Untitled - Weeenmodels

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OBIETTIVI
L’alfabetizzazione dei cittadini e lo sviluppo di una coscienza ambientale, in tema rifiuti, devono
iniziare già all’interno del percorso scolastico, a partire dai primi anni di vita.
Per questo è necessario portare le tematiche della raccolta e dello smaltimento e riuso dei rifiuti
RAEE anche nelle scuole, a partire dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti secondari di secondo
grado.
Per farlo, è previsto dal piano di comunicazione l’uso dello strumento dei “laboratori scientifici” e
dei “concorsi” che - previo accordo con i singoli istituti comprensivi sparsi sul territorio - verranno
inseriti nei Pof (Piani dell’offerta formativa) scolastici.
Per questo motivo è necessaria la stretta collaborazione tra istituti scolastici e loro docenti e
partner del progetto.
I LABORATORI
Per l’organizzazione e lo svolgimento dei laboratori in classe, è possibile ipotizzare una partnership
con i laboratori del Festival della Scienza chiedendo loro di collaborare per la creazione di attività
dedicate al riciclo dei piccoli RAEE.
I partner di progetto si incaricano di studiare un percorso di laboratori da realizzarsi presso gli
istituti stessi, direttamente dunque in aula / palestra / spazi attrezzati interni. Ogni laboratorio è
progettato per offrire un’opportunità di approfondimento istruttiva e divertente su argomenti
collegati allo smaltimento dei RAEE, in ottemperanza ai programmi didattici ministeriali. La finalità
dei laboratori è quella di sviluppare negli alunni il senso critico e la capacità di realizzazione
autonoma di attività di laboratorio.
Il Festival della Scienza, attraverso la sua Associazione Festival della Scienza ha già a disposizione
un circuito di animatori che all’interno del progetto “La scienza in classe”
(http://www.festivalscienza.it/site/home/scuole/lassociazione-festival-della-scienza-e-le-scuole.ht
ml) porta i suoi animatori, per tutta la durata dell’anno scolastico, nelle scuole a svolgere attività
scientifiche e pratiche.
Saranno gli stessi animatori a studiare, con i partner di progetto, una particolare versione del loro
laboratorio basato sui RAEE e sulla loro conoscenza. Un esempio: di cosa è composta una
lampadina? Un cellulare? Quali sono i suoi materiali e come fare a riconoscerli? Proviamo a
sciogliere un chip? O ancora: dove metto il giocattolo che si è rotto? I bambini e i ragazzi saranno
guidati dagli animatori del Festival ad affrontare in prima persona gli argomenti scientifici.
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Tempi: visti i tempi della burocrazia scolastica, la presentazione dei laboratori e la loro inclusione
nei POF scolastici va immaginata e condivisa con le scuole prima della fine dell’anno scolastico
(maggio) per essere poi messa in atto l’anno successivo nei tempi e modi da decidere con i singoli
istituti.
RACCONTA (O DISEGNA) LA TUA STORIA
Il percorso di sensibilizzazione al corretto smaltimento dei RAEE nelle scuole, potrebbe contenere
anche un piccolo concorso, di scrittura o di arte, in cui gli studenti vengano chiamati a
immaginare una “umanizzazione” dei RAEE, protagonisti di una storia fantastica.
Le migliori storie / disegni verranno poi esposte e premiate, e veicolate sul sito internet.
Ai ragazzi vincitori o alle classi vincitrici verrà promesso un premio / gita alla scoperta del percorso
dei rifiuti (discarica? Centri di eccellenza? Azienda che produce RAEE localmente?).
Tempi: anche in questo caso, l’adesione al concorso va progettata e presentata alla fine dell’anno
scolastico per essere poi effettuata l’anno successivo (da settembre) nei tempi e modi da decidere
con i singoli istituti.
UN GIOCO PER LE SCUOLE: LE SCATOLE DI ZOE
“Le scatole di Zoe” è un format di gioco interattivo girato in stop motion e veicolato in dvd,
sviluppato per la Protezione Civile da un gruppo di creativi del Polo di Villa Bombrini coordinati da
Genova Liguria Film Commission. Attraverso la figura della giovane Zoe, una ragazza (vera) che si
muove all’interno di scenografie di cartone, gli studenti imparano quali sono i comportamenti da
tenere in caso di allerta meteo. E lo fanno… giocando. In classe.
Le stesse “scatole“ di Zoe pensate per la Protezione Civile possono essere ridisegnate per il
progetto Weeenmodels e diventare un percorso di consapevolezza e conoscenza del mondo dei
RAEE da parte dei ragazzi.
Usando il modello già provato nelle scuole delle “Scatole di Zoe” è possibile abbattere infatti i costi
di produzione e ottenere un prodotto efficace e già collaudato a basso prezzo.
Il gioco, su dvd, è distribuito nelle scuole e viene usato dagli insegnanti in classe oppure
direttamente presentato dai responsabili del settore (Amiu in questo caso) all’interno di seminari
di sensibilizzazione e incontri sul tema dei rifiuti.
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