L`Italia ritrova il 25 aprile

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L`Italia ritrova il 25 aprile
Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
1 maggio 2009
Anno XXXX Nº 758
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 2229328 • Fax: 6354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Si dice...
Uomo per la vita. Tutto in noi spinge verso la vita, condizione indispensabile per amare, sperare e godere della
libertà. Il dramma della sofferenza e la paura della morte
non possono oscurare tale evidenza.
Chi sta male, infatti, chiede soprattutto di non essere
lasciato solo, di essere curato e accudito con benevolenza, di
essere amato fino alla fine. Anche in situazioni drammatiche, chiedere la morte è sempre l’espressione di un bisogno
estremo di amore; solo uno sguardo parziale può interpretare il disagio dei malati e dei disabili come un rifiuto della
vita. Persino nelle condizioni più gravi ciò che la persona
trasmette in termini affettivi, simbolici, spirituali ha una
straordinaria importanza e tocca le corde più profonde del
cuore umano.
Certo, la possibilità di levar la mano contro di sé, di rinunciare intenzionalmente a vivere c’è sempre stata nella storia
dell’umanità. Ma in nessun popolo è esistita la pretesa che
questa tragica possibilità fosse elevata a rango di diritto, di
un “diritto di vivere” che il singolo potesse rivendicare come
proprio nei confronti della società. La persona umana, del
resto, si sviluppa in una fitta rete di relazioni personali che
contribuiscono a costruire la sua identità unica e irripetibile
biografia.
Troncare tale rete è una ingiustizia verso tutti e un danno
per tutti. Teorizzare la morte come “diritto di libertà” finisce
L’Italia ritrova il 25 aprile
Napolitano: rispetto per tutti. Berlusconi: festa di libertà
L iberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione
nazista, ma anche dai frutti
avvelenati della guerra civile: odio, divisioni, pregiudizi,
accuse reciproche.
È il senso autentico del 25
aprile, non festa di parte ma
di tutti gli italiani, spiegato
dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
che ha ricevuto al Quirinale
le associazioni combattentistiche e d’arma: «Possono
ben riconoscersi nell’eredità
spirituale e morale della
Resistenza, che vive nella
Costituzione, anche quanti
vissero diversamente gli
anni 1943-1945, quanti ne
hanno una diversa memoria
per esperienza personale
o per giudizi acquisiti», ha
sottolineato il capo dello
Stato.
Cont. in ultima pagina
Berlusconi: il G8 sarà
spostato all’Aquila
«Con la gente che soffre nelle tende meglio
puntare sulla sobrietà»
« Credetemi: la Maddalena
è fin troppo bella, ma...».
Un sorriso velatamente
amaro ‘taglia’ il volto di
Silvio Berlusconi che, con la
voce più bassa, va dritto al
punto: «Non si può puntare
sulla Costa Smeralda quando c’è gente che soffre sotto
le tende...».
I ministri si guardano:
qualcuno sa, qualcuno capisce. È il momento dell’annuncio che Berlusconi prepara
parlando della Maddalena
e usando il condizionale.
«... Avremmo perfino avuto
l’ausilio di una nave di lusso
e sarebbe stato un G8 non
consono alla crisi economica
che attraversiamo... L’Aquila
è certamente una sede più
sobria».
Il premier è deciso e, minuto dopo minuto, quella che
doveva essere una proposta
diventa una scelta che ha
alla base soprattutto una
parola: sobrietà. E poi «vogliamo dare un messaggio
di speranza all’Abruzzo, un
segnale importante. E un
G8 qui vuol dire molto: visibilità, investimenti, soldi...
Certo ora dovrò parlare con
gli altri sette leader ma qui
a L’Aquila c’è la possibilità
di organizzare un grande
evento».
Franco Frattini è il primo
ad accettare con entusiasmo:
«Qui è possibile ospitare
cinquemila persone. È una
decisione giusta!», si allinea
il ministro degli Esteri. I sì
si moltiplicano, le perplessità
evaporano, la scelta è presa:
il G8 si terrà a L’Aquila.
Siamo a Coppito nella
scuola della Guardia di
Finanza. È qui, in questa
enorme struttura alla perife-
Il Co.I.A.
e l'assistenza
medica gratuita
(pag. 8)
Associazione Ligure: XXXI Minifestival della
Assemblea
Canzone Italiana a
il 30 maggio
La Serena
(pag. 9)
(pag. 10)
"
ria dell’Aquila, che arrivano
in mattinata i Grandi del
governo per un Consiglio dei
ministri voluto dal premier
con un obiettivo nobile e ambizioso: trasformare un luogo
di tragedia in un simbolo di
rinascita. Ed è qui che voleranno a luglio i Grandi della
terra per essere protagonisti
di un G8 diverso da tutti i
precedenti: lontano dai lussi
e vicino alle ferite lasciate
dal sisma.
È ancora mattina quando
il minibus con mezzo esecutivo si ferma oltre i cancelli
della scuola delle Fiamme
Gialle. Il primo a scendere
è Gianni Letta, poi Claudio
Scajola, poi gli altri fino a
Ignazio la Russa.
Il G8 a L’Aquila? Per giorni
Silvio Berlusconi ha lavorato
in silenzio valutando in ogni
dettaglio quell’idea venuta
ragionando con Guido Bertolaso nei giorni immediataCont. in ultima pagina
Referendum il
21 giugno
Il Colle: riforme
con misura
Maggioranza e opposizione hanno trovato l’accordo
sulla data del referendum:
si dovrebbe andare al voto,
salvo ulteriori colpi di scena,
il 21 giugno, data prevista
per i ballottaggi. Un accorpamento che riguarderà
una quota minoritaria del
corpo elettorale, visto che si
tratta di un turno amministrativo parziale, e che solo
per una quota ulteriormente
ristretta di elezioni locali
sarà necessario il ricorso al
secondo turno.
Ma la soluzione mitiga le
polemiche dell’opposizione
sui costi aggiuntivi, con il
solo Antonio Di Pietro che
Cont. in ultima pagina
Il ministro della Difesa
Ignazio La Russa, cresciuto
politicamente nella destra
che sorse dalle ceneri della Repubblica sociale, era
accanto a lui e, «molto contento», ne ha sottoscritto
ogni parola: «La festa della
Liberazione è una ricorrenza
da tutti condivisa», ha detto,
e «i valori della Costituzione
sono oggi valori comuni».
Da anni c’è chi chiede
che quella odierna sia una
giornata di pacificazione
nazionale.
Ma stavolta (eccezion fatta
per alcune frange estreme e
minoritarie, di destra come
di sinistra) sembrano essercene anche i presupposti: il
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i leader dei
due maggiori partiti d’opposizione, Dario Franceschini
del Pd e Pier Ferdinando
Casini dell’Udc, hanno scelto
simbolicamente di celebrare
la Liberazione stamattina a
Cont. in ultima pagina
Manda subito un: "�����
7777 Italianos"
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Non è nessuna cabala
o numero diabolico, ma
un numero telefonico-cellulare che ogni italiano
e discendente dovrebbe
marcare mentre ascolta
la canzone del coro degli
“Italianos” nel concorso
che la TVN trasmette la
domenica notte, alle ore
22,00 nel programma
“Todos a Coro”.
Se questa nota arriva
al lettore in tempo utile, lo
preghiamo di appoggiare
“i nostri” dal momento
che il 50% del punteggio
totale del concorso lo sommano i nostri ragazzi con
il loro canto e l’altro 50%
lo completiamo noi spettatori, da casa nostra, via telefono, marcando
appunto il “7777 Italianos”.
La loro provvisoria eliminazione di un
paio di settimane fa (riscattata immediatamente da una brillantissima prestazione
che raccolse il massimo assoluto dei voti nel
“repechaje” degli eliminati) è stata causata
dalla mancanza di appoggio esterno della
comunità. E’ stato un quarto d’ora di delusione per i nostri giovani... che poi hanno
assaporato il nettare della ri-ammissione.
Oggi, raggiunta la finale, per noi della
comunità italiana diventa un gioco di bandiera. Quindi di orgoglio patrio. Il nostro è
l’unico degli otto cori presentatisi al via, che
si fregia con il nome di un Paese. Gli altri
sette concorrenti partecipano difendendo
categorie sociali cilene: sportivi, anziani,
religiosi, attori... Il nostro è il “Coro de los
Italianos”. E al sentirlo rimarcare per tutte
le serate rimescola il sangue.
Non si può prevedere come terminerà questa simpatica esperienza che una ventina di
(più o meno) giovani, allegri ed entusiasti
stanno concludendo. Abbiamo l'impressione che a decidere vittoria o sconfitta sarà
l'appoggio massivo o fiacco degli spettatori
da casa loro, via cellulare.
E quando sul tappeto si mette l’Italia
allora si trascina sul ring una comunità
con tutta la sua ricchezza culturale e storica. Finora la partecipazione dei "nostri"
ha raccolto elogi ed applausi. L’unico mea
culpa ce lo dobbiamo addossare noi, con
la nostra assenza. Ci vuol poco mettere in
onda il cellulare, da qualsiasi parte del
Cile, e marcare il codice suggerito.
I nostri giovani, con ammirevole senso
di responsabilità, fanno grandi sacrifici
per poterci rappresentare degnamente;
da parte nostra si chiede solo un piccolo,
piccolissimo appoggio.
Non ce la faranno a vincere? Macchè! I
nostri giovani hanno già vinto in partenza
confermando che il mondo della canzonetta (e della musica in senso assoluto) ci
appartiene per testamento culturale già
iscritto nel dna di ogni italiano.
Verità che potrà solo essere ratificata
dalla giuria, il cui verdetto nulla toglie e
nulla aggiunge alla nostra predisposizione al bel canto.
Giuseppe Tomasi
2
Presenza- 1 maggio 2009
Cor­ri­spo­nden­za
La Di­re­zio­ne rin­gra­zia i let­to­ri che le scri­vo­no per­ché di­mo­stra­
no in­te­res­se per i pro­ble­mi e la vi­ta del­la no­stra co­mu­ni­tà. Nel­lo
stes­so tem­po si scu­sa se, per e­vi­den­ti ra­gio­ni di spa­zio, qual­che
let­te­ra do­vrà es­se­re ri­dot­ta. La Di­re­zio­ne i­nol­tre si ri­ser­va la
pub­bli­ca­zio­ne di let­te­re che ri­ter­rà mol­to con­flit­ti­ve.
Sr. Joaquín Molfino Gerente
General Radio El Conquistador
Distinguido señor Molfino:
junto con saludarlo y felicitarlo por la magnífica Radio
que dirige, que es la única
que yo escucho, permítame
hacerle llegar una felicitación específica y una petición
muy especial relacionada con
lo mismo.
La felicitación específica
es por el extraordinario “Comentario en una voz” del
periodista Amaro GómezPablo, que acabo de escuchar ahora en la mañana y
que se refirió al rescate de
entre las ruinas de su casa
de esa anciana mujer de 98
años, luego de 30 horas de
trabajo de los rescatistas,
en la ciudad de L’Aquila, en
Italia, después del trágico
terremoto de la madrugada
del 6 de este mes.
Como podrá ver por mis
apellidos, yo soy hijo de
italianos (padre romano y
madre genovesa) y si bien
viví en Italia hace muchos
años atrás (en Torino), recién
hace tres años, justo para
esta fecha, tuve el gusto de
poder conocer la bella e interesante capital de la Región
de L’Abruzzo, ahora en gran
parte destruida, además del
pueblito costero donde había
nacido mi abuelo, gracias a
que mi querido amigo Carlo
Frutti de L’Aquila me quiso
llevar.
Es por esta razón y el innegable vínculo afectivo que
tengo por Italia y ahora en
especial por L’Aquila, que me
permito solicitarle me manSei di Santiago e non
ricevi con regolarità
Presenza?
Chiama al Tel: 621-9872
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Aldo Costa
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Giovanni Ferralis
Fina Franchini
Gloria Nocchi
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Pedro C. Rojas I.
Iquique Juan Schenoni
La Serena Caterina Pezzani
Quillota G. Campodonico
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso Giulietta Costa
Concep. Giancarlo Carro
P. Arenas Leonidas Riquelme
***
Contribuzione annua
$ 15.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
de por esta vía el archivo del
comentario de Amaro, ya que
quisiera enviarlo a todos mis
vínculos de la colectividad
italiana de Chile, además
de todos aquellos ex alumnos de los cursos de italiano
que hemos impartido en la
Universidad de La Frontera
y en la Universidad Católica
de Temuco, porque estoy seguro que a muchos de ellos
les surgirá esa rara mezcla
de emoción y risa, como me
ocurrió a mi al escucharlo.
Hago presente que llego a
usted luego de haber hablado
con Luis Muñoz Madariaga,
ese gran periodista y locutor
de profunda calidad humana
SPAZIO APERTO
que tienen aquí en Temuco,
quien me sugirió de hacerle
esta petición directamente a
usted, dado que además también tiene raíces italianas.
Finalmente, si usted o Amaro me autorizan, yo me daría
el trabajo de transcribir el
comentario señalado, para
enviar el texto al quincenal
“Presenza” que dirige y edita
el Padre Giuseppe Tommasi
en Santiago, dado que no me
cabe duda alguna que lo publicará de inmediato, con los
créditos correspondientes.
Si además me permiten
traducirlo al italiano, lo enviaría a todos mis amigos y
parientes de Italia, para que
vean cómo se les quiere y
admira a los italianos en este
último rincón del mundo.
A la espera de una amable
respuesta, le envío mis más
cordiales saludos, junto pedirle que retransmitan el
comentario de Amaro, ya
que además es una perfecta
fotografía de los italianos. Prof. Edoardo Tosti-Croce Astesiano
Universidad de La Frontera
Tel: (45) 59.28.96
Cel: 96.80.15.32
Al
Prof. Edoardo Tosti Croce
Egregio Professore,
nel numero di Presenza del 1 aprile 2009, alla sua richiesta “A chi di dovere” mi permetto risponderle.
Sono Felice Frascarolo presidente dell’Associazione Piemontesi nel Mondo, responsabile del Primer Festival de Cine
Piemontes en Santiago de Chile.
L’Istituto Italiano di Cultura con data 2 marzo inizió l’invio
degli Inviti, assieme al nostro Programma. Mi rincresce che
non abbia ricevuto tempestivamente l’invito.
La pregherei d’inviarmi la sua direzione particolare, e.mail
per comunicarmi direttamente.
La ringrazio del suo interessamento.
Felice Frascarolo
Calle Las Malvas 270 - Las Condes
e-mail: [email protected]
Dante al Café
Literario de
Providencia
El Istituto Italiano di Cultura en conjunto al Café
Literario de Providencia
realizarán un ciclo de charlas durante el mes de abril
a diciembre sobre el tema:
”Lecturas de la Divina Comedia”.
La Divina Comedia es la
obra maestra de la literatura
italiana y europea. Su autor,
el florentino Dante Alighieri
(1265-1321), la compuso casi
toda durante los años de su
destierro. Es un poema muy
complejo acerca del amor, un
poema político, una epopeya
psicológica, que permite a
su autor fundamentar una
teoría que le otorga a la
poesía una dimensión trascendente.
A pesar de eso, el poema
esta lleno de delicias y ternuras. Jorge Luis Borges,
que lo consideraba la obra
más grande de la literatura
mundial, lo definió “un sueño
de sueños”. Será Fabio Rosa,
Licenciado en Letras Clásicas por la Universidad de
Florencia, quien se encargará de dictar las charlas desde
abril hasta diciembre en el
auditorio del Café Literario.
Viernes 24 de Abril 2009, a
las 19:00 horas Auditórium
del Café Literario de Providencia Avenida Providencia
410, Parque Balmaceda (Metro Salvador) frente a calle
Condell - Informaciones:
2690326 - 2740602
Marcos Morales
I servizi pachistani :
«Osama è morto»
Per i servizi segreti pachistani Osama Bin Laden
potrebbe essere morto. In
un’intervista tv il presidente
Asif Alì Zardari ha avanzato
questa ipotesi ed ha aggiunto
che la sorte del fondatore di
Caro Padre Giuseppe
Invio informazione della raccolta di fondi in aiuto alla Al Qaeda resta un mistero.
Regione Abruzzo Domenica 19 aprile Parrocchia Italiana Lo stesso capo dello Stato
ha aggiunto che neppure gli
$ 728.000 (compresa la colletta della messa)
Domenica 26 aprile Stadio Italiano
$ 129.000 americani hanno informazioni maggiori.
Altre collaborazioni di ditte e singole persone $ 1.400.000
SEGNALAZIONI DIRATotal
$ 2.257.000 La Associazione abruzzese ringrazia vivamente la DATE - Negli ultimi mesi le
collaborazione dell’Ambasciatore Paolo Casardi, il Console segnalazioni si sono diradate
Pasquale Centracchio, la Parrocchia Italiana e l’ACLI, il e alcune fonti avevano sosteCOMITES, il CARI, Lo Stadio Italiano, ed anche la Sra nuto che potesse nascondersi
Franchini presidente dell’Associazione Ligure, per la sua nella regione di Chitral,
personale gestione nella raccolta di fondi per andare in aiuto in Pakistan. Vale la pena
della nostra Regione. Un rigraziamento speciale per tutti poi ricordare che anche l’ex
premier Benazir Bhutto, poi
coloro che hanno contribuito a questa causa.
assassinata dai terroristi,
Cordiali saluti
Franca Soto Di Giammarino
aveva sostenuto che Bin LaPresidente
Associazione Abruzzese del Cile den fosse deceduto.
Colletta pro-terremoto
Psicóloga
Antonella Capozzolo
Atención adultos y niños
cel. 078652895
Monjitas 527
(metro Bellas Artes).
Informazioni
ACLI
Bustamante 180 - Santiago
Tel-Fax: 634-5247 - [email protected]
Pagina web: www.patronatoacli.cl
La comunidad dormida
Las elecciones que debían renovar los dos órganos de representación política, Comites y CGIE han sido postergadas con
el exclusivo propósito de reformar las leyes que los regulan.
La razón, que no comparto, permitió ahorrar 6 millones de
euro que deberán gastarse cuando la elección se realice, a
más tardar antes que concluya el 2010. Esta circunstancia
hizo posible que en todo el mundo emergeran proyectos y
opiniones.
En Chile reina el silencio más absoluto. El Comites este
año organizará un “Encuentro Nacional”. En la pauta de
materias a tratar no se contempla este argumento. En estas condiciones es difícil hacer protagonismo en el mundo
asociativo global e internacional, aún cuando nos visiten,
importantes actores políticos italianos.
En nuestro Comites hay miembros que enteran varios períodos y pienso que su opinión y su experiencia es relevante
a los efectos de propiciar una nueva ley que permita hacer
operativo el Comites, en momentos que arrecian fuertes polémicas que propician incluso su eliminación.
También está a riesgo el CGIE que con la elección de los 18
parlamentarios de la circunscripción “estera”, no son pocos
los que piensan de su inutilidad. Por cierto, evito argumentos
que pudieran aparecer demasiados confrontacionales, a pesar
de ser conducentes y apropiados para ilustrar el tema. Me
refiero sin profundizar a la relación de eficiencia que debiera
haber entre el gasto que se destina a los Comites y al CGIE
y los resultados en beneficio de los italianos en el exterior.
Empecemos por casa.
El Comites de Chile recibió (2008) 24 mil euro y según su
balance tiene un pasivo de más de 4 mil euro, lo que totaliza
un gasto de 28 mil euro. Por otra parte, los dos consejeros
del CGIE son, junto con los de Australia, los más caros a la
hora de pagar el pasaje a Roma, (a pesar de los ahorros y en
algunos casos, pago de bolsillo propio). Para algunos es un
gasto inútil e innecesario. Por ahora, me permito decir que
lo sería aún más de no concurrir en el Comites y lo que le
corresponde a los consejeros del CGIE una real y auténtica
representación de las necesidades de los electores. Si Comites
y CGIE se convierten en entes inoperantes, incapaces de ser
siquiera representantes auténticos de los italianos que los
eligieron no se justifica en ningún caso mantener el gasto
que se está haciendo. Marginarse de los esfuerzos que se
están realizando para la construcción de la nueva relación
entre Italia y las comunidades en el exterior nos condena al
aislamiento y la marginalidad.
Entre los parlamentarios, en su mayoría de oposición, se
han presentados varios proyectos de ley. Los proyecto son
patrocinado por el senador y amigo On. Claudio Micheloni
(PD) otro de la senadora On. Mirella Giai (candidata del PD
y luego de la lista de la Associazione sud-América), otros del
diputado Porta (PD). La presentación de proyectos distintos
y muy diferentes entre los parlamentarios de izquierda es
una muestra preocupante de falta de unidad.
La representación de nuestra bancada no está dañada sólo
por la falta de coherencia y unidad de criterios básicos. A mi
juicio está alterada en su esencia. En Chile, los “progresistas” son partidarios desde siempre de la reforma de la ley
de elecciones. Se pretende, con razón, introducir el criterio
de la proporcionalidad a fin de democratizar los resultados
electorales, evitando la exclusión de las minorías. En la
circunscripción de América meridional se eligen 5 parlamentarios: 2 senadores y 3 diputados. En ambas elecciones los
resultados fueron 4 parlamentarios residentes en Argentina.
En consecuencia les corresponde a ellos la representación
del entero continente. De que sirve (me pregunto) discurrir
sobre las grandes similitudes de la política italiana y la de
Chile? Una dialéctica valida para engalanar discursos, sin
efectos concretos.
Los italianos que residimos en en exterior no nos entusiasma la confrontación política a la manera que se hace en las
plazas públicas en época de elecciones. Preferimos escuchar
propuestas conducentes a modificar el estado de cosas que
están destruyendo a Italia. La política en Italia y la política
en el extranjero debiera ser diferente y adoptar matices y
formas más conciliadoras con la realidad emigratoria.
Paolo Castellani
(continua in ultima pagina)
Abbonamento 2009 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
Cognome.....................Nome....................... via....................................città....................
Abbonamento normale
15.000 pesos
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20.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA”
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Presenza- 1 maggio 2009
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Madre Resistenza, il 25 aprile con il velo
Le ricerche storiche di Giorgio Vecchio non solo hanno
documentato la presenza dei preti nel moto di liberazione,
ma affermano che la Resistenza stessa non può essere
interpretata come un movimento esclusivamente armato:
«Oggi siamo più consapevoli che alla figura del partigiano
armato bisogna affiancarne delle altre: altri partigiani, con
fazzoletti non rossi bensì verdi o
azzurri; e poi donne, tante donne,
di ogni classe sociale; e cittadini
con gli abiti sdruciti e senza idee
politiche particolari; e ancora, preti,
frati e suore».
Anche per monsignor Ennio
Apeciti è un peccato che il contributo «delle religiose non solo alla
Resistenza, ma più ampiamente
all’aiuto a migliaia di oppressi,
prigionieri, profughi, ebrei che
vissero quel tempo drammatico
non sia ancora conosciuto, anzi sia
coperto da uno strano
‘silenzio’.
Occorre una correzione di rotta con
lo scopo di rompere
lo strano silenzio e,
se possibile, rendere giustizia a tante
donne dimenticate,
tra queste la schiera
silenziosa delle religiose».
Dopo l’8 settembre
1943 in molte località
del Paese si registrarono gesti significativi di solidarietà e di
resistenza nei conventi e negli istituti
religiosi femminili, atti che esprimevano l’intento di contenere la violenza, di assistere in varie forme la popolazione
o i partigiani militanti in clandestinità, facendosi carico del
destino di estranei, sconosciuti, ebrei, sfamando e proteggendo, nascondendo persone messe a rischio dalla guerra. Un
autentico maternage.
Così la giornalista Barbara Garavaglia documenta una
scheggia di storia ancora sconosciuta, di matrice umbra.
Furono molti infatti gli ebrei in fuga, i soldati allo sbando, gli
sfollati, i partigiani, i perseguitati politici che trovarono rifugio nei sotterranei delle clarisse di San Quirico di Assisi.
Nel «Libro delle memorie» del convento madre Maria
Giuseppina Biviglia annotava: «Le persone che si rifugiavano da noi furono per grazia di Dio nei nostri riguardi
tutte oneste, rette, buone e anche religiose, tanto i cattolici
quanto gli ebrei.
Venne qualche fascista durante il governo Badoglio e dopo
l’entrata degli Americani; qualche socialista... era proprio
un’arca di Noè». Suor Grazia Loparco - docente della Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione - ha pubblicato uno
studio sull’assistenza prestata dalle religiose di Roma agli
ebrei durante la seconda guerra mondiale. («Gli Ebrei negli
istituti religiosi a Roma 1943-1944», in Rivista di storia
della Chiesa in Italia).
Per la prima volta vi si documenta che a Roma furono 4329
gli ebrei salvati nei 200 istituti religiosi nella città, di cui
133 erano femminili e vennero preservati dalle incursioni
naziste da appositi cartelli predisposti dalla Santa Sede.
Lo studio ha evidenziato «l’apporto singolare delle religiose
per nascondere gli ebrei a Roma tra l’autunno del 1943 e il
4 giugno 1944, quando cessò l’emergenza.
La Santa Sede aveva provveduto a garantire gli stabili
dinanzi al governo e poi incoraggiò l’ospitalità e la misericordia ».
Suor Albarosa Bassani di Vicenza ha pubblicato invece
un lavoro su «Le suore Dorotee durante la seconda guerra
mondiale», nel quale documenta atti di coraggio e di aiuto
alla popolazione, agli sbandati, ai partigiani.
Per suor Albarosa «durante la guerra le suore Dorotee
hanno compiuto atti di valore civile finora rimasti sconosciuti
anche alla storia locale.
Centinaia di donne consacrate misero a repentaglio la loro
vita per aiutare chi aveva bisogno, dai malati alle povere
pazze, alle orfanelle, all’umile gente dei quartieri romani».
Un capitolo significativo è quello della partecipazione delle
Dorotee alla Resistenza.
Presso le carceri di San Biagio di Vicenza suor Demetria
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Strapazzon era chiamata l’«angelo di San Biagio» e la «mamma dei detenuti» perché - precisa suor Albarosa Bassani
- vigilava «sulle donne, preparava alla morte i condannati
alla fucilazione, raccoglieva i loro desidene. ri per trasmetterli alla famiglia.
Ai detenuti partigiani che ritornavano torturati, fra questi
qualche sacerdote, lei
preparava un caffè o
un calmante, medicava loro le piaghe e li
incoraggiava».
La figura di suor
Demetria è incredibilmente simile a quella
di suor Enrichetta
Alfieri che operava
nel carcere milanese
di San Vittore ed era
pure chiamata dai
detenuti politici «l’Angelo e la mamma di
San Vittore».
Suor Enrichetta passava tra le
stanze dell’infermeria del carcere
e nelle profonde tasche del suo
grembiulone teneva medicinali,
soprattutto «biglietti» preziosi che
riuscivano a salvare vite umaCambattimento casa per casa per
liberare una città italiana durante
gli ultimi mesi della Resistenza.
Sotto, dall’alto: le suore del carcere
di San Vittore a Milano; l’avviso
bilingue che attestava la protezione
vaticana sui conventi; lapide delle
Clarisse di Assisi Venne scoperta e
arrestata rischiando la fucilazione e
l’internamento nei lager nazisti.
A Milano suor Alfieri è la figura
di religiosa più nota, ma nella città e in Lombardia operarono nel nascondimento altre religiose come suor Teresa
Scalpellini e suor Giovanna Mosna, che prestarono servizio
di infermiere all’Ospedale Maggiore di Niguarda e tramite
una rete clandestina di antifascisti collaboravano con medici
e infermiere ad assistere i detenuti politici, organizzare la
loro fuga, raccogliere materiale sanitario per partigiani ed
ebrei.
Madre Donata, superiora delle Poverelle dell’Istituto Palazzolo di Milano, è un’altra figura di religiosa sconosciuta;
sotto la sua guida, con il tacito consenso delle autorità ecclesiastiche, il Palazzolo divenne il soggiorno obbligato degli
ebrei che transitavano da Milano avviati clandestinamente
in Svizzera. Madre Donata venne scoperta e incarcerata a
San Vittore. Sempre a Milano, nell’istituto Casa di Nazareth,
gli ebrei venivano seguiti da una suora strettamente legata
al segreto con tutti. In qualche circostanza, collaborando
con sacerdoti, fu possibile accompagnare gli ebrei oltre
confine.
Ma la Casa di Nazareth ospitò anche il Comando dei Volontari della Libertà e vi soggiornarono l’onorevole Gianfranco
Mattei e il generale Raffaele Cadorna, che avevano l’incarico
di organizzare e gestire le ultime fasi dell’insurrezione. Dalla
cronaca della Casa Nazareth, datata proprio 25 aprile 1945,
si legge: «Quante grazie per il nostro Istituto, per le nostre
Case e specialmente per la nostra diletta Nazareth! La nostra Reverendissima madre generale Rosa Chiarina Solari,
certo per ispirazione divina fine strumento che Dio adoperò
per compiere i suoi disegni di misericordia, fu richiesta d’un
locale ove di tanto in tanto i Capi dello Stato maggiore del
Comitato di Liberazione si radunavano per studiare i loro
piani di rivolta.
In casa nessuno era al fatto della cosa, che per prudenza
non fu comunicata a nessuno». Non mancarono episodi di segno contrario, ma per suor Grazia Loparco la presenza delle
religiose nella guerra fu «un’esperienza concreta della carità
di donne che si sono chinate sulle povertà, sulle debolezze e
sulle infermità di persone bisognose di aiuto».
Silvio Mingotto
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 4708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 4708400 - E-Mail:[email protected]
Istituto Commercio Estero - Providencia 2653, Of. 1201,
Providencia -Tel.: 3689444 - E-Mail: [email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/2322618 - Fax: 562/2330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 2360712 - Fax: 2360709 - E-Mail: [email protected]
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 2129455
CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 2229328
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 2082826 - 2082807
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 4847000 Central.
Liceo Italia: Nataniel (esq. Nuble) tel: 7075840 - liceoitalia.cl
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 5927544-2
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 2229328 - Fax: 6354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 2055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 6342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 6992222 - [email protected]
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parroquia Italiana) - Tel- Fax: 6345247
4
ITALIA E ITALIANI
Chiese, castelli e palazzi: oltre 800 sono rovinati
L’allarme dell’Istat: «2,5 milioni di italiani
Tecnici al lavoro per recuperare le opere d’arte
vivono in povertà assoluta»
Presenza- 1 maggio 2009
i staccano dalle navate come fogli di carta
e quando avviene vanno in polvere secoli
di storia e di fede. Le facciate delle chiese
aquilane si accasciano giorno dopo giorno,
scossa dopo scossa. Di terremoto muore
anche la cultura e non è una morte lenta.
Anna Maria Reggiani
osserva sconsolata Santa
Maria della Concezione:
«È un gioiellino barocco,
ma come si allargano
quelle crepe», mormora
il direttore regionale del
ministero dei Beni culturali.
I tesori in pericolo sono
soprattutto di natura religiosa - l’Aquila è detta
“la città delle 99 chiese” e
«la collaborazione con le
autorità eccle-siastiche
è costante» sottolinea
la Reggiani ma sono soprattutto innumerevoli.
Quando il ministro Sandro Bondi, stamane, visiterà l’Aquilano, troverà i
suoi tecnici alle prese con
uno dei monitoraggi più
complessi della storia del
ministero: solo in provincia dell’Aquila si stanno
verificando i danni subiti
da oltre ottocento tra
chiese, palazzi, conventi,
castelli... Nella sala operativa della Protezione
civile, all’Aquila, il consulto è continuo.
«Le segnalazioni arrivano da chiunque e le
squadre sono sempre meno del necessario »,
ammette un volontario.
I verificatori hanno iniziato a lavorare
da qualche giorno: ogni edificio storico è
esaminato da un rappresentante della sovrintendenza, un tecnico del Cnr o dell’università, un vigile del fuoco e, quando serve
una storica dell’arte.
Luciano Marchetti e Sergio Lagomarsino,
che fanno parte del comitato scientifico di
queste operazioni, hanno elaborato - insieme
all’Itc-Cnr L’Aquila, cioè l’ex gruppo nazionale difesa dai terremoti - una scheda di
valutazione anti- lungaggini ma soprattutto
anti-furbi: i dati vengono raccolti in modo
Argentina, emergenza
per la febbre dengue:
«I casi sono triplicati»
Continua a crescere
l’emergenza febbre dengue
in Argentina. In sole due
settimane i casi confermati
sono triplicati, passando da
4.144 a 12.544. Fra gli infettati anche Domingo Peppo,
responsabile della Sanità
nell’esecutivo regionale del
Chaco, prima zona ad essere investita dall’epidemia
in Argentina. La malattia
è ormai giunta alle porte
della capitale. La sensazione
che l’epidemia si stia diffondendo ben oltre i limiti delle
zone povere arriva dalla
notizia che fra i contagiati
c’è anche il giocatore di calcio Martin Mandra, del club
ecuadoriano del Deportivo
Quito. «È quasi sicuro che
lo abbia contratto qualche
settimana fa a Buenos Aires, quando giocammo con
L’Estudiantes». ha detto
Mandra.
tale che mentre si valuta il danno si stimano
anche i lavori (e i costi) necessari per ripararlo, in modo che non possano lievitare nel
tempo. La Reggiani lancia da giorni lo stesso
allarme: «Il governo ci ha assicurato che presto saranno disponibili maggiori fondi, ma ci
aspettiamo che la macchina della solidarietà
focalizzi anche i beni
culturali tra le proprie
priorità. La situazione è
grave, ma non irreparabile, come ha dimostrato
il recupero della basilica
di Assisi».
Uno dei punti nevralgici dell’operazione
Abruzzo è la basilica di
Collemaggio. Gli altri
sono il Duomo, le Anime
sante, San Bernardino...
Anche in questo caso,
i crolli hanno la stessa
origine - il sisma - ma
non la stessa causa e
neppure lo stesso effetto.
La basilica di Celestino
V è crollata per un restauro maldestro degli
anni Sessanta ed è stata
salvata dal ponteggio
che ancora copre la facciata, malgrado i lavori
di restauro dovessero
essere finiti da un pezzo:
benemerite lungaggini. «Se non ci fossero stati i tubi innocenti ad assorbire l’onda d’urto
- spiega un restauratore - il colpo avrebbe
lesionato anche questa facciata». Unico neo:
i lavori erano appena terminati e ora si dovrà
verificare quale effetto hanno avuto le scosse
sui calcari bianchi e rossi che ricoprono la
facciata. La scena che si presenta all’interno
non è diversa da quella che si è osservata ad
Assisi, con mucchi di detriti alti alcuni metri
che occupano le navate fino alla porta santa.
«Come ad Assisi, anche qui si può recuperare
tutto - promette la Reggiani -. La prima cosa
da fare è non spostare i detriti, per consentire
a chi deve ripristinare architettura e dipinti
di studiare la cinetica della caduta. Poi,
con l’ausilio delle fotografie scattate prima
del terremoto ci metteremo pazientemente
all’opera».
Ferrovie chiude l’anno in utile per 16
milioni. Bene Trenitalia
Utile netto di 16 milioni
di euro, Mol a oltre un miliardo, Ebit a 443 milioni di
euro: sono i dati principali
del bilancio 2008 del gruppo Fs, approvato dal Cda.
Forte miglioramento anche
per Trenitalia, la maggiore
società del gruppo, la quale
evidenzia un Ebit a 338
milioni di euro, positivo per
la prima volta. In anticipo
di un anno sull’obiettivo del
ritorno all’utile previsto nel
piano industriale, Fs chiude
così l’esercizio 2008 con un
risultato positivo di 16 milioni di euro, rispetto al «rosso»
di 409 milioni registrato a
fine 2007.
«Il risultato appare ancora
più significativo se comparato alla chiusura 2006, in cui
le perdite ammontavano a
2.115 milioni di euro» scrive
Fs nella nota. Anche la capogruppo Trenitalia presenta
CUCINA ITALIANA
per la prima volta un Ebit
positivo: 338 milioni di euro
rispetto al passivo di 67
milioni del 2007 e ai -1.772
milioni del 2006. Migliora
anche il risultato netto della
società di trasporto del gruppo, che passa da una perdita
di 403 milioni di euro di fine
2007 ad una di 42 milioni di
fine 2008.
Dai detenuti di
Spoleto, colletta
per i bimbi sfollati
« Dal letame nascono i
fiori, dai diamanti non nasce
nulla».
Citano un passo di una
celebre canzone di Fabrizio
De Andrè, i detenuti e gli
ergastolani del carcere di
Spoleto, che hanno annunciato di aver donato 5 euro
ciascuno per i piccoli terremotati dell’Abruzzo.
La somma è stata consegnata al direttore del carcere
che deciderà a quale associazione destinarla.
«Si dice - scrivono in una
lettera aperta - che la storia
di un paese passa attraverso
le sue galere. Noi con questo
piccolo e simbolico gesto vogliamo far sapere che anche
dal letame nascono i fiori, dai
diamanti non nasce nulla.
E in noi c’è ancora amore per l’umanità che ci ha
esclusi».
sia la percentuale di quanto
la spesa mensile delle famiglie assolutamente povere si
colloca al di sotto della soglia
di povertà, risulta pari al
16,3% e raggiunge il 18,2%
tra le famiglie residenti al
meridione.
Il metodo della ricerca.
Con il rapporto odierno,
l’Istat introduce una nuova
metodologia: stima la soglia
della povertà assoluta tenendo conto della spesa mensile
minima necessaria per acquisire un determinato paniere
di beni e servizi considerati
essenziali per vivere. Questa
soglia cambia a seconda
dell’età, della composizione
della famiglia, del luogo di
residenza. Ad esempio, per
una famiglia formata da una
sola persona, fra i 18 e 59
anni, se vive in un’area metropolitana del nord la soglia
è di 724.29 euro, se invece
vive in un piccolo comune
è 650.04 euro. Se la stessa
persona vive in un grande
comune del mezzogiorno la
soglia scende
a 520.18 euro.
Altro esempio.
Per una famiglia di tre componenti con età
sotto i 59 anni,
la soglia di
povertà assoluta è stabilita in 1.158,71
euro se vive in
un’area metropolitana nelle
regioni centrali, mentre è a
966,20 euro se
risiede nelle
regioni settentrionali.
Prima pietra per il museo Ferrari
Sorgerà nella casa natale di Enzo
Pronti, via: con la simbolica posa della prima pietra, sono
cominciati ieri a Modena i lavori di costruzione del Museo
Enzo Ferrari. La struttura sorgerà in via Paolo Ferrari 85,
presso la casa natale dell’imprenditore scomparso nel 1988._
L’abitazione sarà restaurata e integrata nel nuovo complesso
museale, il cui intento è molteplice: rendere omaggio al
fondatore della celebre casa automobilistica, completare
l’offerta turistica regionale rivolta agli appassionati (che
già affollano la Galleria Ferrari di Maranello) e valorizzare
il ruolo della città di Modena come centro di primaria
importanza dell’industria dei motori.
A curare la realizzazione della struttura sarà la
Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari: i lavori, affidati
a un raggruppamento di imprese emiliane, costeranno
circa 15 milioni di euro. Quanto al primo traguardo, cioè la
chiusura del cantiere, è stato fissato alla primavera 2011._
Per quella data, secondo i programmi, dovrebbe varcare la
soglia del museo il primo dei 200mila visitatori annui attesi
dall’organizzazione.
Combustibile ‘pulito’ dalle fogne per
far muovere gli autobus
Biologico, economico, inesauribile: il carburante ideale
esiste da sempre, e solo ora ce ne accorgiamo? Se così è, il
merito della scoperta va allo scienziato norvegese Ole Jakob
Johansen, autore insieme al suo gruppo di ricercatori di un
procedimento che si può ben dire rivoluzionario: consiste,
infatti, nel trasformare in metano i rifiuti solidi umani
recuperati dalle fognature e fatti fermentare. Il risultato è un
biocombustibile che, a differenza di quelli ricavati dai cereali,
non intacca la produzione mondiale di cibo e dunque risolve
diversi dilemmi di tipo economico ed etico. Sollevandone, forse,
altri di natura esclusivamente psicologica, per dissipare i quali
basti pensare al lungimirante esempio della città di Oslo:
entro la fine del 2010, la capitale della Norvegia si doterà di
350 autobus alimentati a biometano di origine umana.
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Las Condes - Santiago
In Italia, circa due milioni
e mezzo di persone vivono in
povertà assoluta. Sono i “poveri fra i poveri”. Si trovano
in questa condizione 975
mila famiglie, il 4,1% dei
nuclei familiari. Lo stima
l’Istat che oggi ha presentato
un rapporto sulla povertà
assoluta riferito al 2007
e nel quale sottolinea che
rispetto al 2005, “la povertà
assoluta è rimasta stabile e
sostanzialmente immutata”.
Il fenomeno è concentrato al
Sud dove la povertà assoluta
arriva a 5,8%; il
Nord si attesta
al 3,5 e il Centro
al 2,9.
La povertà assoluta incide di
più sulle famiglie
numerose (con un
solo figlio minore
è del 3,1%, sale al
3,8% e al 10,5% se
i figli sono rispettivamente due o
più di due); dove
vivono anziani
(5,4%); se il capofamiglia è donna
(4,9%). L’intensità
della povertà, os-
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La Lombardia e la legge anti-kebab
Giro di vite in Lombardia per take-away, kebaberie, ma
anche gelaterie, pizzerie d’asporto, rosticcerie e piadinerie.
Saracinesche giù tassativamente non oltre l’una del mattino.
Posate e bicchieri usa e getta. Vietato consumare sui marciapiedi fuori dai locali. Pena sanzioni fino a 3 mila euro. Era
nata dietro la spinta della Lega, per arginare il «fenomeno
kebab», i locali arabi aperti giorno e notte, a centinaia solo
nei capoluoghi. E per combattere «gli assembramenti» sui
marciapiedi, fuori dai ritrovi etnici. Ma sei mesi di revisioni hanno trasformato il progetto di legge «anti-kebab», per
ammissione degli stessi esponenti della Lega, in un provvedimento punitivo per tutti gli artigiani del fast food. Oltre
seimila in Lombardia.
La leggina, varata dal Consiglio regionale, in soli sei articoli mette fine «all’anarchia del take-away». Impone limiti
contro l’inquinamento acustico. E orari rigidi, anche se non
da coprifuoco come chiedeva una delle prime stesure del testo:
«Consentita l’apertura dalle 6 del mattino alla una del giorno
dopo - spiega Daniele Belotti, bergamasco e consigliere della
Lega -. I kebab fino ad oggi non avevano orario». La legge
pone dei limiti ai quali solo i sindaci potranno derogare. «Uno
strumento in più per la sicurezza», aggiunge il capodelegazione del Carroccio in giunta, Davide Boni.
ITALIA E ITALIANI
Preso il capo di al-Qaeda, inferno in Iraq - Kamikaze
dopo la cattura di Abu Omar al-Baghdadi: 75 morti
« Hanno catturato l’amir, il principe». La
notizia deve essere giunta prima nel quartier generale di al-Qaeda in Iraq che sui viali lungo il Tigri a Baghdad. Una operazione
studiata da tempo e nei minimi dettagli per
non fallire ancora una volta: un blitz nella
capitale scattato su precise segnalazioni di
intelligence con l’obiettivo di decapitare i
vertici della rivolta terroristica.
Un duro colpo che ha provocato una immediata reazione militare: due attacchi kamikaze che hanno provocato una settantina
di vittime. È stato Qasim Atta, un portavoce
delle forze di sicurezza a dare l’annuncio
ufficiale: «Abu Omar al-Baghdadi è stato
arrestato a Baghdad».
Poi però un silenzio sospetto da
parte del governo:
diverse volte, in
passato, la notizia della cattura o
dell’uccisione del
leader locale di al
Qaeda e degli altri gruppi sunniti
estremisti aveva
fatto il giro delle
agenzie di informazione internazionali. L’ultima nel
2007, quando alBaghdadi era stato dato per morto.
Un leader mitico
quanto sfuggente,
tanto che per alcuni sarebbe un personaggio fittizio o una
creazione del web.
Il suo nome indica infatti la provenienza
da Baghdad, da contrapporre idealmente
al successore di Abu Musab al- Zarqawi,
l’”egiziano” al-Masri.
Comunque un colpo che ha ridato fuoco
alle polveri della rivolta. La notizia è infatti giunta poco dopo che due kamikaze
avevano colpito a Baghdad e a Muqdadiya
(80 chilometri a nordest della capitale) facendo
almeno 75 vittime. Il primo attacco nel centrale quartiere di al-Qarrada, in viale Nidal,
da parte di un attentatore suicida - forse una
donna - che si è fatto saltare in aria vicino a
degli agenti di polizia che stavano distribuendo
degli aiuti a un gruppo di civili senza dimora
in seguito ai feroci scontri fra gruppi religiosi
avvenuti negli ultimi anni anche nei quartieri
centrali di Baghdad. Ventotto le vittime, fra
cui 5 bambini e cinquanta i feriti, secondo la
polizia.
Nelle stesse ore un altro kamikaze colpiva
in un ristorante vicino a Muqdadiya, in quel
momento gremito di pellegrini iraniani diretti
ai luoghi santi sciiti. Quarantasette le vittime,
tutti sciiti tranne
due, sempre secondo i rapporti
della polizia. «È
un attacco suicida.
È ovvio, c’è l’impronta digitale di
al-Qaeda», ha dichiarato alla Reuters- il maggiore
Qassim Moussawi.
Tutti elementi che
lasciano pensare
a una risposta
all’arresto di un
simbolo di al-Qaeda, e per questo
da colpire dopo
che nel giugno del
2006 al-Baghdadi
prese il posto - almeno nelle gerarchie ufficiali
dell’estremismo sunnita - del giordano Abu
Musab al-Zarqawi ucciso il 7 giugno 2006 da un
raid congiunto fra americani e giordani in una
casa vicino a Baquba. Solo mercoledì era stato
diffuso nei forum islamici sul Web un messaggio
audio del braccio destro di al-Baghdadi, Abu
Ayub al-Masri - detto l’”egiziano” per le sue
origini - considerato il ministro della guerra e il
capo della componente di al-Qaeda e per questo
il leader effettivo dell’alleanza terroristica.
Al via gli incentivi su bici e ciclomotori
Sono operativi gli incentivi messi a disposizione dal
ministero dell’Ambiente e
dedicati alle biciclette, ai ciclomotori e ai veicoli elettrici.
Si tratta di un fondo di 8,75
milioni di euro da erogare
nel corso del 2009 ai cittadini
che decideranno di acquistare una nuova bicicletta,
comprese le bici elettriche a
pedalata assistita, senza obbligo di rottamazione, oppure
un ciclomotore Euro 2 termico o elettrico in questo caso
con obbligo di rottamazione
di un ciclomotore omologato
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Euro zero o
Euro 1. L’entità degli incentivi prevede, a titolo di
esempio, per
l’acquisto di
una bicicletta, anche a
pedalata assistita, il 30%
del costo del
veicolo fino
ad un massimo di 700
euro. Per l’acquisto di un
ciclomotore Euro 2 a quattro
tempi o di un ciclomotore
Euro 2 a ridotto consumo,
con contestuale rottamazione, il 20% del costo del
veicolo fino ad un massimo
di 350 euro. Per l’acquisto di
un ciclomotore Euro 2 a due
tempi, con contestuale rottamazione, l’8% del costo del
veicolo fino ad un massimo
di 180 euro. «L’effetto positivo
degli incentivi sui veicoli superiori a 50cc ci fa ben sperare sull’esito di questa nuova
campagna dedicata ai veicoli
a basso impatto ambientale»,
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5
Influenza suina: che cosa c’è da sapere
C’è da preoccuparsi per
l’influenza di origine suina
che ha colpito il Messico e gli
Stati Uniti? Questa volta «ci
siamo davvero»? E’ la tanto
temuta e attesa pandemia?
«Si sa ancora poco sull’andamento di questo focolaio
epidemico ma si sa che il
virus è un H1 N1, dello stesso
tipo di quello della “Spagnola”, anche se diverso» spiega
Gianni Rezza epidemiologo
del dipartimento di malattie
infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, di Roma.
«E’ vero che i virus H1 N1
sono sempre circolati, tant’è
vero che sono entrati nella
composizione dei vaccini,
questo però è di origine suina
e sembra avere componenti
geniche nuove, e , aspetto più
importante, pare in grado
di trasmettersi da uomo
a uomo: questo è il motivo
all’origine dei focolai in Messico e negli Stati Uniti e dei
relativi allarmi».
Ma quanto è «mortale»
questo virus? «A questo proposito va fatta una distinzione fra Stati Uniti e Messico»
chiarisce l’esperto. «Mentre
i casi negli Usa sembrano
essere stati tutti lievi, come
una banale influenza, l’effettiva letalità dei focolai in
Messico va ancora stabilita
perchè le informazioni sono
ancora preliminari.
Infatti sembra che non
siano particolarmente colpiti
bambini e anziani, cioè la fa-
sce normalmente a rischio in
qualsiasi influenza bensì giovani adulti, e questo farebbe
propendere per una letalità
fuori dell’ordinario.
Però, d’altro canto, si dice
anche che su 800 casi di infezione ci siano stati 85 decessi.
Se il tasso di letalità fosse
effettivamente di 85 su 800
sarebbe alto, ma se fosse di 20
su 800 la valutazione sarebbe
diversa e meno allarmante.
Se poi si scoprisse che ci sono
stati altri casi di infezione
per ora non registrati e il
numero di morti rimanesse lo
stesso la preoccupazione per
la letalità del virus scenderebbe decisamente». «L’unica
cosa che si può dire oggi è che
è presto per pronunciarsi con
certezza sul tasso di letalità
dell’infezione e che bisogna
essere molto cauti prima di
trarre conclusioni dai dati
finora a disposizione».
Questa epidemia può arrivare in Italia? «Per ora è impossibile dirlo, ma possiamo
fare alcuni considerazioni»
risponde Rezza. «La prima è
sulla stagionalità. Se è vero
che in climi subtropicali la
stagionalità ha un’importanza inferiore, alle nostre
latitudini ha invece un peso.
In Europa alla fine di aprile
è insolito che si diffonda
un’epidemia influenzale ,
perchè in Paesi come il nostro
la diffusione dell’influenza
ha una stagionalità abbastanza netta nel periodo au-
tunnale-invernale, e questo
forse gioca a nostro favore».
«Certo» prosegue l’esperto,
«si tratta di considerazioni
di tipo probabilistico sulla
scorta delle esperienze epidemiologiche, ovviamente non
è possibile garantire che se i
casi in Messico non dovessero
essere arginati e il virus dovesse cominciare a diffondersi, sarebbero rispettati i criteri
di stagionalità classica».
Nel caso in cui l’epidemia
messicana dovesse diffondersi cosa si potrebbe fare?
«In quel caso si porrebbe il
problema di mettere a punto
strategie vaccinali rapide»
risponde l’epidemiologo. «Si
porrebbe, in particolare, il
problema di anticipare eventualmente una campagna
vaccinale. Per ora, però, è
solo doveroso sviluppare
meccanismi di controllo e
sorveglianza, anche se rimane sempre la speranza che
tutto possa rimanere confinato al Messico e l’allarme
rientrare in breve tempo». Sì, ma se le cose dovessero
andare male e l’epidemia
diffondersi quanto tempo
occorrerebbe per preparare
un vaccino? «Non dovrebbe
essere difficile mettere a
punto un vaccino specifico
abbastanza rapidamente. Il
problema sarebbe, casomai,
produrlo in dosi sufficienti a
fare una campagna vaccinale di massa in tempi brevi se
dovesse davvero occorrere».
Espansione Fiat: scintille tra Europa e Italia
In nove anni come commissario europeo, ora responsabile del settore Industria, il
tedesco Guenter Verheugen
non ha perso occasione di
difendere gli interessi del
suo Paese.
Non è certo il solo nella
Commissione, con buona
pace dei doveri di imparzialità: lui però lo ha fatto in
modo più scoperto e perentorio, spesso arrogante. Si è
guadagnato il nomignolo di
«PanzerKommissar» e ieri
lo ha meritato una volta
di più negando la capacità
della Fiat di acquisire la
Opel, che fa gola anche
a gruppi tedeschi tra cui
Volskwagen.
«Mi chiedo dove questa
società italiana altamente
indebitata trovi i mezzi per
portare avanti allo stesso
In forte calo le entrate fiscali a
gennaio e febbraio
La crisi influenza in maniera netta anche le entrate
fiscali.
Nel periodo gennaio-febbraio 2009 sono infatti state
accertate entrate tributarie
erariali per 56.871 milioni di
euro (-4.001 milioni di euro
rispetto allo stesso periodo
Presenza- 1 maggio 2009
dell’anno precedente, pari
a -6,6%).
È quanto comunica il Dipartimento delle Finanze
del ministero dell’Economia.
IRES - In particolare nei
primi due mesi del 2009
l’Ires, l’imposta sul reddito
delle società presenta un
gettito di 423 milioni di euro
(-757 milioni di euro, pari a
-64,2%): 156 milioni di euro
(-15 milioni di euro, pari a
-8,8%) relativi al saldo e 267
milioni di euro (-742 milioni
di euro, pari a -73,5%) relativi all’acconto.
Nel 2008 il deterioramento dell’economia - si
sottolinea - ha cominciato a
manifestarsi nella seconda
parte dell’anno e l’andamento del gettito ha mostrato i
primi segni di flessione dopo
il mese di luglio».
tempo due operazioni di
questo genere», ha detto Verheugen accennando anche
alla vicenda Chrysler, e ha
definito la Fiat «un costruttore d’auto che non gode della
salute migliore».
Primo a reagire, l’ad della
Fiat, Sergio Marchionne,
richiamando in una nota
Verheugen ai suoi doveri
istituzionali: «Credevo che
il suo ruolo fosse chiaramente super partes, indipendentemente dalla sua
nazionalità», si legge nella
nota, ed «è la seconda volta
in pochi mesi che Verheugen
ha espresso opinioni non
costruttive per l’industria
dell’auto, affermando a un
certo punto che non tutti i
costruttori europei sopravviveranno».
A ruota, da un convegno di
leader industriali in Sardegna, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia
ha reagito parlando di un
«caso in cui a dichiarazioni
altisonanti contro il protezionismo corrispondono
atteggiamenti che proteggono aziende del proprio
Paese». Mentre il leader
degli industriali tedeschi
Hans Peter Keitel cercava
di calmare le acque («se
esiste un problema con Gm
o Opel esso non va affrontato in pubblico) l’incidente
prendeva una dimensione
politica con una nota di
Franco Frattini. Le parole
di Verheugen - scrive il ministro degli esteri - «costituiscono un’interferenza nelle
scelte industriali di privati,
tanto più inaccettabile in
quanto una delle aziende in
questione è della sua stessa
nazionalità».
In serata, il premier Berlusconi si è dichiarato «in
sintonia con Frattini». A
sua volta il ministro allo
sviluppo economico Claudio
Scaloja ha detto che «per un
politico tedesco può essere
fastidioso accettare l’aiuto
di un’impresa italiana come
Fiat per salvare un’impresa
tedesco-americana come
Opel».
Dopo un’ora e mezza di lotta riesce a
salvarsi da un pitone
È proprio vero il detto che alla fine chi la dura la vince. In
Kenya, un uomo ha duramente lottato contro un pitone che lo
aveva attaccato e non voleva saperne di mollare la presa. Il
serpente, lungo oltre quattro metri, è penetrato nella fattoria
di Ben Nyaumbe, attirato forse dall’odore del cibo in cucina,
e gli ha avviluppato le gambe. Ben è riuscito a liberare le
gambe, ma è stato preso al braccio sinistro dal quale si è
difeso mordendo la coda del pitone. Ma l’enorme serpente è
riuscito a trascinarlo sul ramo di un vicino albero, dove lo
scontro è continuato. L’uomo è infine riuscito a tirar fuori dal
pantalone il cellulare e a lanciare l’allarme.
6
Presenza- 1 maggio 2009
Editoriale
Un nuovo 21 aprile ci ha permesso di riunire i nostri
ex alunni qui nella nuova Scuola, ed é stato un incontro
molto piacevole. In questi ultimi giorni le attività
religiose sono state importanti; abbiamo ricordato il
Sig. Hugo Peirano e sua moglie in una Santa Messa
celebrata nella nostra cappella. Una messa nel “Patio
de Honor”, insieme ad alunni, professori, genitori ed
amici, ha dato inizio al fine settimama Santo, per
continuare con il lunedí dell’angelo ed il musicale
Gesucristo Super Star. La formazione della nuova
Orchestra ed un testo d’architettura di un nostro
abituale collaboratore, Sandro Marziano, concludono
questo numero di presenza
Buona Lettura.
Gabriella Piergentili
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Traduzioni sulla Toscana
Il professore di italiano Guglielmo Rocchiccioli ha deciso di
mettere alla prova i suoi studenti della classe 8B per vedere
se tra loro si fosse trovato qualche futuro traduttore bilingue
in testi dedicati al turismo.
Così, ha rilasciato agli studenti un piccolo opuscolo bilingue (italiano e inglese) sulla città di Lucca.
Il compito, non facile, era quello di aggiungere a questo
opuscolo una terza lingua, ovvero lo spagnolo.
Gli studenti, dopo un attento esame del testo, si sono rapidamente attivati e hanno cominciato l’opera di traduzione.
Ogni studente ha cercato di rendere originale e funzionale
il proprio lavoro cercando di apportare delle migliorie linguistiche in grado di personalizzare il testo dandogli quel tocco
di simpatia necessario a un testo descrittivo-turistico.
Per di più, il passaggio dall’italiano allo spagnolo è stato
fatto senza tralasciare niente, bensì elencando il tutto con
dovizia di dettagli.
E’ stato veramente un piacere scoprire ancora una volta
quanto gli studenti siano preparati culturalmente e portati
a questi intercambi traduttivi-linguistici dall’italiano allo
spagnolo.
Gli studenti selezionati per questa pubblicazione, dopo
una dettagliata e analitica revisione della traduzione, sono
quelli che troverete pubblicati a seguito.
* Buca di San Antonio
Un local histórico en el centro de la ciudad donde la cocina
propone platos típicos de Lucca valorizados por tener productos frescos del territorio y por la pasta hecha a mano cada
día, pero atenta con las revisitas a las mudadas exigencias
de la alimentación.
* Gli orti di via Elisa - Trattoria/Pizzería
La trattoria y pizzería se encuentra a pocos pasos de
porta Elisa en el corazón de algunas entre las más interesantes metas artístico-culturales. Con un servicio atento y
puntual ofrece a la clientela una cocina simple, genuina y
tradicional.
* Ristorante Giglio
El restaurante se encuentra en las prestigiosas salas de
Palazzo Arnolfino, del Setecientos, rico en pinturas murales.
El local se abre con un luminoso balcón frente al mismo
Teatro Comunale y en su interior con salas que regalan una
atmósfera única.
* Hotel & Residenza Ilaria dell’Alba
Al interior de la cerca de las murallas del renacimiento,
apoyados en una puerta medieval y rodeados de un parque
secular.
El hotel y la residencia, son el lugar ideal para un descanso o un encuentro de negocios en un espacio de luz y verde
diseñado por la historia.
Camila Muñoz 8ºB
Juan Gaete director de la orquesta de la Scuola:
“El colegio es el lugar donde se les da la
oportunidad a los niños de conocer”
La Scuola busca donaciones
para Museo del Emigrante
La Nuova Scuola contempla un espacio privilegiado para
recordar nuestros orígenes, objetos que son testimonio de la
emigración italiana en Chile.
Este Museo Permanente de la Emigración será el legado
que dejaremos a las futuras generaciones de alumnos.
Los invitamos a contribuir con objetos tales como maletas
antiguas, cuadernos, ticket de barco, vestidos, fotografías,
aquello que les parezca apropiado de ser expuesto. Estos
objetos serán exhibidos en un nicho con un vidrio que
los proteje y con una placa de la familia donante. Para
contactarnos: Teléfonos 5927544-5927542 con Paulina
Labarca, [email protected].
Giorno dell’ex alunno2009
Con molta allegria abbiamo celebrato un nuovo
natale di Roma a Scuola, occasione in cui i nostri
ex alunni si riuniscono per condividere una bella
giornata con i compagni di generazione e gustare un
cóctel offerto dalla Scuola.
Questa occasione è stata più speciale di altri
anni perchè molti degli assistenti non conoscevano
ancora la Scuola nuova e veramente sono rimasti
meravigliati e molto contenti di vedere l’edificio, la
sua architettura e infrastruttura, ma sopratutto il
concetto di una futura apertura alla comunità.
Più di 500 ex alunni ci hanno visitato, sono stati
ricevuti dalle parole di Italo Oddone, coordinatore
della Scuola Media Superiore, e dal Coro dei
Genitori che ha interpretato l’inno della Scuola ed
il Va Pensiero. Speriamo di continuare con questa
bellissima tradizione che ci permette di mantenere
il contatto con voi ex alunni.
Nuevos aires para la música en nuestra Scuola, con
la fundación de la primera
orquesta de cámara, el colegio explorará una nueva veta
artística en sus alumnos.
En un proyecto que se funda en el largo plazo, el profesor Juan Gaete es la cabeza
de un equipo formado por 14
profesores de los distintos
instrumentos, violín, viola,
chelo, contrabajo, flauta traversa, clarinete, saxo, piano
y percusión.
De vasta trayectoria en la
materia, Juan realiza la misma tarea desde hace varios
años en el colegio Vila María
Academy y en el San Ignacio
El Bosque, con 80 y 120 integrantes respectivamente.
La selección de los alumnos ha sido por ganas y
motivación, entrevistas con
los padres también, porque
para el profesor un colegio
es el lugar donde se le da la
oportunidad a los niños de
conocer: “me encontré con
niños y familias súper motivadas, y no me cabe la menor
duda que de aquí van a salir
alumnos talentosos que van
a querer seguir la carrera
musical, pero yo parto con
la base de la motivación, el
oído se puede educar porque
yo antes que músico, soy
profesor”, son las palabras
de nuestro director. ¿Cómo nace la idea de
fundar una orquesta en la
Scuola?
Hace un par de años tuvimos una primera conversación con Renato Traslaviña
(director de Estudio de la
Scuola), de quien fui compañero en una orquesta
de niños, y le conté de mi
experiencia en éstos otros
colegios, frente a lo cual
quedó muy entusiasmado. Se maduró la idea, se presentaron otras propuestas,
y ya a fines del año pasado
armamos un proyecto de
manera más formal.
Mandamos una circular
y ya tenemos 45 inscritos,
niños desde segundo básico a
los cuales ya se les entregó su
instrumento, se lo llevaron a
su casa junto con una carta
compromiso para cuidarlo.
Una segunda etapa de motivación fue la presentación
que los profesores ofrecieron
en el Teatro a los alumnos de
la Scuola para dar a conocer
las distintas posibilidades
musicales, luego de lo cual
se espera la inscripción de
nuevos interesados y comenzar en tierra derecha con las
clases. ¿Cómo serán las jornadas
de trabajo?
Las clases son todos los
lunes de 4.15 a 18.30, con
clases teóricas y clases prácticas muy personalizadas,
con no más de tres alumnos
por profesor.
Los profesores han sido
seleccionados más que por
que sean buenos músicos,
porque les gusta enseñar,
algunos de ellos tocan en la
Sinfónica, uno fue nominado
a los premios Altazor, son
todos muy jóvenes pero con
mucha experiencia haciendo
clases.
¿Cuales son las metas que
se han fijado?
Actualmente tenemos 45
niños inscritos, pero quere-
mos llegar a 80, así que lo
importante es motivara los
niños.
A fin de año tenemos que
hacer el primer concierto
de la orquesta de la Scuola
Italiana, creo que será con
hartos números de solista y
al final la orquesta debiera
tocar unos tres temas.
Vamos avanzando lentamente y en el tercer año debieran ser capaces de estar
tocando en la graduación del
colegio, los himnos, marcha
de entrada y despedida.
¿Cómo se financia este
proyecto?
Se hizo una importación
de los instrumentos, con
financiamiento de la Scuola
y El Centro de Padres.
Los niños tienen el instrumento que les corresponde en
comodato y deben pagar una
cuota semestral de $110.000,
lo que financia en una parte
las clases, así que es una
iniciativa compartida. Lo importante es que haya
una renovación constante
cuando se abra un cupo.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Pintores Latinoamericanos en el Centro Culturale
Una nueva mostra al Centro Culturale, esta vez de
pintura latinoamericana
contemporánea, colección
de Europatagonia Wines,
conglomerado que reúne las
viñas Santuario y Patagonia.
La inauguración contó con la
presencia de apoderados, ex
alumnos y profesores de la
Scuola, críticos de arte, y galeristas, pudimos compartir
un momento junto al arte y
degustar los exquisitos vinos
que nos ofrecieron estas viñas, que nos auspician cada
una de las inauguraciones.
La muestra estará presentándose hasta el 30 de abril,
de lunes a viernes de 8 a 6 de
la tarde. Los esperamos.
Settimana Santa nella Scuola
Presenza- 1 maggio 2009
7
Arquitectura, Patrimonio y Restauración
La Restauración de la
“Cappella Sistina”
El Vaticano, Roma,
Italia. La
“Cappella
Sistina”,
construida
por el Papa
Sisto IV entre los años
1475 y 1481
en pleno inicio del Renacimiento,
es la Capilla privada
oficial de los
Po n t í f i c e s,
en la cual se
realizan los
Cónclaves.
Sus dimensiones son
40.50 metros
de largo por
13.20 metros
de ancho y
una altura
de 20.70 metros.
Los frescos
de la Bóveda
son obra de
Michelangelo Buonarroti
pintados entre los años 1508
y 1512, por encargo del Papa
Giulio II. Hoy me referiré
específicamente a la Restauración de la Bóveda de la
Capilla, la cual ha generado
una serie de mitos y controversias. Entre los años 1987
y 1990, por razones académicas vivía en Roma, teniendo
así la oportunidad tanto de
conocer al Arquitecto autor
de la obra, como también
invitado por él, a visitarla
“en curso”, instancia que
me permitió descifrar sus
secretos.
En primer lugar, la obra
fue Restaurada por un equipo de Restauradores Italianos y los Japoneses (a diferencia de lo que pensaban
algunos) sólo la financiaron.
Por otra parte, los hermosos
y llamativos colores que aparecieron luego de la intervención, (que algunos juzgaron
como demasiado intensos)
no son más que parte de la
gama cromática propia y
característica de la pintura
de frescos del Renacimiento
Italiano “il Cinquecento”.
La Restauración desde sus
inicios tuvo que superar
una serie de problemáticas
y requerimientos, de partida
la obra que duraría varios
años debía no impedir que
la Capilla siguiese siendo
visitada regularmente por
el público y turistas, esto se
logro magistralmente inventando exclusivamente para
Cappella Sistina (en plena restauración). Il Vaticano, Roma - Italia. Foto: Sandro Marzano S. (1987 - 1990)
esta Restauración, un “Laboratorio móvil motorizado”,
que recorriera “flotando en
las alturas” la totalidad de
la Bóveda, a la distancia adecuada de los frescos, al cual
se accedía por un ascensor
que conectaba el pavimento
con un “muelle” de embarque
al laboratorio, el cual poseía
todo el equipamiento técnico
para manejarlo por control
remoto.
El dilema era dónde fijar
los “rieles de tren” por donde circularía el laboratorio,
problema principal que fue
resuelto sabiamente por
Michelangelo, sí, el Maestro
intuyendo que su obra debería ser Restaurada en el
futuro, no eliminó los anclajes metálicos originales que
sostuvieron sus andamios,
los cuales durante casi 500
años permanecieron ocultos
detrás de las cornisas de la
Capilla, por ende sin ningún
sacrificio al edificio, los rieles se fijaron a los soportes
originales.
La Restauración se basó
esencialmente en un profundo “Trabajo de Limpieza”, de
una dañina estratificación
patológica principalmente
de depósitos carbonosos,
suciedad de diversas procedencias, barnices basados en
aceites animales y una serie
de intervenciones pictóricas
de pseudorestauraciónes
poco afortunadas e invasi-
vas. Esta superposición de
estratos, no sólo dañaban la
película pictórica original,
en el plano químico, físico,
biótico, etc., sino que también creaban “una suerte
de lente”, que distorsionaba
radicalmente la gama cromática y en fin los colores y
formas de los frescos de la
Bóveda, que durante siglos
los espectadores creían los
originales.
Luego de esta operación
medular que tardó varios
años, se generaron algunas
reintegraciones de “lagunas”, o sea zonas donde la
pintura había desaparecido
en su totalidad o parcialmente, y finalmente se aplicaron
sobre la superficie pictórica
de la Bóveda, una serie de
sustancias químicas inocuas
que protegerán la obra de
todos los agentes patógenos
externos, garantizando la
conservación de éste relevante y único Monumento
para ser apreciado por la
posteridad.
Dr. Sandro Marziano
S. Arquitecto U. de Chile.
Doctor (Ph.D.) Especialista
en el Estudio
y la Restauración de
Monumentos
Arquitectónicos.
Universitá degli Studi
di Roma, “La Sapienza”.
Exalumno Scuola Italiana
di Santiago
“ Vittorio Montiglio” 1978
8
COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 maggio 2009
Il Co.I.A. si adegua all'Assicurazione gratuita Abruzzo ferito: solidarietà nella preghiera
Giovedí 23
nella Parrocchia Italiana
di Santiago, si
sono riuniti il
coordinatore
del COIA, Ferdinando Pezzoli, gli addetti
nominati dalla compagnia
Cruz del Sur,
il Consigliere
del CGIE, Paolo Castellani e
un importante
numero di assicurati dell’
assicurazione
privata sottoscritta dell’ ambasciatore Paolo Casardi con
Cruz del Sur.
Il Consigliere del CGIE
Paolo Castellani ha informato il costo e i benefici che
comporta l’assicurazione
che per i 50 cittadini italiani è gratuita, ma che per lo
Stato Italiano implica un
pagamento di un milione
di pesos per ogni assicurato
per il periodo compreso dal 1
aprile al 31 dicembre 2009.
Un fatto mai accaduto nella
nostra realtà emigratoria.
In un tema sensibile e
di forte contenuto sociale
siamo stati parificati agli italiani più fortunati dell’ America Latina, con l’aggravante
che il Cile non dispone delle
condizioni ideali in materia
di assicurazione della salute,
quando si tratta di persone
che superano di lungo i 65
anni, alcuni sono di oltre a
80 e 90 anni.
Questa procedura assicura
ai 50 assicurati il rimborso
del 100% delle spese di degenza in Ospedale compresi
gli onorari del medico e spesa
di chirurgia.
Questa prestazione può
essere richiesta in Santiago all'ospedale Clinico
dell’Università del Chile
(J.J.Aguirre), Ospedale Parrocchiale di San Bernardo, e
Sotero del Río. In Valparaiso
il Carlos Van Buren. Inoltre
tutti gli ospedali Regionali
Pubblici che corrispondano
secondo il domicilio dell’assicurato.
Per l’attenzione ambulatoria le visite mediche, gli
esami, raggi e altri, la copertura è del 100%, come pure la
chirurgia ambulatoria. Per
le visite mediche, esami e
chirurgia ambulatoria sono a
disposizione degli assicurati
la intera rete nazionale dei
Centri medici: Integramédica; Megasalud e presso i
“Consultorios e Hospitales
Regionales” appartenenti
al SNS.
Per l’ acquisto dei medicinali sono disponibili qualsiasi farmacia. La sola Farmacia
Ahumada è convenzionata
senza pagamento, salvo nel
caso delle medicine di marca
che l’ assicurato deve pagare
il 70% del prezzo. Ogni assicurato dispone di 250 UF di
copertura durante l’ intero
periodo e 100 UF per malattie preesistenti. In poche
parole ogni assicurato dispone di un conto corrente per
spendere di 5 milioni di pesos durante il resto dell’anno
e per le malattie preesistenti
2 milioni di pesos.
L’assicurazione “Cruz del
Sur” ha dato puntuale e
approfondita informazione
delle modalità dei rimborsi
e tutto quanto è necessario
per fare il miglior uso dell’assicurazione.
Prossimamente tutti riceveranno un plico con le
indicazioni e la credenziale
plastica per l’acquisto dei
medicinali presso la farmacia Ahumada.
Sia il COIA che Cruz del
Sur sono impegnati al fine
che il sistema operi con efficienza, anche nei confronti
di coloro che non dispongono
della capacità di pre-pagare
e aspettare 10 giorni per
il ricuperare della spesa
mediante il rimborso dell’assicurazione. E' in corso
un convenio per evitare il
sistema del rimborso.
Per ora, solo per i medicinali comprati nella farmacia
Ahumada si evita il rimborso, basta la presentazione
della credenziale.
Il COIA continuerà alla
prestazione del servizio volontario della salute per
coloro che sono esclusi dalla
assicurazione privata (sono
un centinaio di persone)
Questi incontri si ripeteranno per valutare e controllare
la gestione del programma
ed eventualmente introdurre le rettificazioni dovute.
La comunità benestante è
chiamata a collaborare con
questo progetto che tutela
la salute e la dignità degli italiani meno fortunati.
Eventuali donativi solidari
sono indispensabili per dare
copertura agli anziani non
compresi nell’assicurazione
e per coloro che superino i
limiti della assicurazione.
E' bene segnalare a questo
proposito che l'Italia ha fatto la sua parte e di questo
siamo fieri ed orgogliosi. Ora
attendiamo altrettanto dalla
nostra generosa comunità.
Per eventuali donativi rivolgersi al Parroco P. Gulio
Rubin.
Domenica 19 nella Parrocchia Italiana con
una Eucaristía la comunità di Santiago ha
dato mostra di grande solidarietà pregando
per le vittime e per una pronta ricostruzione dell’ Abruzzo colpito dal devastante
terremoto.
Celebrata dal cappelano della comunità
P. Giuseppe Tommasi, con la presenza dell'
Ambasciatore Dott. Paolo Casardi e il Console Pasquale Centracchio, la presidente
del Comites, Signora Anita Odone, delegati
del Comites e il consigliere del CGIE Paolo
Castellani, i presidenti delle associazioni
regionali, in prima fila la Presidente della
associazione Abruzzese Annamaria Giammarino, la comunità residente ha manifestado il cordoglio per le vittime con l`augurio di
una sollecita ricostruzione delle città e paesi
Che cosa è l'ESO?
L’ESO è l’Organizzazione
Europea per la Ricerca Astronomica nell’Emisfero Australe. Creata nel 1962 ESO
fornisce strutture di ricerca
all’avanguardia ad astronomi e astrofisici europei ed è
sostenuta da Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania,
Italia, Olanda, Portogallo,
Spagna, Svezia, Svizzera e
Regno Unito.
Vari altri paesi hanno
espresso forte interesse ad
unirsi all’organizzazione.
Oltre al quartier generale
(compreso il nucleo centrale
scientifico, tecnico e amministrativo) che si trova a
Garching vicino a Monaco
di Baviera, in Germania,
l’ESO gestisce in Cile un
proprio centro a Santiago e
Associazione Piemontesi
PROGETTO GIOVANI
PIEMONTESI
L’idea di riunire giovani
piemontesi é necessaria e
vitale per non cancellare
la memoria di coloro che
diedero tutto per una vita
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Attenzione a Viña del Mar
La Signora Nancy Nocchi attenderà
l`ultimo venerdi di tutti i mesi
dalle ore 10:30 alle 14:00
Responsable dell`ufficio è la Signora Nancy Nocchi
Tel-Fax 6345247 - E-mail: [email protected]
migliore, capaci di lasciare
la loro famiglia, gli amici e la
propria patria.
Molti di questi giovani
non sanno la storia dei loro
antenati, altri sanno di loro
e hanno voglia di condividere
quello che gli fu insegnato e
raccontato.
Questa opportunitá é fondamentale perché i giovani
stiano a contatto con la loro
seconda Patria Italia e poter
vivere un’esperienza diversa
della loro vita, ritornando
al luogo d’origine dei loro
antenati.
Uno degli obiettivi principali é di conoscere la cultura
italo-piemontese con il proposito che essi la conoscono
e mantengano le radici della
danneggiati dal terremoto.
Le offerte fatte nella Santa Messa e quei
contributi volontari raccolti alle porte della
Chiesa saranno depositati sul conto predisposto come collaborazione comunitaria per
la ricostruzione.
Il Coro Alpino, ancora una volta, ha dato
mostra del suo patriotismo e professionalismo. I suoi interventi hanno commosso i presenti rendendo un contributo di accentuata
sensibilità e adesione alpina ai fratelli delle
montagne del Gran Sasso.
Al termine, nella nuova sede del CO.I.A.
(Comitato Italiano di Assistenza) la associazione Abruzzese ha offerto ai presenti un vino
d’ onore, occasione per interscambiare parole
di saluto e amicizia con l’ Ambasciatore che si
é trattenuto con gli italiani presenti.
loro seconda patria.
Per poter compiere gli
obiettivi principali é necessario stabilire certi obiettivi
secondari come: studiare la
lingua italiana, la storia y
geografia del Piemonte, partecipare alle varie attivitá
della nostra Associazione e
poter ricevere informazioni
sulle possibilitá accademiche
che offre il Piemonte, come
pure sulle possibilitá di borse di studio.
Caro giovane piemontese
per avere queste possibilitá
informati ed avvicinati a noi.
Carla Briano
- Telefono 458 06 53 - email: carla.briano@gmail.
com Associazione Piemontesi nel Mondo Telefono
453.49.89 - e-mail: [email protected]
tre osservatori nel deserto di
Atacama.
A La Silla, 600 km a nord
di Santiago a 2.400 m di
altitudine, l’ESO gestisce
vari telescopi ottici di media
grandezza. Il Very Large Telescope (VLT) si trova a Cerro
Paranal, una montagna alta
2600 m a sud di Antofagasta,
che ospita anche l’Interferometro del VLT e due telescopi a grande campo, VST e
VISTA.
Il terzo sito è il Llano de
Chajnantor, a 5 000 m di
altezza, vicino a San Pedro
di Atacama. Qui è giá attivo
un nuovo telescopio submillimetrico (APEX) mentre una
gigantesca rete di antenne
submillimetriche di 12 m
ciascuna (ALMA) è in fase
di costruzione, in collaborazione con il Nord America,
l’Estremo Oriente ed il Cile.
L’ESO è attualmente impegnato nella progettazione
dell’Extremely Large Telescope
(ELT), un nuovo grande telescopio per l’osservazione nell’ottico
e nel vicino infrarosso.
Il 2009 e’ stato dichiarato dall’UNESCO
Anno Internazionale dell’Astronomia.
Esattamente 400 anni fa Galileo Galilei puntava per la
prima volta il suo telescopio verso il cielo dando inizio ad
una delle piuù straordinarie avventure del genere umano:
l’esplorazione scientifica del cosmo, con le parole dello stesso
Galileo, di “quel cielo, quel mondo e quell’universo, ch’io con
mie meravigliose osservazioni e chiare dimostrazioni aveva ampliato per cento e mille volte, più del comunemente
creduto da’ sapienti di tutti i secoli passati.”
La comunità italiana in Cile rende oggi omaggio alla
grandissima tradizione scientifica italiana che, da quelle
osservazioni realizzate 4 secoli or sono a Padova e a Firenze,
ci porta oggi in Cile, sotto i cieli più belli del mondo, dove
scienziati, astronomi, ingegneri ed accademici italiani testimoniano con il loro lavoro in un paese lontano l’ingegno,
l’intraprendenza, la creatività italiana, rinnovando il grande
contributo che l’Italia da sempre ha dato allo sviluppo del
sapere e delle arti.
Nuevas dependencias de la Scuola Italiana de Viña del Mar
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos en nuestras cuatro direcciones
*Providencia (Esq. Pedro de Valdivia)
*Las Condes 6757 (a pocos metros de Stadio Italiano)
El establecimiento viñamarino amplió su superficie en 1.370 metros cuadrados con la
construcción de un moderno edificio que permitirá potenciar las actividades docentes y
extraprogramáticas de los alumnos. La Scuola Italiana de Viña estrenó en pleno el nuevo
edificio de tres plantas que aumentó la superficie útil del establecimiento en 1.370 metros
cuadrados y que contempla seis salas de clase, un moderno laboratorio de computación, un
casino, una biblioteca y estacionamientos, además de áreas libres y terraza.
La directora académica Mónica Bracchiglione está satisfecha y optimista con este salto
cualitativo que ha dado nuestra Scuola y, en especial “con la recepción de los alumnos y
de padres y apoderados que ha sido muy positiva”. Asegura que esta edificación también
permitirá mejorar la malla de actividades extraprogramáticas y desarrollar las competencias
deportivas de los alumnos.
Presenza- 1 maggio 2009 9
COLLETTIVITÁ
Iquique: Domingo Tamborino Loayza Nuevo
Assemblea Generale dei Soci dell’Associazione
Presidente de la Casa Degli Italiani
Ligure: sabato 30 maggio 2009
E’ stata decisa la data
dell’Assemblea Generale dei
soci dell’Associazione Ligure del Cile, che avrà luogo
sabato 30 maggio 2009,
nei saloni della Parrocchia
Italiana, Av. Bustamante
180, Providencia, dalle ore
11:00 alle 15:00.
Durante l’Assemblea verrà
presentata una Relazione
delle attività svolte in questi
ultimi anni e, dopo l’approvazione della stessa e del relativo bilancio, si svolgeranno
le elezioni per il rinnovo del
Consiglio Direttivo, composto
da 15 Consiglieri dei quali 8
di Santiago, 4 di Valparaiso
e 1 di ogni Filiale di Copiapò,
Concepciòn e Temuco.
Ogni anno ha significato
un cammino continuo per
mantenere vivi i contatti con
la Regione Liguria, l’Associazione Liguri nel Mondo
e con altri centri culturali
di Genova e della Regione,
per esporre i nostri progetti
e ricevere gli appoggi per
svolgere le varie attività dell’Associazione, con lo scopo di
tenere viva l’atmosfera della
cultura ligure in tutti i campi. In questi anni si sono pure
affievoliti gli entusiasmi, le
nuove generazioni hanno
altre visioni e soprattutto la
vita è andata cambiando ma
il ricordo delle nostre radici
liguri e italiane, di qualunque generazione siamo, non
ci abbandona perché al di
là del mare viene il nostro
patrimonio morale, culturale
e sentimentale. Abbiamo
progetti da presentare e da
discutere perché c’è bisogno
dell’aiuto di tutti, perché
non c’è il pericolo di essere
fagocitati in loco, ma perché
dobbiamo essere più inseriti
nella realtà in cui viviamo
da tempo. Siamo noi liguri
con le nostre tradizioni e la
nostra identità che si manifesta sempre nelle gioie e
nei dolori.
Si prega dunque di partecipare alla nostra Assemblea
Generale, il 30 maggio
2009 nella Parrocchia Italiana, per votare il nuovo
Consiglio Direttivo: abbiamo
bisogno di un certo ricambio
di direttori e direttrici. Vi
sarà offerto un ristoro con le
tradizioni della gastronomia
ligure, focaccia, torta pasqualina, verdure ripiene ed
altri bocconcini, insieme ad
un buon vino, bibite e caffè.
CORSI ESTIVI di lingua e cultura italiane a
Santa Margherita LigureRicordiamo nuovamente
che l’Università degli Studi
di Genova - tramite il suo
“Centro Internazionale di
Studi Italiani” – ha indetto
anche quest’anno i Corsi
di studio aperti a studenti
e studiosi interessati a capire criticamente l’Italia e
di approfondire gli aspetti
più significativi della sua
civiltà, nonché conoscere la
sua lingua con serietà di
metodo. I Corsi - della durata
di cinque settimane, dal 19
Agosto al 25 Settembre 2009
– si terranno a Villa Durazzo
in Santa Margherita Ligure,
sede estiva dell’Università di
Genova in una delle località
più suggestive della Riviera
ligure.La Regione Liguria
mette in palio n° 20 borse di
studio, delle quali 17 sono
riservate ai cittadini del
continente americano, con
precedenza assoluta per i
concorrenti con ascendenti
liguri. Per queste borse di
studio vengono banditi concorsi speciali con istruzioni
e moduli di domanda che gli
interessati troveranno nel
sito web del Centro, http://
www.centrint.unige.it/
Vi ricordiamo che le domande devono essere presentate
entro il 30 Maggio 2009,
compilate in ogni sua parte e
con tutti gli allegati richiesti.
Vi invitiamo pure ad inviare una copia della vostra
domanda all’Associazione
Ligure del Cile, all’indirizzo
e-mail [email protected]
Se volete saperne di più
venite alla Presentazione
dell’Associazione giovedi 14
maggio 2009 alle ore 18:30
nella Parrocchia Italiana.
Panoramica dell’Associazione Ligure del Cile
Le attività dell’Associazione
verranno presentate giovedi 14 maggio 2009, alle
ore 18:30, nella Parrocchia Italiana e invitiamo
i nostri giovani e tutte le
persone interessate a conoscere il nostro sodalizio e le
sue vivenze, di perteciparvi
ed eventualmente proporvi
come collaboratori o candidati del nuovo direttivo
dell’Associazione, per dare
nuovi orientamenti e sviluppare nuovi progetti. Non
dimenticate che Presenza si
può anche leggere in Internet all’indirizzo http://www.
www.presenza.cl
Associazione Giuliani nel mondo
Via S. Caterina da Siena, 7 - 34122 Trieste - tel/fax
++39 040 632380 - e-mail: [email protected]
XIIesimo Stage formativo-culturale per giovani di origine giuliana ed istriana a Trieste e nella
Venezia-Giulia
Incontro dei Veneti
Erano circa 4-5 anni che
la famiglia veneta del Cile
non si riuniva, nemmeno per
celebrare il Santo Patrono,
San Marco. E finalmente
è arrivato il giorno del
risveglio: il 24 aprile, vigilia
del Santo di Venezia.
Acli in piena attività
De acuerdo con las estatutos vigentes la Casa Degli
Italiani procedió a elegir la
nueva Mesa Directiva que
rige los destinos de la Institución por el período 2009
- 2010.
En esta ocasión el Presidente Juan Carlos Latini dio
a conocer la labor de diversos
trabajos y actividades que
desarrolló durante su mandato destacando los objetivos
logrados, agradeciendo el
apoyo de la Directiva y
haciendola extensiva a los
socios que habían solicitado
su reelección pero por enfermedad declinó continuar en
el cargo.
Enseguida el Tesorero Miguel Maniello dio cuenta de
las finanzas, las que recibieron un voto de aplauso por
parte de la Asamblea.
Acto seguido se procedió a
la elección de la nueva Directiva quedando constituída de
la siguiente manera: Presidente: Domingo Tamborino;
vicepresidente: Juan Carlos
Latini; Secretario: Pascual
Nei saloni dello Stadio
oltre una trentina di Veneti ci
siamo riuniti per contemplare
visioni stupende della nostra
capitale, ascoltare il nostro
dialetto fluire armonico in
amene ciacole, a rispolverare
la magia della “polenta”,
piatto tipico delle nostre
campagne; a ripassare la
storia del Santo Evangelista.
A fare progetti per il futuro
della nostra famiglia con
quell’entusiasmo dei neofiti
che tutto vogliono fare sotto
la spinta di una idea-forza.
Una serata che ha lasciato
tutti soddisfatti e tutti
desiderosi di ripetere.
Il Presidente, Primo Siena,
ha salutato tutti commosso,
anch’egli sorpreso del
successo di questa serata
del re-incontro veneto.
Carissimi Amici,
come consolidata tradizione l’Associazione Giuliani
nel Mondo ritiene opportuno
preannunciare che anche per
quest’anno (2009) è previsto
lo Stage formativo-culturale
a Trieste e nella Venezia
Giulia per giovani discendenti da famiglie di origine
giuliana ed istriana.
Al XIIesimo Stage potranno partecipare al massimo n.
15 giovani, scelti tra i nominativi segnalati dai Circoli
aderenti, valutando quelli in
possesso dei migliori requisiti richiesti: 1. avere un’età
compresa fra 18 ed i 35 anni,
al momento dell’inizio dello
stage;
2. conoscere la lingua italiana (allo scopo di seguire
costruttivamente il programma in quanto tutte le iniziative vengono svolte in lingua
italiana);
3. essere preferibilmente
diplomati o laureati, con
buona cultura di carattere
generale;
4. essere realmente interessati ad una maggiore
conoscenza della realtà della
Venezia Giulia e dell’Italia in
tutti i suoi aspetti (e quindi
disponibili a partecipare con
profìtto ad incontri, visite e
conversazioni);
5. essere possibilmente già
impegnati in qualche modo
nella vita del Circolo o della
Segue in ultima pagina
PASTELERIA Y CONFITERIA
Il personale delle Acli continua il lavoro, a spron battuto,
per dare una mano ai pensionati a compilare i complicati
formulari della dichiarazione dei redditi. Mentre la Signora
Claudia Avendaño e la Signorina Pia Dossi assicuravano
l'attenzione nella sede di Santiago, le Signore Nancy Nocchi
e Maruzzella Tavonatti si sono recate a La Serena per attendere la grande comunità italiana. La foto ritrae, appunto (da
destra) il Viceconsole Franco Dalbosco, Nancy, Maruzzella e
Ingrid Alcayaga (segretaria del Console)
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles
- Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 2042382 - Av. Colón 5901 Fono 2203195
Vitacura 6195 Fono 2421424 (Pueblo del Inglés)
Schettini; Tesorrero: Miguel
Maniello; Directores: Ernesto Gandolfo y Boris Candia.
Adamás componen el
Directorio General los representantes de Sportiva Italiana, Sres. Domingo Sacco
y Francisco Lasala; Società
di Beneficenza, Sres. Italo
Latini y Nicolás Zolezzi; Cía.
de Bomberos Ausonia Nº 4,
Sres. Carlos Cordano y Oscar
Flavio Rossi y Sra. Adriana
Peirano.
Luego el nuevo Presidente
Domingo Tamborino visiblemente emocionado en
breves palabras agradeció
su designación agregando
en comprometerse que pondrá todo su entusiasmo y
dedicación al servicio de la
Institución, agregó además
junto a sus Directivos estar
muy optimista en trabajar y
cumplir con el programma de
actividades trazadas para el
presente año.
Juan Schenoni D.
Corresponsal
Da Punta Arenas
Calendario Actividades Aniversario
31 de Mayo Misa en la Catedral de Punta Arenas
(Participa Coro del Circulo Italiano).
Almuerzo Circulo Italiano 13:30 Hrs. Lunes 01 de Junio, Inauguración Muestra Pintura y
Poesía con banda sonora (museo Sara Braun o Casino). La
muestra se expone por todo el mes de Junio.
Martes 02 de Junio, charla Liceo Contardi, Galileo Galilei, expone Carlo Molina. Martes 02 de Junio, película Pinocchio Liceo Contardi. Martes 02 de Junio, lanzamiento libro De Italia a Magallanes a las 19:00 en el Club de la Unión.
Sábado 06 de Junio, Cena Aniversario.
Ciclo de Cine que se inicia el día por confirmar (películas:
Muerte en Venecia, Matrimonio a la Italiana, Perfume de
mujer, Un día muy particular, Los inútiles. Se exponen en
la sala Auditórium Ernesto Libacic de la Umag).
Muestra Atacama se coordinará con el IIC fecha de
inicio y término, se expondrá en el Liceo Contardi y en el
Museo MB.
Cena de camaraderia para el director del Instituto Italiano
de Cultura Sr. Paolo Fazzino, realizada en el Círculo Italiano
de nuestra ciudad.
De izquierda a derecha aparecen: Vice Consul Hector
Stefani, el doct. Paolo Fazzino, el Vice Presidente del CírculoLeonidas Riquelme Capurro, el Tesorero Alvaro Corsi,
el Director Salvatore Cirilo, el Presidente , el Ricardo
Audicio Dir. Colegio Contardi Raul Alvarado, el Secretario
Aldo Mationi
Leonidas Riquelme C. Coresponsal
óptica
10 Presenza- 1 maggio 2009
NOTIZIE LUCANE
Regione Basilicata
UN INDIMENTICABILE
VENERDÌ
Lo scorso venerdí 3 aprile,
continuando
con una tradizione di anni,
le Signore del
Comitato di
Dame Lucane
- con l’aiuto inmancabile di
Teodoro Vaccarella - si son
riunite per offrire un pomeriggio allegro
ai cari nonni
della Casa di
Riposo Italia.
La serata è
trascorsa nella conversazione, i ricordi antichi e
quel senso di ammirazione
che ci riempe i cuori ogni
volta che condividiamo con
questi incredibili vecchietti che sempre riescono a
darci molto di piú di quello
che noi offriamo a loro.
Quanto piú sforzo facciamo
per preparargli cose belle,
quanto piú sentiamo che
loro non hanno bisogno di
fare assolutamente niente
per donare a noi piú di
quanto mai riusciremo a
fare per loro!
La merenda, con squisite pizze offerte da varie
pizzerie lucane, panini,
torta e caramelle si é vista
dipinta di colori con le uova
di cioccolata regalate dai
nostri piccoli coniglietti: i
sempre presenti bambini
lucani.
E certo...la musica non
poteva mancare: il nostro
caro amico EGIDIO BONFANTI ha fatto cantare
vecchi e giovani con quelle
indimenticabili canzoni italiane che piacciono a tutti
e ci trasformano in un coro
spontaneo.
Grazie Gigio per la tua
grande disposizione ed
allegria, la serata senza
il tuo talento non sarebbe
mai stata l’indimenticabile
venerdí in cui si é trasformata.
Peccato non poter accompagnare questa cronaca
con belle fotografie (presentiamo solo una immagine anonima), peró sfortunatamente quelle che ho
scattato quel giorno erano
ancora sul mio cellulare...
sí, proprio quello che mi
han rubato giorni fá.
Ma forse é meglio non
avere le immagini, cosí
ognuno ritiene nel cuore
quello che piú gli é piaciuto
di questa visita e c o l o r o
che non sono stati presenti potranno immaginarla
come meglio gli piace. E
forse vorranno scattare le
sue proprie fotografie del
cuore andando a trovare gli
anziani della Casa di Riposo ed avere il proprio indimenticabile venerdí.....
Orietta Natalino L.
COLLETTIVITÁ
Minifestival della Canzone Italiana a La Serena
pasa XXXI
Qué
con las
voluntarias
dell'Hogar?
La figura de la Voluntaria es cada vez mas reconocida y necesaria en muchos
eventos de nuestra vida,
especialmente en nuestro
querido Hogar Italiano....
pero qué pasa? , Por qué es
tan poca la gente que quiere
ser voluntaria?...a qué se
debe que seamos tan poco
solidarios?
Son pocas las cosas que
nos piden: Trabajar en equipo; no esperar remuneración, tener un compromiso
personal, ser parte activa,
ser respetuoso y cortes, comprometernos y cumplir con
lo que se promete, dar ayuda
a quien lo necesite y no esperar nada a cambio...etc.
Según todo esto, es posible
que alguien se anime y se
convierta en voluntaria?
Si todos los dîas te parecen iguales, es porque
has dejado de
percibir
las cosas buenas que tiene
la vida . El optimismo y la
alegrìa de vivir debemos
transmitirla con fuerza e
irradiarla a todos los que la
necesitan ¡!!! . Convièrtete
en una voluntaria ¡!!...Lograràs hermosas sonrisas.
Celofan.
(Voluntaria del
Hogar italiano)
Y después de este llamado, queremos contarles lo
que ha pasado en el Hogar,
luego del verano y las vacaciones. Por supuesto que
la vida y el movimiento en
este lugar no paran, todo lo
contrario., han sido meses
llenos de actividades para
nuestros queridos nonnos.
Se celebró como todos los
años, la Misa de nuestro
patrono, San José, con el
Padre Giulio.
También recibimos con
mucha alegría, la visita
de la Asociación Lucana,
quienes nunca se olvidan
de nosotros y todos los años
nos visitan., haciéndonos
pasar una agradable y entretenida tarde y disfrutar
de un exquisito té.
Cooperaron con artículos
de aseo, víveres, pero sobre
todo queremos agradecerles
su gran cariño y preocupación, a su Presidenta, la
Sra., Orietta Natalino, a
su equipo, a el Sr. Egidio
Bonfanti, quien nos deleitó
y llenó de alegría con sus
lindas canciones.
También queremos agradecer a la Sra. Consuelo
Canessa, por su constante
preocupación y ayuda con
regalitos y sorpresas que
ella prepara para los juegos
de los nonnos quienes los
esperan con gran ilusión.
Los esperamos a todos
Uds., para que juntos vean
la gran y hermosa obra que
es el Hogar Italiano.
La Scuola Italiana “Alcide De Gasperi” di La Serena ha il piacere d’invitare gli alunni delle
Scuole Italiane del Cile a participare al XXXI Minifestival della Canzone Italiana. Questo
tradizionale incontro culturale si realizzerá, per la prima volta nella nostra cittá il sabato
30 e la domenica 31 maggio 2009
*REQUISITI
1.- PARTECIPANTI
Podrán participar alumnos de 06 a 17 años, de la Escuelas Italianas del país.
Se podrá participar en tres categorías:
Primera categoría:
alumnos de 6 a 8 años
Segunda categoría: alumnos de 9 a 11 años
Tercera categoría: alumnos de 12 a 14 años Cuarta categoría: alumnos de 15 a 17 años
Los temas a interpretar, deberán ser de autores Italianos e interpretados en el mismo
idioma. Las primeras dos categorías deberán elegir canciones de corte infantil.
Los interesados deben inscribir dos temas, en orden de preferencia, para evitar posibles
coincidencias de alguna canción.
Deben incluir en la ficha de inscripción, el tono en que interpretan dicha canción; si no se
especifica, se da por entendido que será en el tono de la grabación original.
Deberá especificarse, también el uso eventual de pista musical.
2.- ISCRIZIONI Los alumnos interesados, pueden hacerlo de la siguiente forma:
* Directamente en la Secretaría de la Scuola Italiana Alcide De Gasperi o en el formato
para dicho efecto disponible en nuestra pagina web: www.scuolaitalianalaserena.cl
* Cada participante del Festival, deberá cancelar el valor de $ 8.000 como inscripción para
participar.
* La comisión organizadora confirmará la participación de los alumnos inscritos al Minifestival, según cupos de cada categoría.
* Los alumnos inscritos, deben acreditar su condición de alumno regular de la Scuola por
la que participan.
* El periodo de inscripción comenzará el día 20 de Abril de 2009, y vence en forma impostergable, el día 30 de abril del 2009.
3.- PROVE
* Para los participantes que no son de La Serena, se realizará un ensayo el día viernes 29
de mayo en horario que se informará oportunamente, además del ensayo general de todos
los participantes del evento.
4.- PREMI
* Obtendrán el galvano del festival, los ganadores del primer lugar de cada categoría; los
lugares segundo y tercero, obtendrán un diploma, acreditando su destacada participación.
* Todos los participantes tendrán un reconocimiento por su participación en el Minifestival
della Canzone Italiana.
5.- GIURIA Estará compuesto por personalidades reconocidas en el ámbito musical, quienes tendrán
la tarea de elegir a los ganadores de cada categoría.
6.-VITTO ED ALLOGGIO Será de responsabilidad de cada participante y/o Institución los gastos de pasajes y estadía
en La Serena. La Organización del MiniFestival colaborará en la gestión de proponer alternativas de
alojamiento, cuyas reservas y pago serán de responsabilidad de los participantes.
Prof. Nelson Cortés Prof. Anita Odone
Coordinador Scuola Italiana La Serena
Coordinadora General
Prof. Carlos Slomp Rector Scuola Italiana “Alcide De Gasperi” La Serena
Rimembranze
La foto rimonta al 1940, anno in cui l’Italia entrava nella seconda guerra mondiale.
Gli italiani del Cile, piano piano, si erano fatti una posizione economica di rispetto.
Qui vediamo il Capitano Nicola Magaldi, pilota della Regia aeronautica italiana,
medaglia d’oro al valore militare deceduto in Grecia in un combattimento contro due
spitfire inglesi. Ne ha abbattuto uno, ma il secondo ha colpito il nostro eroe.
Nicola Magaldi, nel suo giro per il Sudamerica si è fermato anche in Cile per delle
dimostrazioni tecnico-acrobatiche degli aerei Nardi e Brera vendendo alcuni esemplari
all’incipiente aviazione cilena.
Qui lo vediamo nella visita che ha realizzato nel “fundo” di Vittorio Nicoletti a Rengo.
Foto da sin: Arnaldo Margozzini, Cap. Nicola Magaldi, Vittorio Nicoletti, Luigi Votta
e l’Ing. Valerio Poli.
ORIETTA NATALINO
ABOGADO
[email protected]
Tel: 325 04 03
Care Lettrici e Cari Lettori,
se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con
una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze"
iniziativa dell'Arch. Claudio Massone
STADIO ITALIANO
Hágase socio de Stadio Italiano!!
Abril y Mayo
50% De descuento en cuota de Incorporación
Aproveche la oportunidad de ser parte de la familia Stadio
Italiano, durante el mes de Mayo podrá seguir disfrutando de un
excelente descuento en la cuota de incorporación.
Cuota de Incorporación
VALOR CUOTA
DESCUENTO
50%
Italianos o
descendientes
25 UF
12.5 UF
No Italianos
50 UF
25 UF
Regrese a Stadio
Reincorporación Sin costo!
Presenza- 1 maggio 2009
11
ASAMBLEA GENERAL ORDINARIA DE SOCIOS
Corporación de Derecho Privado Club Stadio Italiano, cítase
a Asamblea General Ordinaria de Socios para el día 9 de
Mayo de 2009 a las 12:00 horas en la Sede Social de
Av. Apoquindo 6589 con la siguiente tabla:
1.2.3.4.5.6.-
Acta Asamblea anterior
Memoria de Directorio y Balance año 2008
Elección de Directorio
Designación del Comité de Disciplina
Designación de Auditores Externos.
Varios.
Podrán participar en la Asamblea los socios activos, al día
en el pago de sus cuotas y no suspendidos de sus derechos.
Los interesados en presentarse como candidatos a
directores, deberán entregar sus antecedentes de
acuerdo a los estatutos vigentes a más tardar el día
02 de mayo de 2009
EL PRESIDENTE
Todas las personas que hayan sido socios de Stadio italiano
podrán reincorporase sin necesidad de pagar cuota de
reincorporación.
INMOBILIARIA ITALIANA S.A.
Valores Cuota Social Periodo 2008 – 2009
CLASIFICACIÓN
CUOTA SOCIAL
(Sociedad Anónima Abierta Acogida a la circular 198)
En JUNTA GENERAL ORDINARIA DE ACCIONISTAS
efectuada el día 23 de Abril se efectuó la elección del nuevo
directorio el cual quedó conformado como sigue:
Matrimonio con Hijos
36 UF
Matrimonio sin Hijos
31 UF
Soltero, Viudo, Separado con Hijos
31 UF
3ª. Edad Matrimonio > 65 años
22 UF
Soltero, Viudo, Separado sin Hijos
20 UF
• Nelson Cannoni Muñoz
Estudiante Universitario Pregrado
18 UF
• Vittorio Illino Opazo
3ª. Edad. Solo. > 65 años
13 UF
• Luis Levrini Abaroa
• Ilde Campoluonghi de Valdatta
• Virgilio Marchi Marchi
• Italo Cordella Somalo.
Para mayor información comuníquese con la oficina de atención
a socios a los siguientes teléfonos: 4847020 – 4847035 –
4847033
• Maurenzo Davico Boggia.
• Rocco Inserrato Mussuto
• Emilio Modolo Fracchia.
• José Odone Odone
correo electrónico [email protected]
www.stadioitaliano.cl
•Giuseppe Tropeano Errigo.
PAGINA RELIGIOSA
Scola: i cattolici non si rassegnino all’irrilevanza
I cattolici non possono, anzi non devono
rassegnarsi all’irrilevanza. Il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, non perde
occasione di ribadirlo nei frequenti convegni
o incontri politici a cui è invitato.
Anzi, li coglie come opportunità per ribadire che la società plurale in cui i cattolici
sono chiamati a vivere «implica la necessità
di un confronto a 360° con tutti i soggetti in
campo». Un confronto «teso ad individuare i
beni comuni sia spirituali che materiali e le
politiche adeguate a promuoverli ».
Il Card. Scola lo ha ribadito in un appuntamento dell’Udc, presenti il leader Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Antonio
De Poli, con i movimenti cattolici del Veneto,
al quale era stato invitato a tenere la lectio
magistralis; tempo fa lo aveva detto a Riva
del Garda, in un seminario organizzato
da Formigoni e Lupi.Recentemente, poi, ha
accolto con lo stesso spirito, in patriarcato a
Venezia, i ministri
Bossi, Calderoli e
Tremonti. «Proprio
perché la rappresentanza cattolica non
è più garantita da
un unico partito, ai
fedeli laici - ha puntualizzato Scola davanti ad un migliaio
di persone, dell’Udc
ma anche di altri
partiti - è richiesto
di saper concorrere al bene comune,
rendendo così pubblicamente ragione
della fecondità sociale della propria fede.
E questo ha delle
conseguenze decisive
per i contenuti ed il
metodo dell’impegno
politico».
In pratica - è il ragionamento di Scola
- operando in partiti diversi, i laici cattolici
«dovranno praticare il decisivo principio di
distinguere nell’unità».
Dopo aver spiegato che l’azione dei politici
deve partire dai bisogni e desideri propri
dell’esperienza costitutiva dell’uomo, Scola
ha raccomandato di «evitare di cadere in due
visioni parziali del rapporto tra cristianesimo
e società civile».
La prima è quella che riduce il Cristianesimo ad una religione civile, come mero
collante etico per la nostra democrazia in
difficoltà.
L’altra è quella che tende a ridurre il
Cristianesimo all’annuncio personale della
pura e nuda croce di Cristo a favore di «ogni
uomo», privandola delle sue inevitabili implicazioni antropologiche, sociali e cosmologiche. «In quest’ottica non avrebbe alcun
senso un riferimento comune per l’impegno
politico dei cattolici», ha precisato il cardinale. Invece, una fede integralmente vissuta ha
una irrinunciabile rilevanza antropologica,
sociale e cosmologica, «carica di conseguenze
politiche assai concrete».
E il fatto di testimoniare le proprie convinzioni «in modo personale, comunitario
e pubblico», anche in politica e in partito,
«non lede il diritto di nessuno, al contrario lo
promuove». Casini,
sottolineando che
difendere l’identità
cristiana «significa
difendere noi stessi,
la nostra storia» ma
anche «predisporci
all’accoglienza della
diversità», ha confermato che «naturalmente noi dell’Udc
siamo per un Paese
e uno Stato laico, che
non ha niente a che
fare con la negazione
del bisogno di Dio e
della religione che è
naturale per tutti gli
uomini e le donne».
E ai giornalisti
che gli domandano
se la casa dei cattolici è l’Udc piuttosto che altri partiti, Casini risponde: «noi non
vogliamo fare l’esame del sangue a nessuno,
abbiamo la consapevolezza di essere parte di
un mondo cattolico più vasto, ma non ci vergogniamo di essere cristiani, contrariamente
a quanto sembra facciano molti».
Incontro col patriarca di Venezia organizzato dall’Udc. «Concorrere al bene comune»
Casini: no a una politica che nega il bisogno
di Dio".
San Tommaso, il tesoro di Ortona
In queste settimane molti
hanno detto: che stoffa di
popolo questi abruzzesi,
duramente colpiti ma non
piegati dal terremoto.
Da un gesto, da una parola,
da una battuta veniva il senso di una
generale dignità.
I motivi di questa
tempra sono tanti.
E ne fecero esperienza già gli antichi militi romani,
che conoscevano il
valore in battaglia
di quei popoli. Una
tempra, una razza
forte.
Ma tra i motivi
più profondi e attivi
c’è anche il fatto
che quella terra tra
il mare e i monti
ha una geografia di
miracoli e di segni che legano
l’eterno e il tempo. Una millenaria storia cristiana che
trova i suoi segni nel miracolo eucaristico di Lanciano,
nel velo santo, nelle piccole
e grandi antiche basiliche
alle cui ferite ora si assiste
addolorati...
Ecco, alcuni dei ganci della
tessitura di quest’anima
tenace. Miracoli ‘ popolari’,
dove, come direbbe la grande
scrittrice Flannery O’Connor, attraverso il visibile
aumenta la consapevolezza
del mistero. Ma tra gli altri
ganci, o misteriosi pugnali,
che rendono tesa e forte,
attaccata a terra ma tessuta
di cielo, la tela dell’anima di
questa gente, c’è una presenza, ai più forse sconosciuta:
Tommaso apostolo. Quello
che chiamano l’apostolo del
‘ dubbio’, e che invece è
più giusto chiamare: della
certezza.
Le sue ossa sono custodite
a Ortona ( Chieti). Lì sono
arrivate con un tortuoso
itinerario, dopo che, secondo
i racconti e secondo le tracce ancor oggi storicamente
documentate, uno dei più
‘ famosi’ tra i dodici vicini
a Gesù aveva viaggiato a
Oriente di Gerusalemme,
toccando l’attuale Iraq e
finendo a predicare in India,
dove fondò alcune comunità
cristiane ancora esistenti e
collegate alla figura del fondatore, tanto da chiamarsi
ancora oggi ‘ cristiani di
Tommaso’. In India finì mar-
tire, intorno al 72 d. C.
Colpito dalla lancia di un
rabbino indù. Preveggente
monito, e sacrificio profetico che benedice quello
attuale di tanti cristiani in
quelle estreme terre
d’oriente. Di Tommaso abbiamo tutti
impresso in mente il
gesto di toccare con
il dito, con la mano
la ferita nel petto di
Gesù che si presenta
risorto per la seconda
volta ai discepoli.
La prima, Tommaso non c’era. Da Ortona mi han chiesto
di scrivere un poema
che verrà letto nel
centro della città il
1 maggio, e successivamente questa
estate. È in atto un
movimento di ripresa d’attenzione per la presenza di
questa speciale reliquia.
E alcuni ortonesi, guidati
da un avvocato intraprendente e appassionato e dalla
Diocesi, stanno chiamando
l’attenzione a questo singolare onore della loro città, che
già oltre alle bellezze della
natura e dell’animo dei suoi
abitanti, vanta d’esser la patria di Francesco Paolo Tosti,
musicista di gran valore, tra
l’altro collaboratore del conterraneo D’Annunzio.
Tommaso, dunque. Su di
lui mi hanno chiesto di scrivere un testo in poesia («
India il tuo costato») che
Presenza- 1 maggio 2009
13
TESTIMONI DEL RISORTO
Lavorare salva
Il fondatore delle Suore
Operaie, beato Arcengelo
Tadini, è stato canonizzato a
Roma con altri quattro beati.
Nella stagione tumultuosa
della prima industrializzazione, nel clima fecondo
della «Rerum novarum»,
il parroco bresciano seppe
portare il Vangelo nel mondo
del lavoro.
Nel 1893 istituì una società operaia di mutuo soccorso,
ma non era un sindacalista.
Nel 1894 avviò una filanda,
ma non era un imprenditore.
Nel 1898 aprì un convitto per
le ragazze che vi lavoravano,
ma non era un filantropo.
Nel 1900 fondò addirittura
una congregazione di «suore
operaie».
Che non si limitassero a
stare accanto ai lavoratori,
ma che fossero dentro i luoghi di lavoro, a condividere
con tutti gli altri operai la
quotidiana fatica. E presto si
scatenarono i benpensanti a
dire che la fabbrica non era
posto da suore con le sue insidie morali, le promiscuità
ideologiche, la fatica fisica;
e che un parroco, insomma,
poteva aver ben altro a cui
pensare.
All’altro, in realtà, don
Arcangelo Tadini vi si era
dedicato senza risparmio fin
dall’inizio del suo ministero
a Botticino Sera. Il sacerdote
era giunto nel popoloso borgo
pochi chilometri a est di Brescia nel 1885 come vicario
cooperatore; due anni dopo
venne nominato parroco.
Vi resterà fino alla morte,
avvenuta il 20 maggio 1912.
In quei ventisette anni diede
inizio alla schola cantorum,
alla banda musicale, ad alcune confraternite, al Terz’ordine francescano e alle Figlie
di Sant’Angela; ristrutturò
la chiesa; promosse con impegno l’oratorio per i giovani;
si spese nella direzione spirituale e nell’orientamento
pastorale.
Ma tutto questo non bastava. Tadini aveva sotto gli
occhi le sofferenze e le fatiche della sua comunità nella
stagione tumultuosa della
prima industrializzazione.
Lo sfruttamento degli operai, costretti a orari e condizioni di lavoro durissime; le
prime forme di organizzazione, lotta, azione sindacale;
verrà letto il primo Maggio
sulla piazza.
Trovarsi a scrivere di lui ha
voluto dire per il sottoscritto
guardare bene quell’episodio
della mano e del costato,
senza evitare l’abisso che in
quella scena si apre.
L’abisso di sorpresa e di
schianto d’amore che fecero dire a quell’uomo, nei
cui occhi c’era ancora tutta
l’amicizia e tutta la croce,
tutta la forza e tutta la morte
di Gesù: « Mio Signore e mio
Dio! » .
Parole del riconoscimento.
Della fede. E ha significato
guardare i pochi altri episodi, ma sempre in momenti
salienti, in cui ci viene narrata la presenza di Tommaso.
La sua figura, naturalmente
è passata al vaglio dei biblisti e degli storici.
E anche di recente, il compianto Ignace de la Potterie,
dall’alto della sua prestigiosa figura di biblista e
filologo, insisteva nella sua
ipotesi di correzione della
versione che viene data
di frequente della celebre
frase che Gesù dice nell’incontro con Tommaso. In
genere infatti quelle parole
vengono riportate come: «
Beati quelli che crederanno
anche senza vedere » .
Anche su questa frase si
sono costruite spesso modi
di intendere la fede, specie
in ambito protestante, ma
non solo, come una specie
di virtù appesa al vuoto di
un rischio assoluto.
l’influsso crescente dell’ideologia socialista...
Il parroco aveva particolarmente a cuore la situazione delle donne, chiamate a
conciliare fra mille difficoltà
il lavoro, sottopagato rispetto a quello degli uomini,
con l’impegno in famiglia
e l’educazione dei figli; e la
situazione delle ragazze di
Botticino, spesso costrette a
lasciare la famiglia e il paese
per trovare lavoro altrove.
Ecco, allora, la filanda
per fermare l’emigrazione;
il convitto per accogliere le
lavoratrici in un ambiente
umanamente e moralmente
sano; e la sua opera più duratura, le Suore Operaie della
Santa Casa di Nazareth.
Molti si limitavano a deplorare il mondo del lavoro
come avverso alla Chiesa;
Tadini mostrò come fosse invece un ambiente da
evangelizzare e, perciò, da
umanizzare. La sua sfida
non era la liberazione dal
lavoro, ma del lavoro, perché fosse a servizio del_la
persona umana, della sua
dignità, della famiglia e del
bene comune.
Così volle che le sue suore
- e fu scandalo, al tempo - fossero operaie tra le altre operaie, non assise in cattedra
ma capaci di guadagnarsi il
pane col sudore della fronte.
Come Gesù a Nazareth, prima d’intraprendere la vita
pubblica, figlio obbediente
e lavoratore in quella Santa
Casa con Giuseppe e Maria
che è modello alla congregazione. Se la Rerum novarum,
la storica enciclica di Leone
XIII del 1891 sulla dirompente questione operaia,
non restò lettera morta, è
merito di figure come Tadini,
figlio della Bassa bresciana
(era nato a Verolanuova il
12 ottobre 1846), ordinato
prete nel 1870, convinto che
«gli amanti appassionati di
Dio diventano necessariamente amanti appassionati
dell’umanità».
14 Presenza- 1 maggio 2009
SPORT
Il Milan non si ferma più - La Juve e l’Inter invece sì
Un finale di stagione inquieto per molte squadre:
scudetto a parte, che ormai
sembra prenotato dall’Inter, i
piazzamenti da conquistare,
per l’Europa e per la salvezza, sono ancora in gioco. Ma
sono soprattutto i piani per
il futuro a dare già scossoni.
Ne sanno qualcosa la Juve e
la Roma ma perfino all’Inter,
che da questa settimana ha
ufficialmente lasciato libero
Adriano e rischia di veder
partire Ibrahimovic, desideroso di nuovi stimoli. Questo
finale di stagione sembra
però essere all’insegna delle
due milanesi.
Oltre all’Inter (posticipo
alle 20.30 contro il Napoli al
San Paolo) è l’ora del Milan
che battendo per 3-0 il Palermo a San Siro è secondo da
solo staccando un Juve apparsa ancora in difficoltà di
gioco, fermata sul pareggio
(2-2) dalla Reggina, ultima
in classifica. E ora i bianconeri si devono guardare alle
spalle per difendere la terza
piazza, che consente l’ammissione diretta in Champions, dalla Fiorentina, ora
quarta, dopo la vittoria per
4-1 nell’anticipo contro la
Roma. La squadra di Prandelli ha infatti scavalcato il
Genoa, sconfitto per 2-0 a
Bologna. In fondo alla classifica vittorie anche per Torino
(1-0 sul Siena) e Lecce (2-1
sul Catania). Per la lotta per
l’Uefa vittoria per l’Atalanta
all’Olimpico contro la Lazio
(1-0), mentre SampdoriaCagliari pareggiano per 3-3.
Chievo sconfitto per 2-1
dall’Udinese in casa.
INTER È Zalayeta a sgambettare
la capolista e a regalare
al Napoli un successo che
mancava da tre mesi e che
è il primo della gestione Donadoni. Non bello il posticipo
della 33esima giornata di
serie A, ma il risultato (1-0)
mette un po’ di pepe nel finale di un campionato ancora
tutto da giocare, anche se i
7 punti di vantaggio che i
nerazzurri hanno sul Milan,
sui 15 in palio, dovrebbe
mettere Zanetti e compagni
al riparo da ogni sorpresa.
L’unica vera palla-gol di
tutto il primo tempo arriva
dopo due minuti: sul colpo
di testa di Samuel, splendida
la risposta di Navarro che si
salva in angolo.
Qualcosa in più fa l’Inter
con Balotelli (grande duello
con un ottimo Santacroce)
che dalle fasce mette in mezzo qualche bel pallone. Nella
ripresa Napoli più propositivo, ma mai pericoloso.
Al 28’, a sorpresa, arriva il
gol che sblocca la partita, lo
segna Zalayeta che batte Julio Cesar con un destro forte
e angolato dal limite.
MILAN - Il Milan cala il
tris contro il Palermo, saluta
la Juventus e si prende il
secondo posto in solitaria.
A San Siro i rossoneri s’impongono 3-0 con due gol di
Kaká dagli undici metri e la
firma del solito Inzaghi. Per
la squadra di Ancelotti è la
quarta vittoria di fila e il
settimo risultato utile consecutivo. In classifica, il diavolo
stacca la Juventus, fermata
sul pari dalla Reggina. La
situazione vede i rossoneri
a quota 67 e a +2 sui bianconeri. Il Milan deve fare a
meno di Pato ma può contare
su uno stratosferico Kakà. Il
brasiliano mette in discesa il
match dei rossoneri dopo soli
10’ di gioco, trasformando il
rigore concesso da Rizzoli
per un’entrata scomposta di
Cassani su Ambrosini. Dai
piedi di Kakà parte anche
l’azione del 2-0 del Milan al
20’: l’ex Pallone d’oro serve
in profondità Ambrosini:
cross al centro per la testa di
Inzaghi e palla nel sacco.
Nella ripresa poi il palermitano Bovo viene espulso
e i rossoneri si vedono assegnare un altro rigore per
un fallo di Balzaretti su
Kakà, che poi dal dischetto
non sbaglia, per il 3-0 finale.
JUVENTUS - Ancora una
giornata difficile per la Juve.
Il pareggio finale per 2-2
infatti non serve a nessuna
delle due squadre. I calabresi, due volte in vantaggio e
due volte raggiunti, con 24
punti rimangono sempre
più soli in fondo alla classifica. La salvezza è lontana
6 punti: tanti, forse troppi
a 5 giornate dalla fine del
campionato.
Bianconeri sempre ad inseguire per tutta la gara. I
calabresi sono infatti passati
in vantaggio al 27’ con Antonino Barillà. Al 48’, su calcio
di rigore, arrivava il pareggio
di Alessandro Del Piero. Ma
poi la Reggina passava nuovamente in vantaggio al 69’
con un gran sinistro da fuori
di Emil Halfredsson, prima
del definitivo pareggio di
Cristiano Zanetti al 77’.
QUARTO POSTO La lotta per il quarto posto che vale la Champions
diventa ora incandescente.
Mentre la Fiorentina torna
a volare. Al Franchi finisce
4-1 . Per i viola quattro reti
e tre passi importanti verso
la Champions League. Non è
tutto perché Gila (doppietta
per lui) e compagni spediscono la Roma a -6. Bella gara
al Franchi, equilibrata nel
primo tempo, dominata dalla
Fiorentina nella ripresa.
I viola ora sono quarti, visto che la sconfitta del Genoa
per 2-0 in trasferta contro il
Bologna ha permesso alla
squadra di Prandelli di scavalcare quella di Gasperini.
LE ALTRE PARTITE Questi i risultati delle altre
partite di domenica: TorinoSiena 1-0, Lecce-Catania
2-1, Sampdoria-Cagliari
3-3, Lazio-Atalanta 0-1. Nel
primo anticipo del sabato
Chievo-Udinese 1-2.
La classifica:
Inter Milan Juventus Fiorentina Genoa Roma Palermo Cagliari Lazio Udinese Atalanta Sampdoria Catania Napoli Siena Chievo Torino Bologna Lecce Reggina 74;
67;
65;
58;
57;
52;
49;
49;
47;
45;
44;
41;
40;
39;
37;
34;
30;
29;
27;
24.
Napoli e Inter una partita
in meno.
Serie B
Un’altra vittoria per il Bari
e la massima serie che ormai è
solo questione di matematica
Albinol.-Bari
1-4
Brescia-Mantova
0-0
Frosinone-Pisa
1-1
Grosseto-Vicenza
2-1
Livorno-Modena
1-2
Piacenza-Empoli
1-1
Rimini-Avellino
2-3
Sassuolo-Ascoli
1-0
Treviso-Triestina
1-0
Classifica 37ª giornata
Bari 72
Parma 66
Livorno 59
Brescia 59
Sassuolo 58
Empoli 56
Albinoleffe
54
Grosseto 54
Triestina 52
Ascoli 49
Piacenza 47
Vicenza 46
Pisa 44
Mantova 44
Frosinone 43
Rimini 43
Cittadella 42
Ancona 42
Salerno
40
Modena 39
Avellino 36
Treviso 34
Productos
originales
de Italia
Coppa Italia
Inter, niente rimonta.
Samp in finale con la Lazio
La finale di Coppa Italia è Lazio-Sampdoria. Il verdetto
delle due semifinali è chiaro: fuori la Juve nella prima, fuori
anche l’Inter nella seconda.
Alla fine della partita l’allenatore dell’Inter è soddisfatto:
«Solo con un po’ fortuna, avremmo vinto 3-0». Mourinho non
la manda a dire, soprattutto all’arbitro: «Lo 0-3 dell’andatadice il tecnico dell’Inter alla Rai- non era adeguato alla
partita che giocammo. Oggi abbiamo provato e meritato.
Una squadra ha giocato per vincere e l’altra per perdere
con meno di tre gol, con l’anti-gioco, con la mancanza di fair
play, giocando col tempo, con l’arbitro. Ma sono arrivati in
finale, e gli auguro una gran finale. I miei sono orgogliosi
della loro partita».
La Juve sconfitta con la Lazio
La formazione di Delio Rossi ha ripetuto il 2-1 con cui
aveva sconfitto la Juventus nella gara di andata. Decidono
le prodezze di Zarate e Kolarov, a cui risponde Del Piero, al
termine di una partita ben giocata dai biancocelesti. Serata da
dimenticare per la Juve. Ranieri deve rinunciare a Chiellini
per un malanno alla coscia; è rimasto a casa anche Amauri; in
avanti coppia Trezeguet-Iaquinta coadiuvati da Giovinco; in
difesa promosso titolare Ariaudo. Delio Rossi deve rinunciare
a Pandev, infortunato, e rilancia dal 1’ Rocchi in attacco in
coppia con Zarate; Lichtsteiner vince il ballottaggio a destra
con De Silvestri; mentre Foggia viene preferito a Mauri. Al
5’ il primo brivido: disimpegno errato di Marchionni, Rocchi
prova ad approfittarne con una girata di sinistro, ma Grygera
devia in angolo. Migliore comunque la partenza della squadra
biancoceleste che al 19’ si rende insidiosa con una conclusione
di Zarate finita di poco a lato.
Ad inizio ripresa doppio cambio di Ranieri che inserisce
Nedved e Camoranesi al posto di Giovinco e Marchionni.
La situazione non sembra cambiare e al 7’ la Lazio
raddoppia con una nuova prodezza, questa volta di Kolarov,
che con un sinistro deviato da Grygera sorprende Buffon.
La reazione della Juve al 13’ con un colpo di testa a botta
sicura di Trezeguet e Muslera deve compiere il miracolo per
salvare la propria porta. Al 19’ l’1-2 di Del Piero: l’attaccante,
subentrato a Iaquinta, stoppa di petto in area e batte Muslera
con il sinistro. Al 28’ palo di testa di Nedved sul cross di
Camoranesi. Al 37’ Juve in 10 per l’espulsione di Camoranesi
per plateali proteste nei confronti dell’arbitro Rizzoli dopo che
quest’ultimo aveva fischiato un fallo parso inesistente.
Moto: Lorenzo, gara da campione
Jorge Lorenzo vince con autorità e si merita il voto più
alto. Con lui Iannone, scatenato in 125. Takahashi stende
Hayden, la manovra più brutta del fine settimana. Ecco i
Top e i Flop dopo il GP
del Giappone.
I TOP Jorge Lorenzo
- Terzo posto in Qatar
dietro agli scatenati
Stoner e Rossi, strepitosa vittoria a Motegi
quando tutti cominciavano a dire che vedremo una stagione tutta
duelli Casey-Valentino.
La Yamaha è una gran moto, ma in Giappone ha colpito il
modo in cui Jorge ha staccato Rossi e gestito il finale. Staccare Rossi in gara, ormai si è capito, accade solo quando si è
al top della condizione in tutto. Dopo un primo anno difficile
è tornato il Lorenzo che dominava anche in 250? È vero, ha
perso ancora una volta un duello corpo a corpo con Rossi, e
non è affatto una bella novità.
Tennis: Fed Cup: Italia in finale
A Castellaneta Marina le azzurre vincono 3-1: prima la
Kuztnetsova si sbarazza 6-0 6-3 della Pennetta
Il punto del decisivo 3-1 lo ha conquistato Francesca
Schiavone che dopo due ore e 45 minuti ha sconfitto
Anastasia Pavlyunchenkova per 7-6 (9-7) 4-6, 6-2. E’ la terza
volta che le azzurre centrano l’impresa dopo quella del 2006
(vittoria sul Belgio) e del 2007 (sconfitta dalla Russia).
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SPORT
F1:Bahrain, Button centra il tris - Trulli 3°, primi punti Ferrari
Riecco Jenson Button,
riecco la BrawnGP. Dopo un
battuta d’arresto in Cina
l’inglese è tornato a ruggire.
Netto e importante il trionfo
di oggi in Bahrain, davanti a
rivali caricati a mille: battuto Sebastian Vettel, il dominatore di Shanghai, e Jarno
Trulli, grande protagonista
delle qualifiche.
Il Mondiale di Jenson si
mette benissimo. Primi punticini per la Ferrari, sesta
con Raikkonen. Massa ha
chiuso 14° ed è un peccato
perché alla prima curva il
brasiliano è stato toccato
proprio da Kimi. Rientrato ai
box per il cambio del musetto
ha cambiato strategia ma la
sua gara era ormai compromessa. Buon quarto posto
di Lewis Hamilton con una
McLaren che prova a risalire. Quinto Barrichello, settimo Glock, ottavo Alonso.
Al via si pensava di assistere a un monologo Toyota,
le due vetture più leggere.
Glock ha sfilato Trulli e i
due hanno provato ad andar via inseguiti da Button,
Hamilton (grande partenza)
e Vettel. Una decina di giri a
buon ritmo però non è servita: Button è rimasto lì pronto
ad approfittare del primo pit
stop. Il momento chiave (almeno per la vittoria) perché
le due Toyota hanno rifornito
e montato le dure, scelta che
non ha pagato perché si sono
ritrovate intruppate e costrette a lottare con vetture
più efficaci che avevano le
morbide.
E dopo la prima sosta, che
Vettel ha effettuato solo due
giri dopo Button, non potendo così sfruttare troppo la
vettura scarica, la situazione
si è ulteriormente messa
meglio per Jenson. Dopo la
sosta il tedesco si è ritrovato
dietro a Trulli e ha perso
ulteriore tempo. Button ha
scavato lì i 15” di vantaggio
di margine che ha poi gestito
per la seconda sosta e dun-
Trentino, Di Luca a segno
Basso fa festa dopo 3 anni
que il trionfo. Inutile dire
che la supervisione di Ross
Brawn al muretto ha pesato; ma la guida di Jenson è
stata ottima. Bello il duello
degli inseguitori nella fase
centrale della gara.
Quando Raikkonen si è
ritrovato in testa per pochi
giri prima dei suoi rifornimenti: per il Cavallino non
è stata una giornata da
ricordare, ma come ha detto
il presidente Montezemolo
sono punti che fanno un po’
di morale. E si è pure visto
un Raikkonen lottatore.
Buona la prova di Giancarlo
Fisichella che si è pure ritrovato a lottare con la Ferrari
di Massa.
Friulani eliminati in Uefa
Il solito Diego fa fuori l’Udinese
Addio Europa, nessuna
italiana in semifinale. L’Udinese è commovente, eppure
non sposta oltre la propria
asticella a migliorare la
sua stagione europea più
brillante. Colpa di Diego, il
talento brasiliano che piace
tanto alla Juve: due gol all’andata e pure qui. Tre reti
complessive anche per Fabio
Quagliarella, ma la doppietta non è bastata: i tempi
supplementari sono svaniti a
mezz’ora dalla fine.
Il Werder aveva eliminato
il Milan in rimonta. Per il
nostro calcio una brutta notizia perché la Germania ci
incalza nel ranking Uefa ed
è a rischio la quarta squadra
ai preliminari di Champions
dalla stagione 2010. I friulani tremano su colpo di testa
di Naldo deviato con il corpo
dal nazionale Mertesacker.
Al quarto d’ora Asamoah
per Inler, centro da 25 metri.
Il ghanese è scatenato, come
l’elvetico, ritornato alla brillantezza di sei mesi fa.
Hugo Almeida sfiora il
pareggio; i friulani devono
rischiare ma sono troppo frenetici, Sanchez molle, Zapata
sbaglia due volte l’intervento, Diego fa il Maradona e
pareggia.
Quagliarella dopo i tre
pallonetti falliti a Brema ne
azzecca finalmente uno, su
lancio di Pasquale.
La terza Freccia di nonno Rebellin
Il Giro del Trentino consacra la rinascita di Ivan Basso. Il varesino della Liquigas
riassapora la vittoria che gli
mancava dal 28 maggio 2006,
maglia rosa del Giro d’Italia.
E con lui fa festa Danilo Di
Luca, vincitore dell’ultima
tappa con un finale rabbioso,
dove ha avuto la meglio su
Caruso, Garzelli, Pozzovivo
e Basso.
LA CORSA - Si è decisa
sulla salita finale quando
la Liquigas con l’aiuto di
Di Luca ha forzato il ritmo
e Brajkovic ha ceduto. Pozzovivo ha tentato il colpo di
mano, ma Ivan ha fatto il
forcing andando a riprendere
il fuggitivo e tirando dritto
senza pensare alla vittoria
di tappa, ma pensando solo
alla classifica.
CREDIBILITA’ - Basso, al
di là della vittoria, ha messo
il sigillo anche su un altro
obiettivo molto importante:
ha ritrovato credibilità. Sì
perché questo successo è
frutto di sacrifici e allenamenti massacranti. Pensate
solo alle due settimane precedenti questo appuntamento. Ivan è andato ad allenarsi
in altura, sul Teide. In totale
ha macinato oltre 40mila
metri di dislivello con sedute
giornaliere che sono arrivate
anche alle otto ore e mezzo.
Una fatica bestiale, tanto
che è capitato alcune volte di
sentirlo farfugliare al telefono per la stanchezza.
In più, i suoi valori fisici
e i suoi allenamenti sono
pubblicati quotidianamente
su internet. Una via di trasparenza che nessuno aveva
mai percorso.
Tranquilli, al Giro vedremo un grande Basso. E ci
sarà anche Di Luca a dargli
battaglia.
Italia, ghiaccio da sogno
Torna nell’elite mondiale
Dopo un solo anno di purgatorio, l’Italia torna in gruppo
A, tra le sedici elette iridate. Il Blue Team del debuttante
coach Rick Cornacchia, a Torun, in Polonia, nel girone B del
Mondiale di Prima Divisione, batte anche l’Ucraina (cinque
successi in altrettante partite) e, con un 2-0 molto più sofferto
di quanto non possa apparire, centra la promozione.
VECCHIA SFIDA - Era un vero e proprio scontro diretto:
solo la vincente avrebbe raggiunto l’obiettivo. La delusione
di febbraio per la mancata qualificazione all’Olimpiade di
Vancouver 2010 (negata proprio dall’Ucraina) è così almeno
parzialmente mitigata. Merito di una squadra che ha ben
saputo miscelare veterani ed emergenti, a trazione molto
“italiana” (solo sei gli oriundi in rosa, decisivi per cuore e
qualità) e guidata da un portiere straordinario. Thomas
Tragust, tre shutout nelle quattro partite disputate, conferma
l’enorme talento: nel match decisivo ha parato addirittura
39 tiri. Con lui, onore alla difesa, contro l’Ucraina capace di
resistere 4’00” in tre contro cinque (in tre fasi diverse).
Finalmente una classica, con un classico della nostra argenteria: l’infinito Davide Rebellin, 38 anni ad agosto. L’argento dei Giochi di Pechino, l’uomo che nel suo palmares può
contare anche una Liegi e un’Amstel, ha coronato il sogno
di cogliere un fantastico tris nella Freccia Vallone, una delle
corse più belle e prestigiose del ciclismo mondiale.
Vittoria a braccia alzate, con l’indice della mano destra
a indicare il casco con la scritta Unico1, il «simbolo della
fondazione (voluta anche da Roby Baggio, Francesco Toldo e
Kristian Ghedina, ndr) creata per aiutare Diego Murari, un
caro amico che soffre di una malattia rarissima e sta lottando
come pochi - spiega il corridore veneto - . Questa vittoria è
per me e per Diego. Ma anche per quanti soffrono».
Un secolo di Giro. Da affrancare
Uscirà il 9
maggio prossimo il francobollo da 0,60
euro che celebrerà il centenario del Giro
d’Italia.
Le Poste
Italiane, per il
francobollo,
hanno scelto
una vignetta
d’epoca: mostra due ciclisti
in abbigliamento dei primi del
Novecento durante una gara
e, sulla destra,
alcuni spettatori che seguono la corsa; in
alto, a sinistra, è riprodotto il logo del centenario del Giro
d’Italia.
Presenza- 1 maggio 2009
15
Tarcisio Burgnich:
«Settant’anni con rispetto»
Dici ‘70 e pensi a La partita del secolo: Italia-Germania 4-3,
semifinale mondiale all’Azteca. Dici 70 e sono le primavere
della “Roccia” del calcio azzurro, Tarcisio Burgnich.
È nato il giorno della Liberazione - in una Ruda non
ancora liberata, il 25 aprile del ‘39 - uno dei protagonisti
assoluti di quella sfida leggendaria: «Segnai il gol del 2-2
nei supplementari, minuto 98...».
Memoria carsica del “Tarci”, come lo chiama la signora
Rosalba, la sua prima tifosa e compagna di una vita dal
1963. La donna che gli ha dato 3 figli, dai quali sono nati 4
nipoti: Nella lunga corsa di Tarcisio c’è stato spazio anche
per la Juve degli Agnelli che nell’anno olimpico di Roma
‘60 lo acquistò dall’Udinese. Dalla Juventus finì a Palermo
per poi risalire a Milano,
sponda Inter, diventando
una bandiera e un verso
di quello scioglilingua
epico: “Sarti, Burgnich,
Facchetti...”.
«Quando a Vienna vincemmo la coppa Campioni la prima cosa che
dissi ai giornalisti fu: “La
nostra forza è l’amicizia
solida e sincera che lega
tutto il gruppo”.
Certo poi c’erano i campioni. Forse l’eccesso di
stranieri, nei momenti
fondamentali della stagione non gli permette
di arrivare fino in fondo
alla Champions... ».
Anticipo secco del Tarcisio nazionale, una delle creature
intoccabili del “Mago” Herrera, l’antesignano di Mourinho.
«La differenza sta nel fatto che Herrera a fine partita se la
prendeva soltanto con uno, se perdevamo diceva: “È tutta
colpa dell’arbitro”.
Mourinho invece attacca tutti, ma bisogna riconoscere che
lo fa sempre dopo che è stato attaccato... A me però piace e i
risultati gli danno ragione».
I risultati quando era allenatore davano ragione anche
a Burgnich che dal calcio ha ottenuto tutto, tranne quella
panchina della sua Beneamata.
«Fraizzoli mi voleva all’Inter, ma avevo dato la parola al presidente Fabbretti per andare al Bologna. Rimpianti? Per l’amore
che ho sempre avuto verso quella maglia sì, ma la parola contava
più di tutto. Mica come i contratti ballerini di oggi...».
A 70 anni avrebbe ancora tanto da dare al calcio, ma si
limita a fare l’osservatore per l’Inter, «perché me lo chiese
un fratello come Giacinto Facchetti», nonostante un suo
coetaneo come il Trap continui ad allenare.
«Vero, ma Trapattoni a Cagliari lo mandarono via e negli
ultimi anni gli hanno permesso di allenare solo all’estero. In
Italia è un disastro, i presidenti sono degli affaristi volubili
che sobillano la piazza alla prima sconfitta. Morale: o smetti
di allenare o diventi pazzo»
Meglio lavorare con i giovani.
«Sì, ma qui da noi non hanno il coraggio di lanciarli in
prima squadra. Io al Bologna mandavo in campo Mancini,
Macina e Chiorri: in tre non arrivavano a 54 anni. Qualcosa è cambiato e in peggio. La maleducazione è la peste del
millennio.
Girando per i campi di provincia ti rendi conto di come
questo Paese abbia perso la sua dignità. Genitori che si fanno la guerra e insultano tutti, convinti che il proprio figlio
a 12 anni sia già un campione. Finché ho potuto prima che
allenarli, io ho cercato di educare i ragazzi. Mi arrabbiavo se
qualcuno nello spogliatoio gettava le scarpe infangate sporcando tutto. Gli ricordavo che poi ci sarebbe stato un custode,
che poteva essere loro padre, costretto a lavorare un’ora in
più per colpa loro... Ad ogni mio giocatore ho insegnato il
valore del rispetto».
Quello che la generazione dei Balotelli ha smarrito?
«Mario ha l’attenuante dei 18 anni e speriamo che un
altro paio di stagioni a base di carota e bastone gli servano
per maturare e diventare un campione... Il fuoriclasse vero
si riconosce dal rispetto che ha per gli altri.
16 Presenza- 1 maggio 2009
L'Italia ritrova il
25 aprile
Onna (L’Aquila), paese ferito
dalla ferocia nazista nel 1944
e dal terremoto nel 2009.
Con ogni probabilità, nel
suo discorso in Abruzzo il
premier insisterà proprio
sul concetto, espresso per
altro anche lo scorso anno,
del «senso italiano popolare e
nazionale, un senso di libertà
e di pace» del 25 aprile.
«Il 25 aprile 1945 resta
una data che non può essere
cancellata dalla memoria
collettiva - ha sintetizzato il
ministro dell’Interno Roberto Maroni nel suo intervento
alla cerimonia al Quirinale
- una data storica che ha
aperto la strada alla rinascita del nostro Paese, nel
segno di valori comuni che
ancora oggi condividiamo ».
Infatti, ha aggiunto Maroni,
«le conquiste civili e politiche, lo sviluppo economico e
sociale» raggiunti nel dopoguerra «discendono anche
da quella data, che segna il
momento della vittoria sul
nazifascismo, conseguita
grazie al decisivo apporto di
tutti i cittadini italiani che
lottarono e morirono per la
nostra libertà».
A tutti loro, che da civili
o da militari contribuirono
alla Resistenza, è andato
il ringraziamento di Napolitano: «Il nostro ricordo, il
nostro omaggio a tanto sacrificio si unisce all’impegno
a non ripetere più gli errori
del passato». Il presidente ha quindi conferito due
medaglie d’oro per i meriti
acquisiti durante la lotta
partigiana alle Province di
Genova e di Cesena-Forlì.
Insomma, c’è chi parla di
un 25 aprile «di svolta». È
il caso del sindaco di Roma
Gianni Alemanno, da sempre
con orgoglio a destra, che si è
recato all’Altare della Patria,
poi a Porta San Paolo per
il corteo dell’Associazione
partigiani, infine a Forte
Bravetta per inaugurarne
idealmente i lavori di restauro e farne «il luogo della
memoria».
E il segretario del Pd Franceschini si è augurato che il
capo del governo, a Onna,
«non vada per fare un discorso da cerimoniale, ma per
dire anche lui quello che tutti gli italiani hanno detto per
50 anni: ‘Viva la Resistenza,
viva la Costituzione’».
Tuttavia, c’è chi ancora
non si fida. Per Antonio Di
Pietro (Idv), quella di Berlusconi «è una mossa per comprare voti». Rosy Bindi invece la condivide ma, temendo
«operazioni di revisionismo
storico», starà «molto attenta
alle parole» che il premier
pronuncerà. Per il capo dello
Stato possono riconoscersi in
questa eredità morale anche
quanti vissero diversamente
gli anni tra il ‘43 e il ‘45 e
quanti ne hanno una diversa
memoria.
Berlusconi: il G8
sarà trasportato a
mente successivi al terremoto
del 6 aprile: «Perchè non
spostiamo il G8 e diamo così
un segnale di sostegno alla
gente abruzzese?». Berlusconi
ha riflettuto, ha valutato, ha
messo in fila i pro e i contro
poi ha riunito i ministri alle
porte dell’Aquila e ha chiesto
un sì. «Il G8 alla Maddalena
sarebbe costato... Abbiamo
valutato oltre i 220 milioni
di euro...». Berlusconi prende
fiato e, davanti alle telecamere e ai taccuini, riassume la
scelta del governo. «... Hanno
creato un’enorme polemica
sul costo del referendum e
allora ci siamo detti perchè
non destinare quel risparmio
alla ricostruzione?». E poi c’è
la sicurezza.
Il ministro dell’Interno
Maroni e il sottosegretario
alla presidenza Letta sanno
che la caserma di Coppito
può essere il luogo giusto
per il G8.
Berlusconi lo dice senza
nessuna esitazione: «Sì è un
luogo perfettamente idoneo...
Possiamo accogliere qui tutti
i capi di Stato, le delegazioni
e i giornalisti». Qualcuno annuisce, qualcuno commenta:
già è uno dei pochi edifici che
ha brillantemente resistito
alle unghiate del sisma. E poi
scegliere l’Abruzzo può voler
dire anche scongiurare il
rischio della solita offensiva
dei no global.
«Non credo avrebbero la
voglia, la faccia e il cuore di
fare manifestazioni dure», in
una città già così duramente
toccata dal terremoto.
Sono le 15 quando Berlusconi lascia l’Aquila sotto un
diluvio che sembra non aver
voglia di finire.
Nella corsa verso Roma
chiama il presidente della
Regione Sardegna che capisce: l’intesa c’è e poi l’isola
sarda, a settembre, potrà
ospitare il summit internazionale sull’Ambiente al
quale dovrebbe prendere
parte anche il presidente
degli Stati Uniti Barack
Obama. Si lavora per mettere a posto ogni dettaglio. Il
primo passo è incassare il via
libera di tutti i capi di Stato
e di governo dei Paesi del
G8. È ancora Berlusconi a
muoversi. A chiamare. A spiegare. Il premier sente Obama,
Sarkozy, Gordon Brown... E
collega alla proposta di un
cambio di sede per il G8 una
seconda richiesta: il governo
ha già pronto un elenco di 44
monumenti da ricostruire...
Monumenti che potranno,
insomma, essere ‘adottati’
dai Paesi del G8? Berlusconi
annuisce e spiega : «Quando
i leader del mondo verranno
qui saranno accompagnati
sul luogo e potranno rendersi
conto su cosa si impegneranno. Insomma un’adozione a
distanza con verifica successiva», chiosa il premier con
una battuta.
Le riunione si accavallano.
La Sardegna rumoreggia,
ma il premier sa che riuscirà
a placare quel dissenso: ripetendo che è l’ora della sobrietà e spiegando che l’Abruzzo
può e deve trasformarsi in
simbolo della rinascita.
Governo riunito nella
scuola delle Fiamme Gialle
di Coppito «Qui possiamo
accogliere anche i capi di
Stato e le delegazioni»
Referendum il 21
giugno
resta sulle barricate. Si va,
dunque, verso un disegno
di legge che permetta di
spostare la data della consultazione oltre il limite di legge
del 15 giugno, questa l’intesa
raggiunta nella conferenza
dei capigruppo del Senato.
Il disegno di legge sarà presentato alla Camera e, per
accelerare i tempi, potrebbe
essere approvato in commissione, in sede deliberante.
Un segnale di ripresa del
dialogo, almeno fra i due
principali partiti. E il Capo
dello Stato, da Torino, inco-
FINALI
raggia nuovamente una presa
di coscienza comune sulle
riforme. Non sono più i tempi
dei governi deboli, anche se dice Giorgio Napolitano - ogni
«ulteriore rafforzamento dei
poteri del governo, e di chi
lo presiede», devono essere
introdotti «sulla base di motivazioni trasparenti e convincenti». Una volta, prosegue
il presidente, esisteva una
«accentuazione delle prerogative del Parlamento rispetto a
quelle del governo».
Però «molte cose sono cambiate, da ultimo con il rafforzarsi del vincolo tra governo
e maggioranza parlamentare,
così come il drastico ridursi
della frammentazione politica
in Parlamento». Un argomento, quest’ultimo, che si lega
anche al tema del referendum
che, in caso di successo, darebbe una spinta fortissima
verso il bipartitismo, eliminando la partecipazione dei
partiti alleati al premio di
maggioranza.
Napolitano parla anche di
«anacronistico bicameralismo perfetto», e di una piena
«evoluzione in senso federale»
della forma dello Stato con
«l’istituzione di una camera
delle autonomia in luogo del
Senato tradizionale».
Tutti temi, peraltro, su cui
da tempo c’è un’intesa di massima bipartisan, senza però si
riesca mai a instaurare una
tregua duratura per mettere
nero su bianco. C’è quindi chi
ritiene che solo la spinta referendaria sia in grado di dare
la spallata, almeno sulla legge elettorale. E il tendenziale
bipartitismo che è negli obiettivi dei quesiti referendari
farebbe comodo certamente
al Pdl, lo ha confermato Silvio
Berlusconi, ma chiaramente
anche al Pd. Si spiega anche
così l’accordo raggiunto. La
presidente dei senatori del
Pd, Anna Finocchiaro, conferma l’intesa, anche se «la data
del 21 giugno non ci soddisfa
», precisa. «Avevamo chiesto
l’accorpamento alle elezioni
del 6 giugno, ma ormai è scaduto il termine per procedere
in questo senso e si va al 21,
ma - avverte - è bene che questa data resti certa».
Il Pd è quindi disponibile a
«un esame rapido di un testo
di poche righe». Confermata
anche dal Pd l’ipotesi che si
vada in ‘deliberante’. Procedura che però abbisogna
della convergenza di tutti i
gruppi, per essere accordata.
E dunque costituisce un ostacolo forse insormontabile la
netta contrarietà dell’Italia
dei valori.
La Comunidad
dormida
De no cambiar esta forma
poco participativa de hacer
política, sobretodo fuera de
las fronteras nacionales de
Italia, los italianos residentes en Chile seguirán absteniéndose de participar en
las urnas. No estamos para
ser entes decorativos. Y sin
falsos orgullos patrioteros
la representación de nuestra
comunidad a nivel parlamentario no puede quedar
entregada a personas ajenas
a nuestra realidad, que en
muchos aspectos es muy distinta a la de otros países del
continente.
Paolo Castellani
Associazione Giuliani...
Comunità giuliana della
propria città di residenza. Lo
Stage avrà luogo da domenica
20 settembre a domenica 4 ottobre 2009. Venerdì 2 ottobre
in Associazione la contabile
Marina Radivo provvedere
al rimborso di tutte le spese
(biglietti aerei, ferroviari, bus,
ecc.). Sabato 3 ottobre cena di
congedo con la consegna dei
diplomi. Domenica 4 ottobre
liberi o partenza.
Circolo italiano Villa Alemana
Los socios del Circolo Italiano de Villa Alemana el 28 de
marzo efectuaron la Asamblea General de Socios, en votaciòn
secreta, eligieron al nuevo Consejo Directivo para el perìodo
2009- 2010.
Por primera vez desde su fundaciòn en el año 1934, una
mujer ha sido elegida integrante del Consejo:
Presidente:
Francesco Toso Aste
Vicepresidente:
Enrique Montti
Secretario:
Ramiro Mege Marzano
Tesorero :
Giuliano De Conti
Directores: Alicia Sanzana,Orlando Cartoni, Nicolàs Rojic, Giovanni Ferretti Francesco, Toso R.
En la fotografia: de izquierda a derecha, de pie: Ferretti,
Cartoni, Rojic, Montti,Toso y De Conti sentados:Mege, Alicia
Sanzana, Toso R.
Alumnos de la Scuola Italiana de Valparaiso interpretaron
la obra de Romeo y Julieta en tres idiomas
El clásico de Shakespeare fue el plato fuerte de la
Settimana della Scuola, y
coincidió además con la celebración del 76 aniversario
de fundación de la Scuola
Italiana de Valparaíso.
Con la música de la película Romeo y Julieta, de
Franco Zefirelli y en tres
idiomas (italiano, inglés y
español) fue el estreno de
la clásica obra de William
Shakespeare, en el Aula
Magna, de Scuola Italiana
de Valparaíso (SIV).
La destacada adaptación
fue una de las principales
actividades de la “Settimana
della Scuola”, y coincidió además con la celebración del 76
aniversario de fundación de
nuestro establecimiento.
En la puesta en escena
participaron los jóvenes de
IV Medio como actores y el
Coro de Enseñanza Media
de la Scuola Italiana de
Valparaíso quienes jugaron
con un libreto muy dinámico,
donde a pesar de que prevaleció la lengua italiana se
incluyó la hermosa escena
del Balcón, en el inglés de
Shakespeare.
En la adaptación de los
Si dice...
inevitabilmente per ferire la libertà degli altri e ancor più
il senso della comunità umana. Per chi crede, poi, la vita
è un dono di Dio che precede ogni altro suo dono e supera
l’esistenza umana; come tale non è disponibile e va custodito
fino alla fine.
Esistono malattie inguaribili, ma non esistono malattie
incurabili: la condivisione della fragilità restituisce a chi
soffre la fiducia ed il coraggio a chi si prende cura dei sofferenti. La vera libertà per tutti, credenti e non credenti,
è quella di scegliere a favore della vita, perché solo così è
possibile costruire il vero bene delle persone e della società.
Per questo sentiamo di poter dire con chiarezza:
Sì alla vita, Sì alla medicina palliativa, Sì all’ accrescere
ed umanizzare l’assistenza ai malati ed agli anziani.
No all’eutanasia, No all’accanimento terapeutico, No
all’abbandono a chi è più fragile. La nostra Costituzione
difende i diritti umani non già come principi astratti, ma
come presupposto concreto della nostra vita che è nello
stesso tempo fisica e psichica, privata e pubblica. Mai come
oggi la civiltà si misura dalla cura che, senza differenze tra
persone, viene riservata a quanti sono anziani, malati o non
autosufficienti. Occorre in ogni modo evitare di aggiungere
pena a pena, ma anche insicurezza ad insicurezza.
Pensiamo che in tutti i casi le persone più deboli siano
efficacemente aiutate a vivere e non a morire, a vivere con
dignità e non morire per falsa pietà. Solo amando la vita di
ciascuno fino alla fine c’è speranza di futuro per tutti.
Noi sottoscriviamo.
G.F.
textos participó la profesora Ledda Carrazola; en
Música y Coro, Julia Cid; la
escenografía estuvo a cargo
de Patricia Carrasco y en la
dirección artística, Pía Mastrantonio.
También colaboraron en
este importante esfuerzo
artístico y cultural el Departamento de Inglés de
la Scuola con la profesora,
María Lorena Araya.
En tanto, las actividades
de la Semana de la Scuola
concluyen este viernes y
como es tradicional, en las
competencias participan
con entusiasmo las familias
de los Medici y los Sforza.
Una de estas familias será
la ganadora este año y se
adjudicará la “Copa Scuola”,
en la cuál se inscribe cada
año el nombre de la alianza
ganadora.