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Gara dei bus, il duello arriva al Tar
abit Ferrovie ha chiesto di escludere Autolinee-Ratp, tra due settimane la decisione
APERTA e chiusa in meno di
un'ora. L'udienza, ieri, del Tar
sul ricorso presentato da Mobit
(il raggruppamento delle aziende di trasporto toscane in cui sono decisive le Ferrovie tramite la
loro azienda Busitalia che guida i
bus fiorentini) contro l'aggiudicazione da parte della Regione a
Ratp della concessione del trasporto in tutta la Toscana per i
prossimi 11 anni, Ci vorranno
forse dieci o quindici giorni, se
non di più, per avere la sentenza.
I giudici del tribunale amministrativo della Toscana dovranno
decidere se confermare la decisione della Regione o, al contrario, accogliere il ricorso di Mobit
e escludere Ratp, oppure annullare la gara o, meno probabilmente, chiedere un supplemento di indagine da parte del ctu
(consulente tecnico di ufficio)
che ha sollevato obiezioni sulla
corrispondenza alle linee guida
del bando regionale da parte del
piano economico e finanziario
dei francesi di Ratp, che partecipano attraverso Autolinee Toscne (Att), la loro azienda già operane sul territorio.
Due i principali temi sul tavolo. Uno, l'indagine del ctu di cui
sopra. Due, l'obiezione mossa da
Ferrovie a Ratp che, essendo
un'azienda partecipata dallo Stato svolge servizio di trasporto a
Parigi con affidamento in house,
ovvero datole dallo stesso Stato
senza gara; ragion per cui i francesi non rispetterebbero l'obbligo della reciprocità venendo a
gareggiare in Italia. L'impressione, stante anche la brevità del
tempo concesso al dibattito dal
presidente del Tar toscano, Armando Pozzo (relatore Pier Paolo Grauso ), è che i giudici si fossero già fatti una loro idea sulla seconda questione. Non a caso Pozzo ha interrotto l'avocato Siragusa di Mobit dicendogli che la legge francese e le regole europee il
tribunale le conosceva già. Mentre invece sembra che i giudici
volessero meglio chiarirsi sull'obiezione dei ctu su cui hanno
chiesto approfondimenti ai difensori di Att, Ratp e Regione.
La clausola del contendere è
sulla sostenibilità del piano industriale calcolata secondo una media di introiti e spese di restituzione dei finanziamenti espressa nelle linee guida dei bando regionale che, a parere di Ferrovie,
Ratp non avrebbe rispettato. La
risposta degli avvocati di Att,
Ratp e Regione si è basata sul fatto che le linee guida fossero, ap-
punto, linee da interpretare e
non regole fisse, per di più da interpretare nella maniera sostanzialmente più ragionevole e anche bancabile. Mentre dall'altra
parte, l'avocato Alberto Bianchi
chiariva che le medie sono cosa
precisa , «lo si impara fin dalle
elementari», e che la ragionevolezza non è giurisdizione. Tesi respinta, da parte di Att, per bocca
dell'avvocato Giuseppe Morbidelli, che rispetto all'eventuale
mancanza di requisiti di Ratp
perché affidataria del trasporto
parigino in house ribatteva che
in house Ratp non era affatto rispondendo non ai criteri organizzativi dello Stato ma a quelli di
Stif, l'organismo creato dallo Stato francese per gestire i trasporti. Erano venuti da Parigi anche
gli avvocati francesi ma non hanno parlato.
Come che sia, decideranno i
giudici, Intanto per ora ogni contendente si dichiara fiducioso.
«Abbiamo esposto le nostre motivazioni ai giudice e siamo fiduciosi sulla validità della nostra offerta. Attendiamo con serenità
la decisione del Tar», dichiara
Bruno Lombardi, presidente di
Autolinee Toscane. Fiducioso anche Mobit «per le solide argomentazioni con cui abbiamo
esposto le nostre ragioni e la bontà e la qualità del nostro progetto».
4 IPNO
L'ASSEGNAZIONE
L'UDIENZA
LA DECISIONE
Mobit contesta quella fatta dalla
Regione a Autolinee-Ratp, che
dovrebbe gestire tutto il
trasporto pubblico regionale
toscano
Ieri si è tenuta l'udienza, in cui le
due parti hanno potuto
sostenere le proprie ragioni
davanti ai magistrati
amministrativi
Secondo le previsioni i giudici
del Tar toscano dovrebbero
esprimersi tra dieci-quindici
giorni sul ricorso discusso ieri
)NENISFR AT