Corriere.it – 6 Ottobre 2015 - Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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Capelli che cadono: come affrontare
il problema in 10 passi
Èspesso fonte di ansia edisagio: bisogna capirne le cause e, se necessario, individuare con l'aiuto
di un dermatologo o tricologo le terapie giuste. Ecco una guida ragionata e dettagliata sui possibili
disturbi dei capelli redatta con l'aiuto del professar Antonino Di Pietro, direttore scientifico
dell'Istituto Dermoclinico di Milano e della dottoressa Paola Bezzola. dermatologa presso la stessa
struttura
di Laura Cuppini
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Il ciclo di vita del capello
Scheda l di lO )
AVANTI
Ogni giorno ciascuno di noi perde tanti capelli (è normale che ne cadano fino a un
centinaio al dì), ma si tratta del normale ricambio tra vecchi e nuovL In testa ne abbiamo
grossomodo tra i 1oomila e i 140mila, di questi è destinato a cadere ill0-15%(percentuale
che sale fino al30%e oltre in caso di disturbi). Il capello ha un ciclo di vita di circa 3 anni,
con una crescita di 1 centimetro al mese: passati i tre anni, viene "spinto via" dal nuovo pelo
che si forma nello stesso follicolo. Un'eccessiva caduta è spesso fonte di ansia e disagio: è
importante capirne le cause e, se necessario, individuare con l'aiuto di un dermatologo o
tricologo le terapie giuste per risolvere il problema Ecco una guida ragionata e dettagliata
sui possibili disturbi dei capelli redatta con l'aiuto del professor Antonino Di Pietro,
direttore scientifico dell'Istituto Dermoclinico di Milano e della dottoressa Paola Bezzola,
dermatologa presso la stessa struttura.
Cambi di stagione
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Avolte si ha la sensazione di avere i capelli più deboli in determinati periodi dell'anno, per
esempio nel cambio di stagione, ma la stagionalità è un fatto individuale. «Sicuramente il
periodo autunnale è quello più a rischio e una delle cause è l'esposizione al sole durante i
mesi estivi, perché i raggi ultravioletti inducono un'apoptosi (morte cellulare) anche a
livello del follicolo pilifero» spiega il professor Antonino Di Pietro.
AVANTI
Un cardine della femminilità
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AVANTI
La caduta dei capelli è un problema che riguarda circa il SO%delle donne e ben l'So%degli
uomini. Ma il disagio che ne deriva è diverso per i due sessi: le donne soffrono per un
cambiamento dell'aspetto fisico che va a ledere alla base un cardine della femminilità (o
almeno tale è nell'opinione comune), mentre- secondo diversi studi - tre quarti degli
uomini con calvizie da moderata a severa non si crucciano affatto di avere la testa "nuda".
«Nei bambini la caduta è molto più rara, ma se si verifica la causa più frequente è l'alopecia
areata (una malattia che può essere ctrcoscritta e transitoria o avere un andamento cronico
con frequenti ricadute). Se vi sono carenze alimentari o particolari situazioni di stress, i
bambini (come gli adulti) possono avere periodi di caduta più marcata che tendono a
risolversi con la correzione del problema che sta alla base» spiegano Di Pietro e Bezzola.
Il Che cosa fare se cadono (troppo}
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se si è preoccupati per la caduta eccessiva dei capelli la prima cosa da fare è parlarne con il
medico di famiglia, che può prescrivere un esame della funzionalità della tiroide e analisi
del sangue per valutare il livello del ferro. Le cause possono infatti essere disordini
ormonali (ipotiroidismo o ipertiroidismo), anemia o carenza di alcuni oligoelementi. In
altri casi ndisturbo può essere causato da traumi, interventi chirurgici o terapie pesanti
(come la chemio). Escluse queste cause, il secondo passo è rivolgersi a un dermatologo
tricologo, lo specialista che si occupa proprio di malattie dei peli e dei capelli. Ma bisogna
sapere che contro la calvizie non esistono nozioni magiche.
AVANTI
IJ II «telogen effluviom»
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Scheda 5 di lO )
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La caduta può essere dovuta al cosiddetto "telogen effiuvium", una perdita intensa e
generalizzata (fino alZ0-30% del totale dei capelli), spesso estesa all'intero cuoio capelluto,
che colpisce quasi esclusivamente le donne. Spesso è però segulta dalla ricrescita Un caso
tipico è quello del post-parrum.: durante la gravidanza l'aumentata produzione di estrogeni
favorisce l'attività dei follicoli che, dopo il parto, non sono invece più stimolati. Inoltre
durante l'allattamento aumenta la prolattina, un ormone che indebolisce ulteriormente i
capelli. Un altro periodo a rischio è quello della menopausa, per lo squilibrio ormonale che
si viene a creare. Il telogen effiuvium può essere acuto, quando la caduta dei capelli è
improvvisa e concentrata nell'arco di tre mesi, o cronico, se si protrae per un periodo
superiore a sei mesi. Vi sono poi, soprattutto nelle donne, forme di telogen cronico che non
sono semplici periodi di caduta protratta ma vere alterazioni nella dinamica del ciclo del
capello: ne consegue un impoverimento della massa, spesso con accentuazione della
stempiatura Per diagnosticare il telogen ci si sottopone a un esame chiamato tricogramma,
tramite il prevede di capelli, che vengono poi distinti in base alla fase del loro ciclo di vita:
anagen (crescita), catagen (involuzione) e telogen (riposo). Se la percentuale di telogen
supera il 20% si può parlare di telogen effiuvium.
Il L'alopecia areata
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Un'altra possibile causa della caduta è l'alopecia areata, una malattia dovuta a una
disfunzione del sistema immunitario che non riconosce più i follicoli, li considera "nemici"
e dunque li attacca e ne blocca l'attività. Colpisce il 2% della popolazione, uomini e donne.
Nell'alopecia areata c'è la caduta dei capelli (spesso drammatica, nelle fasi attive della
malattia anche oltre il 30% del totale) e a volte anche dei peli di altre parti del corpo (ciglia,
sopracciglia, barba). Può essere a chiazze (con zone prive di capelli o peli), totale (quando la
perdita si manifesta in tutto il cuoio capelluto), universale (se cadono tutti i capelli e i peli
del corpo). Anche in caso di alopecia areata, e nelle forme più gravi, spesso la ricrescita dei
peli può avvenire senza alcun trattamento, in particolare entro un anno dall'inizio della
malattia (percentuale di guarigione tra il34 e il 50%). Come terapia, si può scegliere tra
medicinali che agiscono sulla componente autoimmune dell'alopecia areata (come i
cotticosteroidi) o tra principi attivi che possono favorire la ricrescita di peli e capelli
(minoxidil, antralina). Vi sono anche sostanze che sensibilizzano la cute inducendo rea2ioni
eczematose nell'area trattata (difenciprone, acido squarico). Qualsiasi cura dev'essere
protratta per almeno g-12 mesi prima di poteme valutare l'efficacia. «La diagnosi di
alopecia areata è clinica (caratteristica delle chiazze, modalità di caduta, interessamento
delle unghie e dei peli di altre zone corporee) e dermoscopica La valutazione con
dermatoscopio (uno strumento che consente di osservare cuoio capelluto e capelli con
ingrandimenti fino a 100 volte) è fondamentale per la diagnosi perché vi sono
caratteristiche di forma dei capelli e di aspetto della cute esclusive dell'alopecia areata>>
spiega il prof. Di Pietro.
Il L'alopecia androgenetica
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Scheda 7 di lO )
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È la classica calvizie, più tipica degli uomini, ed è irreversibile. In questo caso i follicoli si
rimpiccioliscono e dunque i capelli si assottigliano, in particolare sulla fronte e sulle
tempie. Questo fenomeno, in forma lieve, è molto frequente con l'avanzare dell'età, anche
nelle donne. L'alopecia androgenetica colpisce circa il 70% degni uomini e i140% delle
donne, soprattutto dopo la menopausa: negli uomini si manifesta con la perdita di capelli
sulla parte alta della testa (che spesso rimane completamente calva), nelle donne c'è un
diradamento generalizzato. In alcuni casi di alopecia androgenetica la caduta è molto
modesta. La diagnosi di alopecia androgenetica è clinica (area interessata, caratteristiche di
diametro e qualità del capello) e dermatoscopica. In alcuni casi, specie nelle forme
femminili (FPHL, Iemale pattern hair Joss), può essere necessaria anche una valutazione
ormonale. L'alopecia androgene tica si cura con minoxidil, finasteride (antiandrogeno), PRP
(plasma ricco di piastrine), analoghi delle prostaglandine (latanoprost). Esiste anche
l'opzione chirurgica, l'autotrapianto, che consiste nel prelevare i capelli dalla zona
occipitale, dove per definizione sono sani, e trasferirli nella zona diradata in piccole nicchie
ricostruite con appositi aghi. Icapelli trapiantati continuano il loro ciclo vitale (crescita e
caduta) nella nuova sede, compottandosi a tutti gli effetti come se fossero nati lì.
Il Forme cicatriziali
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Scheda 8 di lO )
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Esistono poi numerose forme di alopecia cicatriziale, accomunate dal fatto che il follicolo va
incontro a un processo di distruzione non reversibile e quindi si formano aree di alopecia
definitiva senza possibilità di ricrescita. Tali forme vanno valutate e inquadrate dal
dermatologo perché le terapie sono complesse e spesso molto lunghe.
Il l trattamenti
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Scheda 9 di lO )
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secondo una revisione di studi della Cochrane. l'unico trattamento farmacologico che si è
dimostrato davvero efficace contro la caduta dei capelli è il minoxidil (sotto forma di
lozione da applicare al cuoio capelluto), ma la terapia deve durare almeno un anno per
avere qualche effetto, e poi va continuata se la perdita dei capelli prosegue. Esistono poi
trattamenti che riducono gli ormoni androgeni (un eccesso di questi ultimi - in particolare
il diidrotestosterone -può infatti causare alopecia androgenetica), che hanno mostrato un
certo successo nei pazienti maschi. Anche nella donna i trattamenti antiandrogeni sono
spesso molto utili e la loro validità è supportata scientificamente (flnasteride,
spironolattone, ciproterone acetato). In tutti questi casi vanno soppesati però attentamente
tutti i possi bilie effetti collaterali. Esistono poi, come detto, i trattamenti chirurgici, ovvero
il trapianto di capelli (solitamente l'autotrapianto).
Ili Rimedi «fai da te»
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Scheda 10 di 10
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In attesa di capire (e possibilmente eliminare) le cause della caduta dei capelli, o quando il
disturbo è ormai cronico e senza speranza di recupero, si può mascherare il diradamento
con alcuni trucchi: spray volumizzanti, microfibre di cheratina (una polvere che, sparsa sul
cuoio capelluto, si '1ega" elettrostaticamente ai capelli, dando un aspetto più folto alla
capigliatura e nascondendo le eventuali aree lucide), e poi extension, parrucche (meglio
quelle dette a pressione negativa, che garantiscono una buona adesione al cuoio capelluto).
Esiste anche la possibilità del tatuaggio estetico, o tricopigmentazione, da effettuare su
parte della capigliatura, ciglia e sopracciglia. Sono inoltre in corso degli studi su un
dispositivo medico chiamato LaserComb (approvato dalla Food and Drug Administration
americana, l'ente governativo che controlla l'immissione in commercio di farmaci e
alimenti), una spazzola da usare a casa che tramite un flusso laser stimola l'attività dei
follicoli. È importante affrontare (e, se serve, curare) il problema della perdita di capelli,
perché come si diceva inizialmente -soprattutto nelle donne - può essere, oltre che un
problema di salute, anche causa di grave disagio psicologico e perdita di autostima.