PARTIRE Per decidere di mettersi in cammino seguendo le orme
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PARTIRE Per decidere di mettersi in cammino seguendo le orme
PARTIRE Per decidere di mettersi in cammino seguendo le orme dei tanti pellegrini che da più di un millennio raggiungono Santiago non occorre essere atleti, tutti possono partire. In questa pagina vogliamo dare alcuni consigli utili alla preparazione del viaggio e alla partenza e sono validi per tutti i Cammini di Santiago. Il cammino può essere iniziato in una qualsiasi località lungo il percorso, non occorre partire esclusivamente dai Pirenei, anzi molti decidono di percorrere solo gli ultimi 100 km, il minimo se si vuole la Compostela. Il pellegrinaggio è valido anche se percorso in bici o a cavallo. La prima cosa da fare, almeno un mese prima di partire, è richiedere la credenziale del pellegrino. Si tratta di un libretto molto importante, la carta di identità del pellegrino che servirà durante tutto il viaggio. Ogni volta che giungerete in un rifugio per passare la notte vi verrà apposto un timbro nella credenziale in modo da confermare l'effettivo svolgimento del pellegrinaggio. Arrivati a Santiago saranno proprio i timbri a testimoniare di aver percorso tutto il Cammino e avere quindi diritto alla “Compostela”, l'attestato personale della basilica Jacopea per l'avvenuto pellegrinaggio. La credenziale può essere richiesta alla confraternita di San Jacopo di Compostella via del Verzaro, 49 Perugia. [email protected] Il periodo consigliato per il Cammino è da Aprile a Ottobre. Nei mesi più freddi occorrerebbe portare con se un equipaggiamento molto più pesante a rendere più complicata la marcia. Lo zaino è fondamentale, meglio se di quelli tecnici con l'allacciatura sul corpo per scaricare meglio il peso sulla schiena, non deve pesare più di 10-13 kg altrimenti diventa una zavorra da alleggerire lungo il percorso. Tanti dopo le prime 3-4 tappe rispediscono a casa gli oggetti superflui. Come detto non è necessaria una vera e propria preparazione fisica per affrontare il Cammino, però è bene abituarsi prima a camminare con lo zaino e soprattutto con gli scarponi che non devono essere nuovi al momento della partenza ma ben rodati e formati. Per facilitare la preparazione dello zaino elenchiamo il materiale consigliato: ZAINO: Da 60 litri circa. Preferire zaini con tasche esterne. Indispensabile il coprizaino per la pioggia. SACCO A PELO: In piumino se la stagione è fredda. Comunque sia, deve essere leggero (meglio sotto 1 kg) SCARPE: Un paio da trekking, Meglio alte per proteggere le caviglie. Un secondo paio leggere o meglio un paio di sandali da trekking. CIABATTE: In gomma, per la doccia e per far stare i piedi il più possibile all’aria durante i momenti di riposo. Se ne può fare a meno se si hanno i sandali impermeabili. GIACCA ANTIVENTO: In materiale impermeabile e, per quanto possibile, traspirante. PANTALONI: Un paio lunghi con cerniera a mezza coscia, 1 paio corti. Da preferire i modelli tecnici che si asciugano in poco tempo. CALZE: 3 paia possono bastare se sono di materiale ottimo, quelle da trekking asciugano in brevissimo tempo. PILE: Uno leggero ed uno più pesante. Può capitare di trovare serate fredde anche in pieno agosto. MAGLIETTE: 3 magliette a maniche corte se sono di quelle traspiranti possono bastare. Più una maglietta a maniche lunghe per la sera. MUTANDE: 3-4 paia. Non pesano molto e sono importanti, senza è dura. CAPPELLO E OCCHIALI da sole. Il cappello è fondamentale in particolare sulle mesetas. BORRACCIA: in materiale leggero e con custodia termica. CORDA: 5/6 metri per stendere i vestiti o per legare lo zaino. SPILLE DA BALIA: Di diverse dimensioni: servono anche per appendere la biancheria ad asciugare. ASCIUGAMANI: Consigliati quelli tecnici per il trekking, si asciugano miracolosamente subito e sono leggerissimi. Costano cari ma sono troppo utili per farne a meno. IGIENE PERSONALE: Una buona soluzione è portarsi un sacchetto di sapone di Marsiglia in scaglie, è più leggero di quello liquido e di quello in pani e si può usare indifferentemente per le mani, per il corpo, per i capelli e per la biancheria. Spazzolino con manico componibile. Non scordare tagliaunghie o forbicina. SET MEDICO: Benda elastica, cerotti normali e soprattutto quelli speciali per vesciche (Compeed), antidolorifico, antinfiammatorio, crema per la protezione dei piedi, aghi sterili per le vesciche, bisturi monouso, crema scottature. Comunque tutto questo si può comprare lungo il cammino. COLTELLO MULTIUSO: utile in mille situazioni. SACCHETTI DI PLASTICA: utilissimi per salvare dalla pioggia le cose più importanti. PENNA E BLOCCO: Se si vuole scrivere un diario o prendere appunti. AGO E FILO: potrebbero servire per ricucire gli abiti o lo zaino. SACCO LENZUOLO: molto più veloce da ripiegare la mattina, si utilizza negli alloggi dove si trova disponibile la coperta. BASTONE TELESCOPICO: Due, per alleggerire il carico sulla schiena, specialmente in salita e in discesa. TORCIA: negli alloggi quando è ora si spegne la luce, è molto utile per sistemare lo zaino la sera o la mattina senza disturbare gli altri. COSTUME DA BAGNO: in estate alcuni alloggi sono dotati di piscina!! MARSUPIO INTERNO: molto utile e poco ingombrante. Una delle preoccupazioni che si avvertono prima di partire per il Cammino è quella delle difficoltà fisiche che insorgono a camminare per tante ore. Il problema più frequente per i pellegrini sono le vesciche. Per ridurre al massimo la loro formazione è determinante la qualità delle calze che devono essere di materiale traspirante in modo da avere i piedi più asciutti possibile. Per curarle invece è necessario perforare la bolla con ago e filo in modo che esca il liquido e lasciare all'interno il filo in modo che la vescica non si richiuda. Dopo questa piccola operazione si possono mettere i compeed e proseguire per il cammino. Molto importante disinfettare numerose volte la vescica prima di mettere il cerotto!! Altro infortunio da Pellegrino è la tendinite, può interessare la parte bassa delle cavlglie o peggio le ginocchia. Se sapete di soffrire spesso di infiammazione ai tendini è bene portarsi dietro le fasce in modo da prevenirla. Per prevenire l'infiammazione delle caviglie sono molto utili le scarpe da trekking alte ed allacciate bene, in modo che tengano ben fermo il piede evitando, soprattutto nelle discese, la possibilità di passo scorretto. Importanti alla prevenzione di infortuni sono anche i bastoncini telescopici per il fatto di aiutare a frenare nelle discese e di poter utilizzare la forza delle braccia anche nelle salite, cosa non da poco quando si percorre centinaia di chilometri con uno zaino. Nel caso in cui l'infiammazione si fa veramente seria è consigliabile di non rischiare e magari stare fermi per un giorno. Per trascorrere due notti in uno dei rifugi del Cammino è necessario però farsi fare un certificato medico. La giornata del pellegrino inizia molto presto, soprattutto in estate è bene sfruttare le ore più fresche. I rifugi comunque devono essere lasciati entro le 8 in modo che i volontari possano sistemare i letti per l'apertura del pomeriggio che di solito è intorno alle 14. Se decidete di partire prima degli altri è norma uscire dalla camerata e preparare lo zaino nella stanza comune. Molti degli Albergue, così sono chiamati gli alloggi dei pellegrini, hanno una cucina libera di essere utilizzata, quindi se il giorno prima vi siete organizzati potete consumare una bella colazione prima di mettervi in moto. Ricordatevi di partire sempre con la borraccia piena, lungo il percorso si trovano paesi e fonti però e bene partire sempre con il pieno!! La velocità media percorsa con lo zaino è circa 4 km/h. Durante la tappa supererete numerosi paesi e troverete bar dove potervi sfamare e dissetare. In molti locali lungo il cammino è proposto “il menù del pellegrino” che però è bene consumare la sera dopo essere arrivati alla meta giornaliera per non appesantirsi troppo lungo la strada. Arrivati al rifugio e ottenuto il timbro, avvolte ci vuole un po' di tempo, una bella doccia vi aiuterà a riconquistare le forze. Molto importante è anche prendere il “vizio” di lavarsi giorno per giorno la biancheria in modo da avere il tempo che si asciughi. In qualche albergue avrete a disposizione lavatrice e asciugatrice molto utili se avete perso qualche giorno di bucato. Dopo pochi giorni di cammino troverete il vostro ritmo e organizzerete la giornata in base alle vostre esigenze, personalmente preferivo arrivare alla meta il prima possibile in modo da sistemarmi e fare il bucato con calma e poi visitare il paese. Gli albergue chiudono intorno alle 22 ed è bene rispettare tale orario se non si vuole di rimanere chiusi fuori!! Nei Cammini diversi da quello Francese gli albergue sono meno organizzati per cui è bene informarsi bene prima di mettersi in viaggio!! Se percorrerete gli ottocento chilometri del cammino in luglio o agosto il sole potrebbe crearvi qualche piccolo problema, niente di preoccupante se rispetterete le poche buone regole del partire presto, avere cappello e crema solare, e non rimanere mai senza acqua. Se vi capita di trovare una fonte fate sempre “il pieno” anche se credete di non averne bisogno. Tanti pellegrini che partono dai Pirenei per la il Cammino Francese decidono di evitare la parte centrale del percorso da Burgos a Leon, le Mesetas. Io personalmente consiglio il contrario, le Mesetas sono un altopiano a circa 800 metri di altitudine quasi interamente coperto di campi di grano, un deserto giallo in estate e verde in primavera che però vale veramente la pena di attraversare nonostante le difficoltà dovute ai pochi paesi lungo il percorso e alla totale mancanza di alberi che in estate vuol dire ore di sole cocente. La spesa giornaliera per fare colazione, pranzo leggero, cena e pernottamento in Albergue è di circa 20-25 euro. La cifra aumenta se si decide di mangiare nei ristoranti o dormire in albergo. Per organizzare il viaggio di ritorno è bene non essere troppo precipitosi, può capitare di dover tornare prima a causa di problemi fisici o altro. Molti pellegrini ordinano biglietti aerei a basso costo solo pochi giorni prima di decidere il ritorno. Pagano poco e trovano il volo in poco tempo. Se invece avete tempo a disposizione con il Treno Santiago-Irun (nei paesi Baschi al confine con la Francia) ripercorrerete a ritroso il Cammino e vi meraviglierete ancora di più di quanta strada siete riusciti a percorrere con le vostre gambe!