Gli Spartani - IIS CESTARI

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Gli Spartani - IIS CESTARI
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Gli Spartani
I Dori si insediano
nel Peloponneso, fondano Sparta
e sottomettono i Messeni
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UN OPLITA SPARTANO.
Un oplita dipinto su una
placca in ceramica (Atene,
Museo dell’Acropoli).
Se tu approdassi con una barca sulla costa
meridionale del Peloponneso e poi risalissi
nell’interno verso nord, troveresti a un certo
punto la Valle lacedémone o Laconia, inserita tra montagne tanto impervie che la sua
polis, Sparta, non ebbe mai bisogno di costruire mura per difendersi.
Sparta vuol dire “la sparpagliata” e fu chiamata così perché risultò dalla fusione di cinque villaggi. Non si trattò di una fusione
spontanea, ma di un atto imposto intorno al
1200 a.C. dai Dori, gli Indoeuropei che avevano sconfitto gli Achei o Micenei e che si
imposero sulle popolazioni locali come gruppo guerriero dominante, prendendo il nome
di Spartani.
A ovest delle catene montuose della Laco-
La Laconia e la Messenia nel Peloponneso.
BEOZIA
ACAIA
ATTICA
Corinto
ELIDE
Salamina Atene
ARCADIA
Olimpia
Orcomeno
Megalopoli
Mantinea
Egina
Argo
ARGOLIDE
Tegea
Messene
MESSENIA
Pilo
LACONIA
Sparta
Citera
nia, si apriva un’altra valle ancora più grande, la Messenia, dove abitavano fiere popolazioni di contadini-guerrieri. Essa era una
delle pochissime pianure della Grecia ed era
molto fertile e ricca di grano.
Affacciandosi dai monti, gli Spartani individuarono in quella piana la fonte del loro futuro benessere, vi calarono più volte e, dopo decenni di guerre, sottomisero la Messenia che
entrò a far parte della polis degli Spartani.
I Messeni costringono Sparta
a vivere in costante allarme
2
Il dominio sulla Messenia fu un elemento
determinante di tutta la successiva storia di
Sparta. Nell’VIII e nel VII secolo a.C., infatti,
i Messeni si ribellarono in massa due volte,
dando luogo a due sanguinose Guerre messeniche. Furono sconfitti, ma gli Spartani
non sottovalutarono la terribile minaccia che
essi continuavano a rappresentare.
Per impedire altre rivolte, essi reagirono chiudendo la città e le sue terre a ogni influenza
esterna, imponendo ai cittadini una disciplina militare rigidissima e trattando i Messeni come belve pericolose.
Grazie a questa ferrea organizzazione Sparta riuscì a creare l’esercito oplitico più forte di tutta la Grecia, che diede agli Spartani il predominio sull’intero Peloponneso.
3 I Greci inventano
la Costituzione
Le poleis greche, a differenza dei regni
orientali dominati da sovrani assoluti, avevano una Costituzione, cioè un complesso
di leggi fondamentali alle quali dovevano
ispirarsi tutte le decisioni dei governi che,
si avvicendavano alla loro guida.
La Costituzione spartana affondava le proprie origini in un passato lontanissimo,
veniva attribuita a un personaggio mitico,
Licurgo, era tramandata oralmente dagli
anziani e non fu mai modificata.
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3 - Gli Spartani
Sparta ha una Costituzione
oligarchica perché il potere
è nelle mani di pochi
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Secondo la Costituzione di Licurgo tutte le
terre coltivabili erano di proprietà dello
Stato, il quale provvedeva a dividerle in
lotti dello stesso valore e delle stesse dimensioni e le affidava in usufrutto (cioè in
godimento, ma non in proprietà) ai cittadini o Spartiati.
Questi ultimi chiamavano se stessi Uguali
ed erano i soli ad avere il diritto di partecipare alla vita dello Stato. Il loro numero
non superò mai le 5000 persone.
Gli Uguali si riunivano in un’Assemblea
chiamata Apella. L’Apella non aveva la
possibilità di fare proposte, ma si limitava
ad approvare o respingere quelle del Con-
siglio, chiamato Gherusìa (da gheron, “anziano”). La Gherusìa era formata da soli
30 membri, scelti tra gli Spartiati di età
superiore ai sessant’anni e appartenenti a
due grandi famiglie che, secondo la leggenda, avevano condotto le tribù doriche
alla conquista del Peloponneso.
I gheronti potevano decidere la guerra o la
pace, ma non potevano modificare le leggi
di Licurgo.
Della Gherusìa facevano parte anche due
re, che discendevano ciascuno dalle due
famiglie più antiche. In tempo di pace avevano solo poteri sacerdotali, ma in guerra
comandavano l’esercito.
La gestione quotidiana dello Stato era affidata invece a cinque potentissimi éfori,
eletti annualmente dall’Assemblea.
LA COSTITUZIONE DI SPARTA
LICURGO (epoca mitica)
Assemblea (APELLA)
5000 Uguali
con diritto di cittadinanza
Consiglio (GHERUSÌA)
Magistrati
28 Gheronti
2 Re
POTERI AMPI
POTERI
IN GUERRA
POTERI LIMITATI
priva di libertà di parola
nessuno può proporre leggi
può solo approvare o
respingere le leggi proposte
dal Consiglio
dichiara la guerra
tratta la pace
comandano
l'esercito
5 Éfori
POTERI AMPI
controlla
applicazione delle leggi
educazione dei giovani
operato dei re
amministra la giustizia
COSTITUZIONE OLIGARCHICA
(potere di pochi)
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MODULO 3 - Le civiltà del mare
I cittadini spartani: una minoranza rigorosamente chiusa
I cittadini
5000
Uguali
I non cittadini
15 000
mogli e figli
degli Uguali
•di più di 20 anni
•discendenti dalle famiglie
doriche originali
Poiché, fra tutti gli abitanti del territorio
soggetto a Sparta, che erano circa 200 000, i
cittadini con diritto di voto erano solo
5000 e, all’interno di essi, coloro che potevano proporre le leggi erano solo 30, la
Costituzione spartana era una Costituzione
oligarchica, dove cioè il potere era concentrato nelle mani di pochi (in greco olígoi).
Iloti e Perieci sono esclusi
dai diritti civili
5
In base alla Costituzione di Licurgo, il
gradino più basso della scala sociale spartana era occupato dagli Iloti, i quali non
erano altro che i 150 000 Messeni discendenti dalla popolazione sconfitta dai Dori.
Essi erano di proprietà della polis, e coltivavano come servi i campi che un tempo
erano stati loro e che adesso erano degli
Spartiati. Questi ultimi li avevano consacrati al dio Fobos, “il Terrore”: li ubriacavano a forza per umiliarli; ogni anno,
senza alcun motivo, li frustavano e inoltre
imponevano ai propri giovani, come prova
di virilità, “cacce notturne” il cui scopo
50 000
Perieci
150 000
Iloti
(donne e bambini
compresi)
(donne e bambini
compresi)
era di sorprendere gli Iloti e massacrarli.
Gli Iloti, dunque, formavano una massa di
gente disperata e sfruttata, che non sognava altro che di rovesciare lo Stato spartano
e di fondarne un altro più umano e più
giusto.
Tra gli Spartiati e gli Iloti si collocavano i
50 000 Perieci, che abitavano nell’unico
porto della Laconia, situato a 35 chilometri
da Sparta. Essi costituivano uno strato particolare della popolazione che aveva il diritto di commerciare (attività proibita agli
Spartiati, perché considerata inferiore), ma
proprio per questo non aveva il diritto di
cittadinanza.
Diversamente dagli Iloti, i Perieci erano fedeli allo Stato perché erano soddisfatti dei
vantaggi che ne traevano.
Grazie al lavoro agricolo di 150 000 Iloti e
alle attività artigianali e commerciali di
50 000 Perieci, 5000 Spartiati con le loro
mogli e i loro figli potevano astenersi da
qualunque impegno lavorativo e dedicarsi
unicamente alla vita politica e, soprattutto,
a quella militare.
storia della vita quotidiana
Entra nel ruolo di una donna spartana
• Da piccola vivrai nella casa dei tuoi
genitori, ma passerai gran parte
della giornata a esercitarti con le
compagne della tua squadra nella
corsa, nella lotta e nel lancio del
disco e del giavellotto.
• Durante le cerimonie danzerai
nuda esibendo senza malizia il tuo
corpo atletico.
• Imparerai quel che basta a leggere, scrivere e cantare in coro.
• Quando sarai adolescente ti spo-
serai e darai figli alla patria. Sarai
rispettata da tuo marito e dalla
comunità maschile perché essi considerano il parto un atto eroico
quanto il combattimento.
• Se incontrerai una donna ateniese
che ti dice: «Soltanto a Sparta si
assiste allo spettacolo di donne che
sembrano dare ordini agli uomini»
rispondile: «È vero, ma è anche vero
che solo a Sparta le donne sanno
generare uomini veri».
Fanciulle spartane durante una gara di corsa
(da un vaso a figure nere su fondo rosso del VI
secolo a.C.).
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storia della vita quotidiana
Entra nel ruolo di uno Spartiata
• A cinque anni verrai tolto a tua
madre e sarai educato dalla comunità dei maschi adulti.
• Imparerai quanto basta per leggere
e scrivere e verrai educato a obbedire, resistere alla fatica e vincere o
morire in nome della patria.
• Dedicherai molte ore al giorno agli
esercizi atletici e militari con i tuoi
compagni e sarai quasi sempre
nudo, sia sotto il sole che sotto la
neve, per temprare il fisico e abituarlo a sopportare qualsiasi sofferenza.
Imparerai anche a leggere, a scrivere
e a cantare cori patriottici.
• A dodici anni sarai rasato a zero e
riceverai un mantello color porpora,
simile al sangue che ben presto sarà
versato in battaglia.
• Dormirai con i compagni della tua
squadra su pagliericci di canne.
• Mangerai a mensa con gli adulti. Il
cibo sarà pochissimo e ogni pasto
comincerà con un brodo nero a base
di cinghiale cotto nel sangue con
sale e aceto che gli stranieri giudicano immangiabile. Avrai sempre fame,
ma, attento: i tuoi vicini di tavola
contano i tuoi bocconi e se mangerai
troppo poco, verrai punito perché
sospettato di avere mangiato qualcosa di più appetitoso altrove.
Due opliti spartani
nel pieno della
battaglia, armati di
lancia e di spada e
protetti da corazza,
gambali e dal
grande scudo
rotondo che,
quando la schiera
è compatta, la rende
impenetrabile.
Sullo scudo
dell’oplita in primo
piano è dipinto
il segno λ : significa
“lambda”, la “elle”
greca, e sta per
“lacedemone”.
• Per dimostrare il tuo coraggio,
ogni anno parteciperai alle cacce
notturne contro i Messeni. Sarai
armato solo di un coltello e dovrai
ammazzarne il più possibile.
• Parlerai pochissimo. Ancora oggi chi
parla per dire solo lo stretto necessario è definito “laconico”, così come una
vita frugale è chiamata “spartana”.
• A diciotto anni ti sposerai per dare
figli alla patria. Onorerai tua moglie e
la rispetterai perché gli Spartani giudicano il parto un atto altrettanto
eroico quanto il combattimento.
• In guerra sarai un oplita; marciando, il tuo scudo coprirà il corpo del
tuo compagno e tu sarai coperto
dallo scudo di un altro. Perciò non
arretrerai di un passo di fronte al
nemico e se abbandonerai lo scudo
sarai condannato alla vergogna per
sempre.
In sintesi
1-2 Intorno al 1200 a.C., gruppi di Dori penetrano in
Laconia, si impongono sulle popolazioni locali e fondano la città di Sparta, da cui prendono il nome di Spartani. Sottomettono poi i contadini-guerrieri della vicina
Messenia che diventa parte della loro polis. Nell’VIII e VII
secolo i Messeni si ribellano ma, dopo due Guerre
messeniche, vengono definitivamente sconfitti. Gli Spartani creano nella loro città una ferrea organizzazione con
l’esercito oplitico più forte di tutta la Grecia.
3-4 Le polis greche hanno tutte una Costituzione; quella
di Sparta è attribuita al mitico Licurgo. Secondo la Costituzione tutte le terre, divise in parti di pari dimensioni, sono affidate in usufrutto agli Spartiati, chiamati anche
Uguali, che sono 5000. La loro Assemblea (Apella) deci-
de sulle proposte di legge del Consiglio chiamato Gherusìa composto da 30 gheronti (“anziani”) appartenenti
a due grandi famiglie doriche. Di queste famiglie fanno
parte anche i due re che in guerra comandano l’esercito.
Cinque éfori potentissimi sono addetti alla gestione dello Stato. La Costituzione spartana affida il potere a poche persone; quindi è oligarchica.
5 I 150 000 Messeni discendenti dei vinti, chiamati
Iloti, sono proprietà della polis; coltivano come servi i
campi degli Spartiati e vengono tenuti in una condizione
di terrore. I 50 000 Perieci, che abitano in una città portuale, hanno il diritto di commerciare, ma non il diritto
di cittadinanza. I 5000 Spartiati si dedicano solo alla
politica e alla vita militare.
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MODULO 3 - Le civiltà del mare
Pagine operative
1 Completa lo schema seguente relativo alla Costituzione oligarchica spartana, inserendo
correttamente i termini indicati sotto.
formati da
Gli Uguali
si riunivano in una
Assemblea chiamata
...................................
...................................
che approvava o respingeva
le proposte del Consiglio
chiamato
formato da
...................................
del quale facevano parte
...................................
i quali in tempo
di guerra comandavano l’
...................................
.......................................
30 gheronti – Apella – Gherusìa – 5000 Spartiati – esercito – due re
Leggi attentamente il seguente brano,
quindi rispondi alle domande.
2
Il comportamento degli Spartani verso gli Iloti era
duro e crudele. Ad esempio li costringevano a bere
grandi quantità di vino e poi li spingevano dentro alle
mense pubbliche per mostrare ai giovani lo spettacolo degradante di un ubriaco; oppure imponevano loro
di cantare e danzare danze ignobili e ridicole, ed
astenersi da quelle degne delle persone libere...
Chi disse che a Sparta l’uomo libero è più libero che
altrove, e lo schiavo più schiavo, ha compreso bene il
divario esistente tra le due condizioni di vita.
Verticali: 1. Personaggio mitico al quale veniva fatta risalire la Costituzione – 2. Vuol dire “la sparpagliata” – 3. Diedero luogo a
due guerre sanguinose.
1
2
3
PLUTARCO, Vita di Licurgo
A chi appartenevano gli Iloti?
............................................................................
1
Quali mansioni svolgevano gli Iloti?
............................................................................
3
Risolvi il cruciverba seguente.
DEFINIZIONI
Orizzontali: 1. Così veniva chiamato il Consiglio – 2. Avevano il diritto di commerciare
ma non la cittadinanza.
2