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La scienza in Egitto.
Pietro Greco
L’Egitto (1.001.449 km2; 77.505.000 abitanti) è un paese crocevia. Appartiene nel medesimo tempo al
Nord Africa, al Medio Oriente e al Mondo Islamico.
Anche la sua collocazione nella “geografia della ricerca scientifica” risente della molteplicità dei
caratteri, per così dire, “geoculturali” del paese. Ritroviamo, infatti, l’Egitto in tutte le storie della “scienza
islamica” (e come potrebbe essere altrimenti?) e nelle analisi dedicate alla scienza nei paesi della Lega Araba
della rivista Science. Lo ritroviamo nelle analisi dedicate alla “scienza in Africa” dall’UNESCO (United Nations
Educational, Scientific and Cultural Organization) e dal NEPAD (The New Partnership for Africa's
Development). Lo ritroviamo nelle analisi dedicate alla “scienza in Medio Oriente” dalla Thomson Reuters.
In tutte queste sue dimensioni il moderno Egitto (quello islamico) occupa una posizione di primo piano.
Ma non di primato assoluto. In tutte le dimensioni l’Egitto appare come un paese dinamico, ma non troppo.
Certo Alessandria è stato il cuore della scienza ellenistica. La città più importante al mondo,
probabilmente, nella storia della scienza antica. Ma poi questa primazia è andata perduta. Nell’ambito della
storia della “scienza islamica” il Cairo e l’Egitto rappresentano certo un punto di riferimento importante e
costante, ma dopo sia Damasco e la Siria sia Baghdad e l’Irak.
Allo stesso modo oggi, tra i paesi dell’Africa, è quello che investe di più in ricerca scientifica e sviluppo
tecnologico (R&S) e che produce di più in termini di articoli scientifici. Ma dopo il Sud Africa.
Tra i paesi dell’Medio Oriente – Israele escluso – è quello che spende di più in ricerca scientifica e
sviluppo tecnologico (R&S) e che produce di più in termini di articoli scientifici. Ma dopo Turchia e Iran.
L’Egitto investe in R&S circa 1,2 miliardi di dollari l’anno, pari allo 0,26 % del Pil (Prodotto interno
lordo). Il che lo colloca, appunto, ai primi posti in termini di spesa assoluta sia tra i paesi dell’Africa sia del
Medio Oriente. Anche se (Figura 1) in termini di intensità di spesa (investimenti in R&S rispetto al Pil) sconta
un notevole gap rispetto a molti paesi, sia dell’Africa (in particolare dell’Africa del Nord oltre che del Sud
Africa), sia del Medio Oriente (Figura 1).
Figura 1
Investimenti in R&S nei paesi arabi e nel mondo (anno 2007)
Fonte: Science
Gli investimenti egiziani in R&S sono pari allo 0,11% del totale mondiale. Tuttavia gli scienziati egiziani
sono più produttivi della media planetaria. Infatti (Figura 2) producono lo 0,25% degli articoli scientifici
pubblicati ogni anno nel mondo. È anche vero, però, che dal 1995 a oggi questo numero non è cambiato,
mentre il peso relativo di molti altri paesi asiatici e/o del Medio Oriente (compresi la Turchia e l’Iran) e dello
stesso Sud Africa è notevolmente aumentato
Figura 2
Articoli scientifici in Nord Africa e nel mondo
Fonte: Unesco
In ogni caso, tra i paesi dell’Africa, l’Egitto è secondo, per pubblicazioni, solo al Sud Africa. Terzo è la
Nigeria (Tabella 1). Se, tuttavia, il numero di articoli scientifici è alto, rispetto agli investimenti, risulta ancora
molto basso rispetto al numero di abitanti.
Tabella 1
Numeri di articoli tra il 1994 e il 2009
Nei tre pincipali paesi produttori dell’Africa
Numero medio
di articoli
1990-1994
Articoli per
milione di
abitanti
Numero medio
di articoli
2004-2009
Articoli per
milione di
abitanti
1990-1994
Egitto
1.714
Sud Africa
2.896
Nigeria
863
Fonte: AU-NEPAD
2004-2009
28
66
9
4.767
6.641
2.667
59
135
18
Segno che gli scienziati egiziani sono abbastanza bravi, ma sono ancora troppo pochi. D’altra parte
non è un caso se l’Egitto può vantare, con il chimico Ahmed Hassan Zewail, l’unico premio Nobel scientifico
africano e l’unico premio Nobel scientifico islamico, insieme al fisico pakistano Abdus Salam. Ahmed Hassan
Zewail ha vinto il premio Nobel per la Chimica nel 1999.
La produttività scientifica dei ricercatori egiziani risulta elevata e regge il passo (Figura 3), del paese
più dinamico del continente nero, il Sud Africa.
Figura 3
La produzione scientifica in Egitto e Sud Africa
Fonte: Thomson Reuters
Articoli scientifici pubblicati da ricercatori in Egitto e Sud Africa
Tabella 2
Crescita del numero di articoli scientifici in Egitto e Sud Africa
Egitto
Sud Africa
Crescita media
annua (in %) di
articoli scientifici
1990-2009
Crescita media
annua (in %) di
articoli scientifici
1990-1994
Crescita media
annua (in %) di
articoli scientifici
1994-1999
Crescita media
annua (in %) di
articoli
scientifici
2000-2004
Crescita media
annua (in %) di
articoli scientifici
2000-2004
6,5
5,2
1,8
-1,3
7,2
5,9
6,8
6,7
13,2
9,0
Fonte: AU-NEPAD
Tuttavia se guardiamo all’Egitto non come a un paese dell’Africa, ma a un paese del Medio Oriente
islamico, il quadro cambia. Altre nazioni islamiche – in particolare la Turchi e l’Iran – hanno una capacità di
produzione scientifica molto più alta e molto più dinamica, perché rapidamente crescente (Figura 4).
Figura 4
Produzione scientifica in Medio Oriente
Fonte: Thomson Reuters
Ma anche in questo caso, è un problema di quantità, non di qualità. Un indicatore della qualità di un
articolo scientifico è, infatti, data dal numero di citazioni che il saggio riceve da parte di altri colleghi di tutto il
mondo. Ebbene, per numero medio di citazioni, gli articoli degli scienziati egiziani oggi risultano primi sia tra
quelli dei loro colleghi africani sia dei loro colleghi del Medio Oriente (Figura 5). Non era così solo venti anni fa.
La comunità scientifica egiziana ha, dunque, fatto registrare il più alto miglioramento qualitativo tra tutte quelle
africane e mediorientali.
Figura 5
Numero medio di citazioni
Fonte: Thomson Reuters
L’Egitto ha la maggiore specializzazione scientifica in medicina e, soprattutto, in chimica. Tra chimica
pura, scienze dei materiale, ingegneria chimica e farmacologia, il 30% della produzione scientifica egiziana ha
una chiara natura chimica. D’altra parte, come abbiamo detto, il premio Nobel scientifico egiziano è un
chimico (si occupa di questioni fondamentali, come la cinetica delle reazioni e la femtochimica).
Di notevole valore è anche la comunità dei fisici. Meno seguite sono le scienze biologiche. Pressoché
assenti sono le scienze sociali e le humanities.
Figura 6
Numero di articoli per disciplina in Egitto
articoli per disciplina (%)
immunologia
scienze ambientali
scienze della Terra
Ingegneria chimica
farmacologia
matematica
biologia molecolare
agricoltura
ingegneria
scienza dei materiali
Fisica e astronomia
medicina
chimica
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Fonte: AU-NEPAD
I centri principali dove si produce ricerca scientifica sono le università. Tra loro, la principale è
certamente l’Università del Cairo, l’unica che rientra tra le prime 500 del mondo secondo lo “Shanghai
ranking”, ovvero la classifica stilata dall’Università di Shanghai. Seguono le università Ain Shams, l’università
Assiut, l’Università di Alessandria, l’Università Al-Azhar, l’Università del Canale di Suez.
Fuori dalle università, di notevole importanza sono il Centro Nazionale della Ricerca (che da solo produce il
10% dell’output scientifico egiziano) e l’Authority per l’Energia Atomica.