TERAPIE NON FARMACOLOGICHE NEI NUCLEI ALZHEIMER

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TERAPIE NON FARMACOLOGICHE NEI NUCLEI ALZHEIMER
TERAPIE NON FARMACOLOGICHE NEI NUCLEI ALZHEIMER
Da tre anni infatti la Fondazione, nei Nuclei Alzheimer, ha avviato dei percorsi terapeutici
innovativi con le Terapie non Farmacologiche, specifiche per la cura delle Demenze.
Queste metodiche assolutamente innovative nel panorama italiano e internazionale sono
sempre più supportate da dati obiettivi e scientifici che ne attestano l’efficacia e la validità.
Nei due Nuclei Alzheimer è presente un Piano Terapeutico strutturato con numerose
metodiche non farmacologiche; è stato avviato un progetto, che dall’ambiente protesico in
senso cognitivo, agli operatori tutti formati e motivati, ai pazienti principali beneficiari di
queste terapie e con il coinvolgimento dei familiari ha conseguito importanti risultati nel
campo delle demenze.
Lo scopo principale delle terapie non farmacologiche è la riduzione di alcuni disturbi del
comportamento come il wandering ( movimento afinalistico), l’affaccendamento,
l’aggressività e l’agitazione psico-motoria, con conseguente riduzione del carico
farmacologico e quindi con un miglioramento reale e sostanziale della qualità della vita.
Inoltre con alcuni pazienti meno compromessi si è ottenuto il mantenimento delle funzioni
residue come la memoria, la consapevolezza del sé e di alcune attività così importanti
nella quotidianità come l’igiene personale, l’autonomia nel mangiare e nelle attività
educative svolte nel nucleo.
Le terapie attualmente svolte sono:
Progetto stagionalità per l’orientamento temporale: il progetto sviluppato con la
collaborazione delle classi 3° e 4° del Liceo Artis tico di Bergamo ha prodotto numerosi
quadri raffiguranti le 4 stagioni che vengono posizionati nel reparto nelle stagioni
corrispondenti con una rimarchevole ricaduta sugli ospiti nel riconoscimento della stagione
in corso.
Pet-Therapy con l’ acquario: questa terapia è finalizzata al rilassamento e a diminuire i
disturbi del comportamento. è stato posizionato un acquario, fornito dall’Acquario di
Genova, in uno spazio sensoriale all’interno del nucleo lungo i percorsi del movimento
afinalistico ( wandering) permettendo una riduzione dello stesso e una riduzione dell’ansia
in alcuni pazienti.
Sand Therapy ovvero terapia della sabbia: si basa su tre elementi significativi, la sabbia,
gli oggetti e il contenitore. La sabbia è qualcosa di estremamente duttile, in grado di
stimolare la creatività e la psiche
Musicoterapia clinica individuale: sono stati inseriti pazienti in sedute individuali
all’interno della stanza di musicoterapia. Per le sedute di musicoterapia individuale
vengono utilizzati strumenti melodici e ritmici. E’ stato verificato durante le riunioni d’
equipe che per alcuni pazienti inseriti nel percorso terapeutico sono diminuiti le
problematiche collegate ai disturbi comportamentali ed in altri casi vi è stato il
mantenimento delle funzioni cognitive.
Musicoterapia recettiva: sono stati inseriti dopo attenta valutazione diversi pazienti , le
sedute si svolgono quotidianamente all’interno dei nuclei con l’inserimento di cuffie
terapeutiche e direzionali e vengono proposte anche al bisogno nell’ agitazione psicomotoria o di altri disturbi del comportamento.
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Musicoterapia ambientale: E’ stata attivata una sperimentazione di ascolti ambientali per
stimolare l’orientamento temporale dei pazienti. Le musiche vengono somministrate in 4
momenti della giornata (mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera). Per questa
sperimentazione è stato utilizzato un impianto Bose di alta qualità acustica. Questa
sperimentazione è stata efficace sia per i pazienti che per il clima ambientale dei due
nuclei.
Terapia della bambola ( Doll Therapy): è una terapia all’avanguardia attivata nei Nuclei
Alzheimer con ottimi risultati sia per la diminuzione dei disturbi comportamentali ed in altri
casi per il mantenimento delle funzioni cognitive. Le bambole terapeutiche provengono
dalla Svezia e presentano caratteristiche particolari (peso, posizione delle braccia e delle
gambe, dimensioni e tratti somatici) che stimolano l’accudimento perciò la persona attiva
relazioni tattili e di maternage che favoriscono la gestione e in alcuni la diminuzione di
disturbi del comportamento quali agitazione, aggressività, apatia, comportamento motorio
non adeguato e permettono di riacquisire, in parte, alcuni tipi di memoria.
La Fondazione ha poi organizzato dei percorsi formativi volti ad illustrare un idoneo
approccio a tutti gli operatori che lavorano con l’anziano fragile e demente, con specifici
riferimenti alla comunicazione e alle terapie non farmacologiche. I docenti sono
professionisti con validata esperienza e Professori incaricati di alcune Università italiane.
Il calendario dei seminari è disponibile sul sito internet e negli uffici della Fondazione
Nel corso del 2008 è prevista l’introduzione di un’altra terapia non farmacologia:
.La Robot Therapy. In collegamento con l’Università di Tokio Dipartimento di Scienze
robotiche verrà introdotto un social -robot già testato in diverse attività terapeutiche sia
con bambini affetti da vari deficit cognitivi sia con pazienti Dementi. Ha le sembianze di un
cucciolo di foca appena nata, coperta di soffice pelliccia e dotata di movimenti e versi tipici
degli esemplari giovanissimi; è un robot ad alta tecnologia capace di reagire in modo
complesso agli stimoli dell’ambiente grazie agli articolati sistemi di sensori ed effettori che
incorpora, coordinati da complessi algoritmi mutuati dall’Intelligenza Artificiale. Il lavoro di
ricerca che attiveremo nel Nucleo Alzheimer vuole analizzare il ruolo dei “Social Robots” in
attività terapeutiche con pazienti dementi, orientate alla stimolazione e al mantenimento
delle facoltà cognitive implicate negli scambi relazionali e comunicativi.
La stanza neurosensoriale
Dal 2008 nei Nuclei Alzheimer è stata allestita una stanza neurosensoriale, allestita con
una poltrona e una coperta speciali provenienti dalla Svezia, con delle luci e dei diffusori di
profumi. Infatti con il metodo multisensoriale , i sensi dei pazienti possono essere diretti,
coordinati e stimolati, dal punto di vista terapeutico e come rilassamento con stimolazioni
specifiche. Questo tipo di intervento è importante perché può essere modulato e diretto
per diverse patologie quali le demenze.
Obiettivi della terapia sensoriale
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fornire un ambiente di stimolazione per intensificare consapevolezza
fornire un’atmosfera interessante per consigliare alle persone ad esplorare i loro
ambienti
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fornire una sicurezza dell’ambiente stesso permettendo ai partecipanti un
rilassamento mentale e fisico
stimolare i processi della memoria attraverso immagini, profumi, suoni, evocatrici
stimolare i sensi per generare immagini sensoriali
stimolare i blocchetti di costruzione che compongono la percezione
fornire un’atmosfera rilassante per le persone partecipanti
Obiettivi Globali
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Importante decremento dei carichi farmacologici
Miglioramento della qualità di vita di tutte le persone coinvolte nel progetto
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