La Fiat batte Pesaro sul filo di lana

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La Fiat batte Pesaro sul filo di lana
BASKET, TORINO SBANCA PESARO MA SOFFRE NEL FINALE
Fiat, il tris arriva aMtimo respiro
Domenico Latagliata A PAGINA 55
La Fiat batte Pesaro sul filo di lana
Terza vittoria consecutiva per i torinesi (66-65): decisivi i due tiri liberi di Wilson
Analisi
DOMENICO LATAGLIATA
D
ue tiri liberi di Jamil
Wilson a poco più di
due secondi dalla fine
della partita regalano la terza vittoria di fila alla Fiat: 6566 sul campo della Consultinvest Pesaro e classifica che
continua a sorridere agli uomini di Vitucci. I quali, a dire
il vero, hanno rischiato di
buttare via un match a lungo
controllato: l'arrivo in volata
però li ha premiati e a nulla è
servita, tra i padroni di casa,
la prestazione mostruosa di
Jones (23 punti e 17 rimbalzi),
autore peraltro del fallo che
ha mandato in lunetta Wilson per i due liberi decisivi.
Proprio Wilson era stato
anche in precedenza l'uomo
più in palla della Fiat: 20 punti in 21' (più 3 rimbalzi) e 17 di
valutazione, con tanta concretezza intorno. Per il resto,
non una grande serata per
parecchi gialloblù: Wright
(ex di turno) ha avuto il merito di segnare dalla lunetta il
-1 negli istanti finali, ma in
precedenza era stato pressoché nullo, così come White
aveva subito il fisico di Nnoko e
per una volta non aveva inciso
nel match. A sprazzi, invece,
Harvey, il rientrante Poeta,
Mazzola e Washington, quest'ultimo comunque fondamentale con i suoi 8 rimbalzi e
6 falli subiti.
Torino cominciava bene,
sfruttando Wilson e Harvey: 816 per iniziare, 10-18 per proseguire e +6 alla fine di un primo
quarto in cui Pesaro mostrava
ancora le ferite della debacle di
domenica scorsa a Brescia. La
Fiat si avvaleva anche della
verve di Washington, non
avendo nemmeno coinvolto
più di tanto White in attacco
(un solo tiro e zero punti per
lui). A dirla tutta, viste le difficoltà dei padroni di casa, la
squadra di Vitucci avrebbe potuto allungare decisamente:
non ci riusciva nemmeno
quando faceva il suo ritorno in
campo Poeta, messo inizialmente in difficoltà dalla zona
pressing della Consultinvest.
Ceron e Gazzotti regalavano
energia ai marchigiani, ricacciati però indietro da una tripla di Harvey (23-30 al 15') e da
una difesa a zona che annebbiava loro ulteriormente le
idee. Il tentativo di fuga ospite
arrivava sul 23-34 grazie a due
liberi di Poeta e a una conclusione da sotto di Wilson: a metà gara, però, Pesaro (2/11 da
tre, contro il 5/10 degli ospiti)
era sotto di sole 8 lunghezze
(28-36), sfruttando anche le 10
palle perse di una Torino a volte un po' pasticciona.
Il terzo quarto era quello in
cui la Fiat subiva a basta, en-
trando negli ultimi dieci minuti (51-49) con un parziale negativo di 19-8. Ne veniva fuori
una volata lunghissima, con
errori marchiani sia da una
parte che dall'altra: Pesaro accumulava 4 punti di margine
(61-57) con il solito Jones, Wilson ricuciva da tre, ma poi
Harrow allungava ancora (6360): sbagliava White, Nnoko lo
imitava e Harvey, dalla lunet-
ta, accorciava (63-62).
A -43" Thornton segnava il
65-62, poi toccava a Wright
dimostrare freddezza (6564). Il successivo errore di
Harrow regalava l'ultimo
possesso alla Fiat: Wilson
ringraziava, subiva fallo e
chiudeva i conti, perché ancora Jones non trovava la retina
con il tiro a fil di sirena.
20
punti
Quelli realizzati
da Jamil Wilson in 20'
Per lui anche
tre rimbalzi
Mattatore
Wilson, qui in una foto d'archivio, è stato l'uomo in più dei
torinesi nel match contro Pesaro: per lui un 17 di valutazione
lltabellino
Consultinves
Gazzotti 2, Veron 10,
Fields, Thornton 4, Jones 23, Harrow 14,
Nnoko 12, Zavackas,
Jasaitis.
Allenatore Bucchi
Fiat
Wright 2, Wilson 20,
Harvey 1 1 , Washington 12, White 11, Poeta 5, Mazzola 5, Alibegovic.
Allenatore Vitucci
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TORINO
Partono i treni
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