notizie - Coopselios

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notizie - Coopselios
notizie
Periodico d’informazione trimestrale
della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa • Anno IX
• n. 33 • DICEMBRE 2007 • Sped.
in A.P. / 70% Fil EPI di RE • Tassa
riscossa • Taxe percue
auguri del
del Presidente
Presidente
auguri
Bilancio sociale
Sociale
BilanciS
decennale a Correggio
sommario
notizie dalla
cooperativa
p.3
auguri del Presidente
al centro
p. 10
p. 15 un decennio da
raccontare
Coopselios al terzo
Bilancio Sociale
p. 4-5
Coopselios
all’università
p. 16 parole ritrovate
p.11-13
p.6
assistenza domiciliare
p.6
Villa Gilocchi
p.7
parlano di noi
p.8
Coopselios e
Consorzio 45
in Romagna
p.9
la voce
di coopselios
Coopselios in numeri
p. 17 animazione a Monticelli
p. 17 il Sartoretti: una
p. 14
struttura accogliente
gli obiettivi per il futuro
p. 18 auguri Giannina!!!
p. 18 sbarcati a Porto Viro
p. 19 il bilancio consolidato
apre una nuova sezione
primavera a Roma
di Coopselios
hanno collaborato a questo numero:
Guido Saccardi
Gianni Calabrese
Palma Peroni
Franco Cavalletti
Roberta Prandi
Gianluigi Bellettini
Periodico trimestrale diffuso gratuitamente
ai soci della Cooperativa
Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998
Sped in Abb. Post. Art. 2, comma 20/c
Legge 662/96 - RE
Tassa riscossa - Taxe percue
Proprietario: Ivano Grasselli
Cooperativa Sociale COOPSELIOS
Barbara Polverini
Claudia Lazzari Monti
Elisa Parodi
Giuliana Margini
Alice Rossi
Manuela Lucchini
Società Cooperativa
Via M.K. Gandhi, 3 - 42100 Reggio Emilia
Tel. 0522 323676 - Fax 0522 323658
www.coopselios.com
e-mail: [email protected]
Direttore Responsabile: Fabrizio Montanari
Comitato di Redazione:
Gianluigi Bellettini, Sabrina Bonaccini
Ilaria Brandi
Olindo Cervi, Gerardo De Filippo
Antonietta Serri, Ester Schiaffonati
Dino Terenziani - segretario di redazione
[email protected]
Progetto grafico: winston wolf srl - RE
Impaginazione: Comma-Compograf - RE
Stampa: Cooperativa Sociale L’Olmo Montecchio Emilia (RE)
notizie
dalla
cooperativa
auguri del
Presidente
L’anno che si chiude ha comportato per
la nostra Cooperativa importanti novità.
Innanzitutto il rinnovo del Consiglio di
Amministrazione con il commiato di
Ivano Grasselli dai ruoli amministrativi:
ad Ivano gli auguri, non di riposo …
perché continuerà a collaborare con
noi!
Un augurio di buon lavoro a tutti i consiglieri (vecchi di Consiglio e nuovi) che
sono sicuro continueranno ad operare
nel 2008 con lo stesso spirito di collaborazione e proposizione che hanno
finora dimostrato.
Un ringraziamento al Direttore Generale,
a tutti i Direttori di Area, ai Responsabili
di Funzione, di Settore, di Produzione
e dei Servizi: è anche grazie al loro
operato che Coopselios ha consolidato
le cifre di fatturato e, soprattutto, mantenuto la qualità ed il livello di servizio
che nelle varie aree geografiche, dall’Alto
Adige al Lazio, ci caratterizza.
Soprattutto, un caloroso ringraziamento
a tutti i soci e lavoratori che operano “in
frontiera”, a diretto contatto con gli utenti
dei nostri servizi. Nelle loro attività professionali quotidiane si concretizza
l’immagine di Coopselios, si agisce
l’impegno sociale che dovrebbe essere
considerato un vero e proprio investimento di cittadinanza nei confronti del
futuro del Paese.
A questo proposito pensiamo che occorra dare dignità e riconoscimento
economico a chi, come noi, lavora nel
sociale privato: è fondamentale intervenire risolutamente, nei vari ambiti in cui
Coopselios è presente, per stimolare i
rinnovi contrattuali, per proporre modifiche normative contro la logica degli
appalti al ribasso, per contrastare il
fenomeno delle cooperative
“spurie”, per garantire condizioni
di sempre maggior sicurezza
nei luoghi di lavoro e per riconoscere la giusta professionalità
ai lavoratori.
È chiaro a tutti che lo sviluppo
dello Stato Sociale porta con
sé elementi di contraddizione
profonda nel terzo settore: per
questo riteniamo importante
promuovere e stimolare un
dibattito rispetto alla tutela
dei soggetti della cooperazione sociale distinguendoli nettamente
da chi, con le
stesse sigle,
agevola i
pro-
cessi
di precarietà e opera non rispettando le logiche
di qualità del servizio.
Inserire la cooperazione sociale vera al
centro delle politiche sociali vuol dire
concepire un nuovo welfare basato sul
rispetto dei diritti esigibili, riconoscendo
le differenze e le libertà, ma anche immettendo elementi partecipativi rispetto
alle scelte e ai processi per affermarli.
Nel 2008 ci aspettano importanti sfide
per la nostra Cooperativa.
La strutturazione di un’organizzazione
sociale articolata nei diversi territori è
ormai imprescindibile per le dimensioni
e le complessità raggiunte da Coopselios. Analogamente si dovrà provvedere a consolidare l’organizzazione
interna, migliorandone il funzionamento
e integrando i processi e le attività che
vedono impegnati tutti i ruoli professionali.
Si dovrà continuare ad investire sulla
formazione del personale perché anche
da questo investimento si potranno
garantire i livelli di servizio ai nostri utenti.
Si dovrà proseguire, rafforzando
l’impegno, sulla promozione dei marchi
di settore che già dal loro lancio nel
2007 hanno fatto intravedere le loro
potenzialità per lo sviluppo dei servizi.
Dovremo continuare a qualificare la
ricerca e l’innovazione con prospettive
sempre più aperte ad esperienze esterne
qualificate ed a nuovi settori di impegno
e di attività. Insomma, di lavoro ce ne
sarà, come sempre, parecchio... In
questo periodo cerchiamo però di goderci serenamente le feste natalizie
riflettendo che “vivere è creare qualcosa,
è sognare qualcosa di bello e di grande,
è credere, è sperare in un mondo
migliore” (Georgette Limbobo).
Guido Saccardi
presidente
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notizie
dalla
cooperativa
Coopselios
all’università
intervento del Direttore
Generale alla Bocconi sul
tema delle gare d’appalto
Il settore del non profit rappresenta senza
dubbio un ambito estremamente peculiare dell’economia in relazione ai diversi
aspetti che vanno dalle strategie di
sviluppo, al management, alla responsabilità sociale che fa parte integrante
della mission delle organizzazioni che
operano in questo ambito. Il terzo settore
in particolare, in funzione dello specifico
rapporto fra pubblico e privato, apre
nuove prospettive che hanno a che fare
con il principio della sussidiarietà: un
principio sempre più centrale in un sistema sociale che si vuole in parte
svincolare da un’eccessiva ingerenza
dello Stato nei confronti dell’economia
e che, d’altra parte, vuole mantenere gli
interessi generali della collettività come
riferimento primario.
Il non profit dunque, rappresenta un
ambito in grado di valorizzare contemporaneamente l’economia e la società
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(sia le organizzazioni che gli stessi individui) e che, proprio per questo, si è
rivelato negli ultimi anni di importanza
sempre crescente, destando l’interesse
da parte delle istituzioni di ricerca e del
settore accademico.
In quest’ottica l’Università Commerciale
Luigi Bocconi, ha istituito il Centro di
Ricerca sulla Gestione dell’Assistenza
Sanitaria e Sociale (CERGAS – Network
delle Aziende Non Profit), con la finalità
di promuovere studi sugli assetti, le
dinamiche e le performance delle
aziende non profit del settore
sanitario e socio-assistenziale.
Il 5 ottobre scorso, Raul
Cavalli, è stato invitato, in
qualità di Direttore Generale
di Coopselios, come relatore
nell’ambito di un convegno
organizzato dal CERGAS sul tema
“La partecipazione delle non profit ai
bandi e alle gare pubbliche”. Il convegno,
che si prefiggeva l’obiettivo di discutere
delle strategie commerciali del terzo
settore, ha visto la partecipazione di
professori universitari e dirigenti di organizzazioni pubbliche e private: Giorgio
Fiorentini (professore associato di Economia Aziendale nell'Università Bocconi),
Luisa Anzaghi (Direttore del Settore
Servizi per gli Anziani nel Comune di
Milano), Marco Boni (Direttore degli
Acquisti dell'AUSL di Modena), Attilio
Gugiatti (Responsabile dell'Area Ricerche
Cergas), Felice Romeo (Presidente
dell'Associazione Lombarda Cooperative
di Servizi).
Raul Cavalli ha presentato una relazione
dal titolo “Dalla parte di chi vende alla
pubblica amministrazione” e ha discusso
dei mutamenti messi in atto da Coopselios nella partecipazione alle gare
d’appalto in relazione all’evolu-zione del
mercato dei servizi alla persona.
Tale mercato, infatti, cambia
costantemente, generando
sempre nuove sfide per le
cooperative sociali. In primo
luogo aumentano i livelli di
concorrenza. Ciò è dovuto,
innanzitutto, alla riduzione dei
margini operativi. Inoltre, sul lato
esterno, dobbiamo considerare sia una
riduzione della spesa pubblica in alcune
Regioni che ha determinato un generale
rallentamento del mercato (in particolare
in Liguria, Lombardia, Emilia Romagna),
sia l’entrata di nuovi operatori privati,
italiani e stranieri, di notevole capacità
imprenditoriale e finanziaria. A ciò si
aggiunga che le prestazioni richieste alle
cooperative sociali sono sempre più
complesse: vanno dagli investimenti
nuove
sfide
notizie
dalla
cooperativa
diretti all’integrazione di operatori e di
servizi di filiera, fino all’innalzamento degli
standard di qualità non adeguatamente
riconosciuto sul lato delle tariffe degli
appalti (basti pensare all’appesantimento
delle normative nell’ambito di sicurezza
e di qualifica del personale).
L’insieme di questi fattori, oltre che
una revisione degli strumenti e dei
contenuti dell’offerta, impone anche
un ripensamento della stessa strategia
commerciale. Un ripensamento che
Coopselios ha messo in atto, raggiungendo risultati soddisfacenti sia in
termini di volumi di attività che di percentuali di successo.
Sul primo versante sono due gli aggiustamenti strategici che Coopselios ha
adottato: la separazione dell’attività tecnica-gestionale dalla attività tecnicaprogettuale e lo spostamento dell’attivitàgare dalle aree territoriali (line) all’ufficio
centrale (staff). Con riferimento invece
all’incremento delle percentuali di successo Coopselios ha rivisto la propria
strategia ponendo maggiore sforzo in
tre ambiti:
- nell’individuazione delle aspettative del
cliente;
- nell’elaborazione di un approccio operativo-creativo (e non più prevalentemente teorico-filosofico);
- nella precisa individuazione degli spazi
economici ai fini di una attenta strategia
di gara.
Come conseguenza di questa scelta il
numero della gare valutate è più che
triplicato rispetto al 2004.
Se osserviamo l’andamento delle gare
dal 2006 allo scorso anno l’efficacia
della strategia commerciale di Coopselios risulta evidente. Nel 2004, infatti, la
percentuale di gare vinte sulle gare
presentate era del 44%; nel 2006, dopo
la fase di aggiustamento superata nel
2005, la stessa percentuale sale al 74%.
Mentre il dato parziale sul 2007 indica
213
250%
200
200%
150%
100%
50%
65
52
41
18
58
44
24
0%
2004
Valutate
2005
Presentate
che la percentuale di gare fino ad ora
vinte è del 73% (rimangono 6 gare ancora in attesa di aggiudicazione).
Coopselios, dunque, promossa! E non
solo all’Università, ma anche sul mercato, dove si è mostrata particolarmente
competitiva e capace di rispondere alle
nuove condizioni economiche imposte
dall’incremento dei livelli di concorrenza
e dai mutamenti del settore dei servizi
alla persona.
È in quest’ottica che Coopselios intende
cogliere la sfida del mercato senza tradire
mai la propria etica e i propri valori che
poggiano sui principi del non profit e
della mutualità.
Si è posta allora una grande attenzione
al mantenimento di una forte sinergia
fra le attività rivolte all’azione commerciale sul territorio e la componente
tecnico-progettuale specifica dei settori.
Solo così, in linea con le specificità del
non profit, si possono produrre vantaggi
sia a livello economico (mediante la
produzione di utilità da valorizzare sul
2006
Aggiudicate
mercato) che a livello sociale (innovazione, nuove risposte all’utenza, capacità di integrare l’offerta delle pubbliche
amministrazioni).
Inoltre si continua a perseguire una
logica di lungo periodo che vede Coopselios sempre più concentrata sui contratti d’appalto di lunga durata, nonché
sulla possibilità ampliare le occasioni di
porsi come diretto concessionario di
soluzioni socio-assistenziali: l’obiettivo
è quello di perseguire una maggiore
solidità e di garantire condizioni di stabilità.
Il Direttore Generale ringrazia del prezioso
lavoro svolto i Dirigenti d’Area: Gianluigi
Bellettini, Gaetano Mattioli, Fabrizio Montanari, Ester Schiaffonati; gli RTP: Danila
Bocelli, Lina Borghi, Claudio Boriotti,
Roberta Borsari, Franco Dallari, Manuela
Lucchini, Silvia Panini, Roberta Prandi,
Silvana Putzu; l’Ufficio Gare: il coordinatore Antonietta Serri, i progettisti Alcide
Lambri, Paola Merli, e la segreteria: Ilaria
Bertolini e Michela Nembi.
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notizie
dalla
cooperativa
assistenza
domiciliare
Il 16 Novembre 2007 il comune di Sarzana ha ospitato, presso la sua antica
Sala Comunale, un seminario rivolto ai
nostri operatori del Settore Anziani e alle
autorità locali, durante il quale sono stati
presentati la Carta dei Valori applicata
all’assistenza domiciliare e i questionari
di customer satisfaction.
I materiali presentati sono nati dal lavoro
del gruppo “Coordinamento Tecnico
Servizi Territoriali” del Settore Anziani,
costituitosi in forma permanente nei
primi mesi del 2007, con la finalità di
presidiare il processo di erogazione del
servizio di assistenza domiciliare, di
identificare strategie e metodi mirati ad
aumentare il livello di efficacia ed efficienza dell’intervento sull’anziano nel
Villa Gilocchi
Domenica 21 novembre è stata inaugurata "Villa Gilocchi", la nuova comunità
alloggio a Correggio. Oltre al sindaco,
Marzio Iotti, erano presenti Marcello Stecco, assessore provinciale alle politiche
sociali, e Mariella Martini, direttore generale
Azienda USL di Reggio Emilia.
Villa Gilocchi apparteneva a una nota
famiglia correggese e l’ultimo proprietario,
il dottor Giorgio Gilocchi, scomparso nel
1997, con un lascito testamentario ha
voluto che diventasse una struttura rivolta
all’accoglienza di anziani. Il Comune di
Correggio ha così provveduto al restauro
per la creazione di una comunità alloggio
destinata a 12 anziani autosufficienti o
parzialmente autosufficienti.
Villa Gilocchi, che ora ospita anche la
sede AUSER, si rivolge ad anziani che
hanno autonomia personale, ma che,
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proprio domicilio.
Dopo il saluto del Sindaco Massimo
Caleo, dell’Assessore dei Servizi Sociali
Rosanna Pittilio e del nostro Presidente,
i lavori si sono aperti con il Responsabile
Tecnico di Settore Dina Bonicelli, che
ha illustrato la Carta dei Valori e il marchio
del Settore Anziani, approfondendo i
processi, gli studi, le finalità del sistema
di monitoraggio per il servizio di assistenza domiciliare.
Paolo Selva, coordinatore territoriale di
anche solo temporaneamente, necessitano di un luogo sicuro e che garantisca
loro i servizi di base. Il secolare parco
antistante e la vicinanza ai principali servizi
socio-sanitari rappresentano un’opportunità di incontro e socializzazione in
un contesto di garanzie e tutela della
propria salute e del proprio benessere.
“Quella che giunge oggi a compimento
– commenta il sindaco Marzio Iotti – è
una storia bella che è cominciata con il
gesto generoso del dottor Gilocchi ed è
poi proseguita attraverso l’impegno della
Fondazione omonima, del Comune e
del Consorzio Servizi Sociali. Questa
comunità alloggio rappresenta per noi
una formula nuova e una risposta inedita
al bisogno di vivere protetti. Crediamo di
aver fatto un buon lavoro, tenendo fede
alle altruistiche volontà del dottor Gilocchi”.
I servizi offerti da Villa Gilocchi sono la
residenzialità, l’accoglienza di tipo alberghiero, il lavaggio biancheria escluso effetti
Piacenza, ha esposto i risultati dei questionari sul grado di soddisfazione degli
utenti di Piacenza e Sarzana, risultati
davvero gratificanti per la nostra cooperativa.
Gianni Calabrese, coordinatore territoriale
di Sarzana, ha presentato e commentato
i questionari destinati ai responsabili
comunali del servizio dei comuni di
Sarzana, Scandiano, Canossa, Bibbiano, Albinea, che hanno giudicato positivamente i nostri servizi.
L’intervento finale di Alcide Lambri, membro dell’Ufficio Qualità, ha spiegato con
chiarezza gli indicatori di efficacia e le
modalità con cui stiamo monitorando i
nostri servizi di assistenza domiciliare.
La platea, numerosa ed estremamente
interessata, ha seguito le attività del
convegno fino alla sera, quando la giornata si è conclusa con un aperitivo.
Gianni Calabrese
coordinatore territoriale comune di Sarzana
personali, l’assistenza diurna, il bagno
assistito se previsto dal piano assistenziale
individuale, la presenza notturna,
l’erogazione pasti e le attività socioricreative
e culturali all’interno e all’esterno.
Palma Peroni
coordinatore Centro Anziani Correggio e Villa Gilocchi
notizie
dalla
cooperativa
parlano di noi
ancora gli asili di Reggio
al centro della scena: due
gli articoli che ricordiamo
Nel mese di ottobre gli asili di Reggio
sono stati in più occasioni protagonisti
della stampa locale e nazionale, per le
pratiche innovative e la loro peculiare
esperienza di ricerca pedagogica.
La Gazzetta di Reggio, in un articolo del
27 ottobre, racconta della proficua collaborazione fra gli asili di Coopselios e
la cooperativa sociale Anemos, che si
occupa di progetti di inserimento sociale
e lavorativo per persone disabili.
Il primo inserimento di disabili all’interno
degli asili nido risale al 1997. Da allora,
queste esperienze hanno visto una notevole diffusione che coinvolge oggi
quattro nidi di Coopselios – Arca, Haikù,
Linus e Girasole – ma anche altre realtà
comunali e parrocchiali del territorio.
Il presupposto, come si legge nell’articolo, è che una persona disabile possa
lavorare in un asilo nido perché “il concetto di diversità non esiste quando si
è piccoli. Inoltre una persona disabile
può avere molto da offrire a un bambino
e vice versa”. E i risultati, spiega Claudio
Bedocchi, coordinatore del servizio
d’integrazione lavorativa di Anemos,
sono di ampia portata: “se per le persone che hanno difficoltà il misurarsi con
compiti e ruoli permette da una parte
una crescita umana, dall’altra la loro
presenza attiva può dare ai bambini delle
scuole d’infanzia e alle loro famiglie una
visione positiva della disabilità”. E così,
“Luois, Daniela, Francesca e Sara [impiegati in cucina e nel refettorio] sono diventati punti di riferimento per i bambini e
loro stessi hanno maturato una capacità
di interagire molto più consapevole”.
Sono queste, e molte altre, le esperienze
che, insieme a una tradizione pedagogica
ormai consolidata, fanno degli asili di
Reggio, una realtà assolutamente
all’avanguardia nel contesto nazionale e
internazionale.
Ed è proposito di ciò che citiamo il secondo articolo in questione, uscito su La
Stampa del 28 ottobre. “Cresceremo
all’emiliana i bambini di Tokyo. Maestre
giapponesi negli asili di Reggio: insegnateci il vostro modello”. Questo il titolo
dell’articolo che parla delle 60 persone
venute dal Giappone per una “full immersion di tre giorni fatta di visite e seminari”
dedicati al “Reggio approach, la via emiliana all’educazione dei piccoli”.
Un’esperienza di scambio che non si
esaurisce con questa delegazione nipponica. “In 13 anni sono stati accolti più
di 150 gruppi per un totale di quasi 20
mila persone provenienti da più di novanta
Paesi. Cifre destinate ad aumentare conferma la pedagogista Claudia Giudici
– basti pensare che abbiamo una lista
d’attesa lunga due, tre anni”.
della scuola d’infanzia.
La sezione del nido gestita da Coopselios è stata inaugurata sabato 29 settembre, con una grande festa che ha
visto insieme insegnanti, famiglie, bambini e autorità. Già attiva dal 3 di settembre, la struttura è in grado di ospitare
21 bambini rubieresi di età compresa
fra i 16 e i 36 mesi.
L’obiettivo del Comune di Rubiera è
quello di garantire
un sempre più alto
tasso di copertura
rispetto alle domande di ammissione ai servizi per
l’infanzia presentate dalle famiglie. Un
tasso di copertura che “con l’apertura
della nuova sezione arriva al 37,36%,
rispetto al 30 fissato come parametro
di eccellenza dal protocollo di Lisbona”.
Coopselios, insieme agli altri soggetti
impegnati del complesso Pinco Pallino,
si impegna, come consuetudine, a garantire un’eccellenza anche in termini di
efficienza e di qualità progettuale.
inaugurata la nuova
sezione del Pinco Pallino
di Rubiera
Ne parla il Giornale di Reggio del 30
settembre 2007.
Coopselios, già partner dell’amministrazione comunale di Rubiera per la
gestione del nido “Bollicine”, con tre
sezioni per 61 bambini, gestisce ora
anche la nuova sezione del nido
all’interno del complesso scolastico
Pinco Pallino. Mentre la cooperativa
Augeo continuerà a gestire, all’interno
dello stesso complesso, le due sezioni
7
notizie
dalla
cooperativa
Coopselios e
Consorzio 45
in Romagna
Il 9 luglio è stata aggiudicata al Consorzio
Cooperative Sociali Quarantacinque la
gara d’appalto della concessione della
durata di dodici anni indetta dall’Unione
della Valconca, per la gestione della
RSA di Morciano.
Il Consorzio Quarantacinque partecipava
all’importante gara, a nome delle cooperative: Coopselios di Reggio Emilia,
Raggio Verde di Rimini, Nel Blu (cooperativa di tipo B) di Cattolica e CIR di
Reggio Emilia, ovvero le stesse cooperative socie coinvolte nella gara per la
concessione della gestione per dieci
anni della struttura per anziani del Comune di Cattolica per n. 54 posti letto,
conclusasi positivamente a fine 2006.
Alla gara per la gestione della
RSA di Marciano (RN), con
una capienza di 40 posti letto
e del relativo Centro Diurno
inserita nella programmazione
territoriale e convenzionata
con l’AUSL di Rimini, hanno
partecipato oltre al Consorzio
Quarantacinque anche la Cooperativa Sociale Elleuno s.c.s. di Casale
Monferrato (AL) e la Santo Stefano s.r.l.
di Porto Potenza Picena (MC), poi esclusa in sede di gara per mancanza di
requisiti.
La gara è stata aggiudicata mediante
l’offerta economicamente e qualitativamente più vantaggiosa secondo i punteggi assegnati sulla base di: offerta
economica (canone concessione annuale), qualità del progetto di gestione
della struttura, esperienza dell’impresa
e inserimento lavorativo di soggetti disabili.
L’esito finale positivo (per pochi centesimi, con arrivo al fotofinish) è stato
possibile a seguito di un forte lavoro di
squadra tra le cooperative, che hanno
ricercato con grande determinazione di
fare proposte competitive anche sul
piano economico, stante la caratteristica
completa della struttura (RSA, CP, CD)
e la durata della concessione.
Il ruolo di coordinamento e di concertazione del Consorzio Quarantacinque ha
consentito di trasformare in vantaggio
competitivo le differenze tra le cooperative che hanno caratteristiche, dimensioni, esperienza, know how, requisiti e
radicamento territoriale diversificati.
Nella RSA di Morciano (così come la
RSA di Cattolica) in cui è previsto a
carico del concessionario di arredare
ed attrezzare totalmente la struttura, il
Consorzio Quarantacinque ha assegnato a Coopselios la responsabilità della
gestione e il rischio imprenditoriale, a
Raggio Verde il personale assistenziale,
a Nel Blu la pulizia, sanificazione
e manutenzione, a CIR la ristorazione e l’arredo della
cucina.
Con l’assegnazione definitiva
e la sottoscrizione del contratto, l’Unione della Valconca
e i tecnici delle cooperative per
conto del Consorzio (in particolare
Coopselios e CIR) sono impegnati a
completare la documentazione richiesta
dalla specifica commissione dell’AUSL
di Rimini per l’autorizzazione al funzionamento. Al riguardo, sono già in corso
diversi incontri per realizzare i lavori di
completamento dell’impiantistica con
l’obiettivo dell’apertura a tempi brevi della
RSA, rispondendo ai requisiti richiesti
dall’AUSL di Rimini.
Nel frattempo si è completato l’arredo
della struttura tramite le forniture della
Nuova Clà di Reggio Emilia, così come
è stato completato l’organico del perso-
insieme
in
Romagna
8
Morciano di Romagna, la piazza
nale con la ricerca delle figure professionali previste nelle attività della RSA,
mentre la cucina sconta qualche ritardo
a causa appunto della situazione impiantistica
La concessione della RSA di Morciano
si aggiunge a quella della RSA del Comune di Cattolica e consente al Consorzio Quarantacinque e alle cooperative
socie, di consolidare una presenza importante sul territorio di Rimini.
L’acquisizione è importante perché dimostra il valore della collaborazione tra
cooperative, in cui ognuna apporta il
meglio delle proprie competenze, perché
consente la gestione integrata di RSA,
Casa Protetta Centro Diurno e perché
promette di aprire a possibili collaborazioni molto qualificate con gli enti locali,
giocando un ruolo nella rete del Welfare
e nella promozione di partnership con
enti pubblici e stakeholder territoriali.
Franco Cavalletti
presidente Consorzio Quarantacinque
notizie
dalla
cooperativa
apre una nuova
sezione
primavera a
Roma
Il 31 ottobre 2007 a Roma abbiamo
inaugurato una nuova “Sezione Primavera”, con un organico di tre educatrici
e un coordinatore pedagogico, che
accoglie 20 bambini dai 24 ai 36 mesi,
all’interno della Scuola dell’Infanzia Statale
presso il complesso scolastico “I Salici”.
Questa sezione nasce da una
collaborazione tra Coopselios e l’82°
Circolo Didattico “Guglielmo Marconi”
del Comune di Roma e per entrambi è
sicuramente un servizio innovativo e
sperimentale.
La nostra cooperativa, ancora una volta,
dimostra un’attenzione particolare alle
richieste ed alle esigenze degli utenti
che stanno diventando sempre più
articolate e flessibili.
L’attenzione è sempre alla qualità del
servizio offerto e, al di là della tipologia,
vengono ribaditi e sottolineati i principi
fondamentali della nostra politica per
l’infanzia che si basano sull’affermazione del riconoscimento dei
diritti dei bambini e delle
bambine ad avere servizi di
qualità.
La sfida a cui ci apprestiamo
consiste, nel non trasferire in
“toto” il modello pedagogico e
organizzativo del Nido all’interno
di una sezione collocata nella Scuola
dell’Infanzia, ma nel domandarci in cosa
e come le due esperienze possano
“contaminarsi” dando origine a una
nuova realtà.
La continuità della sezione primavera
con la scuola dell’infanzia deve essere
uno dei valori fondanti dell’esperienza.
La continuità e l’intreccio tra le due realtà
educative è iniziata fin dal primo giorno:
il personale della scuola statale e i
bambini hanno preparato una bellissima
festa di inaugurazione per i bambini e
le famiglie della Sezione Primavera.
I bambini della scuola dell’infanzia ci hanno
dato il benvenuto con canzoni e poesie,
hanno consegnato un regalo ad
ogni bambino e ci hanno
accompagnato all’interno della
nuova sezione.
All’inaugurazione erano
presenti responsabili e
dirigenti del VII Municipio
assieme a coordinatrici ed
educatrici di altri nidi e scuole
di Roma. Il dirigente scolastico dell’82°
Circolo Didattico, Dott.ssa Ciferri, che
ha creduto fortemente in questo
progetto, è intervenuto per ribadire
ancora una volta quanto è stato
importante per la sua Direzione l’apertura
di questa sezione e soprattutto quanto
di positivo si attende dalla collaborazione
pubblico
e
privato
con la nostra Cooperativa.
Una seconda inaugurazione è avvenuta
il 7 Novembre. Questa volta, con la
presenza del nostro Direttore Generale
Raul Cavalli, in visita alla sezione sono
venute a trovarci il Viceministro alla
Pubblica Istruzione, Mariangela Bastico,
l’Assessore alle politiche educative del
Comune di Roma, Maria Coscia e
l’Assessore alla Scuola della Regione
Lazio, Silvia Costa.
Le ringraziamo per la loro gentile cortesia,
confermando con la loro presenza il
grande lavoro svolto dal Ministero alla
Pubblica Istruzione, dalla Regione Lazio
e dal Comune di Roma per realizzare
una tipologia innovativa di servizio
educativo integrativo che vuole
rispondere concretamente ad una
sempre più crescente domanda di
disponibilità, flessibilità e qualità nei
servizi all’infanzia dal parte delle famiglie.
Roberta Prandi
responsabile tecnico di produzione settore infanzia
Gianluigi Bellettini
direttore area Liguria Toscana
9
al centro
Coopselios al terzo Bilancio Sociale
Il Bilancio Sociale del 2006 verrà
presentato in questi giorni in occasione delle cene che, nelle diverse
aree, vedranno riuniti i soci della
cooperativa.
Il Bilancio Sociale rappresenta uno
strumento di grande utilità per la
cooperativa in quanto offre
un’occasione per rendere conto degli
impegni presi nei confronti dei soci,
degli utenti e di tutti gli interlocutori
con i quali opera. Per mezzo del
Bilancio Sociale la cooperativa valuta
e comunica all’esterno la coerenza fra i risultati raggiunti e gli
obiettivi derivanti dai valori e dalla sua mission. In tal senso il
Bilancio Sociale è uno strumento di trasparenza che consente
a Coopselios di fare il punto sulla propria attività coniugando
valutazioni economiche e responsabilità sociale.
Il fatto che il Bilancio Sociale del 2006 venga presentato alla
fine del 2007 si spiega con i molti avvenimenti che hanno
investito la cooperativa nel corso di quest’ultimo anno e che
hanno portato al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e alla
nomina del nuovo Presidente. Un’intensa stagione di Assemblee
decentrate su tutto il territorio ha impegnato i dirigenti della
cooperativa in un confronto approfondito con la base sociale,
che ha partecipato in modo ampio e che ha eletto democraticamente i propri rappresentanti. Il rinnovo della Presidenza,
avvenuto con grande consenso e collaborazione, ha inevitabilmente richiesto un impegnativo scambio di consegne. Cosicché
il Bilancio Sociale è slittato in avanti.
È tuttavia utile discuterne con attenzione, sia perché così non
si interrompe la serie storica di dati, riflessioni, impegni che,
arrivata al terzo anno, consente di leggere compiutamente
l’evoluzione della cooperativa, sia perché questo documento
intende dare la misura della meritevolezza sociale di Coopselios,
che è valutabile in termini di processo e dunque non richiede
la puntualità propria del bilancio economico.
10
Il Bilancio Sociale 2006 ci dice che
lo scorso anno ha rappresentato una
tappa veramente importante per la
cooperativa, per almeno tre ragioni:
da una parte la messa a regime della
nuova organizzazione, dall’altra la
grande espansione che Coopselios
è riuscita a gestire (espansione territoriale accompagnata da una forte
crescita economica) e, infine, una
rinnovata attenzione ai valori mutualistici che si è concretizzata nel forte
incremento del ristorno.
La nuova organizzazione aziendale, centrata sulle strutture
territoriali, mira a rafforzare il senso di appartenenza e il lavoro
collaborativo: ognuno deve sempre più sentirsi responsabile del
proprio lavoro e del servizio erogato e, al contempo, è chiamato
a operare in sinergia con le funzioni aziendali, allo scopo di
coniugare l’azione commerciale orientata al territorio con le
competenze tecnico-progettuali specifiche dei settori. Si tratta
di un’organizzazione che rappresenta uno strumento particolarmente valido per una strategia che si è dimostrata vincente su
più fronti. Coopselios infatti è cresciuta come impresa leader
nel mercato dei servizi alla persona e gli ottimi risultati di fatturato
e di redditività hanno avuto importanti ripercussioni sui socilavoratori in termini di partecipazione economica.
La performance economica ben indirizzata ha comportato una
stabilizzazione dell’occupazione in settori in cui il precariato è
ancora molto forte e Coopselios si impegna in tal senso a
garantire una sempre maggiore stabilità al lavoro, mediante una
logica progettuale di lungo peri
Non solo. Sull’utile realizzato nel 2006, ben 1/3 è andato a
remunerazione dei soci. Si tratta di una cifra considerevole,
oltre ¤ 550.000 che rendono tangibile la partecipazione
economica dei soci ai risultati della cooperativa, consentendo
di realizzare un miglioramento retributivo che rimane uno degli
obiettivi istituzionali della cooperativa.
al centro
Coopselios in numeri
Le gestioni della Cooperativa attive nel 2006 sono 166, in
crescita rispetto alle 160 del 2005.
Nel 2005 Coopselios aveva raggiunto il trentino Alto Adige,
mentre nel corso del 2006 ha iniziato ad operare in Lazio con
la gestione dell’asilo comunale di Frascati. La diffusione
dell’attività di Coopselios copre ora 8 regioni.
2004
2005
2006
63 milioni
+9%
2.094
+ 10,3 %
+ 41,5 %
5
8
gestioni
158
160
166
incremento
+2
+4
Fatturato 2006
Incremento fatturato rispetto al 2005
Numero occupati
Incremento soci rispetto al 2005
Incremento del valore ripartito fra i soci rispetto al 2005
Settori in cui Coopselios opera
Regioni in cui Coopselios è presente
L’esercizio 2006 ha raggiunto risultati particolarmente positivi,
con un fatturato che ha superato i 63 milioni di euro ottenendo
un incremento di oltre 5 milioni di euro rispetto allo scorso
anno. I risultati sono ancora più significativi se si considera il
panorama economico attuale nel quale Coopselios opera. È
importante ricordare infatti che, mentre l’inversione
dell’andamento economico del paese, ha prodotto una
crescita sostenuta in diversi settori, la stessa tendenza positiva
non è riscontrabile nel settore dei servizi sociali.
Le limitate risorse finanziarie destinate dalle Pubbliche Amministrazioni al settore sociale hanno in parte ridimensionato lo
sviluppo e l’ammodernamento dei servizi, quindi, in definitiva,
il nostro mercato di riferimento. A ciò si aggiunga che la
concorrenza tra gli operatori del settore ha raggiunto livelli
particolarmente problematici, e, purtroppo, da parte di molte
cooperative, il ribasso dei costi dei servizi proposti va a
discapito delle condizioni di lavoro degli occupati: un meccanismo al quale Coopselios, che continua a distinguersi per
affidabilità, serietà ed etica, si rifiuta di partecipare.
La redistribuzione del valore aggiunto
A fronte di un aumento di fatturato, l’utile destinato alla
partecipazione economica dei soci è in netto aumento rispetto
allo scorso anno, sia in assoluto (+230.789 euro) che in
percentuale sul totale del valore aggiunto (+0,52%).
In particolare è bene notare che, a fronte di un aumento
dell’8,9% del valore aggiunto, il ristorno a favore dei Soci
lavoratori che hanno prestato la loro opera è aumentato del
46,7%, passando da 240.000 nel 2005 euro a 450.000 euro
nel 2006, mentre la quota di utile portata a riserve è aumentata
del 33%, passando da 717.410 euro nel 2005 a 1.066.158
euro nel 2006.
RISTORNO
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
+47%
+25%
2004
2005
2006
La logica del lungo periodo
Al fine di perseguire non solo una crescita, ma anche una
stabilità nel tempo, Coopselios persegue da anni una logica
di appalti e di gestioni di lungo periodo che, nel corso del
2006, è stata ampiamente rafforzata.
11
al centro
Un primo dato è che l’incidenza totale del fatturato ottenuto
senza gare d’appalto tende ad aumentare nel corso degli
anni: nel 2004 si attestava intorno al 10%, ora raggiunge il
24%. Questo dato dimostra senza dubbio l’intenzione strategica
di stabilizzare una parte delle proprie attività mediante la
gestione di servizi non soggetti all’aggiudicazione di gare.
Coopselios, in linea con la sua mission, ha realizzato un
costante incremento dell’occupazione. Nel 2006 il totale dei
lavoratori ha raggiunto le 2094 unità, con un incremento del
10,4% rispetto all’anno precedente.
2200
2094
2100
24%
Fatturato
da appalti
Fatturato
da gestioni
private
76%
2000
1900
1876
1800
1764
1700
1600
1500
Considerando il fatturato anche in base alla durata degli
appalti, ricordiamo che Coopselios cerca di puntare, per
quanto possibile, alle convenzioni di lunga durata.
Rispetto al 2004 è infatti radicalmente diminuito (-15%) il
fatturato proveniente da gestioni di durata inferiore a 5 anni,
a favore di un aumento di fatturato proveniente da gestioni di
durata uguale o superiore a 10 anni (+19%).
80,0%
74,6%
<5
70,0%
60,0%
59,6%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
fra 5 e 9
> 10
59,5%
2004
2000
23,5%
16,8%
1400
1200
11,1%
10,1%
1839
1702
1592
1600
15,8%
2006
Coopselios ritiene importante instaurare con i propri soci
lavoratori un rapporto di lavoro a tempo indeterminato: questo
avviene nell’87,82% dei casi.
Inoltre, nella maggior parte dei casi, i contratti a tempo
determinato corrispondono a sostituzioni di maternità: una
condizione particolarmente frequente in una cooperativa in
cui la grande maggioranza degli occupati è composta da
giovani donne.
1800
29,4%
2005
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
1000
800
0,0%
2004
2005
2006
Uno sguardo ai soci
Coopselios, fin dalla costituzione, persegue una politica sociale
attenta a far sì che, fra gli occupati, il numero dei soci sia
particolarmente elevato (98% nel 2006). L’obiettivo è quello
di creare una forma di appartenenza alla cooperativa che
prescinda dalla sola prestazione lavorativa ma che si esplichi
anche in forma di mutualità e spirito di condivisione: aspetti
cruciali soprattutto per chi opera nell’ambito del sociale dove
il servizio comporta spesso un notevole coinvolgimento umano
e l’attivazione di competenze relazionali che necessitano di
essere continuamente stimolate e motivate. Osservando lo
sviluppo occupazionale degli ultimi anni, risulta chiaro che
12
600
400
200
0
172
2004
171
2005
255
2006
Una cooperativa al femminile
Coopselios si conferma, infatti, una cooperativa a netta
prevalenza femminile. Il 94,8% degli occupati sono donne e
questo è un dato costante negli ultimi tre anni.
Ciò è dovuto, in parte, alla natura dei servizi offerti, tradizionalmente di competenza femminile.
Si può tuttavia ipotizzare che anche il buon livello delle politiche
per le pari opportunità renda Coopselsios un luogo attraente
per le donne.
al centro
5,2%
Donne
Uomini
94,8%
Una cooperativa giovane ma con esperienza
La cooperativa si è sempre caratterizzata per un’età piuttosto
giovane dei soci lavoratori. La fascia più rappresentata è
sempre stata quella compresa fra i 26 e i 35 anni. Questa
tendenza è confermata nel 2006 anche se, rispetto ai due
anni precedenti, è possibile osservare una lieve flessione
delle classi più giovani, a favore di un incremento delle fasce
più anziane. In particolare è significativo l’incremento del 2,3%
di presenza nella fascia compresa fra i 46 e 55 anni che porta
a pensare a una lunga permanenza dei soci in Coopselios
(permanenza confermata dall’andamento dell’anzianità aziendale media rispetto allo scorso anno).
cooperativa che opera in un mercato in continuo divenire ed
è chiamata a rispondere a precise normative.
Le attività formative hanno riguardato le seguenti attività:
• riqualifica sul lavoro;
• formazione ex D. Lgs 626/94
• Haccp D. Lgs 155/97
• aggiornamenti promossi da Coopselios e da enti esterni.
È interessante notare che rispetto al precedente anno sono
in parte cambiate le priorità delle attività formative, modificando
la distribuzione delle ore assegnate alle varie tipologie di
formazione e la percentuale dei costi, sul totale, destinati alle
singole attività.
100%
90%
COSTI DI FORMAZIONE
540.000
523.652
520.000
500.000
460.000
Costi di
fomazione
471.225
480.000
453.990
440.000
420.000
400.000
2004
2005
2006
Come si evince dal grafico riportato, i costi di formazione
sono aumentati del 10% (contro un aumento del 3,7% dello
scorso anno), mentre le ore sono aumentate del 16% (da
33.285 nel 2005 a 39.624 nel 2006), superando ampiamente
l’incremento percentuale degli occupati.
I dati confermano dunque la centralità della formazione in una
2%
19%
21%
32%
31%
47%
46%
80%
70%
60%
2%
33%
19%
50%
40%
30%
20%
Haccp D.Lgs 155/97
Formazione ex D.Lgs
626/94
Aggiornamenti
Riqualifica sul lavoro
47%
10%
0%
La formazione
Il 2006 si caratterizza per un fortissimo aumento delle ore
complessive di formazione e, di conseguenza, dei costi
dedicati a questa attività, accelerando notevolmente un trend
di crescita costante.
2%
2004
2005
2006
Percentuale ore di formazione erogata per tipologia nel triennio 2004-2006
Fra i dati da commentare, un aumento delle ore di formazione
obbligatoria dedicata alla Legge 626. A tale aumento (+11%)
non corrisponde un proporzionale aumento di costi perché
l’attività formativa dedicata all’ex D.Lgs.626/94 viene ora autogestita mediante docenti interni. Si tratta di un’attività formativa
essenziale per la prevenzione degli infortuni che ha dato
risultati ottimali in Coopselios.
Sono stabili le ore di formazione dedicate alla riqualifica, in
quanto gli Operatori Socio Sanitari sono stati in gran parte
riqualificati, come richiesto dalle normative regionali, negli
scorsi anni.
Sono diminuite le ore di aggiornamento professionale, mentre
sono aumentati i costi dedicati a questa tipologia formativa.
Ciò si spiega per due ordini di motivi: sono stati coinvolti i
livelli professionali più elevati (come ad esempio i coordinatori)
e ciò ha comportato, sempre più spesso, il ricorso a docenti
esterni altamente qualificati.
In questo modo la cooperativa ha mantenuto i propri
impegni nell’accrescere la competenza dei suoi lavoratori,
specializzando sempre più le loro conoscenze in relazione
alla sicurezza sul lavoro e alle esigenze dell’utenza.
13
al centro
gli obiettivi per il futuro
Considerando che il Bilancio Sociale non è solo uno strumento
comunicativo per dimostrare che le nostre azioni possono
essere particolarmente riuscite, ma rappresenta anche
un’occasione per riflettere sul nostro operato in senso critico,
ci sembra opportuno ragionare su quelli che possiamo
considerare i punti di forza, gli obiettivi raggiunti, e quelle che
rappresentano le aree di debolezza della cooperativa, a cui
prestare più attenzione e sulle quali costruire enfasi di missione
per il futuro.
Enfasi di missione
La gestione di strutture in proprio e l’orientamento ad appalti
complessi e stabili inseriscono Coopselios in un segmento
del mercato, in cui poter esprimere autonomia nella organizzazione del lavoro con adeguate dotazioni di personale.
Favorire una nuova impostazione dei servizi che metta al
centro le singole strutture in modo da responsabilizzare gli
operatori tutti.
Il ruolo del socio
Salario e occupazione
Punti di forza
Mantenere e allargare l’occupazione a favore delle fasce più
deboli del mercato del lavoro.
Offrire lavoro regolare in un settore soggetto a fenomeni di
sottosalario e evasione contributiva.
Stabilizzare il lavoro dei soci privilegiando i contratti a tempo
indeterminato.
Punti di debolezza
Nonostante l’applicazione puntuale del CCNL le retribuzioni
medie sono basse.
Il lavoro sociale è percepito, all’esterno, come scarsamente
valutato e per questo poco attraente.
Enfasi di missione
Rafforzare le attività in proprio con maggiore valore aggiunto,
per garantire più stabilità ai soci.
Indirizzare l’attività commerciale verso gare di appalto complesse
con scadenza di medio periodo.
Offrire formazione ai soci, per migliorare le competenze e la
percezione dell’importanza dei servizi svolti.
Organizzazione del lavoro
Punti di forza
Buona sicurezza del posto di lavoro.
Favorire la partecipazione dei soci all’organizzazione del lavoro.
Co-progettazione del servizio con la Pubblica Amministrazione.
Punti di debolezza
Ancora difficile la condivisione dell’organizzanzione interna;
difficoltà di comunicazione.
Scarsità del personale dovuta alle regole degli appalti che
prevedono soglie minime di risposta.
14
Punti di forza
Grande sforzo per far funzionare i meccanismi della democrazia
delegata. Esercizio vero da parte del Consiglio di Amministrazione del mandato ricevuto dai soci.
Mutualità economica praticata con risultati positivi.
Punti di debolezza
Partecipazione ancora difficile soprattutto dove la sede
decisionale si percepisce lontana dalle strutture decentrate.
Enfasi di missione
Processo aperto per favorire occasioni informali di partecipazione considerate un valore da perseguire.
Informazione puntuale.
Formazione ai valori della cooperazione.
Rapporti col territorio
Punti di forza
Consolidare il ruolo dei direttori di area per far valere le
peculiarità territoriali. Diffusione di buone prassi aziendali nelle
zone di espansione. Rafforzare il legame con le Associazioni
di volontariato locali.
Punti di debolezza
In certe zone si constata un difficile rapporto Pubblico-Privato:
difficoltà che coinvolge anche Coopselios.
Auto-organizzazione di risposte fai da te, non inserite nella
rete dei servizi, senza controlli e di scarsa qualità; fenomeno
competitivo del badantato.
Enfasi di missione
Considerare il rapporto con il territorio e con il volontariato
una risorsa in più, in termini di qualità sociale dei servizi erogati.
Necessità di coltivare tale risorsa, programmarla, esportarla
nelle zone a minor tradizione solidaristica.
la voce
di coopselios
un decennio da
raccontare
Il Centro Anziani ha compiuto 10 anni.
Per festeggiare questa ricorrenza domenica 18 novembre abbiamo inaugurato
la mostra “istantaneamente: 10 anni da
raccontare” alla presenza del sindaco
Marzio Iotti, del direttore del consorzio
per i servizi sociali Luciano Parmiggiani
e di numerosi familiari e cittadini che con
la loro presenza ci hanno voluto testimoniare il loro affetto.
Nell’anno di apertura della struttura vennero attivati 2 servizi: la casa protetta
con una capacità ricettiva di 40 posti
letto e il centro diurno che accoglieva
18 ospiti. In questi 10 anni siamo progressivamente cresciuti ed oggi sono
autorizzati 47 posti di casa protetta e
35 posti di centro diurno, al fine di evadere la crescente domanda di inserimento di utenti in un servizio che in
questi anni si è dimostrato di notevole
supporto sia ai bisogni socio assistenziali
degli anziani che alle difficoltà organizza-
tive delle famiglie.
La riprogettazione dei servizi è stata
possibile grazie alle sinergie messe in
atto tra Pubblica Amministrazione e
Coopselios, che in questi anni hanno
condiviso l’obiettivo comune di perseguire standard qualitativi elevati nei servizi
erogati dal Centro Anziani.
I risultati assistenziali raggiunti in questi
10 anni sono stati anche il frutto di
critiche costruttive di familiari e ospiti
che individualmente o attraverso il gruppo di miglioramento, con suggerimenti
e proposte, ci hanno consentito di migliorare gli aspetti assistenziali e organizzativi del nostro lavoro di cura.
Operare nel Centro Anziani ha significato
per noi non solo fornire interventi sociosanitari il più possibile personalizzati ed
adeguati, ma anche creare per i nostri
ospiti occasioni di socializzazione e di
scambio al fine di rinsaldare il legame
con l’esterno e rompere l’isolamento e
l’emarginazione che spesso l’istituzionalizzazione in una struttura protetta
comporta. Aprire la casa protetta al
territorio significa farla frequentare dai
cittadini, sia giovani che adulti attratti
dalle varie attività che lì si attivano, quali
ad esempio la mostra sulla civiltà contadina e la mostra sugli strumenti musicali
d’epoca.
Nel 2006, solo per citare alcuni dati,
sono stati organizzati 22 eventi che
hanno visto un forte coinvolgimento di
diversi enti ed istituzioni culturali e sociali
presenti a Correggio: la ludoteca,
l’associazione culturale Lombardo Radice, l’istituto scolastico Einaudi, il comitato femminile e i pionieri della CRI, la
biblioteca comunale, l’Unione Sportiva
Correggese, la pro loco ecc. Il 2006 ha
visto anche la pubblicazione di 2 numeri
di una collana intitolata “Quaderni
disordinati”: il primo numero “Raccontare
antico” e il secondo numero “I vecchi”
sono una raccolta di detti, proverbi,
filastrocche e pensieri raccontati dai
residenti del Centro Anziani, che diventa
così anche luogo straordinario e prezioso
di cultura e di storia. Per il 2008 è prevista
un'altra pubblicazione intitolata “Il veglio
parlante” in collaborazione con l’associazione culturale Lombardo Radice.
10 anni di lavoro comune richiederebbero una troppo lunga fila di ringraziamenti, col rischio di dimenticare involontariamente qualcuno meritevole. Pertanto
“grazie a tutti coloro che hanno collaborato con noi”: lavorando all’interno della
struttura, prestando attività volontarie,
collaborando alle varie iniziative realizzate
o semplicemente venendo a far visita
ai nostri ospiti!
Palma Peroni
coordiantore Centro Anziani Correggio e Villa Gilocchi
15
la voce
di coopselios
parole ritrovate
la rinascita della speranza:
dall’emarginazione
alla dignità
Il Convegno “Parole Ritrovate liguri” del
16 novembre svoltosi nella splendida
cornice di Sestri Levante, ha rappresentato la prima intensa partecipazione e
scambio di esperienze tra ospiti, familiari
e tecnici del settore psichiatrico (personale specializzato, strutture territoriali,
Asl di appartenenza).
I familiari, gli ospiti e i nostri educatori
hanno raccontato di fronte a centinaia
di persone il proprio percorso di sofferenza e di rinascita attraverso il supporto,
la cura e riabilitazione nella nostra Comunità.
E così si è narrata anche la Comunità
“I due Mari”, invitata dalla Asl 4 di Chiavari
a raccontare la propria esperienza.
Le nostre parole
I familiari hanno manifestato riconoscenza ed entusiasmo per il lavoro terapeutico realizzato da tutto il personale della
struttura verso i propri congiunti.
Queste le toccanti testimonianze sul
supporto informativo:
le prime informazioni sulla malattia mentale e su come trattarla le ho avute da
voi, temevo di fare casini... (Antonio).
Se non partecipi ai momenti di scambio
con altri familiari vedi solo il tuo casino
(Anna).
C stato un cambiamento fra noi fratelli,
ci siamo ritrovati (Anna).
Ø la malattia peggio di tutte non
finisce mai (Vito).
Sull’accoglienza, i familiari riconoscono
come la Comunità si avvicini a un ambiente familiare, una “casa”, dove colori,
odori, spazi privati e collettivi acquistano
una dimensione riconosciuta e vissuta:
la struttura non la fanno i muri ma le
persone (Antonio).
Ci avete insegnato a trattarli come persone qualunque.. (Mirella).
Le parole degli ospiti
Attraverso le parole degli Ospiti, la comunità assume importanza come spazio
sociale, come microsocietà organizzata,
regolamentata da leggi interne, basate
prevalentemente sul principio di uguaglianza e di condivisione.
Ho trovato amici e ho ritrovato la fiducia
in me stessa (Lina).
Spesso stiamo troppo isolati, la vita da
soli non ha senso, tristezza, desolazione, malinconia . (Davide).
I confini esterni aiutano a trovare dei
confini interni, ad autodisciplinarsi, a
strutturare in modo pi sano il tempo,
a contenere l ansia del vuoto .
Il pensiero dell’équipe curante
La comunità è il luogo per eccellenza
dell’agito, della pragmatica, il luogo dove
il pensiero diventa azione, “azione
parlante”, come lo definisce Racamier.
Un intervento relativo a un ospite deve
rispondere ad un significato terapeutico
(sia come contenuto, sia come modalità)
non può essere affidato a logiche emotive o spontaneistiche.
Una caratteristica peculiare della conduzione della comunità è il valore
riconosciuto al paziente come persona
con un valore indipendente dalla patologia invalidante. L’individualità viene
riconosciuta e protetta come un valore
primario e questo induce ad evitare
risposte impersonali, anonime, standardizzate.
L’attenzione alla persona consente di
cogliere paziente, come dice Resnik,
come “un uomo che ha dentro di sé
una zona non psicotica, non morta”.
L’équipe si giova di una professionalità
seria e flessibile, pronta a rileggersi, a
mettere in discussione metodi e strategie, ad imparare dall’esperienza e dagli
errori, abile a sfruttare le indicazioni e
le intuizioni del paziente stesso.
Come accarezzi con il tuo paesaggio
le persone in difficolt !
E la salute qui torna insieme alla comprensione di tutti quelli che hanno sofferto, ritorna cos il canto della vita (Lina).
Barbara Polverini
quipe I Due Mari
16
la voce
di coopselios
animazione a
Monticelli
Dimmi, dimenticher ; mostrami, potrei
ricordare; ma coinvolgimi e io capir
È proprio sui principi espressi da questo
antico proverbio cinese che abbiamo
orientato il nostro programma di animazione che ha previsto svariate attività
che hanno permesso di coinvolgere a
gruppi o singolarmente tutti gli ospiti.
La lettura del giornale, i giochi di memoria, la tombola, la ginnastica di gruppo e la Messa rappresentano i “punti
fermi” all’interno della programmazione
settimanale.
Alcuni dei progetti sviluppati in questi
mesi come ad esempio il laboratorio
pasta-sale hanno visto anche la partecipazione di alcune volontarie del paese
e hanno prodotto risultati interessanti
anche a livello di socializzazione.
Altri tipi di arti manuali e grafiche: pittura,
decoupage e pittura su stoffa, hanno
il Sartoretti:
una struttura
accogliente
Ho lavorato in varie strutture, alcune
esperienze sono state felici, altre più
complicate, poi alcuni anni fa sono
arrivato al Centro Sartoretti... un altro
approccio.
I problemi come in qualsiasi luogo di
lavoro esistono, le discussioni non
mancano perché sono inevitabili quando
si tiene in particolare modo a quello che
si fa; un posto però il Sartoretti in cui si
sta bene e gli operatori si sentono a
proprio agio. Inevitabile conseguenza di
ciò è che anche gli ospiti vi stanno bene!
prodotto molti oggetti da proporre al
nostro mercatino ed hanno reso gli
ospiti orgogliosi di vedere le loro creazioni in vendita.
Approfittando della vicinanza alle terme
abbiamo accompagnato gli ospiti a fare
le cure inalatorie, che hanno rappresentato un momento importante per il
loro benessere.
Altre uscite che abbiamo organizzato
durante il periodo estivo hanno riguardato il mercato del martedì, dove a
turno sono andati diversi gruppi di ospiti
che hanno fatto acquisti tra le bancarelle
e hanno fatto la “obbligatoria” fermata
Siamo un centro ricco di competenze
e di esperienze che si contraddistingue
per essere accogliente e professionale
al tempo stesso, ma anche un luogo
in cui spesso ci si diverte tanto.
In un contesto come questo non è un
caso che due ospiti decidano di
condividere con gli operatori della
struttura la scelta di ricevere i sacramenti
e tutti in una volta.
Le parole di Brigitte: “Per me è come
essere in famiglia, mi sento bene e molto
rassicurata!”
Stefano è felice: “Non mi sentivo pronto,
ma con la vostra amicizia ho capito
molte cose!”
L’avvenimento è stato festeggiato nel
pomeriggio del 31 ottobre scorso,
presso la chiesa parrocchiale di
al bar e in gelateria. Sempre per quanto
riguarda il gelato o il caffè abbiamo
creato anche momenti individuali nei
quali l’animatrice ha accompagnato i
singoli ospiti al bar e al Castello di
Montechiarugolo. Tutte queste attività
permettono di apprezzare la ricchezza
del territorio in cui è collocata la nostra
casa protetta. Ogni mese festeggiamo
i compleanni, durante i quali regaliamo
un piccolo dono ai festeggiati e vengono preparati dolci dalla cucina, tutto
accompagnato da un intrattenimento
musicale offerto da un gruppo di volontari di Parma. Accanto a queste
feste abbiamo inoltre organizzato altri
eventi speciali: a settembre la festa di
fine estate aperta alla popolazione con
tombola, gioco dei tappi e torta fritta
per tutti; in ottobre la festa dei nonni
con i cantanti e il regalo della scuola
materna di Monticelli e la festa della
castagna con le majorettes.
Claudia Lazzari Monti
coordinatrice della RSA Monticelli
Elisa Parodi, Giuliana Margini
animatrici della RSA Monticelli
Reggiolo, dove il Parroco e il Vicario
Vescovile hanno presieduto al rito
sacramentale.
Presso il centro residenziale Sartoretti
è stato festeggiato l’avvenimento con
un momento di cordialità con gli ospiti,
le famiglie e tutti gli operatori della
struttura.
un educatore
17
la voce
di coopselios
auguri
Giannina!!!
Alla casa di riposo “I Germogli” di Menconico, sono stati celebrati i 100 anni
di Giovanna Giordani, ma che tutti con
affetto chiamano Giannina... Giannina
è nata a Milano il 27/10/1907, ha sempre lavorato come sarta da uomo e nel
frattempo cresceva due figli: Antonietta
e Giovanni, tutti e due venuti purtroppo
a mancare.
La festa si è svolta nel pomeriggio del
29 Ottobre. Nelle settimane precedenti
sbarcati a
Porto Viro
L’esperienza maturata in oltre 20 anni
di attività nel settore infanzia a Reggio
Emilia è di certo un valore consolidato
nella nostra cooperativa. Questo ci consente di esportare un modello di eccellenza in altre regioni, senza nessuna
presunzione, coniugando le pratiche
virtuose con le specificità locali, sia dal
punto di vista sociale che culturale.
È proprio con occhi attenti, sensibili a
conoscere un territorio “altro” che alla
fine del mese di agosto siamo sbarcati
per la prima volta come Settore Infanzia
nella regione Veneto. È stata aperta
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sono state decorate le finestre e le porte
del salone con delle stelle rosse e blu,
disegnate e ritagliate da una decina di
ospiti, inoltre numerosi palloncini colorati
e allegri festoni hanno reso
vivace ed accogliente la sala.
Per la festeggiata è stato allestito un “trono” dove potersi
accomodare e gustare la festa
in suo onore.
Con tutti gli ospiti già sistemati
nella sala si è atteso in silenzio
e a luci spente l’arrivo di
Giannina accompagnata da
sua nipote Cristina.
Appena aperte le porte tutti hanno iniziato
a cantare e suonare gli auguri per Giannina, alla quale una volta seduta sul
trono, abbiamo portato un mazzo di fiori
e un regalo da parte della RSA. Finite
le foto di rito, abbiamo iniziato a servire
un ricco buffet, preparato interamente
dal personale della RSA, a tutti gli ospiti
e agli invitati. Salatini, patatine, frittatine
e ben quattro torte, due delle quali
riportavano gli anni e il nome della fe-
steggiata. Gli ospiti hanno partecipato
a questo gioioso evento ballando, cantando assieme al personale: Rita, Stefania, Letizia, Sabina, Francesca e Francesca.
Stefano e Claudio alla pianola hanno
rallegrato con canzoni per tutte le età,
dopodichè di nuovo luci spente e luce
alle candeline... e che candeline: ben
100! L’onore del primo taglio l’ha avuto
proprio lei, la giovane centenaria e poi
di nuovo in pista a scatenarsi tra una
polka e un valzer... ne san qualcosa
Orfeo e Rita!
La giornata è passata in fretta e, anche
se la preparazione è stata faticosa, la
soddisfazione nel vedere tutti felici ed
entusiasti è stata veramente grande.
Ringrazio per l’aiuto e la collaborazione
la Raa Sabina, la Fkt Stefania, la mitica
Franca e la cuoca Maddalena, assieme
a tutte le operatrici ed operatori. Un
grazie alla coordinatrice che ha permesso la realizzazione di tutto ciò!
infatti una struttura educativa del Comune a Porto Viro.
Anche se ci avviciniamo sempre di più
ad una uniformità di esperienze, risulta
molto interessante riuscire fin da subito
a capire il contesto, cogliere chi sono
i nostri interlocutori, visitare le opportunità
vicine, parlare con la gente, respirare
gli odori e la particolare tranquillità che
questo territorio ti regala. È necessario,
utile, intelligente quindi rispettare questa
identità, ascoltando le esigenze delle
famiglie, dei bambini, delle educatrici.
Con le educatrici si è realizzata una
alleanza continua e costante, che coniugata con la forte motivazione, ha
permesso alle stesse di attuare con
estrema competenza e sensibilità la loro
azione educativa.
Desidero ringraziare il Sindaco,
l’Assessore, l’Assistente Sociale e il
gruppo degli operatori che con la nostra
Cooperativa hanno cercato, tutti, anche
con “occhi diversi” di guardare nella
stessa direzione.
Alice Rossi
animatrice RSA i Germogli
Manuela Lucchini
responsabile tecnico di produzione settore infanzia
la voce
di coopselios
il bilancio
consolidato di
Coopselios
tesi di laurea di Ilaria Brandi
Mi sono laureata in Economia Aziendale
presso l’Università di Modena e Reggio
Emilia a settembre 2007 con una tesi
sulla nostra cooperativa.
Mi è interessato svolgere un’esperienza
in Coopselios in quanto questa società
rappresenta una realtà consolidata sul
territorio nell’ambito della gestione di
servizi assistenziali ed educativi.
L’oggetto della mia tesi di laurea è stato
il bilancio consolidato della Cooperativa.
Il bilancio consolidato espone la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato
economico di un gruppo di imprese
considerate come un’unica impresa.
Il Gruppo Coopselios è un gruppo a
struttura complessa:
COOPERATIVA
SOCIALE COOPSELIOS
SVILUPPO SERVIZI SOCIALI
VILLA VERDE SRL
PORTO VIRO SRL
VILLA ELVIRA SRL
H.C.C. HEALTH CARE
COMMUNITY SRL
Coopselios (società capogruppo) controlla direttamente la sottocapogruppo
di 1° livello “Sviluppo Servizi Sociali”, e
attraverso di essa le sottocapogruppo
di 2° livello.
I soggetti obbligati alla redazione del
bilancio consolidato sono le società per
azioni, in accomandita per azioni ed a
responsabilità limitata che controllano
un’impresa, oltre alle società cooperative
e le mutue assicuratrici che controllano
una società per azioni, in accomandita
per azioni o a responsabilità limitata.
Tale obbligo sussiste soltanto per le
imprese controllanti, che unitamente alle
controllate, abbiano superato, per due
esercizi consecutivi, almeno due di questi limiti:
- 12.500.000 euro nel totale degli attivi
degli stati patrimoniali;
- 25.000.000 euro nel totale dei ricavi
delle vendite e delle prestazioni;
- 250 dipendenti occupati in media
durante l’anno.
La cooperativa Coopselios è obbligata
alla redazione del bilancio consolidato
perché detiene l’intero capitale della
società “Sviluppo Servizi Sociali” e tramite essa, quote di controllo di altre
società di capitali.
Il bilancio consolidato rappresenta lo
strumento informativo primario di dati
patrimoniali, economici e finanziari del
gruppo, sia verso i terzi che sotto il
profilo del controllo di gestione.
Pertanto esso deve essere redatto dagli
amministratori dell’impresa controllante
e si compone di Stato Patrimoniale,
Conto Economico e Nota Integrativa.
Tale bilancio presenta due importanti
caratteristiche:
- le singole attività, passività e i singoli
componenti del conto economico
della controllante devono essere sommati alle corrispondenti attività, passività e componenti economiche della
controllata;
- gli elementi patrimoniali ed economici
che non hanno alcun significato devono essere eliminati con lo scopo di
mettere in evidenza solo le operazioni
tra il gruppo e i terzi.
Questo comporta la scomparsa di tutte
le partecipazioni di controllo inserite
nell’area di consolidamento in quanto
dal bilancio devono emergere soltanto
le partecipazioni possedute nelle società
esterne al gruppo stesso.
Il metodo di consolidamento può essere
integrale o proporzionale: per quanto
riguarda Coopselios è stato utilizzato il
metodo integrale in quanto le attività e
le passività, gli oneri e i proventi delle
società controllate sono assunti integralmente nel bilancio stesso.
Dall’analisi svolta ho potuto constatare
che il gruppo ha realizzato nell’esercizio
2006 un utile pari a 1.449.940 euro,
mentre il suo patrimonio netto risulta
pari a 15.955.941 euro.
A conclusione dell’esperienza di lavoro
maturata, posso esprimere un giudizio
globalmente positivo: le conoscenze
che ho acquisito ed approfondito mi
hanno permesso di ottenere nel campo
degli studi universitari ottimi risultati e di
fare un primo passo nel mondo del
lavoro.
Ilaria Brandi
ufficio amministrazione
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