenti ha accolto e appassionato i genitori e i parenti tutti degli alunni dell’ Istituto Comprensivo Leone di Marina di Ginosa. Il 20 dicembre l’hotel Emiliano è stato teatro del bel Concerto di Natale a cui hanno dato vita più di cento alunni tra musicisti e cantanti che insieme hanno suonato e cantato per augurare a tutti Buon Natale attraverso i canti della tradizione. Il concerto è stato aperto dall’Inno di Mameli, a seguire Adeste Fideles, Astro Del Ciel, Deck The Halls, Fantasia Di Natale, The First Nowel, Tu scendi Dalla Stelle, Oh Happy Day, Jingle Mix ed infine la Marcia di Radetzky. In campo sono scese le chitarre dirette dal Prof. Lazazzara, i pianoforti della Prof.ssa Lospinuso, i saxofoni del prof. Massaro, le percussioni del Prof. Varlaro e le meravigliose voci del Coro d’ Istituto “Leone” guidate dalla prof.ssa Di Lena e dal Prof. Di Fonzo. La bravura dei ragazzi è stata ineccepibile, tutti concentrati per dare il meglio di sé ai genitori, ai docenti ed al Dirigente Scolastico, prof. Vincenzo Calabrese, seduto in prima fila orgoglioso dei propri alunni. Tanti pomeriggi di prove, tanto serio impegno altresì per un’occasione di solidarietà, infatti i ragazzi hanno offerto un momento gioioso e di allegria musicale anche agli ospiti di Villa Genusia. Il Dirigente ha più volte sottolineato l’importanza della scuola come percorso educativo rivolto agli uomini di domani capaci di solidarietà politica, economica e sociale come si legge più volte nella nostra Costituzione. Sicuramente la scuola non dà l’istruzione ex abrupto ma offre la possibilità di istruirsi a tutti coloro che hanno a cuore se stessi, guidati amorevolmente da docenti che vedono in questi ragazzi prima le persone e poi gli studenti. La scuola insomma come occasione seria di crescita e l’I.C. Leone si prodiga attraverso l’impegno quotidiano di tutti affinché questo avvenga. Il corso musicale poi è un fiore all’occhiello dell’Istituto perché la musica non solo è arricchente ma dona maggiore sensibilità a chi la pratica e la ama ed il concerto l’ha proprio dimostrato attraverso i volti limpidi, puliti e puri dei piccoligrandi artisti. Prof. Domenico Di Fonzo 22 argomenti n. 1 - 19 gennaio 2013 NEL NOME DEL FIGLIO L’arte cristiana che rappresenta la rivoluzione compiuta da Cristo: “Nel nome del Padre noi riconosciamo l’autorità, ma nel nome del Figlio noi affrontiamo la realtà”. -“Chiedo scusa… è stato colpa mia…”. Ha usato la prima persona singolare il professor Vittorio Sgarbi per giustificare le due ore di ritardo della presenza a Ginosa per presentare il suo ultimo libro ’Nel nome del Figlio’. L’appuntamento è in continuazione con gli incontri con l’autore ‘…Cuciamo un libro …leggiamo una camicia…’ che lo stesso Sgarbi ha ideato e stimolato per omaggiare Angelo Inglese, illustre sarto-camiciaio ginosino. L’incontro con Sgarbi è stato organizzato dal settore comunale alla Cultura e dal Consorzio ‘Civitas Terre delle Gravine’. Si è svolto nella sala consiliare del Palazzo municipale ed ha visto la partecipazione di un numerosissimo pubblico motivato e appassionato. Sono intervenuti, oltre a Sgarbi e Inglese, il sindaco Vito De Palma, il delegato comunale alla Cultura Antonio Bradascio, l’assessore regionale Pietro Lospinuso e il consigliere provinciale Augusto Pardo. E’ stato uno Sgarbi diverso da quello delle risse televisive e lo si è capito quando ha risposto con garbo ed eleganza a tutti gli interrogativi che gli sono stati posti. Contemplata è stata la risposta a chi gli ha chiesto perché lui che è un libertino abbia scritto un libro sulla cristologia: “…sono un credente e, forse, ho qualcosa da farmi perdonare. In realtà –ha aggiunto- qualunque cosa uno faccia nella sua vita non può non essere cristiano, anche se fosse ateo sul piano della convinzione personale. Tutti siamo permeati dalla religione cristiana proprio attraverso la più alta espressione della religione che è l’arte, l’architettura, la poesia, la musica. Chi sente Bach potrebbe anche non credere in Dio, ma sente una musica universale. Così chi legge Dante o chi guarda Giotto o Michelangelo. Il Cristianesimo e l’arte sono parte imprescindibile dell’educazione valoriale del nostro Paese. L’arte cristiana, che rappresenta la rivoluzione compiuta dal Cristo, non può essere facoltativa nel nostro sistema formativo e trasmettere valori universali e fondanti della nostra esistenza attraverso lo studio dell’arte: un compito che con il mio libro cerco di non disattendere”. Ecco, quindi, farsi largo lo Sgarbi maestro eccelso che non intende usurpare compiti e prerogative della Chiesa, ma offrire con ‘Nel nome del Figlio’ uno specifico apporto di ispirazione e orientamento, di luce nel buio, in piena sintonia con le celebrazioni dell’anno della Fede, che termineranno il prossimo mese di novembre. Con 240 immagini e particolari delle stesse, il volume analizza le varie figure Cristo, soggetto che in millenni i pittori hanno ripreso in diversi modi, gusti, sensibilità e fragilità: il bambino, il miracolo, morente. Per commentarle Sgarbi è stato un fiume in piena e con il linguaggio della pittura ha parlato di Michelangelo, Giotto, Cavallini, Masaccio, dei Maestri bizantini e veneti. Diverse sono state le opere magistralmente analizzate: dalla tavola di Sant’Agata a Cremona, miracolo dell’arte padana della fine del 1200; alla maternità contemporanea di Severini, in cui laico e divino si fondono nella sacralità del mistero materno; al dubbioso Ecce Homo di Antonello da Messina la cui smorfia esprime tutta la diffidenza umana del Cristo; alla ricchezza della policromia del racconto di Caravaggio con la Cena in Emmaus; alla Pietà di Michelangelo che si sarebbe ispirato nella realizzazione alla lettura della preghiera di San Bernardo alla Vergine nella Divina Commedia; al Cristo morto di Mantegna di cui Sgarbi ha intravisto i tratti di ‘Che Guevara’ della celebre fotografia del suo cadavere; agli interrogativi sulla luce che sprigionano i capolavori sulla ‘Risurrezione’ di Grünewald e di Piero della Francesca, dove il primo impressiona Cristo come una figura angelica e sovraumana e il secondo lo fa restare uomo confermandone la sua regalità. Non a caso quest’ultimo affresco fu definito in un saggio dallo scrittore britannico Aldous Huxley “la più bella pittura del mondo”. Un’opera ‘miracolata’ poiché sfuggì, nel 1944, ai bombardamenti inglesi su Borgo San Sepolcro (Arezzo), città natale di Piero della Francesca e dove tuttora è custodita la sua ‘Resurrezione’. L’inedita storia viene raccontata da Sgarbi come esempio della forza divina nell’arte. In che modo leggere questo libro? Come una colta e appassionata indagine su Cristo, “cui il Padre ha delegato il destino dell’uomo?”. Scrive Sgarbi: “Le rivoluzioni non le fanno i padri. Le fanno i figli. Dio ha creato il mondo, ma suo Figlio lo ha salvato. Nel nome del Padre noi riconosciamo l’autorità, ma nel nome del Figlio noi affrontiamo la realtà”. “Figlio” e “rivoluzione” due parole che stimolano il bisogno di colloquiare e che l’autore ripercorre con la strategia comunicativa delle immagini del mistero della religione cristiana ponendo a monte della sua analisi un criterio d’orientamento diverso per riempire di contenuti la storiografia dell’arte sacra. Insomma, sul mistero più grande che ha accompagnato l’umanità, il Vittorio nazionale si è mosso con proverbiale disinvoltura attraverso i secoli, senza mai smarrire la sua invidiabile chiarezza nel confronto tra arte, cultura e attualità: “Prima che la bellezza salvi il mondo, il mondo deve salvare la bellezza. Abbiamo questa responsabilità. E non è giustificabile che in Italia non ci sia il Ministero ai Beni Culturali, nonostante abbia l’80 per cento del patrimonio artistico mondiale”. Canta Storie foto Erasmo Mazzone attualità Symbola: Concerto di Natale 2012 Mercoledì 19 Dicembre scorso, presso il Teatro Alcanices di Ginosa, si è rinnovato l’appuntamento con il tradizionale Concerto di Natale della Scuola di Musica di Symbola. Giunto alla decima edizione, è oramai appuntamento fisso del Natale ginosino ed è realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Ginosa. Scopo dell’iniziativa, da sempre, è la raccolta fondi a sostegno delle missioni dell’Operazione Mato Grosso. Anche quest’anno, l’obiettivo è stato raggiunto pienamente, con una cospicua raccolta che non ha tradito le aspettative. Si sono esibiti circa 30 ragazzi allievi dei corsi di musica di Symbola: dai più piccoli (4 anni appena) ai più grandi, ai quali si sono affiancati i Maestri della scuola, coordinati da Gabriele Maggi, nonché alcuni musicisti ospiti. In programma i brani che nelle passate edizioni hanno riscosso maggiormente i favori del pubblico. La particolarità di questo concerto, infatti, è che negli anni non si è mai ripetuto, ma è stato realizzato sempre con una idea nuova, con una nuova proposta. Per questo, nel decennale abbiamo voluto riproporre quei brani che negli anni hanno lasciato il segno, caratterizzandone ogni edizione. Dai brani della tradizione ai temi dei grandi cartoon Disney alle grandi melodie della musica leggera, passando per grandi temi del blues e dello swing, arrangiati in modo originale ed efficace. Il tutto, per oltre 2 ore di spettacolo, ricco di sorprese, con la presenza di musicisti professionisti ospiti che hanno “duettato” con i ragazzi di Symbola, per celebrare il Natale in una grande festa musicale, senza dimenticare i valori della solidarietà, quella vera, con la esse maiuscola. Tutti i musicisti, infatti, si sono esibiti a titolo completamente gratuito. Prima parte, dedicata ai più piccoli. In apertura il vivace quintetto formato da Gabriele Bigherati, Enrico D’Alessandro, Davide Filippetti, Iacopo Galante, Monir Ouhaddou ha eseguito la celebre ANGELI NELLE CAMPAGNE, la “sigla” di questa edizione. A seguire, una parentesi “rosa”, con un gruppo di bimbe: Clarissa ed Esmeralda Mele hanno suonato la NINNA NANNA DI BRAHMS ed IMPARA A FISCHIETTAR accompagnate da basso e batteria, suonati da Gerardo Lomagistro e Angelo Maggi. Carlotta Buono, Francesca De Stena, Ilaria Maggi e Maria Silvano hanno invece n. 1 - 19 gennaio 2013 presentato la NINNA NANNA scritta dal M° Gabriele Maggi (con la piccola Maria che ha cantato e suonato contemporaneamente) e la celebre BIDDIBI BODDIBI BU. E’ toccato poi al gruppo di chitarre formato da Vincenzo Cianciotta, Valentina Luisi, Giovanni Pavone, Alessandro Piepoli accompagnati dalla loro Maestra Mirella Cancelliere e da Monir Ouhaddou e Gerardo Lomagistro, che ha eseguito CIELITO LINDO. Uno dei brani che nella passate esibizioni ha riscosso maggior successo, narra la storia di un bambino che non avendo nulla da donare a Gesù Bambino, offre il suono del suo tamburo. IL PICCOLO TAMBURINO è stato affidato quindi all’esecuzione dei giovanissimi percussionisti di Symbola Domenico Bitetti, Matteo D’Alessandro, Mattia De Stena, Giulia Galante, Andrea Notaristefano, Monir Ouhaddou, Antonio e Cosimo Pilato, Antonio Polignano accompagnati al pianoforte da Vito Matarrese. In chiusura della prima parte del Concerto, l’orchestra dei piccoli (violini, chitarre, tastiere, timpani e percussioni per un’età media di soli 7 anni) ha eseguito uno scoppiettante MEDLEY A SORPRESA, che sì è chiuso con la famosissima Otto e mezzo, omaggio al genio pugliese di Nino Rota. Lunghi e calorosi applausi hanno sottolineato tutte le esibizioni dei bambini, che hanno eseguito tutti i brani in modo impeccabile, come dei musicisti “consumati”; pensare che alcuni di loro studiano musica solo da pochissimi mesi! Alla fine, gli interventi di Padre Gilberto e di Antonio Castria e Giuseppe Dragone dell’ Operazione Mato Grosso, che con parole toccanti hanno parlato delle attività che Padre Luigi Cremis e Michele Calabrese stanno realizzando nei poveri villaggi dell’America Latina, esortando il pubblico a sostenere queste attività, caratterizzate da una solidarietà “vera”, dove ogni euro raccolto viene speso interamente per aiutare questa povera gente che conosce la vera miseria, in luoghi dove si muore ancora per una semplice febbre. La risposta del pubblico presente, è stata come sempre notevole, superando ancora una volta le più rosee previsioni. La seconda parte del concerto si è quindi aperta con il gruppo dei “grandi”: la Symbola Band. Antonio Bello, Domenico Giove, Anna Guarnieri, Gerardo Lomagistro, Alessandro Malagnini, Angelo Maggi, Carmine Massanelli, Vincenzo Pizzulli hanno eseguito uno dei “classici” italiani del Natale, COSI’ CELESTE di Zucchero. A seguire, un piccolo pianista, che pur avendo solo nove anni suona come un “vecchio jazzi- 23 sta”. Vito Matarrese in trio con Angelo Maggi e Francesco Parisi ha stupito tutti i presenti eseguendo un brano jazz davvero coinvolgente. La seconda versione della storia del piccolo tamburino, è stata poi riproposta dal gruppo: l’originale THE LITTLE DRUMMER BOY, con la partecipazione alla tromba del M° Leonardo Calabria, ha davvero colpito i presenti, con Angelo, Gerardo, Domenico e Vincenzo impegnati ai tamburi in pregevoli virtuosismi e giochi di bacchette, secondo migliore la tradizione dei “drummer” americani. VIBRAPHONE BLUES è il pregevole brano che ha preceduto la vivace ed originale versione di JINGLE BELLS in versione swing. A questo punto, è stata la volta degli “ospiti” Mario Donatiello e Antonello Cafagna del gruppo Chitarre e Tammorre, arrivati direttamente dalla Svizzera (dove hanno tenuto una fortunata tourneè), che hanno “duettato” con la Symbola Band, dichiarando che, come tutti gli anni, non avrebbero mai mancato questo nostro appuntamento, sentendosi ormai ginosini d’adozione. Raffinate le esecuzioni della CANZONE DA DUE SOLDI e VIA CON ME di Paolo Conte, travolgenti quelle della TAMMURRIATA NERA e della PIZZICA che hanno coinvolto il pubblico in un momento di grande partecipazione emotiva. Prima del gran finale, ancora spazio per la Symbola Band, impegnata in uno stupendo brano di Michael Jackson, eseguito con grande maturità artistica: HEAL THE WORLD. Dopo i saluti del M° Gabriele Maggi, che ha ringraziato tutti i presenti e tutti quanti hanno collaborato alla realizzazione del concerto, cominciando da Maurizio Ranaldo, la “voce” storica del concerto, capace di tenere sempre viva l’attenzione del pubblico anche nei necessari ed inevitabili momenti di sistemazione del palco prima di ogni esecuzione. Finale con tutti i musicisti sul palco, grandi e piccoli che, diretti dal M° Maggi, hanno cantato e suonato FELIZ NAVIDAD, coinvolgendo tutto il pubblico che gremiva il Teatro Alcanices in un grande momento di festa. Archiviata anche questa edizione, da Symbola si comincia già a lavorare ai prossimi impegni: la seconda edizione del Concorso di Esecuzione Musicale “Terra delle Gravine – Premio Città di Ginosa” che si svolgerà nel prossimo mese di aprile ed il grande concerto che a fine giugno celebrerà i 17 anni di attività dell’associazione, senza trascurare la prossima edizione del Concerto di Natale che stiamo già elaborando. Nel ringraziare La Goccia per la sempre gentile collaborazione, ricordiamo che la Scuola di Musica di Symbola è aperta dal lunedì al sabato, dalle ore 16 alle 21, in via Sonnino 22. A tutti, auguriamo un Buon 2013! Elena Clemenza 24 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 Lettere ginosine Riflessioni sull’amicizia di Corrado Strada Il primo amico in cui ci siamo imbattuti è stata nostra madre alla nostra nascita: un rapporto di amorosa dipendenza. Da essa abbiamo ricevuto la vita. Ci ha nutriti, ci ha insegnato a camminare ed a trasformare i nostri balbettii in parole. L’infanzia etimologicamente significa “non – parla” dal latino in-fari: così è nato il nostro linguaggio. È la mamma che ci ha mostrato i primi oggetti e le prime persone che vivevano accanto a noi: il papà, i fratelli, le sorelle e gli altri della nostra famiglia. Ogni oggetto davanti ai nostri occhi è diventato un nome, così come ogni persona, è diventato un sostantivo. Poi oggetti e persone hanno destato in noi un giudizio primitivo forse rozzo: bello, brutto, buono o cattivo. Usciti dalle dande dell’infanzia, arricchiti da un linguaggio forse un po’ primitivo siamo stati immessi nel “sociale”: l’asilo nido. Alcune ore al giorno accanto ai nostri coetanei, all’incirca della nostra età. Giochi e pappe, bambole e pupazzi: un nuovo mondo si è aperto davanti ai nostri occhi. Ogni mattina nell’asilo nido abbiamo scaricato il contenuto dei nostri cestini, oggi zainetti, davanti agli occhi dei nostri compagni d’asilo. Così sono iniziati i primi scambi, un commercio di quaderni, di pennarelli. Ma quando abbiamo scoperto l’amicizia? Quando abbiamo sentito un attrazione verso i nostri simili. Gli antichi greci chiamavano questa attrazione Eros. La divinizzarono persino in un demone, povero ed intelligente, un fanciullo abile e risoluto, ritenuto figlio di altri due demoni, Pòres e Povertà. Il fanciullo Eros fu dotato di ali, di un arco e di frecce. I suoi dardi infiammavano i cuori, sopraffacendo la ragione, suscitando ebbrezza e pazzia divina. Lasciamo da parte l’antico Eros ed il suo mito, ci chiediamo: ma chi è l’amico? Constatata l’attrazione e la simpatia condividiamo con un nostro simile le nostre idee o, anche se non condivise, ne possiamo discutere insieme ed approfondir- le? Certo, rispettando le diversità ed allora l’amicizia diventa più salda in un clima che per se stesso è sereno. Gli eventuali contrasti non dovrebbero interrompere il legame, anzi a volte può farsi più stretto. Si condividono gioie e pene, senza lusinghe ed infingimenti; il rapporto durerà nel tempo nella buona e nella cattiva sorte. Ed avremo sempre qualcuno accanto a noi. Nell’amicizia ci dovrebbe essere il cuore, senza aspettarsi gratitudine. L’amico non lusinga, nel bisogno mi aiuta, mi dà del suo anche a volte del denaro e non ne attende la restituzione. Se avviene non fa usura. Questa è generosità d’animo. Polonio, un personaggio dell’Amleto di Shakespeare dice a suo figlio Laerte che si recava per la prima volta all’università: “non prestare denaro all’amico, perderesti l’amico ed il denaro”. È un modo egoistico di concepire l’amicizia. Il Cristianesimo portò l’Eros dall’ebbrezza alla ragione e l’amicizia diventò amore. Ebbe diverse accezioni: amore per il prossimo, amore filiale, amore per la patria, amore per la propria professione, amore per l’arte. Ma chi è il vero amico in assoluto? È Dio! È lui che ci sta accanto nella buona e nella cattiva sorte, silenzioso, invisibile, affettuoso. È un’ombra che ci segue durante la nostra esistenza, dalla nascita sino all’al di là. Ci ama sempre, anche quando ci allontaniamo da Lui: “lento all’ira e grande nell’amore”. Attende il nostro ritorno a braccia aperte, e quando il nostro ritorno si verifica fa festa. Ha mandato in terra suo figlio per facilitare il ritorno, facendolo persino immolare sulla croce: un incomparabile atto di amore. La redenzione, un atto che non ha uguali. Salva tutti, nessuno escluso, da parte nostra desidera un semplice atto di fede. Così il nostro Eros, con l’aiuto della grazia si è trasformato in amore per il divino. Si realizza un’amicizia più grande, un mistero che vive nel quotidiano, verso una felicità eterna. Gli anni non mi pesano, tendo a quella tranquillità d’animo che cercava Seneca. Lui la cercava nella saggezza. Personalmente vivo ancora con i giovani studenti, sono semplici ne condivido le speranze pur nelle attuali difficoltà. Chiudo queste mie riflessioni sull’amicizia con un pensiero a Blaise Pascal. Ho sempre nutrito una particolare predilezione per Pascal, matematico, fisico, filoso francese (1623 – 1662) definito dai suoi connazionali genio “effreyant” spaventevole, morì a soli trentanove anni. I suoi “pensieri” mi hanno sempre accompagnato sin dal mio esordio dei miei scritti stampati nel 1957. Ora il suo libro è al primo posto in un concorso di libri scritti attorno all’amicizia per il divino. “Benedico il Redentore per i sentimenti che ha messo in me, e che, di un uomo pieno di debolezza, di miseria, di concupiscenza e di ambizione, ha fatto di me un uomo privo di tutti questi mali con la forza della sua grazia alla quale è dovuta tutta la gloria, non avendo di mio se non la miseria e l’errore”. attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 I “Cantori de U’ Munachicchie” per un pozzo in Malawi Una serata di successo per il coro diretto dal Mº Mario Donvito, all’insegna della solidarietà foto Erasmo Mazzone Benvenuta Benedetta Lo scorso 2 gennaio è nata Benedetta Lanera, a mamma Rosaria e papà Lucio gli auguri della Redazione. 25 Il coro del circolo Arci “il Ponte”, i “Cantori de U’ Munachicchie”, si è esibito lo scorso 23 dicembre al teatro Alcanices per una serata di Solidarietà. E il pubblico presente in teatro non ha mancato di mostrare la sua disponibilità offrendo 200 euro che sono stati consegnati a padre Luigi Colleoni per la realizzazione del pozzo in Malawi. Divertente e coinvolgente la serata, coordinata dalla corista Chiara Coppa, presente sul palco nonostante la sua gamba ingessata. Nel corso della performance il Coro, diretto dal Maestro Mario Donvito, si è esibito nel suo reppertorio di canti popolari ginosini e meridionali. La straordinarietà della serata si è manifestata con il coinvolgimento totale del pubblico che ha accompaganto il coro durante l’esecuzione dei brani divenendo parte integrante dello spettacolo. Commosso il maestro Donvito che ha ringraziato il pubblico e i coristi. Davvero una bella serata, all’insegna del divertimento e della bella musica! Naturalmente, un plauso particolare va alla “band de U’ Munachicchie” composta da musicisti appassionati. GESU’ BAMBINO IN VATICANO Recital natalizio di grande effetto quello presentato dagli alunni dell’I.C. “San Giovanni Bosco” nella prestigiosa cornice della Chiesa Matrice Il 19 Dicembre scorso si è conclusa la prima fase del progetto Continuità del nostro Istituto con la messa in scena del Recital ”Gesù in Vaticano” edito dalla San Paolo,testi e musiche di Loriana Lana e Mariliana Montereale. Un lavoro certosino che ha visto protagonisti oltre 150 alunni delle classi Quinte e Prime dellla Sec.1°, che in questi primi mesi di scuola hanno avuto modo di conoscersi e interagire proprio attraverso i linguaggi teatrale e musicale, fiore all’occhiello del nostro POF. La docente Funzione Strumentale Area 3 per la Continuità e l’Orientamento, Prof.ssa Lucrezia Di Tinco, ha curato e coordinato i docenti delle classi interessate mediante un lavoro paziente e certosino. Un plauso speciale alla Prof.ssa Carmen Pignatelli che ha diretto il coro e le voci soliste degli alunni con la solita bravura e altrettanta pazienza. Un ringraziamento alle famiglie per il supporto offerto nella realizzazione dei costumi. Il nostro Dirigente Scolastico, Dott. Vincenzo Calabrese, nel saluto iniziale, ha sostenuto fortemente il valore educativo dei linguaggi non verbali che si sperimentano in questi progetti, l’importanza del valore della solidarietà che non deve essere circoscritto solo al Natale. Sono intervenuti anche la Prof.ssa Marilisa Mongelli, Ass. alla pubblica Istruzione e il presidente del Consiglio d’istituto, Ing. Alessandro Leccese, che formulando ai presenti gli auguri per le festività natalizie, hanno anch’essi sottolineato il peso specifico che la scuola ha nell’educazione dei ragazzi, nella loro formazione sociale e morale. La serata è stata condotta dall’ins. Rosamaria Busto, che ha illustrato all’inizio le finalità del Progetto. Ma veniamo alla trama del recital. Un’autentica riflessione sul Natale oggi, partendo dal dramma della Palestina. Una tragedia che sconvolge persino il Padre Eterno che si domanda se è ancora il caso che Gesù Bambino nasca nella grotta di Betlemme. Ne nasce un dibattito pacato e fantasioso che coinvolge le maggiori personalità politiche di tutto il mondo, alla ricerca di una località idonea dove far nascere, senza pericoli, Gesù Bambino. Dopo un confronto appassionato e pieno di ipotesi, si raggiunge una decisione unanime: Gesù Bambino nascerà in Vaticano. Ma all’ultimo minuto c’è un colpo di scena: Gesù Bambino fa sapere che da Betlemme deve iniziare il cammino della pace! Un messaggio accorato che non è stato ancora recepito dagli uomini. In considerazione di questa amara constatazione, nasce l’esigenza di comunicare in tutti i modi, ed a tutti i livelli l’Annuncio di pace che parte da quelle pareti scarne della Santa Grotta. Un messaggio che non può e non deve essere offuscato dall’egoismo e dalla cattiveria dell’uomo. Poiché la missione redentrice di Gesù è rivolta a tutti gli uomini di ogni etnia e religione a cui noi dell’Istituto San Giovanni Bosco nel nostro piccolo con molta umiltà speriamo di aver contribuito. Ins. Rosamaria Busto Funzione Strumentale Area 4 26 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 Storie di approdi e partenze a cura di Antonella Carrera Propositi per un nuovo anno I buoni propositi sono sconsiderati. Soprattutto stimando che molto di quello che si era programmato durante l’anno trascorso, non è stato realizzato. Eppure quanto si è ottenuto, a parer mio, non è affatto rilevante. E’ infatti ingenuo rinunciare al desiderio di programmare o ipotizzare uno stravolgimento futuro, di realizzare i propri desideri, di fare finalmente ciò che ci rende fortunati, di prendere per la coda l’anno vecchio e scaraventarlo nella bocca del passato. E’ proprio questa sensazione di immaginifica proiezione su quello che verrà che ci spinge a ritrovare la fiducia, a sfidare la sorte – che in precedenza si è fatta avversa in qualche occasione – e i propri limiti. Dunque 2013, per la prima volta compongo le tue cifre e sostituisco il segno che ti distingue dal precedente anno, aggiungo un unità e trasferisco al posto del 2 un ondulato 3, un segno grafico che fa venire in mente un mezzo infinito, un’ampia prospettiva, un elemento che si aggiunge alla coppia, un accrescimento e un moltiplicarsi. Che sia un buon segno? Allora, nel grafico delle prospettive future, inserisco senza esitazione un’attesa di ricchezza. Mi auguro di aumentare le quotazioni dell’immaginazione e della creatività, di fare il pieno di grandi idee affinché possano essere tramutate in concrete prospettive. Poi, mi piacerebbe diventare grande, quindi introduco una variabile che si può definire “X” dell’essere adulto. Ovviamente in quanto funzione variabile, non dipende solo da me e dalle mie limitate risorse. E’ purtroppo connessa a dinamiche più sfuggenti, il Paese, il governo [il governo ladro], la mia generazione di precari e precaria, la possibilità del contratto che interrompa la spirale di lavoro nero, il vicino, il prossimo, lo straniero, la sua salvaguardia come bene primario, come fossi io stessa, come riguardasse la mia stessa vita. Condivido con le voci dei poeti, la riscoperta di un antico sentimento di pietas, che non corrispondeva a un generico significato di pietà e misericordia, ma che era l’incarnazione negli uomini di devozione verso dio e verso la stessa umanità, in egual misura. Un’eroica propensione alla vita, tanto distante dalla visione di un dio moderno, che proibisce e distingue tra forme di amore lecito e illecito, tanto distante dalla visione dell’uomo moderno, che vive nel terrore della contaminazione, soffocato dal pregiudizio verso suo fratello. Mi auguro di somigliare sempre più alle donne del mio passato, alle femmine del sud, a mia nonna, a mia madre a mia zia, che hanno il cuore capiente e riescono a indirizzare il loro amore in più luoghi, nello stesso momento, con la stessa intensità. Al contrario, somiglio più alle mie amiche, a chi è cresciuto lontano, solo. Noi, figlie di Alice divise tra le meraviglie e le disavventure di percorsi solitari, restiamo attaccate a noi stesse, nel timore di invadere spazi altrui e varcare confini privati, al tempo stesso di essere invase e attraversate. In realtà, in un palese gioco di riflessi, siamo specchi che muovono immagini che si replicano, si sovrappongono, si trasformano. Siamo tutte la stessa donna, con la faccia diversa e il cuore diviso, tra ciò che è passato e ciò che anela al futuro. Poi, a supporto di tali ambiziose ipotesi, spero nel 2013, di riuscire finalmente a prendere la patente e di condurre più comodamente il mio viaggio, con i finestrini aperti e i capelli al vento. attualità Che tempo fa? n. 1 - 19 gennaio 2013 27 Progetto PITTURA e CREATIVITA’ 2012 Anche quest’anno grande successo per uno dei fiori all’occhiello dell’I.C. “S.G.Bosco” Nell’ambito del POF 2012/13, il nostro Istituto non poteva far mancare il Progetto Pittura e Creatività. Ideato dalla compianta maestra Anna Antonicelli insieme alla collega Marisa Lella, da alcuni anni vede anche la collaborazione delle docenti Mina De Biasi e Giovanna Ruggieri. La partecipazione numerica degli alunni della Primaria e Sec.1° è sempre elevata. Quest’anno addirittura in 150 si sono cimentati in tre distinti laboratori lavorando con materiali diversi, stoffa, vetro,veltro ed altro ancora. La vera chicca è stata però la realizzazione della maglietta su cui è stata disegnato un soggetto a scelta dei ragazzi e dipinto con Che tempo fa? Quante volte ci siamo posti questa domanda? Tante volte e per diverse ragioni: per organizzare un viaggio, una passeggiata con gli amici o per la salute dei nostri campi, orgoglio della Puglia. La nostra curiosità è stata appagata grazie ad una visita guidata tenutasi martedì 11 dicembre 2012 presso il Teleposto Meteo di Marina di Ginosa. Appena siamo arrivati, siamo stati accolti dai Marescialli Bodini e Pano i quali hanno tracciato con chiarezza e dovizia di particolari la storia del centro. Ci hanno detto che è una costruzione dell’ epoca fascista nata come torre di avvistamento della Marina Militare e che solo nel 1972 si è trasformato nell’attuale struttura di centro climatologico. Successivamente ci hanno mostrato gli “strumenti del mestiere”. Il pluviometro composto da due termometri: uno per misurare l’aria calda e l’altro per quella fredda. La capannina meteorologica, invece, è formata da un imbuto e da due vaschette sostenute da un braccio. Con questo strumento si misura la quantità delle precipitazioni. Subito dopo abbiamo visitato le postazioni interne del Teleposto Meteo dove si elaborano i dati per produrre il bollettino che viene spedito a Roma, poi in Inghilterra ed infine in Germania. Il maresciallo Bodini ci ha mostrato altri strumenti tra cui il barometro, che serve a misurare la pressione atmosferica, e il barografo. Ci è stato detto che sono indispensabili per fornire informazioni preziose agli aeroporti militari e civili. Siamo passati poi alla spiegazione della funzione dell’ anemometro, formato da tre eliche che girano a seconda della potenza del vento. Per tutti noi è stata una bella esperienza, grazie alla quale abbiamo conosciuto un centro molto importante del nostro territorio. A nome di tutti i compagni voglio ringraziare il Dirigente scolastico dell’I.C. Calò, prof.ssa Alfonso, per averci dato la possibilità di vivere un’esperienza molto formativa, all’Amministrazione comunale che ha messo a disposizione il servizio scuolabus, ai professori per averci guidati in questa esperienza di formazione e orientamento. Ma un ringraziamento speciale va al Comandante De Turi ed ai Marescialli Bodini e Pano per il calore con cui ci hanno accolto e per la capacità di riuscire a rendere semplice, chiara ed affascinante una materia così complessa. Alessio Filieri - Classe 3^ B Scuola secondaria I grado I.C. Calò - Ginosa colori adatti alla stoffa. Le magliette sono state offerte dallo sponsor Merceria INCANTO sita in Viale Martiri d’Ungheria, dalla Sig.ra Carmela e dalla figlia Angelica. Maglietta che è stata anche regalata al nostro Dirigente Scolastico, il quale intervenuto alla festa a chiusura del Progetto, il 18 Dicembre scorso,visibilmente ammirato dal lavoro svolto, ha ringraziato alunni, docenti e famiglie, presenti numerose all’incontro, ricordando in prossimità del Natale, i veri valori di solidarietà e pace che non solo in questo periodo, ma durante tutto l’anno devono essere vissuti in pienezza. Vorrei ricordare inoltre che tutti i bellissimi manufatti realizzati, come già detto nel precedente numero del giornale, sono stati venduti al Mercatino della Solidarietà 2012. Questo a sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, lo spirito di squadra che anima il nostro Istituto, sempre attento ai bisogni di tutti, promuovendo l’educazione alla solidarietà ed all’uguaglianza, in coloro i quali si preparano ad essere i cittadini di un domani, se pur incerto, ma ancora foriero di speranza. Ins. Rosamaria Busto Funzione Strumentale Area 4 28 n. 1 - 19 gennaio 2013 attualità RICERCA & FORMAZIONE Il paradosso di Stockdale L’ammiraglio Stockdale è stato il prigioniero americano più alto in grado durante la guerra del Vietnam. Nel corso della sua detenzione fu sottoposto a brutali torture, ma, ciò nonostante e grazie al suo coraggio, contribuì a salvare la vita di molti suoi commilitoni con-reclusi. Dopo la guerra, il pluridecorato alto ufficiale, per molti ha rappresentato un grande esempio di audacia e forza d’animo per essere riuscito a sopravvivere per lungo tempo in condizioni estreme. A un giornalista che gli chiedeva che cosa servisse per sopravvivere tanti anni in un campo di prigionia, Stockdale rispose: “Non ho mai smesso di credere nel fatto che la storia avrebbe avuto un esito favorevole. Non ho mai messo in dubbio che non solo ce l’avrei fatta a tornare a casa, ma anche che alla fine sarei riuscito a trasformare quell’esperienza in un momento che avrebbe definito in modo positivo la mia vita; in qualcosa che, potendo ritornare indietro, non avrei cambiato con niente al mondo”. Il cronista, colpito da una risposta così profonda, riflesse per qualche istante e chiese: “Chi sono invece quelli che non gliel’hanno fatta? Quelli che non sono riusciti a sopravvivere a una tal esperienza?”. “Gli ottimisti. - rispose prontamente Stockdale - Sono loro che non ce l’hanno fatta.” Il giornalista, avendo percepito una qualche contraddizione nelle repliche dell’ammiraglio, chiese ulteriori spiegazioni. L’ammiraglio, quindi, chiarì: “Gli ottimisti erano quelli che dicevano: <<Entro Natale saremo a casa>>; poi arrivava il Natale e loro erano ancora lì. Allora, riba- divano: <<Saremo a casa per Pasqua>>. A Pasqua loro erano sempre lì; e così il Natale successivo e la Pasqua seguente… Non guardavano in faccia la tremenda realtà del loro stato di schiavitù e, una delusione dopo l’altra, alla fine sono sprofondati in una malinconica prostrazione e, semplicemente, si sono lasciati morire”. Questa, penso sia una bella lezione: Non si dovrebbe mai confondere la fede con le nostre capacità di potercela fare, anche in condizioni estreme. Occorre una visione obiettiva della realtà, qualunque essa sia, per poterla affrontare con la necessaria razionalità, disciplina e coraggio. L’ottimismo e la fede sono senz’altro due importanti fattori d’aiuto per la nostra esistenza ma, evidentemente, non bisogna eccedere nella “pratica” di questi sia pur nobili atteggiamenti/sentimenti poiché, se non sono associati a decisioni, scelte e azioni responsabili e assennate, alle volte anche apparentemente dure, possono incidere pesantemente sulle sorti di un’azienda. Un po’ come recentemente stava per capitare al sottoscritto. Anch’io, da buon ottimista a oltranza quale sono, avevo riposto molta fede nel fatto che la mia impresa avrebbe superato, senza grossi sacrifici, quella che credevo una crisi impegnativa, sì, ma passeggera. Anch’io, come gli ottimisti americani prigionieri in Vietnam, speravo in un Natale o in una Pasqua di “resurrezione”, e non vedevo (o non volevo vedere) i fatti brutali, della difficile situazione economico-finanziaria generale, che m’imponevano urgenti e drastiche scelte di cambiamento dell’intera organizzazione strutturale della mia azienda, senza però eseguire tagli al personale.. Questo, purtroppo, ha implicato lo “scotto” di un rilevante dazio emotivo, poiché non tutti i miei collaboratori hanno condiviso l’unica scelta possibile da fare per assicurare un futuro all’azienda e, di conseguenza, anche a loro stessi. Forse loro sono molto più “ottimisti” di me, chissà? Lo scenario incerto e complesso di oggi, in tutti i settori della società, ci obbliga ad attuare scelte che in passato non avremmo mai immaginato di compiere: pena, l’estinzione dal mercato. Le imprese che hanno avuto, loro malgrado, il coraggio di guardare in faccia la cruda realtà odierna e adottato piani di giusta protezione e rilancio di se stesse, oggi sono stabilmente sul mercato a dire orgogliosamente la loro. Quelle che invece perseverano nell’”ottimismo” e nella speranza di una risoluzione dall’”alto”, tipo: l’immediata fine della crisi, la riapertura del credito bancario a tassi agevolati, o una grossa vincita alla lotteria… Beh, quelle aziende, ahinoi, versano in condizioni piuttosto difficili. Le piccole e medie imprese che oggi riescono a battere la crisi, hanno capito che lo scenario di cui sopra (cosiddetto “nuova normalità”), si protrarrà per parecchio tempo ancora; quindi è del tutto sconsigliabile lamentarsi per i tanti problemi che questa “benedetta” nuova normalità ci procura. Sarebbe invece molto più sensato e proficuo cercare di dare, a quei problemi, le opportune soluzioni. Giovanni Matera Per consultare altri miei articoli: www.materarredamenti.it > Blog attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 29 30 n. 1 - 19 gennaio 2013 n. 1 - 19 gennaio 2013 Dal Natale ancora una proposta di Pace ALFA Romeo Giulietta 1.6 m.jet 105 progression 2011NERO ALFA 159 Jtdm 1.9 150 CV SW q-yronic 2008 nero ALFA 159 Jtdm 1.9 150 CV SW navigatore 2009 Grigio m FIAT 500 1.2 LOUGE2011ROSSO FIAT panda 1.2 dynamic class 2011grigio m FIAT GR. PUNTO 1.3 M. JET 75 CV 3 P 2009bianco FIAT PUNTO evo 1.3 m.j. 75 cv dynamic 2010 Grigio m FIAT PUNTO EVO 1.3 M. J 75 CV DYNAMIC 2011 GRIGIO M FIAT IDEA 1.3 M.j 95 cv ss 2011 GRIGIO M FIAT IDEA 1.3 M. JET 95 CV ss 2011 GRIGIO M FIAT IDEA 1.4 gpl km 0 2012 GRIGIO M FIAT BRAVO 1.6 M. JET 120 CV EMOTION 2009argento FIAT BRAVO 1.6 M. JET 120 CV EMOTION 2009 GRIGIO m FIAT BRAVO 1.6 M. JET 120 CV dynamic 2011 GRIGIO m FIAT BRAVO 1.9 M. JET 120 CV dynamic 2008 GRIGIO m FIAT croma 1.9 m. jet 120 cv dynamic 2008grigio FIAT croma 1.9 m. jet 150 emotion 2009 nero FORD ka 1.3 m jet 75 cv 2011 bordo’ LANCIA MUSA 1.3 M. JET 90 CV ORO 2007BLU M LANCIA MUSA 1.3 M. JET 95 CV gold 2011grigio M LANCIA delta 1.6 M. JET ORO 2009 nero NISSAN MICRA 1.2 COMFORT 2011 GRIGIO M OPEL astra 1.7 sw elective 2011 GRIGIO M OPEL ZAFIRA 1.9 CDTI 120 CV COSMO 2008 GRIGIO M PEUGEOT 107 1.0 5 P2011GRIGIO M PEUGEOT 107 1.0 5 P2011GRIGIO M volkswagen golf 1,9 tdi 5p 105 cv 2008BLU M RENAULT MASTER 35 2.5 120 CV 2009BIANCO La pace è preziosa, è un termine che esprime un ristabilimento di una relazione interrotta, il ripristino di una amicizia incrinata. Quante inimicizie a causa d’ingiustizia, di egoismi, invidie, gelosie, frodi, tradimenti, inganni e forse pure di una semplice bugia, nelle relazioni interpersonali, nella famiglia, nel rapporto di coppia, nel mondo degli affari e delle istituzioni governative. Il mondo ha bisogno di pace, le Nazioni, le famiglie, l’individuo. Ma la pace non è soltanto un’assenza di guerra; non è l’imposizione di un ordine che nessuno infrange, per timore di pene disciplinari, come nei Paesi a regime dittatoriale. Se non vengono eliminate le cause che impediscono il benessere, lo sviluppo, il lavoro, la giusta retribuzione, non vi può essere pace. Se non si riesce a debellare le ingiustizie, le sperequazioni, è tutto inutile. La pace si costruisce con le giuste premesse intimamente collegate alla giustizia, la parità dei diritti, l’eguaglianza, il riconoscimento dei diritti più volte ignorati e calpestati. La pace nelle Nazioni e nel mondo si potrà realizzare solo con una giusta distribuzione delle risorse alimentari nelle Nazioni povere, una giusta condivisione, per debellare la mortalità per fame e per mancanza di acqua. Ma com’è possibile ciò in un mondo dominato dalla logica del potere delle grandi lobby, dove in ogni cosa prevale il profitto a scapito delle popolazioni povere e inermi? In questi ultimi decenni, dopo la ripresa economica del dopoguerra, abbiamo assistito ad un accentramento di poteri economici e finanziari, legato a politici corrotti e conniventi con mafie e camorra, ci hanno scippato dei nostri risparmi, caricati di tasse, con il risultato che il divario tra ricchi e poveri è cresciuto a dismisura. Ma carissimi amici lettori, se non è possibile fruire di una pace derivante dai sacrosanti diritti civili e politici, godiamoci almeno la “PACE” che ci viene offerta da Dio, in occasione del Natale di Cristo. Il proclama è: “pace agli uomini di buona volontà”. Da non dimenticare, però, di dare “gloria a Dio nell’Alto dei Cieli”, perché ci ha mandato un grande Salvatore. Questo è il messaggio della “buona novella”, diretto a ciascuno di noi, povero o ricco, occupato o disoccupato. Attenzione! L’offerta di “pace e di riconciliazione” è valida per tutti, ma solo quelli che “rispondono” con un atto di buona volontà, ottengono la PACE. Amici, Dio vi tende la Sua Mano con una grande offerta di PACE, stendete la vostra mano, accettate la Sua proposta nella Persona del Figlio, Gesù Cristo. Non restate apatici, indifferenti o increduli all’Amore di Dio, accogliete la Sua offerta, che vuole darvi una PACE vera e duratura nel vostro cuore. “Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo Unigenito figliuolo, affinchè chiunque crede in Lui non perisca ma abbia Vita Eterna”. Gv.3,16). Amico o amica, hai tu creduto in Gesù Cristo? Cos’è per te il Natale? Notiamo i preziosi e divini appellativi dati a Gesù: “Poiché un fanciullo ci è nato, un Figliuolo ci e stato dato, e l’Imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere Ammirabile, Dio potente, Padre dell’Eternità, Principe della PACE”. (Is.9,5). Il Figlio di Dio è disceso dalle alte sfere del Cielo, si è spogliato della Sua gloria e Maestà, dall’eternità e sceso nel tempo, come uomo in mezzo agli uomini, per far da tramite quale Unico mediatore fra Dio e gli uomini, (II Tim.2,5), abbattere l’inimicizia, il muro di separazione tra Dio e l’uomo, e fare la Pace per mezzo del Suo sacrificio al Calvario, “poiché Egli è la nostra Pace”. (Ef.2,14). La Pace che Dio ti offre ancora Oggi, ha avuto un costo molto alto: la vita 31 del Suo Figliuolo, per pagare il “riscatto” delle anime nostre; per espiare le nostre colpe, quali peccatori insolvibili davanti a Dio. Egli, Gesù Cristo, ha subito il castigo in nostra vece, per darci la Pace con Dio, (Is.53,5), la salvezza e la vita eterna. Non possiamo scindere la nascita di Cristo, la Sua incarnazione, dalla sua morte espiatoria sulla croce e la sua gloriosa Resurrezione. Ecco perché il Natale di Cristo è foriero di grandi Doni inestimabili: la liberazione dal timore, una grande gioia, un grande Salvatore, un grande Signore, una grande riconciliazione. Questo era l’annunzio degli angeli: “Non temete, perché ecco, vi annunzio una buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà, che oggi nella Città di Davide v’è nato un Salvatore, che è Cristo il Signore”. Questi sono i benefici che la nascita di Cristo ci ha portato. Vuoi tu anima diletta venire in possesso di queste prerogative? Vuoi tu stendere la mano della fede e realizzare questi preziosi doni? Mostra anche tu un segno di buona volontà, accogli Gesù nel tuo cuore, con tutti i benefici che scaturiscono dalla Sua Grazia. Digli grazie, chiedigli scusa e perdono dei tuoi falli. Solo Gesù può dare speranza, conforto, perdono, pace, salvezza e vita eterna. Egli dice: Io vi lascio Pace, io vi do la mia PACE; io non vi do come il mondo vi da, il vostro cuore non sia turbato”. (Gv.14,27). Possa ciascuno di voi dire: Giustificati per fede abbiam PACE con Dio, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore”. (Rom.5,1). In questa prospettiva voglio augurare a tutti un buon principio d’anno, per vivere i giorni del nuovo anno più vicini a Dio, qualunque siano le circostanze, favorevoli o spiacevoli. Buon Anno a tutti. Shalom! SHALOM!!! ([email protected] 32 argomenti n. 1 - 19 gennaio 2013 Presidente Fai: “Un Paese senza Cultura è un Paese senza Futuro” argomenti Viaggio nel mondo dell’imprenditoria locale CULTURA FOR PRESIDENT! n. 1 - 19 gennaio 2013 33 RISTORANTE PIZZERIA “IL MULINO” dello chef Domenico Costantino L’OTTIMA CUCINA TRADIZIONALE E INTERNAZIONALE Primarie della cultura: tra 15 temi il cittadino italiano scelga il più urgente Di Sarah Scorpati In un Paese che ha dei trascorsi come il nostro, che ospita più della metà del patrimonio artistico mondiale, che è arte e cultura in sé, sin dalle radici, nella storia gloriosa di un popolo che ha sempre amato il bello in tutte le sue forme e che agli altri ha fornito caso è Divina. “Ventuno giorni per votare online le priorità da indicare al prossimo governo nell’am- gli strumenti per creare quelle che, seppur pregevoli, non sono che imitazioni e tentativi infelici di eguagliare l’ineguagliabile, in un Paese come la Bella Italia, arriva, per fortuna e speriamo per davvero, il momento in cui ci si rende conto che dimenticare da dove si viene è il primo passo per non andare da nessuna parte, se non più giù del baratro. Era ora! Non è ancora il caso di cantare vittoria, tra dire e fare c’è di mezzo il mare, ma già che se ne parli è un enorme passo avanti se si pensa che nell’ultimo anno l’Italia è stato il Paese dello Spread e non di quello di Michelangelo, Boccaccio, Verdi, Dante e molti altri. Peccato però che lo Spread non solo causa un sacco di problemi, ma se anche non fosse stato intricato ed impalpabile, sicuramente non sarebbe stato bello al pari del Giudizio Universale, del Decamerone, del Nabucco, della Commedia che, permettetemi, non a bito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente. Giotto, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Giuseppe Verdi, Federico Fellini in campagna elettorale: sono queste le Primarie della cultura, un’iniziativa ispirata dai gruppi Giovani del FAI, aperta a tutti i cittadini italiani. Dal 7 al 28 gennaio 2013 tutti gli italiani potranno infatti votare tra una rosa di 15 temi collegandosi al sito Primariedellacultura.it o su Facebook. I dati raccolti da questa grande consultazione popolare saranno presentati ai candidati alle prossime elezioni politiche che potranno impegnarsi pubblicamente a sostenerli in caso di vittoria”, così è riportato sul sito del FAI. Un’iniziativa forse più culturale che politica, ma sarebbe il colmo se per tutelare la cultura non si usassero vie anche culturali. I 15 temi proposti ed elencati nel sito sopra indicato non sono leziosi fanatismi eruditi sulla “ tutela dell’accento sulla e”, ma sono Rubrica di natura concreta, vera, vicina, urgente. Il diritto allo studio, la percentuale di denaro pubblico investito in cultura, l’aumento delle ore di storia dell’arte a scuola per combattere l’ignoranza di chi non si impegna per difendere il patrimonio italiano perché probabilmente non lo conosce nemmeno, la difesa dei centri storici, gli incentivi per chi opera nel settore dei beni culturali, queste le tematiche più scottanti. Pochi secondi, un click, un voto, un’opinione, un’idea, non costa fatica. Perché non provare? In fondo se per quello che riguarda la politica chi si sente deluso avrebbe anche, ammettendo che sia vantaggioso, il diritto di non votare, beh, della cultura non c’è da restare delusi, essa è lì che ci aspetta per riprendersi il posto che le spetta, non ci ha mai lasciati o traditi, non lasciamo che sia lei a restare delusa di noi. “Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è quella? Perché, perché? dov’è la forza antica, Dove l’armi e il valore e la costanza? (..) Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l’auree bende?” G. Leopardi, All’Italia di Luca Calabrese Questa volta nella rubrica dedicata alle realtà imprenditoriali locali, parliamo del Ristorante Pizzeria “Il Mulino”, una delle eccellenze dell’arte culinaria nostrana e anche internazionale. Abbiamo provato a carpire i segreti della sua cucina di successo allo chef Domenico Costantino, ginosino doc, con alle spalle un’esperienza pluridecennale di ristoratore, nonché abile pizzaiolo, creativo ed innovativo nella realizzazione di ogni suo piatto e che si distingue anche per la sua cordialità e affabilità che, assieme al suo staff di livello eccelso, soddisfa i palati più esigenti con specialità locali, nazionali ed internazionali. Come è nata la Passione per il suo mestiere? La Passione è nata quasi per caso quando ero ancora un infante e cioè quando ho cucinato per la prima volta tutto da solo un cavolfiore, senza sapere come fare. Quest’anno sono per me 40 anni di professione, durante i quali ho avuto tante esperienze lavorative in giro per l’Italia come a Torino, Roma e Milano ma anche all’estero ovvero in Germania. Esperienze tutte che mi hanno arricchito non solo professionalmente. Ci descriva qualche suo rinomato piatto che i suoi clienti apprezzano particolarmente… I piatti che i miei clienti chiedono molto e che amo cucinare sono: “i cavatelli con purè di fave e funghi cardoncelli” e le rinomate “pennette all’arrabbiata”. Per quel che concerne gli antipasti sono tutti unici e una continua e lieta nonché gustosa sorpresa. Anche le pizze che preparo personalmente dall’impasto alla cottura sono leggere, sfiziose e fantasiose. Domenico, perché ha deciso di chiamare il suo ristorante pizzeria “Il Mulino”? Semplicemente perché già circa 400 anni fa questo sito era un mulino vero e proprio, dove macinavano tanti tipi di grano e frumenti… Chef chi collabora con lei affinchè il servizio e l’ottimo menù risultino sempre impeccabili e gustosi? La mia collaboratrice e compagna di vita Gianna. “Il Mulino” è situato nel centro storico di Ginosa a due passi dal Castello normanno e la sua Veranda Panoramica si affaccia sulla incantevole Gravina di Ginosa, tipica morfologia carsica della Murgia contraddistinta da incisioni erosive profonde, simile a un canyon, teatro della rappresentazione Sacra “Passio Christi’’. Sia la Gravina che la “Passio Christi’’ sono state recentemente premiate col bollino “Meraviglia italiana’’. Domenico e Gianna invitano coloro che ancora non avessero gustato la loro cucina prelibata e tutte le mille originali e creative pietanze a venire a trovarli in Corso Vittorio Emanule 5 a Ginosa (TA). È aperto anche a pranzo e potete prenotarvi al numero 099/82.95.299 oppure al 333/3570607. 34 attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 A Marina di Ginosa ritorna il “NataleInsieme” “A Natale puoi” , recita un noto slogan pubblicitario, interpretando per un scopo puramente consumistico il messaggio di bontà che promana dalla nascita di Cristo, il figlio di Dio il quale, scegliendo di farsi uomo e di nascere povero per un atto di amore, ci indica la strada della solidarietà .Un messaggio che oggi , in piena crisi economica e sociale di dimensione planetaria, diventa addirittura un dovere sacrosanto di chi ha di più a venire in aiuto di chi è in difficoltà. Solo che la solidarietà non si può liquidare con un semplice optional pubblicitario “ a Natale puoi” , ma si impone come un imperativo categorico morale, per cui “ a Natale devi” , pur considerando che non ci si nutre solo il 25 dicembre! E i poveri aumentano di giorno in giorno anche nel nostro paese, Marina di Ginosa, la cartolina del sole, del mare, delle vacanze, del divertimento, l’ oasi felice, il paese di Bengodi… Di fronte a situazioni di povertà accertata di nostri vicini, non si può far finta di niente, non basta ripetere meccanicamente la parola “auguri”per vivere l’atmosfera natalizia! Occorre invece liberarsi, almeno a Natale, da false convenzioni e unire le forze, lavorando insieme per una giusta causa aldilà degli sterili protagonismi di passerella. Guidate da questo spirito umanitario, ben 25 Associazioni no profit marinesi hanno condiviso la proposta della Pro Loco “ L. Strada” per dare un significato concreto alla parola “solidarietà”, attraverso il ritorno del NATALEINSIEME. Quattro domeniche vissute all’ insegna di un sano divertimento, tra mercatino, gio- chi, musica e degustazioni di prodotti locali in Piazza San Pio, addobbata con ghirlande fatte dai bambini.Quattro appuntamenti che hanno richiesto giorni e giorni di preparativi degli stands allestiti dall’ instancabile Gruppo Carnevale, della raccolta e confezionamento dei doni ( oggettistica, giocattoli, pasta fresca, decorazioni natalizie , dolci…), preparati amorevolmente e offerti sia dalle mamme dei bambini in età scolare che da privati cittadini, associazioni e commercianti. Per non parlare del suggestivo Presepe vivente curato dall’ Azione Cattolica, del gioco della dama vivente realizzato dai bimbi della Scuola Materna Statale, della mega-tombola in piazza , del pozzo dei desideri , dell’ esibizione canora e strumentale di giovani talenti nostrani, della performance di Babbo Natale impegnato a ricevere letterine…. Insomma, piccoli e grandi insieme, che hanno sfidato il freddo pungente di dicembre, per vivere un Avvento diverso dal solito, con meno soldi in tasca rispetto agli anni scorsi, ma con la consapevolezza di dare un senso a questo Natale,donando anche pochi centesimi per chi ha bisogno. Del resto “ il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto egli dà e non in base a quanto è in grado di ricevere”, affermava il grande Einstein.E i marinesi hanno dato quello che hanno potuto, partecipando e contribuendo ciascuno in rapporto alle proprie possibilità. Ma l’ elemento che ha fatto la differenza con la miriade di eventi simili che pullulano ovunque nel periodo natalizio è stato semplicemente l’ assenza di profitto da parte di privati o commercianti! Tutto è stato fatto a costo zero per gli altri . Unici beneficiari della somma (oltre 3,000,00 Euro), raccolta nella massima trasparenza, sono stati 25 nuclei familiari di Marina di Ginosa che vivono in condizioni difficili. A loro, nel pieno rispetto della privacy, sono stati consegnati pacchi contenenti un vasto assortimento di prodotti alimentari in grado di garantire un Natale dignitoso . Apprezzabile la disponibilità dell’ Amm.ne Comunale, del Parroco Don Renzo Di Fonzo, del Presidente della Pro Loco, Rosario Sassi e della vice Presidente nonché coordinatrice dell’ iniziativa, Rosella Montesano. Tanto impegno da parte degli organizzatori provenienti da varie associazioni di volontariato che hanno saputo dare un servizio alla comunità marinese, con uno slancio altruistico e un entusiasmo veramente encomiabili. E’ stata una gara di solidarietà cui non è mancato l’ apporto di esercenti locali , della Confcommercio e del gruppo Divella.Una esperienza gratificante per chi ha partecipato attivamente all’ iniziativa, una occasione di divertimento per tutti i marinesi e tanti sorrisi in più per le famiglie beneficate dal progetto. Anna Maria Cossu avvenimenti IL COMUNE DI GINOSA VUOLE DONARCI UN FUTURO MIGLIORE “ VOGLIO DONARTI UN FUTURO” è lo slogan adottato dal nostro paese per sensibilizzare la popolazione a differenziare i rifiuti. Così, il 18 Novembre è partito a Ginosa il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Abbiamo detto addio ai vecchi cassonetti, rotti e maleodoranti, ed abbiamo accolto con entusiasmo questi nuovi contenitori nelle nostre case. Così, quelli che prima erano comuni rifiuti ora vengono distinti in organico, carta e cartone, plastica e metalli, vetro, indifferenziato e saranno presto una risorsa indispensabile per l’umanità. Negli stessi giorni un quiz rivolto agli alunni di scuola primaria, è stato pubblicato sul sito Ginosa si differenzia.it a cui, gli alunni della 4ª A plesso Calò, hanno partecipato. Sono stati estratti a sorte Cellamaro Umberto e Bianco Michele facendo vincere alla classe un intervento di ed. ambientale a cura di Capitan Eco e dell’ Assessore all’ ambiente Galante. Capitan Eco ci ha spiegato l’ importanza della raccolta differenziata. Più si differenzia, più si ricicla, limitando, quindi, l’uso di materie prime per realizzare nuovi prodotti. Così facendo, si ridurrà il disboscamento delle foreste, si limiterà l’uso del petrolio, dal riciclo del vetro si otterrà altro vetro e l’organico verrà trasformato in compost. In questo progetto si punta molto sulla partecipazione di noi bambini che aiuteremo genitori e nonni a differenziare in modo corretto. È importante prendersi cura del nostro ambiente, perché questo significa garantirsi un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire. Gli alunni della classe 4ª A Scuola Primaria “G. Calò” Ins. Maria Teresa Quinto n. 1 - 19 gennaio 2013 35 LA SCUOLA A CASA MIA “La scuola a casa mia” è il titolo del progetto di istruzione domiciliare che sarà avviato tra qualche giorno, grazie all’iniziativa dell’Istituto Comprensivo “R.Leone” di Marina di Ginosa, per venire incontro alle esigenze di una bambina marinese affetta da patologie che le impediscono la normale frequenza della scuola. Il servizio di istruzione domiciliare rappresenta un ampliamento dell’offerta formativa che riconosce ai minori malati il diritto-dovere all’istruzione, anche a domicilio, al fine di facilitare il loro reinserimento nelle scuole di provenienza e prevenire dispersione e abbandono scolastico. Tale servizio è parte integrante del “protocollo terapeutico” del minore malato e costituisce una grande opportunità sia sul piano personale, in quanto permette la prosecuzione delle attività di insegnamento-apprendimento, sia sul piano psicologico in quanto contribuisce ad alleviare lo stato di sofferenza e di insicurezza derivante dalla malattia, sostenendo autostima e motivazione. Come è noto, per attuare l’istruzione domiciliare si utilizzano specifici finanziamenti ministeriali in ottemperanza alla legge 18 dicembre 1997 n. 440, erogati dall’U.S.R. Puglia, ma in parte anche fondi dell’Istituzione scolastica. In questo anno scolastico, in risposta ad una richiesta dei genitori di un’alunna di seconda classe di Scuola Primaria, la scuola “R.Leone” ha elaborato un progetto educativo adatto all’alunna impedita alla frequenza scolastica. La piccola sarà supportata, in questo percorso educativo personalizzato, da un gruppo di tre docenti che si alterneranno settimanalmente presso il suo domicilio, secondo un orario consono alle sue esigenze terapeutiche. Ciò consentirà ad E. di continuare il suo percorso di apprendimento, recuperare le competenze disciplinari e ritrovarsi al passo con i suoi coetanei quando riprenderà la normale frequenza scolastica. Naturalmente, in uno spirito di profonda solidarietà e condivisione, non mancheranno, accanto alle lezioni individuali, momenti di scambio amichevole ed attività ludiche con i suoi compagni di classe. I genitori della piccola ringraziano il Dirigente Scolastico Dott.Vincenzo Calabrese per la sensibilità dimostrata e per l’impegno profuso. Rosa Anna Pantone Docente referente del progetto AVIS DI GINOSA ENTRO IL 20 GENNAIO CI SI POTRA’ CANDIDARE PER I NUOVI ORGANI STATUTARI L’assembla elettiva si terrà nel mese di febbraio(saremo più precisi nella prossime uscite) ma per poter dare la propria disponibilità, si ha tempo sino al giorno 20 del corrente mese. La nota recita: “tutti i soci volontari e volenterosi di essere più partecipi alla vita associativa dell’Avis, possono recarsi presso la sede di via Tempio, 40, per dare la loro adesione e firmare il modulo di partecipazione.” Gli Organi che verranno rinnovati nel quadriennio 2013/2016 sono i seguenti: -Consiglio Direttivo -Probi-Viri -Collegio Sindacale -Verifica poteri L’AVIS ricorda, inoltre, che nella giornata di domenica 13, presso il Poliambulatorio di via Palatrasio, a partire dalle ore 8.00, ci sarà una giornata di donazione. Tutti i soci o i nuovi donatori, sono invitati a partecipare. Baldassarre D’Angelo 36 argomenti n. 1 - 19 gennaio 2013 STEP TO DANCE: UN VIAGGIO A ROMA ESPERIENZA DIVERTENTE E FORMATIVA NEL PERIODO FESTIVO PRESSO L’ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI DANZA A ROMA Giovedì 3 Gennaio, partenza da Marina di Ginosa verso Roma,i direttori accompagnano figli e insegnanti in questa nuova avventura. “Romaindanza”, un nuovo evento che si svolge da pochi anni nella bellissima Accademia Internazionale di Danza. Euforici ed emozionati siamo partiti per 3 giorni di strepitoso relax e apprendimento dai “Grandi”della danza: Alessandra Celentano per la danza classica, Pier Brival e Alex Atzewi per il modern jazz in gruppo e passo a due, Giulia Rossitto per la tecnica delle punte e ancora………… per l’hip hop. In una giornata non era possibile poter partecipare a tutti gli stage (che non erano gli unici a disposizione) qui sopra elencati. L’amore per la danza ci spinge avanti e muove ogni cosa nella Step to Dance sia nel lavoro che nell’amicizia che i direttori dimo- Miriana Simone stupisce, cosi’ piccolina piace così tanto da chiederle di partecipare alle lezioni in accademia ogni settimana. Tante soddisfazioni ci ha dato questo viaggio e la grandiosa occasione di poter scattare foto che non possono essere scattate tutti i giorni con i grandi della danza, tra cui la prima Ballerina Carla Fracci, ospite di “Romaindanza”, Giuseppe Carbone e Steve la Chance. Un altro giorno a Roma in piu’ e avremmo potuto conoscere altri insegnanti e apprendere ancor di piu’ ma l’anno lavorativo e’ arrivato ed e’ il momento di continuare a coltivare la danza nella nostra scuola per portare in lei la stessa felicita’, fiducia ed emozioni che hanno regalato a noi questi insegnanti. Davvero Contenti e Carichi,con le C maiuscole, Tina Antonucci e Giacomo Ranaldo, sono pronti a dare il loro tempo e il loro amore! e a molto presto per un’esperienza che coinvolgera’(se ce ne sara’ la possibilità e al di fuori dell’associazione) i tanti soci che vorranno partecipare. Abbiamo viaggiato per noi e per tutti voi allievi! Tina Antonucci strano, che ringraziamo di cuore. Come genitori ci hanno guidati in questa avventura portando a casa crescita artistica, culturale e sorrisi d’amicizia. E che dire del bravissimo insegnante Giacomo Ranaldo? vince un’altra Borsa di Studio! L’insegnante Alex Atzewi riserva per Tina Antonucci e Giacomo Ranaldo per studiare con lui una settimana di lezioni gratuite nella sua sede a Modena. La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente. argomenti n. 1 - 19 gennaio 2013 JUNIORES: A MANDURIA UN GINOSA CORSARO. DOPPIO RUGGITO DI LEONE NEL 2-1 ESTERNO La capolista è battuta. La squadra di Mr Russo dimostra che quando è concentrata e volenterosa, nessuno è imbattibile, neanche il quotatissimo Manduria di Giunta. Il primo tempo si chiude con lo stesso punteggio d’inizio(0-0) ma nella ripresa i ginosini si impongono per 2-0 grazie alla doppietta di Leone. Per i padroni di casa, inutile il gol di Binetti al minuto 87. Nell’intervallo episodio poco consono per una partita di calcio. Il mister Russo viene aggredito verbalmente da alcuni dirigenti del Manduria e per poco non si giunge alla rissa. Fortunatamente non accade nulla ma l’arbitro espelle un dirigente del Manduria e un incredulo Russo. LA GARA Nella prima frazione il Manduria cerca di mantenere il possesso palla, quasi a evitare i tentativi del Ginosa che comunque si rende pericoloso in molte occasioni. Al 10’ Leone scambia con Ribecco ma il suo tiro dal limite termina a lato. Al 15’ è lo stesso Ribecco a sprecare da fuori area. I ragazzi di Russo non sembrano per nulla intimoriti dal Manduria, anzi, sembra che la capolista sia proprio il Ginosa. il Manduria si rende pericoloso con Garibaldi al 20’ ma proprio al momento di calciare, incespica e spreca tutto. Passato il pericolo il Ginosa continua a creare pericoli. Al 23’ Iacoviello, oggi un po’ spento, si libera del diretto avversario e tira in porta dalla trequarti. Pallone che si stampa sulla traversa e torna in campo. Al 30’ è ancora la trasversale a negare la rete. Maggiore calcia da fuori area e trova il legno. Al 40’ il subentrato Bongermino s’invola sulla fascia e crossa. Ribecco e Bozza non riescono a calciare e l’azione sfuma. Sul finire di frazione il Manduria prova a passare in vantaggio con Binetti su calcio di punizione ma Mancino è attento. Termina così il primo tempo. Nella ripresa il Ginosa parte forte al 60’ passa. Leone viene servito da Bozza e deposita in rete. 1-0 e prima gioia stagionale per il “talento” ginosino. Il Manduria è alle strette e subisce la grinta degli ospiti. Al 75’ lo stesso Leone, questa volta imbeccato da Cazzetta (Roberto), supera il portiere con un pallonetto preciso. 2-0 e risultato in cassaforte. Nei minuti successivi si sfiora il tris con Raona e Bozza ma non va. Nei minuti finali la gara si riapre. Punizione di Binetti e palla in rete. 2-1 quando mancano tre minuti. L’assalto finale procura solo tanti traversoni ben sventati da Mancino. Termina 2-1 per il Ginosa. Leone a fine gara ha dichiarato:”dedico queste reti al mister perché mi sta aiutando a maturare. Spero che queste reti non siano le uniche. Una punta vive per il gol”. MANDURIA:Celino, Macrì(dal 65’ Grande), Passiatore, Calò, Dimitri, Galeandro, Pasimeni(dal 70’ Spagnolo), Spadavecchia, Binetti, Maiorino, Garibaldi. A disposizione Pastorelli. Allenatore Giunta GINOSA: Mancino, Pardo, Cazzetta P., Cazzetta R., Bavaro, Paradiso, Bongermino (dal 75’ Raona), Maggiore(dal 77’ Calabrese), Ribecco, Leone(dal 76’ Ratti), Iacoviello(dal 40’ Bozza). A disposizione Santantonio. Allenatore Russo. AMMONITI: Pardo e Passiatore ESPULSI: Spadavecchia al 70’. MARCATORI: Leone al 53’ e al 75’. Binetti all’87’. Baldassarre D’Angelo - FOTO EDUARDO MAGGIORE Nozze d’Oro per Rosa e Cosimo Il 31 dicembre 2012 hanno festeggiato le loro Nozze d’Oro, Rosa Ferrara e Cosimo Pepe. Per celebrare l’anniversario, è stata officiata, da don Rocco, nella Chiesa di San Martino, lo scorso 5 gennaio, una santa messa, nel corso della quale Rosa e Cosimo hanno rinnovato il loro giuramento d’amore, al termine, nella sala ricevimenti l’Imperatore di Puglia, c’è stato un momento conviviale con figli nipoti e parenti. A Rosa e Cosimo gli Auguri dei figli, dei nipoti e degli amici. 37 38 argomenti n. 1 - 19 gennaio 2013 1° CAMPIONATO EUROPEO PER CLUB ATHENE (GRECIA) Giuseppe Gentile di anni 15, figlio del maestro Francesco Gentile, 6°dan di kick boxing di Ginosa ha partecipato con i migliori atleti provenienti da oltre 50 nazioni della federazione olimpica del taekwondo FITA WTF ad Athene (GRECIA) dal 9 al 13 gennaio 2013 alla competizione individuale European Champion nella categoria -51kg cinture nere Junior età tra i 14 e -18 anni. Giuseppe purtroppo per un grosso problema logistico della nave ha disputato il peso mezz’ora prima delle competizioni, dopo un lungo viaggio di 36 ore senza mangiare e dormire per 2 giorni. Comunque riesce lo stesso a battere la Germania e perde con il campione Greco che successivamente ha vinto il titolo di campione Europeo. Manager del Team taekwondo Taranto Massafra Giuseppe Mundo. Prossimo appuntamento campionato italiano Junior dal 1 al 3 febbraio 2013 a Genova. Giuseppe Gentile è iscritto presso l’ASD taekwondo Taranto Massafra del maestro Domenico L’Erario già coach della nazionale del Ghana e convocato per il mondiale WTF in Messico. L’ ASD centro kick boxing Gentile, nella persona del presidente, ringrazia tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla partecipazione dell’atleta Gentile al suddetto campionato e tra questi se ne citano alcuni, in particolare: Marmi e Graniti di Giacumbo Giuseppe via della pace Ginosa; C.I.S.A. SRL Massafra; L’ASD kick boxing e Urban Fighting team Battista di Massafra; Nuovo panificio Castria di Castria Domenico via Vittorio Veneto Ginosa; Farmacia Turi Cosimo corso Vittorio Emanuele Ginosa; Supermercati Catucci & C. by Alter Discount Ginosa & Marina di Ginosa. Le massime del VEGA Che sarà di questa Italia chi lo sa? Un mese. 30 Giorni. 720 ore. Ecco il tempo che resta agli italiani per decidere il loro futuro. Le elezioni politiche entrano nel vivo e la campagna elettorale si mostra in tutta la sua spregevolezza, e cinicità. Non si guarda in faccia a nessuno, e ogni mezzo, anche il più sleale è concesso in questa fase che precede il giudizio dei cittadini. C’è chi attacca in modo deciso tutto e tutti, c’è anche chi si difende ad oltranza nella speranza di convincere i moderati, e infine c’è la minoranza dei candidati che invece di litigare, spiega, argomenta e promette la luna e le stelle. E’ una lotta spietata, ma solo uno ne uscirà vincitore. O non è così? Se consideriamo le ultime proiezioni elettorali, il candidato Premier sarà l’onnipresente Astensionismo. Nessun aspirante parlamentare o senatore, candidato alla carica di presidente del consiglio ha fin’ora raggiunto un gap tale da assicurarsi la vittoria al primo turno. Ci sono i nostalgici Berlusconiani, gli europeisti Montiani, che in ultima istanza hanno fatto alleanza con Casini e Fini, c’è la sinistra Democratica di Bersani a braccetto con il governatore pugliese Vendola, ci sono tanti partiti di destra e sinistra noti come “estremisti”, che sicuramente entreranno in parlamento data la loro rilevanza nel tessuto sociale, molto più dei partiti convenzionali, e poi abbiamo il Movimento di Beppe Grillo che sarà la vera mina vagante di questa tornata elettorale. Tutti vogliono vincere, qualcuno sicuramente ci riuscirà, l’unica mia speranza è quella che non sia a nostro discapito, ma soltanto a nostro beneficio. Il problema del lavoro, della lotta alla corruzione, e lo snellimento dell’intera burocrazia dovranno esser gli obiettivi principe che legano tutti i partecipanti alle prossime elezioni, e non dovranno esserci errori, perché chissà se potremmo recuperarli in futuro. VINCENZO D’ANGELO www.lemassimedelblogvega. blogspot.com eventi sportivi IL TEAM GINOSA C5, RICONQUISTA LA 2ª POSIZIONE Seconda vittoria esterna consecutiva per ilTeam Ginosa, (considerando l’ultima del 2012 contro il R.F.Ostuni), che battendo il V.Conversano nel recupero della 11^ giornata dicampionato, torna al secondo posto in classifica alle spalle del lanciatissimo Cisternino, appaiato al F. Francavilla, e davanti al M. Brindisi sconfitto in casa nell’altro recupero di giornata dal J. F. Castellaneta per 6-7. Buona la gara disputata dai ragazzi di Mr. Noia che sin dalle prime battute fanno capire ai padroni di casa quali sono le loro intenzioni. Il Conversano resiste per 20 minuti alla pressione degli ospiti, grazie alle parate del suo portiere ed agli errori degli avanti ospiti. Ci pensa capitan Vizzielli a sbloccare il risultato 1-0 per il Ginosa, passano pochi minuti e grazie ad una dormita generale il Conversano imbuca un pallone che l’avanti locale trasforma in gol, 1-1. Il T. Ginosa non ci sta e riparte a testa bassa, si scatena il bomber Dell’Isola (alla fine autore di un poker di gol) che riporta in vantaggio i suoi 2-1; è l’inizio della goleada ginosina, vanno ancora a segno Delfino e Dell’Isola, il primo tempo finisce sul 4-1 per il T. Ginosa. Nella ripresa la musica non cambia, mr. Noia ruota tutti i suoi ragazzi dando spazio a chi magari a giocato meno fino a questo momento, intanto continuano ad arrivare i gol, vanno a segno un ottimo Bramo, ancora Dell’Isola e Delfino, la gara si conclude sul 8-1 per il T. Ginosa. Dicevamo buona prova della squadra, che è scesa in campo concentrata e decisa a portare a casa i tre punti che le consentono di tornare al 2° posto in classifica, su tutti il bomber Dell’Isola autore di 4 gol, da rimarcare anche la prova di Lovecchio, Vizzielli, Bramo, D’Angelo e Maggi. Sabato il Team è atteso da un’altra gara ostica contro l’O.F. Martina, squadra da prendere con le molle, nelle cui fila militano giocatori bravi ed esperti, se si vuole continuare a sognare bisognerà fare risultato anche a Martina. TEAM GINOSA: Maggi, Barberio, Vizzielli, Russo, Dell’Isola, Delfino, Bramo, Lovecchio, Vernice, D’Angelo, Maggiore; Reti: Dell’Isola 4, Delfino 2, Vizzielli, Bramo; Addetto Stampa T. Ginosa CLASSIFICA: Futsal Cisternino 37, Team Ginosa 28, Futsal Francavilla 28,Futsal Messapia 27, Jonny Frog castellaneta 2, Oriental Five Martina 22, Olympique Ostuni 22, New Team Putignano 20, Virtus Castellaneta 13, Real Five Ostuni 13, Cocoon Fasano 12, Virtus Conversano 11, Futsal Lecce 7, Tiessezeta Francavilla 3 Baldassarre D’Angelo n. 1 - 19 gennaio 2013 39 COPPA PUGLIA / Superato il Paolo VI nell’andata degli ottavi di finale Ginosa, risultato positivo in Coppa Al “Miani”, il Ginosa supera in rimonta il Paolo VI nell’andata degli ottavi di finale di Coppa Puglia e rimanda la qualificazione tra quindici giorni a Pulsano. Prestazione discreta dei biancazzurri che hanno avuto la pecca di non arrotondare il risultato per essere più tranquilli nella gara di ritorno. Prima frazione equilibrata condita da due reti nel finale di tempo. Partenza determinata dei padroni di casa che, dopo appena due giri di lancette, vanno vicini alla segnatura con Maggi il quale, ben servito in profondità, incrocia con un diagonale velenoso che fa la barba al palo. Quando il match sembra incanalato verso lo 0-0 all’intervallo, al 40’ gli ospiti passano in vantaggio grazie a Margari che sorprende la retroguardia di casa ed interviene su un traversone tagliato dalla sinistra, insaccando alle spalle di Larocca. La reazione ginosina è immediata ed un minuto dopo il risultato torna in parità grazie ad Anzillotta che, ben servito in profondità, elude il fuorigioco e, con un preciso diagonale, fulmina D’Amicis. La ripresa si rivela più emozionante, con il Ginosa a premere ed il Paolo VI ad agire di rimessa. Passano undici minuti e la pressione dei locali viene premiata dalla rete del sorpasso: sugli sviluppi di un angolo, Presicci svetta in area anticipando l’uscita di D’Amicis e firma il 2-1. A quel punto gli ospiti vanno in affanno ed i biancazzurri cercano di affondare i colpi ma, in almeno tre occasioni, non riescono ad arrotondare il punteggio. Con il risultato in bilico, il Paolo VI ci crede ed al 20’ una punizione dalla distanza calciata da Nesca scheggia la traversa, mentre alla mezzora Larocca si oppone con bravura ad una conclusione maligna di Palomba. Sino alla fine non accade più nulla, con la qualificazione rimandata alla gara di ritorno in programma giovedì 24 gennaio a Pulsano. Tabellino della gara (Ginosa-Paolo VI 2-1) GINOSA: Larocca, Zicari, Lombardi, Giosuè, Orfino, Buttiglione (18’ st D’Onofrio), Anzillotta, Collocolo, Maggi, Magno (25’ st Leone), Presicci (32’ st Bozza). A disp.: Mancino, Costantino, Lovecchio, Dragone. All. Pizzulli PAOLO VI: D’Amicis, De Santis C. (47’ st De Santis G.), Minutello, Nesca, Zoppo, Lorè, De Lapis, Carbotti, Margari, Palomba (37’ st Giacovelli), Pulieri. A disp.: Tubercolo. All. Novellino ARBITRO: Mongelli di Lecce. RETI: pt 40’ Margari (P), 41’ Anzillotta (G); st 11’ Presicci (G). NOTE: Ammoniti Larocca, Buttiglione, Maggi e Leone (G), De Santis C. e Zoppo (P). Domenico Ranaldo ([email protected] - www.asginosa.it) 40 n. 1 - 19 gennaio 2013 avvenimenti sportivi PRIMA CATEGORIA / Il 2013 inizia bene per i colori biancazzurri Ginosa ritrova il successo casalingo: Palagiano ko! I biancazzurri, nel nuovo anno, partono col piede giusto e, dopo alcune delusioni interne, ritrovano la vittoria al “Miani” piegando di misura il Palagiano grazie ad una rete di Magno. Buona la prova dei nuovi innesti (Maggi, D’Onofrio, Buttiglione e Collocolo) giunti dal mercato di riparazione che hanno dato vigore e qualità al gruppo. Il nuovo anno inizia bene per i colori biancazzurri. Nel giorno della Befana, il Ginosa ritrova il successo casalingo che mancava dal lontano 7 ottobre 2012 (terza giornata) superando di misura al “Miani” un coriaceo Palagiano grazie ad uno squillo di Magno. Un derby molto combattuto da entrambe le compagini che hanno dato vita ad un match molto intenso e ricco di emozioni. Buona la prova all’esordio dei quattro nuovi arrivi in casa ginosina, giunti dal mercato di riparazione: l’esperto attaccante tarantino Alessandro Maggi, classe 79, proveniente dal Leporano (Promozione), con esperienze nel Castellaneta e Fragagnano dove ha contribuito al salto in Promozione, il centrocampista centrale Tommaso D’Onofrio, classe 85, ex Castellaneta, Castellana, Palagiano, Palagianello ed una breve parentesi anche nel Barletta, il difensore esterno di fascia Luca Buttiglione, classe 83, ex Castellaneta, Castellana, Palagiano e Palagianello, il centrocampista Renato Collocolo, classe 92, proveniente dalle giovanili del Taranto. Prima frazione di gioco meglio interpretata dagli ospiti. Al 10’ Infante ruba palla a Castellano e con un diagonale velenoso lambisce il palo alla sinistra di Larocca. Altra occasione per il Palagiano al 12’ quando Carrieri serve un pallone invitante a De Mare, la cui conclusione a rete trova Larocca sugli scudi. La replica ginosina giunge al 14’ quando, sugli sviluppi di una punizione calciata da Magno, Maggi incorna sottomisura mandando la sfera a lato di poco. Al 22’ Maggi, ben servito in profondità da Bozza, punta la porta e con un destro potente impegna severamente D’Aloia, mentre al 29’ lo stesso Maggi, su azione corale manovrata, filtra nella retroguardia ospite e, da distanza ravvicinata, chiama D’Aloia ad un intervento prodigioso in angolo. Al 37’ Orfino perde la testa reagendo ad una provocazione di De Mare e guadagna anzitempo la via degli spogliatoi: Ginosa in dieci per cinquantatre minuti. Nella ripresa i biancazzurri, nonostante l’inferiorità numerica, tengono bene il campo e crescono alla distanza. Al 3’ Magno, con un diagonale velenoso, lambisce il palo alla sinistra di D’Aloia, mentre al 5’ il Palagiano risponde con Carrieri che, su un traversone tagliato dalla sinistra, manca di un soffio l’appuntamento con il gol. Il Ginosa insiste ed al 12’ la dea bendata rema contro quando D’Onofrio, dal limite, lascia partire una sventola che si stampa sulla parte interna della traversa e rimbalza in campo. Al 34’ Magno tenta fortuna con una staffilata dal limite che impegna severamente D’Aloia, mentre al 36’ D’Onofrio conclude dal limite con la sfera che sorvola di poco la traversa. I padroni di casa premono ed al 39’ sbloccano il risultato: Maggi, ben servito in profondità, lancia nel corridoio Magno che si libera di un difensore e trafigge D’Aloia in uscita con un preciso rasoterra. I minuti finali vedono un forcing confuso e disperato del Palagiano che non produce i frutti sperati. Una vittoria che rilancia il Ginosa in classifica a -4 dalla zona playoff ed a -6 dalla zona playout. Tabellino della gara (Ginosa-Palagiano 1-0) GINOSA: Larocca, Bonsignore (31’ st Buttiglione), Castellano (40’ pt Costantino), D’Onofrio, Orfino, Bozza, Presicci, Maggi A., Dragone, Lovecchio (23’ st Collocolo), Magno. A disp.: Clemente, Giosuè, Anzillotta, Zicari. All. Pizzulli PALAGIANO: D’Aloia, Maggi M., Altamura, Castiglia, Palantone (24’ pt Ossini), Accetta, Scarcia (16’ st Attorre), Di Pierro, De Mare, Carrieri, Infante (23’ st Santamaria). A disp.: Colucci, Ciccarese, Lavarra, Brisicani. All. Schiavone ARBITRO: Fiore di Barletta. RETE: 39’ st Magno. NOTE: Ammoniti Orfino e Dragone (G), Altamura, Accetta, Scarcia e De Mare (P). Espulso al 37’ pt Orfino (G) per comportamento non regolamentare. Domenico Ranaldo ([email protected] - www.asginosa.it) avvenimenti sportivi n. 1 - 19 gennaio 2013 41 PRIMA CATEGORIA / Nonostante due volte in vantaggio, la beffa arriva nel finale Ginosa, impresa sfiorata a Modugno: la capolista trema! La compagine ginosina, nonostante una prestazione sopra le righe e per ben due volte in vantaggio, non riesce a portare a casa un risultato positivo, ma fa tremare l’imbattuta capolista. Ultimi dieci minuti fatali ai biancazzurri, in cui il Modugno riesce a ribaltare il risultato. Domenica, per la prima di ritorno, impegno arduo in trasferta contro un ostico Pezze che sopravanza i ginosini, in classifica, di soli due punti. Prestazione encomiabile del Ginosa che, sul campo dell’imbattuta capolista, incute paura portandosi due volte in vantaggio, ma cede negli ultimi dieci minuti tornando a casa con l’amaro in bocca. Il Modugno, dal canto suo, ha sofferto non poco l’intraprendenza dei biancazzurri e solo per un pizzico di fortuna è riuscito a centrare una rocambolesca vittoria. Partenza determinata degli ospiti che al 16’ si portano in vantaggio con Magno il quale, ben assistito da Maggi, entra in area e, con un preciso diagonale, fulmina Colagrande insaccando la sfera sotto l’incrocio. La reazione modugnese non si fa attendere ed al 24’ Panzarino, sugli sviluppi di un angolo, interviene sottoporta ed insacca, pareggiando le sorti del match. Il Ginosa, comunque, tiene bene il campo e controlla con ordine la gara. Nei minuti finali prima dell’intervallo, il Modugno ha due acuti, prima con Tamma (40’) e poi con Maurelli (42’), ma Larocca è attento e neutralizza le minacce. La ripre- sa ricalca la falsa riga del primo tempo, con entrambe le squadre ben messe in campo e determinate a centrare un risultato positivo. Al 9’ Tamma conclude da distanza ravvicinata impegnando severamente l’estremo difensore ginosino, mentre un minuto dopo risponde Maggi con un fendente maligno dal limite che sorvola di poco la traversa. All’11’ il Modugno va vicino al vantaggio con Tamma, la cui conclusione dal limite si infrange sul palo interno, con la sfera preda del portiere ginosino. Passato il pericolo, i biancazzurri continuano a macinare gioco ed al 24’ trovano il nuovo vantaggio con Lovecchio il quale, sugli sviluppi di una punizione, svetta in area anticipando tutti ed infila alle spalle di un sorpreso Colagrande: 1-2. A quel punto i padroni di casa aumentano la pressione ma gli ospiti controllano con ordine e chiudono ogni spazio. Negli ultimi dieci minuti, però, accade quello che non t’aspetti, con la capolista che, aiutata dalla dea bendata, non solo pareggia ma ribalta il risultato. Al 38’ Bozza respinge corto sui piedi di Tamma lesto ad insaccare, mentre al 44’ Di Bari corregge in rete un cross dalla sinistra per un 3-2 insperato. Il Ginosa non ci sta ed al 47’ Magno, su calcio piazzato dai venticinque metri, manda la sfera verso l’incrocio dove Colagrande ci arriva compiendo una parata “salva-risultato”. Alla fine resta la buona prestazione, per un Ginosa in crescita, che fa ben sperare per il girone di ritorno. Domenica, per la prima di ritorno, i biancazzurri saranno impegnati ancora in trasferta sul campo di un ostico Pezze che sopravanza i ginosini, in classifica, di due punti: zona playoff sempre a -4. Tabellino della gara (Real Modugno-Ginosa 3-2) REAL MODUGNO: Colagrande, Grimaldi, Scardinale, Iurlo, Botta, Scaletta (1’ st Proscia), Maurelli (18’ st Barucchelli), Foggetti, Tamma, Di Bari, Panzarino (14’ st Antonicelli). A disp.: Frisone, Bux, Bozzi, Sciacovelli. All. Di Venere GINOSA: Larocca, Presicci, Bonsignore (45’ st Leone), Lombardi (15’ st Dragone), Buttiglione, Lovecchio, Magno, Collocolo (40’ st Costantino), Maggi, D’Onofrio, Bozza. A disp.: Mancino, Anzillotta, Bongermino, Paradiso. All. Pizzulli ARBITRO: Costa di Casarano. RETI: pt 16’ Magno (G), 24’ Panzarino (M); st 24’ Lovecchio (G), 38’ Tamma (M), 44’ Di Bari (M). NOTE: Ammoniti Tamma (M), Presicci, Lombardi, Buttiglione, Lovecchio e Collocolo (G). Domenico Ranaldo ([email protected] - www.asginosa.it) 42 n. 1 - 19 gennaio 2013 JUNIORES: UNA DOPPIETTA DI BOZZA STENDE IL CENTRO JONICO GINOSA, 29 dicembre 2012, Stadio Teresa Miani Nell’ultima gara del 2012, il Ginosa di mister Russo torna alla vittoria. 2-0 ai danni del Centro Jonico e pratica chiusa dopo cinquanta minuti di gioco grazie alla doppietta di capitan Bozza. Partita poco spettacolare con un fraseggio ottimo ma sterile dei ragazzi di Mr Palmas da un lato, e la capacità di realizzazione(quasi ottima quest’oggi) dei padroni di casa. Nel primo tempo Bozza con un bel colpo di testa supera Camerino, nella ripresa, su assist di Giannini, s’invola e supera ancora l’estremo difensore. Nel finale, partita terminata al minuto 84’ dopo uno sciocco spintone all’arbitro da parte di Gardellicchio. LA GARA Parte bene il Ginosa con Giannini che spreca tutto al settimo. Palla bellissima nel corridoio centrale, ma l’attaccante non imprime forza alla sfera e calcia sul portiere. Al minuto otto, prima sostituzione per Russo. Clemente deve abbandonare il campo per un forte dolore alla caviglia e viene sostituito da Ribecco. Il Centro Jonico risponde con un velleitario colpo di testa di Appeso e con una bella rovesciata di Spagnulo. A queste conclusioni i padroni di casa rispondono con Giannini(cicca malamente), Bozza(altissimo) e Calabrese(di poco a lato). Al 20’ il vantaggio. Bozza viene chiuso da Camerino e sul susseguente cross di Ribecco, lo stesso capitano svetta di testa e batte l’incolpevole portiere in maglia rosa. 1-0 e spettatori finalmente esultanti. Da questo momento il Ginosa cerca il raddoppio e il Centro Jonico prova a pareggiare in almeno due circostanze. Bravissimo Mancino su una punizione di Spagnulo ben calciata, ed è questione di centimetri su un tiro di Appeso. La frazione termine con delle mischie su corner ma senza conclusioni pericolose. Nella ripresa i ritmi calano e il sipario sul match cala al 50’, Giannini serve Bozza che con uno scatto fulmineo supera tutti,e solo dinanzi al portiere, calcia sul secondo palo. Palle in rete e 2-0 che non muterà più. Solita girandola di cambi per i due team e conclusioni che si contano su di una mano. Al 71’ viene espulso Appeso per proteste e il Ginosa sfiora il tris con Calabrese. Al minuto ottantaquattro viene espulso anche Gardellicchio, che in preda al nervosismo spintona l’arbitro Iannella. Lo stesso decreta la fine della gara e molto probabilmente arriverà una lunga squalifica per il calciatore. GINOSA: Mancino, Maggiore(Ratti dal 78’), Cazzetta, Dragone, Santantonio, Paradiso, Calabrese, Bozza, Giannini, Leone(Lombardi dal 70’), Clemente G.(Ribecco dal 8’). A disposizione Clemente A. mister Russo. CENTRO JONICO: Camerino, Giove(Ranieri al 56’), Giannotta, Signorile(D’Andria dal 68’), Pamig, Spagnulo F., La Barbera, Appeso, Santese(De Giovanni dal 80’), Spagnulo R.(Gardellicchio dal 56’), De Paola. A disposizione Sferra. Mister Palmas. ARBITRO: Iannella di Taranto Spettatori circa 150 Baldassarre D’Angelo avvenimenti sportivi JUNIORES: AD ALBEROBELLO IN STILE ISTANBUL: 3-3 IN RIMONTA Alberobello, 5 gennaio- stadio Scianni-Ruggieri Sotto di tre reti dopo quarantacinque minuti, i ragazzi di mr Russo hanno reagito alla grande e per poco, nel finale, non riescono addirittura a ribaltare il risultato. Ancora tre errori individuali e di posizionamento, costringono il Ginosa a subire reti pesanti che compromettono un bel campionato. Questa volta l’orgoglio ha salvato il risultato ma ci vorrà più attenzione per ambire alle prime tre posizioni. Un eurogol di Iacoviello ha riaperto la gara, poi Bozza e Leone hanno acciuffato il pari. Nel finale gli ultimi due citati, sprecano il 4-3. LA GARA Dopo la bella amichevole del giovedì, disputata con i “grandi” del Ginosa e persa 3-2, i ragazzi non sono entrati in campo molto concentrati e nel calcio questo si paga a caro prezzo. Al 10’ Leone perde grossolanamente il pallone e l’attaccante Stanisci, dinanzi a Clemente, lo supera agevolmente. 1-0 per i padroni di casa, e primo svarione dei ginosini. L’Alberobello sfrutta il calo mentale e cerca il raddoppio. Il Ginosa si salva affannosamente ma deve cedere al 25’. Leggera disattenzione difensiva e Greco ringrazia, gonfiando la rete. 2-0 e partita davvero difficile. Bozza prova a spronare i suoi ma l’occasione sfuma, poco dopo Giannini non è freddo dinanzi all’estremo difensore e qualche istante dopo, Iacoviello impegna lo stesso Lippolis con una sforbiciata. Quando tutto sembra destinato al 2-0, l’Alberobello allunga. Iacoviello perde la sfera e Greco si presenta a tu per tu con Clemente. Il portiere respinge ma nulla può sulla ribattuta di Masciulli.3-0 al 45’ e partita in cassaforte. Sul susseguente calcio d’inizio, Iacoviello vede il portiere fuori dai pali e lo beffa con una conclusione davvero incredibile. 3-1 e partita che miracolosamente si riapre. Nella ripresa Russo cambia modulo e passa dal 4-3-3 al 4-3-2-1, spostando Bozza sulla trequarti e mettendo in difficoltà la difesa di casa. Lo stesso capitano sciupa una ghiotta occasione al 55’ ma, al 60’ si fa perdonare. Lancio lungo di Dragone e palla preda del portiere Lippolis, Bozza non demorde e sfrutta il grossolano liscio dell’estremo difensore. Tiro a porta sguarnita e 3-2 clamoroso. I ginosini tentano il tutto per tutto e rischiano di subire la quarta rete ma Clemente sventa in due circostanze. Al minuto 88, Cazzetta lancia per Bozza che a sua volta serve Leone. 3-3 e clima glaciale sugli spalti, mentre, sulla panchina ginosina esplode la gioia. Nei minuti finali Leone e Bozza sprecano il clamoroso 3-4. A fine gara mister Russo dichiara:” Nel calcio ci vuole umiltà e spirito di sacrifico e di intenti. Se si entra così scarichi si rischiano figuracce. Il secondo tempo è andato molto meglio. Ora testa a Manduria.” ALBEROBELLO: LIPPOLIS, CONVERTINI, NEGGIA, LAERA, GIRONIMO, PALASCIAMO, CAROLI, BISCOTTI, STANISCI, GRECO, MASCIULLI. A disposizione De Giorgio, Rotondi, Felice Rande, Abbracciavento, Rotolo, Categana. Mister Girolamo GINOSA: CLEMENTE,RATTI (Pardo dal 50’), GIRARDI, DRAGONE (Cazzetta dal 60’), SANTANTONIO, PARADISO, CALABRESE, BOZZA, GIANNINI (Maggiore dal 50’), LEONE, BONGERMINO (Iacoviello dal 25’). Mister Russo Baldassarre D’Angelo attualità n. 1 - 19 gennaio 2013 Pubblicità pagina intera 43