cittadini dell`Unione - Dipartimento Politiche Europee
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cittadini dell`Unione - Dipartimento Politiche Europee
L’UFFICIO PER LA CITTADINANZA EUROPEA L’Ufficio per la Cittadinanza europea del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, provvede, in conformità alla disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni e in raccordo con gli altri uffici del Dipartimento, ad assicurare l'informazione diffusa sulle politiche comunitarie e sulle attività dell'Unione Europea nonché sulle iniziative promosse in tali ambiti dal Dipartimento, con particolare riferimento a quelle più direttamente rivolte alla tutela dei diritti dei cittadini dell’Unione Europea. > > www.politichecomunitarie.it www.vivieuropa.it L’UNIONE EUROPEA AL SERVIZIO DEI CITTADINI Una delle caratteristiche principali dell’Unione europea (UE) è data dall’importanza che essa conferisce ai cittadini. Infatti, di norma, nell’ambito delle organizzazioni internazionali, sono solo gli Stati membri a poter prendere parte alle decisioni. Nell’ambito dell’Unione europea, invece, i cittadini degli Stati membri possono partecipare all’elaborazione delle norme adottate dalle istituzioni europee votando i loro deputati al Parlamento europeo. Essi sono inoltre i principali beneficiari delle politiche europee. La centralità del ruolo affidato agli uomini e alle donne degli Stati membri ha portato, nel corso del processo di integrazione europea, a riconoscere espressamente l’esistenza di una comune cittadinanza europea. > http://www.vivieuropa.it/essere-cittadini-europei/ 1 DEFINIZIONE DELLA CITTADINANZA DELL’UNIONE E' cittadino/a dell'Unione qualsiasi persona fisica che sia cittadino/a di uno Stato membro. Si può affermare, infatti, che la cittadinanza europea discende automaticamente dalla cittadinanza nazionale di un Paese membro, in quanto non richiede un'autonoma attribuzione. Questo è il motivo per il quale essa è complementare alla cittadinanza nazionale degli Stati membri e non la sostituisce. L’essere cittadino dell'Unione comporta un insieme di diritti e doveri che si aggiungono a quelli connessi allo status di cittadino di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione è stata istituita dal Trattato sull’Unione europea (TUE), firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1° novembre 1993. Essa è disciplinata dagli articoli 20-25, nella seconda parte del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). > http://eur-lex.europa.eu/it/treaties/index.htm OBIETTIVI L’attribuzione della cittadinanza dell’Unione vuole promuovere tra i cittadini degli Stati membri la partecipazione democratica al processo decisionale, una coscienza politica europea e un’identità comune. La cittadinanza dell'Unione designa un rapporto caratterizzato da diritti, doveri e partecipazione politica del cittadino, tra quest'ultimo e l'Unione europea. In tal modo, si intende eliminare la discrepanza tra il sempre maggiore impatto delle misure comunitarie sui cittadini dell’Unione e la dimensione quasi esclusivamente nazionale dell'attribuzione di diritti e doveri e della partecipazione al processo democratico. Quinta Relazione della Commissione europea sulla cittadinanza dell'Unione (1º maggio 2004 – 30 giugno 2007) Adottata il 15 febbraio 2008 dalla Commissione europea, questa Relazione valuta l’applicazione dei diritti riconosciuti ai cittadini dell’Unione nel periodo 2004-2007. La Relazione osserva che sempre più cittadini studiano, si sposano, vivono o lavorano in uno 2 stato membro che non è il loro. Nonostante questo dato positivo la Commissione intende migliorare gli strumenti finalizzati ad informare i cittadini dei loro diritti, affinché ne possono trarre al meglio tutti i vantaggi. > http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52008DC0085:IT:HTML I DIRITTI DELLA CITTADINANZA DELL’UNIONE NELL’ANNO EUROPEO DELLA CREATIVITÀ E DELL’INNOVAZIONE Lo status di cittadino dell'Unione comporta: 1. Il diritto alla libera circolazione e il diritto di soggiorno sul territorio degli Stati membri; 2. Il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni al Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro di residenza, alle stesse condizioni previste per i cittadini di questo Stato; 3. Il diritto di beneficiare sul territorio di uno Stato terzo (Stato non appartenente all'UE) della protezione diplomatica delle autorità diplomatiche o consolari di un altro Stato membro, qualora il suo Stato di origine non vi fosse rappresentato, nella stessa misura in cui viene concessa ai cittadini dello Stato membro in questione; 4. Il diritto di scrivere alle istituzioni o agli organi dell’Unione in una delle lingue degli Stati membri; 5. Il diritto di petizione al Parlamento europeo; 6. Il diritto di sporgere denuncia al Mediatore designato dal Parlamento europeo per segnalare casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni e degli organi comunitari ad esclusione degli organi giurisdizionali. ¾ La cittadinanza europea assume un carattere rilevante in virtù degli obiettivi sanciti dall’Anno europeo della creatività e dell’innovazione. Tale programma è finalizzato alla 3 promozione della creatività attraverso l’apprendimento permanente in quanto motore dell’innovazione e fondamento per lo sviluppo delle competenze personali, professionali, imprenditoriali e sociali. Tra i diritti suddetti, alcuni, in particolare, svolgono un ruolo fondamentale nello svolgimento dei suddetti obiettivi. 1. Il diritto alla libera circolazione ed il diritto di soggiorno sul territorio degli Stati membri La libertà di circolazione dei cittadini nel territorio degli Stati membri assume un importanza particolare in tale contesto, in quanto accresce il senso di appartenere ad una collettività e di condividere lo stesso destino e una coscienza comune. A questi obiettivi concorrono anche i programmi di istruzione e formazione dell’Unione europea. Come anche dichiarato dalla Commissione “l’innovazione deve potersi fondare su un solido sistema di istruzione, che promuova il talento e la creatività fin dalla più giovane età”. La libertà di circolazione negli Stati dell’Unione è strumento non solo di accrescimento culturale ma anche occasione di innovazione per le imprese. Il mercato unico è, infatti, una delle principali realizzazioni dell'Unione europea. L’Anno europeo della creatività e dell’innovazione vuole essere un’occasione per sensibilizzare i cittadini dell’Unione all’importanza della creatività e dello spirito imprenditoriale sia per lo sviluppo personale che per la crescita economica e l’occupazione. In questo senso, la libera circolazione dei capitali, delle merci e dei servizi possono essere terreno per l’espressione della capacità di innovazione dei cittadini dell’Unione. Cogliere le opportunità che il Mercato Unico costituisce un importante spunto per lo sviluppo e migliora la progettazione di prodotti e servizi nuovi o più competitivi. La libertà di circolazione dei cittadini europei si sostanzia nel diritto alla libera circolazione e nel diritto di soggiorno. Il primo diritto consiste nella libertà di lasciare lo Stato membro di origine e di entrare in un altro Stato membro. Il diritto di soggiorno, invece, consiste nel diritto di stabilirsi nel territorio di un altro Stato membro. Le formalità che possono essere richieste al cittadino dell’Unione per la regolarizzazione del suo soggiorno in uno Stato membro possono essere diverse a seconda del periodo in questione. Se si tratta di un soggiorno inferiore a tre mesi, la sola formalità richiesta consiste nel possesso di una carta d’identità o di un passaporto in corso di validità. Nel caso, invece, di un soggiorno superiore ai tre mesi, al cittadino è richiesto di esercitare 4 un’attività lavorativa nello Stato membro ospitante oppure deve provare di disporre di un’assicurazione malattia e di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dell’assistenza sociale di detto Stato. E’ possibile, inoltre, che tali diritti siano estesi ai familiari del cittadino europeo indipendentemente dalla loro nazionalità. In alcuni casi, tuttavia, il diritto alla libera circolazione può essere limitato e l’ingresso in un altro Stato membro può essere rifiutato anche se solo per motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza o di sanità pubblica. Tali restrizioni, come ad esempio l’allontanamento, devono essere giustificate. > http://www.vivieuropa.it/essere-cittadini-europei/31/il-diritto-di-circolare-esoggiornare ¾ Le competenze interculturali e interpersonali che il cittadino ha modo di accrescere e approfondire sono essenziali affinché possa disporre degli strumenti necessari per partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e professionale dell’Unione. Una cittadinanza attiva significa, dunque, essere uno stimolo alla creatività e la capacità di innovazione. Attraverso il diritto di voto, tramite possibilità di corrispondere con le istituzioni comunitarie o la facoltà di presentare petizioni al Parlamento europeo o denunce al Mediatore, i cittadini prendono parte attivamente alla vita civica dell’Unione. 2. Il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e comunali nello Stato di residenza L’attribuzione della cittadinanza comprende il diritto di elettorato attivo e passivo per le Istituzioni attraverso le quali i cittadini esprimono, a diversi livelli, la loro volontà politica. Pertanto, il diritto di voto e di eleggibilità per il cittadino europeo consiste nel diritto di concorrere attivamente e passivamente, alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali dello Stato membro di residenza. Tuttavia, la nozione di “elezioni comunali” non ha lo stesso significato in tutti gli Stati membri ed è proprio per questo che essa è stata puntualmente definita nella direttiva n. 94/80/CE del 19 dicembre 1994. Per elezioni comunali si intendono le “elezioni a suffragio universale diretto volte a designare i membri dell’organo 5 rappresentativo dell’ente locale di base” e per l’Italia l’ente locale di base è rappresentato dal Comune e dalla Circoscrizione. Oltre alla cittadinanza dell’Unione, per ottenere il diritto di voto e di eleggibilità nello Stato membro di residenza, sono richiesti ulteriori requisiti come la residenza nello Stato membro del luogo di voto o di candidatura e la conformità alle disposizioni dello Stato di residenza relative al diritto di voto e di eleggibilità ed applicabili ai propri cittadini. L’elettore europeo può scegliere di esercitare il diritto di voto o di candidarsi per le elezioni del Parlamento europeo, nello Stato membro di residenza o in quello di origine ma non è possibile votare più di una volta né essere candidato in più di uno Stato membro nel corso delle stesse elezioni. Infine per essere iscritto nella lista elettorale, l’elettore europeo deve fornire le stesse prove di un elettore nazionale. > http://www.vivieuropa.it/essere-cittadini-europei/32/il-diritto-di-voto-edeleggibilita 3. Il diritto di petizione al Parlamento europeo Il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo è attribuito a qualsiasi cittadino dell’UE e ad ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro. Le petizioni possono essere presentate individualmente o in associazione con altri cittadini. La materia oggetto della petizione deve rientrare nel campo di attività dell’Unione e deve riguardare direttamente chi la scrive. Pertanto, la petizione può consistere in una richiesta personale, un reclamo o un’osservazione riguardo all’applicazione della normativa comunitaria oppure può invitare il Parlamento europeo a pronunciarsi su una determinata questione. I privati che vogliono presentare le loro petizioni al Parlamento europeo, possono indirizzarle direttamente, senza particolari formalità, al Parlamento europeo, al suo Presidente o ad uno dei suoi membri. Devono, comunque, menzionare il nome e cognome, la cittadinanza e il domicilio di ciascuno dei firmatari e devono essere redatte in una delle lingue ufficiali dell’Unione europea. 6 > http://www.vivieuropa.it/essere-cittadini-europei/34/il-diritto-di-presentarepetizioni-denunce-reclami 4. Il diritto di sporgere denuncia al Mediatore europeo Il Mediatore europeo é abilitato a ricevere ed esaminare le denunce riguardanti casi di cattiva amministrazione nell'azione delle Istituzioni o degli organi dell’Unione, ad esclusione della Corte di Giustizia e del Tribunale di primo grado nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali. Per cattiva amministrazione si intendono quei casi nei quali un’amministrazione non opera secondo la legge o non rispetta i principi di buona amministrazione, o viola i diritti umani (es.: irregolarità amministrative, iniquità, discriminazioni, abuso di potere, mancanza di risposta, rifiuto d’informazione, ritardi ingiustificati). Al fine di esaminare se sussistano ipotesi di cattiva amministrazione il Mediatore si avvale del Codice di buona condotta amministrativa, approvato il 6 settembre 2001 dal Parlamento europeo. Nel caso in cui accerti un caso di cattiva amministrazione, il Mediatore ne investe l’istituzione interessata, che dispone di tre mesi per rispondere alle contestazioni. All’esito della procedura, il Mediatore trasmette una relazione al Parlamento europeo e all’istituzione interessata, informando il denunciante del risultato dell’indagine. Il diritto di adire il Mediatore spetta, oltre che ai cittadini europei, a qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro . > http://www.ombudsman.europa.eu/atyourservice/home.faces;jsessionid=E72418 8C36459DEDE6431A19B1691EA9 LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE L’11 dicembre 2000 a Nizza il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno proclamato solennemente la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Si ricorda, inoltre, che la Carta è stata nuovamente proclamata il 12 dicembre 2007 dai presidenti della Commissione, del Parlamento e del Consiglio, a Strasburgo nell’aula del 7 Parlamento europeo, nella versione approvata dalla Conferenza intergovernativa del 2004. Il Trattato di Lisbona conferirà valore giuridico alla Carta. Quest’ultima copre l'insieme dei diritti politici, sociali, civili ed economici garantiti dall'Unione Europea ai suoi cittadini. per quanto riguarda più propriamente i diritti della cittadinanza europea. La Carta riprende i diritti menzionati nell’articolo 20 del TFUE e vi aggiunge: 1. Il diritto ad una buona amministrazione 2. Il diritto d’accesso ai documenti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione. > > http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf http://www.vivieuropa.it/essere-cittadini-europei/242/essere-cittadini-europei I PROGRAMMI EUROPEI PER I CITTADINI > Diritti fondamentali per i cittadini (2007-2013) Con tale programma, la Commissione europea sostiene lo sviluppo di una società europea basata sul rispetto dei diritti fondamentali. Gli obiettivi principali del programma sono il rafforzamento della società civile, la lotta contro il razzismo e la xenofobia, la promozione del dialogo interreligioso ed il rafforzamento dello scambio di informazioni tra le autorità giudiziarie e amministrative. Al fine della realizzazione dei suddetti obiettivi sono state previste varie misure che consistono in azioni specifiche della Commissione ed in progetti che coinvolgono direttamente anche la società civile come le organizzazioni non governative, le università e gli istituti di ricerca. > > > http://ec.europa.eu/justice_home/funding/intro/funding_intro_en.htm http://db.formez.it/ProgrammiComunitari.nsf/ab8831ca4550bd3cc12569650025 2e1c/380280bb98a0eac4c1257035004fbfbd?OpenDocument Europa per i cittadini (2007-2013) 8 Il programma “Europa per i cittadini” della Commissione europea ha lo scopo di promuovere la cittadinanza europea attiva coinvolgendo i cittadini nel processo di integrazione, al fine di accrescere il senso di identità europea. Le azioni previste da tale programma sono : Azione I “Cittadini attivi per l’Europa”. Tale azione offre attività di gemellaggio di città e progetti al fine di promuovere il confronto ed il dialogo sulle questioni europee. Azione II “Una società civile attiva per l’Europa”. Con questa azione il programma intende sostenere le attività di ricerca e di studio delle organizzazioni della società civile a livello locale regionale e nazionale. Azione III “Insieme per l’Europa”. Si tratta di un’azione dedicata agli eventi di grande visibilità, ai sondaggi di opinione e agli strumenti di informazione. Azione IV “Memoria europea attiva”. Tale azione mira alla protezione dei principali siti ed archivi che commemorano le vittime degli stermini e delle deportazioni di massa avvenute nel continente europeo. > > > http://ec.europa.eu/citizenship/programme-actions/doc18_en.htm http://db.formez.it/ProgrammiComunitari.nsf/0d401ff29e9298bdc12569650025 2e17/6f3e75dc2e786914c1256f41004ca535?OpenDocument Programmi dell’UE per l’apprendimento permanente: stime per il periodo di programmazione 2007-13 I programmi dell’UE che promuovono scambi, permettono agli studenti di andare all'estero, di partecipare ad attività scolastiche transnazionali e di imparare nuove lingue. Tali programmi contribuiscono alla formazione di un solido sistema di istruzione, promuovendo il talento e la creatività. Settore Titolo del Obiettivi programma UE 9 Istruzione scolastica Comenius Partecipazione del 5% di allievi di istituti scolastici dell'Unione europea ad attività educative comuni. Istruzione superiore Erasmus A tre milioni di studenti è offerta la possibilità di studiare in università straniere. Formazione professionale Leonardo da Ogni anno 80 000 persone partecipano Vinci a tirocini in imprese o centri di formazione di un altro paese europeo. Istruzione degli adulti Grundtvig Ogni anno 7 000 persone hanno la possibilità di partecipare ad attività educative all'estero. Studi sull'integrazione europea Azione Jean Sostegno alla ricerca e all'insegnamento Monnet universitario sull'integrazione europea. http://www.vivieuropa.it/studiare/?c=Istruzione-e-formazionecontinua > Diritti dei cittadini Il programma “Diritti dei cittadini” dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) è stato inserito nel Work Programme 2009 della suddetta agenzia. Il programma mira alla realizzazione di tre obiettivi principali: La raccolta e diffusione di dati comparabili ed oggettivi nel settore della cittadinanza. La promozione della partecipazione dei cittadini dell’Unione nei processo democratico. Il rafforzamento del coinvolgimento nel processo democratico di alcuni gruppi di persone come gli anziani, i disabili, i senza tetto e gli analfabeti. Al fine di raggiungere i suddetti obiettivi, l’Agenzia pubblicherà sul sito www.fra.europa.eu i dati delle ricerche e organizzerà insieme con i rappresentanti 10 delle istituzioni comunitarie, del Consiglio d’Europa e degli Stati membri diversi incontri finalizzati alla condivisione delle buone pratiche del settore. > http://fra.europa.eu/fraWebsite/home/home_en.htm 11