club alpino italiano - CAI
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CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI PERUGIA G.BELLUCCI 16 giorni circa - 2° metà di settembre DESERTO del GOBI e VIA della SETA (*) Propositore: Fausto Moroni Localizzazione: province dello SHAANXI , del GANSU’ e quella autonoma della MONGOLIA INTERNA (nord della Cina) (*) sezione orientale, direzione est-ovest Viaggio di grande valenza storico-culturale e naturalistica. Non si tratta di una spedizione montana, né di un vero e proprio trekking, ma di alcune escursioni a piedi (facoltative) per la salita di alcune alte dune e di alture con muraglie e fortilizi. Si tratta quindi di un viaggio facile adatto a tutti e completamente organizzato (vedi dettagli programa) Il periodo scelto è quello unicamente possibile e cioè lontano dal torrido calore estivo e dai gelidi venti siberiani che a fine ottobre iniziano a soffiare incessanti col loro carico di sabbia. La temperatura media va infatti dagli 8-27 °C in settembre agli 0,4 - 19 °C in ottobre. Difficoltà: Poche, se non alcuni lunghi trasferimenti in bus privato con autista e 3 gg in auto 4x4 nel deserto con autisti-guide locali. Una notte in treno con cuccette di buona classe prenotate, da Xian a Lanzou. Due probabili pernottamenti in stanze pluriletto o in tipica yurta mongola, per il resto hotels di buon livello in doppie con bagno e pasti in ristoranti con ottima e tipica cucina locale. I pranzi potranno essere talvolta “al sacco” Assistenza di una guida-interprete (cinese-inglese) esperto di storia per tutta la durata del viaggio. I voli internazionali , Roma-Pechino-Roma saranno di linea. Ci sono poi 2 voli interni, il PechinoXian e il Dunhuang – Pechino. La quota di partecipazione omnicomprensiva sarà assolutamente moderata, ma dipenderà dal numero degli iscritti e dal volo a basso costo che si riuscirà con anticipo a prenotare. Per questo motivo è opportuno iscriversi al viaggio prima possibile. Il viaggio verrà realizzato con un minimo di 10 iscritti. E riservato ai soli soci CAI. Gli interessati sono invitati a mettersi in contatto quanto prima col sottoscritto tramite i seguenti nn. telefonici: 349-1467690 075-9710019 , oppure scrivendo una email a [email protected] fornendo le proprie generalità e recapito. Tra costoro verrà organizzata quanto prima una riunione preliminare che comunque non sarà oltre la metà di Aprile. PAG 1 di 4 Occorre il passaporto valido e verrà richiesto il Visto Collettivo per la Cina. Non occorrono vaccinazioni Per alcuni servizi del viaggio ci si avvarrà dell’organizzazione tecnica dell’agenzia Viaggi nel Mondo. PROGRAMMA DESCRITTIVO Il programma è provvisorio e saranno possibili delle variazioni in accordo con gli interessati al viaggio e che illustrerò nel corso dell’incontro. Da Roma con un volo di linea raggiungeremo la lontana Pechino, giusto il tempo per prendere il volo interno per Xian, la capitale della prov. dello Shaanxi e splendida antica capitale cinese ricca di testimonianze storiche riferibili a più di 3000 anni fa. Era il capolinea orientale della mitica Via della Seta col nome di Chang’An. C’è qui ad attenderci la nostra guida-interprete che ci accompagnerà per quasi tutto il viaggio. Sosteremo per un paio di giorni per visitare l’immancabile Esercito di terracotta (considerata l’8^ meraviglia del mondo, si trova a 30 km dalla città), la muraglia della città vecchia (dinastia Ming, 1300), il Shan-An-xi Museum il più esaustivo della Cina per quanto riguarda la Via della Seta, il Tempio di Ci En con la Grande Pagoda dell’Oca Selvatica dove sono conservati antichi testi buddisti provenienti dall’India. Se ci sarà tempo non mancheremo la visita anche della Piccola Pagoda dell’Oca Selvatica. Passeggiando nel grande centro potremo verificare la grande organizzazione cinese, il cuore pulsante di questa grande città e ammirare le 2 antiche torri dei Tamburi e delle Campane. Con un comodo treno notturno e cuccette di buon livello, ci trasferiremo a Lanzou la capitale della provincia del Gansu’sul Fiume Giallo. C’è qui ad attenderci il nostro confortevole autobus e autista per il proseguo del viaggio. Percorreremo verso nord ovest, su comoda strada asfaltata, ai piedi della catena montuosa del Qilian Shan, il famoso “corridoio di Hexi” lungo 1000 km , una costellazione di piccole oasi collegate da una angusta rotta commerciale che faceva parte dell’antica Via della Seta e che seguiva parallela e vicina la Grande Muraglia cinese. Qui transitarono carovane ed eserciti, predicatori religiosi e popoli e il percorso è ricco di testimonianze storiche e artistiche. La Via della Seta era il viaggio terrestre più lungo, difficile, produttivo e di scambi culturali che sia mai esistito e noi lo percorreremo fino a Dunhuang là dove il percorso si divideva in 2 rami, quello meridionale e quello settentrionale per aggirare il temibile deserto del Taklamakan, popolato da demoni e con tempeste che facevano perdere la rotta alle carovane, per poi ricongiungersi a ovest a Kashi (Kashgar). Arriviamo a Wuwei (l’antica Liangzhou) città circondata da campi di cereali ed ortaggi che a fine estate formano estesi tappeti rosa e giallo. I mercati traboccano di frutta, meloni, ortaggi. Marco Polo racconta…” qui si trova il miglior muschio del mondo, gli yak sono grandi come elefanti e i fagiani come pavoni”…. Wuwei prosperò durante la dinastia Tang (618-907) e divenne parte del Regno di Xixia (11-13° sec.) prima della distruzione dei mongoli e del successivo passaggio di Marco Polo. Visiteremo la Tomba Leitai Han (sotteranea) di ignoto generale della dinastia Han dove fu rinvenuto nel 1969 il noto Cavallo Volante e altri tesori e quindi il Tempio Confuciano di Wen Miao. Se il tempo lo permettesse non mancheremo i bronzi del Dayun e la Torre della Campana prima di portarci in albergo dove pernotteremo. Lindomani ci aspetta una lunga tappa di trasferimento di circa 400 km per raggiungere, via Jinchang , la cittadina di Alxa Youqi (nota anche come Yabulai) , avamposto nel Deserto del Gobi qui chiamato Badain Jaran Shamo (“Shamo” in cinese = “deserto di sabbia”) Siamo così entrati nella Mongolia Interna ed esattamente nella “Alsaa Ajmag” (Lega dell’Alxia) una delle 12 sue prefetture , quella più occidentale. La zona è nota per la estrazione dello zolfo nero che serve per la tintura e per i suoi straordinari paesaggi desertici. Poco più a nord si trovano le più alte dune del pianeta. La loro straordinaria altezza è determinata dal combinarsi di vari fattori naturali quali grandi escursioni termiche, substrato geologico, direzione e forza dei venti, porosità della sabbia e precipitazioni invernali. Alcune formano delle vere e proprie catene, altre sono isolate a forma piramidale con creste e pendii ripidi. Il Gobi è il 3° deserto del mondo, si trova ad una altezza media superiore ai 1000 m ed è noto anche PAG. 2 di 4 per la presenza di cavalli selvatici, camelli “bactriani” (quelli a 2 gobbe, cioè quelli veri) e… leopardi delle nevi (che garantisco…sicuramente non vedremo !!). Con delle jeeps di una agenzia locale che detiene il monopolio delle escursioni, dopo aver ottenuto gli speciali permessi della polizia locale, ci porteremo per 3 gg tra le dune ed i magnifici laghi di acqua dolce o salata, che incredibilmente le costellano e dal colore diverso. Sarà questa la parte più avventurosa del viaggio. Non mancheremo l’ascensione (per altro facoltativa !) alla “Shamo Zhufeng” la più alta del mondo e per questo soprannominata la “Everest Dune” che supera i 1600 m slm con un dislivello non trascurabile di circa +/- 500 m per noi da affrontare, chi non se la sente può salirne altre in 4x4 (autisti espertissimi) per ammirare dall’alto uno dei panorami più grandiosi sulla vasta area . Ci sarà da visitare anche il Tempio (buddista) di Badanjiling ,vecchio di 3 secoli , sacro ai nomadi mongoli della zona e meta di loro pellegrinaggi. Si trova ai bordi di uno dei laghi in pieno deserto. Un tempo contava decine di monaci ma ora non più. E’ nei suoi pressi che potremmo pernottare in una semplice Guest House molto pulita e gestita da una signora mongola e che ci preparerà anche i pasti (pare che abbia delle ottime birre !). Le stanze credo che siano a 5 letti. La sala da pranzo funge anche all’occorrenza da sala riunioni per la locale “comune di pastori”. L’alternativa è il pernottamento in Yurte , le tipiche ma confortevolissime tende mongole di forma circolare. Nel deserto passeremo 3 gg /2 notti . Nota: chi è particolarmente sensibile e non se la sente di superare questo pur minimo adattamento spartano , è bene che non si iscriva a questo viaggio !! Ma non è detto, visto come le cose cambiano in fretta in Cina, che ora sia un normale albergo. Sarò più preciso in seguito su questo punto ! Ritornati a Yabulai ci aspettano di nuovo il ns hotel e ristorante, ma l’indomani altri 400 km verso nord ovest fino al centro di Eqinaqi (Ejin Qi in cinese) ai confini dello stato della Mongolia. Seguiremo in parte il corso dello Hei He (Ezen River) che nato dale montagne del Qilian Shan (5547 m) si perde nelle sabbie desertiche formando i laghi relitti dello Juire Nur. E’ ad est di questo corso ormai asciutto che si trovano i resti della città fantasma di Khara Hot (in mongolo “città nera”) riemersi dalle sabbie . Si tratta della più antica città del Gobi ed avamposto più a nord della civilizzazione cinese fino al 2°sec. A.C. Nel 1200 fu conquistata e distrutta da Gengis Khan e poi nel 1372 dagli imperatori Ming che la cinsero d’assedio facendola capitolare per sete. Anche Marco Polo passò da queste parti. Presso Eqinaqi , città dove pernotterremo, c’è una inaspettata foresta con gli alberi più antichi del mondo ,così dicono !! , alcuni attribuibili a 3000 anni fa, che non mancheremo certo di vedere. Lasciata Eqinaqi , ritorneremo lungo la Via della Seta a Jiayuguan che si trova nel punto più stretto del corridoio di Hexi controllato da una imponente Fortezza, avamposto più occidentale della Grande Muraglia della dinastia Ming. Questa viene qui definita “muraglia aggrappata” perché si adatta alla conformazione montuosa. E’ stata ben restaurata nel 1987 e ne sono visitabili circa 750 m. Qui ci sarà da salire e camminare un po’. A Jiayuguan ci sono delle Tombe del periodo Wei e Jin di cui una solo visitabile, con affreschi di semplici scene di vita quotidiana di quel tempo. Pernottamento in hotel a Jiayuguan. L’indomani , ancora più ad ovest per altri 360 km attraverso un paesaggio semidesertico con alcune oasi passando per l’antico centro carovaniero di Anxi. Arriveremo così alla mitica città della Via della Seta di Dunhuang che rappresenta il capolinea occidentale del ns viaggio. La città attrae sia viaggiatori che studiosi impazienti di vedere con i loro occhi le Grotte di Mogao (conosciute come Grotte dei Mille Buddha) luogo che conserva la maggior quantità di sculture e dipinti murali buddisti di tutta la Cina. Devono la loro esistenza all’ opera dei mercanti provenienti da occidente in segno di gratitudine per i pericoli scampati nella traversata di 30 gg del deserto. Le prime furono scavate nel 353. A sud ovest della cittadina in pieno deserto si trovano i consunti resti del prolungamento della antica Muraglia con alcune torri di segnalazione. Esse rappresentavano l’avamposto più occidentale della Cina antica e furono edificate nel 1° sec. A.C. . A tre chilometri PAG. 3 di 4 dalla città visiteremo l’azzurro Lago della Falce di Luna sovrastato dalla imponente Duna di Mingsha che potremo salire a piedi o con l’aiuto di cammelli. E’ famosa fin da Marco Polo per le “dune tuonanti”. Così scriveva: “..e molte volte ode l’uomo molti istromenti in aria, e propriamente tamburi” . A Dunhuang staremo 2 notti e dal locale aeroporto prenderemo il volo interno per Pechino. A Pechino capitale e grande metropoli cinese in rapida trasformazione staremo un paio di giorni (dipenderà dai voli e non è escluso che il viaggio possa durare in tot.17 gg) per visitare le cose principali e per dedicarci ad un quasi doveroso conveniente shopping. Sono stato a Pechino da non molto, cioè qualche mese prima delle Olimpiadi e devo dire che si trova roba anche di qualità e non solo quella paccottiglia che arriva in Italia. Non mancheremo la enorme Città Proibita , le Tombe dei Ming, il magnifico Palazzo d’Estate con i suoi specchi d’acqua, i giardini e il parco, i tempietti e le sfarzose residenze imperiali. Per ognuno di questi ci vorrebbe un giorno intero perché tutto è grandioso, straordinario ! C’è poi quel che rimane della città vecchia o meglio dei quartieri più popolari centrali, circondati dai grattacieli Qui si può girare con degli appositi ciclorisciò ed entrare ospiti nelle case. Se ne avessimo il tempo non lontanissimo dalla città c’è ancora la Grande Muraglia restaurata e visitabile in tre distinte località. Io vidi quela più a nord e la ricordo lunghissima che si perdeva tra le creste e le cime delle montagne. Grandioso, ma qui ormai il turismo ha banalizzato ormai tutto e poi saremo gia stufi di muraglie e non desidereremo altro che prendere il ns volo di ritorno per l’Italia ed i suoi spaghetti all’amatriciana ed il buo vino.. FINE PS : a tutti gli iscritti fornirò a tempo debito una rassegna bibliografica di scritti da consultare per la propria preparazione culturale al viaggio e on line eventuali articoli sull’argomento. Fausto Moroni