PAPERINO E LA BUONA COLAZIONE

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PAPERINO E LA BUONA COLAZIONE
PAPERINO E LA BUONA COLAZIONE
Una mattina Paperina, dopo aver fatto tutti i suoi lavori in casa nelle
stanze al piano di sopra scende e, andando in cucina, sente un cattivo
odore di bruciato diffondersi per tutta la casa; allora si mette a correre e
trova Paperino addormentato sul divano mentre i toast nel tostapane
bruciano incustoditi. Paperina, a questo punto, si arrabbia molto: proprio
non capisce come Paperino ogni volta possa essere così disattento e
irresponsabile … “Paperino, possibile che appena mi assento e provo a
lasciarti da solo tu combini un sacco di guai e non fai nulla per aiutarmi?”
Così, con uno scrollone, lo sveglia.
Paperina si confida con Zio Paperone e gli chiede aiuto: “Io non capisco
perché Paperino sia così ostinato; dopo una nottata passata a dormire si
ributta sul divano e dorme ancora. Davvero non capisce quanto sia
importate fare colazione per iniziare bene la giornata “.
Zio Paperone pensa e ripensa, poi trova una soluzione: “Non preoccuparti
Paperina, porterò Paperino in un posto quasi magico dove potrà capire
cosa significa consumare una buona colazione: lo condurrò nella fabbrica
di Willie Wonka, in Inghilterra”.
Per un viaggio più veloce e nello stesso tempo più divertente, pensa di
usare l’ombrello di Mary Poppins che aveva dimenticato proprio a casa
sua quando aveva fatto da baby setter a Qui Quo Qua. Si mettono così in
viaggio e attraversando mari e confini, finalmente si ritrovano davanti alla
famosa fabbrica che… mio Dio! non era più di cioccolato! Willie aveva
capito che tutto quel cioccolato non era una buona cosa per i bambini:
troppo cioccolato, accidenti, causava carie, mal di pancia, obesità,
colesterolo e non poteva rovinare intere generazioni di bambini
solamente per arricchirsi.
Così aveva sostituito il cioccolato con frutta fresca, yogurt, latte
scremato… la sua fabbrica insomma aveva preso il nome di “Fabbrica della
buona colazione” e non più “di cioccolato”. Paperino gira, osserva,
controlla tutta quella frutta colorata e pensa che sia tutto troppo
esagerato, secondo lui i bambini amano il cioccolato e detestano fare
colazione, quindi se ne torna a casa pieno di sé con la convinzione di
essere nel giusto.
Una mattina, stanco di sentirsi dire da Paperina che è un pigrone, se ne va
a correre beato e contento, ma dopo circa 1 km inizia a vedere tutto nero
fino a svenire.
Proprio in quel momento passa di lì un signore distinto che lo soccorre e
lo sveglia con un “Amor”, dolce della famosa pasticceria degli Svizzeri che
si trova a Pontremopoli, una ridente cittadina della Lunigianopoli che si
trova in Toscana, proprio a i confini con le regioni Emilia e Liguria.
Paperino, dopo aver assaporato ancora con gli occhi chiusi un po' di quella
deliziosa pasta, piano piano rinviene, si guarda intorno e dice: " Ma dove
sono? Cosa mi è successo?”.
L’uomo allora gli spiega: “Lei stava correndo e proprio mentre io le ero
dietro, l’ho vista crollare a terra … ma ha mangiato qualcosa questa
mattina prima di mettersi a fare footing?”.
Paperino allora risponde: ”La colazione … la stupida colazione sana, priva
di cioccolato e ricca di frutta come va dicendo quell’inglese da due soldi
che ha aperto quella fabbrica … tutta roba da golosi e da bambini … io non
posso perdere tempo a mangiare frutta, yogurt e latte … io ho solamente
bisogno di divano … Dopo essere sceso dal letto la mattina sono ancora
stanco e mi serve il mio divano per riprendere le forze necessarie per
affrontare bene la giornata”.
Allora l’uomo risponde: “Caro signore, lei mi sembra un po' troppo sicuro
di sé per capire che ci sono anche altri punti di vista diversi dai suoi e forse
anche più giusti … Per riprendersi ha avuto bisogno di un mio Amor, per
giunta fatto arrivare da lontano e non di un morbido cuscino su cui
dormire … Il suo, caro signore, è stato un calo di zuccheri e non un calo di
sonno … Come tutti i comuni mortali, ha bisogno di fare una ricca
colazione e non vuole dire che deve consumare una colazione a base di
cioccolato ma di latticini, frutta e tutto quello che ci può essere di naturale
e fresco sulla tavola”.
Allora Paperino, che a questo punto iniziava a capire meglio perché ora gli
zuccheri avevano raggiunto tutte le parti del suo corpo, ringrazia l’uomo e
gli dice: “Grazie signore, va bene, da oggi in poi inizierò a fare colazione, in
fondo se tutti la pensate così significa che è vero … pianterò nel mio
giardino piante da frutto in modo da avere sempre a disposizione frutta
fresca e genuina, comprerò degli animali che mi diano latte fresco e sano,
mi comporterò in modo diverso anche con Paperina e non penserò più
solamente a me stesso; ora però devo trovare un modo per sdebitarmi
con lei perché se io oggi sono migliore è grazie alla sua lezione. Quindi,
caro signore, la invito al bar qui vicino e le offro la colazione perché oggi
ho capito che è molto importante”.
I due come due vecchi amici si dirigono al bar lì vicino che nemmeno a
farla apposta si chiamava: “Bar Wonka… prodotti sani dall’Inghilterra”.