E – NEWSLETTER… la newsletter dell`Energia!

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E – NEWSLETTER… la newsletter dell`Energia!
AESS Newsletter
Numero 4 – Giugno 2005
E – NEWSLETTER…
la newsletter dell’Energia!
N. 4 – Giugno 05
INDICE
In Regione
Bandi/1
IN EMILIA ROMAGNA IL PROGRAMMA EUROPEO “ENERCY’ REGIO” PER IL RISPARMIO
ENERGETICO E LE FONTI RINNOVABILI
Rinnovabili
PROGETTO “CONDOMINIO FOTOVOLTAICO”
Bandi/2
IN PROVINCIA DI MODENA DOPPIO BANDO PER IL RISPARMIO ENERGETICO E IL SOLARE
TERMICO
In Italia
Normativa/1
EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI, UNA BOZZA DI DECRETO CHE FA DISCUTERE
Normativa/2
NUOVO DECRETO ANCHE SUI BIOCOMBUSTIBILI
Policy
DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE 30 MILIONI PER PROGETTI DI MICRO-COGENERAZIONE
DIFFUSA
In Europa - nel Mondo
Biomasse
LA GRAN BRETAGNA "VARA" LA PRIMA CENTRALE ELETTRICA A ERBA…
Eolico/1
…E PREPARA LA CENTRALE EOLICA OFF-SHORE PIU’ GRANDE DEL MONDO
Eolico/2
RICERCA DANESE: GLI UCCELLI IMPARANO A EVITARE GLI IMPATTI CON GLI
AEROGENERATORI
Curiosità
IL GIAPPONE IN MANICHE DI CAMICIA PER RISPARMIARE ENERGIA
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Numero 4 – Giugno 2005
Nuove tecnologie
IL MOTORE A VORTICE ATMOSFERICO
In Regione
Bandi/1
IN EMILIA ROMAGNA IL PROGRAMMA EUROPEO “ENERCY’ REGIO” PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE
FONTI RINNOVABILI
Incrementare l’efficienza energetica, il risparmio e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Il tutto con un lavoro
di partnership tra regioni europee per favorire lo scambio di informazioni e lo sviluppo di buone pratiche.
Sono questi in sintesi gli obiettivi di "enercy´regio", il programma di azione europeo nell’ambito di
Interreg III C RFO, aperto dal 13 giugno al 12 agosto 2005 per le imprese pubbliche e private che intendono
inviare le proprie proposte. Tre i filoni del programma previsti nel bando. Il primo, Politica energetica
locale, coinvolge soprattutto le amministrazioni locali con l’introduzione dell’European energy award e lo
sviluppo di azioni pilota. Il secondo filone, Imprenditoria e occupazione locale, si propone di delineare
schemi di intervento per la riduzione dei costi energetici e di promuovere azioni di protezione ambientale
a favore delle piccole e medie imprese.
Il terzo filone, Azioni amministrative, è indirizzato allo sviluppo di moduli formativi per le pubbliche
amministrazioni sui temi dello sviluppo sostenibile locale, della pianificazione energetica del territorio,
dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, dell’energia e della mobilità nelle città.
A questo primo invito a presentare proposte possono partecipare gli enti locali, i privati, le aziende, le
camere di commercio, le università, le imprese e le organizzazioni sociali solo se in partnership con
organizzazioni appartenenti alle altre regioni europee coinvolte nel programma.
Il testo del bando
http://www.regione.emiliaromagna.it/wcm/ERMES/notizie/sezioni_notizie/la_regione_per/enercyregio/callforproposal.pdf
enercy’ regio
http://www.enercyregio.net/index.php
(Fonte: regione Emilia-Romagna)
Rinnovabili
PROGETTO “CONDOMINIO FOTOVOLTAICO”
E’ stato presentato nei giorni scorsi a Massa Lombarda (Ra) il progetto “Condominio Fotovoltaico”, un
nuovo sistema di gestione dell´energia elettrica prodotta tramite tecnologia fotovoltaica, sviluppato dal
Dipartimento di Chimica industriale e dei materiali dell´Università di Bologna con finanziamenti del Fondo
Sociale Europeo finalizzati alla creazione di imprese innovative e tecnologicamente avanzate.
Nel concreto il progetto, che vedrà la costituzione del Consorzio del Condominio Fotovoltaico, a cui
parteciperanno undici Amministrazioni Comunali dell´Emilia-Romagna, ha come obiettivo la realizzazione
di impianti fotovoltaici di medio-grande dimensione che consentiranno un risparmio economico per kWp
installato di circa il 30% rispetto ai comuni impianti di piccola taglia. Si sfrutteranno gli incentivi
economici previsti per le energie rinnovabili ma anche le superfici migliori, i tetti dei capannoni industriali
per esempio, che attualmente costituiscono coperture non valorizzate facilmente accessibili e situate in
aree ad elevato impatto ambientale. I manufatti realizzati verranno poi suddivisi in quote di utenza in
modo che ogni cittadino/utente possa acquistarne una parte, divenendo egli stesso produttore di una
quantità di energia stimabile in quella consumata annualmente.
(redazione AESS)
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Bandi/2
IN PROVINCIA DI MODENA DOPPIO BANDO PER IL RISPARMIO ENERGETICO E IL SOLARE TERMICO
In attuazione degli obiettivi individuati dal “Piano d’Azione per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile”
(PAESS), la Provincia di Modena ha emesso contemporaneamente due bandi di incentivazione finanziaria
all’installazione di caldaie ad alta efficienza energetica, classificate a quattro stelle secondo i requisiti
stabiliti dalla Direttiva Europea 92/42/CEE, e impianti solari termici a collettori piani con vetro o
sottovuoto o con collettore e accumulo integrati. Per presentare domanda c’è tempo dall’1 al 15 Luglio
per gli impianti di tipo domestico (con potenza al focolare inferiore a 35 kW), dall’1 al 30 Luglio per gli
impianti di tipo centralizzato (potenza al focolare superiore o uguale a 35 kW) e dall’1 Luglio al 6 Agosto
per impianti solari termici.
Tutte le informazioni e la documentazione
http://www.provincia.modena.it/sportello_online/index.asp?cod_servizio=1&cod_sportello=6#27
(redazione AESS)
In Italia
Normativa/1
EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI, UNA BOZZA DI DECRETO CHE FA DISCUTERE
Entro il 9 luglio le competenti Commissioni di Camera e Senato dovranno esprimere un parere sulla bozza
di Decreto licenziata dal Governo per recepire la direttiva europea n. 2002/91 riguardo l’efficienza
energetica degli edifici.
Le principali novità introdotte dal provvedimento sono: introduzione di un certificato di efficienza
energetica che dovrà corredare la 'carta di identità’ degli immobili offerti sul mercato, maggiore
attenzione ai materiali impiegati e introduzione di criteri innovativi per l'installazione di sistemi di
condizionamento dell'aria e impianti di illuminazione.
A questo scopo gli edifici dovranno essere classificati in nove categorie (abitazioni monofamiliari di
diverso tipo; condomini di appartamenti; uffici; scuole; ospedali; alberghi e ristoranti; impianti sportivi;
esercizi commerciali; altri tipi di fabbricati) in modo da poter calcolare il rendimento energetico
considerando tutte le componenti che contribuiscono ai consumi. Dai materiali di costruzione ai sistemi di
riscaldamento e di produzione dell'acqua calda sanitaria, agli impianti di condizionamento dell'aria, ai
sistemi di ventilazione, impianti di illuminazione, posizione e orientamento delle unità residenziali,
presenza di pannelli solari, introduzione di sistemi di cogenerazione dell'elettricità e di riscaldamento a
distanza.
Tutto bene dunque? Non proprio. La bozza viene considerata deludente da molti esperti del settore per il
poco coraggio che dimostra e l’eccessiva attenzione alla tutela dello status quo. L’ ANIT, associazione
Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico, ad esempio, fa notare che gli interventi sugli edifici
esistenti sono stati esclusi dall’ambito di applicazione della legge, come pure è stato escluso l’obbligo
della certificazione energetica degli edifici esistenti persino nei casi di compravendita di edifici pubblici. I
limiti imposti per le trasmittanze termiche delle strutture appaiono inoltre veramente blandi, molto meno
severi degli altri Paesi mediterranei. Con l’aggravante del cosiddetto “Bonus”, ovverosia la possibilità di
aumentarne ulteriormente i valori nel caso si riducano del 30% quelli delle finestre. E’ un meccanismo che
consentirà di continuare a costruire, ad esempio, edifici interamente in vetro, altamente inefficienti
energeticamente. Nulla è poi previsto sul fronte della ventilazione meccanica controllata negli edifici di
nuova costruzione il cui obbligo, auspicato, è stato completamente eluso.
Occorre ricordare però che il decreto del governo, una volta emesso, sarà da considerarsi transitorio.
Nell’attesa che le regioni legiferino in materia.
Il testo della bozza (dal sito ANIT)
http://www.anit.it/PDF/NORMATIVA/Doc.%20n.%20500%20-.pdf
(redazione AESS)
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Normativa/2
NUOVO DECRETO ANCHE SUI BIOCOMBUSTIBILI
Mentre Itabia (Italian Biomass Association) fornisce i dati sui consumi italiani di biocarburanti, che dal
2001 al 2004 sono raddoppiati, con gli oli di colza e di girasole in testa alla classifica, il Consiglio dei
Ministri del 27 maggio scorso ha approvato un decreto legislativo per l'attuazione della direttiva
2003/30/Ce sulla promozione dell'uso dei biocarburanti. La direttiva prevede che entro il 31 dicembre di
quest'anno una percentuale di carburanti rinnovabili, pari al 2% calcolato sulla base del tenore energetico
di tutta la benzina e del diesel per trasporti immessi sul mercato, sia utilizzata come miscela all’interno
dei prodotti petroliferi ad uso trazione. La percentuale dovrà poi crescere fino a 5,75% entro il 31
dicembre 2010. Positivi i commenti della Coldiretti secondo la quale "con il biodiesel ottenuto da
coltivazioni come colza e girasole è possibile ridurre dell'80 per cento le emissioni di idrocarburi e
policiclici aromatici e del 50 per cento quelli di particolato e polveri sottili, principali responsabili dello
smog in città, ma anche di uscire da una situazione di crisi ricorrente determinata dal caro petrolio".
Sul territorio nazionale sono attivi sette impianti di produzione. ''Ma le potenzialità dell'offerta nazionale ha osservato Itabia - potrebbero più che raddoppiare nel medio periodo, se venisse tolto il limite del
contingente defiscalizzato a 300.000 tonnellate l'anno. La geografia degli impianti in funzione per la
produzione di energia elettrica da biomasse annovera un totale di 35 impianti in Italia, di cui 20 al Nord, 4
al centro e 11 al Sud.
(Fonte: e-gazette)
Policy
DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE 30 MILIONI PER PROGETTI DI MICRO-COGENERAZIONE DIFFUSA
Trenta milioni di euro per la realizzazione di progetti pilota di cogenerazione a rapida cantierabilità. E’
quanto prevede un decreto del Ministero dell'ambiente di concerto con i dicasteri dell'economia e delle
attività produttive.
Saranno ammessi al finanziamento i progetti di cogenerazione diffusa ad alto rendimento, quella
realizzata cioè con unità di cogenerazione con una capacità installata inferiore a 5 Mwe, con priorità per
gli interventi che prevedono l'utilizzo del calore per la produzione energetica del freddo e l'utilizzo di
unità di piccola o micro generazione, quella realizzata con una capacità installata inferiore a 1 Mwe. Sono
definiti prioritari gli interventi a favore di edifici pubblici o destinati a servizi di pubblica utilità; quelli del
settore sanitario; quelli del settore sportivo, quelli del comparto agro forestale e della grande
distribuzione. I progetti potranno essere presentati da esco, agenzie locali per il risparmio energetico,
soggetti proprietari o gestori sul territorio nazionale di almeno 10 immobili di servizio e pubblica utilità,
amministrazioni ed enti pubblici, incluse le associazioni di comuni e comunità montane, imprese agricole
e forestali e dovranno essere realizzabili al massimo entro sei mesi dalla comunicazione dell'ammissibilità
al finanziamento.
Il testo del Decreto
http://www.ambiente.it/impresa/legislazione/leggi/2004/dm3-11-2004-2.htm
(Fonte: Ministero dell’Ambiente)
In Europa - nel Mondo
Biomasse
LA GRAN BRETAGNA "VARA" LA PRIMA CENTRALE ELETTRICA A ERBA…
Arriva dall'Inghilterra la prima centrale elettrica ad erba. L'impianto che sorgerà nello Staffordshire sarà
rifornito di erba da 170 agricoltori, producendo una potenza di due megawatt. Essa rifornirà di corrente
duemila nuclei familiari.
Il costo della centrale è previsto in sei milioni e mezzo di sterline (9,45 milioni di euro) e l'impianto, stima
la sua direttrice, Amandra Gray, ''e' di primaria importanza per l'industria rurale''. L'energia prodotta da
biomassa, inoltre, costituisce una valida alternativa all'energia completamente pulita prodotta dalle
centrali eoliche, ha aggiunto. Ma non si tratterà di erba qualsiasi, bensì della cosiddetta ''erba
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dell'elefante'' o ''napier'', un cereale che cresce spontaneo nelle savane africane e che, raccolto e seccato,
produce un calore tale da alimentare una piccola unità di cogenerazione, cioè' una centrale che produce
calore ed elettricità insieme. Il risparmio in materia di emissione nocive di questa innovativa fonte
energetica è evidente: lavorando 8.000 ore all'anno, la centrale ad erba dello Staffordshire produrrà ogni
ora una tonnellata di ossido di carbonio in meno di una centrale a combustibile fossile.
(Fonte: e-gazette)
Eolico/1
…E PREPARA LA CENTRALE EOLICA OFF-SHORE PIU’ GRANDE DEL MONDO
Secondo una notizia diffusa dal quotidiano britannico "The Independent", entro il 2011 sarà costruita
davanti alla foce del Tamigi una centrale eolica da 1000 MW, la più grande del mondo, in grado di
soddisfare la domanda energetica di un quarto delle abitazioni di Londra.
La wind farm dovrebbe situarsi su un'area complessiva di 254 chilometri quadrati al largo delle coste del
Kent e sarebbe costituita di 270 turbine dell'altezza di 100 metri. Costo dell'investimento: 2,1 miliardi di
euro, assicurati dal consorzio London Array Ltd.
Inevitabili le critiche. Tra gli oppositori il Porto di Londra, che ritiene la gigantesca struttura un pericolo
per le navi e la Società Reale Britannica per la Protezione degli Uccelli (Rspb), per l'impatto che una
centrale eolica di tali dimensioni potrebbe avere sulle popolazioni di uccelli marini. Ma altre associazioni
ambientaliste sembrano invece sostenere il progetto. Secondo Friends of the Earth, "Progetti come quello
della centrale eolica London Array sono esattamente le vie di sviluppo che dovrebbero essere intraprese
urgentemente e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’emissione di anidride
carbonica".
Un portavoce del consorzio ha assicurato che la centrale sarà posizionata a debita distanza dalla costa,
quindi non visibile a occhio nudo. Attualmente in Gran Bretagna sono in funzione due centrali eoliche offshore, una a North Hoyle, sulla costa Rhyl nel nord del Galles, e una a Scroby Sands, nei pressi del Great
Yarmouth.
L’articolo (a pagamento)
http://news.independent.co.uk/uk/environment/story.jsp?story=645094
(redazione AESS)
Eolico/2
RICERCA DANESE: GLI UCCELLI IMPARANO A EVITARE GLI IMPATTI CON GLI AEROGENERATORI
Secondo uno studio condotto da due ricercatori danesi, Mark Desholm e Johnny Kahlert del National
Environmental Research Institute, la minaccia che rappresentano gli aerogeneratori per gli uccelli
migratori è stata sopravvalutata. Dal 1999 Desholm e Kahlert stanno studiando l'impatto dell'eolico offshore per gli uccelli migratori in uno dei parchi più grandi d'Europa, quello di Nysted nel Mar Baltico, dove
sono in funzione, dal 2003, 72 aerogeneratori alti 70 metri.
Lo studio si è avvalso di un sistema di radar montato su una torre alta 8 metri e fissata al fondale marino.
Dopo sei anni di osservazioni Desholm ha scoperto che gli uccelli evitano le aree considerate pericolose e
la loro rotta si è spostata ai confini del parco eolico.
La Società Reale Britannica per la Protezione degli Uccelli (RSPB), maggiore organizzazione ornitologica
del mondo, ha ammesso che le conclusioni dello studio confermano il fatto che attorno alla minaccia
eolica sugli uccelli si è creato un fuoco più grande di quella che in realtà è la questione.
(Fonte: Ecosportello)
Curiosità
IL GIAPPONE IN MANICHE DI CAMICIA PER RISPARMIARE ENERGIA
Primo ministro Junichiro Koizumi in testa, il Giappone dei ministeri e dei parlamentari, è in maniche di
camicia, senza le tradizionali giacca e cravatta, per risparmiare energia e contribuire a combattere
l'effetto serra.
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Numero 4 – Giugno 2005
“Cool biz”, è il nome del blitz ambientalista del governo, che si estenderà dal primo giugno al 30
settembre di ogni anno. ''Guardate come si sta bene cosi'. Mi sembra di essere a Okinawa, nel piu'
profondo sud dove fa molto caldo, ma la gente si adegua vestendo leggero. Mi auguro che tutti, anche nel
settore privato, seguano questo esempi” ha commentato Koizumi nel raggiungere con una casacca blu
chiara di lino, quasi da spiaggia, il suo ufficio nella residenza ufficiale al centro di Tokyo.
Secondo il Premier il 'cool biz' consentirà di innalzare di qualche grado la temperatura dei condizionatori
d'aria, riducendo i consumi di energia elettrica e contribuendo quindi a limitare le emissioni di gas serra. E
i grandi magazzini di Tokyo hanno lanciato la moda 'Cool biz', con camicie che assicurano, '' fanno fare
bella figura anche senza cravatta”.
Secondo l'associazione nazionale dei cravattai invece questa campagna sta creando un'immagine negativa
tra la popolazione di questo tradizionale capo di abbigliamento, e il provvedimento cade in un momento
particolarmente delicato, cioè la “Festa del Papà” occasione in cui si registra un picco delle vendite di
cravatte.
(Fonte: e-gazette)
Nuove tecnologie
IL MOTORE A VORTICE ATMOSFERICO
Controllare il fenomeno naturale di creazione dei vortici e sfruttarlo per produrre energia elettrica. E’
quanto propone il Motore a Vortice Atmosferico o Atmosferic Vortex Engine (AVE).
Il “camino solare” è un metodo alternativo di sfruttamento dell’energia del sole che ha già dato prova di
funzionare. Consiste in un condotto cilindrico molto alto circondato da collettori solari. Questi ultimi
riscaldano l'aria vicino alla superficie e la convogliano alla base del camino, facendola prima passare
attraverso turbina. La continuità del flusso viene assicurata dal moto di risalita dell’aria all’interno della
ciminiera. Il camino solare di Manzanares, costruito in Spagna negli anni 80, ha funzionato per sette anni
con un picco di uscita di 50 kW di potenza.
Il sistema AVE ha le stesse basi termodinamiche del camino solare. Le principali differenze consistono
nella sostituzione del tubo fisico del camino con la forza centripeta applicata al fluido aeriforme e nello
strato di contorno atmosferico che funge da collettore solare. Un Motore a Vortice Atmosferico può avere
un'efficienza molto più alta rispetto al camino solare tradizionale perché può estendersi per altezze molto
superiori a quelle di un camino fisico.
AVE consiste in un asse cilindrico verticale aperto alla sommità e con gli ingressi tangenziali dell’aria posti
attorno alla base. La fonte di calore per innescare il processo può essere il contenuto termico naturale del
fluido o calore industriale di scarto che può essere trasferito all’aria mediante una torre di
raffreddamento situata a monte del cilindro
L'energia elettrica sarebbe prodotta in turbine situate a monte degli ingressi tangenziali del fluido
nell’arena di vortice. L'intensità del processo sarebbe regolata limitando il flusso di aria con valvole di
tiraggio. Il vortice sarebbe interrotto limitando il flusso d'aria ai deflettori con orientamento diretto ed
aprendolo a quelli con orientamento inverso. E sarebbe fatto ripartire riscaldando temporaneamente l'aria
con una fonte di calore quale combustibile o vapore.
Si stima che una centrale elettrica di tipo AVE potrebbe avere una capacità elettrica di 200 MW e
richiederebbe pareti cilindriche alte approssimativamente 100m e con un diametro di 400. Il vortice
convettivo generato potrebbe avere un diametro di 50m alla base e si potrebbe estendere per un’altezza
di 20 km. Tutto attorno alla centrale dovrebbero trovare posto circa 20 turbine da 10 MW cadauna.
(Redazione AESS)
Per approfondimenti (in inglese)
http://www.vortexengine.ca/index.htm
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Numero 4 – Giugno 2005
Per segnalare notizie, inviare comunicati stampa, richiedere di essere inseriti nella lista dei
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[email protected]
Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile
Modena - Via Razzaboni, 80 – Tel. 059407114 / 059407115 – Fax 059407118
e-mail: [email protected]
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