“Trame di cinema”, in scena i costumi di Danilo Donati FOTO

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“Trame di cinema”, in scena i costumi di Danilo Donati FOTO
“Trame di cinema”, in scena i costumi di Danilo Donati FOTO - Cronaca - Messaggero Veneto
26/02/14 16:36
“Trame di cinema”, in scena i costumi di Danilo
Donati FOTO
Omaggio al doppio premio Oscar: dall’8 marzo in mostra a villa Manin gli abiti della storica
Sartoria Farani
di Lucia Aviani
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Più che una scommessa, una promessa: «Vedere per credere. Dopo
questa mostra il vostro sguardo sul mondo dei lungometraggi sarà diverso». Volano alto, i promotori della rassegna
Trame di cinema. Danilo Donati e la Sartoria Farani. I costumi nei film di Citti, Lattuada, Faenza, Fellini, Pasolini,
Zeffirelli, prima grande proposta artistica, vernissage venerdì 8 marzo, alle 17.30, del nuovo corso dell'Azienda
Speciale villa Manin: in anticipo sul varo dell'allestimento già si pensa al suo domani, si fantastica su possibili (e
auspicati) prosieguo.
«Ci auguriamo possa avere vita futura – esordisce oggi, martedì 25 febbraio, a Udine, in sede di presentazione
ufficiale, il sovrintendente del sistema villa, Piero Colussi –: una parata del genere, vi assicuro, non sfigurerebbe
all'Ermitage, al Metropolitan Museum, al Beaubourg. Un evento spettacolare, nato nel segno dell'interrelazione fra
cinema e moda (realtà, quest'ultima, ormai sdoganata dallo status di arte minore): non semplice esposizione di abiti,
insomma. L'obiettivo era raccontare una serie di grandi pellicole italiane attraverso le mise dei loro protagonisti... e
tramite proiezioni, musiche, materiale scenografico mai offerto, finora, alla vista del pubblico. Ci siamo riusciti in virtù di
una sinergia allargata, che ha coinvolto gli eredi di Donati – dal loro fondo provengono, per esempio, schizzi originali di
Federico Fellini, o le targhe delle nominations all'Oscar dell'illustre scenografo e costumista –, Cinemazero, Cineteca di
Bologna, Musei Comunali di Rimini, Museo dell'Immagine e Centro Cinema di Cesena, Archivio storico del cinema
(Roma), Teche Rai».
Sostenuta, oltre che dalla Regione naturalmente, dalla Fondazione Crup, la particolarissima collettiva (work in
progress: si sta lavorando alla vestizione di un esercito di 111 manichini con braccia snodabili e testa, disegnati da una
ditta di Carpi ma arrivati dalla Cina, sede di produzione), è stata curata dal direttore della Farani, Luigi Piccolo: «Spero
dia la sveglia a qualche potente: il senso dell'artigianato si sta perdendo, va imperativamente recuperato. Noi, in
sartoria, fabbrichiamo a tutt'oggi vestiti a mano... Siamo dinosauri in via di estinzione».
L'intero pianoterra per Pasolini, il livello superiore per altre icone del cinema nostrano: si potranno ammirare, per citare
appena qualche esempio, le tuniche del Satyricon di Fellini, l'abito indossato da Richard Burton ne La bisbetica
domata di Zeffirelli, la giacca di Totò (dal pasoliniano Uccellacci e uccellini: per essa risalto massimo), il frac che fasciò
Mastroianni in Intervista. Per numerosi capi, giocoforza – stante l'età –, si è resa necessaria una delicata azione di
restauro: tornati, adesso, allo splendore delle origini, «testimoniano il percorso creativo che portò alla nascita di
capolavori quali i film di Fellini, appunto». Fellini che, dall'alto del suo piedistallo di «regista più corteggiato d'Italia,
corteggiava a sua volta – ricorda Andrea Crozzoli, di Cinemazero – Donati, per assicurarsene la collaborazione».
Analoga simbiosi fra il costumista e l'officina Farani, baluardo per il doppio premio Oscar, «sperimentatore eccezionale:
per lui ogni realizzazione era un unicum». Nel viaggio fra i tessuti organizzato dall'Azienda Speciale il visitatore potrà
averne piena evidenza: «Sarà come trovarsi su un set», sintetizza Antonio Giusa, responsabile del coordinamento
generale dell'operazione e degli eventi collaterali alla mostra (proiezioni dei diciotto film presi in esame e incontri con
studiosi del settore, fino al 22 giugno, data in cui calerà sipario su Trame di cinema). Pronto pure un ricco catalogo
bilingue (Silvana Editoriale): «Nessuna rifrittura. Saggi con focus inediti, di estremo interesse». E per l'installazione dei
costumi ricercate pedane in legno (made in Friuli, a Sutrio) a base circolare, «anche per assecondare – chiarisce
l'architetto Fabiola Molinaro – l'ampiezza di numerose vesti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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26/02/14 16:36
25 febbraio 2014
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