Lo stregone magico. - Biblioteca dei Piccoli

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Lo stregone magico. - Biblioteca dei Piccoli
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Lo stregone magico.
“MARCHIAFAVA”
“MARCHIAFAVA”
• SCUOLA INFANZIA
SEZIONE
SEZIONE
44
CODICE FM106/1IS-4
CODICE FM106/1IS-4
• LOCALITÀ
Fiumicino - Maccarese
UNA STORIA
PUÒ SALVARE UNA VITA
CONCORSO per le classi della SCUOLA
dell’
dell’INFANZIA e PRIMARIA
INSEGNANTI
Carpino Valeria
Nuvoli Roberta
ALUNNI
ANTONELLI Sara
BARTOLINI Tommaso
BERTUOLO Veronica
BLANDINO Aurora
CAPPUCCINI Matteo
CATAPANO Ilaria
CHIERCHIA Damiano
CRETTO Sofia
DE VITO Davide
ELISEI Alessandro
FAGIANI William
FORTI Michelle
FRATONI Matteo
GAGLIANI Silvio
GALEOTTI Valerio
IACOBELLI Tommaso Elia
INTINI Mattia
LA TORELLA Giorgia
MARI Edoardo
MARI Valerio
MIHOC Delia Ioana
NOHAI Alessia Elena
PIGNOTTI Leonardo
PUCCI Alice
PUCCI Matteo
SERIPA Marta
STANISCI Michele
ZHAN Daniel
LO STREGONE MAGICO
C’era una volta,
uno stregone che si chiamava Daniel, aveva 44 anni, i
capelli marroni, gli occhi blu ed una sfera di cristallo
brillante. Lui la toccava con la mano, così si vedeva cosa
facevano gli altri da tutte le parti.
Un giorno la toccò e vide la fatina Viola: era bella, con un
vestito rosa di brillantini. La fatina era in una torre con la
principessa Bianchina, stavano guardando dalla finestra
cosa succedeva giù. Giù c’era lo stregone che diceva: “
Vedo la principessa e la fata nella sfera”, poi era
apparsa una sedia magica che girava e se ti sedevi si
allacciava la cintura di sicurezza perché se cadevi
sbattevi la testa, il casco però non c’era. La sedia si
fermò, la fata scese dalla torre e fece la capriola quando
si mise a sedere perché la sedia era magica; poi la fatina
saltò sul tappeto magico ed andò su nella torre.
Arrivò il temporale, cominciò a piovere, il cielo era brutto e
si fulminò la luce della torre.
La fatina e la principessa scapparono via ed andarono in
un posto caldo…a Fregene. Qui trovarono una casa, era
bella, era rosa, era la casa delle fatine, mangiarono con
loro le bistecche, poi andarono a raccogliere i fiori. La
fatina e la principessa avevano visto le impronte delle
scarpe dello stregone nella terra del giardino,
cominciarono a seguirle ed arrivarono nel castello dello
stregone.
Qui incontrarono il re Antonio, era elegante, simpatico,
gentile, era grande, era amico dello stregone ed era
andato a trovarlo per chiedergli un mantello magico che
brillava ed una corona per essere elegante quando
passeggiava nel suo castello. Lo stregone gli diede una
busta per metterci il mantello ed il re tornò a casa sua
con la bicicletta. La busta la mise sul manubrio. Il re
indossò il casco e partì. Arrivò al suo castello di diamanti
ed indossò il mantello magico e disse : “ Come sono
bello!”.
Nella torre del suo castello, dove lui non era mai andato,
c’era un diamante ed una corona, che, camminava
perché era magica ed andò in testa al re. Il re, quando
aveva la corona in testa, era magico anche lui, correva
velocissimo, era il re dei diamanti. Quando correva
velocissimo sul marciapiede spuntavano le ali e quel
giorno i bambini che lo videro dissero alle mamme ed ai
papà: “ Guardate! Il re, il re palloncino!”.
In quel momento comparvero la fatina Viola e lo stregone,
mentre la principessa dormiva nella torre. Decisero di
andare tutti alla festa nel castello dello stregone dove si
divertirono anche con i fuochi d’artificio e vissero tutti
sempre felici e contenti…