FARE ANIMA Percorso formativo per attori – danzatori

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FARE ANIMA Percorso formativo per attori – danzatori
 Camminare nella frana_012
F A R E A N I M A Percorso formativo per attori – danzatori -­‐ performers condotto da Leonardo Delogu Torino 16-­‐17-­‐18 marzo 2012 […]Il primo studio dell’uomo che vuole essere poeta è la conoscenza di se stesso, intera: egli cerca la sua anima, la metta alla prova, la impara. Dal momento in cui la sa, deve coltivarla. Sembra una cosa semplice… ma si tratta di rendere l’anima mostruosa. Dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sgretolamento di tutti i sensi. Tutte le forme d’amore, di sofferenza, di follia; egli cerca se stesso, esurisce in se tutti i veleni, per conservarne in se solo le quintessenze… egli arriva all’ignoto e anche se sgomento finisse per perdere la comprensione delle sue visioni, le ha viste! Dunque il poeta è veramente ladro di fuoco. Ha in carico l’umanità, perfino gli animali; egli dovrà far sentire, palpare, ascoltare le sue invenzioni; se quello che egli porta da laggiù ha forma egli dà forma; se è informe, egli dà l’informe. Trovare una lingua; Questa lingua sarà dell’anima per l’anima, riassumendo tutto, profumi, suoni , colori, pensiero che aggancia il pensiero e tira[…] lettera di A. Rimbaud a P. Demeny 15 maggio 1871 “Io abito il mio corpo come si abita una casa sospesa sulla frana…” Terracarne – F. Arminio 2011 Presentazione poetica Il Workshop è pensato come un addestramento al lavoro del performer. Il punto di partenza dello studio è il corpo come paesaggio, come luogo, mappa geografica dei tempi. Uno studio che parte dall’ascolto meticoloso dell’interno, dalla consapevolezza della nostra macchina biologica, per poi abbandonarsi e vagare nelle pieghe dell’esterno, del circostante, nella scoperta della continuità tra dentro e fuori. Un lavoro inchinato, che si muove nella materia del teatro come quando si entra in un luogo abbandonato, in una chiesa, nella porta di un paese di montagna; quella percezione del sacro che dismette ogni arroganza di chi pensa di essere il padrone della terra . Un viaggio dentro l’ascolto e l’attenzione, strumenti della presenza che permettono di essere connessi alla realtà, fuori dall’impero del pensiero razionale. Un addestramento all’accoglienza del presente, alla capacità di raccogliere le informazioni che turbinano nello spazio del presente, per canalizzarle e trasformarle, in gesto, parola, relazione, essenza; Agganciarci alle correnti nascoste, alle forze telluriche della creazione e osservarci generare, dare forma e poi sgretolarle, posarci, stare fermi. Proveremo questo attraverso il lavoro individuale e corale,nello spazio chiuso di una sala e all’aperto. Utilizzeremo la città, i suoi segni, il paesaggio sonoro e visivo come panorama di cui nutrirsi e in cui dispiegare l'azione. La città come paradigma del nostro stare al mondo, il nostro risultato più evidente. Studieremo lo spazio nelle sue indicazioni oggettive di profondità, rarefazioni, pieni e vuoti, nelle ristrettezze progettuali della mente e nei bagliori di eternità. Ci riapproprieremo sottilmente dello spazio, ne faremo il nostro campo di battaglia e il luogo del riposo. Camminare nella frana è per me quello che un performer dovrebbe sempre fare: non accontentarsi del conosciuto, non solidificare certezze ma spingere la propria ricerca laddove il terreno è sconnesso, nell'ignoto, nell'aperto, alla mercé delle intemperie. Camminare nella frana, mi sembra anche essere il nostro procedere in questi tempi. Anche se non ce ne accorgiamo attraversiamo un panorama rovinato, fatto di macerie, un sistema crollato nelle fondamenta, che più precipita tanto più ostenta tranquillità. Vorrei addestrarci a non restare indifferenti, a farci carico della fine, incarnarla, essere li nel punto del crollo, esporsi, riverberare la fine e ricominciare. Il workshop sarà l'opportunità di condividere con altri le questioni principali del mio lavoro da quelle più generali legate al lavoro performativo (l'improvvisazione, lo studio del corpo e della voce, la capacità creativa) a quelle più specifiche legate alla materia di ricerca. Il Workshop prevede una parte di lavoro in sala e una parte di lavoro itinerante nella città, tra parchi, sottopassaggi, fabbriche abbandonate. E' rivolto a performers, danzatori/rici, attori/rici con un interesse particolare al movimento. Il workshop fa parte di un più ampio progetto di ricerca a cavallo tra live performance, arte visiva e architettura, cominciato nel 2009 e che approderà in uno spettacolo nell'autunno del 2012. Informazioni tecniche: periodo: dal 16 al 18 Marzo 2012 orari: dalle ore 10.00 alle 18.30 con pausa pranzo costo: 120 € dove: Fiorile delle arti e delle culture, Via Genè n° 5 -­‐ Torino per partecipare: inviare curriculum e foto a [email protected] entro il 4 Marzo 2012 con oggetto: camminare nella frana Torino max 15 partecipanti. La scelta avverrà per ordine di arrivo del materiale e per selezione su curriculum. Entro il 6 Marzo verrà comunicato il risultato. Contatti: E: [email protected] M: +39 3208638472 FB: ldelogu Il workshop è organizzato da Strasse in collaborazione con Fiorile delle arti e delle culture Ph. Camilla Giannelli + Leonardo Delogu nato a Terni nel 1981 Inizia gli studi di teatro nel 2002 con la scuola europea per l’attore realizzata dalla Fondazione Emilia Romagna Teatro per la direzione artistica di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri delTeatro Valdoca. Qui studia fra gli altri con Danio Manfredini, Catia dalla Muta,Gabriella Rusticali, Carolina Talon Sampieri, Rhuena Bracci. Dopo la scuola entra nella compagnia e lavora praticamente in tutti i principali lavori prodotti fino ad oggi. Ora con il teatro Valdoca è impegnato nella tournèe dell’ultima creazione “ Caino”., Dal febbraio 2009 a giugno 2010 fa parte del gruppo di lavoro biennale sulle nuove scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano, supportato dal Teatro Stabile di Torino e dall’Arboreto di Mondaino, dovei studia tra gli altri con Chiara Guidi, Francesca dalla Monica, Cinzia de Lorenzi Da questa esperienza fonderà insieme ad altri 11 artisti la famigliafuchè collettivo di giovani attori e danzatori impegnati nello studio del corpo e dell’improvvisazione. Dal 2010 inizia la collaborazione con la compagnia di danza catalana Malpelo. Nel 2009 comincia un personale percorso di ricerca che porta alla realizzazione del progetto "Tu sei dunque venuto in questa casa per distruggere" e la performance "io sono dei vostri" di cui è regista e interprete. Ora è impegnato nel nuovo progetto King. Dal 2011 è entrato a fare parte dell’associazione di artisti Strasse.