notizie - Coopselios
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notizie Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa • Anno IX • n. 33 • DICEMBRE 2007 • Sped. in A.P. / 70% Fil EPI di RE • Tassa riscossa • Taxe percue auguri del del Presidente Presidente auguri Bilancio sociale Sociale BilanciS decennale a Correggio sommario notizie dalla cooperativa p.3 auguri del Presidente al centro p. 10 p. 15 un decennio da raccontare Coopselios al terzo Bilancio Sociale p. 4-5 Coopselios all’università p. 16 parole ritrovate p.11-13 p.6 assistenza domiciliare p.6 Villa Gilocchi p.7 parlano di noi p.8 Coopselios e Consorzio 45 in Romagna p.9 la voce di coopselios Coopselios in numeri p. 17 animazione a Monticelli p. 17 il Sartoretti: una p. 14 struttura accogliente gli obiettivi per il futuro p. 18 auguri Giannina!!! p. 18 sbarcati a Porto Viro p. 19 il bilancio consolidato apre una nuova sezione primavera a Roma di Coopselios hanno collaborato a questo numero: Guido Saccardi Gianni Calabrese Palma Peroni Franco Cavalletti Roberta Prandi Gianluigi Bellettini Periodico trimestrale diffuso gratuitamente ai soci della Cooperativa Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998 Sped in Abb. Post. Art. 2, comma 20/c Legge 662/96 - RE Tassa riscossa - Taxe percue Proprietario: Ivano Grasselli Cooperativa Sociale COOPSELIOS Barbara Polverini Claudia Lazzari Monti Elisa Parodi Giuliana Margini Alice Rossi Manuela Lucchini Società Cooperativa Via M.K. Gandhi, 3 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 323676 - Fax 0522 323658 www.coopselios.com e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Fabrizio Montanari Comitato di Redazione: Gianluigi Bellettini, Sabrina Bonaccini Ilaria Brandi Olindo Cervi, Gerardo De Filippo Antonietta Serri, Ester Schiaffonati Dino Terenziani - segretario di redazione [email protected] Progetto grafico: winston wolf srl - RE Impaginazione: Comma-Compograf - RE Stampa: Cooperativa Sociale L’Olmo Montecchio Emilia (RE) notizie dalla cooperativa auguri del Presidente L’anno che si chiude ha comportato per la nostra Cooperativa importanti novità. Innanzitutto il rinnovo del Consiglio di Amministrazione con il commiato di Ivano Grasselli dai ruoli amministrativi: ad Ivano gli auguri, non di riposo … perché continuerà a collaborare con noi! Un augurio di buon lavoro a tutti i consiglieri (vecchi di Consiglio e nuovi) che sono sicuro continueranno ad operare nel 2008 con lo stesso spirito di collaborazione e proposizione che hanno finora dimostrato. Un ringraziamento al Direttore Generale, a tutti i Direttori di Area, ai Responsabili di Funzione, di Settore, di Produzione e dei Servizi: è anche grazie al loro operato che Coopselios ha consolidato le cifre di fatturato e, soprattutto, mantenuto la qualità ed il livello di servizio che nelle varie aree geografiche, dall’Alto Adige al Lazio, ci caratterizza. Soprattutto, un caloroso ringraziamento a tutti i soci e lavoratori che operano “in frontiera”, a diretto contatto con gli utenti dei nostri servizi. Nelle loro attività professionali quotidiane si concretizza l’immagine di Coopselios, si agisce l’impegno sociale che dovrebbe essere considerato un vero e proprio investimento di cittadinanza nei confronti del futuro del Paese. A questo proposito pensiamo che occorra dare dignità e riconoscimento economico a chi, come noi, lavora nel sociale privato: è fondamentale intervenire risolutamente, nei vari ambiti in cui Coopselios è presente, per stimolare i rinnovi contrattuali, per proporre modifiche normative contro la logica degli appalti al ribasso, per contrastare il fenomeno delle cooperative “spurie”, per garantire condizioni di sempre maggior sicurezza nei luoghi di lavoro e per riconoscere la giusta professionalità ai lavoratori. È chiaro a tutti che lo sviluppo dello Stato Sociale porta con sé elementi di contraddizione profonda nel terzo settore: per questo riteniamo importante promuovere e stimolare un dibattito rispetto alla tutela dei soggetti della cooperazione sociale distinguendoli nettamente da chi, con le stesse sigle, agevola i pro- cessi di precarietà e opera non rispettando le logiche di qualità del servizio. Inserire la cooperazione sociale vera al centro delle politiche sociali vuol dire concepire un nuovo welfare basato sul rispetto dei diritti esigibili, riconoscendo le differenze e le libertà, ma anche immettendo elementi partecipativi rispetto alle scelte e ai processi per affermarli. Nel 2008 ci aspettano importanti sfide per la nostra Cooperativa. La strutturazione di un’organizzazione sociale articolata nei diversi territori è ormai imprescindibile per le dimensioni e le complessità raggiunte da Coopselios. Analogamente si dovrà provvedere a consolidare l’organizzazione interna, migliorandone il funzionamento e integrando i processi e le attività che vedono impegnati tutti i ruoli professionali. Si dovrà continuare ad investire sulla formazione del personale perché anche da questo investimento si potranno garantire i livelli di servizio ai nostri utenti. Si dovrà proseguire, rafforzando l’impegno, sulla promozione dei marchi di settore che già dal loro lancio nel 2007 hanno fatto intravedere le loro potenzialità per lo sviluppo dei servizi. Dovremo continuare a qualificare la ricerca e l’innovazione con prospettive sempre più aperte ad esperienze esterne qualificate ed a nuovi settori di impegno e di attività. Insomma, di lavoro ce ne sarà, come sempre, parecchio... In questo periodo cerchiamo però di goderci serenamente le feste natalizie riflettendo che “vivere è creare qualcosa, è sognare qualcosa di bello e di grande, è credere, è sperare in un mondo migliore” (Georgette Limbobo). Guido Saccardi presidente 3 notizie dalla cooperativa Coopselios all’università intervento del Direttore Generale alla Bocconi sul tema delle gare d’appalto Il settore del non profit rappresenta senza dubbio un ambito estremamente peculiare dell’economia in relazione ai diversi aspetti che vanno dalle strategie di sviluppo, al management, alla responsabilità sociale che fa parte integrante della mission delle organizzazioni che operano in questo ambito. Il terzo settore in particolare, in funzione dello specifico rapporto fra pubblico e privato, apre nuove prospettive che hanno a che fare con il principio della sussidiarietà: un principio sempre più centrale in un sistema sociale che si vuole in parte svincolare da un’eccessiva ingerenza dello Stato nei confronti dell’economia e che, d’altra parte, vuole mantenere gli interessi generali della collettività come riferimento primario. Il non profit dunque, rappresenta un ambito in grado di valorizzare contemporaneamente l’economia e la società 4 (sia le organizzazioni che gli stessi individui) e che, proprio per questo, si è rivelato negli ultimi anni di importanza sempre crescente, destando l’interesse da parte delle istituzioni di ricerca e del settore accademico. In quest’ottica l’Università Commerciale Luigi Bocconi, ha istituito il Centro di Ricerca sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale (CERGAS – Network delle Aziende Non Profit), con la finalità di promuovere studi sugli assetti, le dinamiche e le performance delle aziende non profit del settore sanitario e socio-assistenziale. Il 5 ottobre scorso, Raul Cavalli, è stato invitato, in qualità di Direttore Generale di Coopselios, come relatore nell’ambito di un convegno organizzato dal CERGAS sul tema “La partecipazione delle non profit ai bandi e alle gare pubbliche”. Il convegno, che si prefiggeva l’obiettivo di discutere delle strategie commerciali del terzo settore, ha visto la partecipazione di professori universitari e dirigenti di organizzazioni pubbliche e private: Giorgio Fiorentini (professore associato di Economia Aziendale nell'Università Bocconi), Luisa Anzaghi (Direttore del Settore Servizi per gli Anziani nel Comune di Milano), Marco Boni (Direttore degli Acquisti dell'AUSL di Modena), Attilio Gugiatti (Responsabile dell'Area Ricerche Cergas), Felice Romeo (Presidente dell'Associazione Lombarda Cooperative di Servizi). Raul Cavalli ha presentato una relazione dal titolo “Dalla parte di chi vende alla pubblica amministrazione” e ha discusso dei mutamenti messi in atto da Coopselios nella partecipazione alle gare d’appalto in relazione all’evolu-zione del mercato dei servizi alla persona. Tale mercato, infatti, cambia costantemente, generando sempre nuove sfide per le cooperative sociali. In primo luogo aumentano i livelli di concorrenza. Ciò è dovuto, innanzitutto, alla riduzione dei margini operativi. Inoltre, sul lato esterno, dobbiamo considerare sia una riduzione della spesa pubblica in alcune Regioni che ha determinato un generale rallentamento del mercato (in particolare in Liguria, Lombardia, Emilia Romagna), sia l’entrata di nuovi operatori privati, italiani e stranieri, di notevole capacità imprenditoriale e finanziaria. A ciò si aggiunga che le prestazioni richieste alle cooperative sociali sono sempre più complesse: vanno dagli investimenti nuove sfide notizie dalla cooperativa diretti all’integrazione di operatori e di servizi di filiera, fino all’innalzamento degli standard di qualità non adeguatamente riconosciuto sul lato delle tariffe degli appalti (basti pensare all’appesantimento delle normative nell’ambito di sicurezza e di qualifica del personale). L’insieme di questi fattori, oltre che una revisione degli strumenti e dei contenuti dell’offerta, impone anche un ripensamento della stessa strategia commerciale. Un ripensamento che Coopselios ha messo in atto, raggiungendo risultati soddisfacenti sia in termini di volumi di attività che di percentuali di successo. Sul primo versante sono due gli aggiustamenti strategici che Coopselios ha adottato: la separazione dell’attività tecnica-gestionale dalla attività tecnicaprogettuale e lo spostamento dell’attivitàgare dalle aree territoriali (line) all’ufficio centrale (staff). Con riferimento invece all’incremento delle percentuali di successo Coopselios ha rivisto la propria strategia ponendo maggiore sforzo in tre ambiti: - nell’individuazione delle aspettative del cliente; - nell’elaborazione di un approccio operativo-creativo (e non più prevalentemente teorico-filosofico); - nella precisa individuazione degli spazi economici ai fini di una attenta strategia di gara. Come conseguenza di questa scelta il numero della gare valutate è più che triplicato rispetto al 2004. Se osserviamo l’andamento delle gare dal 2006 allo scorso anno l’efficacia della strategia commerciale di Coopselios risulta evidente. Nel 2004, infatti, la percentuale di gare vinte sulle gare presentate era del 44%; nel 2006, dopo la fase di aggiustamento superata nel 2005, la stessa percentuale sale al 74%. Mentre il dato parziale sul 2007 indica 213 250% 200 200% 150% 100% 50% 65 52 41 18 58 44 24 0% 2004 Valutate 2005 Presentate che la percentuale di gare fino ad ora vinte è del 73% (rimangono 6 gare ancora in attesa di aggiudicazione). Coopselios, dunque, promossa! E non solo all’Università, ma anche sul mercato, dove si è mostrata particolarmente competitiva e capace di rispondere alle nuove condizioni economiche imposte dall’incremento dei livelli di concorrenza e dai mutamenti del settore dei servizi alla persona. È in quest’ottica che Coopselios intende cogliere la sfida del mercato senza tradire mai la propria etica e i propri valori che poggiano sui principi del non profit e della mutualità. Si è posta allora una grande attenzione al mantenimento di una forte sinergia fra le attività rivolte all’azione commerciale sul territorio e la componente tecnico-progettuale specifica dei settori. Solo così, in linea con le specificità del non profit, si possono produrre vantaggi sia a livello economico (mediante la produzione di utilità da valorizzare sul 2006 Aggiudicate mercato) che a livello sociale (innovazione, nuove risposte all’utenza, capacità di integrare l’offerta delle pubbliche amministrazioni). Inoltre si continua a perseguire una logica di lungo periodo che vede Coopselios sempre più concentrata sui contratti d’appalto di lunga durata, nonché sulla possibilità ampliare le occasioni di porsi come diretto concessionario di soluzioni socio-assistenziali: l’obiettivo è quello di perseguire una maggiore solidità e di garantire condizioni di stabilità. Il Direttore Generale ringrazia del prezioso lavoro svolto i Dirigenti d’Area: Gianluigi Bellettini, Gaetano Mattioli, Fabrizio Montanari, Ester Schiaffonati; gli RTP: Danila Bocelli, Lina Borghi, Claudio Boriotti, Roberta Borsari, Franco Dallari, Manuela Lucchini, Silvia Panini, Roberta Prandi, Silvana Putzu; l’Ufficio Gare: il coordinatore Antonietta Serri, i progettisti Alcide Lambri, Paola Merli, e la segreteria: Ilaria Bertolini e Michela Nembi. 5 notizie dalla cooperativa assistenza domiciliare Il 16 Novembre 2007 il comune di Sarzana ha ospitato, presso la sua antica Sala Comunale, un seminario rivolto ai nostri operatori del Settore Anziani e alle autorità locali, durante il quale sono stati presentati la Carta dei Valori applicata all’assistenza domiciliare e i questionari di customer satisfaction. I materiali presentati sono nati dal lavoro del gruppo “Coordinamento Tecnico Servizi Territoriali” del Settore Anziani, costituitosi in forma permanente nei primi mesi del 2007, con la finalità di presidiare il processo di erogazione del servizio di assistenza domiciliare, di identificare strategie e metodi mirati ad aumentare il livello di efficacia ed efficienza dell’intervento sull’anziano nel Villa Gilocchi Domenica 21 novembre è stata inaugurata "Villa Gilocchi", la nuova comunità alloggio a Correggio. Oltre al sindaco, Marzio Iotti, erano presenti Marcello Stecco, assessore provinciale alle politiche sociali, e Mariella Martini, direttore generale Azienda USL di Reggio Emilia. Villa Gilocchi apparteneva a una nota famiglia correggese e l’ultimo proprietario, il dottor Giorgio Gilocchi, scomparso nel 1997, con un lascito testamentario ha voluto che diventasse una struttura rivolta all’accoglienza di anziani. Il Comune di Correggio ha così provveduto al restauro per la creazione di una comunità alloggio destinata a 12 anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Villa Gilocchi, che ora ospita anche la sede AUSER, si rivolge ad anziani che hanno autonomia personale, ma che, 6 proprio domicilio. Dopo il saluto del Sindaco Massimo Caleo, dell’Assessore dei Servizi Sociali Rosanna Pittilio e del nostro Presidente, i lavori si sono aperti con il Responsabile Tecnico di Settore Dina Bonicelli, che ha illustrato la Carta dei Valori e il marchio del Settore Anziani, approfondendo i processi, gli studi, le finalità del sistema di monitoraggio per il servizio di assistenza domiciliare. Paolo Selva, coordinatore territoriale di anche solo temporaneamente, necessitano di un luogo sicuro e che garantisca loro i servizi di base. Il secolare parco antistante e la vicinanza ai principali servizi socio-sanitari rappresentano un’opportunità di incontro e socializzazione in un contesto di garanzie e tutela della propria salute e del proprio benessere. “Quella che giunge oggi a compimento – commenta il sindaco Marzio Iotti – è una storia bella che è cominciata con il gesto generoso del dottor Gilocchi ed è poi proseguita attraverso l’impegno della Fondazione omonima, del Comune e del Consorzio Servizi Sociali. Questa comunità alloggio rappresenta per noi una formula nuova e una risposta inedita al bisogno di vivere protetti. Crediamo di aver fatto un buon lavoro, tenendo fede alle altruistiche volontà del dottor Gilocchi”. I servizi offerti da Villa Gilocchi sono la residenzialità, l’accoglienza di tipo alberghiero, il lavaggio biancheria escluso effetti Piacenza, ha esposto i risultati dei questionari sul grado di soddisfazione degli utenti di Piacenza e Sarzana, risultati davvero gratificanti per la nostra cooperativa. Gianni Calabrese, coordinatore territoriale di Sarzana, ha presentato e commentato i questionari destinati ai responsabili comunali del servizio dei comuni di Sarzana, Scandiano, Canossa, Bibbiano, Albinea, che hanno giudicato positivamente i nostri servizi. L’intervento finale di Alcide Lambri, membro dell’Ufficio Qualità, ha spiegato con chiarezza gli indicatori di efficacia e le modalità con cui stiamo monitorando i nostri servizi di assistenza domiciliare. La platea, numerosa ed estremamente interessata, ha seguito le attività del convegno fino alla sera, quando la giornata si è conclusa con un aperitivo. Gianni Calabrese coordinatore territoriale comune di Sarzana personali, l’assistenza diurna, il bagno assistito se previsto dal piano assistenziale individuale, la presenza notturna, l’erogazione pasti e le attività socioricreative e culturali all’interno e all’esterno. Palma Peroni coordinatore Centro Anziani Correggio e Villa Gilocchi notizie dalla cooperativa parlano di noi ancora gli asili di Reggio al centro della scena: due gli articoli che ricordiamo Nel mese di ottobre gli asili di Reggio sono stati in più occasioni protagonisti della stampa locale e nazionale, per le pratiche innovative e la loro peculiare esperienza di ricerca pedagogica. La Gazzetta di Reggio, in un articolo del 27 ottobre, racconta della proficua collaborazione fra gli asili di Coopselios e la cooperativa sociale Anemos, che si occupa di progetti di inserimento sociale e lavorativo per persone disabili. Il primo inserimento di disabili all’interno degli asili nido risale al 1997. Da allora, queste esperienze hanno visto una notevole diffusione che coinvolge oggi quattro nidi di Coopselios – Arca, Haikù, Linus e Girasole – ma anche altre realtà comunali e parrocchiali del territorio. Il presupposto, come si legge nell’articolo, è che una persona disabile possa lavorare in un asilo nido perché “il concetto di diversità non esiste quando si è piccoli. Inoltre una persona disabile può avere molto da offrire a un bambino e vice versa”. E i risultati, spiega Claudio Bedocchi, coordinatore del servizio d’integrazione lavorativa di Anemos, sono di ampia portata: “se per le persone che hanno difficoltà il misurarsi con compiti e ruoli permette da una parte una crescita umana, dall’altra la loro presenza attiva può dare ai bambini delle scuole d’infanzia e alle loro famiglie una visione positiva della disabilità”. E così, “Luois, Daniela, Francesca e Sara [impiegati in cucina e nel refettorio] sono diventati punti di riferimento per i bambini e loro stessi hanno maturato una capacità di interagire molto più consapevole”. Sono queste, e molte altre, le esperienze che, insieme a una tradizione pedagogica ormai consolidata, fanno degli asili di Reggio, una realtà assolutamente all’avanguardia nel contesto nazionale e internazionale. Ed è proposito di ciò che citiamo il secondo articolo in questione, uscito su La Stampa del 28 ottobre. “Cresceremo all’emiliana i bambini di Tokyo. Maestre giapponesi negli asili di Reggio: insegnateci il vostro modello”. Questo il titolo dell’articolo che parla delle 60 persone venute dal Giappone per una “full immersion di tre giorni fatta di visite e seminari” dedicati al “Reggio approach, la via emiliana all’educazione dei piccoli”. Un’esperienza di scambio che non si esaurisce con questa delegazione nipponica. “In 13 anni sono stati accolti più di 150 gruppi per un totale di quasi 20 mila persone provenienti da più di novanta Paesi. Cifre destinate ad aumentare conferma la pedagogista Claudia Giudici – basti pensare che abbiamo una lista d’attesa lunga due, tre anni”. della scuola d’infanzia. La sezione del nido gestita da Coopselios è stata inaugurata sabato 29 settembre, con una grande festa che ha visto insieme insegnanti, famiglie, bambini e autorità. Già attiva dal 3 di settembre, la struttura è in grado di ospitare 21 bambini rubieresi di età compresa fra i 16 e i 36 mesi. L’obiettivo del Comune di Rubiera è quello di garantire un sempre più alto tasso di copertura rispetto alle domande di ammissione ai servizi per l’infanzia presentate dalle famiglie. Un tasso di copertura che “con l’apertura della nuova sezione arriva al 37,36%, rispetto al 30 fissato come parametro di eccellenza dal protocollo di Lisbona”. Coopselios, insieme agli altri soggetti impegnati del complesso Pinco Pallino, si impegna, come consuetudine, a garantire un’eccellenza anche in termini di efficienza e di qualità progettuale. inaugurata la nuova sezione del Pinco Pallino di Rubiera Ne parla il Giornale di Reggio del 30 settembre 2007. Coopselios, già partner dell’amministrazione comunale di Rubiera per la gestione del nido “Bollicine”, con tre sezioni per 61 bambini, gestisce ora anche la nuova sezione del nido all’interno del complesso scolastico Pinco Pallino. Mentre la cooperativa Augeo continuerà a gestire, all’interno dello stesso complesso, le due sezioni 7 notizie dalla cooperativa Coopselios e Consorzio 45 in Romagna Il 9 luglio è stata aggiudicata al Consorzio Cooperative Sociali Quarantacinque la gara d’appalto della concessione della durata di dodici anni indetta dall’Unione della Valconca, per la gestione della RSA di Morciano. Il Consorzio Quarantacinque partecipava all’importante gara, a nome delle cooperative: Coopselios di Reggio Emilia, Raggio Verde di Rimini, Nel Blu (cooperativa di tipo B) di Cattolica e CIR di Reggio Emilia, ovvero le stesse cooperative socie coinvolte nella gara per la concessione della gestione per dieci anni della struttura per anziani del Comune di Cattolica per n. 54 posti letto, conclusasi positivamente a fine 2006. Alla gara per la gestione della RSA di Marciano (RN), con una capienza di 40 posti letto e del relativo Centro Diurno inserita nella programmazione territoriale e convenzionata con l’AUSL di Rimini, hanno partecipato oltre al Consorzio Quarantacinque anche la Cooperativa Sociale Elleuno s.c.s. di Casale Monferrato (AL) e la Santo Stefano s.r.l. di Porto Potenza Picena (MC), poi esclusa in sede di gara per mancanza di requisiti. La gara è stata aggiudicata mediante l’offerta economicamente e qualitativamente più vantaggiosa secondo i punteggi assegnati sulla base di: offerta economica (canone concessione annuale), qualità del progetto di gestione della struttura, esperienza dell’impresa e inserimento lavorativo di soggetti disabili. L’esito finale positivo (per pochi centesimi, con arrivo al fotofinish) è stato possibile a seguito di un forte lavoro di squadra tra le cooperative, che hanno ricercato con grande determinazione di fare proposte competitive anche sul piano economico, stante la caratteristica completa della struttura (RSA, CP, CD) e la durata della concessione. Il ruolo di coordinamento e di concertazione del Consorzio Quarantacinque ha consentito di trasformare in vantaggio competitivo le differenze tra le cooperative che hanno caratteristiche, dimensioni, esperienza, know how, requisiti e radicamento territoriale diversificati. Nella RSA di Morciano (così come la RSA di Cattolica) in cui è previsto a carico del concessionario di arredare ed attrezzare totalmente la struttura, il Consorzio Quarantacinque ha assegnato a Coopselios la responsabilità della gestione e il rischio imprenditoriale, a Raggio Verde il personale assistenziale, a Nel Blu la pulizia, sanificazione e manutenzione, a CIR la ristorazione e l’arredo della cucina. Con l’assegnazione definitiva e la sottoscrizione del contratto, l’Unione della Valconca e i tecnici delle cooperative per conto del Consorzio (in particolare Coopselios e CIR) sono impegnati a completare la documentazione richiesta dalla specifica commissione dell’AUSL di Rimini per l’autorizzazione al funzionamento. Al riguardo, sono già in corso diversi incontri per realizzare i lavori di completamento dell’impiantistica con l’obiettivo dell’apertura a tempi brevi della RSA, rispondendo ai requisiti richiesti dall’AUSL di Rimini. Nel frattempo si è completato l’arredo della struttura tramite le forniture della Nuova Clà di Reggio Emilia, così come è stato completato l’organico del perso- insieme in Romagna 8 Morciano di Romagna, la piazza nale con la ricerca delle figure professionali previste nelle attività della RSA, mentre la cucina sconta qualche ritardo a causa appunto della situazione impiantistica La concessione della RSA di Morciano si aggiunge a quella della RSA del Comune di Cattolica e consente al Consorzio Quarantacinque e alle cooperative socie, di consolidare una presenza importante sul territorio di Rimini. L’acquisizione è importante perché dimostra il valore della collaborazione tra cooperative, in cui ognuna apporta il meglio delle proprie competenze, perché consente la gestione integrata di RSA, Casa Protetta Centro Diurno e perché promette di aprire a possibili collaborazioni molto qualificate con gli enti locali, giocando un ruolo nella rete del Welfare e nella promozione di partnership con enti pubblici e stakeholder territoriali. Franco Cavalletti presidente Consorzio Quarantacinque notizie dalla cooperativa apre una nuova sezione primavera a Roma Il 31 ottobre 2007 a Roma abbiamo inaugurato una nuova “Sezione Primavera”, con un organico di tre educatrici e un coordinatore pedagogico, che accoglie 20 bambini dai 24 ai 36 mesi, all’interno della Scuola dell’Infanzia Statale presso il complesso scolastico “I Salici”. Questa sezione nasce da una collaborazione tra Coopselios e l’82° Circolo Didattico “Guglielmo Marconi” del Comune di Roma e per entrambi è sicuramente un servizio innovativo e sperimentale. La nostra cooperativa, ancora una volta, dimostra un’attenzione particolare alle richieste ed alle esigenze degli utenti che stanno diventando sempre più articolate e flessibili. L’attenzione è sempre alla qualità del servizio offerto e, al di là della tipologia, vengono ribaditi e sottolineati i principi fondamentali della nostra politica per l’infanzia che si basano sull’affermazione del riconoscimento dei diritti dei bambini e delle bambine ad avere servizi di qualità. La sfida a cui ci apprestiamo consiste, nel non trasferire in “toto” il modello pedagogico e organizzativo del Nido all’interno di una sezione collocata nella Scuola dell’Infanzia, ma nel domandarci in cosa e come le due esperienze possano “contaminarsi” dando origine a una nuova realtà. La continuità della sezione primavera con la scuola dell’infanzia deve essere uno dei valori fondanti dell’esperienza. La continuità e l’intreccio tra le due realtà educative è iniziata fin dal primo giorno: il personale della scuola statale e i bambini hanno preparato una bellissima festa di inaugurazione per i bambini e le famiglie della Sezione Primavera. I bambini della scuola dell’infanzia ci hanno dato il benvenuto con canzoni e poesie, hanno consegnato un regalo ad ogni bambino e ci hanno accompagnato all’interno della nuova sezione. All’inaugurazione erano presenti responsabili e dirigenti del VII Municipio assieme a coordinatrici ed educatrici di altri nidi e scuole di Roma. Il dirigente scolastico dell’82° Circolo Didattico, Dott.ssa Ciferri, che ha creduto fortemente in questo progetto, è intervenuto per ribadire ancora una volta quanto è stato importante per la sua Direzione l’apertura di questa sezione e soprattutto quanto di positivo si attende dalla collaborazione pubblico e privato con la nostra Cooperativa. Una seconda inaugurazione è avvenuta il 7 Novembre. Questa volta, con la presenza del nostro Direttore Generale Raul Cavalli, in visita alla sezione sono venute a trovarci il Viceministro alla Pubblica Istruzione, Mariangela Bastico, l’Assessore alle politiche educative del Comune di Roma, Maria Coscia e l’Assessore alla Scuola della Regione Lazio, Silvia Costa. Le ringraziamo per la loro gentile cortesia, confermando con la loro presenza il grande lavoro svolto dal Ministero alla Pubblica Istruzione, dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma per realizzare una tipologia innovativa di servizio educativo integrativo che vuole rispondere concretamente ad una sempre più crescente domanda di disponibilità, flessibilità e qualità nei servizi all’infanzia dal parte delle famiglie. Roberta Prandi responsabile tecnico di produzione settore infanzia Gianluigi Bellettini direttore area Liguria Toscana 9 al centro Coopselios al terzo Bilancio Sociale Il Bilancio Sociale del 2006 verrà presentato in questi giorni in occasione delle cene che, nelle diverse aree, vedranno riuniti i soci della cooperativa. Il Bilancio Sociale rappresenta uno strumento di grande utilità per la cooperativa in quanto offre un’occasione per rendere conto degli impegni presi nei confronti dei soci, degli utenti e di tutti gli interlocutori con i quali opera. Per mezzo del Bilancio Sociale la cooperativa valuta e comunica all’esterno la coerenza fra i risultati raggiunti e gli obiettivi derivanti dai valori e dalla sua mission. In tal senso il Bilancio Sociale è uno strumento di trasparenza che consente a Coopselios di fare il punto sulla propria attività coniugando valutazioni economiche e responsabilità sociale. Il fatto che il Bilancio Sociale del 2006 venga presentato alla fine del 2007 si spiega con i molti avvenimenti che hanno investito la cooperativa nel corso di quest’ultimo anno e che hanno portato al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e alla nomina del nuovo Presidente. Un’intensa stagione di Assemblee decentrate su tutto il territorio ha impegnato i dirigenti della cooperativa in un confronto approfondito con la base sociale, che ha partecipato in modo ampio e che ha eletto democraticamente i propri rappresentanti. Il rinnovo della Presidenza, avvenuto con grande consenso e collaborazione, ha inevitabilmente richiesto un impegnativo scambio di consegne. Cosicché il Bilancio Sociale è slittato in avanti. È tuttavia utile discuterne con attenzione, sia perché così non si interrompe la serie storica di dati, riflessioni, impegni che, arrivata al terzo anno, consente di leggere compiutamente l’evoluzione della cooperativa, sia perché questo documento intende dare la misura della meritevolezza sociale di Coopselios, che è valutabile in termini di processo e dunque non richiede la puntualità propria del bilancio economico. 10 Il Bilancio Sociale 2006 ci dice che lo scorso anno ha rappresentato una tappa veramente importante per la cooperativa, per almeno tre ragioni: da una parte la messa a regime della nuova organizzazione, dall’altra la grande espansione che Coopselios è riuscita a gestire (espansione territoriale accompagnata da una forte crescita economica) e, infine, una rinnovata attenzione ai valori mutualistici che si è concretizzata nel forte incremento del ristorno. La nuova organizzazione aziendale, centrata sulle strutture territoriali, mira a rafforzare il senso di appartenenza e il lavoro collaborativo: ognuno deve sempre più sentirsi responsabile del proprio lavoro e del servizio erogato e, al contempo, è chiamato a operare in sinergia con le funzioni aziendali, allo scopo di coniugare l’azione commerciale orientata al territorio con le competenze tecnico-progettuali specifiche dei settori. Si tratta di un’organizzazione che rappresenta uno strumento particolarmente valido per una strategia che si è dimostrata vincente su più fronti. Coopselios infatti è cresciuta come impresa leader nel mercato dei servizi alla persona e gli ottimi risultati di fatturato e di redditività hanno avuto importanti ripercussioni sui socilavoratori in termini di partecipazione economica. La performance economica ben indirizzata ha comportato una stabilizzazione dell’occupazione in settori in cui il precariato è ancora molto forte e Coopselios si impegna in tal senso a garantire una sempre maggiore stabilità al lavoro, mediante una logica progettuale di lungo peri Non solo. Sull’utile realizzato nel 2006, ben 1/3 è andato a remunerazione dei soci. Si tratta di una cifra considerevole, oltre ¤ 550.000 che rendono tangibile la partecipazione economica dei soci ai risultati della cooperativa, consentendo di realizzare un miglioramento retributivo che rimane uno degli obiettivi istituzionali della cooperativa. al centro Coopselios in numeri Le gestioni della Cooperativa attive nel 2006 sono 166, in crescita rispetto alle 160 del 2005. Nel 2005 Coopselios aveva raggiunto il trentino Alto Adige, mentre nel corso del 2006 ha iniziato ad operare in Lazio con la gestione dell’asilo comunale di Frascati. La diffusione dell’attività di Coopselios copre ora 8 regioni. 2004 2005 2006 63 milioni +9% 2.094 + 10,3 % + 41,5 % 5 8 gestioni 158 160 166 incremento +2 +4 Fatturato 2006 Incremento fatturato rispetto al 2005 Numero occupati Incremento soci rispetto al 2005 Incremento del valore ripartito fra i soci rispetto al 2005 Settori in cui Coopselios opera Regioni in cui Coopselios è presente L’esercizio 2006 ha raggiunto risultati particolarmente positivi, con un fatturato che ha superato i 63 milioni di euro ottenendo un incremento di oltre 5 milioni di euro rispetto allo scorso anno. I risultati sono ancora più significativi se si considera il panorama economico attuale nel quale Coopselios opera. È importante ricordare infatti che, mentre l’inversione dell’andamento economico del paese, ha prodotto una crescita sostenuta in diversi settori, la stessa tendenza positiva non è riscontrabile nel settore dei servizi sociali. Le limitate risorse finanziarie destinate dalle Pubbliche Amministrazioni al settore sociale hanno in parte ridimensionato lo sviluppo e l’ammodernamento dei servizi, quindi, in definitiva, il nostro mercato di riferimento. A ciò si aggiunga che la concorrenza tra gli operatori del settore ha raggiunto livelli particolarmente problematici, e, purtroppo, da parte di molte cooperative, il ribasso dei costi dei servizi proposti va a discapito delle condizioni di lavoro degli occupati: un meccanismo al quale Coopselios, che continua a distinguersi per affidabilità, serietà ed etica, si rifiuta di partecipare. La redistribuzione del valore aggiunto A fronte di un aumento di fatturato, l’utile destinato alla partecipazione economica dei soci è in netto aumento rispetto allo scorso anno, sia in assoluto (+230.789 euro) che in percentuale sul totale del valore aggiunto (+0,52%). In particolare è bene notare che, a fronte di un aumento dell’8,9% del valore aggiunto, il ristorno a favore dei Soci lavoratori che hanno prestato la loro opera è aumentato del 46,7%, passando da 240.000 nel 2005 euro a 450.000 euro nel 2006, mentre la quota di utile portata a riserve è aumentata del 33%, passando da 717.410 euro nel 2005 a 1.066.158 euro nel 2006. RISTORNO 500.000 450.000 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 +47% +25% 2004 2005 2006 La logica del lungo periodo Al fine di perseguire non solo una crescita, ma anche una stabilità nel tempo, Coopselios persegue da anni una logica di appalti e di gestioni di lungo periodo che, nel corso del 2006, è stata ampiamente rafforzata. 11 al centro Un primo dato è che l’incidenza totale del fatturato ottenuto senza gare d’appalto tende ad aumentare nel corso degli anni: nel 2004 si attestava intorno al 10%, ora raggiunge il 24%. Questo dato dimostra senza dubbio l’intenzione strategica di stabilizzare una parte delle proprie attività mediante la gestione di servizi non soggetti all’aggiudicazione di gare. Coopselios, in linea con la sua mission, ha realizzato un costante incremento dell’occupazione. Nel 2006 il totale dei lavoratori ha raggiunto le 2094 unità, con un incremento del 10,4% rispetto all’anno precedente. 2200 2094 2100 24% Fatturato da appalti Fatturato da gestioni private 76% 2000 1900 1876 1800 1764 1700 1600 1500 Considerando il fatturato anche in base alla durata degli appalti, ricordiamo che Coopselios cerca di puntare, per quanto possibile, alle convenzioni di lunga durata. Rispetto al 2004 è infatti radicalmente diminuito (-15%) il fatturato proveniente da gestioni di durata inferiore a 5 anni, a favore di un aumento di fatturato proveniente da gestioni di durata uguale o superiore a 10 anni (+19%). 80,0% 74,6% <5 70,0% 60,0% 59,6% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% fra 5 e 9 > 10 59,5% 2004 2000 23,5% 16,8% 1400 1200 11,1% 10,1% 1839 1702 1592 1600 15,8% 2006 Coopselios ritiene importante instaurare con i propri soci lavoratori un rapporto di lavoro a tempo indeterminato: questo avviene nell’87,82% dei casi. Inoltre, nella maggior parte dei casi, i contratti a tempo determinato corrispondono a sostituzioni di maternità: una condizione particolarmente frequente in una cooperativa in cui la grande maggioranza degli occupati è composta da giovani donne. 1800 29,4% 2005 Tempo determinato Tempo indeterminato 1000 800 0,0% 2004 2005 2006 Uno sguardo ai soci Coopselios, fin dalla costituzione, persegue una politica sociale attenta a far sì che, fra gli occupati, il numero dei soci sia particolarmente elevato (98% nel 2006). L’obiettivo è quello di creare una forma di appartenenza alla cooperativa che prescinda dalla sola prestazione lavorativa ma che si esplichi anche in forma di mutualità e spirito di condivisione: aspetti cruciali soprattutto per chi opera nell’ambito del sociale dove il servizio comporta spesso un notevole coinvolgimento umano e l’attivazione di competenze relazionali che necessitano di essere continuamente stimolate e motivate. Osservando lo sviluppo occupazionale degli ultimi anni, risulta chiaro che 12 600 400 200 0 172 2004 171 2005 255 2006 Una cooperativa al femminile Coopselios si conferma, infatti, una cooperativa a netta prevalenza femminile. Il 94,8% degli occupati sono donne e questo è un dato costante negli ultimi tre anni. Ciò è dovuto, in parte, alla natura dei servizi offerti, tradizionalmente di competenza femminile. Si può tuttavia ipotizzare che anche il buon livello delle politiche per le pari opportunità renda Coopselsios un luogo attraente per le donne. al centro 5,2% Donne Uomini 94,8% Una cooperativa giovane ma con esperienza La cooperativa si è sempre caratterizzata per un’età piuttosto giovane dei soci lavoratori. La fascia più rappresentata è sempre stata quella compresa fra i 26 e i 35 anni. Questa tendenza è confermata nel 2006 anche se, rispetto ai due anni precedenti, è possibile osservare una lieve flessione delle classi più giovani, a favore di un incremento delle fasce più anziane. In particolare è significativo l’incremento del 2,3% di presenza nella fascia compresa fra i 46 e 55 anni che porta a pensare a una lunga permanenza dei soci in Coopselios (permanenza confermata dall’andamento dell’anzianità aziendale media rispetto allo scorso anno). cooperativa che opera in un mercato in continuo divenire ed è chiamata a rispondere a precise normative. Le attività formative hanno riguardato le seguenti attività: • riqualifica sul lavoro; • formazione ex D. Lgs 626/94 • Haccp D. Lgs 155/97 • aggiornamenti promossi da Coopselios e da enti esterni. È interessante notare che rispetto al precedente anno sono in parte cambiate le priorità delle attività formative, modificando la distribuzione delle ore assegnate alle varie tipologie di formazione e la percentuale dei costi, sul totale, destinati alle singole attività. 100% 90% COSTI DI FORMAZIONE 540.000 523.652 520.000 500.000 460.000 Costi di fomazione 471.225 480.000 453.990 440.000 420.000 400.000 2004 2005 2006 Come si evince dal grafico riportato, i costi di formazione sono aumentati del 10% (contro un aumento del 3,7% dello scorso anno), mentre le ore sono aumentate del 16% (da 33.285 nel 2005 a 39.624 nel 2006), superando ampiamente l’incremento percentuale degli occupati. I dati confermano dunque la centralità della formazione in una 2% 19% 21% 32% 31% 47% 46% 80% 70% 60% 2% 33% 19% 50% 40% 30% 20% Haccp D.Lgs 155/97 Formazione ex D.Lgs 626/94 Aggiornamenti Riqualifica sul lavoro 47% 10% 0% La formazione Il 2006 si caratterizza per un fortissimo aumento delle ore complessive di formazione e, di conseguenza, dei costi dedicati a questa attività, accelerando notevolmente un trend di crescita costante. 2% 2004 2005 2006 Percentuale ore di formazione erogata per tipologia nel triennio 2004-2006 Fra i dati da commentare, un aumento delle ore di formazione obbligatoria dedicata alla Legge 626. A tale aumento (+11%) non corrisponde un proporzionale aumento di costi perché l’attività formativa dedicata all’ex D.Lgs.626/94 viene ora autogestita mediante docenti interni. Si tratta di un’attività formativa essenziale per la prevenzione degli infortuni che ha dato risultati ottimali in Coopselios. Sono stabili le ore di formazione dedicate alla riqualifica, in quanto gli Operatori Socio Sanitari sono stati in gran parte riqualificati, come richiesto dalle normative regionali, negli scorsi anni. Sono diminuite le ore di aggiornamento professionale, mentre sono aumentati i costi dedicati a questa tipologia formativa. Ciò si spiega per due ordini di motivi: sono stati coinvolti i livelli professionali più elevati (come ad esempio i coordinatori) e ciò ha comportato, sempre più spesso, il ricorso a docenti esterni altamente qualificati. In questo modo la cooperativa ha mantenuto i propri impegni nell’accrescere la competenza dei suoi lavoratori, specializzando sempre più le loro conoscenze in relazione alla sicurezza sul lavoro e alle esigenze dell’utenza. 13 al centro gli obiettivi per il futuro Considerando che il Bilancio Sociale non è solo uno strumento comunicativo per dimostrare che le nostre azioni possono essere particolarmente riuscite, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere sul nostro operato in senso critico, ci sembra opportuno ragionare su quelli che possiamo considerare i punti di forza, gli obiettivi raggiunti, e quelle che rappresentano le aree di debolezza della cooperativa, a cui prestare più attenzione e sulle quali costruire enfasi di missione per il futuro. Enfasi di missione La gestione di strutture in proprio e l’orientamento ad appalti complessi e stabili inseriscono Coopselios in un segmento del mercato, in cui poter esprimere autonomia nella organizzazione del lavoro con adeguate dotazioni di personale. Favorire una nuova impostazione dei servizi che metta al centro le singole strutture in modo da responsabilizzare gli operatori tutti. Il ruolo del socio Salario e occupazione Punti di forza Mantenere e allargare l’occupazione a favore delle fasce più deboli del mercato del lavoro. Offrire lavoro regolare in un settore soggetto a fenomeni di sottosalario e evasione contributiva. Stabilizzare il lavoro dei soci privilegiando i contratti a tempo indeterminato. Punti di debolezza Nonostante l’applicazione puntuale del CCNL le retribuzioni medie sono basse. Il lavoro sociale è percepito, all’esterno, come scarsamente valutato e per questo poco attraente. Enfasi di missione Rafforzare le attività in proprio con maggiore valore aggiunto, per garantire più stabilità ai soci. Indirizzare l’attività commerciale verso gare di appalto complesse con scadenza di medio periodo. Offrire formazione ai soci, per migliorare le competenze e la percezione dell’importanza dei servizi svolti. Organizzazione del lavoro Punti di forza Buona sicurezza del posto di lavoro. Favorire la partecipazione dei soci all’organizzazione del lavoro. Co-progettazione del servizio con la Pubblica Amministrazione. Punti di debolezza Ancora difficile la condivisione dell’organizzanzione interna; difficoltà di comunicazione. Scarsità del personale dovuta alle regole degli appalti che prevedono soglie minime di risposta. 14 Punti di forza Grande sforzo per far funzionare i meccanismi della democrazia delegata. Esercizio vero da parte del Consiglio di Amministrazione del mandato ricevuto dai soci. Mutualità economica praticata con risultati positivi. Punti di debolezza Partecipazione ancora difficile soprattutto dove la sede decisionale si percepisce lontana dalle strutture decentrate. Enfasi di missione Processo aperto per favorire occasioni informali di partecipazione considerate un valore da perseguire. Informazione puntuale. Formazione ai valori della cooperazione. Rapporti col territorio Punti di forza Consolidare il ruolo dei direttori di area per far valere le peculiarità territoriali. Diffusione di buone prassi aziendali nelle zone di espansione. Rafforzare il legame con le Associazioni di volontariato locali. Punti di debolezza In certe zone si constata un difficile rapporto Pubblico-Privato: difficoltà che coinvolge anche Coopselios. Auto-organizzazione di risposte fai da te, non inserite nella rete dei servizi, senza controlli e di scarsa qualità; fenomeno competitivo del badantato. Enfasi di missione Considerare il rapporto con il territorio e con il volontariato una risorsa in più, in termini di qualità sociale dei servizi erogati. Necessità di coltivare tale risorsa, programmarla, esportarla nelle zone a minor tradizione solidaristica. la voce di coopselios un decennio da raccontare Il Centro Anziani ha compiuto 10 anni. Per festeggiare questa ricorrenza domenica 18 novembre abbiamo inaugurato la mostra “istantaneamente: 10 anni da raccontare” alla presenza del sindaco Marzio Iotti, del direttore del consorzio per i servizi sociali Luciano Parmiggiani e di numerosi familiari e cittadini che con la loro presenza ci hanno voluto testimoniare il loro affetto. Nell’anno di apertura della struttura vennero attivati 2 servizi: la casa protetta con una capacità ricettiva di 40 posti letto e il centro diurno che accoglieva 18 ospiti. In questi 10 anni siamo progressivamente cresciuti ed oggi sono autorizzati 47 posti di casa protetta e 35 posti di centro diurno, al fine di evadere la crescente domanda di inserimento di utenti in un servizio che in questi anni si è dimostrato di notevole supporto sia ai bisogni socio assistenziali degli anziani che alle difficoltà organizza- tive delle famiglie. La riprogettazione dei servizi è stata possibile grazie alle sinergie messe in atto tra Pubblica Amministrazione e Coopselios, che in questi anni hanno condiviso l’obiettivo comune di perseguire standard qualitativi elevati nei servizi erogati dal Centro Anziani. I risultati assistenziali raggiunti in questi 10 anni sono stati anche il frutto di critiche costruttive di familiari e ospiti che individualmente o attraverso il gruppo di miglioramento, con suggerimenti e proposte, ci hanno consentito di migliorare gli aspetti assistenziali e organizzativi del nostro lavoro di cura. Operare nel Centro Anziani ha significato per noi non solo fornire interventi sociosanitari il più possibile personalizzati ed adeguati, ma anche creare per i nostri ospiti occasioni di socializzazione e di scambio al fine di rinsaldare il legame con l’esterno e rompere l’isolamento e l’emarginazione che spesso l’istituzionalizzazione in una struttura protetta comporta. Aprire la casa protetta al territorio significa farla frequentare dai cittadini, sia giovani che adulti attratti dalle varie attività che lì si attivano, quali ad esempio la mostra sulla civiltà contadina e la mostra sugli strumenti musicali d’epoca. Nel 2006, solo per citare alcuni dati, sono stati organizzati 22 eventi che hanno visto un forte coinvolgimento di diversi enti ed istituzioni culturali e sociali presenti a Correggio: la ludoteca, l’associazione culturale Lombardo Radice, l’istituto scolastico Einaudi, il comitato femminile e i pionieri della CRI, la biblioteca comunale, l’Unione Sportiva Correggese, la pro loco ecc. Il 2006 ha visto anche la pubblicazione di 2 numeri di una collana intitolata “Quaderni disordinati”: il primo numero “Raccontare antico” e il secondo numero “I vecchi” sono una raccolta di detti, proverbi, filastrocche e pensieri raccontati dai residenti del Centro Anziani, che diventa così anche luogo straordinario e prezioso di cultura e di storia. Per il 2008 è prevista un'altra pubblicazione intitolata “Il veglio parlante” in collaborazione con l’associazione culturale Lombardo Radice. 10 anni di lavoro comune richiederebbero una troppo lunga fila di ringraziamenti, col rischio di dimenticare involontariamente qualcuno meritevole. Pertanto “grazie a tutti coloro che hanno collaborato con noi”: lavorando all’interno della struttura, prestando attività volontarie, collaborando alle varie iniziative realizzate o semplicemente venendo a far visita ai nostri ospiti! Palma Peroni coordiantore Centro Anziani Correggio e Villa Gilocchi 15 la voce di coopselios parole ritrovate la rinascita della speranza: dall’emarginazione alla dignità Il Convegno “Parole Ritrovate liguri” del 16 novembre svoltosi nella splendida cornice di Sestri Levante, ha rappresentato la prima intensa partecipazione e scambio di esperienze tra ospiti, familiari e tecnici del settore psichiatrico (personale specializzato, strutture territoriali, Asl di appartenenza). I familiari, gli ospiti e i nostri educatori hanno raccontato di fronte a centinaia di persone il proprio percorso di sofferenza e di rinascita attraverso il supporto, la cura e riabilitazione nella nostra Comunità. E così si è narrata anche la Comunità “I due Mari”, invitata dalla Asl 4 di Chiavari a raccontare la propria esperienza. Le nostre parole I familiari hanno manifestato riconoscenza ed entusiasmo per il lavoro terapeutico realizzato da tutto il personale della struttura verso i propri congiunti. Queste le toccanti testimonianze sul supporto informativo: le prime informazioni sulla malattia mentale e su come trattarla le ho avute da voi, temevo di fare casini... (Antonio). Se non partecipi ai momenti di scambio con altri familiari vedi solo il tuo casino (Anna). C stato un cambiamento fra noi fratelli, ci siamo ritrovati (Anna). Ø la malattia peggio di tutte non finisce mai (Vito). Sull’accoglienza, i familiari riconoscono come la Comunità si avvicini a un ambiente familiare, una “casa”, dove colori, odori, spazi privati e collettivi acquistano una dimensione riconosciuta e vissuta: la struttura non la fanno i muri ma le persone (Antonio). Ci avete insegnato a trattarli come persone qualunque.. (Mirella). Le parole degli ospiti Attraverso le parole degli Ospiti, la comunità assume importanza come spazio sociale, come microsocietà organizzata, regolamentata da leggi interne, basate prevalentemente sul principio di uguaglianza e di condivisione. Ho trovato amici e ho ritrovato la fiducia in me stessa (Lina). Spesso stiamo troppo isolati, la vita da soli non ha senso, tristezza, desolazione, malinconia . (Davide). I confini esterni aiutano a trovare dei confini interni, ad autodisciplinarsi, a strutturare in modo pi sano il tempo, a contenere l ansia del vuoto . Il pensiero dell’équipe curante La comunità è il luogo per eccellenza dell’agito, della pragmatica, il luogo dove il pensiero diventa azione, “azione parlante”, come lo definisce Racamier. Un intervento relativo a un ospite deve rispondere ad un significato terapeutico (sia come contenuto, sia come modalità) non può essere affidato a logiche emotive o spontaneistiche. Una caratteristica peculiare della conduzione della comunità è il valore riconosciuto al paziente come persona con un valore indipendente dalla patologia invalidante. L’individualità viene riconosciuta e protetta come un valore primario e questo induce ad evitare risposte impersonali, anonime, standardizzate. L’attenzione alla persona consente di cogliere paziente, come dice Resnik, come “un uomo che ha dentro di sé una zona non psicotica, non morta”. L’équipe si giova di una professionalità seria e flessibile, pronta a rileggersi, a mettere in discussione metodi e strategie, ad imparare dall’esperienza e dagli errori, abile a sfruttare le indicazioni e le intuizioni del paziente stesso. Come accarezzi con il tuo paesaggio le persone in difficolt ! E la salute qui torna insieme alla comprensione di tutti quelli che hanno sofferto, ritorna cos il canto della vita (Lina). Barbara Polverini quipe I Due Mari 16 la voce di coopselios animazione a Monticelli Dimmi, dimenticher ; mostrami, potrei ricordare; ma coinvolgimi e io capir È proprio sui principi espressi da questo antico proverbio cinese che abbiamo orientato il nostro programma di animazione che ha previsto svariate attività che hanno permesso di coinvolgere a gruppi o singolarmente tutti gli ospiti. La lettura del giornale, i giochi di memoria, la tombola, la ginnastica di gruppo e la Messa rappresentano i “punti fermi” all’interno della programmazione settimanale. Alcuni dei progetti sviluppati in questi mesi come ad esempio il laboratorio pasta-sale hanno visto anche la partecipazione di alcune volontarie del paese e hanno prodotto risultati interessanti anche a livello di socializzazione. Altri tipi di arti manuali e grafiche: pittura, decoupage e pittura su stoffa, hanno il Sartoretti: una struttura accogliente Ho lavorato in varie strutture, alcune esperienze sono state felici, altre più complicate, poi alcuni anni fa sono arrivato al Centro Sartoretti... un altro approccio. I problemi come in qualsiasi luogo di lavoro esistono, le discussioni non mancano perché sono inevitabili quando si tiene in particolare modo a quello che si fa; un posto però il Sartoretti in cui si sta bene e gli operatori si sentono a proprio agio. Inevitabile conseguenza di ciò è che anche gli ospiti vi stanno bene! prodotto molti oggetti da proporre al nostro mercatino ed hanno reso gli ospiti orgogliosi di vedere le loro creazioni in vendita. Approfittando della vicinanza alle terme abbiamo accompagnato gli ospiti a fare le cure inalatorie, che hanno rappresentato un momento importante per il loro benessere. Altre uscite che abbiamo organizzato durante il periodo estivo hanno riguardato il mercato del martedì, dove a turno sono andati diversi gruppi di ospiti che hanno fatto acquisti tra le bancarelle e hanno fatto la “obbligatoria” fermata Siamo un centro ricco di competenze e di esperienze che si contraddistingue per essere accogliente e professionale al tempo stesso, ma anche un luogo in cui spesso ci si diverte tanto. In un contesto come questo non è un caso che due ospiti decidano di condividere con gli operatori della struttura la scelta di ricevere i sacramenti e tutti in una volta. Le parole di Brigitte: “Per me è come essere in famiglia, mi sento bene e molto rassicurata!” Stefano è felice: “Non mi sentivo pronto, ma con la vostra amicizia ho capito molte cose!” L’avvenimento è stato festeggiato nel pomeriggio del 31 ottobre scorso, presso la chiesa parrocchiale di al bar e in gelateria. Sempre per quanto riguarda il gelato o il caffè abbiamo creato anche momenti individuali nei quali l’animatrice ha accompagnato i singoli ospiti al bar e al Castello di Montechiarugolo. Tutte queste attività permettono di apprezzare la ricchezza del territorio in cui è collocata la nostra casa protetta. Ogni mese festeggiamo i compleanni, durante i quali regaliamo un piccolo dono ai festeggiati e vengono preparati dolci dalla cucina, tutto accompagnato da un intrattenimento musicale offerto da un gruppo di volontari di Parma. Accanto a queste feste abbiamo inoltre organizzato altri eventi speciali: a settembre la festa di fine estate aperta alla popolazione con tombola, gioco dei tappi e torta fritta per tutti; in ottobre la festa dei nonni con i cantanti e il regalo della scuola materna di Monticelli e la festa della castagna con le majorettes. Claudia Lazzari Monti coordinatrice della RSA Monticelli Elisa Parodi, Giuliana Margini animatrici della RSA Monticelli Reggiolo, dove il Parroco e il Vicario Vescovile hanno presieduto al rito sacramentale. Presso il centro residenziale Sartoretti è stato festeggiato l’avvenimento con un momento di cordialità con gli ospiti, le famiglie e tutti gli operatori della struttura. un educatore 17 la voce di coopselios auguri Giannina!!! Alla casa di riposo “I Germogli” di Menconico, sono stati celebrati i 100 anni di Giovanna Giordani, ma che tutti con affetto chiamano Giannina... Giannina è nata a Milano il 27/10/1907, ha sempre lavorato come sarta da uomo e nel frattempo cresceva due figli: Antonietta e Giovanni, tutti e due venuti purtroppo a mancare. La festa si è svolta nel pomeriggio del 29 Ottobre. Nelle settimane precedenti sbarcati a Porto Viro L’esperienza maturata in oltre 20 anni di attività nel settore infanzia a Reggio Emilia è di certo un valore consolidato nella nostra cooperativa. Questo ci consente di esportare un modello di eccellenza in altre regioni, senza nessuna presunzione, coniugando le pratiche virtuose con le specificità locali, sia dal punto di vista sociale che culturale. È proprio con occhi attenti, sensibili a conoscere un territorio “altro” che alla fine del mese di agosto siamo sbarcati per la prima volta come Settore Infanzia nella regione Veneto. È stata aperta 18 sono state decorate le finestre e le porte del salone con delle stelle rosse e blu, disegnate e ritagliate da una decina di ospiti, inoltre numerosi palloncini colorati e allegri festoni hanno reso vivace ed accogliente la sala. Per la festeggiata è stato allestito un “trono” dove potersi accomodare e gustare la festa in suo onore. Con tutti gli ospiti già sistemati nella sala si è atteso in silenzio e a luci spente l’arrivo di Giannina accompagnata da sua nipote Cristina. Appena aperte le porte tutti hanno iniziato a cantare e suonare gli auguri per Giannina, alla quale una volta seduta sul trono, abbiamo portato un mazzo di fiori e un regalo da parte della RSA. Finite le foto di rito, abbiamo iniziato a servire un ricco buffet, preparato interamente dal personale della RSA, a tutti gli ospiti e agli invitati. Salatini, patatine, frittatine e ben quattro torte, due delle quali riportavano gli anni e il nome della fe- steggiata. Gli ospiti hanno partecipato a questo gioioso evento ballando, cantando assieme al personale: Rita, Stefania, Letizia, Sabina, Francesca e Francesca. Stefano e Claudio alla pianola hanno rallegrato con canzoni per tutte le età, dopodichè di nuovo luci spente e luce alle candeline... e che candeline: ben 100! L’onore del primo taglio l’ha avuto proprio lei, la giovane centenaria e poi di nuovo in pista a scatenarsi tra una polka e un valzer... ne san qualcosa Orfeo e Rita! La giornata è passata in fretta e, anche se la preparazione è stata faticosa, la soddisfazione nel vedere tutti felici ed entusiasti è stata veramente grande. Ringrazio per l’aiuto e la collaborazione la Raa Sabina, la Fkt Stefania, la mitica Franca e la cuoca Maddalena, assieme a tutte le operatrici ed operatori. Un grazie alla coordinatrice che ha permesso la realizzazione di tutto ciò! infatti una struttura educativa del Comune a Porto Viro. Anche se ci avviciniamo sempre di più ad una uniformità di esperienze, risulta molto interessante riuscire fin da subito a capire il contesto, cogliere chi sono i nostri interlocutori, visitare le opportunità vicine, parlare con la gente, respirare gli odori e la particolare tranquillità che questo territorio ti regala. È necessario, utile, intelligente quindi rispettare questa identità, ascoltando le esigenze delle famiglie, dei bambini, delle educatrici. Con le educatrici si è realizzata una alleanza continua e costante, che coniugata con la forte motivazione, ha permesso alle stesse di attuare con estrema competenza e sensibilità la loro azione educativa. Desidero ringraziare il Sindaco, l’Assessore, l’Assistente Sociale e il gruppo degli operatori che con la nostra Cooperativa hanno cercato, tutti, anche con “occhi diversi” di guardare nella stessa direzione. Alice Rossi animatrice RSA i Germogli Manuela Lucchini responsabile tecnico di produzione settore infanzia la voce di coopselios il bilancio consolidato di Coopselios tesi di laurea di Ilaria Brandi Mi sono laureata in Economia Aziendale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia a settembre 2007 con una tesi sulla nostra cooperativa. Mi è interessato svolgere un’esperienza in Coopselios in quanto questa società rappresenta una realtà consolidata sul territorio nell’ambito della gestione di servizi assistenziali ed educativi. L’oggetto della mia tesi di laurea è stato il bilancio consolidato della Cooperativa. Il bilancio consolidato espone la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico di un gruppo di imprese considerate come un’unica impresa. Il Gruppo Coopselios è un gruppo a struttura complessa: COOPERATIVA SOCIALE COOPSELIOS SVILUPPO SERVIZI SOCIALI VILLA VERDE SRL PORTO VIRO SRL VILLA ELVIRA SRL H.C.C. HEALTH CARE COMMUNITY SRL Coopselios (società capogruppo) controlla direttamente la sottocapogruppo di 1° livello “Sviluppo Servizi Sociali”, e attraverso di essa le sottocapogruppo di 2° livello. I soggetti obbligati alla redazione del bilancio consolidato sono le società per azioni, in accomandita per azioni ed a responsabilità limitata che controllano un’impresa, oltre alle società cooperative e le mutue assicuratrici che controllano una società per azioni, in accomandita per azioni o a responsabilità limitata. Tale obbligo sussiste soltanto per le imprese controllanti, che unitamente alle controllate, abbiano superato, per due esercizi consecutivi, almeno due di questi limiti: - 12.500.000 euro nel totale degli attivi degli stati patrimoniali; - 25.000.000 euro nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni; - 250 dipendenti occupati in media durante l’anno. La cooperativa Coopselios è obbligata alla redazione del bilancio consolidato perché detiene l’intero capitale della società “Sviluppo Servizi Sociali” e tramite essa, quote di controllo di altre società di capitali. Il bilancio consolidato rappresenta lo strumento informativo primario di dati patrimoniali, economici e finanziari del gruppo, sia verso i terzi che sotto il profilo del controllo di gestione. Pertanto esso deve essere redatto dagli amministratori dell’impresa controllante e si compone di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa. Tale bilancio presenta due importanti caratteristiche: - le singole attività, passività e i singoli componenti del conto economico della controllante devono essere sommati alle corrispondenti attività, passività e componenti economiche della controllata; - gli elementi patrimoniali ed economici che non hanno alcun significato devono essere eliminati con lo scopo di mettere in evidenza solo le operazioni tra il gruppo e i terzi. Questo comporta la scomparsa di tutte le partecipazioni di controllo inserite nell’area di consolidamento in quanto dal bilancio devono emergere soltanto le partecipazioni possedute nelle società esterne al gruppo stesso. Il metodo di consolidamento può essere integrale o proporzionale: per quanto riguarda Coopselios è stato utilizzato il metodo integrale in quanto le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle società controllate sono assunti integralmente nel bilancio stesso. Dall’analisi svolta ho potuto constatare che il gruppo ha realizzato nell’esercizio 2006 un utile pari a 1.449.940 euro, mentre il suo patrimonio netto risulta pari a 15.955.941 euro. A conclusione dell’esperienza di lavoro maturata, posso esprimere un giudizio globalmente positivo: le conoscenze che ho acquisito ed approfondito mi hanno permesso di ottenere nel campo degli studi universitari ottimi risultati e di fare un primo passo nel mondo del lavoro. Ilaria Brandi ufficio amministrazione 19