la repubblica di atene
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“AQUAE DUCTUS” NEWS Idi di Aprilis Il mercato del Foro romano è pieno di vita. Portici, piazze e viuzze si snodano tra splendidi edifici, templi e taberne. C'è una grande folla impegnata in acquisti: spezie, cibo, stoffe..In giro c'è l'odore forte e penetrante della selvaggina, trofeo dei cacciatori per il palato dei romani. Il mercato è il luogo dove si ritrova tutta Roma perché unisce ricchi e poveri; accanto a un console che contratta con un mercante l'acquisto di una stoffa pregiata, c'è un contadino che scambia la sua gallina per un vaso. Le persone che si incontrano non pensano solo a fare acquisti: c'è chi passeggia, chi fa pettegolezzo, chi chiacchiera animatamente di politica. In questi giorni però un solo argomento riempie le piazze: la morte di Marcus Vipsianus Agrippa. L'Imperatore Iulius Octavianus Augustus ha pianto il suo amico d'infanzia per giorni e lo ha voluto onorare con un grandioso funerale. Il bancone più affollato è quello del cibo, dove anche gli schiavi fanno acquisti per i loro padroni. Più in là c'è una fila di persone, che segue il sacerdote, diretta al tempio di Venere Genitrice per innalzare la preghiera alla dea. Per la via due patrizi discutono di politica. Agrippa è al centro dei loro discorsi. Ad un certo punto,vicino ai due patrizi,passa un mendicante a chiedere l'elemosina ma i due lo ignorano. La loro attenzione è distratta per un momento da un giocoliere che si esibisce lì vicino. I due patrizi si rituffano nella loro conversazione, trascinando nella loro discussione un altro piccolo gruppetto, seduto prima al tavolo di una taberna. La perdita di Agrippa non lascia indifferenti. Marco Vipsiano Agrippa Ma chi è Marcus Vipsianus Agrippa? E' stato un grande legionario, il vincitore di grandi battaglie di Roma, come quella su Cleopatra e Marcus Antonio, un amico fidato, il fedele collaboratore dell'imperatore. Ottaviano lo ha fatto entrare nella famiglia imperiale, dandogli in sposa la sua adorata figlia, Giulia. Ma c'è qualcosa per la quale Roma è grata ad Agrippa. Roma è la regina delle acque, di terme, di fontane, di piscine, di laghi artificiali e di acquedotti. E Agrippa? Esperto di geografia, con grandi doti di ingegneristica, eletto edile 720 anni ab Urbe condita ha preso il controllo di tutto il sistema idrico di Roma e ha fatto funzionare il rifornimento di acqua nella città,che prima era disorganizzato. A lui si deve il restauro di acquedotti di età repubblicana, Aqua Appia, Marcia e Tepula e la costruzione di due nuovi acquedotti, Aqua Iulia e Aqua Virgo. 741 Ab Urbe Condita Per dare una risposta ai nostri lettori sono scesi in campo, anzi nella piazza del mercato, i nostri due migliori intervistatori, Torquatus e Ludmilla. Torquatus e Ludmilla sono due promettenti giornalisti e sono stati incaricati di effettuare l'indagine per conto dell'agenzia pubblicitaria del F.A.I. - - Lei è una ragazza determinata che non si intimidisce neanche davanti al più ricco dei romani. Torquatus ha ereditato la passione di giornalista dal padre che, da giovane, ha avuto il privilegio di intervistare Agrippa in persona. Riusciranno nella loro impresa? T= Torquatus L= Ludmilla I= Intervistato T: Buongiorno,stiamo montando il servizio 'Acquedotti news'. Volevamo farle un paio di domande. I: Daje che c'ho da lavora',oggi er mercato è pieno zeppo de gente. T:Allora inizio subito. Da quale acquedotto lei si rifornisce d'acqua? I: De solito mi moje pia l'acqua vicino a porta Viminale, ‘ ndo sta il pozzo dell'acqua Iulia. T: Ma..mi perdoni..l'acqua Iulia non rifornisce solo la domus dell'Imperatore? I: Dovrebbe esse' cosi, ma dato che ja porto io, sotto 'a domus, me ne metto da parte n'po’ … T: Lei frequenta le terme? I: Te credo,è l'unico momento che posso sta’ co l'amici mia! Moglie : Aoh! Er banco è pieno, corri! T: E lei signora..ci vuole raccontare qualcosa? Moglie: Volentieri,me faccia sistema' la stola. T: Va bene,intanto però le vorrei domandare che lavoro fa? M: Io lavoro nelle domus,so' l'ancella della signora. T: Mi dica una curiosità sulla domus. M: Beh,veramente 'na cosa bella ce l'hanno..j'ariva l'acqua a domicilio. T: E che acqua bevono? Moglie: Ovviamente Aqua Iulia! Aqua Marcia, Tepula, Iulia Torquatus e Ludmilla si aggirano per il mercato in cerca di nuove informazioni. Ludmilla adocchia una signora ben vestita. Indossa una tunica di seta orientale, abbellita di perle colorate. La sua capigliatura è elegante ed impreziosita da uno spillone che fissa l'acconciatura. La fermano. L: Signora lei conosce l'acquedotto "Aqua Tepula"? Sa perché si chiama così e chi l'ha fatto costruire? Ma i Romani conoscono bene questa storia? I: Quante domande tutte insieme? Però mi trova preparata perché quello che le posso dire di sicuro che l'acqua che trasporta nasce da una sorgente nei pressi di una zona vulcanica ed è troppo calda per essere bevuta. L'acquedotto è stato costruito un centinaio di anni prima del restauro fatto da Agrippa. L: Lei Signora sa davvero tante cose! I: Sono colta e figlia di un console. Devo aggiungere altro. L: No. Può bastarmi....( a denti stretti) antipatica... I: Scusi??? L: Grazie. Lei è stata disponibile e molto simpatica. I: Ammazza come parla bene 'sta pischella! Sto fatto mo' glielo vado a raccontà a mi moje che non lo sapeva! Fanciulla: "Gli acquedotti sono la più alta manifestazione della grandezza di Mentre la signora alza le spalle e si allontana, un uomo si avvicina a Torquatus. Il signore origliava poco vicino col sorriso sulle labbra. E' di buon umore. Sistema meglio sul braccio la sua toga. In situazioni difficili può essere usata per difendersi da sassate e bastonate ma oggi nel mercato regna un'aria tranquilla, quasi in lutto per la recente scomparsa di Agrippa. I: L'acquedotto Aqua Tepula passa vicino casa mia. T: Lei sa qualcosa che la signora non ci ha detto? I: Ho visto gli operai al lavoro durante la ristrutturazione voluta da Agrippa. Ora l'acqua calda "Tepula" è mescolata all'acqua Iulia che la raffredda ed entra in città sugli archi dell'Aqua Marcia. ...Con tutto questo parlare di acqua mi avete fatto venir sete. Qui vicino c'è il "Thermopolia Bar. Fate una pausa! Vi va uno spuntino a base di uova e verdure crude? T: No,no per caritas.. Io e la mia collega continuiamo con il nostro giro all'aria aperta. Grazie! I bar sono ambienti molto animati, dove si consumano spuntini a base di uova, panini, salse, verdure crude e vino. Dietro il bancone servono sia uomini che donne, mentre i clienti giocano, litigano e spesso vengono buttati fuori perché ubriachi. Torquatus e Ludmilla continuano, alla ricerca di altre persone da intervistare. Tre gladiatori, fisici muscolosi,certamente stranieri, sembrano infastiditi dagli sguardi curiosi della gente. I rumori del circo e lo slogan 'Panem et circenses' non hanno più lo stesso effetto sulla folla ma le agguerrite competizioni tra gli eroi del pubblico attraggono ancora il popolo romano. Ludmilla passa oltre. Si avvicinano ad un banco di frutta e verdura. T.: Buongiorno. Siamo di "Aquae ductus” News . Possiamo farle delle domande? I: Aoh, e daje spicciate! T.: Non le ruberemo molto tempo. Da quale acquedotto è rifornita casa sua? I: E sò fatti mia! però a casa ‘ ndo abito a rifornisce n'acquedotto che me pare sia "Aqua Virgo", visto che sto nel suburbio nord de Roma. T.: Sa a chi si deve la costruzione di questo acquedotto? I: Aoh?! Te pare che nun lo so? Agrippa! C'aveva le mani in pasta dappertutto lui! Voi sapè pure l'anno a pischelletto? Me pare sette anni fa, ma nun ne so proprio sicuro perché nun me ne frega poi tanto de 'ste cose. Basta che st'acquedotto ce sta ! Aqua Virgo T.: Mi sa dire da dove parte e dove finisce l'Aqua Virgo? I: Mi moje m'ha detto che parte dall'agro Lucullano e arriva alle Terme d'Agrippa. E quarche vorta, quando c'ho voglia, per non pià sempre l'acqua de fronte casa mia, me ne vado alle terme che sò abbeverate dall'Aqua Virgo e me pare de beve la stessa acqua de sempre. T.: ..ma quest'acqua le piace? I: Insomma....Dicono che la mijore acqua de tutta Roma è quella dell"Aqua Marcia". Fanciulla: "Un dono fatto all'Urbe dagli Dei"...qualcuno dirà così un giorno della purezza di quest'acqua. I: E questa n'do è uscita? T.: Gentile fanciulla lei mi fa pensare alla leggenda che si racconta dell'Aqua Virgo. I: 'Sta storia nun la conosco. Che è? Fanciulla: Si narra di una vergine che avrebbe indicato ai soldati di Agrippa le sorgenti fino ad allora cercate invano e da quel momento denominate della Vergine. Roma"...Qualcuno dirà così' un giorno. E' di moda apparire più pallide possibile, perciò le signore romane si passano sul viso e sulle braccia polvere di gesso. La fanciulla era bianca bianca di gesso. Che impressione! Poco più in là c'è una signora di una certa età, elegante e ben curata. Ha colorato le guance e le labbra di un rosso brillante con la pianta di fucus. Meglio allontanarsi dalla "Sibilla" troppo pallida. Aqua Appia L.: Mi scusi signora. Potrebbe darmi qualche informazione sull'Aqua Appia? I.: Vi sembro centenaria? Sono passati quasi 300 anni dalla sua costruzione. Ma certo. Dai ragazzi. Chiedetemi tutto ciò che vi occorre sapere. L.: Da chi fu iniziata la costruzione? I.: Fu iniziata dal sovrano Caio Plauzio Venox. L.: Sovrano? I.: Ops. Scusi. Mi sono confusa. Volevo dire censore. E poi proseguito da Appio Claudio Cieco, di cui porta il nome. L.: Cosa sa, invece, dei restauri sull'acquedotto? I.: In quasi 300 anni è stato restaurato trenta volte. L.: Trenta volte?? I.: Ops. Mi scusi. Volevo dire tre volte. L'ultimo restauro è stato fatto dal nostro beneamato Agrippa. Pace all'anima sua! Da quando ha preso il controllo e la gestione delle acque, Roma ha funzionato. Ma lei ha visto che a Roma l'acqua zampilla da ogni parte! L.: E' il più antico? I.: Aqua Appia è stato il primo acquedotto a fornire di acqua la città e si serviva delle acque del Tevere con una portata di ottomila quinarie. L.: Ottomilaaa?? I.: Ops. Scusi. Mi sono confusa un'altra volta. Volevo dire ottocento quinarie di acqua che scorre sotterranea a 15 metri di profondità. Fanciulla: "Chi vorrà considerare con attenzione … la distanza da cui l’ acqua viene, i condotti che sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso"...Qualcuno dirà così un giorno. T.: Ohh! E' tornata la "Sibilla". Con buoni auspici chiudiamo il nostro servizio. Torquatus e Ludmilla concludono la loro mattinata, soddisfatti del lavoro FAI, nella splendida cornice di Roma. Un saluto ai nostri lettori. I.C. MAHATMA GANDHI SCUOLA MEDIA VIA POPPEA SABINA . CLASSE I D - AMICA FAIRef.ti: Prof.ssa Picciolo – Prof.ssa Sciommari