TUTTO BENE QUEL CHE FINISCE BENE

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TUTTO BENE QUEL CHE FINISCE BENE
TUTTO BENE QUEL CHE FINISCE BENE
Nell’anno 2000 d.C. Carlos Rodrighez si allenava a Barcellona con Franco, il suo allenatore.
Rodrighez aveva i capelli neri, era abbastanza robusto, occhi marroni, naso piccolo. Era
bravissimo a giocare a calcio e il suo sogno era entrare nel Barcellona.
Carlos viveva da solo in un appartamento della città e
sotto il suo appartamento viveva Franco, il suo
allenatore personale. Di fianco viveva anche Giò, un
suo amico.
Mentre Rodrighez si allenava con Franco lo stregone
Max nel deserto del Sahara preparava una pozione per
dominare il mondo consultando il suo libro degli
incantesimi. Max si vestiva sempre con una veste color
viola scuro e aveva un bastone magico con un grosso
diamante. Le cose che odiava di più erano i calciatori e
gli allenatori e il suo più grande desiderio era
governare il mondo.
L’assistente di Max si chiamava Azok ed era un troll.
Azok era muscoloso, aveva un ciuffo color arancione scuro, orecchie grandi e una cicatrice
sull’occhio destro. Portava due fasce di proiettili sul petto, aveva una cintura di granate e
in mano aveva sempre una spada.
Azok partì per iniziare la missione che gli aveva dato lo stregone di conquistare il mondo e
raggiunse la Spagna mentre Max ingaggiò una spia per conoscere le tecniche di difesa degli
spagnoli.
Intanto a Barcellona Giò andava da Carlos a vedere a che punto era con l’allenamento.
Rodrighez lo salutò e fu felice di fare una partitella con lui. Franco stava in porta mentre i
due amici si sfidavono: il risultato fu 1-1.
Nessuno di loro immaginava che da un momento all’altro lo stregone Max e il troll Azok
avrebbero tentato di attaccarli.
Una settimana dopo Carlos Rodrighez sfidò con la sua
squadra l’Atletico Madrid e vinse 3-0. L’allenatore del
Barcellona vedendolo giocare capì che Rodrighez era un
calciatore fortissimo e lo comprò. Carlos fu
contentissimo perché aveva realizzato il suo sogno.
Nel frattempo lo stregone e il suo malvagio aiutante
avevano iniziato ad attaccare e avevano già conquistato
varie città della Spagna.
Max si era comprato armi da guerra per dominare il mondo e mandò una terribile
maledizione sugli uomini: tutti diventarono stupidi come delle oche… anche Carlos!
Tuttavia anche Max diventò stupido perche sbagliò un ingrediente nella preparazione della
pozione magica.
Stranamente Giò non fu stregato e per questo gli venne un’idea: rubare il libro degli
incantesimi di Max e il suo bastone magico. Così fu.
Giò andò nel deserto, incontrò serpenti, cactus giganti e leoni feroci, ma raggiunse la casa
grandissima e paurosa dello stregone.
Riuscì a prendere di nascosto il libro degli incantesimi e il bastone magico per spezzare il
maleficio fatto da Max.
Poi ritornò al Camp Nou di Barcellona e spezzò l’incantesimo dello stregone, il suo amico
Carlos si risvegliò e tutto tornò normale.
Max e Azok si arresero alla furbizia e al coraggio di Giò e rinunciarono al loro piano.
Un mese dopo in Italia si tenne la finale dei Mondiali di calcio tra Italia e Germania.
Nella squadra italiana giocò anche Rodrighez come capitano perché era nato in Italia.
Grazie a lui vinse l’Italia 5-2 e Rodrighez poté alzare con orgoglio la Coppa d’oro del
mondo!