Cosa sono i Raee RAEE è l`acronimo di "Rifiuti di Apparecchiature

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Cosa sono i Raee RAEE è l`acronimo di "Rifiuti di Apparecchiature
Raee
Cosa sono i Raee
RAEE è l'acronimo di "Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche".
La famiglia dei RAEE racchiude tutti i rifiuti derivanti dai piccoli e grandi elettrodomestici, dai computer, dai
dispositivi elettrici ed elettronici, dai cellulari, dalle lampade fluorescenti ecc, una volta giunti al termine del
loro ciclo di vita.
La problematica dello smaltimento e del riciclo dei RAEE sta acquistando un carattere di urgenza a causa
della sempre maggiore diffusione all'interno degli uffici e delle famiglie di prodotti tecnologici dal ciclo di vita
sempre più breve. Emblematico è il caso dei personal computer, spesso dismessi dopo un solo anno di
utilizzo.
Queste apparecchiature sono solitamente composte da materie prime riciclabili o nobili, che possono essere
recuperate e riutilizzate. Ma possono altresì contenere sostanze dannose per l'uomo e per l'ambiente. È per
questo motivo che la legge ha disposto che i RAEE non potranno più semplicemente essere portati in
discarica ma dovranno essere recuperati secondo precise procedure.
Con l'entrata in vigore della direttiva europea 2002/96, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.151 del
25/7/2005, è stato attribuito ai produttori l'onere di istituire, gestire e finanziare sistemi di raccolta e di
trattamento dei RAEE, nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti in materia ambientale.
I produttori/importatori di apparecchiature elettriche o elettroniche sono pertanto oggi obbligati ad aderire ad
uno dei Sistemi Collettivi esistenti, ai quali è affidato il compito di recuperare tutti i RAEE raccolti dalle
piazzole ecologiche comunali e dalla distribuzione.
Up
Raee e Ambiente
I RAEE rappresentano nello stesso tempo una fonte di inquinamento e una risorsa di materiali utili e
recuperabili per usi successivi.
Diverse categorie di RAEE contengono infatti materiali altamente nocivi per l'ambiente e la salute dell'uomo
e proprio per questo motivo devono smaltiti seguendo regole ben precise e in impianti altamente
specializzati.
Dai RAEE è però possibile recuperare alluminio, ferro, vetro, rame, parti elettroniche che opportunamente
trattate possono dare vita ad altri oggetti e rientrare quindi nel ciclo economico. Senza dimenticare che nel
caso di alcuni RAEE, quali per esempio computer o telefoni cellulari, spesso vengono eliminati prima che sia
concluso il loro ciclo di vita, per il solo fatto che sono tecnologicamente superati.
In passato l'aspetto economico ha prevalso su quello ambientale e spesso il ciclo di recupero e smaltimento
è stato effettuato senza le più elementari misure di sicurezza.
Con l'avvio del nuovo sistema di gestione dei RAEE definito dal Dlgs 151/2005 i RAEE giunti al termine del
loro utilizzo non dovranno più andare in discarica con grande danno per l'ambiente, ma dovranno essere
recuperati e riutilizzati.
Raee professionali
Il D. Lgs 151/2005 (Art. 12) relativo ai RAEE professionali, ovvero provenienti da aziende ed attività
amministrative ed economiche, prevede che il finanziamento delle operazioni di raccolta, trasporto e
trattamento sia a carico del produttore nel caso di fornitura di una nuova apparecchiatura di tipo equivalente.
I 5 raggruppamenti Raee
R1 - Grande bianco freddo - grandi elettrodomestici per la refrigerazione: frigoriferi, congelatori,
condizionatori.
R2 - Grande bianco non freddo - grandi elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie.
R3 - TV Monitor a tubo catodico.
R4 - Elettronica di consumo, Telecomunicazioni, Informatica, piccoli elettrodomestici, elettroutensili,
giocattoli, apparecchi di illuminazione, dispositivi medici.
R5 - Sorgenti luminose a scarica: lampade fluorescenti e sorgenti luminose compatte.
Ogni tipologia di RAEE viene riciclato e smaltito secondo una specifica procedura.
Normative
Decreto Legislativo n.151 del 25/7/2005
Il Decreto stabilisce che i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche non possano più semplicemente
finire in discarica. Devono essere raccolti presso le piazzole ecologiche comunali adeguatamente attrezzate
o presso i distributori, che devono ritirare gratuitamente le vecchie attrezzature in ragione di uno contro uno,
a fronte dell'acquisto di un nuovo prodotto equivalente.
La legge impone ai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche di istituire, su base collettiva,
sistemi di recupero e di trattamento dei RAEE e di finanziare la loro gestione a partire dai centri di raccolta.
Con riferimento a quest'ultimo obbligo, il legislatore ha espressamente stabilito che i produttori dovranno
organizzare e gestire le operazioni di smaltimento dei rifiuti delle proprie apparecchiature giunte a fine vita. Il
finanziamento di dette operazioni avviene tramite l'applicazione di un eco-contributo al prezzo di vendita.
L'entità di tale eco-contributo viene definita in relazione al costo delle operazioni di raccolta, riciclo e
smaltimento.
Dal 1 gennaio 2008, con l'entrata in vigore della nuova normativa, non saranno pertanto più a carico dei
Comuni le attività di ritiro dei RAEE dai Centri di raccolta comunali, del loro trasporto ai centri di trattamento,
nè tantomeno il processo di trattamento e recupero dei materiali. Tutte queste competenze passano infatti ai
produttori, attraverso i Sistemi collettivi.
Restano invece di competenza degli enti locali la gestione dei centri di raccolta ed il rapporto con gli utenti
(eventuale servizio a domicilio, orari di apertura dei centri ecc).
Le finalità del Decreto Legislativo sono molteplici:
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Prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Ridurre il volume dei rifiuti da smaltire, promuovendo il riciclaggio e il riutilizzo.
Assicurare che la gestione dei rifiuti avvenga in modo ecologicamente corretto e sensibilizzare i
soggetti coinvolti.
Incoraggiare lo sviluppo di apparecchiature che facilitino la dismissione e il recupero dei RAEE,
attraverso la riduzione dell'uso di sostanze pericolose.
Dove si depositano
Con l'entrata in vigore della nuova normativa, sono state create in tutta Italia delle specifiche aree dove i
cittadini possono consegnare le apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccole o medie dimensioni che
hanno deciso di eliminare.
Tali informazioni sono inoltre reperibili presso il proprio Comune di residenza, che potrà fornire anche
indicazioni riguardo le modalità di smaltimento degli elettrodomestici più ingombranti, quali lavastoviglie,
frigoriferi, lavatrici.
È assolutamente vietato gettare i RAEE nella spazzatura generica, in luoghi all'aperto come boschi, corsi
d'acqua, zone di campagna o comunque in luoghi che non siano le isole ecologiche dotate degli appositi
contenitori per la raccolta differenziata.
È doveroso ricordare che tutti gli abusi sono fortemente dannosi per l'ambiente e la salute pubblica e che per
i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie molto pesanti.
Il processo di riciclo
Una volta dismessa, un'apparecchiatura può essere riciclata in tre modi:
a) Riutilizzo dell'apparecchiatura:
Se l'apparecchiatura dismessa è ancora funzionante, è possibile prolungarne il ciclo di vita, posticipandone il
processo di trattamento vero e proprio. In tal caso è improprio parlare di RAEE. Il riutilizzo è possibile solo
per quei prodotti che non contengono mercurio o sostanza ozono lesive.
Esempio: Un computer dismesso ma ancora funzionante può essere tranquillamente riutilizzato.
b) Riutilizzo di componenti:
È possibile riutilizzare alcune parti ancora perfettamente funzionanti di un'apparecchiatura dismessa,
impiegandole su un'apparecchiatura nuova o come componente di ricambio.
Esempio: Una scheda di rete di un pc dismesso può essere installata in un pc nuovo che ne sia sprovvisto.
c) Recupero e riciclaggio dei materiali:
È la possibilità di riutilizzare i materiali contenuti nei RAEE come materia prima secondaria (MPS) nel ciclo
produttivo di altri beni.
Esempio: Il recupero di metalli come l'acciaio o l'alluminio che costituiscono l'involucro di un
elettrodomestico.
Fasi di gestione dei Raee
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Ricevimento e Raccolta: la raccolta dei RAEE è una fase molto delicata che deve essere eseguita in
modo da garantire l'integrità del bene dismesso durante la raccolta e il trasporto. In questa fare i
rifiuti in ingresso al centro di smaltimento vengono sottoposti, come previsto dalla legge, a controllo
radiometrico, per verificare l'eventuale presenza di sostanze radioattive.
Pretrattamento e messa in sicurezza: lavorazione preliminare che consiste nell'asportazione di parti
mobili e nella rimozione di eventuali materiali pericolosi, come i CFC, gli oli esausti, tubi catodici,
schede elettriche, sostanze infiammabili.
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Smontaggio e recupero dei componenti: comprende una serie di operazioni, prevalentemente
manuali, che comportano lo smontaggio dell'apparecchiatura nelle sue singole componenti, per
facilitarne i processi di recupero e di riutilizzo come materie prime secondarie.
Frantumazione e selezione materiali: fase ad elevata automatizzazione, per selezionare i materiali
da avviare al recupero.
Recupero di materiale ed energia: in questa fase i materiali selezionati vengono reintrodotti nei cicli
produttivi. Per i materiali il cui riutilizzo non è possibile, la legge prevede il recupero di energia
mediante termovalorizzazione.
Smaltimento: la parte di rifiuto che non può essere riutilizzato nè inviato al termovalorizzatore viene
avviata allo smaltimento previa inertizzazione delle eventuali sostanze pericolose presenti.
Up
Sostanze nocive
Una ragione estremamente importante per riciclare i RAEE in maniera differenziata e controllata è il fatto che
alcune tipologie di apparecchiature possono contenere sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente.
Ecco le più frequenti:
CFC/HCFC: Clorofluorocarburi e idroclorofluorocarburi sono tra i primi responsabili del cosiddetto buco
nell'ozonosfera. Utilizzati in passato come propellente nelle bombolette spray, possono essere presenti nei
circuiti di raffreddamento di frigocongelatori e condizionatori di vecchia generazione o in schiume
poliuretaniche di rivestimento.
Piombo: Contenuto in batterie, saldature e tubi catodici, è altamente tossico. Causa gravi danni al sistema
nervoso e a livello vascolare.
Cadmio: Si trova in semiconduttori, tubi catodici. Cancerogeno, può causare danni irreversibili ai reni e al
sistema osseo.
Mercurio: Presente in termostati, attrezzature medicali, apparecchi di telecomunicazione e soprattutto nelle
sorgenti luminose a scarica. Provoca gravi danni al cervello e, nei bambini, causa l'inibizione dello sviluppo
mentale.
Cromo esavalente/policlobifenili: Usato per ridurre l'infiammabilità di componenti elettronici, è una
sostanzacancerogena in grado di alterare il DNA.
I nostri contributi ECR
L'Eco-contributo Raee è un sovrapprezzo previsto per Legge che serve a finanziare le attività di trattamento
e riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici non più funzionanti. Ha quindi una finalità esclusivamente
ambientale: infatti non rappresenta un elemento di guadagno ne' per i produttori e neppure per i punti
vendita, ma genera il flusso economico che permette di effettuare la raccolta il recupero e il trattamento dai
centri
raccolta
pubblici.
L'Eco-contribuito Raee è applicato direttamente al prodotto venduto: può essere visibile oppure già
compreso nel prezzo finale che viene proposto al consumatore.