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EVENTI E COMMENTI
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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La ricchezza dell’intercultura nella scuola
Il nostroIstituto ritiene essenziale il ruolo della scuola per
lo sviluppo della capacità di relazione e di dialogo interculturale.
costumi, i valori e la definizione di realtà sociali che, diversamente,
non si avrebbe l’opportunità di scoprire.
La nostra scuola vede la frequenza di molti ragazzi
stranieri di varie nazionalità. Ogni anno, normalmente,
essi sono accolti e coinvolti nelle attività didattiche e noi
come scuola e comunità marinese cerchiamo di aiutarli a
vivere nel nostro paese dando loro la possibilità di integrarsi
consapevolmente.
Oltre alle normali attività di integrazione e di aiuto,
quest’anno come scuola-polo del C.R.I.T.(Centro Risorse
Interculturali del Territorio) abbiamo avviato un progetto
di intercultura in rete con l’I.C. “S.G.Bosco” di Ginosa,
proponendo a gruppi di alunni stranieri e non, attività di
laboratorio in orario extrascolastico.
Il Progetto denominato“Ti racconto, storie e colori del mio
paese” è nato dalle esigenze degli alunni e delle famiglie, si
è sviluppato in rete con l’I.C. “S.G. Bosco“di Ginosa, per
un inserimento sociale meno traumatico e più efficace per
gli alunni stranieri presenti nelle realtà locali di Ginosa e di
Marina di Ginosa.
È stato accolto con molto entusiasmo sia dagli alunni
stranieri e dalle loro famiglie che dagli alunni italiani.
Le attività si sono svolte per venti ore e sono state
La presenza continua ed in aumento di alunni stranieri, che da
diverso tempo si registra nei vari segmenti scolastici del nostro
Istituto Comprensivo “R. Leone” di Marina di Ginosa, in quanto
portatori di realtà e dimensioni diverse sul piano soggettivo e
culturale (lingua, vissuti personali, usi, costumi, religioni…),
va considerata come una risorsa da valorizzare ed integrare nel
corso del normale iter scolastico e come opportunità di ricchezza
e di stimolo per la formazione di tutti gli alunni. La crescita e
l’arricchimento culturale costituiscono gli aspetti di maggiore
importanza ed i più rilevanti benefici apportati alla scuola dalla
presenza degli alunni stranieri. Tale presenza, infatti, produce
nella istituzione scolastica, negli alunni e, anche se con valenze
diverse, nei docenti e nelle famiglie, un bagaglio di conoscenze
ed un’ “apertura mentale” che si esprime sotto numerosi aspetti
e forme concrete e specifiche che, nell’insieme, permette di
conoscere in maniera diretta e più semplice le tradizioni, gli usi, i
articolate in tre laboratori: linguistico-espressivo, artisticopittorico, di convivenza civile; hanno visto la partecipazione
di circa 50 alunni di scuola primaria e secondaria di primo
grado e di alcuni genitori.
I docenti che hanno seguito i gruppi sono stati i proff.:
F.Carlino, R.Pietroforte e D.Restuccia.
Pur considerando il breve tempo in cui si è svolto il progetto,
si può senz’altro asserire che sono stati raggiunti gli obiettivi
prefissati e che da parte degli allievi è stato manifestato un
alto livello di gradimento.
Il prossimo anno con l’esperienza acquisita saranno
offerte altre attività e si terrà conto delle esigenze degli allievi
stessi, cercando di promuovere il dialogo, mai come in questo
tempo essenziale per rendere più umana la globalizzazione
ed il villaggio unico a cui tutti noi apparteniamo.
Prof.
Gianbattista Mauro
Dirigente Scolastico
EVENTI E COMMENTI
7° CONCORSO ONDE
MUSICALI : VINCE GINOSA
Primo trofeo per
il Coro Stabile
della Terra delle
Gravine
Ancora una data da incorniciare per Symbola. Sabato
3 Giugno 2006, il suo coro vince, per la sua categoria, la 7°
edizione del Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Onde
Musicali” di Taranto. Primo trofeo per la formazione ginosina,
che premia un lungo lavoro di preparazione, svolto con grande
diligenza ed entusiasmo. Negli ultimi giorni, infatti, più volte la
sede di Symbola ha visto il suo coro impegnato in lunghe prove,
durante le quali nulla è stato lasciato al caso. Dall’intonazione, alla
pronuncia, all’emissione, alla postura tutto è stato perfettamente
calcolato, provato e riprovato. Curato come sempre dalla Maestra
Roberta Delliponti, il coro ha inoltre avuto la fortuna di avere come
collaboratore al pianoforte Gabriele Semeraro, eccellente pianista,
artista eclettico che con il suo “sound” ha saputo coinvolgere il
coro in una pregevole interpretazione dei brani in repertorio.
Per la cronaca, il coro ha presentato in concorso quattro
Gospel: I Recommend, Come Holy Spirit, He Loved Me Enough,
L’Unica Speme. Veniamo alla gara. La convocazione era fissata per
le ore 10.30, ma alle 9.30 il Coro era già nei locali dell’Associazione
Jole Corigliano, sede del Concorso. L’esecuzione però slittava
addirittura alle ore 14.00, a causa dell’alto numero di concorrenti
in gara per le varie categorie. Dopo una lunga attesa, quindi,
arrivava il momento per i nostri che, seppur stanchi per la lunga
anticamera, si esibivano in una performance davvero pregevole,
con la stessa Maestra nelle vesti solista per l’ultimo brano, chiuso
con un fragoroso “Oh Yeah!”.
A questo punto, la Commissione, formata da importanti
musicisti e presieduto da una celebre cantante, docente presso il
Conservatorio di Foggia, si riuniva a porte chiuse per deliberare.
Dopo quasi un’ora di attesa, alle 14,50 l’annuncio: per la categoria
“C” 1° Premio non assegnato, 2° Premio al Coro Stabile della
Terra Delle Gravine, unica formazione premiata per la categoria
e quindi vincitrice con punti 90/100. A questo punto esplosioni
di gioia e grandi feste che continuano poi a pranzo (alle 15.30!)
presso un locale tarantino, riservato interamente al Coro.
La Maestra Delliponti non era però completamente
soddisfatta: per lei il Coro meritava addirittura qualcosa in
più! Poco male, il risultato è già dei più lusinghieri, per questa
formazione che, ricordiamo è nata da un’idea di Elena Clemenza
(attuale “manager”) solamente 8 mesi fa.
L’occasione di questo premio servirà sicuramente da
stimolo a migliorarsi e ad ambire a traguardi ancora più prestigiosi.
Sempre però con il piacere di fare musica e stare insieme in
amicizia. Come sempre, da Symbola.
Gabriele Maggi
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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Michelina, il nuovo
Presidente. I
cinquant’anni de
“La Casa Sollievo
della Sofferenza”:
fatti e avvenimenti
su cui riflettere
Il mese scorso è stato eletto l’undicesimo Presidente della
Repubblica italiana.
Emozionato e a tratti commoventi, il capo dello Stato
uscente, Ciampi, ha dato l’incarico al nuovo presidente, senatore a
vita, Giorgio Napolitano e insediandolo al Quirinale, ha consegnato
il popolo italiano al messaggio del nuovo Capo dello Stato che ha
prestato giuramento e ha dichiarato solennemente di essere orgoglioso, che sarà fedele al popolo e che sarà il presidente di tutti: di
chi lo ha eletto e di chi non lo ha votato, sapendo dare garanzie,
sicurezza e cultura a tutto il Paese.
Dopo qualche giorno Romano Prodi, neo presidente del
Consiglio, con tanta pazienza e altrettanta fatica, riesce a formare il
suo governo. Anche questi anni saremo governati dal centro sinistra.
Il centro destra non si rassegna alla sconfitta, tra fischi e parole
pesanti hanno fatto l’augurio (al nuovo governo) di non durare a
lungo, e Prodi, con rassegnazione ha risposto di non trovarsi di
fronte ad una opposizione dura ma di fronte a maleducati.
A questo punto dò ragione a don Franco Conte che dice,
nel numero del 22 aprile scorso, che un parlamentare non si può
confrontare con un impiegato qualsiasi; oltre al fatto che i politici
godono di notevoli privilegi che fanno elevare ancora di più i
guadagni e, aggiunge, perché sporcarsi le mani in affari che nulla
hanno a che vedere con la fiducia che i cittadini hanno riposto nel
loro mandato? È vero che la poltrona fa comodo a tutti ma sarebbe
anche il caso di darsi delle regole, senza litigare continuamente e
cercando di governare serenamente per il bene del Paese.
***
Un giorno speciale per San Giovanni Rotondo in cui la
Casa Sollievo della Sofferenza, Istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico-ospedale, voluto da Padre Pio nel 1956, compie 50 anni.
Forse è l’unico ospedale della regione Puglia che è funzionante sotto
tutti i punti di vista. L’ospedale segue gli insegnamenti di san Pio
che prima di essere proclamato santo, da papa Giovanni Paolo II, fu
sempre al fianco della gente sofferente. Forse per questo è uno tra
i santi più amati in tutto il mondo. Il 16 giugno del 2002, alla sua
santificazione in piazza San Pietro, a Roma, erano presenti 30.000
devoti giunti da ogni parte del mondo per essere testimoni della
glorificazione di un grande uomo di chiesa che accende la fede in
ogni angolo del mondo.
Michelina Dell’Aquila
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na
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
D – DIFRANCIA
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Rubrica
a cura di
don Franco
Conte
edi
z
ion
ea
Il
Vocabolario
di
Dio
ta
EVENTI E COMMENTI
Mi sta succedendo un fatto
strano: sto riscoprendo P. Annibale M.
Difrancia.
“Chi è costui?”, si chiederà il
mio unico lettore. È il fondatore dei PP.
Rogazionisti e delle Figlie del Divino
Zelo, canonico messinese, qualche anno
fa proclamato santo da Giovanni Paolo II
(la memoria liturgica è stata fissata per il 1
Giugno di ogni anno).
Non ho mai negato quanta
parte egli abbia avuto nella mia scelta di
farmi prete, ma per lunghi anni devo aver
dato per scontato questo mio rapporto
con P. Annibale, al punto da seppellirlo
nell’inconscio. Ora, che in occasione
della sua festa mi è stato chiesto di fare
una conferenza su di lui, è come se avessi
riscoperto certe radici tenute coperte da un
terreno troppo stratificato. Mi rendo conto
che alcune caratteristiche di questo santo
costituiscono un ideale di prete secolare più
che mai attuale ed attraente. Può sembrare
strano che un fondatore di Congregazioni
religiose sia un modello di spiritualità e di
pastoralità secolare, eppure questo accade
spesso nella storia ed è un fatto che mi ha
sempre colpito.
La distinzione tra religiosi, laici e
sacerdoti secolari non è una classificazione
nella Chiesa e tanto meno è una divisione
classista. È, invece, un segno di ricchezza,
di pluralismo di vocazioni all’unica santità.
È bello, dunque, vedere che spesso i
cammini si intersecano e si sovrappongono,
senza tuttavia disturbare le varie specifiche
vocazioni e i cammini.
Personalmente a suo tempo
ho abbandonato la vocazione religiosa
perché profondamente avvinto alla tipica
condizione del prete diocesano, ma ciò
non mi impedisce di apprezzare, ammirare
e sentire la bellezza e il carisma della
vita religiosa. Ciò che invece non capisco
è la chiusura, i compartimenti stagno,
le distinzioni che sono divisioni vicine,
talvolta, a larvate forme di razzismo
spirituale.
Insomma questo prete vivace,
attivo, immerso nel “secolo”, eppure unito
a Dio come pochi altri è un esempio vivente
di una felice convivenza di ideali e di
vocazioni, che trova singolare realizzazione
nelle sue fondazioni religiose, ma che
diventa anche modello di spiritualità più
che mai attuale per i preti secolari.
Capisco che al mio unico lettore
queste possono sembrare riflessioni fuori
del tempo. Ma perché mai? Certo non è
indispensabile alla salvezza dell’anima
conoscere la distinzione tra “clero secolare”
e “clero religioso” o tra vita consacrata nel
mondo e vita consacrata nel convento, ma
perché dobbiamo continuare a rinunciare a
proporre a tutto il popolo di Dio l’immensa
ricchezza di vocazioni che esiste nella
Chiesa?
P. Annibale chiamava con fiducia
i suoi ragazzi, scartati da tutti, ad essere
cristiani, ma prospettava loro, appena era
possibile, anche la possibilità di farsi prete.
E lo faceva con un’attrattiva speciale:
era profondamente prete, era contento di
esserlo e manifestava continuamente questa
sua gioia di essere prete. Era una gioia
contagiosa, che (come egli stesso sollecitava
nei suoi primi seguaci) diventava un vero
e proprio seme vocazionale. Ora ricordo
che anche questo fu un motivo del fascino
che scoprii in tempi lontani nel “Santo del
Rogate”.
Un altro aspetto è quello
della sintesi tra vita attiva e preghiera,
che P. Annibale ha realizzato in modo
straordinario. Egli era un prete come lo
siamo quasi tutti noi oggi: indaffaratissimi,
presi da mille impegni spirituali e temporali,
contesi tra predicazioni, viaggi, doveri di
ministero ed incombenze burocratiche,
tecniche, professionali. Qualcuno ha detto
che P. Annibale, oltre ad essere un bravo
prete, un eccellente educatore, un superbo
oratore e scrittore, un fine mediatore anche
politico e diplomatico, era anche un grande
manager. Dunque ci siamo: sembra un
prete dei nostri giorni! Eppure fu un uomo
di intensissima preghiera, realizzando così
quel difficilissimo equilibrio tra preghiera
ed azione, per cui, se deve esserci il tempo
della preghiera, se non deve mai mancare
una vita di preghiera, bisogna però riuscire
a trasformare ogni cosa in preghiera,
compresi i viaggi, le anticamere, il lavoro, la
lettura dei giornali, i rapporti col prossimo,
compresi quelli burocratici o professionali,
così da inventarsi una preghiera di vita.
Fu tanto uomo di preghiera da
lasciare a suoi seguaci un quarto voto:
quello della preghiera, appunto. La
preghiera per le Vocazioni.
Ma se compito essenziale e
primario dei Rogazionisti e delle Figlie
del Divino Zelo è quello di pregare per le
vocazioni, questo compito non si esaurisce
nell’ottenere “operai per la messe”, ma
si traduce in un impegno personale e
comunitario a “farla da buoni operai”
(come amava sollecitare il Difrancia).
Ecco, devo proprio a P. Annibale
il merito d’aver capito che la preghiera non
sistema le cose in modo semplicistico; la
preghiera, piuttosto, mette in moto qualcosa
di inarrestabile, attizza un dinamismo di
consapevolezza e responsabilità. No, la
preghiera non è mai “conclusiva” ma, come
al solito, si risolve in un “fare”. Attraverso
la preghiera Dio ci dà da fare. E il fare
diventa anche testimonianza luminosa,
illustrazione e, quindi, invito, proposta,
provocazione per tutti.
Il cristiano che prega si rende
conto che non si tratta di uno scherzo. Non
è possibile barare al gioco: quando prega,
firma delle cambiali che – a scadenza
immediata – vengono poste all’incasso
dei fatti, della vita, dei gesti concreti.
Insomma, viene condannato a vivere la
propria preghiera, a tradurre nelle azioni
quotidiane ciò che ha pregato. Hai pregato
“Manda, o Signore, apostoli santi nella
tua Chiesa”? Forza, rimboccati le maniche
e datti da fare a…produrre santità. E su
questo P. Annibale non intendeva scherzare
proprio.
Don Vincenzo Caudo, messinese
anch’egli, al termine della sua deposizione
durante il processo di canonizzazione
di P. Annibale, intendendo forse
“ridimensionare” l’immagine del Difrancia
e minimizzare il valore di modello, disse
una cosa stupenda: “Per conto mio, penso
che la fama della sua santità non sia altro
che il buon odore di Cristo lasciato da
tutte le persone buone nel loro ambiente”.
Perfetto.
Il guaio è che non sono numerose
le persone che, come P. Annibale, si
lasciano dietro il buon odore di Cristo.
EVENTI E COMMENTI
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Rubrica a cura
di Roberto Muscolino
Rendiamo Windws
sicuro...
Continua
Le altre impostazioni di default sono corrette, a meno che un utente esperto abbia
voglia di modificare a proprio piacimento
alcuni settaggi. L’antivirus è ora attivo e
funzionante; lo si può testare scaricando il
file di test HYPERLINK “http://www.
eicar.org/download/eicar.com” \t “_blank”
EICAR. Dal sito. HYPERLINK “http://www.
eicar.org/download/eicar.com” www.eicar.
org/download/eicar.com . Se l’antivirus segnalerà un virus è tutto nella norma, non c’è
nessuna infezione ma, al contrario, l’antivirus
sta funzionando perfettamente. Il file EICAR
è solo un file di test, assolutamente innocuo,
utilizzato per verificare il funzionamento dei
software antivirus.
É d’obbligo comunque segnalare, oltre ad
Antivir, la presenza di altri due antivirus free:
HYPERLINK “http://www.avast.com” \t
“_blank” Avast e HYPERLINK “http://
www.grisoft.com” \t “_blank” AVG.
Finita l’installazione dell’antivirus si procede
all’installazione del firewall. La domanda che
molti utenti si chiedono durante questa fase
spesso è: come mai c’è bisogno dell’installazione di un firewall se Windows XP con il
Service Pack 2 già include un firewall?
Il firewall incluso in Windows XP Service
Pack 2 è un firewall con funzioni di filtering
dall’esterno verso l’interno e dall’interno verso
l’esterno. Tuttavia quest’ultima funzionalità è
sviluppata in maniera poco sicura, permettendo alla maggior parte dei malware di potersi
connettere verso l’esterno.
Tra i firewall free a disposizione, tanti in effetti
e ognuno con le proprie caratteristiche che
lo rendono più appetibile rispetto ad altri, la
scelta è ricaduta su Zone Alarm, scaricabile dal
sito: HYPERLINK “http://www.download.
zonelabs.com/bin/free/1220_itti/zlsSetup_61_744_001_it.exe” www.download.
zonelabs.com/bin/free/1220_itti/zlsSetup_
61_744_001_it.exe . Il fatto che si tratti di
un prodotto ancora in sviluppo e supportato,
con localizzazione in lingua italiana, di facile
comprensione, sono le carte a favore della
scelta del prodotto di Zone Labs.
Una volta scaricato, l’installazione procede
rapida e alla conclusione viene chiesto di
avviare il firewall. Dopo alcune configurazioni
iniziali il pc verrà riavviato.
Al successivo start up Zone Alarm è pronto a
proteggere, segnalerà attraverso dei “fumetti”
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
quando un programma tenta di accedere ad
Internet, così da permettere all’utente se bloccarlo o lasciarlo accedere alla rete globale.
A firewall funzionante è ora possibile disattivare il firewall di Windows. Per fare ciò si accede
quindi al pannello di controllo, cliccando su
Centro di Sicurezza PC. Basta infine cliccare
alla voce Windows Firewall e selezionare la
voce “Disattivato”.
La semplicità di Zone Alarm, unita al fatto
della localizzazione in lingua italiana, lo
rendono facilmente apprendibile a tutti gli
utenti e, tuttavia, anche senza una grande
opera di configurazione manuale, il firewall
risulta già pronto per poter difendere il pc
senza particolari problemi.
Sono tanti i firewall free alternativi a Zone
Alarm, così tanti che elencarli sarebbe quasi
impossibile.
Finita l’opera di rafforzamento principale della
sicurezza del pc, si procede con l’individuazione dei punti deboli dai quali potrebbero
sorgere possibili attacchi o rischi all’integrità
del proprio pc.
Ovviamente oggi, nel bel mezzo dell’era di
Internet, il veicolo principale di infezione
sono le e-mail e il browser. Se per le e-mail
basta avere un po’ di cautela senza lasciarsi
ingannare da strani allegati invitanti, per il
browser è sicuramente più complicato visto
che la maggior parte delle volte avviene tutto
senza intervento dell’utente. Internet Explorer è in assoluto il più utilizzato browser al
mondo, una posizione che si è guadagnato
grazie all’integrazione con il sistema operativo
Windows e che lo rende avvantaggiato rispetto
agli altri browser.
Proprio per la sua vastità di utilizzo questo
browser è il più esposto agli attacchi dei bug
hunters e dei malware writers, cioè coloro
che scoprono le vulnerabilità del programma
e coloro che sfruttano queste vulnerabilità per
scopi malvagi. Attualmente, secondo le statistiche del noto sito di sicurezza Secunia.com,
sono 20 su 100 i bug di Internet Explorer che
no sono ancora stati sistemati da Microsoft. Un
numero enorme, condiderato l’ampio bacino
di utenti che il browser ha.
É per questo che risulta necessario, rafforzare il browser con altre misure di sicurezza.
Per fare ciò, si può ricorrere al programma
freeware HYPERLINK “http://www.
javacoolsoftware.com/spywareblaster.
html” \t “_blank” Spyware Blaster, prodotto da Java Cool Software, scaricabile dal
sito: HYPERLINK “http://www.javacoolso.
com/spywareblaster.html” www.javacoolso.
com/spywareblaster.html . Questo programma permette di rendere più sicuro Internet
Explorer bloccando l’accesso a pagine web
che risultano essere nocive; un’altra funzionalità delsoftware prevede l’intercettazione
di possibili installazioni di spyware, adware,
hijackers, dialers e altri malware basati sui
controlli ActiveX.
Una volta scaricato e installato, bisogna
immediatamente effettuare l’aggiornamento
del database e poi attivare tutte le protezioni
per Internet Explorer. Gli aggiornamenti del
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programma sono manuali, per cui bisogna
ricordarsi ogni due settimane almeno di provvedere all’aggiornamento del programma.
Altrimenti, a fronte di un piccolo pagamento,
è possibile avere gli update automatici.
Oltre a Spyware Blaster corre in aiuto il programma antispyware Spybot Search & Destroy
che, oltre ad essere utile come anti-spyware
per controllare il pc, include una funzione di
immunizzazione di Internet Explorer in aggiunta a quella fornita da Spyware Blaster.
Anche in questo caso, una volta installato il
programma, risulta necessario effettuare gli
aggiornamenti - come ci indica la guida al
primo avvio del programma - e andare poi
alla voce immunizza. Qui basta cliccare sul
tasto “Immunizza” con una croce verde a
fianco. Un messaggio ci informerà l’avvenuta
immunizzazione.
Anche Spybot non include aggiornamenti
automatici, per cui anche per questo software
c’è bisogno di un intervento manuale ogni due
settimane almeno. Sebbene Internet Explorer
rinforzato secondo quest’articolo può fornire
un discreto margine di sicurezza, non si può
sorvolare sul fatto che esistono altri browser,
free e ottimi, che possono garantire una sicurezza di gran lunga maggiore.
Il consiglio è infatti quello di utilizzare
uno dei due browser alternativi più famosi:
HYPERLINK “http://www.mozilla.org” \t
“_blank” Mozilla Firefox o HYPERLINK
“http://www.opera.com” \t “_blank” Opera.
Secondo le statistiche Secunia, infatti, Firefox
ha solo 4 vulnerabilità non sistemate su 30,
mentre Opera attualmente ha sistemato tutte
e 13 le vulnerabilità individuate nel corso di
questi anni.
Finita la l’ottimizzazione del sistema, è arrivato il momento di riavviare il pc e utilizzare l’account utente limitato creato ad inizio articolo.
Con pochi passi è stato possibile rafforzare
in maniera adeguata il proprio pc, anche se
si è ben lontani dalla certezza di avere il pc
completamente protetto ed esente da worm,
spyware, trojan e malware generico.
Nascono ogni giorno nuove minacce, sempre più avanzate e studiate per bypassare le
attuali misure di sicurezza. É per questo che
è necessario tenersi sempre il più aggiornati
possibili.
Ma d’altronde, se è vero che non è praticamente possibile assicurare una sicurezza totale
nel corso del tempo, è altrettanto impossibile
pretendere di poter navigare in un oceano senza
aver prima sistemato tutti i possibili buchi
presenti nella barca per evitare di affondare.
É questo lo scopo che ci poniamo: fornire una
guida, semplice e banale per chi si intende di
pc, ma che possa essere presa come punto di
riferimento per la maggior parte degli utenti
che, installato il sistema operativo, vorrebbero sapere come poterlo rendere più sicuro
e tenendosi alla larga quante più minacce
possibile.
Quelli spiegati precedentemente sono semplici consigli, che tuttavia vengono spesso e
volentieri ignorati perché considerati inutili.
EVENTI E COMMENTI
Ai confini della …
Basilicata
Una strada provinciale tra erba alta
e pochissima segnaletica.
Cari automobilisti, anzi, “carissimi” automobilisti, ormai
è da tempo che abbiamo imparato
a rispettare i limiti di velocità,
ad usare il giubbino arancione
quando la nostra utilitaria è in
panne e a rispettare regole ben
precise per non farci togliere
i punti dalla patente. Noi ci
stiamo adeguando, ma le nostre
strade si stanno adeguando a
noi? Sono abbastanza sicure?
Sono accessibili? Esiste una
strada provinciale che mi
lascia perplessa, dove i limiti
di provincia possono mettere a
confronto due regioni, la prima
si chiama Puglia e la seconda
Basilicata. Ci sono automobilisti
che preferiscono percorrere la
S. S. 580, attraversare Laterza
e poi la S. S. 7 per arrivare a
Matera, ma altri hanno sempre
scelto una via alternativa. La
strada della quale vi parlo è la
S. P. 5, spesso percorsa da auto,
pullman, trattori, camion ….
Questo articolo è fonte
di una riflessione fatta circa
due settimane fa, percorrendo
proprio quella strada provinciale
tornando da Matera.
Fateci caso, guardate
bene cosa accade arrivati al
confine di regione. Ad aspettarvi
alla fine delle curve c’è un cartello
azzurro, dove la Basilicata è
sbarrata da una linea rossa e la
Puglia vi dà il benvenuto …benvenuto si fa per dire. Appena si
supera questo confine, tutto svanisce, la segnaletica orizzontale
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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non c’è più, a sinistra il cartello con il numero utile dei Carabinieri
è piegato e coperto dalla folta vegetazione (per chi ancora riesce a
vederlo), la visibilità alle curve è minima in quanto le erbacce sono
ormai arrivate ad altezza d’uomo, l’incrocio per andare a Laterza,
composto da una piccola rotonda, se così si può definire, non è
mai stato sistemato. Ci vuole prudenza, percorrendo e facendo
sorpassi su questo tratto di strada, soprattutto tenendo a bada la
frettolosa voglia di accelerare per arrivare prima a destinazione.
Ma la nostra provincia che fa? Quale manutenzione
realizza per le nostre strade provinciali?
Ho contattato telefonicamente il Geom. Mario Sini,
responsabile della manutenzione
strade della Provincia di Taranto.
A lui ho chiesto della possibilità,
almeno a lunga scadenza,
della sistemazione della S. P.
5. Il Geom. Sini mi ha parlato
dell’attuale mancanza di fondi
per la sistemazione totale sia della
segnaletica verticale sia di quella
orizzontale. La Provincia si sta
occupando della risagomatura
e della bitumazione del manto
stradale della S .P. 1, che collega
Ginosa
a
Montescaglioso.
L’unico programma, per ora,
riguardo i futuri lavori sulla S. P.
5 è la realizzazione al più presto
della segnaletica orizzontale.
Speriamo solo che il budget
della Provincia possa, anche
se in parte, un giorno risanare
un percorso che in molti fanno
spesso anche più di una volta al
giorno.
A questo punto comincio ad
avere qualche certezza in più …
meglio passare dall’altra parte
della barricata, per essere riveriti
e coccolati dalla piccola, ma
efficiente, Regione Basilicata
… o no? Fate un po’ voi, ma
le riflessioni sono rimandate al
superamento della S. P. 5, perché
con tutta la manutenzione da fare,
rischiate di finire fuori strada.
Questo è poco ma sicuro.
Mariacarmela Ribecco
pubblicità metronotte
EVENTI E COMMENTI
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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Un sentimento tutto virtuale!
Internet, l’amore che nasce in rete!
Com’è cambiato il modo di vivere i sentimenti e com’è
facile ritrovarsi davanti ad un monitor ad immaginare i lineamenti
di un nick name. Questo è quello che
accade a chi naviga, all’inizio per lavoro
o per puro divertimento, ritrovandosi
innamorati di un nuovo amico conosciuto
in rete. Molti esperti si sono chiesti perché
un sentimento come l’amore possa navigare
su internet così velocemente. Per esempio,
secondo il Prof. Cantelmi, presidente della
Società Italiana di Psicologia, sono oltre un milione le donne
coniugate che avrebbero una relazione sulla rete. E’ un fenomeno
in crescita, anticipato anche da una precedente ricerca che stima
in circa tre milioni gli italiani che utilizzano costantemente le
chat (cioè si collegano per almeno due ore al giorno) dei quali
circa il 70 per cento è di sesso femminile. Si parla di donne dai
20 ai 45 anni, in carriera, con una buona posizione sia sociale che
economica; al contrario di quanto si possa pensare non sono prive
di una compagnia stabile ma cercano via internet la novità e la
possibilità di poter approfondire in questo modo un rapporto più
intimo e profondo. Diverso, al contrario, è l’approccio maschile
agli amori virtuali: ‘’ Ben 7 uomini su 10 frequentatori di chat - ha
affermato Cantelmi - vogliono, infatti, conoscere le compagne in
rete e sono alla ricerca di relazioni sessuali ‘’. E se aumentano i
tradimenti via chat, in crescita sono anche le nuove separazioni
da “amante virtuale”: ‘’Il primo divorzio a causa di una relazione
in rete - ha affermato Cantelmi - risale al 2000 e, da allora, sono
state almeno una decina le separazioni determinate dagli amori via
Internet ‘’.
La curiosità nasce, quando decidiamo di incontrare delle
persone comuni e chiedere loro “cosa pensate degli amori nati in
Nunzio Santantonio
rete?”, queste sono state le loro risposte …
Un ragazzo di 29 anni: Io ho chattato qualche anno fa,
avevo appena acquistato il p.c. e avevo anche una gran voglia
di navigare. In quel periodo ho comunicato con
molte ragazze, scoprendo che erano più le donne
sposate a cercare uomini in rete che i single. Era
facile trovare donne disposte solo a conoscerti
per un’avventura a scopo sessuale. Una volta ho
dato il mio numero di cellulare ad una ragazza,
aveva iniziato a riempirmi di chiamate, è stato
difficile riuscire a farmi lasciare in pace da lei …
da quella volta non l’ho più fatto. Ci sono amici
che si sono sposati conoscendo persone in rete,
alcuni si sono lasciati dopo poco, altri invece
ritrovandosi in casa figli della quale la compagna
non aveva mai parlato. C’è solo una bella storia
che ho voglia di raccontare e che poi è anche
andata a buon fine. Un mio amico, una sera di
alcuni anni fa, dopo aver lasciato l’ex fidanzata,
prendendo il cellulare, aveva mandato degli sms
ad alcuni numeri fatti a caso in cui si proponeva
per una nuova amicizia. A rispondere al suo sms è
stata la sua attuale compagna, adesso sono sposati
ed hanno un bimbo meraviglioso. Che l’amore possa nascere in
rete? Può capitare.
Una ragazza di 24 anni: io navigo pochissimo ed
esclusivamente per lavoro. Non credo agli amori virtuali. Quelli
che lo fanno, secondo me, sono soggetti incapaci di sostenere delle
relazioni reali. Se io decidessi di trovare un compagno non lo farei
utilizzando la rete. Non giudico chi lo fa, ma io in prima persona
non cercherei mai l’amore così.
Una ragazza di 15 anni: io non ho mai avuto voglia di
chattare, né tanto meno la curiosità di farlo. C’è un’amica della
mia stessa età che lo fa spesso, invece, e comunica su internet
tramite forum o messenger. Conosce dei nuovi ragazzi e poi
coltiva amicizie a distanza.
Un uomo di 55 anni: io navigo per lavoro e leggo
spesso di incontri tramite la rete. Vorrei solo dare un consiglio a
quei giovani che decidono di frequentare e poi di conoscere dal
vivo le persone con cui comunicano. Spesso chi comunica con
voi mente sulla sua professione, sulla descrizione fisica e a volte
anche sulla sua natura sessuale. Se decidete di incontrare qualcuno
fatelo in un posto pubblico e soprattutto non createvi degli ideali
irraggiungibili, questo può portare solo a delle grandi delusioni. Io
in prima persona dubito molto degli amori virtuali, non ne sento
l’esigenza e quindi non cerco nuove esperienze in tal senso.
Questo articolo è stato realizzato con la curiosità di
sapere cosa pensassero le persone reali dell’amore virtuale. Di
questo nuovo modo di vivere i sentimenti, cercando di capire
il perché i giovani siano sempre più alla ricerca dell’amore in
rete. Ma l’amore non ha davvero più limiti? Sicuramente il
feeling può nascere ovunque, anche davanti ad un p.c.. Siamo
o non siamo nel nuovo millennio, dove la comunicazione non
ha più confini? L’importante è usare, non solo il cuore, ma
anche la testa, comunicando con un nuovo ed affascinante …
nick name.
Mariacarmela Ribecco
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
32
Al XVI Cammino di Fraternità delle
Confraternite delle Diocesi d’Italia
c’eravamo anche noi!
Si, dal 2 al 4 Giugno, anche noi con i nostri gonfaloni,
vessilli e divise della Confraternita dei Santi Medici, siamo stati a
Lanciano, nella provincia teatina, per testimoniare “ Gesù Risorto
e Speranza del mondo”.
Nonostante il cielo velato e qualche scroscio di pioggia, la
cittadina di Lanciano ha visto riversarsi nelle sue strade un nugolo
di persone che, con diligente ordine e solenne rispetto, dopo aver
partecipato alla santa Messa, ha sfilato lungo le principali vie
cittadine tra un’ armoniosa lirica di preghiere e canti.
Non pensavo di trovarmi davanti ad una cosi grande e
partecipata manifestazione. Per un attimo il mio pensiero e ritornato
agli studi sulla grande fioritura culturale del Rinascimento e
l’eccezionale diffusione, in questo periodo, delle rappresentazioni
festive sia sacre che profane che in Italia sviluppò un protocollo
pieno di significato che le confraternite religiose o i singoli
quartieri rispettavano, in occasione di grandi feste e ricorrenze
civili e religiose.
Un passato che oggi vede uomini, donne, ragazzi,
provenienti da tutte le regioni d’Italia, essere presenti per
testimoniare, ancora una volta, il senso intrinseco della confraternita:
“Amore, Carità e Condivisione con l’altro, con il prossimo, con il
Fratello”.Un messaggio forte, un sentimento sentito e partecipato,
un atteggiamento di vita quotidiana che spinge alla socializzazione,
all’incontro, all’aiuto, alla collaborazione.Valori e stili di vita che
purtroppo oggi, nell’era della globalizzazione, sembrano assopiti
se non proprio dimenticati.
Non sono un’associata, ma con grande piacere ho accettato
l’invito del Priore.... e di altri confratelli ...e a tutti loro va il mio
sentito grazie per avermi dato l’opportunità di condividere questa
particolare esperienza di crescita umana e di fede. Incontrando lo
sguardo di tanta gente unita nella preghiera e nel ringraziamento
per le gioie della vita e per la forza che il Signore ci dà, nel
rispondere da cristiani alle avversità che ci investono, ho avuto la
consapevolezza che nella solidarietà e nella semplice disponibilità
verso l’altro possiamo trovare una fonte di gioia e serenità nel
nostro quotidiano. Ricordando le parole che lo scorso anno, in
questa stessa occasione il Vescovo di Catania pronunciò, posso
anche io testimoniare che la Confraternita è : “ Immagine di una
civiltà dell’amore fraterno”.
Arrivederci al prossimo anno nella città di Cagliari per
continuare insieme un cammino di autentica fratellanza.
Con tanta simpatia per la Confraternita dei SS Medici.
Rossella Cerulli
pubblicità Ara
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“È un goloso della vita...”
Luciano Comida vuole trasmettere la gioia
di chi legge i suoi libri.
Il 25 maggio,gli alunni della scuola primaria del
Comprensivo “G. Deledda” coordinata dalla Dott. Angela
Santarcangelo , hanno incontrato Luciano Comida , autore della
letteratura per l’infanzia .
Il “Progetto Lettura “inserito nell’Offerta Formativa della scuola
ha offerto ai bambini l’occasione di scegliere un libro per amico
e avvicinarli all’affascinante campo della lettura. L’iniziativa di
grande intensità umana , ma anche di riflessione fruibile sul piano
pedagogico e didattico, con attività allettanti a ciascun bambino,
è stata assunta con grande interesse da tutti i partecipanti, infatti
è stato un momento di impegno per stimolarli alla curiosità e al
piacere della lettura.
A conclusione di tale Progetto , le docenti referenti Rosa Petrelli,
Vittoria Tocci, e la Funzione Strumentale Maria Mortato, hanno
invitato nella nostra scuola lo scrittore “Luciano Comida”, che ha
incontrato durante la mattinata del 25 maggio i bambini ,i genitori
e i docenti, facendo animazione in diretta.
L’autore ha suscitato nei bambini grande entusiasmo e interesse
, creando tra loro un forte scambio interattivo di pensieri e di
dialogo.
Luciano Comida lavora allo sportello informazioni della
Motorizzazione Civile , vive a Trieste ed ha cominciato a scrivere
libri per ragazzi nel ’96 , lui si definisce un lettore onnivoro, è
appassionato di musica classica , di cinema e di calcio. Insomma
è un goloso della vita.
Alcuni dei suoi libri per ragazzi sono ambientati nella Puglia e
precisamente a Bitritto, tra cui “ Michele Crismani vola a Bitritto”,
tradotto in due lingue,
in cui si raccontano
storie di adolescenti
, con un susseguirsi
di intrighi,equivoci e
passioni.
Comida coccola dentro
di sè un’ ingenua
utopia: tutti gli scrittori
in genere trasmettono
con le loro opere una
visione positiva del
mondo e dell’essere
umano , senza nascondere che il dolore, la debolezza , la paura ,
l’angoscia esistono.
Ma utilizzando strumenti come l’ ironia e l’ autoironia, il dubbio
e il mettersi nei panni dell’ altro , l’ autocritica e l’ autostima, la
fiducia reciproca e l’ allegria , l’ amore sempre rispettoso dell’altro
, la solidarietà e la speranza….. privilegiando questi valori si può
proporre un mondo migliore.
Lo scrittore , nel pomeriggio del 25, inoltre, ha coinvolto tutti i
docenti dei tre ordini di scuola del Comprensivo “G.Deledda” ,
presentando un corso di aggiornamento sulla scrittura creativa per
arricchire e migliorare le conoscenze degli insegnanti.
A giudicare dagli esiti , ritengo che questa esperienza abbia favorito
un clima comunitario tra docenti, alunni e genitori, indicazioni di
questo tipo presuppongono una vita di classe e di scuola che non
si limiti agli apprendimenti formali, ma di stimolare e svegliare la
motivazione , in termini più banali la voglia di leggere, di scrivere
e di comunicare.
Ins. Rosa Petrelli
AVIS SER
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Il “Faro” giornale dei ragazzi marinesi
Il giorno 8 giugno, nell’Istituto Comprensivo “R.Leone”
di Marina di Ginosa si è svolta la manifestazione conclusiva del
progetto: “A scuola di giornalismo” che ha visto la realizzazione
per il secondo anno del giornale “IL FARO”:
Lo scorso anno con la
direzione dell’ins. Rosamaria Busto,
si sono prodotti tre numeri mensili,
quest’anno siamo riusciti pubblicarne
quattro in cinque mesi.
Dopo mesi di lavoro, a
conclusione dell’anno scolastico,
nell’aula magna della nostra scuola
si sono ritrovati tutti i 27 ragazzi
della redazione, i loro genitori, le
docenti della redazione, il Dirigente
Scolastico e “l’esperto” giornalista
del Progetto Stefano Giove.
La manifestazione, affollata
ma molto semplice ed essenziale,
è stata aperta dal D.S. Prof.
G.Mauro che dando il benvenuto
ai presenti ha sottolineato che tra
i tanti progetti che pullulano nella
scuola, quello del Giornalino è
senz’altro tra i più qualificanti della
scuola. Rivolgendosi ai ragazzi
ha ricordato loro che “costruire”
il giornale ha rappresentato per
loro un’importante occasione
per conoscere il territorio, per
valorizzarlo e per rendere visibile
tutto ciò che si fa nella scuola. Ha
concluso ringraziando gli alunni
della redazione, le docenti Belloni,
Meli, Venezia e Pantone che
hanno guidato i ragazzi ed il sig.
Giove per la sua alta competenza e
disponibilità.
Stefano Giove, a sua
volta ha ribadito che per lui fare
giornalismo è un hobby, non è il suo
vero lavoro, ma è essenzialmente
una passione. Ciò che lo spinge a
fare il suo giornale (che ci ospita
in questa occasione) è l’amore di
raccontare ciò che succede. Ricorda
che lo scorso anno il traguardo della
redazione era quello di produrre un
numero, ma grazie ad un lavoro
entusiasmante uscirono tre numeri.
Quest’anno ne sono stati pubblicati
quattro!
Giove ha sottolineato
che “IL FARO” ha la peculiarità,
rispetto ad altri giornali scolastici di aprirsi al territorio ed
essendo l’Istituto Comprensivo “R.Leone” l’unica scuola della
borgata, ecco che il giornale della scuola è diventato il giornale
dei marinesi. La redazione ha svolto, ha continuato Giove un
ottimo lavoro di conoscenza del territorio attraverso le interviste
a Mons. Gennaro Inglese, al presidente della Pro-Loco Castria,
al Dott. D’Alconzo, a Carmine Baldari, Nunzio Pistoia, Nicola
Tamborrino, al Comandante della staz.Carab. Maresciallo Capozzi,
al Maresciallo Resta Comandante della staz.forestale.. che sono
personalità di rilievo sociale
ed importanti per ricostruire la
storia di questa borgata. Stefano
Giove ha concluso esprimendo
l’orgoglio di aver collaborato con
l’I.C.”Leone” e con l’augurio
di poter collaborare in futuro,
augurando ai ragazzi di mantenere
l’entusiasmo che hanno ora.
Alla fine è stato mio compito
raccontare quali sono stati gli
aspetti essenziali di questa
esperienza. Non ho potuto fare
altro che ricordare episodi ed
aspetti di un’esperienza splendida,
coinvolgente che ha visto i ragazzi
protagonisti e ciascuno di essi ha
dato il meglio di sé.
A conclusione di questo
secondo anno del nostro giornalino
scolastico, come referente del
progetto vorrei ringraziare tutti
coloro che insieme a me hanno
creduto in questa esperienza
ed hanno contribuito alla sua
riuscita.
In primo luogo i ragazzi della
redazione, ringrazio il nostro amico
Stefano Giove che è il nostro punto
di riferimento costante per la sua
esperienza e bravura, ringrazio
le colleghe Daniela
Belloni,
Rosetta Meli e Bruna Venezia
con le quali abbiamo formato un
gruppo di lavoro molto compatto
ed attivo, il Dirigente Scolastico
prof. Giambattista Mauro che
ha sostenuto e promosso in ogni
occasione l’iniziativa, ringrazio
naturalmente tutti i nostri lettori,
genitori di alunni e semplici
Marinesi.
Un grazie particolare, però
vorrei esprimerlo al gruppo di
“amici” del Faro che con il loro
contributo volontario e spontaneo
in euro hanno consentito la stampa
del giornalino in centinaia di copie
ed hanno dato la possibilità a tutti
di leggere gli articoli dei nostri
giornalisti in erba.
Grazie dunque di cuore ai nostri sponsor.
Buone vacanze a tutti e.. ci rivediamo a settembre!
Rosa Anna Pantone
EVENTI E COMMENTI
Parlamene e io dimentico
Mostramelo e io ricordo
Coinvolgimi e io comprendo
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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“Zucchero Filato”
a
STUDIO 100 TV
I ragazzi della redazione del
notiziario del “S.G.Bosco” visitano
gli studi dell’emittente tarantina
Tra una fantasmagoria di colori, un brulicare di voci e un’armonia
di suoni si è aperta lunedì, 5 giugno, nei plessi dell’Istituto Comprensivo
“G. Calò” la Mostra dei lavori, prodotti nei laboratori didattici delle attività
opzionali/facoltative realizzate nell’anno scolastico 2005/2006.
In un clima di festa e di entusiasmo il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria
Angela Esposito, dopo il concerto di apertura , eseguito dal gruppo strumentale
stabile delle diamoniche e dei flauti, della scuola Secondaria di 1° grado, diretto
egregiamente dal prof. Antonio Verzillo, ha inaugurato le mostre nel plesso “
G.Calò” e nel plesso “G.Lombardo Radice”.
Coordinare ed organizzare una raccolta di materiale significativo e mettere in
atto una forma di divulgazione che giunga alle famiglie come espressione di
un prodotto finale dell’intero anno scolastico, è stato l’intento che ha condotto
i docenti ad allestire straordinari e creativi stands per ogni tipo di laboratorio,
rispondente ad una progettazione unitaria e multidisciplinare.
I laboratori risultano lo strumento per una crescita relazionale,
comportamentale, tecnica e cognitiva, che mette il bambino nelle condizioni di
tradurre in “saper fare” tutto ciò che apprende.
Gli alunni, particolarmente coinvolti, hanno accolto negli stands i visitatori
nei giorni 5-6-7-8 del mese di giugno, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, hanno
curato, straordinariamente, spiegando con simpatia e preparazione, le fasi e il
percorso dei lavori.
La scuola dell’infanzia “C. Lorenzini” è stata presente nei due plessi
con un meraviglioso stand “Imparo, giocando”.
Un ulteriore contributo alla ricchezza dei lavori
presentati è giunto da drammatizzazioni, canti e balli
ispirati all’ecologia e dalla produzione multimediale
di diapositive PowerPoint, che hanno saputo tradurre
con efficacia ed immediatezza i contenuti affrontati nei
diversi laboratori.
La varietà delle tematiche affrontate, le
sequenze disciplinari a cui hanno fatto riferimento,
l’articolazione per classi parallele, dai più piccoli della
Scuola dell’infanzia e della Primaria ai più grandi della
Scuola secondaria di 1° grado, hanno fatto della mostra
un’interessante e soddisfacente espressione pedagogica,
curricolare, didattica e organizzativa.
Il Dirigente Scolastico ha rivolto, con enorme
soddisfazione, un particolare elogio agli alunni e ai docenti
per l’impegno dimostrato e l’accurata preparazione.
Doc. Coordinatore Ciriaca Coretti
Il 1 giugno scorso si è realizzato un obiettivo importante
per la redazione del nostro giornalino, quella di
visitare finalmente gli studi di un’emittente televisiva
e sentire dai giornalisti e dai tecnici come si realizza
il palinsesto di un TG. L’emozione era a mille.Quando
siamo arrivati la segretaria di redazione, la Sig.na Sara
Trovato ci ha fatto visitare lo studio da dove si trasmette
il telegiornale, la sala RVM, la sala regia dove il regista
ci ha spiegato come vengono guidate le telecamere,
come vengono inviati i servizi. Poi abbiamo incontrato
il Direttore Walter Baldacconi , che ci illustrato il
palinsesto del Tg del giorno prima, di come vengono
scelte le notizie. Un incontro interessantissimo che
ci ha arricchito ulteriormente. Ci ha anche detto che
hanno intenzione di arricchire il palinsesto con altri
programmi anche d’intrattenimento, ma sempre con la
matrice dell’informazione.
Poi siamo stati nello studio dove si realizzano gli spot
pubblicitari e abbiamo conosciuto Gino Manfredi,
la “voce” di STUDIO 100, che è anche l’autore delle
immagini e della grafica di tutte le pubblicità del
network tarantino.
Questo è stato l’ultimo appuntamento della nostra
redazione, speriamo per il prossimo anno di far visita
ad altre emittenti regionali e magari approdare al GT
ragazzi di RAI 3.
Buone vacanze!
La Redazione di “Zucchero filato”
EVENTI E COMMENTI
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
Il parere del tecnico
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rubrica a cura di Raffaele Fanelli
Per sollevare il mercato
del vino è stata decisa
una distillazione di crisi
in Francia e in Italia
Il Comitato di gestione per i vini ha votato le proposte
della Commissione Europea per aprire una distillazione di crisi
per il vino in Francia e in Italia. Per la Francia può essere conferito
alla distillazione di crisi un quantitativo massimo di 1,5 milioni di
ettolitri di vino da tavola e di 1,5 milioni di ettolitri di vino di qualità.
Per l’Italia la distillazione di crisi è stata aperta per un quantitativo
massimo di 2,5 milioni di ettolitri di vino da tavola e per 100.000
ettolitri di vino di qualità. Altre richieste provenienti dalla Spagna
e dalla Grecia sono ancora in corso di esame. Commentando
l’apertura della distillazione Mariann Fischer Boel, commissario
responsabile per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato:
“La distillazione di crisi sta diventando un elemento tristemente
ricorrente nella nostra organizzazione comune di mercato per il
vino. Si offre un aiuto temporaneo ai produttori, ma non si affronta
il nodo del problema, e cioè il fatto che l’Europa produce troppo
vino per il quale non c’è alcun mercato. Ecco perché è urgente una
riforma radicale del settore. Dobbiamo aumentare la competitività
dei produttori di vino comunitari, rafforzare la reputazione di
vino migliore del mondo di cui gode il vino di qualità dell’UE,
recuperare i vecchi mercati e conquistarne di nuovi. Dobbiamo
creare un regime vitivinicolo che operi attraverso norme chiare
e semplici e che assicuri l’equilibrio tra la domanda e l’offerta.
E dobbiamo anche creare un sistema che salvaguardi le migliori
tradizioni di produzione vinicola dell’UE e rafforzi il tessuto sociale
ed ambientale delle regioni vinicole. Il 22 giugno presenterò delle
proposte intese a realizzare proprio questi obiettivi”.
Sui mercati vitivinicoli di vari Stati membri si sono
registrate sensibili eccedenze che si sono tradotte in una caduta
dei prezzi e in un aumento preoccupante delle scorte.In caso di
eccezionali perturbazioni del mercato, dovute a forti eccedenze,
l’organizzazione comune del mercato vitivinicolo (OCM) prevede
la possibilità di aprire una distillazione di crisi. A seguito delle
richieste dagli Stati membri, la Commissione ha proposto di fare
ricorso a questa possibilità. Il prezzo pagato per il vino da distillare
è di 1,914 EUR per % vol/hl per il vino da tavola sia in Francia
che Italia e di 3,00 EUR per % vol/hl per il vino di qualità. Il
costo complessivo per il bilancio dell’UE è di 131 milioni di euro.
L’alcole grezzo risultante dalla distillazione può essere utilizzato
solo per scopi industriali o come biocarburante, in modo da non
perturbare il mercato dell’alcole potabile, fornito in larga misura
da un altro sistema di distillazione anch’esso previsto nell’ambito
dell’OCM. Le proposte devono essere ancora formalmente
adottate dalla Commissione e si applicheranno dal 29 Giugno
2006 per Francia e 3 Luglio per Italia.
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EVENTI E COMMENTI
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
Riceviamo e pubblichiamo
La Sinistra
Giovanile “Per
un’altra TV”
La Sinistra Giovanile di Ginosa, aderisce all’iniziativa
“Per un’altra TV”, con il compito di contribuire alla raccolta
delle 50.000 firme necessarie per presentare in Parlamento una
proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del sistema
radiotelevisivo.
L’adesione nasce dalla consapevolezza della presenza di
alcune anomalie nell’attuale sistema radiotelevisivo: tra le tante,
un Consiglio d’Amministrazione RAI lottizzato dai partiti politici.
Non a caso, l’autorevole organizzazione americana Freedom
House, nel rapporto annuale 2005, classificò l’Italia al 77 posto
per libertà d’informazione (unica nazione dell’Europa Occidentale
giudicata “parzialmente libera”!): tutto ciò, non soltanto a causa
del (pur grave) conflitto d’interessi dell’ex premier Silvio
Berlusconi, ma anche (e soprattutto) all’ingerenza politica nel
sistema radiotelevisivo pubblico, attraverso le nomine dei vertici
RAI.
La proposta di legge in questione ha l’obiettivo di sanare
questo “deficit democratico”, sottraendo il servizio pubblico
all’ingerenza della politica, per assicurare il pluralismo, la libertà,
l’obiettività, la correttezza e l’imparzialità dell’informazione
audiovisiva in Italia. In sostanza, la proposta di legge prevede
l’abolizione dell’attuale Commissione parlamentare di Vigilanza
e, al suo posto, l’istituzionalizzazione di un Consiglio per le
Comunicazioni audiovisive, i cui membri saranno espressione
diretta della società civile: in maggioranza (11 su 21) nominati
dalla società civile (sindacati, artisti, imprenditori, giornalisti,
Terzo Settore, accademici, autori, associazioni degli utenti) e dei
rimanenti 10 membri, 3 saranno eletti dagli enti locali e 7 saranno
nominati dal Parlamento. Il Consiglio per le Comunicazioni
audiovisive, e non più il governo ed i presidenti delle Camere, avrà
funzioni di nomina dei 5 membri del Consiglio d’Amministrazione
della RAI, sulla base di criteri di professionalità, competenza
ed indipendenza, ponendo così fine alla lottizzazione ed alla
spartizione politica del servizio pubblico.
La Sinistra Giovanile ginosina ha deciso collegialmente
di sostenere questa iniziativa, in quanto crede che in uno Stato
che si professa democratico sia necessario “dar voce a chi non ha
voce”. L’Italia inoltre, deve riconquistare quell’identità culturale e
la grande genialità che tanto sono stati ammirati in tutto il mondo
attraverso registi, sceneggiatori, poeti, scrittori, musicisti che oggi
latitano in maniera preoccupante. Di ciò, era consapevole anche
Fernand Braudel, storico francese molto sensibile agli aspetti più
moderni della cultura, che non ebbe il tempo di lavorarci intorno:
“l’Italia è stata culturalmente il primo paese d’Europa per molti
anni”, essa “è stato il paese più intelligente, più nuovo”. Per
riprendere questa direzione, bisogna riappropriarsi del servizio
televisivo pubblico e del diritto all’informazione. Questo richiede
una riforma del sistema radiotelevisivo che liberi il mondo
dell’informazione dalla politica, che abolisca la scandalosa
rincorsa all’audience e che metta al primo posto l’attenzione per
l’educazione e il nutrimento culturale delle nuove generazioni.
39
Pertanto, i ragazzi/e della Sinistra Giovanile ginosina
chiedono a tutti i concittadini di qualsiasi orientamento politico,
il sostegno per la campagna, firmando la petizione, magari anche
contribuendo in qualsiasi modo per la promozione dell’iniziativa.
Ad oggi, il comitato “Per un’altra TV” ha raccolto in tutta
Italia circa 35.000 firme delle 50.000 necessarie per presentare
la proposta di legge in Parlamento. Tra i firmatari e promotori
dell’iniziativa, sono presenti molte personalità della cultura,
della politica e dell’associazionismo: Corrado e Sabina Guzzanti,
Beppe Grillo, Dario Fo, Tana De Zulueta, Franca Rame, Paolo
Beni, Enrico Ghezzi, Carlo Verdone, Caparezza, Max Gazzè,
Giulietto Chiesa, Paolo Rossi, Marco Travaglio, Don Luigi
Ciotti, Valerio Mastrandrea, Claudio Coccoluto, Furio Colombo,
Antonio Cornacchione, Enzo Biagi, Lella Costa, Serena Dandini,
Paolo Flores D’Arcais, Roy Paci, Paul Ginsborg, Tiromancino,
Margherita Hack, Daniele Luttazzi, Alfonso Pecoraro Scanio,
Sud Sound System, Ettore Scola, Paola Turci, Antonello Venditti,
Michele Santoro, Giovanni Veronesi, Alex Zanotelli…... e molti
molti altri.
Chiunque voglia aderire all’iniziativa, firmando la
petizione, può rivolgersi presso la sezione locale dei Democratici
di Sinistra. Per ulteriori informazioni, visitare il sito
www.perunaltratv.it
Sinistra Giovanile
Circolo “PensierAttivo”
Consiglio Regionale della
PugliaGruppo Consiliare
“La Puglia prima di
tutto”
COMUNICATO STAMPA DEL 12 GIUGNO
Esprimo tutta la mia soddisfazione, da tarantino, da uomo politico
e da sportivo, per il grande risultato ottenuto dal Taranto Calcio
con la promozione in C1. Un risultato alla luce del quale bisogna
dare atto del grande impegno profuso dal Presidente della squadra,
dai giocatori, da tutto lo staff ma è merito anche dei tifosi tarantini
che hanno sempre saputo dare il giusto sostegno alla squadra. In
un momento difficile per il calcio italiano è importante che risultati
come questo uniscano tutti coloro che vi hanno contribuito in una
unica festa, fatta di entusiasmo, di sforzi premiati, di spirito di
squadra e di giuste soddisfazioni, perché questo è il senso vero
dello sport. Ci auguriamo che questo sia solo il primo di tanti
importanti traguardi per la nostra squadra del cuore.
La Goccia
on line
I numeri arretrati sono pubblicati sul sito
arcipikkia.it
EVENTI E COMMENTI
Comunicato politico
All’indomani del risultato elettorale conseguito dalla lista della Rosa nel Pugno, mi corre l’obbligo - quale segretario
politico dei Socialisti Democratici Italiani di Ginosa- ringraziare
tutti i cittadini che hanno voluto dare la loro fiducia e la loro sensibilità a questa lista.
Un ringraziamento particolare va a tutti i giovani candidati che hanno voluto fare questa esperienza politica e che hanno
contribuito in maniera importante a questo risultato che ha visto
raddoppiare i voti socialisti delle elezioni politiche scorse.
I 490 cittadini che hanno voluto votare per la lista della
Rosa nel Pugno, consegnano ai socialisti dello SDI di Ginosa un
messaggio politico che oggi diventa un punto di partenza sul quale
si svilupperà il dibattito interno dei socialisti.
Questo sarà volto alla costruzione di una presenza riformista vera fondata sui valori del socialismo storico, ma al tempo
stesso alla costruzione di un nuovo processo di aggregazione che
parte dalla riunificazione socialista ma che sarà volta al rinnovamento dei quadri attraverso le nuove risorse sperimentate in questa campagna elettorale.
Un ringraziamento va alla d.ssa Teresa Galeota, candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra, che ha saputo accettare la battaglia politica amministrativa con la determinazionenecessaria e che per i socialisti è stato l’unico candidato sindaco
possibile da contrapporre al centro-destra.
I risultati elettorali ottenuti da questo candidato sindaco
corrispondono in pieno a quel valore aggiunto richiesto.
I risultati complessivi dell’aggregazione di centro-sinistra hanno però risentito di quei limiti nel controllo politico del
territorio da parte delle presenze istituzionali, che hanno consentito al centro-destra nell’ultima fase della campagna elettorale un
recupero utile ai fini del risultato stesso.
Da una parte quindi un centro destra che è risultato visibile tra l’elettorato, dall’altra una carenza altrettanto visibile di
referenza istituzionale del centro sinistra che non poteva essere
esaustiva in una visibilità occasionale delle ultime battute della
campagna elettorale.
Il centro destra ben radicato nell’elettorato di Ginosa,
trova il suo zoccolo duro in An e Montanaro, ma anche nei moderati dell’ UDC, ma perde clamorosamente con i suoi alleati di
F.I. che si rivela un movimento altalenante sganciato da qualsiasi
forma strutturale di partito.
Il cambiamento richiesto dal 44% dei cittadini di Ginosa
è possibile, a condizione che la politica ritorni a essere al centro
del dibattito sociale, scevra da ogni condizionamento individuale
e che si pone come vera altemativa democratica del sistema.
Gli 8 consiglieri di opposizione oggi sono il punto di partenza, a nostro avviso, per una costruzione di opposizione stabile
e costruttiva del centro sinistra sui quali i partiti devono sentirsi
impegnati istituzionalmente per garantire le risorse del governo
provinciale e regionale ai cittadini della nostra comunità.
I socialisti dello SDI di Ginosa, come è nella loro tradizione, avranno un ruolo preciso in questo processo, garantendo il
loro apporto politico dal lato del governo del territorio ma soprattutto mettendo a disposizione del centro sinistra la loro esperienza
politica e amministrativa.
Il Segretario politico dello SDI di Ginosa
(Francesco Mele)
La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
41
Un altro anno
de “Il Faro” concluso
alla grande!!
Anche quest’anno, l’anno scolastico e tutti i suoi progetti
extra-curricolari sono terminati.
Io che frequento la I media, ho avuto la grande possibilità
di continuare la meravigliosa avventura di piccolo redattore del
giornalino scolastico “Il Faro”, che si concluse a giugno ’05 con
la chiusura della scuola.
Quest’anno, con il cambio del Dirigente Scolastico, si
pensava che il progetto “A scuola di giornalismo” non dovesse
più continuare, mentre invece il preside prof. Giambattista
Mauro ha deciso di continuare il lavoro già iniziato dalla preside
precedente.
La redazione di quest’anno ha subito enormi modifiche
rispetto allo scorso anno, difatti solo pochi membri dell’anno
scorso hanno fatto parte anche quest’anno del prosieguo di questa
splendida avventura.
Durante l’anno siamo riusciti a migliorare il giornalino
rispetto all’anno scorso, riuscendo anche a produrre quattro numeri
anziché tre e facendo auto critica per migliorare di volta in volta.
Tutto ciò veniva fatto sotto gli occhi attenti del sig.
Stefano Giove, direttore di questo giornale, che ci dava consigli
da esperto come se noi fossimo suoi colleghi, professionisti come
lui.
Quest’anno il preside ha ritenuto opportuno che il
giornalino fosse dato in omaggio a tutti gli alunni dell’I.C. “R.
Leone”, facendo diventare esso non più un semplice giornalino
scolastico, ma un giornale che parla degli avvenimenti svolti o
da svolgere nella nostra piccola borgata e quindi un vero giornale
marinese.
A fine anno, come d’altronde anche l’anno scorso, si è
svolta una manifestazione conclusiva in cui si è parlato molto
bene di questo anno concluso alla grande e sono stati consegnati
ai piccoli redattori degli attestati di partecipazione.
Io essendo già al mio secondo anno di questa avventura,
spero molto che negli anni a seguire, questo progetto continui e
si faccia ancora meglio di ciò che si è fatto durante questi anni,
perché penso possa essere molto bello avere una voce così, in un
piccolo paese come il nostro e penso sia bello anche conoscere la
storia, gli usi e i costumi di una borgata che sta andando via via
evolvendosi nel tempo.
Questo giornalino inoltre ci fa conoscere la storia di
alcune persone che hanno visto nascere Marina di Ginosa, come
il dott. Franco D’Alconzo, il nostro parroco don Gennaro Inglese
ecc. che attraverso la loro memoria, ci narrano il passato per il
nostro futuro.
D’Angelo Maurilio
Il nostro indirizzo di posta
elettronica è:
[email protected]
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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Il laboratorio come strumento di crescita
Presentata al Plesso Radice una mostra itinerante molto interessante
Lo scorso 6 giugno ho visitato presso l’edificio scolastico
“G. Lombardo Radice” una mostra molto vivace ed interessante
ricca di lavori di pregevole fattura. Entrando nell’androne
dell’edificio di via Fornace, mi ha subito colpito una massima
scritta a lettere cubitali:”Parlamene e io dimentico, mostramelo
e io ricordo, coinvolgimi e io comprendo”. Parole che si sono
concretizzate non appena ho iniziato a girare per gli innumerevoli
stands, sistemati sia nell’androne che nella palestra. Essendo anche
un insegnante è chiaro che l’aspetto didattico è stato quello che più
mi ha interessato. La sorpresa maggiore sono stati come sempre gli
alunni. Erano infatti proprio loro ad accogliere i visitatori, ciascuno
nel proprio angolo ed a spiegare il prodotto finale di quanto avevano
realizzato. Gli alunni delle classi prime mi hanno illustrato le loro
lettere dell’alfabeto dell’ambiente, molto divertenti e colorate
realizzate durante il laboratorio artistico manipolativo. Molto
bravi nell’esporre il loro percorso i bambini delle seconde. Il loro
stand naturalistico - ambientale riportava la storia delle abitazioni
dell’uomo, l’attenzione all’ambiente attraverso la raccolta
differenziata (argomento molto trattato nelle scuole ma poco
nelle famiglie) e la coltivazione di un piccolo giardino, dov’erano
presenti le loro piantine. Gli alunni di terza invece hanno puntato
su un laboratorio logico - matematico, che spaziava dai vari sistemi
di misura realizzati con materiale di riciclo (le bilance erano
davvero originali!), alle simmetrie, ai poligoni, ai diagrammi di
flusso, all’abaco fatto con pasta colorata, al calcolatore verticale. I
ragazzini di quarta hanno invece puntato su un laboratorio storicoscientificoambientale, che
ripercorreva
la storia della
nostra
gravina
, della flora e
fauna presente in
essa, dei nostri
palazzi gentilizi e
del castello, fino
ad arrivare alla
Chiesa Matrice
e alla storia dei
santi patroni di
Ginosa.
Decisamente più invitante, solo perché si parlava di
cibo, è stato lo stand tutto gastronomico delle classi quinte che
nel laboratorio alimentare hanno preparato pasta fatta in casa e
studiato i cibi che caratterizzano la nostra dieta mediterranea.
Molto simpatico lo stand della sc. dell’infanzia “C. Lorenzini”
con i lavori del laboratorio “Imparo, giocando” e quello più
impegnativo delle classi della Sec. 1° con quello di letto- scrittura
creativa e multimediale.
La mia impressione di genitore è stata sicuramente
positiva. Il Plesso “Radice” è una delle tradizioni scolastiche più
consolidate del nostro territorio, con docenti che, con elevata
professionalità, giorno dopo giorno lavorano per fare crescere
i nostri figli al meglio, potenziandone qualità già esistenti e
tirandone fuori altre. Per questo come ho già avuto modo di fare in
quella sede mi sono complimentata con la docente coordinatrice
ins. Ciriaca Coretti per il lavoro svolto ed ai bambini ed insegnanti
rivolgo un meritato augurio di buone vacanze.
Rosamaria Busto
ARA
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
Festa della Musica:
l’Arci ci riprova
Prosegue il lavoro del gruppo
giovani del Circolo arci “Il Ponte di
Ginosa”. Sabato 24 giugno prossimo
presso il teatro comunale Alcanices alle
ore 20:00 appuntamento musicale con
le band giovanili di Ginosa, Laterza e
Matera.
La serata è inserita nel cartellone regionale della Festa Della Musica
Arci, al quale il cirolo di Ginosa partecipa per il secondo anno consecutivo.
Sette le band iscritte a partecipare
all’evento: Skacciapensieri, Hardisk,
Energia Passiva, Aramakao, Hold Era,
In Fondo a Destra, Bite
Back.
Il titolo “Aderiamo a
Musikiamoli Tutti vol.1”
spiega in sostanza le ragioni della serata.
Il gruppo giovani arci
sta lavorando alla pubblicazione di un cd con
inediti di tutte le band di
Ginosa, Marina di Ginosa
e Laterza da produrre
e distribuire in tutta la
Puglia. La macchina organizzativa è
ormai approntata. Circa settanta ragazzi
(tra musicisti e giovani arci) si sono
distribuiti compiti e responsabilità per
rendere efficiente il lavoro dell’associazione che durante l’estate si occuperà
dell’intera autoproduzione, dall’incisione alla pubblicazione, dal deposito
siae alla distribuzione del prodotto. Si
tratterà, per l’appunto, di un Vol.1 ovvero il primo di una serie lunga e, si spera,
sempre più ampia e importante.
Il concerto del 24 servirà a
beghelli
43
presentare al pubblico il progetto e ad
iniziare una raccolta fondi per il fondo
cassa autogestito dai musicisti utile a
coprire le spese per la realizzazione del
CD.
Ma non solo!
Attraverso le pagine del forum
di www.arcipikkia.it tanti giovani hanno
discusso, tra le altre cose, delle regole
del Music Live Show, il concorso che
da quattro anni Campus Italia e Casa
Musicale Cassano organizzano nel parco comunale. Sono emersi tanti spunti e
suggerimenti di miglioramento riassunti
dopo alcune settimane in un documento.
Il documento è ora al voto attraverso
un sondaggio sul sito stesso. Per votare
basta registrarsi (gratuitamente) a www.
arcipikkia.it
Se alla chiusura delle operazioni di voto (domenica 18 giugno) la
maggioranza degli utenti opterà per
il sì, durante la serata del 24 ci sarà
la consegna dei suggerimenti ad un
rappresentante degli organizzatori del
Concorso.
Una bella prova di democrazia
e maturità da parte dei più giovani!
Registratevi su www.arcipikkia.
it e il 24 siate numerosi al teatro Alcanices per applaudire i nostri ragazzi!
Davide Giove
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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Silvio, si stà mettendo in mostra nel Torneo Internazionale Under 16 “Gaetano Scirea”
Silvio Ferrante dal Ginosa al Siena
Il baby ginosino, dalla prossima stagione farà parte del settore giovanile del Siena Calcio. Un sogno che si
realizza grazie agli istruttori della Scuola Calcio ginosina Gymnic Club. Tommaso Contangelo, Antonello
Bitetti e Giuseppe Vizzielli sono coloro che sono riusciti a piazzare il giovane ginosino nel grande calcio.
ritiro con la formazione
bianconera.
Alloggerà
a Colle Val Delsa in
provincia di Siena, dove
sarà allestito il quartier
generale delle formazioni
giovanili del Siena Calcio.
Silvio Ferrante, farà parte
della formazione allievi.
Intanto il ginosino, si sta
mettendo in mostra alla
10° edizione del Torneo
Internazionale di calcio
Under 16 “Gaetano Scirea”,
sui campi di Matera e
Montalbano Jonico. A
questa vetrina, che per
importanza viene subito
dopo il torneo di Viareggio,
ci sono squadre importanti
come, la Juventus, il
Napoli, Messina, Bari,
Partizan Belgrado, Dinamo
Kiev, Taranto e Matera.
Silvio Ferrante, dal Ginosa
al Siena. Auguri
Silvio Ferrante classe 1990,
ginosino, dalla prossima stagione
farà parte del settore giovanile del
Siena. Nato ad Acquaviva delle
Fonti il 15/02/1990, ma residente
a Ginosa, dove vive con mamma
Sandra e papà Antonio, il difensore
centrale della scuola calcio Gymnic
Club di Ginosa, dalla prossima
stagione coronerà il sogno della
sua vita. Diventare calciatore
professionista.
Le qualità del ginosino
Silvio Ferrante, sono state viste ed
apprezzate, in uno stage, che qualche
mese fa, il tecnico della Gymnic
club, Tommaso Contangelo, ha
portato ha far vedere ai tecnici del
Siena Calcio, i quali lo hanno subito
bloccato. Infatti il 16 enne ginosino,
dal prossimo 17 agosto, partirà in
Nella formazione della Città dei Sassi,
giocano due giocatori ginosini, il già citato
Ferrante e Antonio Lomagistro.
Da notare, che Silvio Ferrante, ha
svolto anche un breve periodo di prova, con
la formazione giovanile del Taranto. Non
è stato ben visto dai visionatori rossoblù,
così, il baby ginosino ha scelto di giocare
con la formazione lucana.
Dopo il torneo internazionale, il
piccolo Ferrante si preparerà per coronare
il sogno della sua vita. Intanto in famiglia,
papà Antonio e mamma Sandra, non
vedono l’ora che questo momento arrivi.
Sono tutti felici in famiglia, per questo
riconoscimento che Silvio ha ricevuto dai
dirigenti del Siena.
Un ringraziamento particolare,
ai tecnici della Gymnic Club, Tommaso
Contangelo, Antonello Bitetti e Giuseppe
Vizzielli che hanno sempre creduto in
Silvio. Per il piccolo Silvio, si aprono le
strade del grande calcio. Auguri.
(Gianluca Catucci)
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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“Running della Magna Grecia”: un ginosino sul gradino più alto del podio
Francesco Bracciodieta
una vittoria prestigiosa
Il prestigio che si è
conquistato il “Running della Magna Grecia”, la corsa
a tappe di running in riva al
mare, è ormai un dato che
nessuno mette più in discussione. Atleti provenienti da
tutta Italia hanno dato vita ad
una manifestazione sportiva
molto interessante.
Per noi ginosini (e
soprattutto marinesi) questa
gara ha riservato grandi soddisfazioni. Infatti, Francesco
Bracciodieta, con il tempo
complessivo di 2 ore 20 minuti e 58 secondi, è giunto
primo assoluto tra gli uomini;
per quanto riguarda il settore femminile ha vinto la bolognese Paola
Lambertini con un tempo di 2 ore 41 minuti 36 secondi.
La manifestazione, giunta alla
settima edizione, si svolge in cinque tappe di circa dieci chilometri l’una. Il nostro
Francesco le ha vinte tutte e cinque. Pariticolare di questa gara è che si svolge tra
boschi e arenili sabbiosi. Quindi percorsi
particolari che richiedono anche una preparazione specifica.
A Francesco abbiamo chiesto una
opinione sul questo tipo di gara e sulle sensazioni che ha provato nel raggiungere la
vittoria.
«Per me la corsa è una parentesi
gioiosa della mia vita. Non avverto la fatica
che questo tipo di sport richiede. E quando
la stanchezza fisica si fa sentire, a spingere
ad andare oltre è la gioia e la passione, che
sono alla base di questa mia scelta di vita.
Per certi aspetti, per me, correre è un momento di serenità e di comunicazione con
gli altri. Voglio anche dire che la corsa è
uno sport che impone lealtà e rispetto per
gli altri. Valori, questi, che in altri ambiti
sportivi non trovano più ospitalità. Come
posso raccontare le sensazioni che si provano se penso al piacere di aver accarezzato l’asfalto, gli sterrati, la sabbia, l’acqua
nella mia cavalcata vincente del Running
della Magna Grecia? Posso solo dire che
per me è fantastico.»
Francesco, cosa comporta, in
termini di allenamenti, il conseguimento
di questi traguardi?
«Allenarsi e ancora allenarsi. A tale proposito voglio
dire ai lettori de La Goccia che
io mi alleno durante le pause dal
lavoro e cioè dalla 13 alle 15 rinunciando al riposo.»
Francesco a chi dedichi
questa vittoria?
«Oltre che dedicarla a
chi mi ha aiutato (e penso alla
mia famiglia), credo che questa
vittoria debba essere dedicata
alla mia città e per mia città intendo Marina di Ginosa e Ginosa,
perché attraverso questa vittoria
il nome di Ginosa è stato riportato da tanti giornali e quindi ha
dato lustro ad una intera comunità. Questa
vittoria assume anche una forte rilevanza
perché può essere lo stimolo giusto per
rilanciare l’attenzione delle istituzione rispetto allo sport.»
Cosa diresti ad un ragazzo che
intende seguire le tue “orme”?
«Di impegnarsi e considerare lo
sport una scelta di vita una scelta fatta di
lealtà coraggio e impegno. Si può arrivare primo o decimi poco importa il piazzamento. Nello sporto è importante giungere
al traguardo, è quella la vera vittoria.»
Ringrazio Francesco per la disponibilità e gli rivolgo, anche a nome dei lettori, un “in bocca al lupo”.
Stefano Giove
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La Goccia n. 12 del 17 giugno 2006
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La Puglia torna protagonista con due promozioni in C1
Gallipoli e Taranto in C1 grazie a Barba e a Blasi
Due presidenti simili in tutto, ora sognano entrambi la Serie B.
Grazie a questi due simpatici personaggi il calcio jonico-salentino torna alla ribalta nazionale.
B come Blasi……..B come Barba. Due grandi
presidenti, uniti da un’unica passione, l’amore per la loro squadra
del cuore. Il Taranto di Gigi Blasi, il Gallipoli di Vincenzo
Barba. Due presidenti che hanno riportato il calcio pugliese alla
ribalta. Due promozioni nel massimo campionato di serie C2,
targate made in Puglia. Taranto e Gallipoli nella storia. Non era
mai accaduto prima, che nei tornei di serie C2, due formazioni
pugliesi venissero promosse insieme in serie C1. Per gli amanti
delle statistiche, dobbiamo andare indietro nel tempo. Solo nella
stagione 1983/84, due formazioni pugliesi, riuscirono a tagliare il
traguardo. Il Taranto e il Bari, ma allora si giocava in Serie C1, e
Taranto e Bari, approdarono in Serie B. La stagione 2005/2006,
sarà ricordata a lungo da queste parti. Taranto e Gallipoli, due
formazioni che hanno deliziato i loro tifosi, con due promozioni
sensazionali. Grazie a loro, gli attori principali di questa cavalcata
entusiasmante, Blasi-Barba, due presidenti uguali in tutto.
Sanguigni, passionali, ambiziosi, genuini, sinceri, ma soprattutto
vincenti. Entrambi in estate avevano promesso la C1. Entrambi
l’ hanno conquistatata regalando grandi emozioni hai propri
tifosi. Entrambi ora sognano la Serie B. Nella stagione dei trionfi,
il Gallipoli del patron Barba, colui che ha inventato la squadra
dei record, ammazzando il campionato e conquistando anche la
Coppa Italia, ha un grande progetto da realizzare. Il presidente del
sodalizio giallorosso, non vuole più fermarsi. In soli tre anni, ha
portato la compagine gallipolina dall’Eccellenza alla C1. Porterò
infoteca
il Gallipoli in Serie B, disse al suo arrivo nella stagione
2002/2003. La formazione giallorossa militava allora
nel campionato di eccellenza. Poi aggiunse, dandosi uno
slogan tutto suo: B….come Barba. Il petroliere jonico
da allora, ha vinto sempre, ogni anno, conquistando
successi a catena. Dall’altra parte, in riva allo jonio,
il patron Blasi, colui che il 14 dicembre del 2004, si
aggiudicò l’asta fallimentare per l’acquisizione del
titolo sportivo del Taranto, e una squadra relegata
all’ultimo posto della classifica del campionato di C2.
Al suo arrivo disse: salverò il Taranto e la prossima
stagione lo porterò in C1. Anche Blasi come il suo
collega Barba, ha fatto una programmazione vincente.
In tre anni vogliamo la Serie B. Quest’anno puntiamo
ai play off, e proveremo a conquistare la C1. Poi con
calma ci organizzeremo per programmare la serie B.
A me piace puntare sempre più in alto. La serie B per me resta il
mio princiaple desiderio, perché B……..vuol dire Blasi. Vincente.
Due presidenti che hanno mantenuto le promesse fatte. Sarà un
caso, ma Blasi-Barba, hanno lo stesso numero di lettere nel loro
cognome. Sarà un caso, entrambe le formazioni, hanno lo stesso
sponsor delle aziende dei due imprenditori jonici, sulle maglie
ufficiali delle loro squadre. La Nuova An Pa Bunkers Italy per il
Gallipoli, azienda che opera nel campo dei petroliferi per la marina,
operante in tutti i porti d’Italia. La Projet per il Taranto, azienda che
fa parte del Gruppo imprenditoriale di Blasi, la Progroup, azienda
che si occupa di macchinari agricoli in Italia e all’estero. Sarà un
caso, i due nuovi paperoni del calcio jonico-salentino, sono amati
da tutti i loro supporters, per la loro genuinità, la loro sincerità
ma soprattutto per la loro voglia di fare calcio, un calcio pulito e
corretto dall’inizio alla fine. Due presidenti simili in tutto. BarbaBlasi anche presidenti-ultrà, che seguono e cantano da vicino, le
gare con i loro giocatori: dalla panchina, dalla tribuna e anche
in curva, in mezzo alla gente che gioisce e soffre con loro. Due
grandi presidenti, che hanno riportato il grande calcio in Puglia.
Ed ora B come Barba…..B come Blasi anche la prossima stagione.
La serie C1 sarà colorata ancora di Giallo-Rosso-Blù. Il calcio
jonico-salentino sarà ancora protagonista. Con Barba e Blasi i
sogni diventano realtà. Ma ve lo immaginate un’altra stagione da
protagonista come quella appena conclusa? E allora perché non
sognare? Gallipoli e Taranto in serie B, perché B vuol dire BarbaBlasi. (Gianluca Catucci)
dalconzo

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