luciano re cecconi

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luciano re cecconi
CUORE BIANCO BLU MAGAZINE
LUCIANO RE CECCONI
di Paolo Lenzi, Presidente Lazio Scacchi e Lazio Family
Paolo Lenzi ha intervistato Maurizio Martucci come
introduzione all`evento del 18 gennaio 2012. Segue il
testo dell`intervista.
“Non scherzo”, Luciano Re Cecconi 35 anni dopo.
Il film censurato e il libro verità. Intervista all`autore
Maurizio Martucci
C`è sempre un tempo per ogni verità. Anche per la
morte assurda di Luciano Re Cecconi, ucciso il 18
Gennaio 1977 da un colpo di pistola sparato in una
gioielleria romana sulla Collina Fleming. Si disse per
colpa di uno scherzo. Ma a 35 anni dalla morte del
biondo centrocampista della Lazio Campione d`Italia
1974, un libro inchiesta riapre il caso, andando alla
ricerca della verità.
Si intitola Non scherzo, Re Cecconi 1977 (Edizioni
Libreria Sportiva Eraclea) ed è scritto da Maurizio
Martucci, autore anche dei libri sulla storia del tifo
laziale, suGabriele Sandri e Vincenzo Paparelli, stelle del
firmamento biancoceleste. L`inchiesta verrà presentata
Mercoledì 18 Gennaio 2012, nel 35° anniversario della
scomparsa di Cecco, in un evento celebrativo promosso
da Lazio Family. Ci sarà anche la prima assoluta del film
censurato L`appello - Il Caso Re Cecconi, prodotto dalla
Rai negli anni `80.
Il Direttore della Biblioteca del Calcio di Piazza della
Libertàe scrittore Maurizio Martuccianticipa l`uscita del
suo ultimo libro, svelando i contenuti del film che finora
nessuno ha mai visto.
Martucci, perché un`inchiesta sulla morte di Luciano Re
Cecconi?
Perché ce n`era bisogno. Una storia strana,
controversa, una morte assurda. Gli anni `70, una Lazio
scomoda, la labile tesi dello scherzo finito in tragedia...
e poi le clamorose rivelazioni di Gigi Martini, amico
fraterno di Cecco, che finora nessuno aveva preso in
considerazione...
Quali rivelazioni?
Martini ha avuto il coraggio e il merito di sollevare per
primo il dubbio, dopo tanti anni di silenzi, dicendo di
non credere affatto alla teoria dello scherzo beffardo.
Al campo di Tor di Quinto chiamavano Re Cecconi `Il
Saggio`: era uno schivo, introverso, non dava
facilmente confidenza, tanto più agli estranei.
Figuriamoci se poteva inscenare un pericolosissimo
scherzo dentro una gioielleria, senza per altro
conoscerne il proprietario, ipotizzando di trovarselo
armato.
Quindi per 35 anni si è parlato d`altro, mentre lo
scherzo non c`è mai stato?
Nel libro ricostruisco minuto dopo minuto la scena del
crimine. Faccio emergere tutte le contraddittorietà
già nel processo, celebrato e chiuso in soli 18 giorni
con l`assoluzione del gioielliere. Ci sono le interviste
a figlio e nipote di Cecco, con diversi passaggi di
giurisprudenza che fanno capire la genesi di questo
particolare caso di cronaca nera...
Che vuoi dire?
Che allora ci si perse nelle nubi degli anni `70, nel
clima d`insicurezza generale degli anni di piombo. Si
trattò solo di un tragico equivoco, drammatico, che
costò la vita ad un calciatore di 28 anni, nel pieno
della sua carriera e nel giro della Nazionale. Nel libro
scrivo che Re Cecconi fu la persona sbagliata, nel
posto sbagliato, al momento sbagliato. Però su di lui,
che non poteva più parlare né difendersi, si giocarono
troppe partite...
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Quali?
… su tutte quella della tutela dei negozianti, di orafi e
gioiellieri, all`epoca prede di scorrazzate da parte di
terroristi e rapinatori. Re Cecconi venne schiacciato
da tensioni sociali esterne, intrise di pregiudizi politici
che, riletti con gli occhi di oggi, fanno impallidire solo
al pensiero di sostenerle...
CUORE BIANCO BLU MAGAZINE
Il film censurato e il libro verità
Qualcuno quindi sbagliò?
Non voglio accusare nessuno. Nel libro non faccio
processi sommari, non sono un giudice ma solo uno
scrittore d`inchiesta. Oggi c`è bisogno di capire e
rileggere serenamente quell`episodio e quel
tormentato periodo storico...
Capitolo film, `L`appello - Il Caso Re Cecconi`,
prodotto dalla RAI
Ci sono Gigi Martini, Pietro Ghedin che stava con Re
Cecconi nella gioielleria, Padre Lisandrini che ne
celebrò il funerale e pure il bonario presidente
Umberto Lenzini, che con Maestrelli e Sbardella
aveva portato Re Cecconi da Foggia a Roma.
Addirittura c`è una parte col Generale Coletta,
attuale responsabile del settore giovanile laziale.
Insomma, è un film pieno di Lazio, l`unico che parla
di un pezzo di storia laziale, stranamente oscurato.
Mai visto da nessuno...
Perché?
Forse perché mette in luce alcune zone grigie che ancora
oggi offuscano la verità sulla morte di Re Cecconi. Cecco
fu una vittima e basta, non un burlone che se l`era
andata a cercare. E non sfidò affatto il destino con un
gioco in stile roulette russa. Aveva tutta una vita
davanti: a casa l`aspettavano una giovane moglie, un
figlio di soli 2 anni e una bimba di appena 6 mesi.
Quell`angelo biondo non ha stuzzicato la morte.
E quindi...
... dopo 35 anni è giunto il momento di fare chiarezza.
Glielo si deve a lui, alla sua famiglia, agli sportivi e alla
gente laziale che ne soffrì la traumatica scomparsa. E lo
si deve pure alla nostra memoria collettiva, in nome
della verità...
Come lega il tuo ultimo libro con questo sceneggiato?
Libro e film corrono di pari passo. Nessuno si è mai
domandato perché questa pellicola è rimasta
censurata per troppi anni. E` uno sceneggiato
prodotto dalla RAI e uscito indenne, nella metà degli
anni `90, da una durissima battaglia legale. Alla fine,
alla censura ha prevalso il diritto di cronaca. Ma
nessuno ha mai trasmesso, né visto il film...
Mercoledì 18 gennaio 2012, Lazio Family organizza
l`evento denominato "Non scherzo, morte assurda di
Luciano Re Cecconi 35 anni dopo". Sarà incentrato sul
libro-verità di Maurizio Martucci, che ha attentamente
rivisitato gli atti del processo al gioielliere che uccise
Cecco e studiato il momento storico in cui l`evento si
colloca. Sarà anche proiettato il film di produzione RAI
intitolato "Il caso Re Cecconi, l`appello", un film inedito
la cui uscita è stata bloccata per anni dall`opposizione
del gioielliere fino alla Cassazione ed ora finalmente
libero di essere edito e visto.
Gli iscritti a Lazio Family sono invitati all`evento che si
terrà nella Sala Cinema dell`ANICA in Roma, viale
Regina Margherita 286 con inizio alle 10.30 del 18
gennaio 2012. Sara gradito l`invio preventivo di
comunicazione di partecipazione, da trasmettere a
[email protected].
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