Piano degli interventi del Distretto Socio

Transcript

Piano degli interventi del Distretto Socio
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO SUD DELLA LOCRIDE
AFRICO ANTONIMINA ARDORE BENESTARE BIANCO BOVALINO BRANCALEONE BRUZZANO ZEFFIRIO CARAFFA DEL
BIANCO CARERI CASIGNANA CIMINA’ FERRUZZANO GERACE LOCRI PALIZZI PLATI’ PORTIGLIOLA SAMO
SANT’AGATA DEL BIANCO SANT’ILARIO DELLO JONIO SAN LUCA STAITI
-
PIANO PER LA REALIZZAZIONE DI
PRESTAZIONI E DI SERVIZI
ASSISTENZIALI IN FAVORE DI PERSONE
NON AUTOSUFFICIENTI
2010
Rif. D.G.R. Regione Calabria n. 360 del 23/06/2009
DISTRETTO SOCIOSOCIO-SANITARIO SUD DELLA LOCRIDE
COMUNI DI:
AFRICO ANTONIMINA ARDORE BENESTARE BIANCO BOVALINO
BRANCALEONE BRUZZANO ZEFFIRIO CARAFFA DEL BIANCO
CARERI CASIGNANA CIMINA’ FERRUZZANO GERACE LOCRI
PALIZZI PLATI’ PORTIGLIOLA SAMO SANT’AGATA DEL BIANCO
SANT’ILARIO DELLO JONIO SAN LUCA STAITI
PIANO PER LA REALIZZAZIONE DI PRESTAZIONI E DI
SERVIZI ASSISTENZIALI IN FAVORE DI PERSONE NON
AUTOSUFFICIENTI
Rif. D.G.R. Regione Calabria n. 360 del 23/06/2009
2
Scheda Riepilogativa
Progetto: Piano per la realizzazione di prestazioni e servizi a favore delle persone
non autosufficienti Settore d’intervento:
PUA - INCLUSIONE SOCIALE – A.D.I. – ASSISTENZA DOMICILIARE
DISABILI GRAVI
Ambito territoriale in cui si svolgerà il progetto:
Distretto Socio-Sanitario Sud della Locride
Utenti coinvolti:
Persone non autosufficienti – Anziani non autosufficienti – Disabili gravi e
loro nuclei familiari
Costo complessivo:
complessivo
Euro 314.998,21
Gruppo Tecnico
Tecnico di Progetto
Dott.ssa Tina De Rosis – Consulente esperto Comune di Platì
Dott.ssa Giuseppina Varacalli – Delegata Comune di Sant’Ilario dello Jonio
Sig.ra Paola Marrapodi – Delegata Comune di Casignana
Sig. Francesco Callipari – Responsabile Area Amministrativa Comune di Careri
Sig. Salvatore Crimeni – Delegato Comune di Ardore
Sig. Attilio Caminiti – Responsabile Area Amministrativa Comune di Benestare
Dott. Mario satira – Responsabile Servizi Sociali Comune di Locri
Sig. Giovanni Rosaci – Delegato Comune di Palizzi
3
PREMESSA
Il Piano a favore di persone non autosufficienti ( di seguito chiamato Piano),
prevedente la realizzazione ed
il potenziamento delle iniziative a tutela dei
soggetti in condizione di non autosufficienza, delle loro famiglie e a sostegno
delle responsabilità familiari, è stato realizzato e redatto
disposizioni contenute nella
in
aderenza alle
DGR Calabria – Settore Politiche Sociali -
n.
360/2009, mediante la programmazione concertata e condivisa dei Progetti (
Servizi e prestazioni) da parte dei soggetti interessati nell’ambito del Distretto
Socio-sanitario Sud di Locri.
Le trasformazioni culturali e sociali che sono state determinate dall’affermazione
dei diritti sociali e dei diritti delle persone con disabilità, hanno comportato una
visione della tutela della salute intesa anche come attenzione al benessere ed alla
qualità della vita della persona e l’affermazione di una concezione che vede nella
partecipazione sociale e nella fruizione dell’ambiente il parametro su cui misurare
qualsiasi sistema ed obiettivo di cura. Sono queste le condizioni quindi essenziali
per i processi di massima esaltazione di tutte le potenzialità delle persone in
condizione di handicap e per la riduzione dei condizionamenti fisici, sensoriali e
psichici della disabilità creati dalla condizione di non autonomia e di
autosufficienza. E’ con questo intento che il
Piano
non
persegue l'obiettivo di
costruire un sistema integrato di interventi e servizi, che favorisca e agevoli
l’accesso alle prestazioni, la deistituzionalizzazione e la domiciliarizzazione della
persona non autosufficiente, a garanzia di condizioni di
pari opportunità,
sostenendo progetti individuali e personalizzati, attraverso l’utilizzo efficiente ed
efficace delle risorse territoriali presenti.
4
La novità apportata dalla DGR 360/2009, di cui alla Legge regionale 23/2003,
con la conseguente istituzione del “Fondo Regionale per la non Autosufficienza”,
rappresenta un ausilio notevole per i Distretti Sociali il cui compito è quello di
implementare l’efficienza e l’efficacia della rete dei servizi territoriali e il
potenziamento degli interventi basati sull’integrazione delle competenze e degli
strumenti operativi ed organizzativi.
Il Piano da realizzarsi nell’ambito del Distretto socio-sanitario Sud di Locri,
inerente la realizzazione di prestazioni e servizi assistenziali a favore di persone
non autosufficienti, si pone come utile implementazione del servizio di assistenza
domiciliare e come sistema innovativo per la realizzazione di azioni positive per i
disabili gravi e per le procedure informative agli utenti ed alle famiglie.
5
I PROGETTI
6
PUNTI UNICI DI ACCESSO (P.U.A)
PREMESSA
Il PUA si configura come una struttura di snodo dell’offerta dei servizi e delle
prestazioni per anziani e disabili non autosufficienti, attraverso la istituzione di
punti di accesso a tutti i servizi socio-sanitari del Distretto con attenzione
all’ascolto, alla informazione ed alla presa in carico degli utenti.
OBIETTIVI
OBIETTIVI GENERALI
1. Informazioni complete ai cittadini in merito ai diritti, alle prestazioni, alle
modalità di accesso ai servizi;
2. Funzione di orientamento verso i servizi;
3. Funzione di osservatorio dei bisogni e delle risorse del territorio;
4. Capacità di ascolto;
5. Funzione di filtro;
6. Accompagnamento;
7. Presa in carico;
8. Creazione di una rete territoriale per l’accesso unico ai servizi socio-sanitari
che favorisca l’integrazione del sistema dei servizi, l’organizzazione delle
informazioni ed il monitoraggio degli interventi e dei servizi offerti ad anziani e
disabili non autosufficienti.
7
ARTICOLAZIONE
In termini organizzativo - funzionali il PUA sarà deputato a svolgere le seguenti
macro-attività:
- Fornire risposte informative e di orientamento, assicurando all’utenza
l’accesso ad informazioni sempre aggiornate riguardo le opportunità, le
risorse, le prestazioni, le agevolazioni inerenti il sistema dei servizi.
- Le attività di front-office assicureranno un’appropriata funzione di filtro
rispetto a tutti i bisogni del soggetto che non hanno una rilevanza
sociosanitaria, rispetto alle quali comunque il personale dovrà essere in
grado di fornire il dovuto orientamento.
- Registrazione degli accessi e delle eventuali prestazioni erogate finalizzata
sia alla gestione tecnico - amministrativa degli interventi, che al
monitoraggio di medio - lungo periodo dei fabbisogni sociosanitari presenti
sul territorio e delle risorse impiegate ed impiegabili per soddisfarli;
- Analisi del bisogno (semplice e complesso1), attraverso la quale sarà
effettuata la diagnosi dei bisogni sociali e sanitari del cittadino. Nei casi di
disagio complesso sarà richiesta la collaborazione dell’Azienda Sanitaria.
- In caso di presa in carico del soggetto (anziano o disabile non
autosufficiente), sarà individuato tra le assistenti sociali una responsabile del
caso (case manager) che sarà di origine comunale o distrettuale a seconda
della prevalenza del bisogno di cui il cittadino è portatore.
1
In questa sede si parla di bisogno semplice in riferimento a tutti quei casi che necessitano dell’attivazione dei servizi
erogabili dal solo Segretariato sociale comunale o dal solo Distretto - ASP. Sono, invece, bisogni complessi quelli che
8
DESTINATARI
I destinatari sono i disabili e gli anziani non autosufficienti del Distretto Socio
Sanitario SUD della Locride.
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’
I punti unici per l’accesso svolgeranno, tramite operatori qualificati, attività di
informazione, orientamento, accompagnamento e presa in carico attraverso :
Funzioni
Funzioni di Front Office :
1. ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE: verranno fornite informazioni che
riguardino tutto il panorama dei servizi sociali e socio sanitari gestiti dagli enti
pubblici e/o dal privato sociale.
2. ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO: ascolto della domanda e decodifica del
bisogno per fornire all’utente l’indicazione precisa del tipo di servizio più
congruo al suo soddisfacimento.
3. ACCOMPAGNAMENTO: quando l’utente non può accedere autonomamente
(perché impossibilitato) al servizio individuato, lo sportello svolge una funzione
di accompagnamento, supportando la compilazione della specifica domanda di
accesso che, formalizzata e istruita per la verifica del diritto alle prestazioni, è
condivisa con gli enti gestori del servizio.
richiedono l’attivazione congiunta dei servizi sociali comunali e quelli sanitari dell’ASP (il riferimento è alle
prestazioni sociali a rilevanza sanitaria e alle prestazioni sanitarie a rilevanza sociale ex DPCM del 14 febbraio 2001).
9
4. PRESA IN CARICO: definizione del piano di intervento individualizzato e
della cartella personale al servizio di competenza.
Funzioni di Back Office :
1. MONITORAGGIO DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA, della frequenza e
delle modalità con le quali si verificano determinate situazioni sociali e si
manifestano specifici bisogni.
2. ANALISI DEL BISOGNO, con particolare riferimento alla rilevazione della
partecipazione dei cittadini per le esigenze di comunicazione e tutela.
3. MONITORAGGIO DELLE RISORSE presenti sul territorio (servizi gestiti
dall’ente, dal distretto socio sanitario, dal privato convenzionato e non), tramite
una mappatura delle risorse.
4. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI, rilevando l’evoluzione dei
fenomeni di disagio, la loro persistenza nel tempo e l’evoluzione delle
rappresentazioni sociali nella comunità.
Per l’espletamento delle predette funzioni si prevede, a seguito di approvazione
del Piano da parte della Regione Calabria, la integrazione dei servizi sociali
comunali con quelli socio-sanitari del distretto.
Modalità di gestione
Diretta: Comuni
10
TEMPI
L’attivazione del progetto sarà espletata nel corso dell’anno 2010, attraverso
percorsi graduali e collegati tra loro.
DEFINIZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Ogni ente avrà a disposizione la somma di € 719,80 per l’attivazione delle funzioni
e degli obiettivi di cui al punto unico di accesso.
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Personale con funzioni di segretariato informativo a cura degli Enti locali.
11
INCLUSIONE SOCIALE
12
DISABILITA’ E DIRITTO ALLO STUDIO
INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DISABILI
DELLE
SCUOLE
INFERIORI
PRIMARIE
E
SECONDARIE
DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO
SUD DI LOCRI
13
ANALISI DELBISOGNO
L’integrazione scolastica agli alunni diversamente abili è parte fondamentale del
processo di autonomia, e la sua concreta attuazione, contribuisce a realizzare il
diritto allo studio così come garantito dalla stessa Costituzione. Diverse sono le
normative di riferimento che introducono il principio di assistenza e di piena
integrazione, soprattutto in ambito scolastico, aspetti fondamentali a rimuovere e
prevenire situazioni di estremo disagio ed emarginazione ed a favorire processi
educativi.
La validità del progetto è legata fondamentalmente alla capacità di creare un
sistema sociale integrato, alla cui base non persistono solo concetti legati
all’assistenzialismo ma all’autonomia e alla responsabilizzazione dell‘alunno
disabile.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L'obiettivo generale che si intende perseguire è quello di assicurare al ragazzo
diversamente abile il diritto allo studio, promuovendo processi di recupero e di
integrazione sociale ed offrendo garanzie agli stessi alunni ed alle loro famiglie.
Obiettivi specifici del progetto sono:
Favorire l'integrazione degli allievi diversamente abili negli Istituti di
riferimento attraverso una metodologia incentrata sulla comunicazione, sulla
relazione e partecipazione;
Favorire l’autonomia nel soggetto diversamente abile;
Assicurare il rispetto della dignità umana e civile;
Far emergere quelli che sono gli interessi e le capacità del soggetto,
sostenendolo in tale percorso scolastico e supportandolo nella costruzione e
valorizzazione della propria autostima;
Favorire la diffusione nell’ambito scolastico della cultura della diversità,
14
dell’aiuto reciproco e della solidarietà;
TIPOLOGIA DELL’UTENZA
Il servizio di integrazione scolastica si rivolge agli alunni diversamente abili
frequentanti le scuole dell’obbligo del Comune di riferimento cosi come riportati
nella griglia sottostante; gli stessi sono stati segnalati dagli Istituti Scolastici sulla
base di una certificazione dell’Unità Multidisciplinare dell’A.S.L. 9 di Locri:
Comune di
Nr. Disabili
AFRICO
2
ANTONIMINA
2
ARDORE
6
BENESTARE
1
BIANCO
6
BOVALINO
8
BRANCALEONE
3
BRUZZANO ZEFFIRIO
1
CARAFFA DEL BIANCO
2
CARERI
6
CASIGNANA
2
CIMINA’
2
FERRUZZANO
1
GERACE
1
LOCRI
8
PALIZZI
1
PLATI’
4
PORTIGLIOLA
2
SAMO
2
SANT’AGATA DEL BIANCO
2
SANT’ILARIO DELLO JONIO
2
15
SAN LUCA
5
STAITI
1
TOTALE
70
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto sarà articolato per fasi di seguito descritte:
Stesura e/o verifica del programma individuale attraverso un Dossier
personale, strumento utile a reperire informazioni anagrafiche sul
soggetto ma soprattutto a definire quelli che sono gli obiettivi da
perseguire, si andranno ad individuare le azioni da attuare.
Fase della integrazione - Consiste nella presa in carico del soggetto
disabile, sostenendolo nel processo di integrazione scolastica e di
inserimento nel gruppo classe.
Fase di valutazione e monitoraggio, realizzata al fine di verificarne
l’efficacia e la validità degli obiettivi iniziali posti nel dossier personale.
Fase di conclusione del progetto - Prevede la definizione di una
relazione sullo stato del progetto e sulla sua applicazione.
PERSONALE COINVOLTO NELL’AZIONE
Nel progetto saranno impiegate le seguenti professionalità:
N. 1 Coordinatore responsabile per ogni scuola sede di servizio (individuato
tra gli operatori) che funga da referente degli uffici comunali per ogni
questione relativa al processo di integrazione del disabile Il coordinatore ha
altresì funzioni di raccordo con le famiglie, con i Dirigenti Scolastici ed i loro
referenti, gli insegnanti ed i gruppi H. (nel caso di realizzazione diretta da
parte di ogni comune del Distretto Sud, la figura del coordinatore è da ritenersi
espunta dal progetto);
16
Operatori in possesso dei seguenti requisiti:
Diploma di Scuola Media Superiore e/o corsi di specializzazione per disabili o
esperienza specifica nel servizio di integrazione scolastica.
METODOLOGIA DEL PROGETTO
La metodologia di lavoro utilizzata nel progetto di riferimento sarà improntata sul
coinvolgimento attivo dell'alunno e di tutte le figure professionali che in ambito
scolastico ed extra-scolastico ruotano attorno allo stesso.
E’ necessario, al fine di promuovere un reale processo di integrazione, renderlo
partecipe ad ogni iniziativa ed attività didattica ed extra- curriculare promossa
nella scuola, utile a favorire il processo di socializzazione ed autonomia.
INDICATORI PER LA VERIFICA DEI RISULTATI
Per poter valutare i risultati da conseguire è opportuno esaminare nell’alunno sia
il livello di autonomia personale ottenuto, che le competenze comunicative
acquisite nel corso dell’intervento.
Inoltre è da valutare il livello di soddisfazione da parte della famiglia e della scuola
in merito ai risultati conseguiti e al servizio offerto.
La fase di verifica si correla di alcuni strumenti:
fogli di presenza da consegnare mensilmente agli operatori, da cui si
evince la piena osservanza dei piani di lavoro;
questionari valutativi da somministrare alle famiglie ed alla scuola al fine
di verificare la positività del servizio, pianificando eventualmente nuove
proposte di intervento,
17
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
18
Introduzione
Obiettivo prioritario dei Comuni afferenti al Distretto è la progettazione e la
realizzazione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, al fine di
rispondere ai bisogni crescenti di sempre più numerosi cittadini che presetano
un’elevata fragilità non solo nella sfera fisica ma anche quella relazione e sociale,
con necessità di interventi a breve, medio e lungo termine si di tipo socioassistenziale che sanitario.
Finalità ed OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’assistenza domiciliare a favore degli anziani non autosufficienti è un servizio
volto ad impedire la cronicizzazione delle situazioni di dipendenza ed isolamento
sociale. La finalità ultima mira infatti a garantire agli stessi, la permanenza dignitosa
nel proprio ambito socio-familiare e al potenziamento delle capacità di autonomia
possibile.
Le attività svolte a domicilio, che verranno svolte ad integrazione delle
prestazioni specialistiche domiciliari dell’ASP, non sono sostitutive di queste ultime
e
puntano a sostenere il nucleo familiare e l’anziano disabile grave attraverso
l’erogazione
di prestazioni socio-assistenziali. Il Servizio , avvalendosi
dell’interconnessione e dell’integrazione con i servizi dell’ASP, vuole operare più
efficacemente in favore dell’utente, secondo principi di efficienza e di efficacia,
attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi :
• Migliorare la qualità di vita delle persone anziane;
• Potenziare il sistema domiciliare integrato, aspetto necessario per far fronte alle
varie richieste dell’utente, e garantendo risposte sempre più adeguate ed idonee
alle esigenze dell’anziano.
• Prevenire ricoveri impropri presso strutture protette;
• Cura delle persone e della loro abitazione;
• accompagnamento dell’utente dal proprio domicilio verso i servizi territoriali
esistenti.
19
TIPOLOGIA DELL’UTENZA E ACCESSO AL SERVIZIO
Il servizio di assistenza domiciliare verrà erogato ad anziani di età superiore a 65
anni.
Gli utenti da inserire nel servizio verranno selezionati dai Comuni di
appartenenza per un un numero complessivo di 77 anziani.
Di seguito si riporta la griglia contenente il numero dei beneficiari assegnati per
ogni singolo ente di appartenenza:
Dati: 2
Comune di
N.ro minimo di beneficiari
AFRICO
3
ANTONIMINA
2
ARDORE
4
BENESTARE
3
BIANCO
4
BOVALINO
7
BRANCALEONE
4
BRUZZANO ZEFFIRIO
2
CARAFFA DEL BIANCO
2
CARERI
3
CASIGNANA
2
CIMINA’
2
FERRUZZANO
2
GERACE
4
2
dati elaborati dal Gruppo Tecnico 20
LOCRI
11
PALIZZI
3
PLATI’
4
PORTIGLIOLA
2
SAMO
2
SANT’AGATA DEL BIANCO
2
SANT’ILARIO DELLO JONIO
2
SAN LUCA
5
STAITI
2
TOTALE
77
Inoltre si provvederà - l’Assistente Sociale e /o un Rappresentante della
Organizzazione del Terzo Settore (a seconda della modalità di gestione scelta dal
comune di appartenza)- ad effettuare, preliminarmente, una visita domiciliare
per valutare lo stato di bisogno dell’anziano.
Al servizio si accede, con istanza dell’interessato o segnalazione da parte dei
Servizi dell’Asl al Comune,
attraverso una valutazione congiunta dell’utente da
parte dei servizi sociali e sanitari professionali, rispettivamente del Comune e
dell’ASP, con eventuale coinvolgimento di professionalità altre, al fine di redigere
un piano individualizzato, che si compone delle singole azioni sociali e sanitarie ,
per evitare
sovrapposizioni, duplicazioni e favorire la
sinergia tra
l’ambito
comunale e quello strettamente sanitario.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto di assistenza domiciliare si articola nel seguente modo:
Valutazione delle domande inoltrate al Comune di residenza per
verificare lo stato di bisogno del soggetto;
21
Visita Domiciliare;
Selezione ed individuazione delle operatrici sulla base dell’esperienza e
della professionalità maturata negli anni;
Stesura dei piani individualizzati per anziani a cura del Comune e/o del
soggetto gestore;
visite domiciliari periodiche per verificare il buon andamento del
progetto.
Risorse Umane
Il personale da coinvolgere nel sarà costituito da:
Assistenti domiciliari con mansioni di:
1. aiuto nella cura personale dell’utente;
2. aiuto per il governo e la pulizia della casa;
3. aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche;
4. aiuto nell’acquisto della spesa e nella preparazione dei pasti;
5. lavaggio della biancheria;
6. accompagnamento negli spostamenti per necessità mediche o personali.
22
METODOLOGIA DEL PROGETTO
Promuovere una metodologia di lavoro fondata non più su concetti di
assistenzialismo e beneficenza ma di autonomia e responsabilizzazione del
soggetto, ci consente di creare un sistema sociale in cui il nostro target non è
semplicemente destinatario di interventi ma protagonista attivo della sua vita.
Si opererà secondo una modalità di lavoro in rete, dove risulta essenziale lo
scambio di esperienze, competenze e professionalità tra Enti ed Istituzioni per
rendere qualitativo, efficace ed efficiente il servizio, e soprattutto per far fronte in
maniera alquanto esaustiva alle richieste dell’utenza.
In questo servizio verranno coinvolti:
Ente Comune – Settore Sociale;
ASP in caso necessiti un’azione di assistenza domiciliare integrata, volta
ad erogare interventi non solo di tipo sociale ma anche socio – sanitari
(attività riabilitative, assistenza infermieristica, ecc.);
Famiglia;
Utente;
Operatrici.
INDICATORI PER LA VERIFICA DEI RISULTATI
La valutazione del servizio e la verifica degli obiettivi conseguiti avverrà
periodicamente a cura del servizio comunale interessato che provvederà a
monitorare attraverso visite domiciliari, colloqui con l’utente, con la famiglia e
con l’assistente domiciliare.
Provvederà, pertanto a stilare una relazione sull’andamento del progetto, sugli
utenti assistiti e sulle attività svolte e a raccordarsi con le Istituzioni coinvolte.
STRUMENTI DI VERIFICA
Per la verifica dei risultati conseguiti, verranno predisposti alcuni strumenti:
schede personali dell’utente, che mensilmente vengono consegnate agli
23
assistenti domiciliari, da cui è possibile verificare la piena osservanza dei
piani di lavoro;
relazione di monitoraggio e schede di valutazione sociale;
dossier personale dell’utente su cui verranno apportati tutti i dati e le
informazioni inerenti lo stesso;
questionario di valutazione del servizio da somministrare all’utente e/o
alle famiglie.
TEMPI
Si prevedono 5 mesi di realizzazione del progetto.
24
ASSISTENZA DOMICILIARE
DISABILI GRAVI
25
PREMESSA
Il presente progetto, che si pone nell'ambito dei servizi di assistenza domiciliare a
sostegno dei disabili gravi ed intende garantire la promozione della qualità della vita
degli stessi
e il loro benessere e si configura come risposta al disagio e alla
condizione di svantaggio determinata dalla disabilità, alla quale si associano, spesso
aggravandola, i problemi di disagio sociale.
FINALITA’ ED OBIETTIVI
Gli obiettivi del progetto sono:
- Supporto e sostegno alle famiglie di disabili gravi;
- riduzione del disagio;
- mantenimento del disabile in famiglia;
- costruzione di una rete di legami tra disabili/ nuclei familiari e ambiente;
- creazione di percorsi di accompagnamento dei disabili e delle famiglie.
Tutto ciò richiede che l'indagine preliminare all'avvio delle azioni previste sia
delle più accurate per consentire una valutazione globale della situazione di bisogno,
sulla base della quale poi eseguire con puntualità le seguenti operazioni:
1. delineare obiettivi breve - medio -lungo termine;
2. progettare i raccordi istituzionali ;
3. verificare l'impatto e il graduale avvicinamento agli obiettivi prefissati in forma
integrata;
4. attivazione di un percorso di sostegno affiancando al disabile e/o alla famiglia
un operatore;
5. coordinare e verificare gli interventi in rete per il disabile e il suo nucleo
familiare.
26
Il progetto darà
priorità di sistema all’integrazione delle attività socio-
assistenziali con le prestazioni socio-sanitarie attuate dai servizi di assistenza
domiciliare integrata di competenza delle asl
TIPOLOGIA DELL'UTENZA
Il piano, in aderenza alla D.G.R. Calabria n. 360 – Dipartimento n. 10 – del
23.06.09, è rivolto a persone non autosufficienti che presentano i seguenti requisiti:
- Residenza nel Distretto Socio-Sanitario Sud di Locri;
- Non essere ricoverato in un istituto pubblico o privato convenzionato;
- impossibilità a compiere gli atti quotidiani della vita ovvero impossibilità
a deambulare
- accertamento dei requisiti relativi alla disabilità da parte dell’ASP
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
ASSISTENZA DOMICILIARE PER DISABILI GRAVI
L’assistenza domiciliare
è rivolta a n. 66 persone non autosufficienti in
possesso dei requisiti di cui sopra, così come ripartiti nei vari Enti:
Comuni
N.ro minimo di
Utenti da assistere
AFRICO
3
ANTONIMINA
2
ARDORE
4
BENESTARE
2
BIANCO
3
BOVALINO
5
BRANCALEONE
3
BRUZZANO Z.
2
CARAFFA DEL BIANCO
2
27
CARERI
3
CASIGNANA
2
CIMINA’
2
FERRUZZANO
2
GERACE
3
LOCRI
8
PALIZZI
3
PLATI’
4
PORTIGLIOLA
2
SAMO
2
SANT’AGATA DEL BIANCO
2
SANT’ILARIO DELLO JONIO
2
SAN LUCA
4
STAITI
1
Totali
66
METODOLOGIA DI INTERVENTO
Il mondo dell’handicap rappresenta situazioni personali diversissime.
Diversa è, infatti, la situazione di una persona che abbia solo problemi di non
autosufficienza o solo problemi di autonomia da chi abbia problemi di non autonomia
intrecciati a problemi di non autosufficienza. Tutto questo si colloca su un continuum
di programma che necessariamente ha bisogno di attenzione e dignità a largo spettro,
ha bisogno di negoziazione continua e personalizzata, di pluralità professionali e di
interventi sinergici, per giungere al miglior percorso assistenziale possibile per
ognuna delle persone disabili.
Il percorso metodologico alla base della presente azione individua come punto
di forza della propria applicazione il coinvolgimento diretto del disabile e della
famiglia nella definizione di un progetto di vita complessivo. (PROGETTI
INDIVIDUALI)
28
Tale metodologia d’intervento tende alla crescita della determinazione personale
del diretto interessato e alla concreta possibilità di intervento da parte dei servizi, che
in tal modo diventano garanti per l’applicazione di un processo non solo descritto
secondo parametri e valutazioni standard ma condiviso e pertanto rispondente ad
esigenze vissute.
STRUMENTI
1. Avviso pubblico per l’individuazione e la quantificazione delle persone non
autosufficienti;
2. Questionario per la rilevazione dei bisogni che consente di porre in evidenza le
principali sfere su cui intervenire, da somministrare, a cura del soggetto
gestore, al fine di attivare interventi rispondenti ai bisogni del singolo
soggetto;
3. Progetto individuale quale itinerario in cui vengono previsti ed integrate tutte
le azioni di sostegno riferite alla persona disabile.
DESCRIZIONE DELLA TIPOLOGIA DEL SERVIZIO DOMICILIARE PER
PERSONE DISABILI GRAVI
Prestazioni di aiuto domestico : aiuto per il governo della casa, per
l’assunzione dei pasti, per la pulizia e l’igiene personale e dell’ambiente, consegna o
aiuto nella preparazione dei pasti, servizio di lavanderia e stireria, etc
Prestazioni per favorire l’autosufficienza delle attività giornaliere :
accompagnatore
motorizzato per raggiungere i luoghi di diagnosi e cura o per
commissioni varie ; segretariato sociale.
Prestazioni
para-infermieristiche
di
semplice
attuazione:
controllo
dell’alimentazione, del rispetto delle norme igieniche elementari e del corretto uso
dei farmaci in stretto collegamento con il medico curante e con gli operatori sanitari
del territorio, semplici prestazioni para-infermieristiche (controllo della PA , aiuto
nella assunzione dei farmaci etc.) etc.
29
Le prestazioni saranno flessibilmente adattate alle problematiche delle persone
non autosufficienti e delle loro famiglie, in fase di redazione del progetto individuale.
PERSONALE COINVOLTO NELL’AZIONE
Per l’attuazione delle prestazioni previste nell’ambito del servizio di Assistenza
domiciliare verranno utilizzate operatori socio-assistenziali, o in mancanza, soggetti
che vivono in condizioni di grave disagio sociale.
MODALITÀ DI ACCESSO AL SERVIZIO/ VALUTAZIONE DEL BISOGNO:
Agli interventi si accede:
Attraverso richiesta diretta dei soggetti interessati
Su segnalazione dei Servizi territoriali.
TEMPI
Si prevedono 5 mesi di realizzazione del progetto.
MISURE DI SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE CON DISABILI GRAVI
L'azione relativa al Fondo di Solidarietà Sociale può essere considerata come un
intervento integrativo di sostegno alla famiglia nel cui nucleo familiare è presente
un disabile grave.
Questa azione viene realizzata attraverso la istituzione di misure di sollievo alle
famiglie che assistono congiunti disabili non autosufficienti attraverso forme di
assistenza temporanea. La selezione avverrà tramite i preposti uffici comunali di
riferimento sulla base di criteri generali approvati dall’assemblea dei Sindaci.
30