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VITA DELLE ACLI
Con le ACLI di Lugano nell’Egitto dei Faraoni
Quest'anno la sveglia ha suonato alle
2 dell’8 febbraio per i 37 partecipanti alla gita annuale del circolo di
Lugano. Nonostante l'orario tutti
eravamo pronti alla partenza.
All'aeroporto ci attendeva un aereo
charter, destinazione … Egitto!
di Angela Guzzetta
All'annuncio dell'atterraggio, tutti
incollati al finestrino dell'aereo cercavamo di intravedere per la prima volta
l'Africa. Eccola! All'improvviso ci
appare l'infinita distesa di sabbia
monocromatica ma al tempo stesso
fatta di mille sfumature. Ma la mia
attenzione è subito attratta da quell'interminabile cicatrice blu che poi si
perde all'orizzonte, due fasce di un
verde intenso la bordano: il Nilo.
La calda aria di Luxor ci abbraccia
appena scesi dalla scaletta dell'aero.
Stanchi ma entusiasti visitiamo ancora
la sera stessa il Tempio di Luxor.
Situata appena fuori dall'animosa città
di Luxor, si trova la Valle dei Re. Il
paesaggio è brullo, la vegetazione
scompare per lasciare il posto a collinette di calcare friabile e polveroso.
La vasta zona è occupata da 64 tombe
in cui sono sepolti i faraoni. Poco
distante si trova la Valle delle Regine.
Di fronte la valle è dominata dal
Tempio a terrazze della Regina
Hatshepsut.
Tornando in città facciamo una tappa
presso i colossi di Nemnon che sono
quel che rimane del tempio funerario
di Amenofi III e che raffigurano il
faraone seduto. Andiamo poi al
Tempio di Karnak.
La giornata è stata faticosa, la nave si
è già messa in movimento per raggiunge la prossima meta e prima della
cena saliamo tutti sul ponte ad ammirare uno dei tanti tramonti stupendi
che il Nilo ci offre.
La mattina dopo appena scesi a terra
una sorpresa ci attende. Una fila di
carrozzelle variopinte trainate da
cavalli ci aspetta. Siamo ad Edfu.
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il dialogo 2/09
L’allegra compagnia ritratta ad Abu
Simbel di fronte al tempio di Ramses II
Con quest' insolito mezzo raggiungiamo il tempio dedicato a Horus, il dio
con la testa di falco. A prima vista ci
appare ben diverso da quelli visitati il
giorno precedente. Difatti è stato
costruito in epoca più recente (250
a.C.) Balza all'occhio il suo ingresso
monumentale sul quale spiccano dei
bassorilievi di rara bellezza.
Ci rimettiamo in viaggio per raggiungere Kom Ombo, tempio sulla riva
del fiume.
Dopo un giretto per il mercato della
cittadina torniamo sulla nave a goderci un po' di tranquillità.
Il Nilo sotto di noi scorre lento e le
sue sponde sono spesso ornate da
piccoli paesini, gente che porta il
bestiame a dissetarsi e bambini che
salutano al nostro passaggio.
Una gustosa cena e una serata ci
attendono, con danze e canti del
luogo, compreso l'abbigliamento!
Il mattino seguente ci svegliamo ad
Assuan. La città si estende sulla sponda occidentale del Nilo. Davanti alla
città il fiume è disseminato da molte
isolette, tra le quali la grande isola
Elefantina. Ma ciò che rende famosa
questa città è la grande diga del Nilo,
che è stata costruita poco più a sud.
Una feluca (caratteristica imbarcazione del posto) ci attende per un giro sul
fiume. In questa zona il deserto lambisce le rive del Nilo creando un contrasto di colori. Visitiamo un villaggio
Nubiano, con le sue case multicolori e
i suoi abitanti sorridenti, un gruppo di
ragazzini dai grandi occhi neri ci sono
subito intorno offrendoci le loro
variopinte merci. Questa popolazione
pur vivendo in territorio egiziano non
ha mai rinunciato alla propria cultura
e tradizione, così importante per l'identità di un popolo.
La nostra avventura sul Nilo sta per
terminare e ne approfittiamo per
goderci e catturare l'ultimo tramonto
con la macchina fotografica...
Ci svegliamo all'alba ed armati di tutti
i nostri bagagli raggiungiamo l'aeroporto di Assuan per imbarcarci su un
volo che ci porterà ad Abu Simbel.
Questa cittadina situata a sud di
Assuan è famosa per il grande tempio
dedicato al faraone Ramses II.
All'interno bassorilievi ben conservati, raccontano la vita e le gesta di questo grande faraone. Ripartiamo poco
dopo con destinazione il Cairo.
Raggiungiamo l'albergo che si trova
poco distante dall'aeroporto. La
nostra guida ci attende già al mattino
di buon ora e, attraversando la caotica
Cairo, ci dirigiamo verso Giza. Le
piramidi ci appaiono già in lontananza
e la loro maestosità ci lascia tutti a
bocca aperta. Un'immensa distesa di
sabbia e roccia senza vegetazione, un
paesaggio quasi lunare.
Davanti alle tre piramidi allineate cerchiamo di catturare l'immagine con
qualche foto, sapendo di non riuscire
a dare l'idea di ciò che abbiamo dinanzi. Infine scendiamo verso la Sfinge
che se ne sta accovacciata come a
guardia della leggera altura delle piramidi. Anche qui non si può che restare sbalorditi: un'enorme scultura ricavata dalla roccia del luogo, con la testa
di un faraone e il corpo leonino.
Al Cairo riusciamo a vedere la
Cittadella, la moschea di Hassan, la
moschea e università di Al-Azhar, una
parte della città dei morti ed infine il
famoso bazar di Khan al-Khalili. E
naturalmente il grande museo.
Ed ecco giunti al termine della nostra
avventura, lasciamo l'Egitto con grande nostalgia, ma felici di aver visitato
questa terra che ha dato i natali ad una
grande civiltà.