le streghe
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Le streghe Il fenomeno della stregheria nasce in Europa nel XIV sec. e durerà fino al XVIII sec. La stregheria suscitava PAURA (paura del diavolo, di essere coinvolti nei processi...) Fu repressa in modo selvaggio: l’Occidente espresse nei suoi confronti un rifiuto netto. CONCETTO DI STREGA L’idea di strega nasce in una cultura legata al soprannaturale: il DIAVOLO è una presenza attiva nella natura e tra gli uomini (a causa della prevalente cultura a-scientifica del tempo, che non ha ancora indagato a fondo la natura, che non conosce adeguatamente la fisiologia e la patologia del corpo umano e che non ha alcun concetto di malattia mentale). La strega è diversa dall’eretico: questi viene punito per le sue IDEE, quella viene punita per le sue AZIONI e a causa dei poteri reali che si crede possegga. (Eccezionalmente agli inizi del 500 si ha notizia di processi di alcuni eretici riformati considerati degli stregoni). ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA STREGA 1. riguardava le donne. "per uno stregone, diecimila streghe" 2. c’era la convinzione che si potesse fare un PATTO col diavolo; questo patto originava un SEGNO sul corpo (questo il motivo delle ispezioni corporali condotte nei Tribunali). 3. il rapporto della strega con il diavolo e connesso con la SESSUALITA’ (la strega ha rapporti carnali con il diavolo) e dà origine ad un SACRILEGIO (spesso la strega e accusata di compiere atti di sconsacrazione o di inscenare parodie di riti cristiani). ATTIVITÀ DELLA STREGA La strega partecipa ai SABBA, feste orgiastiche collettive alla presenza del demonio, e opera MALEFIZI, cioè fa andar male i matrimoni, toglie il latte alle donne, provoca malattie... Possiamo pertanto concludere che il concetto fin qui espresso di strega, sottintende la credenza, tipica di quella cultura, che esista un complotto universale contro l’umanità, tramato dal DIAVOLO (male) con la complicità di esseri umani (in genere donne). IL TIPO COMUNE DI STREGA Chi erano quelle donne accusate di praticare la stregheria? Si tratta di solito di contadine, anziane, spesso vedove, nubili o orfane, che cioè non avevano la protezione, l’incombenza di una famiglia. Spesso trasmettevano il proprio sapere, le conoscenze quasi fossero delle competenze professionali. La qualità dei "malefizi" di cui erano accusate ci consente di supporre che la strega fosse la GUARITRICE del paese, l’esperta di quella medicina delle erbe di cui si faceva allora esclusivo uso; assiste ai parti e alle morti: è la levatrice e coltiva l’arte medica… Tutto sommato una figura positiva e utile per i villaggi e per l’arretratezza dell’epoca. Perché a partire dalla seconda meta del ‘500 diventerà il CAPRO ESPIATORIO dell’intera comunità? 1 PROBLEMI DI INTERPRETAZIONE 1. come si è potuto credere per tre secoli all’esistenza delle streghe? Perché la strega fu sentita come una MINACCIA sociale e perché la persecuzione delle streghe fu alimentata dal consenso generale? 2. perché le streghe credevano alla propria natura stregonesca? IMPOSSIBILE rispondere in modo oggettivo. Non ci sono VOCI di strega, testimonianze dirette del pensiero delle donne accusate di stregoneria, ma solo le loro dichiarazioni rese ai processi, dove si sa, spesso si faceva uso della tortura. Possiamo quindi solo fare delle ipotesi, tentare delle interpretazioni: 1. insicurezza collettiva: la strega è considerata la causa delle calamità ricorrenti (peste, carestie) che colpivano pesantemente il mondo pre-industriale; 2. errori giudiziari e, nell’insieme l’arretratezza del sistema giudiziario, il clima di INTOLLERANZA e di sospetto, diffusi anche in altri ambiti; 3. una pazzia collettiva: allucinazioni di imputati e insieme l’ignoranza e la superstizione dei giudici e dei testimoni; 4. le confessioni delle streghe spesso hanno le caratteristiche dei deliri psichici; spesso sono legati a fantasie di potere di donne che, invece, nella vita avevano delle condizioni dure, di grande subalternità; 5. persistenza dei culti PRE-CRISTIANI (riti agrari soprattutto, che venivano ora percepiti come diabolici); 6. responsabilità della CHIESA; dal XIII sec. si riduce il ruolo della donna all’interno della gerarchia ecclesiastica; la donna, emarginata dal sacro viene temuta come portatrice di un sacro "rovesciato", come mediatrice tra l’uomo e il diavolo. Questa interpretazione mette l’accento sulla MISOGENIA del clero e sull’atteggiamento SESSUOFOBICO che la Chiesa acquista sempre di più, specie dopo il concilio di Trento che obbliga i sacerdoti al celibato, negando all’uomo/prete ogni tipo di sessualità. La caccia alle streghe TERMINA come fenomeno di massa nel XVIII secolo grazie alla comparsa della medicina e alla progressiva chiarificazione del concetto di malattia mentale. Per elaborare queste pagina si è fatto riferimento ai seguenti testi: H. Institor, J. Sprenger Malleus maleficarum, 1496 Il martello delle streghe, 1978 J .Michelet La strega Einaudi 1971 2