Il ciclo vitale dei bachi da seta
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Il ciclo vitale dei bachi da seta
1. Dati generali del/la referente Nome e cognome Concetta Cannizzaro Istituto di appartenenza III Circolo Didattico “G. Cena” Percorso formativo personale (indicare il tipo di laurea ed eventuali corsi di specializzazione) Anni di esperienza come docente Anni di docenza nella scuola attuale Contatti (indirizzo mail, tel., facebook, twitter, skype) Padronanza della lingua inglese Altri insegnanti/amministrativi coinvolti della propria scuola Diploma di maturità magistrale, Corsi di formazione di ambito disciplinare, metodologico … 21 18 [email protected] Team di classe 2. Caratteristiche della proposta didattica Titolo / tematica trattata Il ciclo vitale dei bachi da seta Breve sintesi (si possono usare le parole chiave dell’attività svolta: Risultati attesi in termini di conoscenze acquisite (obiettivi a breve termine) Risultati attesi in termini di modifica delle attitudini (impegno, partecipazione,..) Classe/i a cui è destinata (indicare Osservazione, ipotesi, descrizione, riflessione, rilevare trasformazioni … Avviare al concetto di interdipendenza ecosistemica Conoscere la storia della diffusione del baco da seta Conoscere la struttura del baco da seta e la funzione di alcune parti del corpo Rilevare le trasformazioni degli esseri viventi all’interno del ciclo vitale Consolidare le abilità di osservazione, descrizione e riflessione Acquisire capacità di ricerca per approfondire gli argomenti. - Essere curiosi e porsi domande Partecipare attivamente per la durata della lezione Portare contributi ricercati anche a casa o esperienze pertinenti - Comprendere il comando o il compito - Essere contributivi nel lavoro di gruppo - Accettare punti di vista altrui e modificare i propri Classe quarta scuola primaria infanzia, primaria, secondaria di 1^ grado) Numero di alunni coinvolti Numero di alunni non italiani per sesso e nazionalità Rete territoriale di supporto 25 11 Percorsi CIDI (risorse del territorio, come Ente Locale, USP o USR, Cooperazione Sociale, Associazionismo, etc) Approccio alla didattica integrata Forte attenzione all’organizzazione dell’ambiente di apprendimento. Proposta operativa e manipolativa Articolazione verticale della Il ciclo vitale del baco da seta: osservazione diretta delle varie fasi proposta (disciplina interessata, della metamorfosi e dare agli alunni la possibilità di ampliare e obiettivi annuali dedicati, cosa ha consolidare le conoscenze pregresse. preceduto la proposta e cosa seguirà, in La scelte del baco da seta è stata determinata dalla brevità del suo termini di contenuti e argomenti) ciclo vitale e dalla facilità di allevamento. L’imbozzolamento è stato motivo di discussione sulla nascita della farfalla e poi la morte dopo qualche giorno, permettendo ai bambini di riflettere sul ciclo dei viventi (nascita, crescita e morte) Tempo di svolgimento previsto e, se previsto, in quante fasi o Aprile/giugno 2 ore settimanali più osservazione sistematica step quotidiana Indicazione della metodologia adottata (Didattica laboratoriale: action learning(esperienza, esperimento, esercitazione), outdoor training (formazione o esperienza in ambiente esterno), apprendimento cooperativo, giochi di ruolo, problem solving, lezione frontale, project work, casi di studio, etc) Didattica laboratoriale: Osservazione dell’oggetto in modo collettivo Registrazione delle osservazioni spontanee dei bambini Osservazione diretta e individuale descrizione + disegno Confronto delle verbalizzazioni e dei disegni in grande gruppo Modifica eventuale del proprio elaborato Discussione finale e generalizzazione del contenuto. Eventuali caratteristiche di interdisciplinarità Storia: Conoscere la storia della diffusione del baco da seta con informazioni sugli scambi tra i popoli. Risorse umane e materiali utilizzate Insegnanti di classe – uova dei bachi- foglie di gelso. Sistema di monitoraggio e valutazione (questa compilazione e il Diario di bordo allegato. Confronto nel gruppo di ricerca di scienze e condivisione del lavoro in itinere. diario di bordo, sono un esempio, confronto in riunioni disciplinari, ecc.) Report / diario di bordo IL CICLO VITALE DEI BACHI DA SETA Classe IV A G. Cena - 3° CIRCOLO PERUGIA L’attività inizia con l’arrivo in classe di una busta … Oggi 20 aprile riceviamo una busta gialla con all’interno un pezzetto di carta con tanti puntini neri attaccati … CHE COSA SARANNO? LE NOSTRE IPOTESI RICCARDO, GIANMARCO, ANDRES, CRHISTIAN: è uno scherzo. CHANELLE: forse è un tatuaggio fosforescente. GIOIA, ABDERRAHIM, ALESSANDRO, DAVIDE A., JUAN CARLOS; : sono delle uova. NICCOLO’: sono dei semi particolari. DIANA: sono le palline dei pupazzi antistress. ARIANNA: sono palline seccate e utilizzate per fare le cartine geografiche in rilievo. DAVIDE F. : sono piccoli semi che rappresentano il Planisfero e indicano in quali Continenti c’è più vegetazione. FRANCESCO: sono dei semi che se li metti nell’acqua si gonfiano. ELISA: sono semi disposti a forma di Planisfero. VITALINA, LUDOVICA, JOSSELIN: sono semi. DANIELA, ESTER, ADELINA: rappresenta la cartina del Planisfero fatto di palline. GIULIA: sono piccole palline per disegnare qualcosa, ma non è stato fatto bene. DIANA (2° ipotesi): potrebbero essere dei semini curativi. MAESTRO MASSIMO: sono uova di pesce. MAESTRA ELISA: sono semi. MICHAEL: se non sappiamo cosa sono, in quale quaderno scriveremo le nostre osservazioni? OSSERVIAMOLI ALL’INGRANDITORE Le palline sono di colore grigio-marrone, hanno una forma ovale, alle estremità hanno dei puntini neri con sopra qualche filetto che sembra paglia. Hanno delle ombre. Sembrano olive in miniatura. DOVE LI POSSIAMO METTERE? Li mettiamo In una piccola cassetta di legno, tranne due che metteremo tra le perle di gel nel caso fossero semi. ASPETTIAMO… Le palline misteriose sono uova perché oggi 29 aprile 2015 si sono schiuse e sono nati degli strani bruchi . La maestra ha messo nella scatola con i bruchi delle foglie di melograno, dell’albero di giuda (raccolte nel giardino della scuola) e un tipo di foglia segreta. I bruchi si sono attaccati a queste ultime, le foglie del gelso bianco, quindi sono BACHI DA SETA, misurano 2,5 mm e alcuni 2mm. Mi sembrano quei bruchini che fanno venire il prurito alle mani. Le uova schiuse sono diventati trasparenti Dopo un po’ le foglie di gelso erano tutte bucherellate. OSSERVIAMO UN BRUCHINO Il bruco è marrone, ha dei peletti e una visiera nera sugli occhi. E’ diviso in piccole strisce che si muovono in modo lento, prima si allungano e poi si accorciano e sembra che balla. LE FASI DELLA CRESCITA: 4 maggio I bachi sono cresciuti: sono color biscotto, alcuni hanno delle striature marroni e dei peletti marroni che sbucano dai puntini neri sparsi sul tutto il corpo, la testa è nera, sono più grossi, misurano 6 mm e alcuni 7 mm; mangiano tanto. Tra le foglie ci sono tanti puntini neri: gli escrementi. 6 maggio Oggi la maggior parte dei bachi è immobile, con la testa all’insù. Essi stanno attraversando una fase molto delicata della loro vita: la MUTA. I bachi che hanno completato la muta sono di colore rosa carne/grigio, sono lunghi 1 cm, hanno uno spunzone nella parte posteriore, la testa è nera e il corpo ha otto anelli. Come sorpresa stamani è nato l’ultimo dei bachi ed è davvero piccolo rispetto agli altri. OSSERVANDO ATTENTAMENTE UNA FOGLIA BUCHERELLATA VEDO … la vecchia pelle di un baco abbandonata dopo la prima muta. 13 maggio Completata la seconda muta i bachi hanno ripreso a mangiare voracemente. Quasi tutti misurano 2 cm, tranne uno che misura 3 cm. 15 MAGGIO Completata la terza muta il baco esce dalla vecchia pelle. 21 maggio La maggior parte dei bachi ha completato la IV muta. La vecchia pelle abbandonata si chiama “ESUVIA”; quella della testa si chiama “CAPSULA CEFALICA”. La capsula della testa è rosa carne con delle macchioline marroni, ha tanti peletti che servono per sentire la temperatura e l’umidità. Le piccole antenne dette PALPI, il baco le usa per identificare l’odore e il sapore del cibo. 28 maggio Finalmente possiamo toccare i nostri bachi da seta … LAVORO DI GRUPPO: Oggi la maestra ci ha fatto toccare i bachi da seta e abbiamo notato che hanno dei peletti sulle false zampe, due antenne dette palpi che gli permettono di riconoscere il cibo preferito. Sul torace hanno due lunette e una mascherina che usano per spaventare i nemici perché pensano siano gli occhi che li fissano. Lungo tutto il corpo si vede una specie di vena che pulsa un liquido che si chiama emolinfa. Mangiano facendo un a curva e poi tornano indietro e tengono la foglia con le zampe a uncino del torace. Sulle false zampe, hanno le ventose che servono per rimanere fermi e attaccati alla foglia; quando li tieni in mano fanno il solletico. Ai lati dell’addome si trovano gli stigmi che servono per respirare e sono di colore marrone e all’interno giallo. Lo sperone (lo usano per intimidire i nemici) non è duro e non punge. Misurano 7cm, sono morbidissimi e carinissimi. 28 maggio I bachi alla fine del loro sviluppo I nostri bachi sono lunghi 8,5cm e qualcuno 9 cm, mangiano voracemente. 3 giugno Tanti bozzoli tra i rametti Oggi abbiamo visto la maggior parte dei bachi imbozzolati: il baco inizia ad arrampicarsi sui rametti e trovato un posto adatto fa una ragnatela, molto dura, con la bava che esce da un buchino che si trova sotto la bocca per attaccarsi ad essi. Prima di iniziare a filare il bozzolo, il baco elimina i liquidi per rimpicciolirsi, questo momento viene definito dagli allevatori “PURGA”, diventa di colore giallo e misura 5cm. Per fare il bozzolo di colore bianco, il baco fa uscire un filino, la seta, muovendo la testa in un modo chiamato “MOVIMENTO A OTTO”, fino a fare un ovale e coprirsi completamente. Due bachi addirittura stanno facendo il bozzolo insieme. La cosa buffa è che con tutti i rami che ci sono alcuni bachi preferiscono fare il bozzolo sul tavolo, sul muro e sulla cartina geografica. Noi ora ci facciamo questa domanda: COSA FARANNO I BACHI ALL’INTERNO DEI BOZZOLI? Per rispondere alla nostra domanda la maestra decide di aprire un bozzolo. 5 GIUGNO APRIAMO UN BOZZOLO BIANCHISSIMO … La maestra ha aperto il bozzolo che si è formato per primo: il baco si è trasformato in CRISALIDE. Muove il posteriore, quindi è vivo. E’ color biscotto e misura 2,5cm. Ciò che è rimasto come prima sono le famose strisce e gli stigmi che servono per respirare. Nel bozzolo c’è anche la pelle del baco. COMPLETATA LA TRASFORMAZIONE DAL BOZZOLO USCIRA’ UNA FARFALLA. DI CHE COLORE SARA? Gli alunni pensano che la farfalla sarà di vari colori. Oggi 10 giugno ultimo giorno di scuola, ogni bambino riceve in regalo una scatolina con all’interno un bianchissimo bozzolo per vedere l’uscita della farfalla e verificarne il colore. 12 giugno Dai bozzoli rimasti in classe, oggi è nata la prima farfalla.