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Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di
ricerca scientifica.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606
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------------------------------------------Archivio settimanale
Dal 30-04-2010 al 06-05-2010
2010-18
COMUNICATI
- Cannabis potrebbe essere il miglior farmaco per i malati di Sla. Appello al ministro della Salute
http://salute.aduc.it/comunicato/cannabis+potrebbe+essere+miglior+farmaco+malati+sla_17486.php
- Sciroppi per bambini. Sono utili?
http://salute.aduc.it/comunicato/sciroppi+bambini+sono+utili_17463.php
- Sciroppi per bambini ritirati dal mercato francese. In Italia?
http://salute.aduc.it/comunicato/sciroppi+bambini+ritirati+dal+mercato+francese_17458.php
ARTICOLI
- Sicurezza stradale. Le inutili misure contro la droga: un manifesto proibizionista
http://salute.aduc.it/articolo/sicurezza+stradale+inutili+misure+contro+droga_17481.php
- Farmaco antitumorale Avastina. Immagine appannata in Germania
http://salute.aduc.it/articolo/farmaco+antitumorale+avastina+immagine+appannata_17474.php
- Elezioni Gb. I Liberal Democrats chiedono la legalizzazione della cannabis
http://salute.aduc.it/articolo/elezioni+gb+liberal+democrats+chiedono_17475.php
- Cannabis e lavori pericolosi. Esami delle urine non servono a niente. Studio
http://salute.aduc.it/articolo/cannabis+lavori+pericolosi+esami+urine+non+servono_17457.php
LETTERE
- Malata di cancro
http://salute.aduc.it/lettera/malata+cancro_219746.php
NOTIZIE
- GERMANIA Staminali dormienti nel cervello anziano, ma risvegliabili
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+dormienti+nel+cervello+anziano+ma_117729.php
- ITALIA Tossicodipendenza. Parte la marcia di solidarieta'
http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+parte+marcia+solidarieta_117728.php
- USA Staminali e sclerosi multipla, nuove linee guida internazionali
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+sclerosi+multipla+nuove+linee+guida_117726.php
- ITALIA Codice della strada, Senato approva ddl. Le novità
http://salute.aduc.it/notizia/codice+della+strada+senato+approva+ddl+novita_117725.php
- USA Alcool, bere in gravidanza aumenta rischio leucemia mieloide nei figli
http://salute.aduc.it/notizia/alcool+bere+gravidanza+aumenta+rischio+leucemia_117724.php
- ITALIA Giovanardi: via i tossicodipendenti dalle carceri
http://salute.aduc.it/notizia/giovanardi+via+tossicodipendenti+dalle+carceri_117722.php
- USA Cannabis, studio: potrebbe essere il migliore farmaco contro la Sla
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+studio+potrebbe+essere+migliore+farmaco_117717.php
- ITALIA Morte Cucchi. Ordine Medici mette sotto tutela il processo ai suoi iscritti
http://salute.aduc.it/notizia/morte+cucchi+ordine+medici+mette+sotto+tutela_117711.php
- SVEZIA Eutanasia, paziente ottiene sospensione cure dopo nuove linee guida
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+paziente+ottiene+sospensione+cure+dopo_117710.php
- ITALIA Cordone, donazioni aumentate nel 2009 ma il 70% va all'estero
http://salute.aduc.it/notizia/cordone+donazioni+aumentate+nel+2009+ma+70+va+all_117702.php
- ITALIA Staminali per curare i dischi intervertebrali
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+curare+dischi+intervertebrali_117700.php
- USA Divieto di fumo sulle spiagge californiane: Schwarzenegger blocca la legge
http://salute.aduc.it/notizia/divieto+fumo+sulle+spiagge+californiane_117695.php
- USA Cannabis terapeutica, Washington DC dice sì alla legalizzazione
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+washington+dc+dice+si+alla_117691.php
- ITALIA Inchiesta Sanità, Marino: Italia tagliata in due, Sicilia fa rabbrividire
http://salute.aduc.it/notizia/inchiesta+sanita+marino+italia+tagliata+due+sicilia_117688.php
- ITALIA Obesità, un bambino su quattro vivrà meno dei genitori
http://salute.aduc.it/notizia/obesita+bambino+quattro+vivra+meno+dei+genitori_117684.php
- SVIZZERA Eutanasia. Ex collaboratrice Dignitas: direttore ha gettato centinaia di urne nel lago
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+ex+collaboratrice+dignitas+direttore+ha_117682.php
- USA Staminali. Broccoli e germogli inibiscono la crescita di quelle tumorali
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+broccoli+germogli+inibiscono+crescita_117681.php
- ITALIA Depressione colpisce sei donne su dieci, soprattutto in città
http://salute.aduc.it/notizia/depressione+colpisce+sei+donne+dieci+soprattutto_117675.php
- USA Zar antidroga: no a legalizzazione marijuana ... ma Obama lo snobba
http://salute.aduc.it/notizia/zar+antidroga+no+legalizzazione+marijuana+ma+obama_117670.php
- USA Staminali. Camera Missouri vieta finanziamento statale alle embrionali
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+camera+missouri+vieta+finanziamento_117668.php
- USA Staminali embrionali. Non piu' brevetti per questo tipo di ricerca
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+non+piu+brevetti+questo+tipo_117667.php
- USA Eroina, il Nida: trattamento con buprenorfina e naxalone anche per i giovani
http://salute.aduc.it/notizia/eroina+nida+trattamento+buprenorfina+naxalone+anche_117665.php
- ITALIA Ru486, le donne italiane si riprendono la libertà: niente ricovero ordinario obbligatorio
http://salute.aduc.it/notizia/ru486+donne+italiane+si+riprendono+liberta+niente_117663.php
- ITALIA Sangue infetto, Banca d'Italia shock: niente risarcimenti delle vittime
http://salute.aduc.it/notizia/sangue+infetto+banca+italia+shock+niente_117662.php
- SPAGNA Aborto. Google non accetta pubblicita' dalle cliniche che lo praticano
http://salute.aduc.it/notizia/aborto+google+non+accetta+pubblicita+dalle+cliniche_117661.php
- USA Aborto, procuratore generale Oklahoma blocca legge liberticida
http://salute.aduc.it/notizia/aborto+procuratore+generale+oklahoma+blocca+legge_117660.php
- GRAN BRETAGNA In tempi di crisi esplode il consumo di Valium
http://salute.aduc.it/notizia/tempi+crisi+esplode+consumo+valium_117659.php
- ITALIA Libertà di stampa, rapporto mondiale Rsf: Italia solo parzialmente libera, 72mo posto
http://salute.aduc.it/notizia/liberta+stampa+rapporto+mondiale+rsf+italia+solo_117658.php
- Essere madri. Meglio in Norvegia ed Australia, peggio in Afghanistan
http://salute.aduc.it/notizia/essere+madri+meglio+norvegia+australia+peggio_117657.php
- USA Staminali protette da farmaci anti-asma mentre riparano tessuti
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+protette+farmaci+anti+asma+mentre_117655.php
- USA Staminali. Ottenute cellule pruripotenti da quelle adulte
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+ottenute+cellule+pruripotenti+quelle_117654.php
- ITALIA Morte Cucchi. Ordine medici difende categoria: non sarebbe bastata acqua zuccherata
http://salute.aduc.it/notizia/morte+cucchi+ordine+medici+difende+categoria+non_117652.php
- ITALIA Ministro Salute: decisioni in base a scienza, ma da noi la Chiesa conta più che altrove
http://salute.aduc.it/notizia/ministro+salute+decisioni+base+scienza+ma+noi_117651.php
- USA Cannabis, Tribunale federale: costretti a condannare, non dovrebbe essere proibita
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+tribunale+federale+costretti+condannare_117641.php
- USA Cannabis Cusine. Nuovo programma tv per imparare a cucinare marijuana
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+cusine+nuovo+programma+tv+imparare_117640.php
- CINA Studio: elettroagopuntura provoca aumento endocannabinoidi
http://salute.aduc.it/notizia/studio+elettroagopuntura+provoca+aumento_117639.php
- USA Staminali, ricercatori individuano il 'motore' del loro sviluppo
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+ricercatori+individuano+motore+loro_117637.php
- LIBIA Eutanasia. Gheddafi attacca la Svizzera: assistenza al suicidio è omicidio
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+gheddafi+attacca+svizzera+assistenza+al_117632.php
- USA Senato Arizona mette al bando ricerca su embrioni 'ibridi'
http://salute.aduc.it/notizia/senato+arizona+mette+al+bando+ricerca+embrioni_117631.php
- Farmaci generici, Corte di giustizia Ue: sì a incentivi diretti ai medici che li prescrivono
http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+generici+corte+giustizia+ue+si+incentivi_117629.php
- ITALIA Leucemia, speranze da ricerca Policlinico di Modena
http://salute.aduc.it/notizia/leucemia+speranze+ricerca+policlinico+modena_117628.php
- ITALIA Fecondazione. A Padova nuovo metodo per selezionale spermatozoi
http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+padova+nuovo+metodo+selezionale_117626.php
- ITALIA Ogm, agricoltori fanno disobbedienza civile contro divieto italiano
http://salute.aduc.it/notizia/ogm+agricoltori+fanno+disobbedienza+civile+contro_117625.php
- RUSSIA Staminali, medici incentivano aborti tardivi per estrarle dai feti
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+medici+incentivano+aborti+tardivi_117619.php
- ITALIA Morte Cucchi, Procura: picchiato e non curato, ma non è omicidio. Sono 13 gli indagati
http://salute.aduc.it/notizia/morte+cucchi+procura+picchiato+non+curato+ma+non_117617.php
- GRAN BRETAGNA Cancro al colon, nuovo test lo rivela in cinque minuti
http://salute.aduc.it/notizia/cancro+al+colon+nuovo+test+rivela+cinque+minuti_117616.php
- CANADA Cannabis. Studio: diffusa fra schizofrenici per alleviare sintomi malattia
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+studio+diffusa+schizofrenici+alleviare_117615.php
- USA Droga. Risorge la storica associazione 'Mamme contro il proibizionismo'
http://salute.aduc.it/notizia/droga+risorge+storica+associazione+mamme+contro_117614.php
- INDIA Non mangia e non beve da 70 anni
http://salute.aduc.it/notizia/non+mangia+non+beve+70+anni_117609.php
- ITALIA Contraccezione, Pdl presenta legge su obiezione farmacisti
http://salute.aduc.it/notizia/contraccezione+pdl+presenta+legge+obiezione_117605.php
- USA Genetica, mappato Dna della rana
http://salute.aduc.it/notizia/genetica+mappato+dna+della+rana_117604.php
- ITALIA Aborto, relazione annuale: quello clandestino soprattutto fra gli stranieri
http://salute.aduc.it/notizia/aborto+relazione+annuale+quello+clandestino_117603.php
- FRANCIA Sciroppi anti-tosse per lattanti ritirati dal mercato
http://salute.aduc.it/notizia/sciroppi+anti+tosse+lattanti+ritirati+dal+mercato_117601.php
- ITALIA Cannabis terapeutica, incontro pubblico a Bolzano sull'esperienza sudtirolese
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+incontro+pubblico+bolzano+sull_117599.php
------------------------------------------COMUNICATI
06-05-2010 14:07 Cannabis potrebbe essere il miglior farmaco per i malati di Sla. Appello al ministro
della Salute
Il proibizionismo sulla cannabis, con i suoi pesanti effetti sulla libertà di ricerca scientifica,
potrebbe privare i malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) della più efficace delle terapie. La cannabis
potrebbe infatti rivelarsi il migliore farmaco contro questa terribile malattia degenerativa. Lo rivelano i
ricercatori della School of Medicine dell'univesità di Washington in uno studio pubblicato sulla rivista
scientifica American Journal of Hospice and Palliative Care.
Nonostante la nostra comprensione dei meccanismi molecolari della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sia
migliorata -scrivono gli autori- non esistono ancora terapie davvero efficaci. In questa malattia -continuano i
ricercatori- si verificano simultaneamente diversi processi fisiologici anormali che richiedono una terapia
basata su una molteplicità di farmaci. Incredibilmente la cannabis sembra agire in tutte queste aree. Questa
sostanza ha infatti potenti effetti antiossidanti, anti-infiammatori e neuroprotettivi. Somministrata a topi con
Sla, ha provocato un allungamento della vita delle cellule neurali, ha posticipato l'emergere dei sintomi e ha
rallentato la degenerazione della malattia. La cannabis ha anche proprietà utili alla gestione dei sintomi della
Sla, grazie alle sue proprietà analgesiche, di rilassante muscolare, broncodilatanti, di riduzione della
salivazione, di stimolazione dell'appetito e favorisce il sonno.
Basandosi sull'evidenza scientifica fin qui raccolta -concludono i ricercatori- è ragionevole pensare che la
cannabis possa rallentare in modo significativo il progredire della Sla, potenzialmente allungare
l'aspettativa di vita dei pazienti e ridurre significativamente i sintomi della malattia.
Purtroppo, la ricerca medico scientifica sulla cannabis è fortemente ostacolata dalle leggi sugli stupefacenti e
dall'ideologia proibizionista. Nonostante questa sostanza si sia dimostrata efficace nell'alleviare le sofferenze
provocate da numerose malattie, tra cui Aids e tumori, è praticamente impossibile per la gran parte degli
italiani accedervi per scopi terapeutici.
Rivolgiamo un appello al ministro della Salute Ferruccio Fazio affinche' dia seguito, oltre che all'evidenza
scientifica, anche a quell'ordine del giorno votato dal Senato che invita il Governo a considerare
l'opportunita' e la fattibilita' di una produzione in Italia di medicinali a base di cannabis.
Per ora questo ordine del giorno, e sopratutto decine di migliaia di pazienti in sofferenza, sono stati ignorati.
Pietro Yates Moretti
03-05-2010 13:20 Sciroppi per bambini. Sono utili?
Sono utili gli sciroppi per bambini? In Francia l'Afssaps, l'agenzia francese per la
sicurezza dei farmaci, ha disposto il ritiro dal mercato di alcuni sciroppi e la non prescrevibilita' per altri, per
bambini al di sotto dei due anni. Sull'argomento era gia' intervenuta l'Aduc. Il problema e' delicato perche' se
gli studi e le sperimentazioni dei farmaci sugli adulti, che accompagnano le procedure per l'introduzione degli
stessi nei prontuari dei Servizi sanitari nazionali e/o internazionali, sono appena sufficienti, molto piu'
complessa e' la registrazione per gli stessi farmaci se sono destinati all'eta' pediatrica.
Infatti, praticamente la sperimentazione sui bambini non esiste!
Dunque un criterio di massima prudenza dovrebbe sempre prevalere.
Per quanto riguarda i fluidificanti mi sento di segnalare che quasi sempre nei bambini la tosse e'
l'espressione di un tentativo di rimozione dalla faringe di muco retronasale che scola, soprattutto in posizione
orizzontale e, in questo caso, sono molto più efficaci lavaggi nasali con soluzione fisiologica. Anche se la
tosse fosse di origine bronchiale, come nell'asma o nelle bronchiti, in assenza di gravi malformazioni
dell'albero bronchiale o di malattie genetiche respiratorie, i fluidificanti non dovrebbero essere prescritti
perche' il muco dei bambini e' sempre molto morbido di per se' e non ha bisogno di essere ulteriormente
sciolto (semmai di essere ridotto) e, comunque, basterebbe far bere un po' di piu' il bambino perche' una
buona idratazione garantisce sempre una produzione di muco piu' soffice.
Maria Luisa Agneni, pneumologa e omeopata
30-04-2010 14:00 Sciroppi per bambini ritirati dal mercato francese. In Italia?
In Francia l'Afssa, l'equivalente del nostro Istituto superiore di sanita', ha deciso di far
ritirare dal mercato alcuni sciroppi fluidificanti e di dare controindicazione per altri destinati ai bambini al di
sotto dei due anni. L'elenco degli sciroppi ritirati e controindicati si trova sul nostro sito. Questi sciroppi
contengono mucolitici (carbocisteina e acetilcisteina) e mucofluidificanti (benzoato di meglumina) che,
stando all'Afssa, indurrebbero difficolta' respiratorie.
Anche in Italia ci sono sciroppi per bambini che possono contenere queste sostanze (es. Lisomucil,
Fluifort, Polimucil, Solucil). Sarebbe utile sapere se le controindicazioni francesi si devono applicare anche in
Europa e in Italia. In questo senso abbiamo sollecitato il Commissario europeo alla Salute e Politica dei
consumatori, John Dalli, che puo' agire attraverso l'Agenzia europea per i medicinali e il ministro della
Salute, Ferruccio Fazio, che ha l'equivalente nell'Agenzia italiana del farmaco, affinche' si chiariscano gli
effetti degli sciroppi e si assumano decisioni comuni sia in sede nazionale che europea.
Primo Mastrantoni
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05-05-2010 14:44 Sicurezza stradale. Le inutili misure contro la droga: un manifesto proibizionista
E' dal luglio 2008 che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, come
responsabile del dipartimento antidroga, vuole introdurre un test antidroga e alcol per ottenere la patente o il
patentino. La sperimentazione che aveva preannunciato non era mai partita, perche' come avevamo
denunciato con una interrogazione, considerate le leggi in vigore, non poteva farlo. Oggi il testo in
discussione al Senato sulle disposizioni in materia di sicurezza stradale (ddl 1720) introduce all'art. 42
l'obbligo di una "certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze
stupefacenti e psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici le cui modalità sono
individuate con decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, sentito il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri".
Una misura discriminatoria per i giovani che devono ancora prendere la patente rispetto a chi l'ha gia'
e per di piu' inutile, visto che si suppone che prima di sottoporsi ad un test la persona si presentera' "pulita",
il che tuttavia non e' garanzia che poi sara' altrettanto "pulita" quando si mettera' alla guida. La misura e'
inoltre discriminatoria anche per le sostanze e non per gli effetti, distinguendo abuso e uso. Se alla parola
abuso potrebbe corrispondere la condizione di alcolizzato e tossicodipendente, alla parola uso, riferita alle
sole sostanze stupefacenti e psicotrope, corrisponde la condizione di consumatore occasionale.
Percio' chi beve occasionalmente potra' ottenere la patente, ma non sara' cosi' per chi sempre
occasionalmente usa cannabis. A cosa serve questa differenziazione? Non certo a rendere piu' sicure le
strade italiane, che solo dai controlli su strade trarrebbero giovamento e su questo l'Italia continua a
mantenere il suo primato negativo.
Insomma, una norma inutile, manifesto proibizionista contro la droga.
Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd
05-05-2010 07:51 Farmaco antitumorale Avastina. Immagine appannata in Germania
C'è un problema per il gigante farmaceutico Roche: prima ha dovuto ammettere che il
suo farmaco "faro" Avastina non serve contro il cancro alla prostata; ora, una nuova perizia ne mette in
dubbio l'efficacia anche rispetto ad altri tipi di tumore. E non è escluso che le casse malattia lo
eliminino dall'elenco delle prestazioni.
Nel 2009 l'antitumorale in questione (principio attivo bevacizumab) fruttò alla casa farmaceutica svizzera 4,2
miliardi di euro a livello mondiale. Ma un recente studio clinico ha dimostrato la sua inconsistenza nel
trattare il tumore alla prostata. E non è finita qui. Il servizio medico dell'assicurazione
malattia, Medizinisches Dienst der Krankenversicherung ( MDK) del Baden-Wuerttemberg, ha appena
espresso un giudizio sul farmaco che non è esattamente lusinghiero: è un antitumorale "dall'efficacia
marginale", scrive Handelsblatt, citando la perizia degli analisti. Non è dimostrato che da quando si è
cominciato a utilizzarlo, nel 2005, i pazienti siano vissuti più a lungo. MDK fa notare che l'efficacia aggiuntiva
di questo farmaco, usato contro il cancro al seno, all'intestino, ai polmoni e ai reni, non giustifica i 5.000
euro di costo mensile. Inoltre comporta "una notevole tossicità" e in alcuni casi favorisce le complicazioni che
conducono a esiti letali, aggiunge il foglio.
Avastina è stato elaborato da una filiale della Roche, la statunitense Genentech, e in
poco tempo il medicinale ammazza-tumori si è rivelato uno dei prodotti più lucrativi per l'azienda. La sua
proprietà è quella d'impedire la formazione di nuovi vasi sanguigni, un processo che i medici chiamano
angiogenesi. Roche è impegnata a estendere ancora di più il campo d'azione di Avastina ed esperimenta, in
un vasto programma, la possibilità di usarlo su nuovi tipi di tumore. Perciò ha reagito subito con veemenza
alle critiche, dicendo che Avastina, con i suoi oltre 40.000 pazienti sottoposti a studi clinici in tutto il mondo,
è stato l'antitumorale più analizzato. Si tratta di quasi mille studi. Aggiunge che finora sono stati trattati
pressoché 750.000 pazienti e che ovunque i costi sono assunti dal sistema sanitario; negli ultimi cinque anni
sono stati dimostrati i vantaggi del farmaco relativamente alla prolungata sopravvivenza dei pazienti affetti da
vari tipi di tumore. Infine, Avastina ha ottenuto le migliori prestazioni in tutt'e quattro le indicazioni necessarie
per ottenere l'approvazione, ha spiegato un portavoce della Roche.
La controffensiva non ha però bloccato le critiche. Si sostiene che gli studi sull'efficacia sono discutibili in
generale, e soprattutto se sono ricerche finanziate dalle case farmaceutiche, spiega la Commissione dei
medicinali appartenente all'Ordine dei medici tedeschi. Commissione che condivide i dubbi di fondo dei periti
di MDK, scrive Handelsblatt. Per il capo della Commissione, Wolf-Dieter Ludwig, Avastina è solo
un esempio della dubbia efficacia di molte specialità medicinali impiegate contro il cancro, i reumatismi, l'Hiv
o nei trapianti. Il loro uso acritico minaccia la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario mondiale, perciò
servirebbe un sistema precoce d'allerta, come già esiste in Gran Bretagna e in Austria. Sarebbe utile
per bloccare l'utilizzo di farmaci costosi e inefficaci.
I medicinali sono un grosso affare. Basti pensare che, negli ultimi cinque anni, la spesa per i soli farmaci
antitumorali è salita del 285%. E che grazie all'Avastina, la Roche ha incamerato il 21% in più nell'ultimo
anno contabile rispetto al precedente.
Per il colosso farmaceutico la nuova perizia potrebbe avere conseguenze molto pesanti. Anche
perché l'Avastina è entrata nel mirino del Comitato federale dei medici delle casse malattia (GBA). L'ente sta
infatti valutando quali medicinali devono essere a carico del sistema sanitario e quali no. Una portavoce di
GBA ha spiegato che sta elaborando una procedura per rendere più rigide le regole della prescrizione dei
farmaci. In futuro, l'Avastina potrebbe essere prescritta al paziente solo se consigliata da due medici,
indipendentemente l'uno dall'altro, in base a una procedura prevista per tutti i medicinali costosi e con un
"alto profilo di effetti collaterali". Ma potrebbe accadere di peggio: che Avastina venga depennata dall'elenco
delle prestazioni a carico del sistema sanitario obbligatorio. Lo scrive Handelblatt, citando il responsabile di
GBA, Rainer Hess.
Rosa a Marca
05-05-2010 06:48 Elezioni Gb. I Liberal Democrats chiedono la legalizzazione della cannabis
Il partito dei Liberal Democrats, che secondo tutti i sondaggi ha raggiunto livelli di
popolarità impensabili fino a qualche anno fa, vuole depenalizzare il possesso di cannabis e legalizzare la
vendita controllata sul modello olandese.
Alcuni documenti interni del partito, di cui da' conto il quotidiano Daily Mail, mostrano che i Liberal
Democrats vorrebbero anche la legalizzazione della coltivazione della cannabis per uso personale.
L'orientamento politico sulla cannabis giunge dopo un voto della dirigenza del partito per permettere anche
in Gran Bretagna la creazione di coffeeshop. Secondo quanto riporta il quotidiano, per i liberali democratici "i
gestori dei coffeeshop dovrebbero poter permettere ai clienti di fumare la sostanza al di fuori del locale o di
acquistare brownies alla marijuana e cannabis in forma vaporizzata".
I Liberal Democrats, da sempre schiacciati dal bipartitismo Labour-Tories, potrebbero diventare l'ago della
bilancia in queste elezioni. Non solo potrebbero acquisire 80 seggi parlamentari, ma se i Tories non
ottenessero la maggioranza assoluta, potrebbero diventare anche decisivi per la formazione del prossimo
Governo.
Secondo la Bbc, il Liberal Democrats è il primo partito britannico a schierarsi per la legalizzazione e a
impegnarsi a porre fine alla persecuzione dei consumatori di cannabis. Il leader Nick Clegg, da qualche
settimana diventato una star politica dopo il primo dibattito televisivo all'americana fra i candidati premier,
aveva già chiesto la depenalizzazione parziale della cannabis nel 2002 quale misura per concentrare ogni
sforzo non sui consumatori, ma sui grandi narcotrafficanti. All'epoca europarlamentare, Clegg aveva
proposto di "rendere più efficiente la lotta al crimine organizzato e al traffico di narcotici e sostanze
psicotrope, attraverso la creazione di un sistema di controllo legale e regolamentazione della produzione,
vendita e consumo di sostanze attualmente proibite".
Nel 2007, aveva criticato ferocemente il sistema della classificazione delle droghe: "Abbiamo bisogno di una
revisione totale del sistema in modo che la classificazione sia basata sui fatti piuttosto che sull'umore di
qualche tabloid o ministro".
E alla vigilia del voto del 6 maggio, visto anche che l'argomento legalizzazione è stato abbastanza ignorato
dai media, il Liberal Democrats hanno voluto prendere una posizione chiara e comune. Rispondendo alle
domande di giornalisti e blogger, i vertici del partito scrivono sul proprio sito: "L'approccio repressivo ai
consumatori di droghe che seguiamo da decenni non ha funzionato. Il consumo cresce più che mai e le
nostre prigioni sono stracolme di tossicodipendenti. E' ora di porre fine alla criminalizzazione dei consumatori
e di concentrarsi sulle terapie mediche necessarie. I Liberal Democrats baseranno le proprie politiche sulle
droghe sull'evidenza scientifica. Questo significa una revisione delle sanzioni penali eccessive e
controproducenti e la promozione di una politica efficace per ridurre la dipendenza e le sue conseguenze
avverse. Romperemo anche il legame fra la cannabis e il crimine organizzato, permettendo alle forze
dell'ordine di svolgere compiti più importanti".
Sempre sul sito ufficiale del partito sono ora leggibili tutte le proposte in materia di stupefacenti.
Pietro Yates Moretti
30-04-2010 11:59 Cannabis e lavori pericolosi. Esami delle urine non servono a niente. Studio
Vorresti salire su un autobus se il conducente si è appena fatto una canna o bevuto
una bottiglia di vino? Sicuramente no. Per accertarsi che questo non accada, anche in Italia si stanno
diffondendo i controlli antidroga e antialcool sui lavoratori 'a rischio". Dai conducenti di automobili a quelli di
macchinari industriali, un crescente numero di lavoratori deve sottoporsi a esami periodici.
Ma se quel conducente avesse fumato o bevuto tre giorni o tre settimane fa? Egli sarebbe perfettamente
sobrio ed in grado di guidare in sicurezza al pari di chi non ha mai né fumato né bevuto. Eppure, se
sottoposto ai test, questo conducente sobrio sarebbe esonerato per il consumo di alcool, anche se
consumato qualche ora prima; al contrario, per il consumo di cannabis, anche se consumata qualche giorno
o settimana prima, sarebbe licenziato, perseguito penalmente e messo alla gogna sui media.
Questo accade per due motivi.
Il primo ha a che fare con le contraddizioni del proibizionismo sulle droghe, che da una parte stigmatizza e
reprime il consumo anche responsabile di cannabis, dall'altra condona e spesso promuove il consumo di
alcool, una sostanza infinitamente più dannosa alla salute e alla società della marijuana.
Il secondo motivo ce lo spiegano, ancora una volta, gli scienziati.
Un ampio studio pubblicato sulla rivista scientifica Addiction rivela che il test delle urine non serve a
migliorare la sicurezza sul lavoro. Le analisi delle urine, spiegano gli scienziati, rilevano la presenza di
bioprodotti solubili e inerti della marijuana. I più comuni fra questi bioprodotti rimangono nelle urine per
giorni, settimane e persino mesi dopo l'ultima assunzione. Non è quindi possibile distinguere fra chi ha in
passato consumato cannabis, anche in maniera occasionale, e chi invece lavora intossicato. Al contrario, i
test alcolemici sono in grado di rilevare, anche se approssimativamente, lo stato di intossicazione.
I ricercatori della University of Victoria nel British Columbia hanno riesaminato la letteratura scientifica degli
ultimi 20 anni sull'efficacia dei test antidroga per i lavoratori, con particolare enfasi sulla cannabis - la
sostanza più sovente rilevata con i test antidroga. Gli studiosi scrivono: "Non è chiaro che il consumo anche
pesante di marijuana metta a rischio la sicurezza sul lavoro, a meno che non venga consumata poco prima o
durante il turno di lavoro; i test delle urine sono poco attendibili e non riescono a individuare i lavoratori che
mettono a rischio la sicurezza; i test antidroga sono legati ad una riduzione dei casi in cui viene rilevato l'uso
di cannabis fra i lavoratori, ma questo non significa che ci siano meno consumatori di cannabis; non è stato
ancora dimostrato che l'analisi delle urine produca una diminuzione degli incidenti sul lavoro".
Gli autori concludono, "E' sconsigliato utilizzare gli esami delle urine quale strumento per individuare chi
mette a rischio la sicurezza sul lavoro per uso di cannabis".
Pietro Yates Moretti
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03-05-2010 00:00 Malata di cancro
Buon giorno
mia nonna è stata operata per la seconda volta per un tumore maligno al seno presso una clinica di Brescia.
il tumore è stato asportato completamente e abbiamo iniziato il periodo di attesa di cicatrizzazione della ferita
prima di iniziare a consultare l'oncologo (cosa che tra l'altro pensavamo avvenisse in automatico al termine
delle medicazioni). il professore che ha operato mia nonna ci ha informati che il suo lavoro si era concluso e
spettava a noi contattare l'oncologo dello stesso ospedale per definire la terapia da seguire. piccolo
dettaglio: 150€ di spese per la visita.
una persona dichiarata malata, con tanto di operazione e in attesa di cura è normale che debba pagare per
una visita di uno specialista che per forza deve consultare per poter trovare l'ennesima luce di speranza?
con la precedente operazione presso gli ospedali civili questo non era avvenuto...
attendo vostri commenti
grazie
Mariapaola, da Brescia (BS)
Risposta:
se l'operazione e' avvenuta presso una clinica privata, come ci pare di comprendere dalla sua lettera, e' ben
possibile che le successive visite siano a pagamento.
ADUC Salute - http://salute.aduc.it/
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NOTIZIE
06-05-2010 20:00 GERMANIA Staminali dormienti nel cervello anziano, ma risvegliabili
E chi lo dice che il cervello invecchia con l'eta'? Anche da anziano, invece, il nostro cervello
potrebbe 'rinverdirsi' di nuovi neuroni, infatti, almeno nei topi in eta' anziana, il cervello conserva un tesoro di
cellule staminali potenzialmente utili a scopo rigenerativo.
Queste cellule sono in buona parte 'in letargo', ma possono essere risvegliate con opportuni stimoli come la
ginnastica.
Lo rivela uno studio condotto presso il Max Planck Institute of Immunobiology di Friburgo pubblicato sulla
rivista Cell Stem Cell.
Condotta da Verdon Taylor, la ricerca ha evidenziato la presenza di varie popolazioni di cellule staminali nei
pressi dell'ippocampo, area cruciale per apprendimento e memoria, di topolini anziani. Alcune di queste
cellule staminali sono dormienti altre attive.
Era gia' nota la presenza di staminali nell'ippocampo del cervello adulto; ma finora si era ritenuto che questo
tesoro si esaurisse con l'avanzare dell'eta'.
Invece i ricercatori tedeschi hanno trovato due popolazioni di staminali in parte in letargo, in parte attive. Ed
hanno anche visto che l'attivita' fisica e le crisi epilettiche sono tra gli stimoli che possono risvegliare le
staminali.
In futuro, conclude Taylor, queste staminali potrebbero essere risvgliate con stimoli esterni (per esempio
nuovi farmaci) per dare impulso alla rigenerazione di nuovi neuroni che vadano a ringiovanire il cervello o
addirittura a curarlo in caso di malattie come la demenza senile.
Qui maggiori informazioni
06-05-2010 19:40 ITALIA Tossicodipendenza. Parte la marcia di solidarieta'
Prendera' il via l'8 maggio, contemporaneamente da Udine e da Marsala, l'iniziativa "In
marcia per la vita - Campioni di Solidarietà", promossa e organizzata dall'Associazione Nazionale di
Promozione Sportiva nelle Comunità. Ne da' notizia la Fondazione Villa Maraini, che partecipa alla
manifestazione.
L'arrivo della marcia e' previsto a Roma per il 22 maggio a Piazza Venezia. L'obiettivo è di sensibilizzare
l'opinione pubblica rispetto ai temi del disagio giovanile e dell'abuso di sostanze psicoattive, evidenziando
l'impegno delle comunità e delle strutture nella cura delle tossicodipendenze.
Si tratta di una vera e propria staffetta che coinvolge centinaia di ragazzi e ragazze (operatori, volontari,
pazienti) delle varie realtà attive sul territorio, che si passano "il testimone della solidarietà" lungo un
percorso di oltre 3.000 chilometri attraverso l'Italia.
Secondo il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, "questa marcia è una sfida contro l'indifferenza e la
cattiveria di chi pensa che i drogati siano irrecuperabili. E' anche un grido di dolore delle comunità
terapeutiche che non vengono ne' aiutate ne' considerate dai politici".
06-05-2010 16:19 USA Staminali e sclerosi multipla, nuove linee guida internazionali
Oggi la rivista scientifica Nature Reviews Neurology ha pubblicato un documento internazionale
di consenso sul futuro della ricerca sul trapianto di cellule staminali in persone con sclerosi multipla,
preparando la strada per un'azione coordinata della ricerca internazionale e in futuro, potenzialmente,
facilitare e accelerare l'accesso dei pazienti agli studi clinici sulle cellule staminali. Le linee guida, che sono
state scritte e approvate da alcuni dei piu' stimati ricercatori internazionali (europei e americani) nel campo
della sclerosi multipla (SM) e dalle Associazioni sclerosi multipla di tutto il mondo, infondono speranza per il
futuro della ricerca sulle staminali per la SM e contrastano le "credenze" sui centri esteri che utilizzando
cellule staminali affermano falsamente di curare la malattia. Il professor Gianvito Martino, dell'Istituto
Scientifico San Raffaele di Milano in Italia e membro del Comitato Scientifico della FISM - Fondazione
Italiana Sclerosi Multipla, e il professor Robin Franklin dell'Universita' di Cambridge in Inghilterra, sono gli
autori che hanno coordinato il gruppo di lavoro dei ricercatori che hanno definito le linee guida, le quali
delineano le basi scientifiche che il trapianto di cellule staminali ha mostrato negli studi clinici iniziali e la
potenzialita' del loro utilizzo in futuro per il trattamento della SM; descrivono i differenti tipi di cellule staminali
che potrebbero essere utilizzati per i trattamenti delle diverse forme di SM e i metodi per somministrare
queste terapie con cellule staminali ai pazienti; evidenziano le migliori modalita' per condurre i futuri studi
clinici che dovranno valutare la sicurezza e l'efficacia delle terapie con cellule staminali nella SM. I ricercatori
concordano sul fatto che le cellule staminali avranno un ruolo significativo nel trattamento della sclerosi
multipla, ma, al tempo stesso, pongono l'attenzione di tutti sulle necessita' che le aspettative siano
realistiche. Il professor Gianvito Martino evidenzia: "A questo stadio della ricerca non si deve dichiarare che
le cellule staminali sono una cura magica per la SM. E', comunque, probabile che un giorno svolgeranno un
ruolo importante nel trattamento della malattia". Le linee guida sono il risultato di un meeting internazionale
di consenso sulle cellule staminali che si e' tenuto a Londra lo scorso Maggio 2009, organizzato dalle
Associazioni Sclerosi Multipla inglese e americana con il sostegno di Canada, Italia, Francia, Australia e il
coinvolgimento della Federazione Internazionale di SM cui esse appartengono.
06-05-2010 16:13 ITALIA Codice della strada, Senato approva ddl. Le novità
Ecco le misure di maggiore rilevanza approvate al Senato nell'ambito del ddl di
riforma del codice stradale improntato ad un inasprimento delle norme sulla sicurezza.
MINICAR - inasprimento delle sanzioni per chi utilizza ciclomotori e minicar con il motore truccato - il
meccanico paga una multa da 389 a 1.556 euro; il proprietario da 148 a 594 euro; introduzione dell'obbligo
delle cinture di sicurezza per i conducenti e i passeggeri delle minicar munite delle cinture medesime.
TEST ANTIDROGA PER NEOPATENTATI - obbligo per chi chiede il primo rilascio della patente di guida,
nonche' per chi chiede il rilascio di certificazione di abilitazione professionale, di produrre un certificato che
attesti il non abuso di sostanze alcoliche e uso di stupefacenti, unitamente ad una certificazione che tenga
conto dei precedenti morbosi del richiedente.
ACCERTAMENTI CLINICO-TOSSICOLOGICI - possibilita' di essere sottoposti ad accertamenti clinicotossicologici e strumentali ovvero analitici su campioni di mucosa del cavo orale quando ci sia ragionevole
motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.
MULTE DIVISE TRA ENTI E COMUNI - previsione che i proventi delle sanzioni per eccesso di velocita',
elevate con gli autovelox dalla Polizia municipale, siano ripartiti al 50% tra l'ente proprietario della strada e
l'ufficio da cui dipende l'agente accertatore. Fa eccezione il caso delle strade in concessione, per le quali i
proventi sono destinati al 100% allo Stato.
RIACQUISIZIONE PUNTI PATENTE - introduzione di apposita prova di esame per poter recuperare i punti
della patente precedentemente decurtati.
LICENZIAMENTO AUTISTA - chi ha subi'to la sospensione della patente professionale perche' ubriaco o
sotto gli effetti della droga, puo' essere licenziato per giusta causa.
CASCO SULLA BICICLETTA PER RAGAZZI FINO A 14 ANNI - introduzione dell'obbligo per i ragazzi fino a
14 anni di indossare il casco alla guida delle biciclette.
MOTOCICLI CON BAMBINI - chi trasporta un bambino (fino a 1 metro e mezzo di altezza) non deve
superare i 60 km/h. Per i minori da 5 a 12 anni e' obbligatorio un apposito seggiolino le cui caratteristiche
saranno definite dal Ministero dei trasporti. Bocciata la proposta di introdurre il paraschiena obbligatorio e del
casco integrale obbligatorio per i bambini.
AGEVOLAZIONI FISCALI per acquisto di autoveicoli per soggetti diversamente abili.
INASPRIMENTO SANZIONI PER AUTOTRASPORTATORI - inasprimento delle sanzioni per gli
autotrasportatori che violano le regole sui tempi di guida e sui periodi minimi di riposo, fatta eccezione per le
violazioni piu' lievi per le quali si prevede un'attenuazione dell'apparato sanzionatorio.
LAVORI DI PUBBLICA UTILITA' - possibilita' di accedere, solo per una volta, al lavoro di pubblica utilita', in
sostituzione delle pene detentive e pecuniarie, da parte di chi ha guidato sotto l'effetto di alcool o di
stupefacenti senza provocare incidenti.
MULTE A RATE - possibilita' per i soggetti che versino in condizioni economiche disagiate (reddito fino a
10.628,16 euro), di ottenere la rateizzazione del pagamento delle sanzioni pecuniarie di importo superiore a
200 euro.
DEROGA A PATENTE SOSPESA - concessione, da parte del Prefetto, di deroghe alla sospensione della
patente al verificarsi di determinate condizioni. Il provvedimento di deroga puo' essere concesso una sola
volta a chi non abbia provocato incidenti stradali e abbia altresi' dimostrato che risulti impossibile o
estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri, ovvero per
il ricorrere di situazioni di giustificazioni di carattere socio sanitario o assistenziale. La concessione di tale
deroga, comportera' un allungamento della durata del provvedimento di sospensione pari al doppio delle
fasce orarie oggetto della deroga. Tale proposta - si e' tenuto a sottolineare in commissione - non
rappresenta assolutamente un abbassamento degli standard di sicurezza, se si tiene conto che la normativa
vigente gia' prevede casi in cui persone carcerate, a cui e' stata ritirata la patente, possano utilizzare
l'automobile per percorrere il tragitto tra l'istituto di pena ed il luogo di lavoro. Da ultimo, la concessione del
provvedimento di deroga potra' essere facilmente accompagnata da un adeguato sistema di controlli volti a
garantire che il beneficiario si attenga al rispetto delle condizioni inserite nel provvedimento prefettizio. I
soggetti ai quali e' stata revocata la patente non possono conseguire il patentino per la guida dei ciclomotori
e minicar.
AGENZIA SICUREZZA STRADALE - istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture, del Comitato per
l'indirizzo e il coordinamento delle attivita' connesse alla sicurezza stradale.
OBBLIGO DI PRECURSORI PER LOCALI ED ESERCIZI PUBBLICI - Previsione dell'obbligo dei c.d.
precursori (sistemi di verifica del tasso alcolemico) in tutti i locali ed esercizi pubblici abilitati alla vendita o
alla somministrazione di bevande alcoliche.
DIVIETO DI ALCOLICI dalle 3 di notte divieto per i locali notturni di vendere bevande alcoliche. Dalle 22 alle
6 divieto di vendita negli autogrill sulle autostrade di bevande superalcoliche, con multe da 2.500 a 7.000
euro; dalle 2 alle 7 divieto della somministrazione di bevande alcoliche, con multe da 3.500 a 10.500 euro.
Sospensione della licenza di vendita per 30 giorni ai gestori che non rispettano piu' volte il divieto nell'arco di
2 anni. Salva la facolta' del sindaco di autorizzare la cessazione delle attivita' di somministrazione di
bevande alcoliche entro le ore 5 per non piu' di 10 volte nell'arco di 1 anno. Nelle isole in cui e' interdetta la
circolazione degli automezzi ad uso privato non si applicano le limitazioni di orario. RIPARTO PROVENTI
SANZIONI - riparto dei proventi delle sanzioni amministrative e pecuniarie, in parte a Ministero infrastrutture
per implementare risorse per la manutenzione stradale, in parte al Ministero interni per incrementare controlli
e dotazione delle forze di polizia, in parte ancora al Ministero istruzione per programmi sulla istruzione della
sicurezza stradale.
INTRODOTTA LA TARGA PERSONALE.
AUTOAMBULANZE PER IL SOCCORSO DI ANIMALI.
NORME PER LE COMPETIZIONI SPORTIVE.
RIDUZIONE DEI TEMPI (DA 150 A 60 GIORNI) DI NOTIFICA DELLE CONTRAVVENZIONI.
UTILIZZO DEGLI AUTOVELOX DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI.
Sono state infine bocciate le proposte:
- di elevare il limite di velocita' a 150 km/h - rimane il limite di 130.
- di prevedere una apposita patente di servizio per gli autisti addetti agli organi istituzionali, sulla quale
attribuire 20 ulteriori punti passibili di decurtazione, senza gravare sulla patente personale.
- di introdurre il divieto di fumo a chi guida.
06-05-2010 16:10 USA Alcool, bere in gravidanza aumenta rischio leucemia mieloide nei figli
Sebbene la leucemia mieloide acuta (Lma), una patologia tumorale delle cellule del
midollo osseo, sia relativamente rara nei bambini, bere alcol durante la gravidanza potrebbe aumentarne il
rischio. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul 'Cancer Epidemiology, biomarkers & Prevention',
giornale dell'American Association for Cancer Research.
Julie Ross, direttore della divisione di epidemiologia pediatrica e ricerca clinica presso l'Universita' del
Minnesota, ha riferito che ci sono circa 700 casi di Lma ogni anno nei bambini degli Stati Uniti.
'E' alquanto raro, quindi vogliamo fare attenzione per non creare eccessivi allarmismi nei genitori', ha
spiegato Ross, che non e' stata coinvolta nello studio, ma e' un membro del Consiglio editoriale del 'Cancer
Epidemiology, biomarkers & Prevention'.
Ross e il primo ricercatore dello studio, Paule Latino-Martel, direttore di ricerca al 'Research Center for
Human Nutrition', in Francia, sono concordi nell'affermare che questi risultati dovrebbero rafforzare la
raccomandazione per la salute pubblica contro il consumo di alcool durante la gravidanza.
'Nonostante le attuali raccomandazioni per cui le donne incinta non dovrebbero bere alcool durante la
gravidanza - ha evidenziato Latino-Martel - il consumo di alcool durante questo periodo e' del 12% negli Stati
Uniti, in Svezia del 30%, del 52% in Francia, del 59% in Australia e del 60% in Russia'.
Latino-Martel e i colleghi hanno analizzato 21 studi di casi di controllo e in base ai risultati di un test con
risposta 'si' o no' e' emerso che l'assunzione di alcool durante la gravidanza e' associata a un aumento del
56% del rischio di Lma nei bambini.
Il rischio era maggiore nei bambini di eta' compresa tra 0 e 4 anni al momento della diagnosi e non c'e' stata
alcuna associazione significativa con la leucemia linfoblastica acuta.
06-05-2010 16:04 ITALIA Giovanardi: via i tossicodipendenti dalle carceri
"Sono ben comprensibili sia le preoccupazioni del ministro Alfano per la tenuta
complessiva del sistema carcerario, che rischia di scoppiare, che quelle del ministro Maroni per la sicurezza
dei cittadini nel caso del passaggio di condannati a fine pena alla detenzione domiciliare". Lo dichiara in una
nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.
"Ma c'e' un segmento del problema sul quale si puo' operare immediatamente individuando specifiche
soluzioni normative rivolte ai tossicodipendenti che sono in carcere per reati di lieve entita' determinati dalla
loro condizione di dipendenza cronica dalla sostanza".
"Il trasferimento di questi detenuti alla Comunita' di recupero potrebbe, da un lato, dare sollievo alle strutture
penitenziarie e dall'altro, consentire una maggiore sicurezza per i cittadini perche' l'opportunita' di cura
consentirebbe a fine pena di restituire alla societa' una persona con minore propensione a delinquere".
E' valutata 'positivamente' dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe la proposta del sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. 'Oggi, a fronte di quasi 68mila detenuti presenti nelle carceri
italiane, i tossicodipendenti ristretti sono quasi 17mila, con una percentuale nazionale del 25% - sottolinea il
segretario generale del Sappe, Donato Capece -, ma in alcune realtà questa percentuale di
tossicodipendenti tra i detenuti sale al 34% (Lombardia e Friuli Venezia Giulia), al 36% (Sardegna) fino ad
arrivare al 40% dei carcerati della Liguria'.
Il Sappe da tempo propone 'un circuito penitenziario differenziato per i detenuti tossicodipendenti, anche
eventualmente trasferendoli, ovviamente opportunamente controllati, nelle comunita''. Il sindacato sostiene
'con convinzione' il ddl Alfano sulla detenzione domiciliare a chi resta da scontare un anno di pena, e auspica
che per reati con pene brevi ci sia un potenziamento dell'area penale esterna, oltre che il trasferimento alla
Polizia penitenziaria delle competenze dei controlli sui detenuti fuori dal carcere. 'Cio', oltre a rappresentare
la giusta attribuzione di compiti all'organo appropriato - dice Capece - consentirebbe il recupero di unità alla
Polizia di Stato ed all'Arma dei Carabinieri permettendo una migliore razionalizzazione delle risorse umane
fra tutti i Corpi di Polizia'.
In un eventuale provvedimento che punti a togliere dal carcere i tossicodipendenti, i Sert (servizi pubblici per
le dipendenze) "non possono non avere un ruolo, almeno in determinate situazioni": Alfio Lucchini,
presidente di Federserd (federazione dei Sert), commenta cosi' la proposta del sottosegretario Carlo
Giovanardi.
"Nessuna polemica - premette Lucchini - anzi siamo assolutamente d'accordo con soluzioni che puntino a
trovare per i tossicodipendenti percorsi diversi da quello penitenziario. Ci sembra che sia una proposta
ragionevole". Ma occorre "darsi da fare per applicare meglio i benefici alternativi attualmente previsti dalla
legge: e' gia' possibile, per pene fino a 4 anni". E percio', spiega, "bisogna rafforzare i servizi diagnostici che
esistono all'interno degli istituti di pena e che hanno tra l'altro il compito di valutare se un detenuto puo'
uscire e usufruire dei benefici. Attualmente non vengono molto utilizzati. Da questa valutazione puo'
discendere la decisione se un detenuto puo' essere affidato a una comunita' o a un Sert". Valutazione che,
sottolinea, dipende da tanti fattori, clinici ma anche sociali, della persona, cosi' come dal territorio e dai
servizi disponibili: non tutti i Sert, ad esempio, sono attrezzati per seguire bene un ex detenuto
tossicodipendente, e questo vale anche per le comunita'.
Infine, il presidente di Federserd spiega che se la persona gia' segue un programma terapeutico presso un
Sert e viene condannato, e' opportuno che dopo la scarcerazione continui a essere seguito da un Sert. E
cosi' anche per l'ultimo anno di pena, tocca ai presidi pubblici in carcere stabilire se e' meglio trasferirlo in
comunita' e affidarlo al Sert. "Se uno ha sufficienti risorse personali e sociali - chiede - perche' mandarlo in
comunita'? Il criterio della sicurezza non puo' prevalere sempre e comunque sul beneficio per la persona. E
poi, se uno non segue le regole, e' chiaro che torna in carcere".
Modifiche alla legge 309 e alla ex Cirielli, per "contenere il drammatico sovraffollamento delle strutture
penitenziari, agendo sulle persone tossicodipendenti autrici di reati": le propone un cartello di associazioni e
comunita' terapeutiche, che da tempo hanno promosso l'appello "Le carceri scoppiano. Liberiamo i
tossicodipendenti". Antigone, Cnca, Forum Droghe e Gruppo Abele hanno inviato le loro proposte al
sottosegretario Carlo Giovanardi in occasione del dibattito sul ddl cosiddetto "svuota carceri". Il cartello
stima che un progetto di riforma serio potrebbe coinvolgere diecimila persone, incidendo fortemente sul
sovraffollamento.
Partendo dalla crescita degli ingressi in carcere di persone tossicodipendenti - passati, dicono, dal 28% sul
totale degli ingressi nel 2005 al 33% del 2008 - il cartello propone di intervenire innanzitutto sulla custodia
cautelare, promuovendo le alternative alla detenzione anche in fase processuale, agevolando le misure gia'
previste dalla legge 309 ma in difficolta'. Da un lato infatti, spiegano, le comunita' accolgono malvolentieri le
persone in custodia cautelare, dall'altro per gli operatori dei Servizi pubblici per le dipendenze la
programmazione di percorsi di cura con queste persone e' piu' difficoltoso, non essendovi certezza sui tempi.
Altro intervento proposto e' quello di dare maggiore rilevanza alla fattispecie della "lieve entita'", i cui margini
di applicabilita', secondo il cartello, sono stati notevolmente ristretti dalla disciplina sulla recidiva introdotta
dalla legge ex Cirielli nel 2005. Si propone dunque che il reato di detenzione e spaccio di lieve entita' diventi
autonomo e sia inserito in un apposito articolo, e l'esenzione dagli effetti della ex Cirielli per i recidivi che
hanno commesso un nuovo reato in relazione al loro stato di tossicodipendenza.
Infine, si sollecita l'applicazione della legge 309 nella parte che prevede l'affidamento terapeutico in prova
per i detenuti tossicodipendenti con residuo di pena inferiore a sei anni, che ora trova scarsa applicazione.
06-05-2010 12:58 USA Cannabis, studio: potrebbe essere il migliore farmaco contro la Sla
La cannabis potrebbe rivelarsi il migliore farmaco contro la terribile malattia degenerativa
sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo rivelano i ricercatori della School of Medicine dell'univesità di
Washington in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Hospice and Palliative Care.
Nonostante la nostra comprensione dei meccanismi molecolari della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sia
migliorata, scrivono gli autori, non esistono ancora terapie davvero efficaci. In questa malattia, spiegano i
ricercatori, si verificano simultaneamente diversi processi fisiologici anormali. Per potervi far fronte, sarebbe
necessaria una terapia basata su una molteplicità di farmaci, tra cui antagonisti del glutammato,
antiossidanti, anti-infiammatori che agiscono a livello centrale, modulatori di cellule microgliali, un agente
antipoptico, uno o piu' fattori di crescita neurotropica e un agente che accresce le funzioni mitocondriali.
Incredibilmente, scrivono i ricercatori, la cannabis sembra agire in tutte queste aree. La cannabis ha infatti
potenti effetti antiossidanti, anti-infiammatori e neuroprotettivi. Somministrata a topi con Sla, la cannabis ha
provocato un allungamento della vita delle cellule neurali, ha posticipato l'emergere dei sintomi e ha
rallentato la degenerazione della malattia. La cannabis ha anche proprietà utili alla gestione dei sintomi della
Sla, grazie alle sue proprietà analgesiche, di rilassante muscolare, broncodilatanti, di riduzione della
salivazione, di stimolazione dell'appetito e favorisce il sonno.
Quando si parla di Sla, scrivono gli scienziati, sia dal punto di vista delle cause che dei sintomi della malattia,
la cannabis dovrebbe immediatamente essere oggetto di sperimentazione clinica. Basandosi sull'evidenza
scientifica fin qui raccolta, concludono i ricercatori, è ragionevole pensare che la cannabis possa rallentare in
modo significativo il progredire della Sla, potenzialmente allungare l'aspettativa di vita dei pazienti e ridurre
significativamente i sintomi della malattia.
06-05-2010 10:20 ITALIA Morte Cucchi. Ordine Medici mette sotto tutela il processo ai suoi iscritti
L'Ordine dei medici di Roma seguira' con la massima attenzione gli sviluppi processuali
del caso Cucchi. E per farlo si avvarra' anche di un pool di esperti esterni all'Ordine stesso, che "analizzera'
criticamente" tutte le carte processuali e collaborera' a iniziative per migliorare l'assistenza ai carcerati. Sulla
vicenda, inoltre, l'Ordine non "tollerera' nessuna impunita'", mentre chiede che si faccia, "esclusivamente
nelle aule dei tribunali, totale chiarezza" nell'interesse di tutti, soprattutto della famiglia del giovane,
"duramente provata".
Questa in sintesi la posizione dell'Ordine dei medici capitolini, emerse dal Consiglio straordinario di ieri sera
che ha esaminato gli ultimi sviluppi della vicenda di Stefano Cucchi.
Condivisa dai consiglieri la relazione del presidente, Mario Falconi, in particolare per quanto riguarda la
stigmatizzazione delle notizie di stampa circa la possibilita' di salvare il giovane detenuto con la semplice
somministrazione di un "bicchiere di acqua e zucchero", e che presuppongono il reato di abbandono di
incapace da parte dei medici e degli infermieri che l'avevano in cura.
Il vertice dei camici bianchi romani, inoltre, ha fatto proprie le proposte conclusive della Commissione
parlamentare sul Servizio sanitario nazionale da cui si evince che il caso Cucchi - al di la' delle
responsabilita' dei singoli, da accertare - va considerato un 'evento-sentinella' di un sistema giudiziariocarcerario-sanitario 'malato' e da riformare. L'Ordine, quindi, ha deciso di far affiancare il Consiglio da una
Commissione di esperti di varie branche della medicina, indicati da Ordini di altre citta' italiane, presieduta da
una personalita' non appartenente alla categoria medica, individuata con probabilita' in un costituzionalista.
La Commissione avra' il compito di analizzare criticamente tutti i documenti processuali ufficialmente prodotti
e di collaborare a concretizzare iniziative per il miglioramento della qualita' dell'assistenza dei carcerati,
siano essi malati e/o fragili.
I rappresentanti dei medici romani hanno sottolineato "che non potranno essere tollerate aree di impunita'",
precisando che spetta al tribunale fare chiarezza.
"Soltanto per questa via potranno essere anche fugati eventuali dubbi e sospetti sulla volonta' di perseguire
valutazioni imparziali fra tutte le persone implicate, a vario titolo, in questa tragica vicenda".
Infine, secondo l'Ordine capitolino tutti gli operatori sanitari, e in particolare medici e infermieri, devono
essere messi in condizione di operare nelle migliori condizioni possibili, data la delicatezza del compito loro
affidato, nello spirito di quanto previsto al punto d) delle proposte della Commissione parlamentare in cui si
dichiara che: "…Nella scelta del percorso sanitario da seguire, la destinazione del detenuto ad una
determinata struttura non puo' essere decisa facendo prevalere sulle necessita' cliniche le esigenze
dell'amministrazione penitenziaria legate ad un eventuale carenza d'organico".
06-05-2010 10:18 SVEZIA Eutanasia, paziente ottiene sospensione cure dopo nuove linee guida
E' stato eseguito ieri il primo caso di eutanasia passiva in Svezia, dopo il via libera
deciso nei giorni scorsi dall'autorita' sanitaria nazionale.
Una donna di 32 anni, totalmente paralizzata, e' morta in seguito alla disattivazione dell'apparecchio
respiratorio che la teneva in vita. 'La paziente che aveva chiesto di morire alla Direzione nazionale della
sanita' e' morta alle 17.33 dopo la disattivazione del suo apparecchio respiratorio', ha dichiarato Annakarin
Svenningsson, la portavoce dell'ospedale di Danderyd a Stoccolma.
Il 26 aprile scorso l'autorita' sanitaria svedese aveva annunciato che l'interruzione del dispositivo medico
vitale su richiesta del paziente era legale in Svezia. La decisione, presa in seguito a una richiesta della
Societa' svedese di medicina, mirava a chiarire la legislazione del Paese, che aveva due disposizioni
contraddittorie: una che autorizzava un paziente a decidere di interrompere un trattamento, l'altra che
rendeva il suicidio assistito - come staccare la spina a un apparecchio respiratorio - un reato.
La donna, il cui nome non e' stato rivelato, aveva scritto una lettera per chiedere che la macchina alla quale
viveva attaccata da quando aveva sei anni, fosse disattivata: 'Non voglio soffrire o marcire ancora piu' a
lungo - aveva scritto -.
Se fossi capace di soffocarmi da sola senza panico, lo avrei fatto'.
05-05-2010 16:16 ITALIA Cordone, donazioni aumentate nel 2009 ma il 70% va all'estero
Sempre piu' mamme donano il proprio cordone ombelicale al momento del parto, e nel
2009 le unita' raccolte sono passate da 9 a 14 mila (+55,5%), con un conseguente aumento del patrimonio di
cellule staminali del sangue che, usate soprattutto negli adulti, nel solo 2009 hanno permesso 112 trapianti.
Questo il punto della situazione che il Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (Gitmo) ha fatto alla vigilia
IV congresso, che si terra' a Bologna dal 6 all'8 maggio.
I trapianti di cellule staminali del sangue (emopoietiche) per gli esperti sono una 'vera terapia che
mediamente permette al 60% dei soggetti colpiti da malattie gravi di guarire nell'arco di 5 anni, se trapiantate
nelle fasi iniziali della malattia'. Oltre che per le leucemie acute e le immunodeficienze congenite, i trapianti
sono indicati anche per altre malattie come il mieloma multiplo, i linfomi o l'anemia mediterranea, e l'elenco
completo e' consultabile sul sito www.gitmo.net.
Il Gitmo fa inoltre sapere che 'ogni anno aumenta il numero di persone che hanno bisogno di un trapianto,
ma la stragrande maggioranza non ha un fratello compatibile'. Le staminali emopoietiche di cui si ha bisogno
provengono per il 90 per cento da un donatore adulto che le prende dal proprio sangue periferico o dal
midollo osseo, e per il 10 per cento circa dal sangue cordonale 'usato come fonte di staminali piu' negli adulti
che nei bambini, grazie alla selezione di cordoni con specifiche caratteristiche, al miglioramento delle
tecniche di conservazione e all'efficienza dei registri che le mettono a disposizione'.
Per diventare donatori e iscriversi all'apposito registro italiano (Ibmdr) basta avere tra i 18 e i 40 anni, godere
di buona salute ed eseguire un prelievo di sangue che verra' poi identificato e inserito nell'archivio nazionale.
Il donatore sara' richiamato solo se le sue staminali sono compatibili per un paziente, eventualita' che si
verifica in un caso su 10 mila.
70% MAGGIORANZA SANGUE CORDONE ITALIANE VA ALL'ESTERO - Aumentano le esportazioni di
sangue cordonale all'estero: dal 2008 le unita' affidate alle banche oltre confine sono aumentate da 10.458 a
14.000, sulle oltre 16.000 raccolte. In sostanza la grandissima parte del sangue cordonale che viene raccolto
nel nostro paese viene portato all'estero.
Gli esperti del Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (Gitmo) scoraggiano le famiglie a pagare per
riservare l'uso delle staminali al neonato cui appartengono, riportandone alcune ragioni. E, come sottolinea
Alberto Bosi, presidente Gitmo, 'le future mamme devono sapere che bancare il proprio sangue cordonale
per costruire un'assicurazione biologica' esclusiva 'per il proprio figlio non ha senso'.
Uno dei motivi e' che il trapianto autologo, in cui donatore e ricevente sono la stessa persona, non e' curativo
se il bambino si ammala di una neoplasia del sangue (leucemie o linfomi) o nasce con una malattia genetica,
perche' in questo caso si dovrebbe ricorrere al sangue cordonale di altri donatori, ovvero al trapianto
allogenico, in cui donatore e ricevente sono due persone diverse.
Rintracciare le staminali del sangue donate, inoltre, 'e' sempre fattibile, e la probabilita' di ritrovarle nelle
banche pubbliche e' del 97-98 per cento'.
Infine, gli esperti ricordano che il trapianto autologo e' sempre possibile nell'arco della vita, perche' un adulto
porta sempre con se' le proprie cellule staminali emopoietiche nei tessuti e negli organi, che si possono
raccogliere anche dal sangue prima di effettuare chemio e/o radioterapia, dopo specifico trattamento
farmacologico.
"La nostra rete di biobanche pubbliche e' ai primi posti in Europa in quanto a efficienza e qualita'". A dirlo e' il
sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, secondo la quale "i dati positivi sull'aumento di donazioni di
sangue cordonale e sui trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale, resi noti dal Gruppo italiano
trapianti di midollo osseo, sono l'ennesima conferma che in questo settore innovativo della biomedicina il
Governo sta agendo nella direzione giusta".
I buoni risultati, secondo il sottosegretario, sono dovuti anche, si legge in una nota,"alla decisione di
cambiare le scelte del Governo Prodi, che voleva introdurre le biobanche private e la conservazione
autologa - cioe' a pagamento, e soltanto per se' - del cordone. Noi invece abbiamo destinato 10 milioni di
euro proprio per consolidare ulteriormente la nostra rete pubblica".
E' sempre pero' importante ribadire, conclude, "che secondo la comunita' scientifica internazionale soltanto
la donazione del cordone, e non la conservazione per se', rappresenta un'opportunita' scientificamente
validaa fini terapeutici"
Rigorosi controlli scientifici e selezione accurata sono il punto di forza delle biobanche pubbliche italiane, che
stoccano gratuitamente le cellule staminali emopoietiche prelevate dai cordoni ombelicali donati dalle
mamme della Penisola al momento del parto. Lo afferma il direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt)
Alessandro Nanni Costa, precisando alcuni dati diffusi alla vigilia del IV Congresso del Gitmo (Gruppo
italiano trapianti di midollo osseo), al via domani a Bologna.
"Nel 2009 - spiega Nanni Costa all'Adnkronos Salute - le richieste pervenute al Cnt per l'esportazione di
cordoni ombelicali in banche private straniere sono state circa 14 mila. Cio' significa che l'anno scorso circa
14 mila cordoni sono stati stoccati all'estero", per un uso riservato ai bebe' da cui provengono. D'altra parte,
aggiunge l'esperto, sempre nel 2009 "le richieste di donazione altruistica arrivate alle banche pubbliche
italiane sono state 11 mila". Di queste unita', "soltanto il 27% e' stato stoccato perche' solo questa quota
rispondeva ai criteri di qualita' richiesti".
In altre parole, "le nostre biobanche pubbliche agiscono in base alla logica del controllo della qualita', e non
secondo le regole del business che muovono invece le banche private. Perche' se una struttura viene
pagata per conservare qualcosa - riflette Nanni Costa - non sara' certo la qualita' il sua problema". Da qui il
monito degli specialisti alle future mamme: sposare la causa della donazione solidaristica, l'unica che
secondo le attuali evidenze scientifiche puo' trasformarsi in un trapianto salvavita.
05-05-2010 15:54 ITALIA Staminali per curare i dischi intervertebrali
E' a base di cellule staminali e si prefigge di curare le patologie del disco intervertebrale senza far uso della
chirurgia: la nuova tecnica - realizzata dai medici dell'Unita' Operativa di Neurochirurgia dell'Ospedale di
Avezzano (L'Aquila) in collaborazione con il Laboratorio di Neurobiologia Cellulare dell'Irccs 'Carlo Besta' di
Milano - prevede la coltivazione di cellule staminali nel disco intervertebrale danneggiato per favorire la
ricrescita del tessuto degenerato.
La tecnica e' prima al mondo nel suo genere: per la prima volta, infatti, sono state individuate cellule
staminali all'interno del disco intervertebrale lesionato (struttura ritenuta, fino ad oggi, priva di queste
particolari cellule): 'Il nostro studio - spiega Rossella Rispoli, neurochirurgo dell'Ospedale di Avezzano che
ha condotto la ricerca - mira ad attenuare o risolvere la situazione degenerativa dell'area discale interessata
con la coltivazione delle cellule staminali direttamente in situ e senza intervento chirurgico'. Lo studio, in
corso di pubblicazione, sara' presentato al Congresso Mondiale di Montreal sulla Patologia Degenerativa
Discale a luglio, occasione durante la quale verra' consegnato ai ricercatori il primo premio per la Ricerca
2010.
05-05-2010 11:56 USA Divieto di fumo sulle spiagge californiane: Schwarzenegger blocca la legge
Il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha posto il veto alla legge che proibiva il
fumo nelle spiagge e nei parchi dello stato, definendo questo provvedimento 'una intrusione scorretta del
governo nella vita delle persone'.
E' noto che l'ex Terminator e' un appassionato fumatore. Per poter assaporare i suoi sigari in pace si e' fatto
erigere una tenda fuori dal suo ufficio.
05-05-2010 07:15 USA Cannabis terapeutica, Washington DC dice sì alla legalizzazione
Il DC Council, legislatore a statuto speciale della città di Washington, ha votato
all'unanimità la legalizzazione della coltivazione, distribuzione, prescrizione e consumo di cannabis per scopi
terapeutici. La legge dovrà essere ora controfirmata dal sindaco Adrian Fenty. Se il Congresso statunitense
non impugnerà la legge entro 30 giorni, Washington DC si unirà agli altri 14 Stati che hanno già
regolamentato la sostanza.
La legge prevede la creazione di un massimo di cinque centri di distribuzione di cannabis a pazienti affetti da
gravi patologie dolorose e debilitanti, come Aids e tumore. Ciascun distributore potrà coltivare un massimo di
95 piante di cannabis contemporaneamente. I pazienti, a cui sarà permesso il possesso di un massimo di 2
once, dovranno ottenere una carta d'identità speciale da mostrare in caso di controlli delle forze dell'ordine
della città.
Già dodici anni fa, un referendum cittadino aveva rivelato come la stragrande maggioranza degli abitanti
della capitale statunitense fosse favorevole alla legalizzazione della cannabis terapeutica. Ma il Congresso
Usa, che oltre ad essere situato a Washington, funge anche da organo di controllo delle autorità locali del
District of Columbia, aveva bloccato l'esito del voto.
Anche se questa volta la legge entrasse in vigore, rimane comunque il conflitto con la legge federale che non
ammette mai il possesso e tanto meno la produzione e vendita di cannabis. Negli Stati che hanno legalizzato
la cannabis terapeutica accade spesso che i consumatori e i rivenditori di cannabis autorizzati dalla legge
statale siano perseguiti penalmente dalle autorità federali. Questo accade nonostante l'Amministrazione
Obama si sia impegnata a non intervenire in quelle giurisdizioni che hanno leggi specifiche sulla cannabis
terapeutica.
Washington DC, capitale della federazione Usa ma anche ente locale autonomo, potrebbe diventare ora il
più potente simbolo delle contraddizioni del proibizionismo.
05-05-2010 05:56 ITALIA Inchiesta Sanità, Marino: Italia tagliata in due, Sicilia fa rabbrividire
"Con l'inchiesta sull'analisi comparativa dell'efficienza, della qualita' e
dell'appropriatezza delle Aziende sanitarie italiane, tracciamo oggi un quadro preciso e puntuale dell'offerta
territoriale delle prestazioni sanitarie". Cosi' il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul
Ssn, Ignazio Marino, rispetto alla presentazione dei dati esposti ed analizzati ieri, relativi all'inchiesta
condotta dai relatori di maggioranza Fabio Rizzi (Lega) e minoranza Lionello Cosentino (Pd). "L'aver
ottenuto dal ministero della Salute i dati necessari a procedere nell'individuazione del set di indicatori e
nell'identificazione di best practice e criticita' sul territorio ha fornito alla Commissione d'inchiesta, strumenti
straordinari per l'attivita' d'indagine della Commissione stessa".
"Credo inoltre che, chiedendo al ministero di rendere accessibili per la prima volta dati indispensabili per la
valutazione delle Asl, si sia compiuto un passo epocale, un cambiamento culturale dal quale non si tornera'
piu' indietro. D'ora in poi l'intera sanita' nazionale verra' valutata secondo set di indicatori specifici ed
oggettivi e la Commissione d'inchiesta sul Ssn si muovera', nelle sue indagini e nei suoi sopralluoghi,
seguendo una mappa preziosa, che verra' presto pubblicata sul sito internet della Commissione. Una svolta
anche nell'attivita' storica di questo organismo, che si riappropria della sua funzione specifica: la verifica
dell'efficacia e dell'efficienza del Ssn".
"L'Italia che emerge dalla nostra inchiesta e' drammaticamente tagliata in due, ma ci sono luci ed ombre
anche nelle realta' riconosciute mediamente, e anche mediaticamente, come piu' virtuose. Dovrebbe far
rabbrividire la situazione della Sicilia, dove su mille donne a rischio cancro alla mammella, si garantisce lo
screening attraverso il servizio sanitario pubblico solo a 59". O ancora "quella di Reggio Calabria, dove il
65% delle partorienti vengono sottoposte ad un taglio cesareo, quando l'Organizzazione mondiale della
Sanita' considera come valore standard il 13,7%". Tuttavia, i dati che emergono non sono cosi' scontati e per
alcuni tipi di prestazioni vi sono aspetti rilevanti anche in diverse Regioni del centro-nord. Ad esempio in
Veneto: "Un paziente con una frattura al femore viene operato nel 79% dei casi entro poche ore se a
Padova, mentre a Verona l'86% dei pazienti attende 48 ore. E accade anche che in Umbria quasi il 50% dei
pazienti con necessita' di accertamenti diagnostici venga ricoverata in day - hospital (mal utilizzando i letti
d'ospedale) e non assistita in regime ambulatoriale. Lo stesso accade in Calabria e in Sicilia".
05-05-2010 05:45 ITALIA Obesità, un bambino su quattro vivrà meno dei genitori
Paffutelli e in sovrappeso fino ai picchi di obesita', sempre piu' diffusa tra gli 'scugnizzi'
del napoletano e nel Mezzogiorno. Cosi' appaiono oltre un milione e centomila bambini italiani tra i sei e gli
undici anni nella fotografia presentata ieri al convegno 'Alimentazione, stili di vita e salute dei bambini'
promosso da Barilla Center for food nutrition. ''Per la prima volta negli ultimi 100 anni nel nostro Paese,
l'attesa di vita dei bambini in eccesso ponderale e' inferiore a quella dei genitori''. E' questo il grido d'allarme
lanciato dai pediatri nell'incontro che ha sottolineato come a livello globale l'accesso al cibo sia problematico,
se non impossibile, per 148 milioni di bambini, mentre presentano patologie da eccesso di cibo 153 milioni di
bambini tra Stati Uniti e Unione Europea. La geografia delle diete alimentari junior delinea forti squilibri
anche tra le diverse regioni italiane. Alla prova della bilancia i picchi maggiori sono in Campania, maglia nera
con un tasso di obesita' infantile del 21%, seguita dal Molise, dalla Sicilia, e dalla Calabria, con una media
del 12%. Mentre i valori minimi si registrano in Friuli Venezia Giulia (4%), la regione piu' virtuosa, in Valle
d'Aosta (6%), e in Sardegna, Veneto, Liguria e Toscana (7%). I maggiori fattori di rischio per i bimbi 'in ciccia'
sono l'obesita', ipertensione, e diabete. Ci sono poi conseguenze tardive dell'obesita' infantile come la
persistenza dell'obesita' in eta' adulta: circa il 70% degli adolescenti obesi sara' in conflitto con la bilancia
anche da adulto con possibile insorgere di patologie croniche come il diabete di tipo 2, le malattie
cardiovascolari e alcuni tipi di tumore. Peraltro l'ipernutrizione, come sottolineato da Valerio De Molli del
Barilla Center for Food & Nutrition, ha anche un forte impatto economico sui costi sanitari pubblici: ''in Italia ha affermato infine - oltre 30 miliardi di euro vengono bruciati per malattie cardiovascolari e diabete. E senza
azioni incisive, tra dieci anni avremo circa 280 mila nuovi adulti obesi, e tra 15 e 20 miliardi di spesa sanitaria
pubblica in piu'''. Per prevenire i problemi di peso la dieta ideale in eta' pre-scolare dovrebbe prevedere
proteine (10-15%), grassi (28-30%), carboidrati (55-60%) e 5 pasti al giorno, comprensivi di due spuntini di
meta' mattino e pomeriggio. Nell'adolescenza, quando si diventa sedentari per le nove ore a scuola e
almeno tre a video, occorre fare una prima colazione che copra il 20% del fabbisogno calorico e ripartire con
equilibrio i nutrienti nella giornata nei cinque momenti di consumo, evitando extra e svolgendo attivita' fisica
per almeno 1 ora al giorno. A livello istituzionale, puntano alla promozione di corretti stili di vita alimentari sia
i programmi 'Guadagnare Salute' e 'Occhio alla spesa' del ministero della Salute, che 'Scuola e cibo' del
ministero dell'Istruzione, frutto di collaborazioni con organizzazioni agricole, come Coldiretti, panificatori
artigiani e l'industria alimentare Federalimentare. E da qui a pochi mesi artigiani e industria produrranno
pane a ridotto contenuto di sale. (Ansa)
05-05-2010 05:40 SVIZZERA Eutanasia. Ex collaboratrice Dignitas: direttore ha gettato centinaia di
urne nel lago
Soraya Wertly ex collaboratrice di Ludwig Minnelli, direttore e fondatore di Dignitas, ha raccontato tutto in
un'intervista al Tg5. Il direttore dell'associazione di accompagnamento all'eutanasia avrebbe gettato
centinaia di urne contenenti le ceneri delle persone, decedute dopo essersi rivolte a loro per una morte
dolce, nel lago di Zurigo.
"Ogni tre mesi Minnelli prende le urne e le butta nel lago di Zurigo" ha affermato la Wertly. Almeno 300 urne
sarebbero state buttate nel lago ha detto la ex dipendente che ha lavorato presso Dignitas per quattro anni.
La Wertly parla anche di enormi somme di denaro estorte agli aspiranti suicidi facendo credere loro che
servissero per pubblicizzare il suicidio assistito.
Questo potrebbe essere il tassello che spiegherebbe le dozzine di urne funerarie trovate sul fondo del lago. Il
rinvenimento era stato fatto il mese scorso da Roman Ruetz, 47enne sommozzatore del servizio soccorso di
Küsnacht. "Ho già trovato di tutto sott'acqua, ma mai niente del genere", è stato il commento rilasciato a
Blick.ch. Il reato sarebbe di turbamento della pace dei defunti. (Tio.ch)
04-05-2010 19:31 USA Staminali. Broccoli e germogli inibiscono la crescita di quelle tumorali
I broccoli e i germogli dei broccoli inibiscono lo sviluppo delle cellule staminali tumorali,
interrompendo l'accrescersi della massa neoplastica. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dalla
University of Michigan Comprehensive Cancer Center sulla rivista Clinical Cancer Research. Il sulforafano,
in particolare, sarebbe in grado, oltre che di prevenire il cancro al seno, di uccidere le cellule staminali che
permettono alla neoplasia di svilupparsi: 'Il sulforafano e' stato studiato in precedenza per i suoi effetti
antitumorali, ma questo studio dimostra che nel cancro al seno riesce a inibire anche lo sviluppo delle
staminali tumorali', spiega Duxin Dom, che ha guidato la ricerca.
04-05-2010 16:05 ITALIA Depressione colpisce sei donne su dieci, soprattutto in città
Attenzione alla tristezza e alla presenza di pensieri negativi, alla scarsa energia e alla
debolezza fisica diffusa, alla difficolta' a concentrarsi e ad assumere decisioni, ai disturbi alimentari e del
sonno. Sono questi i primi sintomi della depressione e sei donne su dieci in Italia, soprattutto residenti nelle
grandi citta', li hanno vissuti o conoscono donne che ne stanno soffrendo. E il 54% teme questo "male
oscuro" perche' lo ritiene incurabile, addirittura piu' del tumore al seno (24,2%). L'uso di farmaci
convenzionali (complessivamente efficaci per il 60%, ma molto efficaci solo per il 15,9%) viene solo dopo
terapia psicologica e gruppi di mutuo-aiuto, considerate le pratiche piu' efficaci rispettivamente nell'83,1% e
75,2% dei casi. Le donne, infatti, ritengono che i farmaci attualmente disponibili abbiano solo effetti limitati
nel tempo senza risolvere le cause principali della depressione. Ed e' anche per questo che temono il male
oscuro. La conoscenza dei sintomi, invece, e' buona, ma puo' ancora essere migliorata: il 40,3% li sa
riconoscere e sa quant'e' importante agire tempestivamente. Il punto di riferimento rimane il medico di
famiglia (29% delle donne) seguito dai famigliari (23%), psicologo (15%) e psichiatra (13%). Sono questi i
dati emersi da un'indagine su oltre mille donne presentata oggi a Roma dall'Osservatorio Nazionale sulla
salute della Donna (O.N.Da) in occasione del convegno "Depressione: impariamo a combatterla". "La
depressione e' una malattia subdola - afferma Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da - che si insinua
nella vita delle donne alienandola, in particolare nelle grandi citta' dove stress e impegni, a volte doppi o
tripli, giocano un ruolo fondamentale. Nella nostra indagine si evidenzia infatti un problema nella gestione
della malattia perche' le donne prediligono il contatto umano e la cura psicologica dimostrando invece
sfiducia nei confronti dei farmaci attuali". "La malattia depressiva - spiega Massimo Biondi, professore
ordinario di Psichiatria, Universita' La Sapienza di Roma - colpisce certamente piu' le donne degli uomini,
con una prevalenza quasi doppia. E in modo diverso.
Nella donna la depressione si presenta con sintomi di sofferenza diversi, con maggiore sensazione di paura
ed ansia.
Una donna su 10 ne soffre in modo importante nel periodo post-partum, mentre una quota consistente di
donne ne soffre nel periodo peri e post menopausale. Almeno un 20% di donne ne soffre ciclicamente ogni
mese su base biologica e ormonale, insieme a sintomi fisici per tutta la fase riproduttiva. Nelle donne, inoltre,
e' molto piu' frequente il tentativo di suicidio che negli uomini, dove e' piu' spesso portato a compimento".
04-05-2010 12:28 USA Zar antidroga: no a legalizzazione marijuana ... ma Obama lo snobba
Non cambia la posizione del Governo federale sulla marijuana: no alla legalizzazione.
Questa la posizione ufficiale dell'Amministrazione Obama così come riportata nella bozza dell'attesissima
nuova Strategia nazionale sulle droghe preparata dallo zar antidroga della Casa Bianca Gil Kerlikowske.
Un documento che aumenta i finanziamenti per i programmi di recupero e di riduzione del danno, ma
conferma in sostanza le politiche decennali degli Usa sugli stupefacenti.
"Abbiamo molti metodi efficaci per ridurre la domanda di droghe. Il divieto sulle droghe riduce l'offerta e la
volontà di consumarle", si legge nel documento. "E' questo il motivo per cui l'Amministrazione (Obama) è
fermamente contraria alla legalizzazione della marijuana o di qualsiasi sostanza illecita. Legalizzare le
droghe aumenterebbe la reperibilità e incoraggerebbe la promozione e la normalizzazione del consumo.
Studi diagnostici, di laboratorio, clinici e epidemiologici indicano chiaramente che la marijuana e' associata
alla dipendenza, a malattie respiratorie e mentali, ad una ridotta mobilità e capacità cognitiva ... e la
legalizzazione accrescerebbe questi problemi".
Sta di fatto che molti nell'Amministrazione Obama non sono convinti di queste politiche, tanto che lo zar
antidroga della Casa Bianca pare snobbato dallo stesso Presidente, come spiega il settimanale Newsweek.
Erano infatti mesi che il documento strategico doveva essere rilasciato, ma ne' il presidente Obama ne' il
vicepresidente Biden volevano sottoscriverlo. Secondo indiscrezioni, infatti, appare evidente a molti nella
Casa Bianca che gli studi citati nel documento potrebbero essere utilizzati per sostenere la proibizione di
qualsiasi sostanza, dall'alcool alla noce moscata.
Il quotidiano Seattle Weekly, con sede nella città dove Kerlikowske ha servito come capo della Polizia,
ricostruisce i rapporti fra l'ufficio antidroga della Casa Bianca e Obama con un articolo dal titolo esplicito: "Lo
zar antidroga della Casa Bianca ignorato dal capo".
04-05-2010 12:01 USA Staminali. Camera Missouri vieta finanziamento statale alle embrionali
La Camera dei deputati del Missouri ha approvato un emendamento per proibire i finanziamenti
pubblici alla ricerca sulle staminali embrionali. L'emendamento è stato incluso in un progetto di legge che
quintuplica i finanziamenti alla ricerca sulle lesioni al midollo spinale, da 50 a 250 mila dollari.
Poco prima che la Camera approvasse a larghissima maggioranza l'aumento dei fondi, la repubblicana e
cattolica integralista Therese Sander ha presentato l'emendamento per evitare che si continui a finanziare
"l'uccisione di bambini". Emendamento che è stato approvato con 77 voti favorevoli, più che altro dei
parlamentari repubblicani, e 73 contrari.
Ora il testo dovrà essere discusso ed approvato dal Senato.
04-05-2010 11:58 USA Staminali embrionali. Non piu' brevetti per questo tipo di ricerca
La ricerca con le staminali embrionali non sarà più oggetto di brevetto. Questa la
decisione della U.S. Patent and Trademark Office, l'agenzia statunitense preposta alla concessione dei
brevetti, su ricorso di alcune associazioni di consumatori.
L'Università del Wisconsin, pioniera della ricerca sulle staminali, aveva ottenuto il brevetto sulle scoperte del
professor e premio Nobel James Thomson. Thomson è infatti stato il primo ricercatore a isolare le cellule
staminali embrionali negli anni '90. Da allora, tutti i ricercatori che hanno voluto adottare questo tipo di
ricerca, hanno dovuto pagare i diritti all'ateneo del Wisconsin.
Ma le associazioni Consumer Watchdog della California e Public Patent Foundation di New York hanno
argomentato che non solo questo tipo di ricerca non puo' essere oggetto di copyright, ma anche che il
brevetto costituisce un vero e proprio ostacolo economico al progresso scientifico.
"E' una importante vittoria per la libertà di ricerca che potrebbe portare alla scoperta di cure per alcune delle
più devastanti malattie", ha detto John M. Simpson, direttore di Consumer Watchdob.
04-05-2010 11:31 USA Eroina, il Nida: trattamento con buprenorfina e naxalone anche per i giovani
La terapia di mantenimento per la dipendenza da oppiacei con buprenorfina e nalaxone è efficace anche per
i giovani. Questo il risultato di uno studio condotto dal Dott. George Woody del “Delaware Valley Node” del
NIDA, che ha preso in esame alcuni giovani tra i 15 e i 21 anni che hanno seguito un programma di
trattamento che prevedeva un supporto di counseling e una terapia farmacologica a base di buprenorfina e
nalaxone per 12 settimane. Seguendo tale programma, l'uso di droghe è decisamente più basso rispetto a
coloro i quali seguono un programma di counseling e un regime di detossificazione per sole 2 settimane. Lo
studio ha preso in esame giovani con un'età media di 19 anni che avevano abusato di oppiacei per circa un
anno e mezzo. Dai risultati è emerso che il 55% aveva abusato principalmente di eroina per via iniettiva, il
35% di antidolorifici e il 10% di diversi tipi di oppiacei. I ricercatori hanno poi assegnato i pazienti, in maniera
casuale, ai diversi tipi di trattamento: quello con buprenorfina e nalaxone per sole 2 settimane e lo stesso per
12 settimane, il tutto accompagnato da un supporto di counseling per tossicodipendenti. I risultati dello
studio, verificati attraverso l’esame delle urine per la ricerca degli oppiacei, hanno mostrato come la terapia
estesa a 12 settimane sia maggiormente efficace rispetto a quella a breve termine. Tale efficacia è stata
anche confermata dal fatto che i pazienti trattati per 12 settimane hanno richiesto con minor frequenza
ulteriori trattamenti e hanno ridotto il consumo di altre droghe come cocaina e marijuana. I risultati
suggeriscono che il trattamento a lungo termine con buprenorfina e nalaxone risulti efficace anche per i
giovani. (DrogaNews)
04-05-2010 10:56 ITALIA Ru486, le donne italiane si riprendono la libertà: niente ricovero ordinario
obbligatorio
La pillola abortiva in Italia ha compiuto un mese da quando e' arrivata negli ospedali dopo la
sua contestata registrazione. In tutto ne sarebbero state utilizzate circa 300 confezioni e da quanto risulta dai
primi dati preliminari raccolti fra le regioni, dati ancora non ufficiali, e la maggioranza delle donne, quasi la
totalita' in regioni come il Piemonte e la Puglia, ha firmato per uscire rifiutando il ricovero, indicato come
necessario dal ministero della Salute e dalla maggior parte delle regioni hanno elaborato linee guida. Solo
all'ospedale Sant'Anna di Torino, che ha cominciato in ritardo rispetto altri centri, il 19 aprile mentre a Bari la
prima italiana la ha utilizzata il 7 aprile, venti donne hanno potuto utilizzare il farmaco e 18 hanno firmato per
non restare in ospedale. E' Silvio Viale, il ginecologo radicale famoso per aver avviato la sperimentazione
della Ru486, a spiegarlo precisando che per nessuna di queste donne ci sono state complicazioni. ''E' invece
aumentato - ha detto Viale il carico burocratico per il personale dell'ospedale''. E' lunga invece la lista di
attesa in Puglia di donne che vogliono abortire utilizzando la Ru486. Nel policlinico di Bari, dove l'Ru486
veniva utilizzata in day hospital, acquistandola all'estero, gia' da un paio di anni, e dove la pillola Ru486
'italiana' e' stata utilizzata per la prima volta, finora sono state una ventina le donne che si sono sottoposte a
questo metodo. E altre 25 sono in lista di attesa, provenienti da ogni parte d'Italia. ''Quasi tutte le donne che
si sono finora sottoposte a questo metodo hanno rifiutato il ricovero ordinario'' che e' stato deciso seguendo
il suggerimento del consiglio superiore della sanita', riferisce il ginecologo Sergio Blasi, che e' il responsabile
delle interruzioni di gravidanza nella prima clinica ostetrica del policlinico e che e' da un paio di anni punto di
riferimento del Mezzogiorno per quanto riguarda l'Ru486. Blasi e' anche uno dei pochi medici non obiettori di
coscienza della Puglia. ''Solo due donne in questo mese - precisa Blasi - non hanno rifiutato il ricovero''. Il
martedi' mattina Blasi si dedica all'ascolto delle donne che si recano al policlinico per avere informazioni sul
metodo. ''Martedi' scorso - racconta Blasi - erano tantissime le donne in fila: venivano da Roma, da Catania,
da Latina, da Campobasso, da Lecce, da Brindisi''. ''Occorre una struttura adeguata per far fronte alla
situazione: ogni giorno arrivano decine e decine e decine di telefonate al numero verde che abbiamo istituito
ma per far fronte a tutto occorrono altre persone e una struttura maggiormente organizzata. Faccio solo un
esempio: nei prossimi giorni dovro' assentarmi per un congresso e fuori mettero' un cartello sul quale sara'
scritto che il servizio per l'Ru486 e' chiuso, perche' se manco io, bisogna chiudere''. Ma non mancano le
opposizioni, come quella di oggi in Sicilia. ''RU 486 veleno per bambini''e' lo slogan dello striscione con cui
stamani hanno manifestato alcuni rappresentanti di Forza Nuova davanti l'ingresso del reparto di Ostetricia e
ginecologia dell'ospedale Civico di Palermo. I manifestanti hanno anche distribuito dei volantini contro la
pillola abortiva che ancora, comunque, non e' in distribuzione nelle strutture sanitarie siciliane. Lo sara' non
prima di una settimana.
04-05-2010 10:44 ITALIA Sangue infetto, Banca d'Italia shock: niente risarcimenti delle vittime
"la Banca d'Italia ha comunicato che i tagli alle spese penalizzano proprio quelle persone che
sono state danneggiate dallo Stato stesso, come le vittime da sangue infetto". Ad affermarlo e' Mario Lana,
presidente dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo, dopo la comunicazione, da parte della Banca
d'Italia, dell'indisponibilita' di fondi da destinare a risarcire le persone danneggiate da trattamenti sanitari
effettuati in strutture pubbliche con sangue non controllato.
"Lo Stato - sottolinea Lana in una nota - ha deciso di non risarcire coloro che hanno contratto gravi patologie
attraverso le trasfusioni di sangue o l'assunzione di farmaci emoderivati, incurante delle numerose condanne
giudiziarie subite in tutta Italia. E' una vergogna che coloro che hanno sofferto per la gravita' delle malattie
contratte a causa della negligenza delle istituzioni, cosi' come coloro che per lo stesso motivo hanno visto
morire i propri cari, oggi si vedano negare il sacrosanto diritto ad essere risarciti.
Un diritto a loro gia' riconosciuto dai tribunali ai quali si erano affidati per ottenere giustizia".
Per Lana, "nonostante le rassicurazioni secondo le quali la crisi economica sarebbe oramai alle spalle,
assistiamo inermi ad un inaccettabile taglio della spesa pubblica necessaria a soddisfare i diritti di coloro che
lo Stato avrebbe dovuto proteggere, ma che invece ha tradito due volte: una prima volta distribuendo negli
ospedali sacche di sangue non controllato, ed ora impedendo loro di ottenere una sia pur minima
consolazione, che tuttavia mai li compensera' della salute perduta, ne' della vita dei propri congiunti".
04-05-2010 10:40 SPAGNA Aborto. Google non accetta pubblicita' dalle cliniche che lo praticano
Una trentina di cliniche che praticano aborti e pianificazione famigliare sono entrate in contrasto con
il motore di ricerca Google perche' quest'ultimo, temendo problemi legali, non vuole accettare i loro annunci
pubblicitari. Le cliniche sostengono che con la nuova legge di interruzione della gravidanza che entrera' in
vigore il prossimo 3 luglio, questi problemi non esistono: l'aborto non sono e' stato depenalizzato ma e'
diventato anche un diritto della donna. In proposito e' stata chiesta la mediazione del ministero de “Igualdad”
per porre fine a questa discriminazione. Inoltre si considera anche di fare ricorso alla “Comision de la
Competencia” per un probabile abuso di posizione dominante: il divieto di Google e' molto rilevante perche'
loro controllano l'80% della pubblicita' online in Spagna.
04-05-2010 10:38 USA Aborto, procuratore generale Oklahoma blocca legge liberticida
Le donne dell'Oklahoma che vogliono abortire non saranno piú costrette, almeno per il momento, a vedere
l'ecografia del feto prima dell'intervento. Il procuratore generale Drew Edmondson ha accolto l'istanza
presentata in tribunale da un gruppo di abortisti per bloccare temporaneamente la legge sull'interruzione di
gravidanza approvata in Oklahoma.
La legge, valida solo in questo Stato, non solo obbliga le gestanti a vedere l'embrione o il feto prima di
decidere se abortire ma impedisce loro anche di denunciare il medico in caso di un bambino nato disabile e
le cui malformazioni non erano state rilevate prima della nascita.
04-05-2010 10:36 GRAN BRETAGNA In tempi di crisi esplode il consumo di Valium
Contro la recessione a colpi di Valium. Forse non e' un caso che negli ultimi tre anni di crisi
economica il consumo delle pillole ansiolitiche per combattere lo stress da licenziamento e disoccupazione e'
aumentato dell'11%.
Lo sostiene uno studio del Sistema sanitario britannico secondo cui le prescrizioni di diazepam, noto
soprattutto con il nome commerciale Valium, sono arrivate nel 2009 a 3,6 milioni contro contro i 3,25 milioni
del 2006, con un aumento dell'11% in tre anni e del 17% nel decennio che rischia di salire ancora con la
previsione a breve di circa 5 milioni di prescrizioni.
"Dati sconvolgenti" ha spiegato il professor Steve Field, presidente del Royal College of General
Practitioners, sottolineando che il livello di ansia, e quindi di bisogno di farmaci calmanti, e' assolutamente
cresciuto durante la recessione. Secondo il professore comunque il ricorso alle pillole ansiolitiche dovrebbe
essere sempre affiancato da un sostegno psicologico senza contare il fatto che l'assunzione del farmaco
dovrebbe essere sempre sotto stretto controllo medico evitando le cosiddette prescrizioni selvagge.
Secondo Alison Cobb, della charity 'Mind' che si occupa di problemi mentali, il fenomeno riguarderebbe
soprattutto gli uomini, piu' vulnerabili delle donne di fronte all'argomento lavoro. Un lavoratore su sette, una
volta disoccupato, cade infatti in depressione mentre un'altra altra quota significativa soffre di attacchi di
ansia e di panico.
04-05-2010 10:19 ITALIA Libertà di stampa, rapporto mondiale Rsf: Italia solo parzialmente libera,
72mo posto
L'Italia è un paese la cui stampa è parzialmente libera, come il Sudafrica, le Filippine, il Congo,
la Thailandia e il Nepal, classificandosi al 72esimo posto nel mondo, dopo Suriname, Trinidad e Tobago ma
anche Israele, Grecia e Cile.
Lo dice il rapporto di Freedom House, organizzazione indipendente Usa fondata nel 1941 per garantire nel
mondo le libertà, diffuso oggi in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa e visualizzabile
qui .
"La libertà d'espressione è fondamentale per tutte le altre libertà. L'ordinamento legislativo, le elezioni libere,
i diritti delle minoranze, la libertà d'associazione, e un governo responsabile dipendono da una libertà di
stampa che può mettere in pratica la sua funzione di controllo e vigilanza", ha detto Jennifer Windsor,
direttore esecutivo di Freedom House.
I paesi con una maggiore libertà di stampa sono, secondo il rapporto 2010, la Finlandia, l'Islanda, la
Norvegia e la Svezia mentre gli Stati Uniti si classificano 24esimi e la Gran Bretagna 26esima.
Continua...
04-05-2010 09:57 Essere madri. Meglio in Norvegia ed Australia, peggio in Afghanistan
L'Organizzazione non governativa "Save the children" ha pubblicato il rapporto "Stato
delle mamme nel mondo 2010", la lista di 160 Paesi in cui e' piu' facile essere madri. I primi posti sono di
Norvegia e Australia. Nella presentazione del rapporto, ieri a Dakar (Senegal), e' stato evidenziato che, a
seguire, sempre ai primi posti, ci sono Islanda, Svezia, Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Paesi Bassi,
Belgio, Germania, Irlanda, Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Slovenia, Estonia, Italia, Portogallo,
Canada... La classifica si basa su dati relativi a salute, alimentazione, educazione e partecipazione politica.
All'ultimo posto c'e' l'Afghanistan, preceduto da Niger, Ciad, Guinea-Bissau, Yemen, Repubblica democratica
del Congo, Mali, Sudan, Eritrea, Guinea Equatoriale.
03-05-2010 20:33 USA Staminali protette da farmaci anti-asma mentre riparano tessuti
Farmaci comunemente utilizzati per curare asma, infiammazioni e altri disturbi potrebbero
rappresentare la nuova speranza della medicina rigenerativa mirata alla riparazione dei tessuti. Lo
confermano gli studi del Duke University Medical Center (Usa) pubblicati su 'Proceedings of the National
Academy of Sciences'.
Le ricerche effettuate su cellule di topo dagli scienziati americani hanno rivelato che medicinali a base di un
ormone steroideo chiamato glucocorticoide sono in grado di promuovere la crescita e di proteggere le cellule
staminali mentre riparano tessuti danneggiati.
"Abbiamo scoperto che questi farmaci - sottolinea Wei Chen, che ha guidato l'esperimento - aiutano a
produrre popolazioni di cellule staminali neuronali e che possono avere anche un effetto protettivo sulle
nuove staminali che si vengono a formare, fungendo da 'assistenti' nel processo di rigenerazione e
riparazione tissutale".
Il passo successivo "sara' quello di studiare come questi prodotti agiscono in specifiche condizioni,
concentrandosi sui danni alla spina dorsale fino a spingerci verso il morbo di Parkinson".
Secondo gli esperti i risultati sono particolarmente entusiasmanti, anche perche' i farmaci glucocorticoidi
sono stati utilizzati da milioni di persone nel mondo e si sono rivelati sicuri.
03-05-2010 20:27 USA Staminali. Ottenute cellule pruripotenti da quelle adulte
Sono state ottenute le prime cellule staminali riprogrammate (staminali pluripotenti indotte, o Ips)
che piu' assomigliano alle staminali embrionali, ovvero che sono piu' immature e piu' pluripotenti. Il risultato,
descritto sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze Americane, Pnas da un gruppo di ricerca
americano coordinato da Jacob Hanna del Whitehead Institute for Biomedical Research, e' stato ottenuto
migliorando il cocktail di geni che permette di ottenere cellule staminali umane da cellule adulte, chiamate
appunto cellule staminali pluripotenti indotte.
Lo stato di pluripotenza ottenuto, ha osservato Hanna 'non era mai stato osservato prima nelle staminali
pluripotenti indotte' e apre nuove opportunita' sia per la ricerca sulle staminali sia all'uso di queste cellule per
scopi terapeutici e per la ricerca di nuovi farmaci.
La pluripotenza e' la possibilita' delle cellule staminali di svilupparsi in piu' direzioni per formare organi e
tessuti di tipo diverso ma questa proprieta' e' perfetta solo nelle cellule staminali embrionali e non nelle
pluripotenti indotte. Una differenza, osservano i ricercatori, molto importante che rende le cellule embrionali
piu' facili da programmare rispetto alle staminali pluripotenti indotte. 'Si tratta di un risultato interessante - ha
osservato Giuseppe Novelli, genetista all'universita' di Roma Tor Vergata - che voglio ripetere nel mio
laboratorio'. 'Il cocktail di geni usato finora per riprogrammare cellule adulte e portarle allo stato di staminali ha proseguito - non riesce a riprogrammare del tutto le cellule che non dimenticano completamente la
memoria acquisita nel corso della loro vita. Di conseguenza la riprogrammazione non e' completa, le
staminali ottenute non sono perfettamente controllabili e non sempre si riesce a farle specializzarle nel
tessuto che si vuole'.
03-05-2010 16:33 ITALIA Morte Cucchi. Ordine medici difende categoria: non sarebbe bastata acqua
zuccherata
"E' privo di valenza scientifica far credere all'opinione pubblica che lo sfortunato Stefano
Cucchi poteva essere salvato con un semplice bicchiere di acqua e zucchero. Sostenere questa tesi significa
accreditare l'idea di dirigenti ospedalieri, medici e infermieri totalmente incompetenti o peggio indifferenti, al
limite del sadismo". Ad affermarlo e' il presidente dell'Ordine provinciale dei medici di Roma, Mario Falconi,
che ha convocato per domani sera un Consiglio straordinario dell'Ordine.
Obiettivo, esaminare gli sviluppi della vicenda che ha causato il decesso di Stefano Cucchi, il giovane morto
mentre era ricoverato in regime di detenzione all'ospedale Sandro Pertini.
"Per quanto riguarda la nostra categoria - sottolinea il presidente dell'Ordine dei medici di Roma - non ci
stiamo a prenderci colpe e cause che ci vengono scaricate addosso, forse per alleggerire altre spalle da
questo pesante carico di accuse. L'opinione pubblica e la famiglia di Stefano Cucchi - conclude Falconi sappiano che, in ogni caso, se saranno accertate omissioni di cura o falsificazioni di certificazioni, anche se
indotte o peggio imposte, prenderemo provvedimenti esemplari".
03-05-2010 16:31 ITALIA Ministro Salute: decisioni in base a scienza, ma da noi la Chiesa conta più
che altrove
Testamento biologico, pillola abortiva Ru486, fecondazione assistita. Tutte tematiche
"verso le quali qualsiasi decisione deve essere impostata sulle conoscenze scientifiche. Le piu' autorevoli, e
non a caso e' nostra prassi rigorosa quella di non prendere decisioni senza consultare il Consiglio superiore
di sanita', il massimo organo di consulenza scientifica del Governo". Cosi' il ministro della Salute Ferruccio
Fazio, intervistato sul primo numero del giornale online 'Quotidiano Sanita', da oggi sul web.
Chiamato a spiegare se sui temi al centro del dibattito bioetico in Italia dovrebbe prevalere di piu' la scienza
o la mortale, Fazio risponde: "Intanto parlerei di etica e non di morale. E non dobbiamo temere le ragioni
dell'etica", precisa. Cio' premesso, aggiunge, ogni decisione in materia deve avere una solida base
scientifica. "Ma e' indubbio che, a differenza del mondo anglosassone da noi la tradizione e la cultura della
Chiesa Cattolica hanno un riconoscimento storico e costituzionale, mai messo in discussione da alcuno".
Entrando nel merito della legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza, il ministro sostiene poi "non ho
rilievi particolari da fare" sulla normativa in vigore.
03-05-2010 13:33 USA Cannabis, Tribunale federale: costretti a condannare, non dovrebbe essere
proibita
Un giudice federale, nel condannare un venditore autorizzato di cannabis, ha suggerito
alle autorità federali di rivedere il divieto di questa sostanza.
La vicenda riguarda Charles Lynch, proprietario di una dei tanti distributori autorizzati dalla legge della
California a coltivare e vendere marijuana per scopi terapeutici. Ma se la California ha legalizzato da tempo
la sostanza, non altrettanto hanno fatto le autorità federali. I californiani si trovano così in una situazione di
legalità di fronte alle autorità locali e statali, ma non quelle federali. A complicare la vicenda anche il
passaggio dall'Amministrazione Bush, che aveva dato mandato alle forze dell'ordine federali di reprimere
ogni violazione senza pietà, a quella Obama che invece si è impegnata a chiudere un occhio laddove vi
siano leggi statali in materia.
A fare le spese di questa ambiguità è l'ennesimo imprenditore che aveva fatto di tutto per rispettare alla
lettera la legge statale. E il giudice, pur dovendo condannare come previsto dalle leggi federali, lo ha notato.
"Individui come Lynch rimangono intrappolati in mezzo ai cambiamenti di indirizzo politico (sulla marijuana)
delle autorità governative", ha scritto George H. Wu, giudice del tribunale federale di Los Angeles. "Molti dei
problemi sorti in questo caso potrebbero essere risolti ... attraverso la cancellazione della marijuana dalla
Tabella I", ovvero l'elenco delle sostanze illegali tra cui anche eroina e cocaina.
03-05-2010 13:18 USA Cannabis Cusine. Nuovo programma tv per imparare a cucinare marijuana
Come cucinare pietanze con la cannabis. E' questo che intende fare un nuovo
programma televisivo in Colorado, dal nome "Cannabis Cusine". Andrà in onda dalla fine di maggio ed è
indirizzato ai pazienti che legalmente ricevono prescrizioni di cannabis terapeutica.
Dagli antipasti ai dessert, alcuni chef metteranno a disposizione le loro abilità per il nuovo programma
sponsorizzato da alcune associazioni di pazienti al fine di insegnare un metodo di assunzione più salutare
della sostanza rispetto alle tradizionali canne. La star del programma culinario sarà lo chef Ian Currie, egli
stesso malato e consumatore di cannabis a scopi terapeutici. Lo accompagnerà la pasticciera Grace Kruse.
"Stiamo andando contro qualcosa come 70 anni di proibizionismo sulla marijuana", ha commentato Corey
Chavez, dell'associazione Sensible Durango e creatore della serie tv. "E' davvero incredibile poter prendere
parte alla reintroduzione di questa sostanza nella società".
03-05-2010 10:59 CINA Studio: elettroagopuntura provoca aumento endocannabinoidi
Già nel 1989 si era notato che il tetraidrocannabinolo, cioè il componente principale della
Cannabis, era in grado di aumentare l’effetto antidolorifico dell’agopuntura (Xu SF et al., 1989). Il dato non è
scontato: talora gli analgesici si comportano in modo antagonista fra loro, così che la loro somministrazione
simultanea invece che un potenziamento provoca una riduzione degli effetti sperati.
Più di recente Autori cinesi hanno dimostrato, in un modello sperimentale e non clinico, che
l’elettroagopuntura provoca un aumento dell’anadamide nei tessuti degli animali. Lo studio è stato pubblicato
sulla rivista scientifica Journal of Pain. L’anandamide è un endocannabinoide, cioè una sostanza che il
nostro organismo, e quello degli animali, produce e che ha effetti simili a quelli dei cannabinoidi, i
componenti attivi della Cannabis. Un antagonista dei recettori cellulari dei cannabinoidi detti CB1 non
alterava l’effetto analgesico dell’agopuntura, che invece era ridotto da un antagonista dell’altro tipo di
recettore, il CB2, e ciò suggerisce che l’elettroagopuntura potenzi il rilascio dell’anandamide dai tessuti
infiammati, e che l’attivazione dei recettori periferici CB2 contribuisca all’effetto analgesico della metodica.
(Fonte: Francesco Crestani, medico-chirurgo, presidente Associazione Cannabis Terapeutica)
03-05-2010 10:33 USA Staminali, ricercatori individuano il 'motore' del loro sviluppo
Per la prima volta e' stato esplorato il motore molecolare che guida lo sviluppo delle
cellule staminali e che le porta a diventare cellule nervose, cardiache o delle pelle. I suoi ingranaggi sono le
sostanze che compongono il metabolismo delle staminali: sono descritte per la prima volta nell'edizione
online della rivista Nature Chemical Biology e promettono di aiutare a manipolare queste cellule immature
con maggiore facilita', accelerando la ricerca per trasformarle in future cure.
'Finora si e' cercato di capire la biologia delle cellule staminali concentrando l'attenzione su geni e proteine',
ha osservato il responsabile dello studio, Sheng Ding, dell'istituto californiano Scripps. 'Nel nostro lavoro
abbiamo adottato un punto di vista diverso per capire i meccanismi che regolano lo sviluppo delle cellule
staminali: ci siamo spostati dal livello biochimico a quello funzionale'.
In primo luogo i ricercatori hanno ottenuto il 'metaboloma' delle cellule staminali, ossia l'insieme di molecole,
fluidi e tessuti che contribuiscono al metabolismo delle cellule bambine; quindi hanno confrontato il
metaboloma delle staminali con quello delle cellule mature, in particolare dei neuroni e delle cellule del
cuore. Hanno trovato cosi' circa 60 sostanze finora mai identificate, tutte necessarie allo sviluppo delle
cellule staminali. Sono i meccanismi del motore molecolare che permette alle cellule immature di diventare
adulte e poterli manipolare e modulare, come in una cabina di regia, potrebbe essere la strada per
controllare e indirizzare le cellule staminali. 'Il nostro studio - hanno commentato i ricercatori - rivela
un'incredibile strategia cellulare perche' la capacita' delle cellule embrionali di generare un intero spettro di
tipi cellulari caratteristici di diversi tessuti viene riflessa specularmente a livello del metabolismo'.
02-05-2010 11:15 LIBIA Eutanasia. Gheddafi attacca la Svizzera: assistenza al suicidio è omicidio
Il leader libico Muammar Gheddafi ha criticato duramente la Svizzera accusando il
Paese di essere ''una mafia'' e di agire come uno ''Stato fuori della comunita' mondiale''. Il nuovo attacco e'
stato lanciato nel corso di un'intervista al settimanale tedesco Der Spiegel, di cui il giornale ha pubblicato ieri
un'anticipazione. ''Questa e' una banda, uno Stato fuori della comunita' mondiale'', ha detto Gheddafi
riferendosi alla Svizzera. Il leader libico ha poi definito il fermo di suo figlio Hannibal - nel 2008 a Ginevra ''un atto terroristico''. Berna, secondo Gheddafi, e' impegnata in attivita' di riciclaggio di denaro sporco su
larga scala e ''vuole essere al di sopra della legge internazionale''. Questo, ha detto, ''ha fatto di loro una
mafia''. Il leader libico ha inoltre criticato la pratica del suicidio assistito, che in Svizzera e' legale, sostenendo
che in molti casi si tratta di veri e propri omicidi. Gheddafi ha parlato anche della cancelliera tedesca Angela
Merkel, commentando che la leader conservatrice ha una ''forte personalita', ma e' un uomo piuttosto che
una donna'', ha detto. La crisi tra Libia e Svizzera e' cominciata il 15 luglio del 2008 con il fermo, a Ginevra,
di Hannibal Gheddafi e di sua moglie Aline, per maltrattamenti nei confronti dei loro domestici. La coppia
venne rilasciata due giorni dopo, ma da allora si sono registrate reciproche ritorsioni tra i due paesi, fino a
coinvolgere direttamente tutta l'Unione europea con la decisione di Tripoli di chiudere le frontiere ai cittadini
dell'area Schengen. Una volta risolta la crisi dei visti, la Libia ha fatto sapere a fine marzo che la crisi
diplomatica con Berna non e' terminata.
01-05-2010 11:15 USA Senato Arizona mette al bando ricerca su embrioni 'ibridi'
Il Senato dell' Arizona ha approvato un provvedimento che vieta a una persona di
'creare intenzionalmente e consapevolmente ibridi uomo-animale'.
Il provvedimento, passato con 16 voti a favore e 12 contrari, e' volto a proibire 'a chiunque nello Stato',
dunque in primo luogo ai ricercatori che si occupano di cellule embrionali, 'di creare o cercare di creare un
embrione umano in vitro con altri mezzi che non siano la fecondazione di un ovulo umano con spermatozoi
umani'.
La misura e' tesa a considerare fuori legge 'il trasferimento o il tentativo di trasferimento di un embrione non
umano in un utero non umano'.
In alcuni centri di ricerca dello Stato sono stati portati a termine esperimenti che combinano cellule umane
con cellule animali, nel tentativo di ottenere cellule potenzialmente 'utili' dal punto di vista terapeutico.
Il provvedimento del Senato dell'Arizona dovra' essere discusso e approvato dalla Camera e firmato dal
governatore prima di diventare legge.
01-05-2010 11:10 Farmaci generici, Corte di giustizia Ue: sì a incentivi diretti ai medici che li
prescrivono
"La Corte di Giustizia europea si e' pronunciata a favore dell'introduzione da parte dello
Stato di incentivi diretti ai medici che prescrivono medicinali equivalenti, riconoscendo che queste misure,
volte a ridurre la spesa farmaceutica, non intaccano ne' la libera concorrenza, ne' vanno a detrimento della
salute. Ci auguriamo che questa pronuncia cosi' netta sia di stimolo a quei paesi, come l'Italia, dove si
registra una pericolosa inerzia nella promozione di questo settore, anche se il ricorso agli equivalenti, e oggi
ai biosimilari, viene riconosciuto come uno degli elementi chiave per garantire prestazioni sanitarie di elevata
qualita' senza compromettere la compatibilita' economica dei servizi sanitari". Lo afferma ilpresidente di
AssoGenerici, Giorgio Foresti, alla notizia della sentenza pronunciata dalla Corte del Lussemburgo nel
procedimento che aveva avuto origine da un ricorso della ABPI (l'associazione dei produttori di medicinali
branded britannici) contro le misure attuate dal Governo di Londra per aumentare le prescrizioni di medicinali
equivalenti in luogo delle specialita' di marca. La sentenza e' stata pubblicata a ridosso della presentazione
del programma 2010-2011 di AssoGenerici che, spiega Foresti, "e' in perfetta sintonia con le indicazioni che
vengono dall'Europa. Tra i nostri obiettivi, infatti - ha aggiunto - rientra una serie articolata di misure per
favorire lo sviluppo degli equivalenti in Italia. In primo luogo, si tratta di favorire il rapido accesso al mercato
dei farmaci equivalenti non appena si ha la scadenza del brevetto, obiettivo per il quale si potrebbero
stabilire meccanismi di fissazione automatica del prezzo di rimborso, e mettendo al bando tutte le pratiche
dilatorie che sono gia' state denunciate a suo tempo dalla stessa Commissione europea per la concorrenza.
Il nostro documento pero', prospetta anche una serie di interventi piu' articolati, rivolti alle diverse
specificita'". Nel caso dei medicinali di uso ospedaliero, per esempio, AssoGenerici chiede la creazione di
regole piu' chiare per determinare il prezzo a base d'asta delle gare che corrisponda al prezzo contrattato
con l'AIFA, cosi' come chiede l'impegno a che le forme di centralizzazione delle procedure di acquisto non si
traducano in un semplice strumento di riduzione dei prezzi. Per AssoGenerici, naturalmente, va anche rivista
la questione dei pagamenti da parte di ASL e Aziende Ospedaliere, che spesso presentano ritardi
incompatibili con qualsiasi attivita' industriale.
"AssoGenerici si impegna a sostenere il dibattito scientifico ed il confronto internazionale con i paesi che
hanno gia' forti esperienze cliniche con i medicinali biosimilari" spiega Foresti " e dove i biosimilari si sono
dimostrati la chiave per allargare le terapie piu' avanzate a un numero piu' vasto di pazienti che possono
trarne beneficio, cosa che non e' stata possibile in precedenza per l'alto costo dei farmaci originatori.
Riteniamo poi si debba giungere rapidamente a un allineamento con le Direttive Europee affinche' la
normativa nazionale, che gia' stabilisce che i medicinali di origine biologica simili non possono essere trattati
come i prodotti generici (sostituzione automatica non ammessa), non si traduca in una loro discriminazione".
In questo senso, si legge nel documento, e' fondamentale sostenere il ruolo centrale del medico nella scelta
terapeutica e, quindi, nella scelta del medicinale biologico. "La nostra non vuole essere una linea di
contrapposizione" conclude Foresti.
"Offriamo anzi alle Regioni come ai medici e ai farmacisti la massima collaborazione: siamo certi di poter
offrire un contributo alla sostenibilita' della tutela della salute e possiamo decidere insieme come farne l'uso
migliore".
01-05-2010 11:08 ITALIA Leucemia, speranze da ricerca Policlinico di Modena
Dalla ricerca italiana nuove speranze contro la leucemia linfoblastica acuta positiva al
cromosoma Philadelpia, l'alterazione genetica piu' frequente nelle forme acute di leucemia fra gli adulti (2030% dei casi) e negli over 50 (oltre il 50% dei casi). Un gruppo di ematologi dell'Azienda ospedalierouniversitaria Policlinico di Modena, guidati da Mario Luppi, ha dimostrato per la prima volta che nel midollo
osseo di pazienti con leucemia Philadelphia sono presenti linfociti T, particolari 'soldati' del sistema
immunitario, capaci di riconoscere e uccidere le cellule malate.
La scoperta, pubblicata su 'Blood' e sostenuta da Ail Onlus, apre nuovi orizzonti nella cura di questo tumore
del sangue. Permette infatti di studiare la possibilita' di somministrare farmaci mirati al difetto cromosomico
della leucemia, capaci nello stesso tempo di favorire lo sviluppo di linfociti T antileucemici. Lo studio, su 10
pazienti, parte dall'osservazione che i malati di leucemia linfoblastica acuta Philadelphia-positiva, trattati con
il farmaco 'intelligente' imatinib e in remissione da alcuni anni, mostravano un singolare aumento del numero
dei linfociti normali nel midollo osseo.
"La nostra idea - spiega Luppi in una nota - era che questi linfociti T potessero avere un ruolo attivo nel
controllare e spegnere la malattia leucemica in questi pazienti. Pertanto abbiamo messo a punto una serie di
metodiche di studio immunologico per dimostrare che questi linfociti - presenti in grande abbondanza sia nel
midollo osseo sia, seppure con minore frequenza, nel sangue periferico - sono in grado di svolgere una
funzione antitumorale, mediante la produzione di sostanze o citochine, come l'interferone gamma, e di
esercitare un effetto diretto di lisi, ovvero di distruzione delle cellule leucemiche stesse".
Le prove dell'esistenza e dell'efficacia di un'immunita' antileucemica sono state raccolte e descritte in questi
anni pressoche' esclusivamente in pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo e cellule staminali
periferiche. "Solo recentemente - continua Luppi - la presenza nel midollo osseo di cellule capaci di
riconoscere e colpire cellule tumorali e' stata segnalata in pazienti pediatrici affetti da leucemia mieloide
acuta ed in pazienti colpiti da mieloma multiplo e da tumori solidi. I nostri dati suggeriscono che anche nei
pazienti con questo particolare tipo di leucemia linfoblastica acuta si possa cominciare pensare a nuove
esperienze di immunoterapia, ovvero di terapia basata sulla espansione in vitro e sulla reinfusione di linfociti
ad attivita' antileucemica specifica, in combinazione con le terapie gia' esistenti".
Questo tipo di trattamento si e' gia' dimostrato efficace contro i linfomi causati da infezione da virus di
Epstein-Barr, che insorgono in pazienti immunocompromessi, trapiantati di midollo o di organi solidi. "Nel
campo delle leucemie c'e' ancora moltissima strada da fare - precisa Giuseppe Torelli, direttore della
Struttura complessa di ematologia del Policlinico di Modena - ma il nostro gruppo sta attivamente
collaborando con il gruppo di Patrizia Comoli del Policlinico San Matteo di Pavia", co-autore della ricerca,
"per sviluppare un programma di studio volto all'espansione di linee cellulari T citotossiche antileucemiche,
come gia' viene fatto a Pavia per linee cellulari T citotossiche anti-virus di Epstein-Barr".
L'attivita' antileucemica dei linfociti T e' stata dimostrata in tutti i 10 pazienti in terapia con imatinib,
suggerendo che possa esistere una relazione e una sinergia tra l'azione antitumorale diretta del farmaco e
l'effetto antitumorale indiretto del sistema immune. "Il nostro laboratorio - evidenzia Luppi - sta producendo
dati, ancora non pubblicati, che mostrano come questo effetto antileucemico si possa riscontrare nel midollo
osseo di pazienti con la stessa malattia, ma in corso di trattamento con altri inibitori di tirosin-chinasi, quali il
nilotinib". Infatti "e' ipotizzabile che il fenomeno da noi descritto sia un fenomeno piu' generale, che possa
valere la pena di essere studiato anche in altri contesti clinici, ed in particolare anche in pazienti con tumori
solidi, attualmente in cura con farmaci appartenenti alla stessa classe di inibitori", conclude l'ematologo.
01-05-2010 11:01 ITALIA Fecondazione. A Padova nuovo metodo per selezionale spermatozoi
Un bimbo e' gia' nato e uno sta per nascere grazie alla ricerca del Centro di
Crioconservazione dei gameti maschili dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova che ha messo a
punto una metodica che consente di scegliere lo spermatozoo migliore, quello piu' sano quindi idoneo a
portare a compimento con successo la fecondazione medicalmente assistita.
La questione, assieme a quella della possibile adozione di embrioni congelati conservati in provetta, gia' al
centro di alcune richieste, e' stata affrontata nel corso di un convegno a Padova su 'l'esame del liquido
seminale nelle linee guida internazionali', presieduto dal prof. Carlo Foresta, direttore del centro padovano.
La ricerca vede da una parte l'ingrandimento degli spermatozoi di 6 mila volte (rispetto alle mille
normalmente utilizzate dai microscopi), dall'altra la scoperta di una correlazione molto stretta tra come
appare il nucleo e l'entita' e frequenza delle alterazioni del nucleo stesso. 'Abbiamo individuato, attraverso
tecniche molto sofisticate, le associazioni di patologie nucleari piu' o meno frequenti negli spermatozoi a
seconda di come compaiono a microscopio con maxi ingrandimento. Con questa metodica - spiega Foresta abbiamo isolato e crioconservato spermatozoi singoli e in due coppie, con precedenti esperienze negative
per mancato sviluppo embrionale, sono state eseguite tecniche di fecondazione in vitro: un bambino e' gia'
venuto al mondo, l'altro sta per nascere. Il nostro e' un segnale forte che conferisce alta qualita' in un settore
molto delicato, anche per impedire che si compiano sperimentazioni sugli embrioni con il gravoso problema
degli embrioni crioconservati prima dell'entrata in vigore della legge 40 e il cui esito non e' ancora chiaro'.
Nelle gravi alterazioni testicolari che si presentano con azoospermia oggi e' possibile produrre fertilizzazione
in vitro attraverso spermatozoi che si isolano dal testicolo con tecniche bioptiche. 'Tuttavia i risultati che si
ottengono non sono troppo incoraggianti, d'altra parte - aggiunge Foresta - diventa sempre piu' importante
disporre di metodi per selezionare gli spermatozoi che possono dare maggior successo: la selezione
comporta infatti l'individuazione della tecnica che meglio caratterizzi la qualita' dello spermatozoo in termini
di corredo genomico nucleare che, integrandosi con il corredo genomico cellulare dell'ovocita, da' origine
all'embrione. Gli spermatozoi che nascono in testicoli alterati frequentemente hanno anche il corredo
cromosomico alterato'.
01-05-2010 11:00 ITALIA Ogm, agricoltori fanno disobbedienza civile contro divieto italiano
Il mais transgenico arriva in Italia. Come annunciato. Naturalmente illegalmente. I primi sei semi sono stati
messi a dimora in un campo del pordenonese da Giorgio Fidenato, presidente di Agricoltori Federati, e da
Leonardo Facco, responsabile del Movimento Libertario. E la polemica non poteva non scoppiare impetuosa,
a tratti anche violenta, tanto a Pordenone quanto negli ambienti della politica romana.
Fidenato e Facco hanno divulgato la loro azione - la semina, hanno detto, e' stata fatta il 25 aprile attraverso Youtube.
Dal filmato pero' si capisce poco o nulla. L'ambiente e' assolutamente asettico mentre non si riesce a capire
che cosa i due piantino in un fazzoletto di terra reso irriconoscibile per non incorrere nelle sanzioni previste
dalla legge. Insomma e' tutta da accertare la veridicita' del contenuto del filmato. Non a caso, i Carabinieri
dovranno appurare se la semina e' avvenuta effettivamente in Italia - in sei paesi europei la circostanza non
sarebbe reato - e se i semi siano effettivamente Ogm. Solo allora sara' eventualmente possibile per la
Procura iscrivere qualcuno nel registro degli indagati. L'atto e' stato duramente contestato dai disobbedienti
dei Centri sociali del Nordest capitanati dall'ex consigliere regionale dei Verdi del Friuli Venezia Giulia,
Alessandro Metz, dal ricercatore e astrofisico triestino Luca Tornatore, finito in carcere a Copenaghen
durante gli scontri per il summit sull'ambiente dell'Onu, e da Luca Casarini, che per la prima volta nella sua
vita, ha detto, ha depositato un esposto in Procura anziche' esserne l'oggetto. Una trentina di manifestanti,
che per tutta la mattina aveva espresso pacificamente il proprio rifiuto all'introduzione delle coltivazioni
transgeniche, ha immobilizzato Fidenato, raggiunto da sputi, insulti e minacce nella sede di 'Agricoltori
federati' a Pordenone. Subito dopo, i manifestanti si sono dileguati.
'Sono stato preso letteralmente in ostaggio - ha spiegato il coltivatore disobbediente -. Gliel'ho detto mentre
mi immobilizzavano e lo ripeto ora: sono dei nazi-comunisti. Fate sapere alla gente chi sono i compagni di
strada della Coldiretti e della Cia. E' giunta l'ora, per tutti i coltivatori, di abbandonare certe sigle sindacali,
che privano la liberta' di scelta dei loro associati'. Sull'azione di Fidenato e Facco si sono avute molte
reazioni.
Il Pd, con Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione agricoltura della Camera, ha spiegato che 'su
questa vicenda e' necessario che Galan e Maroni riferiscano urgentemente in parlamento; critica e' stata
anche la Coldiretti.
'L'illegalita' va combattuta con tutti gli strumenti ed i mezzi di cui lo Stato dispone - ha detto il presidente
Sergio Marini -. La contrarieta' della Coldiretti e della stragrande maggioranza dei cittadini alla coltivazione
Ogm in Italia e' ultranota e le ultime vicende non fanno che confermare la posizione ideologica di chi in nome
di una presunta sua liberta' viola la legge e calpesta i diritti altrui'. Richieste di ripristinare la legalita' sono
arrivate anche dalla Task force 'Per una Italia libera da Ogm' (riunisce praticamente tutte le sigle
dell'agroalimentare italiano) che ha chiesto che 'contro il terrorismo si ripristini subito la legalita''.
Fidenato e Facco hanno informato che su Internet sara' possibile seguire 'giorno dopo giorno la crescita del
mais biotech'.
30-04-2010 15:26 RUSSIA Staminali, medici incentivano aborti tardivi per estrarle dai feti
Il tempo passa, ma si vorrebbe fermarlo: un’ossessione, quella dell’eterna giovinezza,
che riguarda sempre di più tutti quanti, senza distinzione di sesso, latitudini, età, classe sociale.
Per raggiungere l’obiettivo, i novelli Dorian Gray si rivolgono alle cellule staminali, cellule primitive, non
ancora specializzatesi, e quindi capaci di trasformarsi nelle più diverse parti del corpo.
Normalmente vengono estratte dal liquido amniotico, dal cordone ombelicale, o dagli uomini adulti. Non in
Russia, però. Qui, secondo quanto riporta Konsomolskja Pravda, si sta diffondendo l’estrazione di cellule
staminali da feti abortiti e neonati morti.
In base all’inchiesta del quotidiano della Federazione, i medici convincerebbero appositamente le donne ad
avere aborti tardivi, per poi permettere l’uso dei feti per la ricerca scientifica.
Continua...
30-04-2010 13:16 ITALIA Morte Cucchi, Procura: picchiato e non curato, ma non è omicidio. Sono 13
gli indagati
E' stato lasciato morire Stefano Cucchi. Per ore i medici della struttura protetta
dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, dove il geometra romano morì il 22 ottobre scorso (una settimana
dopo il suo arresto per possesso di droga),per giorni non hanno fatto nulla, non hanno messo in atto
neanche le piu' elementari procedure, come somministrare un cucchiaino di zucchero, che gli avrebbero
potuto salvare la vita. E' un quadro drammatico quello che emerge dal capo di imputazione firmato dai pm
della Procura di Roma Vicenzo Barba e Maria Francesca Loy depositato oggi. In totale sono tredici gli
indagati al termine di una inchiesta durante la quale i pm hanno acquisito oltre 80 testimonianze. Per sei
medici, tre infermieri e un dirigente del provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria (Prap) le
accuse sono, a vario titolo, di favoreggiamento, abbandono di incapace, abuso d'ufficio e falsità ideologica. I
reati contestati, invece, ai tre agenti penitenziari sono lesioni e abuso di autorita'. Per i primi viene a cadere
l'accusa di omicidio colposo ma secondo i magistrati della procura di Roma, la morte conseguente all'
"aabbandono di persona incapace" profila una fattispecie piu' grave, sanzionabile fino ad 8 anni di reclusione
rispetto ai 5 anni previsti dall'omicidio colposo. Nel capo di imputazione i pm scrivono che i medici e gli
infermieri in servizio dal 18 ottobre al 22 ottobre dello scorso anno "abbandonavano Stefano Cucchi del
quale dovevano avere cura" in quanto "incapace di provvedere a se stesso". Le condizioni del giovane
geometra romano erano gravi e quindi "esigeva il pieno attivarsi dei sanitari" che invece "omettevano di
adottare i piu' elementari presidi terapeutici e di assistenza". Al personale ospedaliero tra le varie omissioni
contestate ce n'e' una che riguarda la mancata somministrazione di zucchero al paziente. Gli indagati non
hanno mosso un dito anche se Cucchi, come rilevato da esami effettuati il 19 ottobre, aveva "valori di
glicemia ematica pari a 40 mg/dl" che e' "al di sotto della soglia ritenuta dalla letteratura scientifica come
pericolosa per la vita". Secondo i pm non si e' intervenuto "neppure con una semplice misura quale la
somministrazione di un minimo quantitativo di zucchero sciolto in un bicchiere d'acqua che il paziente
assumeva regolarmente, misura questa idonea ad evitare il decesso". Secondo quanto ricostruito dai
magistrati capitolini, dopo il pestaggio (fu preso a calci e spinto) messo in atto dalle guardie carcerarie il 16
ottobre, in una delle celle di sicurezza del tribunale di Roma, dove Cucchi si trovava in attesa dell'udienza di
convalida, e' scattata una vera e propria operazione di copertura per impedire che la verita' venisse fuori. In
particolare il funzionario del Prap istigo' uno dei medici indagati che il 17 ottobre era in servizio presso la
struttura protetta del Pertini "a indicare falsamente nell'esame obiettivo riportato nella cartella clinica redatta
all'ingresso del paziente che le condizioni generali di Cucchi erano 'buone'". Il responsabile regionale
dell'amministrazione penitenziaria, inoltre, "si sarebbe recato in orario extralavorativo (sabato 17 ottobre alle
18) al Pertini redigendo la richiesta di disponibilità del posto letto per il ricovero di Cucchi che si trovava
presso il pronto soccorso del Fatebenefratelli". I pm nell'atto di conclusione indagini accusano il medico di
turno nella struttura protetta del Pertini, Flaminia Bruno, di aver dichiarato il falso nel certificato di morte di
Cucchi. La dottoressa ''avrebbe falsamente attestato che si trattava di morte naturale, pur essendo a
conoscenza delle patologie di cui era affetto''. I medici dell'ospedale romano, in un primo tempo sospesi e
poi reintegrati, ora continuano ad essere in servizio. Il segretario provinciale di Roma dell'Ordine dei Medici,
Filippo Custureri, precisa che "l'indagine dell'Ordine subito attivata ora attende l'esito di un eventuale
processo". Amaro il commento del legale della famiglia Cucchi: "Le ultime ore della vita di Stefano ricordano
quelle degli internati di Auschwitz".
"La mia prima valutazione, in attesa di conoscere meglio le decisioni prese dalla procura, e' decisamente
negativa. Per un verso c'e' un elemento simbolico molto importante che rischia di avere pesanti ripercussioni
sull'opinione pubblica. Stiamo parlando di un giovane uomo morto. Bene, la parola omicidio non compare nei
capi di imputazione". Questo, ai microfoni di CNRmedia, il primo commento di Luigi Manconi, presidente
dell'associazione "A Buon Diritto'". "Stefano Cucchi viene ricoverato nel reparto detentivo del Pertini in
quanto ha subito un pestaggio, perche' ha subito violenze. Violenze documentate, riconosciute, certificate, e
sono queste violenze che hanno portato Stefano in quel luogo dove non e' stato curato. Questo nesso di
causa ed effetto e' stato ingorato. Quelle violenze hanno inciso pesantemente sul percorso sanitario
determinando la successione di fatti patologici che lo hanno portato alla morte. Le percosse hanno un ruolo
decisivo, cio' viene ignorato. Questa causa precisa, puntualmente descritta dalle perizie, cioe' il pestaggio
subito, diventa qualcosa di incerto e approssimativo. Viene separato dal rapporto di causa-effetto con la
morte di Stefano Cucchi. Questo e' un errore estremamente grave che rischia di compromettere l'andamento
del processo".
'Sono particolarmente soddisfatto delle conclusioni dell'inchiesta sulla morte del giovane Stefano Cucchi che
indicano nell'abbandono da parte dei medici la causa determinante del decesso in un soggetto gia' indebolito
da patologie collegate alla tossicodipendenza. E' quello che ho sostenuto sin dal primo momento tra mille
polemiche': e' quanto afferma Carlo Giovanardi (Pdl).
'Rilevo anche - aggiunge - che si vanno attenuando i rilievi mossi alla polizia penitenziaria anche alla luce del
fatto che i PM hanno riscontrato che il giovane Cucchi era stato ricoverato ben 17 volte in Pronto soccorso
negli anni precedenti per traumi e ferite causate da cadute, incidenti o lesioni inferte da terze persone'.
'Derubricare le accuse per la morte di Stefano Cucchi dal reato di omicidio a quello di lesioni e' grave e
rischia di non portare a galla la verita', cioe' chi e' il responsabile per la morte del ragazzo'. A commentare
cosi' le accuse formulate dalla procura di Roma ai 13 indagati per la morte di Cucchi e' Patrizio Gonnella,
presidente dell'associazione 'Antigone', che si batte per i diritti nelle carceri.
I magistrati, infatti, hanno modificato le originarie ipotesi di accusa che erano di omicidio preterintenzionale
per gli agenti ritenuti responsabili del presunto pestaggio avvenuto il 16 ottobre in una cella di sicurezza del
Tribunale di Roma, e di omicidio colposo per i medici del reparto penitenziario del Sandro Pertini in cui fu
ricoverato Stefano Cucchi.
'Il detenuto, prima di morire - aggiunge Gonnella - e' passato davanti a molti soggetti istituzionali: carabinieri,
guardie carcerarie, direttore del carcere, infermieri e medici del reparto detentivo dell'ospedale Pertini. Si
superi l'omerta' e si faccia definitiva chiarezza sulle ultime ore di Cucchi'.
'E mentre si attende l'avvio del processo - conclude Gonnella - e' necessario che tutte le persone coinvolte,
compresi i medici, siano spostati dai loro incarichi'.
"Il risultato dell'inchiesta terminata oggi, che cancella l'imputazione di omicidio per i rinviati a giudizio, porta
soltanto ad una conseguenza: permette di continuare a giustificare e a creare i tanti casi Cucchi di ieri, di
oggi, e del futuro". Lo afferma in una nota il senatore Stefano Pedica, segretario regionale dell'Italia dei
Valori del Lazio.
"Rescindere il filo rosso che lega la causa alla conseguenza nella tragedia di Cucchi - aggiunge Pedica - non
aiuta certo a combattere e prevenire i casi di violenza commessi da parte di chi, all'opposto, dovrebbe
tutelare dalla violenza. Esprimo vicinanza alla famiglia di Stefano in questo giorno triste".
'La tragica fine di Stefano Cucchi, e' una vergogna per Roma e per tutta l'Italia. L'oscena verita' che sta
emergendo sulla morte del geometra, fermato dai carabinieri e deceduto al Sandro Pertini di Roma senza
aver potuto incontrare ne' un avvocato ne' un familiare, e' che puo' accadere di essere arrestati e pestati a
sangue in carcere e poi lasciati morire senza cure in ospedale'. E' il commento del segretario del Psi,
Riccardo Nencini sulla conclusione delle indagini.
"Quantomeno, in segno di rispetto per l'ex presidente della Repubblica, bisognerebbe cambiare nome
all'ospedale romano e dargli quello di Stefano Cucchi. Forse questo potrebbe aiutarci a ricordare che siamo
in Italia, in piena democrazia occidentale, - conclude Nencini - e non in uno qualunque dei tanti regimi
totalitari che ancora prosperano nel mondo", conclude.
"Nell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi stanno emergendo in queste ore gravissime omissioni e
responsabilita' in ambito medico e penitenziario. E' necessario che la magistratura vada fino in fondo alla
vicenda con la dovuta fermezza, perche' di fronte a episodi del genere non possono esistere scusanti e
giustificazioni". E' quanto dice il deputato dell'Udc, Roberto Rao, membro della commissione Giustizia di
Montecitorio. "Una persona sotto la giurisdizione delle istituzioni- aggiunge- deve sapere di poter contare su
un sistema di garanzie e di tutela dei suoi diritti. Se vengono meno questi presupposti elementari per un
Paese civile, mi chiedo che senso abbia sbandierare piani carceri o grandi riforme della giustizia".
Il deputato Udc aggiunge: "Peraltro ho visitato tanti istituti di detenzione e ho visto con quale dedizione e
sacrificio lavora la polizia penitenziaria. Non e' giusto quindi che l'eventuale responsabilita' di qualche 'mela
marcia' pregiudichi l'immagine di un intero settore, ma e' altrettanto vero che il sacrificio di Cucchi non puo'
essere vano: il ripetersi di un altro caso analogo- conclude Rao- decreterebbe il fallimento del nostro
sistema-giustizia, oltre a disonorare la memoria di Stefano Cucchi e la straordinaria dignita' dimostrata dalla
sua famiglia".
30-04-2010 13:07 GRAN BRETAGNA Cancro al colon, nuovo test lo rivela in cinque minuti
E' piu' facile e piu' rapida da condurre di una colonscopia, ed e' in grado di diminuire fino al 33%
i casi di tumore colon-rettale e fino al 43% i decessi dovuti alla stessa malattia: la sigmoidoscopia e' infatti in
grado di individuare e rimuovere, rapidamente e senza bisogno di sedazione, i polipi - principali responsabili
dello sviluppo del cancro colon-rettale - ancora in fase precoce.
I ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno eseguito l'esame, nel corso di 10 anni, su 200 mila
persone tra i 55 e i 64 anni, monitorandone l'evolvere delle storie cliniche, caso per caso. Dai dati raccolti e'
emerso che la sigmoidoscopia ha abbattuto del 43% i decessi dovuti al cancro colon-rettale, e ha prevenuto
l'insorgere di un terzo dei casi di tumore.
Questo test si somministra utilizzando un tubicino flessibile poco piu' ampio di una penna per trovare e
rimuovere i polipi nel sigma, la parte piu' bassa dell'intestino vicina al retto, dove si sviluppano due terzi dei
cancri colon-rettali. Dati i risultati ottenuti, spiegano i ricercatori inglesi, la sigmoidoscopia potrebbe essere
inserita nel Regno Unito come esame di screening per tutta la popolazione a rischio.
30-04-2010 12:59 CANADA Cannabis. Studio: diffusa fra schizofrenici per alleviare sintomi malattia
L'uso di cannabis è diffuso fra le persone con schizofrenia, particolarmente fra gli uomini. Una
realtà che ha portato molti politici a sostenere che c'e' un legame fra il consumo di cannabis e questa
malattia. Ma è nato prima l'uovo o la gallina?
Uno studio fenomenologico pubblicato sulla rivista scientifica Canadian Journal of Nursing Research rivela
che la cannabis potrebbe essere non tanto una causa, ma una conseguenza della schizofrenia. I ricercatori
hanno esaminato 8 soggetti con schizofrenia con una storia passata o presente di consumo di cannabis. I
dati sono stati raccolti attraverso interviste approfondite e questionari sociodemografici, utilizzando il metodo
fenomenologico Colaizzi.
Per i ricercatori, i dati indicano che l'uso di cannabis è pari a quello di qualsiasi altro farmaco. I pazienti
assumono la sostanza per alleviare i sintomi della malattia, come la mancanza di tranquillità mentale, del
senso di autostima e di concentrazione.
Gli studiosi invitano quindi gli operatori sanitari a prendere in considerazione i risultati di questa ricerca nel
trattare i pazienti schizofrenici, una popolazione spesso stigmatizzata e inascoltata.
30-04-2010 12:28 USA Droga. Risorge la storica associazione 'Mamme contro il proibizionismo'
"Per favore unitevi subito alla battaglia per porre fine al proibizionismo sulle droghe, così
come fecero le mamme di generazioni passate con la proibizione sull'alcool negli anni '30. Ora è giunto il
momento di pretendere la fine di questa insensata e punitiva criminalizzazione delle persone che usano
droghe ... e l'inutile violenza e morte causata dal traffico illegale di stupefacenti".
Comincia così un appello lanciato dall'associazione "Mamme contro il proibizionismo", nata ieri a San
Diego, sulle orme della storica associazione che contribuì alla fine del divieto totale sull'alcool che
contraddistinse l'America ai tempi di Al Capone.
"Ci stiamo unendo perché abbiamo ora capito, dall'esperienza nelle nostre stesse famiglie, che la guerra alla
droga produce più conseguenze negative che positive", si legge nel manifesto. "La prevenzione, la riduzione
del danno e i programmi di recupero sono poca cosa e stentano a rimanere a galla per mancanza di fondi.
Più di 26mila vite sono perse ogni anno negli Usa a causa di overdosi prevenibili... Una causa di morte che
supera il numero di decessi provocati da armi da fuoco, omicidi e Hiv/Aids".
"Invece di affrontare i problemi di droga dei nostri cari, il Paese spende miliardi per incarcerarli per il solo
possesso di sostanze proibite. Oltre 1,8 milioni di persone sono state arrestate per droga negli Stati Uniti nel
2008, di cui 1,4% per il reato di possesso, e non per la vendita, la produzione o il traffico di stupefacenti.
Circa la metà degli arresti riguarda il possesso di cannabis. Grazie in larga misura alla guerra alla droga, un
americano su 32 è stato incarcerato, messo agli arresti domiciliari oppure in libertà vigilata sotto il controllo
delle autorità statali o locali. La cosa peggiore è che non saranno mai perdonati. Quando escono dal carcere
devono affrontare una vita intera di esclusione, tra cui la perdita permanente di opportunità educative e
lavorative, come anche abitative. In alcuni Stati si perde anche il diritto a votare. ... E' più facile superare la
tossicodipendenza che la fedina penale".
Il manifesto invita quindi le famiglie a unirsi per porre fine alla guerra alla droga, definita "una guerra contro
le nostre famiglie", e a pretendere che si investa pesantemente sulla prevenzione e cura della
tossicodipendenza.
30-04-2010 11:23 INDIA Non mangia e non beve da 70 anni
I medici dell'esercito indiano stanno tenendo sotto osservazione senza alimentarlo un santone,
per scoprire se sia vera la tesi che sia sopravvissuto 70 anni senza cibo nè acqua. E' quanto riporta il
quotidiano Sun.
I dottori, con l'ausilio del centro ricerche della difesa nazionale indiana, stanno monitorando Prahlad Jani - 83
anni - per scoprire il suo segreto. Il santone, dalla chioma foltissima, è stato messo in isolamento in una
stanza d'ospedale dove uno staff di 30 esperti lo controlla costantemente.
Gli esami stabiliranno se sta dicendo la verità, nell'auspicio che lo studio possa portare alla luce metodi non
ancora documentati di sopravvivenza in condizioni estreme.
Gli esami, nell'ospedale nella città occidentale di Ahmedabad includeranno risonanze magnetiche, la
misurazione dell'attività cerebrale di Jani e l'attività cardiaca con elettrodi e altri studi neuropsicologici.
L'inchiesta è iniziata il 22 aprile e durerà almeno venti giorni.
Jani, che sostiene di essere stato benedetto da una dea all'età di otto anni, non ha mai mangiato o bevuto
nulla e non è andato in bagno. Gli scienziati valuteranno inoltre se adottare la sua tecnica segreta per aiutare
i soldati in tempo di guerra.
30-04-2010 10:35 ITALIA Contraccezione, Pdl presenta legge su obiezione farmacisti
Un disegno di legge per garantire ai farmacisti l'obiezione di coscienza nella
vendita di farmaci per la contraccezione d'emergenza, per esempio la pillola del giorno dopo. Il testo e' stata
presentato in Senato da Ada Spadoni Urbani (Pdl) e scade oggi il termine per la richiesta delle firme. Nel
dibattito sul meccanismo d'azione della contraccezione farmacologica d'emergenza e sull'inizio di una
gravidanza, entrano in ballo "convincimenti scientifici, religiosi, etici diversi, tutti rispettabili e da rispettare sottolinea la senatrice nella relazione al Ddl - e' pertanto corretto riconoscere la 'clausola di coscienza' a
coloro che credono nella possibilita' di effetti post-fertilizzazione" da parte di questi medicinali. In particolare,
afferma, "i farmacisti, anche se semplicemente dispensatori di farmaci, non possono essere costretti ad agire
contro scienza e coscienza, quali semplici esecutori di scelte altrui, pur nel rispetto della diversita' di ruoli
delle diverse categorie di agenti sanitari. Tuttavia, questa e' la situazione nella quale attualmente si trovano".
Una situazione a cui porre rimedio con una normativa. Per Spadoni Urbani, "l'obiezione di coscienza non
contesta le leggi 40 del 2004 sulla fecondazione assistita e 194 del 1978 sull'aborto come tali, anche se
implicitamente ne denuncia l'immoralita', ne' costituisce un programma articolato di resistenza o di
contestazione. E' diversa dalla disobbedienza civile o dalla resistenza passiva". Disciplinare l'obiezione di
coscienza dei farmacisti nell' attuazione della contraccezione di emergenza e' l'obiettivo del Ddl che, precisa
Spadoni Urbani, "non nega il diritto del paziente a ottenere il farmaco. Si vuole solo rispettare la coscienza di
chi ha convincimenti etici o scientifici diversi".
'Impossibile immaginare anche solo una discussione in uno Stato laico sulla possibilita' che un farmacista
decida, sulla base delle proprie personali convinzioni,della propria cultura e della propria fede, di rifiutare un
farmaco prescritto da un medico alla sua paziente.' Cosi' il Senatore Ignazio Marino, riguardo il disegno di
legge in materia di obiezione di coscienza per i farmacisti relativamente alla dispensa dei farmaci rientranti
nella contraccezione di emergenza presentato dalla senatrice del Pdl Ada Spadoni Urbani. ' Se questo
criterio divenisse accettabile- continua Marino- allora chi per motivi religiosi e' contrario alla contraccezione
dovrebbe avere il diritto di non vendere un profilattico o la pillola anticoncezionale. Oppure come ci
comporteremmo nei confronti di un dipendente di una banca del sangue che si converte ad una confessione
contraria alle trasfusioni: accetteremmo il rifiuto di dispensare sangue ad un emorragico per motivi di
coscienza?' 'Inoltre per l'Organizzazione mondiale della sanita' la contraccezione di emergenza non si puo'
ritenere, dal punto di vista scientifico, un aborto e quindi quale obiezione di coscienza puo' addurre un
farmacista di fronte ad un farmaco regolarmente prescritto da un medico?
'In uno Stato laico - conclude Marino - i diritti di un operatore sanitario non possono prescindere da quelli di
una persona che, sulla base della prescrizione del suo medico, richiede un farmaco.'
“Quando si fa una proposta, a meno che non ci si voglia mettere un lustrino sulla giacca, bisogna chiedersi
se è fattibile, a che cosa serve e quali conseguenze produce.” Così Donatella Poretti, senatrice radicale
eletta nel PD, in un’intervista all’Agenzia Radiofonica Econews ha commentato la proposta di legge.
“Poiché le farmacie-, ha proseguito Poretti, -non sono esercizi commerciali uguali agli altri, ma esercizi
pubblici, in alcuni casi addirittura comunali, non possono scegliere cosa vendere e cosa no. Devono vendere
tutto ciò di cui è permessa la vendita in Italia, e dunque anche la pillola del giorno dopo.
“Sulla parte della legge che prevede che il servizio venga comunque assicurato, Poretti osserva: “Questa è
una fra le ipotesi più esilaranti: le farmacie dovrebbero gestire la turnazione tenendo presente che ci sia
sempre un non obiettore, per vendere al cliente, che va lì dotato di ricetta medica, e che chiede di avere un
prodotto.”
“La cosa più inquietante- ha aggiunto Poretti -è il fine di una proposta del genere, che servirebbe ad
aumentare il ricorso all’aborto, a meno che non si pensi che con una proposta del genere tutti diventino più
premurosi nell’usare i contraccettivi, o addirittura riducano i rapporti sessuali.”
Alla domanda se i farmacisti abbiano ragioni per chiedere l’obiezione di coscienza, Poretti ha risposto: “Si
sta parlando di un contraccettivo. Siamo nel 2010, e si parla che un farmacista che vende aspirine, creme
solari, pasticche al ginseng ha il problema morale di vendere a una donna che gli si presenta davanti un
prodotto che gli ha prescritto il medico? Non so se tutto questo fa ridere o fa piangere.”
In riferimento alla presentazione del disegno di legge che concederebbe la possibilita' al farmacista di
esercitare la propria obiezione di coscienza, il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ritiene utile fare
alcune puntualizzazioni. E' quanto si apprende da una nota. Al farmacista, in linea di principio, puo' essere
garantito il diritto di esercitare obiezione di coscienza, alla farmacia tale comportamento deve essere negato.
Mentre al singolo professionista non puo' essere negata la liberta' di scelta rispetto alle proprie convinzioni
etiche o religiose, alla farmacia, in quanto gia' detentrice di un'esclusiva e concessionaria di un rapporto
privilegiato con lo Stato di monopolio - si legge ancora nel comunicato - non deve essere permesso di
esercitare l'obiezione di coscienza e quindi rifiutarsi di vendere farmaci come la pillola del giorno dopo o
affini. Ogni farmacia, nel caso venga riconosciuto tale diritto al professionista, dovra' provvedere che nel
proprio organico sia sempre a disposizione almeno un farmacista non obiettore in modo da non ledere un
altro diritto: quello del paziente di ottenere il farmaco. In caso di obiezione di coscienza del titolare della
farmacia o dell'impossibilita' della farmacia di consegnare il farmaco per assenza di professionisti disponibili conclude il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti - dovra' essere revocata la concessione dello Stato che
permette a quella farmacia di operare sul territorio e la stessa rimessa a concorso.
30-04-2010 10:32 USA Genetica, mappato Dna della rana
Mappato per la prima volta il Dna di una rana, che si unisce cosi' ai 175 organismi, fra cui
l'essere umano, con il codice genetico decifrato. La ricerca, pubblicata su Science, e' stata realizzata un un
team di scienziati internazionali, coordinati dall'universita' della California a Berrkeley e dall'Istituto sul
genoma del dipartimento Usa dell'Energia.
L'equipe ha sequenziato le informazioni genetiche dello Xenopus tropicalis, una rana dell'Africa Subsahariana. I risultati saranno utili nello studio dello sviluppo degli embrioni e nella biologia cellulare. La
disponibilita' del genoma dello Xenopus "spianera' anche la strada a nuove ricerche sugli effetti dei distruttori
endrocrini", le sostanze presenti nell'ambiente che interferiscono sulle funzioni ormonali, "a livello
molecolare", ha spiegato l'autore principale dello studio, Uffe Hellsten, bioinformatico all'Istituto sul genoma.
Il Dna dello Xenopus contiene geni simili a 1.700 geni associati a diverse malattie negli esseri umani. In
totale e' formato da 20 mila geni, rispetto ai nostri 23 mila. E ci sono segmenti di Dna che risalgono a 360
milioni di anni fa.
Dall'inizio del 20esimo secolo quest'anfibio e' stato studiato dagli scienziati e negli anni '40-50 e' stato
utilizzato negli ospedali come test di gravidanza a basso costo, in virtu' della sua sensibilita' alla
gonadotropina corionica umana (Hcg). Bastava iniettare nella rana l'urina di una donna e, se questa era
incinta, l'Hcg faceva ovulare l'animale nel giro di 8-10 ore. Si sono poi rivelate cavie perfette per lo studio
dello sviluppo embrionale.
30-04-2010 10:26 ITALIA Aborto, relazione annuale: quello clandestino soprattutto fra gli stranieri
Sostanzialmente stabili ma comunque 'preoccupanti'. Sono i dati diffusi dal ministero
della Giustizia nella relazione annuale sulla legge 194, che ha registrato, nel 2009, 1.184 richieste al giudice
tutelare di autorizzazione all'aborto da parte di ragazze minorenni, senza assenso dei genitori o di chi ne ha
la patria potesta' o la tutela, e l'iscrizione di 181 procedimenti penali, il 34,4% dei quali a carico di cittadini
stranieri. Tra questi, 55 per aborti clandestini, il 25-30 per cento del totale.
Dati in linea con le rilevazioni degli scorsi anni, ma che vanno letti con attenzione, perche', secondo le
osservazioni dei procuratori, i numeri esigui delle interruzioni di gravidanza fatte in clandestinita' 'non
riflettono la reale portata del fenomeno che si presume invece essere largamente diffuso e praticato anche in
strutture sanitarie private, e riguarderebbe in misura sempre maggiore donne extracomunitarie'.
Proprio gli stranieri sono quelli maggiormente coinvolti nei reati (con un'incidenza del 66,4%), soprattutto in
quelli di natura dolosa (oltre agli aborti clandestini anche quelli che avvengono senza il consenso della
donna o a seguito di lesioni) 'con una propensione decisamente maggiore da parte degli stranieri rispetto
agli italiani a commettere i delitti dolosi'. Secondo i procuratori, gli stranieri incappano in violazioni della 194
spesso 'perche' non conoscono' i meccanismi della legge, ma in gran parte perche' avvengono 'nell'ambiente
della prostituzione per eliminare gravidanze indesiderate'. Per arginare il fenomeno della clandestinita',
comunque, i procuratori invitano ad 'adeguare i consultori in relazione al loro bacino di utenza, ormai
cambiato dal '75' a causa del 'rilevante fenomeno dell'immigrazione'.
Quanto all'intervento della giustizia per le interruzioni volontarie, invece, si sono rivolte al giudice tutelare
meno ragazze del 2008 (quando erano state 1.435) ma il fenomeno, si legge nella relazione del ministero,
resta comunque 'di dimensioni preoccupanti'. Secondo il dossier nel 2009 c'e' stata, poi solo una richiesta di
aborto relativa a donne maggiorenni interdette.
'Le autorizzazioni all'aborto - si legge nel documento depositato ieri alla Camera - sono state concesse dal
giudice tutelare alle minorenni nella quasi totalita' dei casi'. Quasi la meta' delle richieste, il 45%, e' stata
avanzata al Nord, il 26% al Centro, una su cinque (21%) al Sud e solo l'8% nelle Isole.
Quanto alle minorenni, la loro eta' rimane stabile negli ultimi anni (nel 2001, 2002 e 2003 circa il 50% ha 17
anni), ma tra il 2003 e il 2005 raddoppiano le richieste delle minori di 14 anni (da 0,6% a 1,2%). A spingere le
minorenni all'aborto rimangono soprattutto motivazioni di tipo psicologico (65% nel 2005), seguite da quelle
socio-economiche (33,7%).
30-04-2010 10:04 FRANCIA Sciroppi anti-tosse per lattanti ritirati dal mercato
Dopo diversi casi di difficolta' respiratorie o di bronchite in lattanti, l'Agenzia
francese sulla sicurezza sanitaria dei prodotti (Afssaps) ha deciso di fornire controindicazioni per i bimbi con
meno di due anni nell'uso di farmaci mucolitici e mucofluidificanti (sciroppi, granuli da sciogliere, etc) come
Rhinathiol o Carbocisteine, cosi' come lo sciroppo Helicidine.
Dal ieri questi prodotti non sono piu' venduti in farmacia per i bambini di questa eta'.
Qui la lista completa dei prodotti ritirati e contro-indicati
30-04-2010 09:28 ITALIA Cannabis terapeutica, incontro pubblico a Bolzano sull'esperienza
sudtirolese
Il 26 aprile scorso si è svolto a Bolzano un incontro pubblico su “Cannabis
terapeutica: quadro nazionale e esperienza sudtirolese; un appuntamento della Lista Bonino Pannella,
presente alle elezioni comunali di Bolzano in collegamento con il candidato Spagnolli, che ha riunito forze
politiche, associazioni di settore, malati, medici, giovani antiproibizionisti e cittadini diversamente interessati
al tema della cannabis e della cannabis terapeutica.
Ha condotto il dibattito Donatella Trevisan, candidata nella Lista e al nono giorno di sciopero della fame in
sostegno all’ iniziativa nonviolenta, svolta dalla deputata radicale Rita Bernardini, per l’ approvazione urgente
di misure di pena alternativa come argine alla disfatta del sistema carcerario, e giudiziario, italiano.
Continua...
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