ercole_ reverse instruction_didamatica-2011
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Reverse Instruction: un possibile modello didattico Maria Lucia Ercole1 Abstract: Negli Usa, dove è nata, viene definita in diversi modi : “Flip Teaching”, “Reverse Teaching”, “Backwards Classroom”, ”Reverse Instruction”. Molte definizioni per un unico concetto: un nuovo modello didattico che sembra stravolgere i consueti canoni dell’insegnamento . Da sempre, infatti, al mattino, a scuola, gli studenti ascoltano le lezioni degli insegnanti e, al pomeriggio, a casa, svolgono i compiti loro assegnati, sugli argomenti spiegati in classe. Con la “Reverse Instruction”, invece il tutto viene ribaltato (di qui il termine “Flip Teaching”): infatti nelle classi in cui si pratica questo approccio, gli studenti al pomeriggio, a casa, seguono le lezioni videoregistrate (sul proprio PC o sui loro “mobile devices” ) ed il giorno dopo, a scuola, possono dedicarsi, sotto la guida dei loro insegnanti, a tutte quelle attività di approfondimento, solitamente riservate allo studio individuale (esercizi applicativi, rielaborazioni, approfondimenti , etc…). Un nuovo interessante paradigma didattico, reso possibile solo negli ultimi anni grazie ai progressi delle ITC applicate alla didattica che consentono, con spese veramente esigue (se non nulle, quando si utilizzano programmi opensource), la produzione dei cd. VODCAST (video- podcast) e la loro condivisione sulla Rete. Key words: reverse instruction, flipped classroom, vodcasting, nuovo modello di apprendimento, flip teaching, reverse classroom. Area di Riferimento : Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC) e Tecnologie Didattiche Article ID: …………………. Introduzione Il nuovo modello abbandona il tradizionale approccio LEZIONE a SCUOLA e COMPITI a CASA, sfruttando le potenzialità offerte dalle ITC che ci permettono di rovesciare la didattica, liberando tempo e risorse per poter svolgere in classe, sotto la guida degli insegnanti, tutte quelle attività assolutamente cruciali nell’apprendimento delle discipline che richiedono un approccio tecnico – operativo (matematica, scienze, chimica, lingue, etc..). Gli insegnanti, avendo già svolto la loro lezione sotto forma di vodcast inviato agli studenti, possono infatti dedicare tutte le ore a scuola per attività di laboratorio, per rispondere ai quesiti dei loro studenti, per svolgere lavori di gruppo di approfondimento dell’argomento, per impostare momenti di ripasso/recupero per quanti hanno incontrato difficoltà. Maria Lucia Ercole (1958 - ) - insegnante di Economia Aziendale presso ITES “R. Luxemburg” di Torino e tutor Regionale per il Progetto Scuola Digitale - LIM ANSAS PIEMONTE e– mail: [email protected] BLOG personale : Idee per una did@ttica multimediale 1 1 Ecco come può avvenire la riorganizzazione delle ore curricolari1: senza Reverse Instruction Accoglienza in classe Correzione compiti Lezione sul nuovo argomento Esercizi guidati o attività di laboratorio con Reverse Instruction 5 min. 20 min. 30/45 min. Accoglienza in classe Risposte ai quesiti sul Vodcast Esercizi guidati e /o attività di laboratorio 5 min. 10 min. 75 min. 20/35 min. 1. Le origini del Reverse Instruction I primi riferimenti al Reverse Instructon risalgono al 2007 quando due insegnati di chimica della Woodland Park High School (Colorado), Aaron Sams e Jonathan Bergmann, scoprirono l’esistenza di un programma per Mac, chiamato ProfCast, in grado di registrare dal vivo le lezioni e le presentazioni. Il programma sembrava perfetto per risolvere il loro problema: aiutare gli studenti che, a causa di problemi di trasporto, non sempre potevano frequentare le lezioni. Approfondendo le loro ricerche si imbatterono in un programma del tutto analogo, Snapcast utilizzabile anche su Windows e quindi compatibile con i PC della scuola. Adesso la loro sperimentazione poteva iniziare: con il nuovo programma i due insegnanti avevano creato il loro primo VODCAST, ossia una presentazione in Power Point della lezione, potenziata con l’aggiunta di note audio esplicative dell’insegnante e annotazioni su ogni diapositiva. Questa presentazione poteva esser poi salvata sul server della scuola e immediatamente resa disponibile ai loro studenti. Questa loro prima esperienza, documentata sulla rivista The Journal 2 suscitò un certo interesse nel mondo accademico e fu seguita da diversi altri insegnanti, soprattutto negli USA . Molti di loro si sono da poco uniti in un social network dedicato sulla piattaforma Ning “The Flipped Class Network – A Social Network Dedicated to Educators Interested in the Flip – a social network site for teachers using vodcasting in the classroom3” 2. La prima fase del Reverse Instruction: la creazione del Vodcast Confrontando le diverse sperimentazioni sinora attuate, la metodologia per la creazione di un Vodcast, a parte lievi differenziazioni, segue il seguente schema comune: creazione di una presentazione in Power Point ( o rielaborazione di una preesistente) : questa solitamente deve riguardare un singolo, circoscritto argomento (per es. un capitolo del libro di testo) e deve esser salvata in .ppt la presentazione viene poi editata con un programma di screencasting (o screen-recording) che consente di registrare tutto quanto avviene sullo schermo, aggiungendo l’audio e note dell’insegnante: in questo modo si ottiene il file video della lezione, appunto il Vodcast. 2 I programmi più usati per questa post-produzione sono: - CAMTASIA STUDIO 4 - SNAPKAST 5 - JING 6 - PROFCAST 7 - WINK 8 Ogni Vodcast deve avere una durata, in media, compresa tra i 15 ed i 30 minuti. 3. La seconda fase del Reverse Instruction: la distribuzione del Vodcast Diverse le possibilità. La scelta di un canale (o anche di più canali, in contemporanea) è condizionata dalle tecnologie a disposizione degli studenti. I Vodcast possono essere distribuiti 9: attraverso chiavi USB ( o USB flash drive, o anche penna USB, pendrive). Utile per gli studenti che non hanno una connessione Internet a casa o non dispongono di una connessione veloce (es. ADSL) attraverso il sito della scuola. Molte scuole hanno un sito, spesso con una area dedicata alla formazione a distanza (per es. con piattaforma opensource Moodle). Il problema può essere la capacità del server, che deve esser tale da consentire il contemporaneo download di più Vodcast nelle ore pomeridiane e serali. sul blog o wiki personale dell’insegnante. E’ la strada percorsa, per esempio, dall’insegnante canadese Shelley Wright che sistematicamente raccoglie i suoi Vodcast, integrati da ulteriori materiali multimediali di approfondimento (video della Khan Academy e Merlot, Mappe concettuali elaborate con Mindmeister, note postate su Wallwisher) sul suo wiki Wrightsroom10. Anche l’insegnante statunitense John Sowash posta sul wiki della scuola i suoi Vodcast di Anatomia e Fisiologia 11 attraverso programmi multipiattaforma cloud based come Dropbox 12 che forniscono un servizio di file hosting e di sincronizzazione automatica di file sulla Rete. su Google Docs su iTunes. L’applicazione, sviluppata e distribuita da Apple permette l'acquisto online di canzoni, video e film attraverso il servizio iTunes Store. Attraverso questo stesso servizio è possibile però anche caricare gratuitamente podcast audio e video in libera consultazione/download 13 .Gli studenti possono visualizzarli sul loro PC a casa oppure direttamente sui loro mobiles devices ( iPod, iPhone, iPad) su YouTube 14 o sull’analogo sito dedicato agli insegnanti Teacher Tube 15 (solitamente non bloccato dai server scolastici). Entrambi i siti contengono purtroppo pubblicità : per ovviare a questo inconveniente si può utilizzare il servizio fornito dal sito Vusafe che consente la condivisione in sicurezza di video di contenuto didattico16 attraverso telefoni cellulari. I cellulari di nuova generazione possono visualizzare video memorizzati sulle SD cards. Via cavo o attraverso il sistema Bluetooth i video possono essere scaricati sul telefono e quindi caricati sul PC di casa. su DVD. Utilizzando appositi programmi, i Vodcast possono essere masterizzati su DVD e consegnati ai singoli studenti che non disponessero di connessione ad Internet. 3 4. La terza fase del Reverse Instruction: il lavoro in classe Gli studenti hanno guardato, nelle diverse modalità loro offerte, le lezioni. Tutto il tempo scuola, il giorno successivo, verrà allora dedicato al lavoro della classe con il proprio insegnante, chiamato a “revisionare” l’apprendimento insieme alla classe, a tradurlo in concreta esperienza operativa. Se nel Vodcast si erano trattati gli aspetti teorici, in classe si ha tutto il tempo per affrontare gli aspetti pratici : si risolvono problemi, si svolgono quiz, si fanno esperienze laboratoriali, si usano applicativi di simulazione per verificare le ipotesi, si fanno attività che implicano la competenze per il XXI° secolo del “problem solving”. 5. Gli aspetti positivi del nuovo modello Da più parti si sottolinea come questo nuovo modello non possa considerarsi come una “panacea”, viste anche le diverse criticità 17 insite nella nuova modalità. I più rilevano tuttavia come prevalgano gli aspetti positivi: l’ insegnante non è più un semplice “dispensatore di conoscenza”, ma assume la veste di “coach”, cioè di facilitatore della stessa. Può dedicare il suo tempo a scuola a lavorare nel concreto, in classe, con gli studenti, aiutandoli a risolvere i problemi che in precedenza dovevano svolgere, da soli, a casa. Così facendo, può verificarne i progressi, rispondere ai loro quesiti, aiutarli in un rapporto continuo e costante di 1 a 1. il tempo classe, liberato dalle lezioni, può esser utilmente dedicato ad altre attività quali progetti speciali, esercitazioni in laboratorio, approfondimenti specifici per gli studenti migliori e recuperi per i più deboli. i materiali proposti dagli insegnanti sono ricchi di approfondimenti molto qualificati. Può così capitare che la lezione sui neuroni sia potenziata con una contributo di un Premio Nobel o che quella sulle nanotecnologie sia commentata da un docente del MIT. anche in caso di assenze prolungate gli studenti possono mantenersi al passo con la classe, grazie ai materiali didattici messi a loro disposizione 4 Bibliografia e Sitografia [1] CLAYTON M. CHRISTENSEN, MICHAEL B. HORN, CURTIS W. JOHNSON Disrupting Class - How Disruptive Innovation Will Change the Way the World Learns, 2010, McGraw-Hill [2] Jonathan Martin, Advancing the Flip: Developments in Reverse Instruction, 13/2/2011 < http://www.connectedprincipals.com/archives/2775> [3] How the flipped classroom is radically transforming learning ,10/2/2011 <http://www.thedailyriff.com/articles/how-the-flipped-classroom-is-radically-transformi ng-learning-536.php > [4] Teachers "Doing The Flip" To Help Students Become Learners , 22/2/2011 <http://www.thedailyriff.com/articles/teachers-doing-the-flip-to-help-students-become -learners-531.php > [5] The Revolution of Reverse Learning, 2/11/2010 <http://2footgiraffe.wordpress.com/2010/11/02/the-revolution-of-reverse-learning/ > [6] Ridge High School, Flipped Classroom: A new way to teach, 6 /2/2011 <http://www.ridgedevilsadvocate.com/student-life/2011/02/06/the-flipped-classrooma-new-way-to-teach/#> 5 NOTE 1 Sams, Aaron & e Bergmann Jonathan, Educational Vodcasting - What we do with class time <http://mast.unco.edu/programs/vodcasting/process/accountability.php> 2 Dian Schaffhauser (2009), “The Vod Couple”, http://thejournal.com/articles/2009/08/09/vodcasting.aspx 3 http://vodcasting.ning.com/ 4 The Journal, 1/8/2009 http://www.techsmith.com/camtasia/ disponibile sia per Windows che per Mac, al prezzo di $177,00 in versione Educational. In Inglese, Francese e Tedesco. 5 http://snapkast.com/features.html disponibile sia per Windows che per Mac al prezzo di € 74,83. In inglese. 6 http://www.techsmith.com/jing/ programma freeshare creato dalla stessa casa produttrice di Camtasia. Cattura immagini (in formato PNG) e filmati( in formato Flash SWP) e permette di condividerli facilmente online sui servizi su Screencast o Flirk o su un server FTP. Durata massima della registrazione: 5 minuti. 7 http://www.profcast.com/public/index.php disponibile sia per Windows che per Mac, prevede un Academic Price a $ 29,95. In inglese. 8 http://www.debugmode.com/wink/ programma freeshare disponibile sia per Windows che per Linux, cattura lo schermo e immagini in più formati che trasforma in Macromedia Flash, Standalone EXE, PDF, PostScript, HTML. Anche in Italiano. 9 Sams, Aaron & e Bergmann Jonathan, Educational Vodcasting – Posting the Vodcasting <http://mast.unco.edu/programs/vodcasting/process/posting.php> 10 Wright, Shelley, Shelleysroom <http://wrightsroom.wikispaces.com/Biology+30 approfondimento dell’esperienza si confronti > ; per un il post pubblicato sul suo blog Wright’s Room < http://shelleywright.wordpress.com/2010/11/28/reverse-instruction/ >, 28/11/2010 11 John Sowash < http://southfieldchristian.wikispaces.com/Anatomy+%26+Physiology> 12 http://www.dropbox.com/ 13 si consideri l’interessante esperienza dell’insegnante Stacey Roshan della Bulls High School, riportata nell’articolo di Dian Schaffhauser (2011), “The Backwards Class”, The Journal, 2/2/2011 http://thejournal.com/articles/2011/02/02/the-backwards-class.aspx. All’ indirizzo di iTunes http://itunes.apple.com/us/podcast/ap-calculus-ab/id393535229 l’insegnante ha caricato tutte le sue lezioni di Calculus AB. Le lezioni, possono esser viste, scaricate, condivise su blog (attraverso il link apposito), su Facebook e su Twitter: il tutto gratuitamente... Gli studenti ( o chiunque sia interessato ai suoi Vodcast ) può anche abbonarsi al suo servizio e ricevere automaticamente notifica delle nuove lezioni. In parallelo tutte le sue lezioni sono anche salvate sul sito Screenscast: http://www.screencast.com/users/Ms.Roshan/folders/AP%20Calculus%20AB 14 http://www.youtube.com/ 15 http://www.teachertube.com/ 16 VuSafe è un sito, ancora in beta, su cui si possono trovare, organizzare, guardare video in un ambiente protetto (occorre una password per accedere) e senza pubblicità. Gli insegnanti cercano su Vusafe (o direttamente su YouTube) i video educativi che possono interessarli. Possono quindi “taggarli” per contenuto e livello di scuola e caricarli sulla pagina personale di Vusafe. Il sistema genera in automatico un link alla pagina che può essere consegnato agli studenti, consentendo loro di visionarlo. 17 Tra le criticità ricordiamo: - il primo, più banale, il fatto che gli studenti non guardino il video. Per ovviare a questo inconveniente alcuni insegnanti suggeriscono di dedicare i primi minuti della lezione a scuola 6 ad una breve “verifica” casuale ponendo domande agli studenti sui contenuti del Vodcast oppure inserendo una parola segreta all’interno del video da riferire il giorno dopo, a scuola. - il pericolo che la loro visione del Vodcast sia affrettata e superficiale. Proprio per questo ad inizio anno gli insegnanti dedicano qualche ora alla visione di una lezione, per insegnare agli studenti come utilizzare al meglio i Vodcast, : prendendo appunti, alternando la visione con momenti di pausa (al fine di rivedere gli aspetti meno chiari ), etc… - difficoltà tecnologiche derivanti dal fatto che non tutti gli studenti a casa dispongono di accessi Internet veloci o neppure alcuna connessione - i tempi di preparazione dei Vodcast: in media, per un lezione di 30 minuti, mezz’ora viene impiegata per la registrazione del Vodcast ed ulteriori 45 - 60 minuti occorrono per l’editing. E’ tuttavia evidente come, trattandosi di materiale digitale, riutilizzabile, i tempi si possano ammortizzare con i successivi riutilizzi del materiale. 7