La Nazione - Angeli del bello

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L'INIZIATIVA S' INSERISCE NELLA «SETTIMANA
DEL BELLO », CHE Si CONCLUDERA SABATO
CON LA' RICONSEGNA ' DI PIAZZETTA SAN SIMONE
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Annati di pennelli e vern ice in via delle Segg iole
SCALPELLI , pennelli e vernice.
Ieri mattina la giunta di Palazzo
Vecchio ha vestito i panni dei volontari degli Angeli del Bello per
strappare al degrado un muro di
via delle Seggiole, all'angolo di
via Pandolfini, deturpato da scritte, graffiti e disegni . «Grazie per
avermi inserito in questo straordinario club che si nutre di impegno civico - le parole del sindaco
Dario Nardella - Ho sempre avuto una grande ammirazione per
questi concittadini che, con la loro opera, dimostrano che Firenze
va primo di tutto amata».
L'iniziativa di ieri s'inserisce nel-
Sindaco e assessori ieri alle prese con le scritte che imbrattano i muri
la Settimana del bello, che si concluderà sabato con «la riconsegna alla città di un altro luogo unico:
piazzetta San Simone», come ha
ricordato il presidente della Fondazione Angeli del Bello Giorgio
Moretti. Insieme a una ventina di
volontari, non si sono risparmiati
il sindaco, la vicesindaca Cristina
Giachi e gli assessori Sara Funaro, Alessia Ballini, Federico Gianassi e Andrea Vannucci.
Pur essendo nel cuore della città,
la strada è ridotta davvero male.
Si parte col togliere gli adesivi da
un palo per poi procedere a 'scartavetrare' il muro. « Sindaco,, però
quel disegno non lo tolga. E bello», si affaccia una studentessa
che abita lì. «Faremo il possibile.
Ma intanto lei venga a darci una
mano. Anche dieci minuti sono
importanti», la incita Nardella,
che lancia poi un appello : «Cittadini, fate una donazione agli An-
geli, che hanno bisogno di risorse
per acquistare attrezzature e vernici».
La Settimana del bello , quest'anno
realizzata grazie al contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena, ogni giorno si contraddistingue per un'iniziativa diversa. Sono arrivati Angeli da Empoli, Fucecchio e Bagno a Ripoli. Oggi,
dalle 16, tutti all'Albereta per presentare la ricostruzione del parco.
Elettra Gullè