VAIOLET E GIAPPONE - Accademia della Montagna

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VAIOLET E GIAPPONE - Accademia della Montagna
Trento
18 domenica 24 luglio 2011
MONTAGNA
Le riprese effettuate con voli lungo la Delago, sopra
i 1.600 metri, hanno avuto bisogno di una deroga
anche rispetto alla legge appena entrata in vigore
l'Adige
Il video commissionato dalla Sharp scorrerà da
settembre sugli schermi nei negozi e negli aeroporti
di mezzo mondo pubblicizzando anche il Trentino
Le Torri del Vajolet sulle tv giapponesi
Girato in val di Fassa un filmato in elicottero
La Provincia concede l’«interesse pubblico»
FRANCO GOTTARDI
Stefania Rigoni e Daniele Bonet davanti alle telecamere per le riprese del video
In vetta alla Torre Delago ripresi dalla telecamera posta sull’elicottero
ti due giovani della valle, Stefania Rigoni e Daniele Bonet, filmati mentre fanno trekking,
mentre corrono su una mountain bike e mentre scalano la
torre Delago. Per riprendere la
scalata in parete è stato usato
un elicottero a noleggio per il
quale è stato chiesto e ottenuto il permesso alla Provincia,
che ha riscontrato nella richiesta l’esistenza di un pubblico
ne i ringraziamenti alla Provincia, alla Film commission, alle
Aziende di promozione turistica di Val di Fiemme, Val di Fassa e Val Gardena e alle stazioni
forestali della Val Gardena e della Val Venegia. Inoltre i produttori, che hanno alloggiato la
troupe in due alberghi di Bellamonte e per una notte presso
il rifugio Re Alberto, sotto le
Torri del Vajolet, hanno speso
interesse. I due arrampicatori
sono stati ripresi alla base della Torre Delago con una telecamera a cavalletto. Poi, da metà
parete in su, è entrato in azione l’elicottero che ha filmato
usando il sistema «cineflex»,
montato apposta sul velivolo a
garanzia di purezza di immagini e assenza di vibrazioni. Il risultato dovrebbe essere di
grande qualità: due ragazzi ar-
G1050616
Venerdì mattina, appena 24 ore
dopo l’entrata in vigore delle
nuove regole sul volo in quota,
un elicottero ha volteggiato a
lungo accanto alla Torre Delago, sul gruppo del Vajolet. Con
l’innalzamento dai 1.000 ai 1.600
metri della possibilità di volare, scattato giovedì 20, quell’evento non ha però niente a
che fare. In quel caso siamo sopra anche ai 1.600 metri e dunque è stato necessario il rilascio di uno di quei «permessi
speciali per interesse pubblico» che devono essere richiesti anche con le nuove regole.
Nello specifico l’interesse pubblico sta nel fatto che le immagini di alcuni dei posti più suggestivi della Val di Fassa compariranno a partire da settembre sui televisori Sharp Aquos
di mezzo mondo e saranno viste da migliaia di potenziali turisti. Non si tratta di uno spot
pubblicitario. L’azienda giapponese ha deciso di usare gli scenari dei paesaggi dolomitici per
un video di circa due minuti che
scorrerà ininterrottamente sui
televisori in vendita nei negozi
di Giappone, Cina, America e in
parte dell’Europa. Lo stesso video verrà inoltre fatto girare nei
maxi screen Sharp presenti in
molti aeroporti del mondo.
Le riprese di venerdì sono state fatte con tecniche e telecamere ad alta definizione. La produzione è curata da un’organizzazione italo-giapponese coordinata da Fabrizio Maggioni,
Per il video sono stati ingaggia-
rampicati su un costone con
500 metri di vuoto attorno immersi in un paesaggio mozzafiato.
L’operazione porterà qualche
beneficio al buon nome turistico del Trentino. La produzione
ha assicurato che nel video appariranno i nomi delle località
dove verranno svolte le riprese. Alla fine del filmato inoltre
si vedranno in sovrimpressio-
DEROGHE
parte del budget in loco acquistando in zona l’abbigliamento
sportivo usato dalle due comparse e utilizzando mano d’opera locale per il trasporto dell’attrezzatura televisiva, la movimentazione dei generatori e dei
binari di ripresa.
Il video verrà proiettato a partire da settembre e per una durata che da contratto dovrebbe essere di un paio d’anni.
Il giudice considerò il suo arrivo «pubblico interesse»
Schumacher aprì la strada
0461 931414 | 334 1329222
Il concetto di autorizzazione
al volo in deroga per
interesse pubblico esisteva
anche nella vecchia legge del
1996, che intendeva anzitutto
bandire i voli ad interesse
meramente privato.
Nel corso degli anni, non
esistendo un elenco tassativo
di casi di «interesse
pubblico», che può andare dai
soccorsi in montagna, quelli
sì esplicitamente richiamati, a
situazioni più sfumate, si è
operata una ricostruzione
anche sulla scorta di casi
giurisprudenziali. Ne è nata
una prassi interpretativa
secondo cui si ha l’interesse
pubblico sempre e solo in
presenza di due requisiti. Il
primo è la necessità dell’uso
del velivolo per il
raggiungimento dello scopo,
considerando anche le
alternative; ad esempio non si
può chiedere l’elicottero per
partecipare a una Messa
sull’Adamello. L’altro
requisito è la positiva
ricaduta in termini socioeconomici del volo per la
comunità territoriale di
riferimento.
Nel corso del tempo le
richieste sono state diverse,
alcune singolari, ma solo un
numero limitato di permessi
per interesse pubblico è stato
concesso, assicurano in
Provincia. Era stato negato
qualche anno fa ai due
promessi sposi che
chiedevano il permesso di
trasferirsi in volo in cima ad
una vetta con tutti i parenti
ed il celebrante per il rito
matrimoniale. Nel 2002 invece
il giudice del Tribunale di
Gennaio 2001, l’arrivo di Schumacher al Golf Hotel poi contestato
Tione aveva annullato la
multa di 4 milioni di lire
appioppata l’anno prima alla
Elicampiglio per aver
accompagnato Schumacher e
Barrichello, all’epoca piloti
Ferrari, davanti al Golf Hotel
dove erano alloggiati. In quel
caso si era individuata nella
presenza di due personaggi
sportivi di fama
internazionale, arrivati per
promuovere una serie di
eventi con il coinvolgimento
della locale Apt, le condizioni
di «benefica ricaduta
promozionale» classificabile
come «interesse pubblico» del
volo.
Allo stesso modo sono
considerati naturalmente gli
eventi sportivi internazionali
che necessitavano di riprese
dall’elicottero, tipo il Giro
d’Italia o i Mondiali di sci
nordico in Val di Fiemme, per
la trasmissione delle
immagini in tutto il mondo. Il
caso Sharp è simile a quello
di qualche anno fa quando al
Fedaia venne girata qualche
scena del film «Italian job» e
l’elicottero usato per
riprendere un inseguimento
sotto le vette della
Marmolada. Quella volta la
Provincia pretese che nei
titoli del film apparisse
evidente che quei luoghi
erano le Dolomiti trentine,
come nel caso del video della
Sharp.
C’è da aggiungere che non
sembrano invece essere
regolari, neanche a basse
quote, quei voli offerti in serie
e a pagamento durante feste
o sagre paesane. A vietarli
sono le norme di attuazione
nazionali sul volo da diporto
(legge nazionale 25 marzo
1985, n. 106) che vietano
esplicitamente il sorvolo di
«centri abitati, di agglomerati
di case ed assembramenti di
F.G.
persone».