E` possibile rendere sicure le sostanze pericolose
Transcript
E` possibile rendere sicure le sostanze pericolose
Regione Lazio PIANO ATTUATIVO AZIENDALE ASL ROMA B Piano Regionale di Prevenzione 2010-12 e proroga 2013 5 - 2.2.1. E’ possibile rendere sicure le Linea di attività e titolo del progetto: sostanze pericolose Referente aziendale del progetto: [email protected] De Angelis Antonio; Componenti gruppo di lavoro di progetto: Bua Gennaro Catinelli Micaela Colletti Paolo D’Agosta Daniela De Angelis Antonio De Simone Carla Dutto Patrizio Emili Antonio Pandolfi Luigi Pagani Fabio Saba Lara Sinibaldi Stefano Tornini Alessandro Montemurro Pasquale (fino al 31 Dicembre 2012) Rischia Gianfranco PORTATORI D’INTERESSE EFFETTIVAMENTE COINVOLTI Lavoratori e imprese delle aziende in cui esistono rischi da esposizione a sostanze pericolose Regione Lazio DESTINATARI DELL’INTERVENTO Aziende e lavoratori a rischio da esposizione a sostanze cancerogene e/o a sostanze pericolose selezionate nel territorio ASL RMB OBIETTIVI DEL PROGETTO Migliorare (in base alle aziende ed al numero di lavoratori esposti) la conoscenza della diffusione del rischio cancerogeno nei vari territori in cui operano i servizi Attuare la vigilanza delle aziende in cui è presente il rischio di esposizione a sostanze pericolose, in osservanza degli obiettivi del PRP Uniformare e standardizzare le modalità di vigilanza attraverso uno strumento condiviso a livello regionale assicurare efficacia della vigilanza nelle aziende in cui esistono rischi da esposizione a sostanze pericolose Migliorare la sorveglianza e l’assistenza ai lavoratori ex esposti ad amianto attraverso: a) la realizzazione di attività e strumenti informativi, da diffondere sia attraverso gli sportelli aperti al pubblico, sia attraverso il web b) la proposta di percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali per tali tipologie di lavoratori, con ricorso a strutture pubbliche qualificate di secondo e terzo livello ELENCO ATTIVITA’ da realizzare per raggiungere gli obiettivi indicati nella scheda di progetto regionale N. 1 Utilizzo integrato delle diverse fonti informative per migliorare la conoscenza sulla diffusione del rischio cancerogeno Per avviare una efficace attività di vigilanza su tali tipologie di rischio è necessario utilizzare integrandole le varie fonti informative esistenti, procedendo poi a costruire un quadro complessivo regionale di tale ambito e valutando banche dati fruibili e comunicazioni Registri Esposti a Cancerogeni disponibili N. 2 INDICATORE Individuazione dei comparti di interesse e produzione elenco delle aziende che saranno oggetto della vigilanza V.A. = elenco delle aziende individuate per la vigilanza Vigilanza su situazioni con rischio per utilizzo di sostanze pericolose, individuate secondo i seguenti criteri definiti a) comparto, b) mappatura, c) mappatura, d) in vigilanza Le aziende oggetto della vigilanza, considerata la estrema variabilità di presenza sul territorio e di tipologia produttiva, saranno individuate a partire da criteri che assicurino la realistica copertura di situazioni prioritarie Le aziende saranno selezionate utilizzando diverse informazioni provenienti da: a) Analisi del comparto produttivo in cui è verosimilmente presente il rischio Regione Lazio b) Esiti della rilevazione di cui all’azione N. 1 c) rilevazione, in sede di vigilanza in azienda, di tipologie di rischio tali da configurare l’esposizione a sostanze pericolose INDICATORE n. aziende vigilate nella ASL RMB/n. aziende previste dal PRP 2010 – 2012 e Proroga 2013 per ASL x 100 V.A. = 100% Criticità e vincoli Scarse risorse del personale in relazione agli impegni di servizio N. 3 Definizione di una scheda strutturata per la vigilanza La scheda di vigilanza strutturata è stata definita da un apposito gruppo tecnico regionale attivo dallo scorso anno. È uno strumento che viene utilizzato dagli operatori di vigilanza dei Servizi, ed è sottoposta a revisione e aggiornamento in seguito a variazioni normativa e procedurali. Gli operatori sono formati per l’utilizzo di tale strumento. La vigilanza per l’anno in corso viene svolta utilizzando le metodiche in uso presso ciascuna ASL, mentre a partire dal 2012 verrà svolta tramite l'utilizzo della schede regionale standardizzata e condivisa con tutti i Servizi delle AUSL, che permette una uniformità di approccio da parte degli operatori, e la gestione omogenea delle informazioni, comprese quelle inerenti gli adempimenti normativi INDICATORE Per il 2012 Produzione ed utilizzo della scheda standardizzata per il raggiungimento degli obiettivi previsti al 31/12 V.A. = Scheda disponibile N. 4 Criticità e vincoli Tempi di progettazione a livello regionale della scheda standardizzata Formazione degli operatori Per la complessità della vigilanza rispetto al rischio trattato è necessario formare gli operatori di tutti i servizi sia sulla specificità di tale vigilanza sia sull’utilizzo degli strumenti standardizzati da utilizzare. La Formazione degli operatori dei servizi sarà realizzata sia a livello regionale che interno nei servizi delle AUSL RMB INDICATORE N. operatori formati/n. operatori che effettuano tale specifica vigilanza X100 al 31 Dicembre 2011 V.A. = 100% Criticità e vincoli Disponibilità della scheda standardizzata; adesione degli operatori al corso in relazione alle esigenze di servizio. Regione Lazio N. 5 Potenziamento del funzionamento degli sportelli per esposti al rischio di sostanze pericolose Gli sportelli informativi saranno attivati presso la ASL RMB per assicurare la sorveglianza e l’assistenza ai lavoratori ex esposti alle sostanze pericolose a) Funzionamento degli sportelli dedicati, nell’ambito dei quali vengono fornite informazioni di natura preventiva, sanitaria e assistenziale. Produzione e diffusione di materiale informativo. INDICATORE Valutazione di fattibilità realizzazione sportello informativo al 31 Dicembre 2011; avvio sperimentazione al 31 Dicembre 2012; Messa a Regime delle attività 31 Dicembre 2013 V.A. = relazione del referente di progetto Criticità e vincoli Per il punto a): effettiva accessibilità da parte delle AUSL alle risorse regionali CRONOPROGRAMMA DEL PROGETTO Anno 2011 2 4 6 8 10 12 2 Azioni 1 2 3 4 5 DATA DI COMPILAZIONE Roma 15-07-2013 FIRMA DEL REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO Dott. Antonio De Angelis Anno 2012 Anno 2013 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12