PIANO UTILIZZO proventi sanzioni amm DPMe DPV

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PIANO UTILIZZO proventi sanzioni amm DPMe DPV
Incremento quali -quantitativo delle attività di prevenzione e controllo dei Dipartimenti di
Prevenzione Medico e Veterinario dell’ASL di Cremona, mediante utilizzo dei proventi
derivanti dall’attività propria, anche sanzionatoria- annualità 2011 a coprire il 2012
Il presente Piano dettaglia le modalità di incremento quali - quantitativo delle attività di
prevenzione e controllo dei Dipartimenti di Prevenzione Medico e Veterinario di quest’ASL,
mediante l’utilizzo dei proventi derivanti dalle attività proprie, secondo le indicazioni fornite dalla
nota della Regione Lombardia – Direzione Generale Sanità – Unità Organizzativa Governo della
Prevenzione e Tutela Sanitaria – prot. H1.2011.0028112 del 26/9/2011, richiamando anche la DGR
9014 del 20 febbraio 2009 “Determinazioni in ordine al controllo delle prestazioni sanitarie ed ai
requisiti di accreditamento” la quale prevede (Allegato 2) che i proventi derivanti da sanzioni
amministrative irrogate in relazione alle attività di controllo di competenza dei Dipartimenti di
Prevenzione restino in disponibilità alle ASL con vincolo di destinazione per lo sviluppo delle
stesse attività di prevenzione e controllo.
Anche il D.lgs 81/08 all'art.13 comma 6 prevede che " l'importo delle somme c h e ASL in
qualità di Organo di Vigilanza ammette a pagare in sede amministrativa ai sensi dell'art. 21
comma 2, primo periodo, del DLgs 19.dicembre 1994 n. 758, integra l'apposito capitolo
regionale per finanziare l'attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di
prevenzione delle ASL"; sulla base di tale previsione, nel "Piano Regionale 2011-2013 per la
promozione della sicurezza e salute negli Ambienti di Lavoro", approvato con DGR n. IX/1821
del 08/06/2011, si definiscono le regole per l'utilizzo di tali proventi.
Il Piano Regionale prevede che le risorse siano rese disponibili alle singole ASL con successivi atti
della DG Sanità, in seguito alla presentazione di specifici programmi annuali di utilizzo delle
medesime, in coerenza con i contenuti e gli obiettivi dei Piani Integrati di Controllo, da sottoporre
alla preventiva validazione da parte dei competenti uffici della DG Sanità.
In particolare, la nota 26 settembre definisce la possibilità di ricorso all’incentivazione del personale
già dipendente e all’assunzione di nuovo personale con contratti di collaborazione coordinata e
continuativa e/o incarichi libero professionali; detta inoltre che il personale già occupato nei Servizi
può essere remunerato con incentivi in ragione di:
- incremento dei controlli, effettuati in fasce orarie non ordinarie;
- realizzazione di attività di promozione dell’applicazione nelle aziende delle linee di
indirizzo e vademecum, anche mediante incontri specifici con gli operatori stessi,
programmati in sinergia con le associazioni di categoria.
Questo piano definisce, in capitoli, le specifiche iniziative nell’ambito della tutela dei lavoratori,
del consumatore e del cittadino, riassunte poi in un capitolo finale. Le scelte degli interventi sono
dettate dall’analisi del contesto locale e dall’individuazione dei comparti a maggior rischio, già
analizzate nel “Piano integrato di prevenzione e controllo negli ambienti di vita e di lavoroannualità 2011” .
Si è scelto di coinvolgere anche il Dipartimento di Prevenzione Veterinario in iniziative di comune
interesse, proseguendo l’esperienza di trasversalità e coordinamento delle azioni.
PROGETTO TUTELA LAVORATORI
Si ritiene, nell'ambito delle risorse derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie di cui al
D. Lgs 758/94, di programmare, come di seguito dettagliato, interventi finalizzati al
contenimento degli infortuni sul lavoro attraverso l'incremento quali - quantitativo dell'attività
di vigilanza e ispezione e promozione delle linee di indirizzo regionali, in coerenza con quanto
previsto dalla DGR n. IX/1821 dell'8 giugno 2011.
Attività previste- programmazione annuale:
Dato il contesto territoriale dell’ASL di Cremona, che non può non prescindere dall’analisi di
indici demografici ed epidemiologici, dall’esame degli infortuni e delle malattie professionali,
dai dati territoriali ed ambientali e dalla presenza di fattori di rischio specifici, la
programmazione delle attività 2011 è stata basata su criteri di priorità degli interventi e sulla
graduazione dei rischi, che hanno pertanto posto i settori agricolo – zootecnico ed edile tra
quelli a rischio più elevato.
L’andamento infortunistico nell’anno 2009 (fonte INAIL – Rapporto Annuale provinciale 2009,
ultimo disponibile), a fronte di 6.337 infortuni relativi a tutti le gestioni denunciati all’INAIL,
conferma l’Agricoltura (570 infortuni denunciati), le Costruzioni (529 infortuni denunciati) e
l’Industria dei metalli (530 infortuni denunciati) tra i settori di attività economica dove gli
infortuni, seppur in deflessione rispetto all’anno 2008, sono ancora numericamente rilevanti sia
per gravità che per frequenza.
Si è pertanto scelto di indirizzare l'attività incentivante nei seguenti settori:
• edilizia
• agricoltura
• metalmeccanica
Tutti e tre i settori identificati sono già rappresentati nell’ambito del Piano dei Controlli del
Servizio PSAL per l’anno 2011 e g l i o b iettivi numerici, insieme ai controlli previsti negli altri
comparti (1880 attività di controllo riferite alle unità locali attive), assorbono e saturano la
capacità ispettiva complessiva del Servizio.
L’attività incentivante da svolgere nei settori individuati sarà costituita da un incremento
dell’attività ispettiva in orari e giornate non convenzionali (festive o prefestive o in fasce orarie
non ordinarie) e da attività di promozione e divulgazione di Linee Guida di indirizzo regionali,
che rappresenterà il vero valore aggiunto dell’attività stessa, attraverso la realizzazione di incontri
con aziende (non solo datori di lavoro, ma anche con figure di sistema diverse, quali RSPP, RLS e
MC) e con Associazioni di categoria, al fine di supportarli nella capacità di utilizzo e nel
confronto.
Edilizia:
a. Si ritiene, date le attuali caratteristiche dell’attività cantieristica provinciale, di
incrementare la vigilanza tecnica nei cantieri stradali, nei cantieri amianto, nei
cantieri per la realizzazione di impianti di biogas e fotovoltaici, la cui presenza è
numericamente rilevante e coinvolge molte imprese extra territoriali.
Sarà inoltre attuato un monitoraggio del territorio al fine di incrementare l’attività, in
particolare, nei cantieri che presentano requisiti di sicurezza sotto il minimo etico o al
limite dello stesso.
Si prevede un incremento dal 8% al 10% (range di variabilità legato a possibili criticità
emergenti dell’attività aggiuntiva, oggetto del piano), cioè la realizzazione di controlli
sino a 68 unità locali attive, in aggiunta ai 728 effettuati nel 2010 e ai 737 già
programmati per l’anno 2011.
b. promozione delle linee di indirizzo regionali, attraverso la realizzazione di incontri
con DDL, RSPP, RLS, RLST, MC coinvolgendo aziende del settore edile (per un massimo
di 15-20 aziende per incontro).
Gli incontri, p ari a 1 2 , verranno svolti anche in collaborazione con la Scuola Edile e gli
argomenti, oltre a quelli statuiti dalla Regione tramite vademecum o linee guida di indirizzo,
potranno essere concordati in momenti di confronto con le Associazioni datoriali o sindacali
se ritenuto utile.
Agricoltura:
a. Dall’analisi del territorio cremonese, caratterizzato dalla presenza di numerose aziende
agricole zootecniche, delle quali un ruolo importante è rappresentato dall’allevamento
suinicolo e dalla filiera agro-industriale, considerate le dimensioni medie aziendali, il
numero degli allevamenti, il tasso elevato di occupati extra-comunitari ecc., al fine di
poter significativamente contribuire al contenimento del fenomeno infortunistico,
peraltro ancora grave nel settore, si prevede di incrementare l’attività di vigilanza dal
19% al 21% (range di variabilità legato a possibili criticità emergenti dell’attività
aggiuntiva, oggetto del piano), con la realizzazione di controlli sino a 51 unità locali
attive, in aggiunta ai 252 effettuati nel 2010 e ai 263 già programmati per l’anno
2011.
b. promozione delle linee di indirizzo regionali, attraverso la realizzazione di incontri con
DDL, RSPP, RLS, RLST, MC di aziende agricole (per un massimo di 20 aziende per
gruppo), in collaborazione con le Associazioni di Categoria.
Gli incontri, p ari a 1 4 , verranno svolti anche in collaborazione con l’Assessorato
Provinciale all’Agricoltura, e gli argomenti, oltre a quelli statuiti dalla Regione tramite
vademecum o linee guida di indirizzo, potranno essere concordati in momenti di confronto
con le Associazioni datoriali o sindacali se ritenuto utile.
Metalmeccanica:
a. promozione delle linee di indirizzo regionali, attraverso la realizzazione di 18
incontri con
DDL, RSPP, RLS, RLST, MC di aziende appartenenti al settore
dell’industria dei metalli (per un massimo di 20 aziende per gruppo), in
collaborazione con le Associazioni di categoria.
Il Decreto n.7629 del 10/08/2011 “Guida al sopralluogo in aziende del comparto
metalmeccanico”, ha approvato la scheda di sopralluogo elaborata dal Laboratorio Regionale di
approfondimento metalmeccanica, divulgata dal Servizio PSAL nell’ambito dei Comitati
provinciali ex art. 7 del D. Lgs. 81/08, al fine del suo utilizzo sia per l’organo di vigilanza nella
conduzione dei controlli sia per le aziende quale strumento di autovalutazione.
Gli incontri previsti saranno finalizzati alla diffusione ed alla conoscenza, nonché alla corretta
applicazione dei contenuti della scheda, ritenendola utile supporto alle figure aziendali della
prevenzione.
Modalità di utilizzo del finanziamento regionale:
• Incentivazione a personale dipendente
Cantieri edili : l’attività di vigilanza, con la presenza di 2 TdP SPSAL, comporterà:
•
•
•
•
realizzazione di sopralluogo ispettivo;
valutazione della documentazione;
redazione di verbale di sopralluogo;
eventuale redazione e consegna di verbale di contravvenzione/prescrizione.
Agricoltura: l’attività di vigilanza, con la presenza di 2 TdP SPSAL, comporterà:
•
•
•
•
realizzazione di sopralluogo ispettivo;
valutazione della documentazione;
redazione di verbale di sopralluogo;
eventuale redazione e consegna di verbale di contravvenzione/prescrizione:
Promozione linee di indirizzo: incontri finalizzati alla promozione delle Linee di Indirizzo
Regionali per i settori sopraindicati, con la presenza di 2 operatori di comparto SPSAL (TdP e AS),
prevederà le seguenti fasi operative:
• preparazione materiale d i d a t t i c o
• incontro c o n l e figure di sistema aziendale
• analisi, verifica contenuti delle linee guida di indirizzo regionale, confronto eventuali audit
a distanza, tramite questionario in un campione di imprese che hanno partecipato
agli
incontri, sul recepimento delle linee presentate.
•
Collaborazioni istituzionali:
Un elemento qualificante del progetto sarà la collaborazione all’attività di promozione delle linee di
indirizzo e dei vademecum in materia di salute nei luoghi di lavoro del personale UOOML di
Cremona, per il cui impegno viene previsto un costo forfetario complessivo di tutta l’attività di
supporto necessaria pari a € 1.000,00.
•
Formazione personale dipendente e collaborazioni in ambito REACH-CLP
Come previsto dal Piano Regionale, è necessario e fondamentale accrescere la professionalità
degli operatori SPSAL ed adeguare le competenze per affrontare rischi emergenti e complessi quali
REACH; ALCOOL E TOSSICODIPENZA; ROA; SGSL.
A tal fine, si prevede di destinare una quota di introiti alla formazione teorico/pratica, con la
realizzazione di attività sul campo del personale PSAL, compreso il personale dirigente ed una
quota per collaborazioni con esperti per il REACH-CLP attraverso:
a) organizzazione di momenti di formazione con il coinvolgimento d i relatori esterni esperti;
b) incremento delle occasioni di partecipazione a corsi, seminari e convegni.
d) partecipazione di personale esterno esperto per collaborazione sul campo all’attività di
vigilanza in ambito REACH-CLP
•
Implementazione sistema informativo
Per l’anno 2012, si intende destinare risorse per consentire il completamento e l’affinamento del
sistema informativo aziendale, diretta interfaccia con il Servizio Informativo Regionale IMPRES@
e con il Servizio PERSON@ , di imminente istituzione.
PROGETTO TUTELA CONSUMATORI
Nell’ambito delle risorse derivanti dall’attività del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, si ritiene
di programmare come di seguito dettagliato interventi finalizzati al miglioramento qualiquantitativo dei controlli nell’ambito della sicurezza degli alimenti; alcuni interventi verranno
realizzati in collaborazione con il Dipartimento Veterinario.
Attività previste – programmazione annuale
A) Incremento delle attività di controllo programmate;
B) Formazione del personale;
C) Implementazione e manutenzione sistema informativo.
A) Incremento delle attività di controllo programmate:
Con il presente progetto ci si prefigge di incrementare la qualità e la quantità (dal 15 al 20%) dei
controlli rispetto a quanto rendicontato nel 2010.
Nel corso dell’anno 2010 sono state ispezionate complessivamente 848 attività. Il numero dei
sopralluoghi ispettivi effettuati è stato comunque maggiore considerato che in alcune attività è stato
necessario programmare ispezioni di verifica prescrizioni.
Si ritiene più corretto prendere come elemento di confronto (denominatore) il numero delle attività
ispezionate sulla base della programmazione (escludendo quelle che sono state viste per motivi
contingenti: allerta, segnalazioni, etc.) e non il numero dei sopralluoghi complessivi.
La programmazione è stata effettuata secondo la graduazione dei rischi e l’attività è stata svolta
secondo le indicazioni regionali (Circolare 26/SAN/2009, nota prot. H1.2010.0000111 del 4/1/2010,
Regole 2010 di cui all’allegato 5 DGR N. 10804 del 16/12/2009).
Il programmato di incremento dei controlli riguarderà i seguenti settori:
1. controllo attività ambulanti nei mercati, nei mercatini a tema, etc;
2. ristorazione pubblica con orario di apertura diverso dall’orario di servizio degli operatori
ASL;
3. controllo manifestazioni estemporanee (es. feste popolari);
4. ristorazione collettiva in orari diversi dall’orario di servizio degli operatori ASL
ed inoltre
5. attività di promozione delle le linee di indirizzo in materia di sicurezza alimentare e della
corretta applicazione dei principi HACCP, mediante l’avvio di opportune sinergie con le
associazioni di categoria. Si intende programmare una serie di incontri con gli OSA dei
diversi settori rappresentativi della realtà locale (panificatori, ristoratori, etc.), al fine di
discutere le problematiche emerse nel corso dei sopralluoghi di vigilanza.
Le attività di cui ai punti precedenti oltre che determinare un incremento quantitativo,
rappresenteranno un elemento di qualità (la maggior parte delle attività ispezionate operano in orari
diversi dal normale orario di servizio degli operatori ASL); particolare rilievo potrà assumere
l’attività di cui al punto 5 che prevede la condivisione di alcuni percorsi con le figure di sistema
(Operatori, Associazioni, etc.).
Per incrementare il numero delle attività da ispezionare (incremento quantitativo), e per svolgere
l’attività di promozione delle linee di indirizzo in materia di sicurezza degli alimenti (incremento
qualitativo), è necessario attingere ad un tempo ulteriore di lavoro da svolgersi in fasce orarie non
istituzionali ed anche durante il sabato e le giornate festive.
Si intende realizzare detto incremento attraverso l’incentivazione del personale già dipendente e
pienamente operativo nei Servizi distrettuali.
I controlli di cui ai punti da 1 a 4 saranno così strutturati:
- valutazione preliminare della documentazione eventualmente presente negli uffici ASL
- sopralluogo;
- valutazione documentazione presente sul posto (procedure HACCP, schede di registrazione,
etc.);
- redazione e consegna verbale di vigilanza comprese le eventuali prescrizioni.
Per quanto riguarda gli incontri di cui al punto 5 le fasi operative saranno le seguenti:
- preparazione materiale didattico;
- incontro con gli OSA (almeno 5 con possibilità di differenziare per distretto);
- stesura relazione conclusiva della sperimentazione (che verrà effettuata nel normale orario
di lavoro).
Le seguenti Tabelle 1, 2 e 3 riportano rispettivamente la descrizione delle modalità organizzative e
l’incremento quantitativo atteso nonché la ripartizione degli incentivi suddivisi per figure
professionali.
Tabella 1 – Modalità organizzative
Area/comparto e coerenza con le
priorità di intervento individuate a
livello locale nei Piani integrati dei
controlli
Tipologia ed entità dell’incremento
Modalità organizzativa
Modalità di rilevazione periodica
dello stato di avanzamento
Modalità di utilizzo delle risorse
economiche
Attività ambulanti nelle fiere e nei mercati1
Ristorazione pubblica1
Ristorazione collettiva1
Controlli aggiuntivi in fasce orarie non istituzionali,
compresa la giornata del sabato e le giornate festive
(Incremento previsto: dal 15 al 20% rispetto a quanto
rendicontato nel 2010)
Incontri con le associazioni di categoria differenziati per
settore produttivo
Al fine di migliorare la qualità anche dei controlli
ispettivi, verranno fissate le seguenti regole:
- i controlli devono essere eseguiti da due operatori
di vigilanza;
- ogni operatore può effettuare in coppia con lo
stesso collega non più del 50% dei controlli;
- alcune
ispezioni
verranno
effettuate
congiuntamente con personale di vigilanza del
Dipartimento Veterinario.
trimestrale
Incentivazione al personale dipendente.
Potrà partecipare all’attività incentivata il personale
tecnico a cui verrà richiesta formale adesione. Le modalità
di erogazione dell’incentivazione sono indicate nella
tabella seguente. E’ prevista una forma incentivante anche
per il personale amministrativo, che vedrà aumentato il
carico di lavoro connesso all’incremento dell’attività di
vigilanza (aumento atti amministrativi e/o sanzionatori).
Per quanto attiene l’area veterinaria, si ritiene utile il controllo aggiuntivo, al di fuori dei normali
orari per tipologie che hanno un orario di apertura serale o festivo come:
• Macellerie islamiche (n. 9);
• Laboratori annessi a spacci agricoli ( n. 13).
Si intende inoltre portare il numero di controlli, attualmente programmato al 20%, per tipologie
come Iper e Supermercati e macellerie, al 40% annuo, effettuati sempre in orari e giornate festive
( n. 48 controlli aggiuntivi).
1
I controlli verranno effettuati nelle attività con orari di apertura diversi dall’orario di servizio degli operatori ASL o in
quelle attività nelle quali il controllo serale o festivo può fornire informazioni maggiori sul rischio effettivo
Un miglioramento significativo dei controlli non può prescindere dall’attività di campionamento in
allevamento per la ricerca di sostanze vietate o utilizzate per trattamenti illeciti agli animali
nell’ambito del PNR e PNAA da eseguirsi nelle giornate festive ( criticità rilevata nell’analisi
regionale dell’attività di campionamento 2010).
TUTELA DEL CITTADINO
Negli anni scorsi ed in particolare durante gli anni 2010 e 2011, si è proceduto alle verifiche
strutturali ed impiantistiche delle strutture socio sanitarie, comprese quelle con ospiti anziani non
autosufficienti (RSA), attraverso i piani d’adeguamento e il processo d’accreditamento. In queste
strutture socio sanitarie rientrano alcuni degli attori principali oggetto di prevenzione: gli ospiti
sono contemporaneamente dei cittadini fruitori del servizio e dei consumatori di alimenti preparati
all’interno della struttura stessa.
E’ noto che l’aspettativa del cittadino, ricoverato o parente di un ricoverato, è quella di poter
usufruire di una struttura sicura ed efficiente per quanto riguarda edifici, impianti ed attrezzature,
con un buon standard alberghiero compresa la pulizia e la sicurezza alimentare, e soprattutto di
poter fare riferimento ad un’organizzazione efficace in termini risorse deputate alla erogazione
delle prestazioni proprie della struttura.
Il personale di vigilanza del Dipartimento di Prevenzione Medica, in forma integrata tra i vari
Servizi e con il dipartimento PAC, durante i sopralluoghi ha sempre monitorato le condizioni
igieniche sanitarie dei locali ed il mantenimento delle condizioni di sicurezza anche attraverso il
controllo delle verifiche periodiche degli impianti e delle attrezzature. Contemporaneamente, si è
proceduto al controllo delle condizioni igieniche delle strutture interne per la preparazione e
somministrazione alimenti.
Queste attività integrate sono svolte, di norma, nei giorni ed orari di apertura dei servizi distrettuali,
tralasciando altre fasce orarie o giornate della settimana .
Diventa pertanto interessante sotto il profilo qualitativo poter verificare le condizioni d’esercizio in
fasce “ non canoniche “ quali quelle serali (si esclude la notte per evitare disturbo agli ospiti ed
anche per mancanza di fasi di preparazione e somministrazioni alimenti)) o in giornate festive o
prefestive, dove la riduzione di personale o la convinzione che in tali fasce non venga esercitato il
controllo, possano determinare ipotetiche situazioni di rischio o di non conformità.
Il tutto potrebbe costituire, sicuramente, una forma ulteriore di promozione o stimolo agli enti
gestori di tali attività al fine di verificare, in forma sinergica, alcuni ipotetici coni d’ombra relativi
alla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini ed ai consumatori o per auspicare piuttosto la
verifica del mantenimento, fuori dalle fasce orarie ordinarie delle piene condizioni d’igiene e
sicurezza delle strutture stesse.
Tali azioni di controllo devono esser portate a termine per poter così accrescere il grado di
sicurezza ed igiene delle strutture nelle varie fasce orarie, attraverso sopralluoghi di vigilanza e di
controllo e con la messa in atto di azioni di promozione/stimolo per le strutture per definire ed
implementare attività d’autocontrollo o per la ridefinizioni l’organizzazione interna.
Implementazione sistema informativo
Per l’anno 2012 si intende destinare risorse per consentire il completamento e l’affinamento del
sistema informativo aziendale, diretta interfaccia con il Servizio Informativo Regionale IMPRES@
e con il Servizio PERSON@ , di imminente istituzione .
IN SINTESI
A) Aree/Comparti di applicazione: definiti sulla base dell’analisi dei rischi nel contesto locale,
sono i seguenti:
Tutela del consumatore:
1. Controllo attività ambulanti nei mercati, nei mercatini a tema, etc.
2. controlli in attività di ristorazione pubblica con orario di apertura diverso dall’orario
di servizio degli operatori ASL;
3. controllo manifestazioni estemporanee (es. feste popolari)
4. ristorazione collettiva in orari diversi dall’orario di servizio degli operatori ASL
ed inoltre
5. attività di promozione delle le linee di indirizzo in materia di sicurezza alimentare e
della corretta applicazione dei principi HACCP, mediante l’avvio di opportune
sinergie con le associazioni di categoria. Si intende programmare una serie di
incontri con gli OSA dei diversi settori rappresentativi della realtà locale
(panificatori, ristoratori, etc.) al fine di discutere le problematiche emerse nel corso
dei sopralluoghi di vigilanza.
Per quanto attiene l’area veterinaria.
6. Macellerie islamiche (n. 9);
7. Laboratori annessi a spacci agricoli ( n. 13;
8. Iper e Supermercati e macellerie ( n. 48 controlli aggiuntivi;
9. campionamento in allevamento per la ricerca di sostanze vietate o utilizzate per
trattamenti illeciti agli animali nell’ambito del PNR e PNAA.
Tutela del lavoratore:
1. Controlli in edilizia ( in particolare cantieri stradali, nei cantieri amianto, nei cantieri
per la realizzazione di impianti di biogas e fotovoltaici);
2. controlli in agricoltura ;
e inoltre
3. promozione delle linee guida regionali in edilizia;
4. promozione delle linee guida regionali in agricoltura;
5. promozione delle linee guida regionali nella metalmeccanica;
Tutela del cittadino
1. Controlli nelle strutture socio-sanitarie.
B) Tipologia ed entità dell’incremento
Tutela del consumatore: SIAN: aumento dei controlli dal 15% al 20% rispetto a quanto
rendicontato nel 2010. Incontri con OSA (almeno 5) dei diversi settori rappresentativi della
realtà locale e promozione delle linee di indirizzo.
DIPARTIMENTO VETERINARIO: incremento del 20% dei controlli in Iper supermercati e
macellerie. Attività di campionamento in allevamento per la ricerca di sostanze vietate o
utilizzate per trattamenti illeciti agli animali nell’ambito del PNR e PNAA da eseguirsi nelle
giornate festive
Tutela del lavoratore: edilizia: aumento dal 8% al 10% dei controlli rispetto a quanto
rendicontato nel 2010; 12 incontri di promozione delle linee-guida regionali.
Agricoltura: aumento dal 18% al 21% dei controlli rispetto a quanto rendicontato nel 2010;
14 incontri di promozione delle linee-guida regionali.
Metalmeccanica: 18 incontri di promozione delle linee-guida regionali.
Tutela del cittadino: aumento dei controlli in strutture sociosanitarie del 30% su base annua.
L’incremento della qualità dei controlli legato:
- all’incremento della formazione degli operatori;
- all’incremento dei controlli congiunti con altri servizi/Enti;
- all’incremento dei momenti di incontro e formativi con rappresentati dei settori produttivi;
- all’implementazione della diffusione delle linee-guida regionali;
C) Modalità organizzativa
- Il giorno 25 ottobre c.a. si è tenuto un incontro di illustrazione preliminare del piano all’interno
del comitato di Coordinamento Provinciale ex art.7 DLgs.81/08 per la parte attinente la tutela
dei lavoratori, E’ previsto a breve un incontro con associazioni OSA per la parte relativa alla
sicurezza del consumatore.
- Controlli aggiuntivi in fasce orarie non istituzionali, compresa la giornata del sabato e le
giornate festive.
- Incontri con le associazioni di categoria differenziati per settore produttivo.
- Equa distribuzione al personale di interventi di controllo e di formazione/informazione
- Sulla scorta dei tempi medi consolidati per la tipologia di intervento, e sulla base di equa
distribuzione degli interventi per tipologia si propone di quantificare il costo economico
complessivo di tale attività in forma forfetaria, indipendentemente dal tempo impiegato e degli
esiti conseguenti nel singolo caso, in € 150,00 per ciascun TdP per ogni attività di
vigilanza/formazione espletata.
D) Modalità di rilevazione periodica dello stato di avanzamento
Monitoraggio trimestrale dello stato di avanzamento del piano e verifica rispetto a quanto
rendicontato nel 2010 per il totale degli operatori di comparto equivalenti registrati in Fluper
nello stesso periodo.
E) Modalità di utilizzo delle risorse economiche
DPM: utilizzo del 13% circa dei proventi calcolato sulla media degli importi delle sanzioni
amministrative del triennio 2008-2010;
Tipologia
Profili
Incentivazione al personale già
dipendente DPM
Collaborazioni istituzionali
Formazione personale dipendente
Implementazione sistema informativo
Tecnici della Prevenzione
Personale Amministrativo
UOOML Cremona
Personale Dirigente e di Comparto
Totale
Risorse economiche
Totale €
e 105.000
1.000
16.000
10.000
132.000
DPV: utilizzo del 20% circa dei proventi calcolato sulla media degli importi delle sanzioni
amministrative irrogate nel triennio 2008/2010;
Tipologia
Incentivazione al
dipendente DPV
Totale
personale
Profili
già Tecnici della Prevenzione
Personale Amministrativo
Risorse economiche
Totale €
e
26.400
26.400
Si specifica che la remunerazione incentivante individuale è prevista solo per il personale di
comparto ed è onnicomprensiva per singolo intervento per le attività di controllo e
formazione/informazione
ANNO 2013
Il presente Piano rappresenta una prima sperimentazione di modalità operative innovative rispetto al
passato, da cui scaturiranno utili suggerimenti per eventuali modifiche negli anni successivi.